Do or Die, Leah e Zoey

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view post Posted on 24/3/2014, 21:47

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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OT// Scusate il ritardo, da oggi cercherò di essere più frequente e rapida nel postare.

I due incantesimi, come d'altro canto era prevedibile, a causa del buio erano andati a vuoto. Non avevano sortito neppure il minimo effetto.
Zoey si mordicchiò il labbro inferiore, nervosa, mentre il cuore le martellava nel petto: cosa sarebbe successo ora?
Si voltò verso Leah; non poteva ancora scorgere il suo volto, ma non credeva potesse aver assunto un'espressione tanto differente dalla sua. Dopotutto, erano andate a cacciarsi in un grosso guaio, su questo non c'era il minimo dubbio.
Non c'era minimo dubbio neppure sul fatto che gli incanti che avevano fino a quel momento agito sulla donna, fra cui il Fumos, fossero svaniti: sembrava ora aver chiara completamente la situazione e ciò che le si presentava davanti agli occhi, a giudicare da quel che disse poi.
- Potter! Ci avrei potuto scommettere. -
Potter?
Si ricordò improvvisamente dell'altra presenza, "estranea" ai fatti come loro: doveva riferirsi a lui. Era un cognome che le sembrava di aver già sentito da qualche parte, ma non avrebbe saputo dire dove, né quando.
- Sei passato da Caposcuola a Baby Sitter? -
Ecco, quello doveva essere sicuramente riferito a loro; strinse le labbra, con evidente disappunto.
Era così che apparivano agli occhi degli altri, in quel momento? Due bambine incapaci di fare qualunque cosa per se stesse e gli altri?
Malgrado ciò, era costretta ad ammettere che in quel preciso momento, impotenti lo erano davvero; e fare una mossa azzarda, qualunque essa fosse stata, sarebbe costata loro la pelle.
La sua mano cercò quella della compagna Tassorosso, e la strinse, nel tentativo di tranquillizzare se stessa, e al contempo di infondere almeno un po' di sicurezza anche in Leah, ammesso che fosse possibile.
A quel punto, avrebbero solo dovuto attendere, e stare a vedere cosa sarebbe accaduto di lì a poco.


 
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Leah‚
view post Posted on 27/3/2014, 23:04




Quando finalmente Leah riconquistò l'uso della vista provò un gran disappunto nel vedere che i suoi sforzi - magici e strategici - erano andati a vuoto. Strinse la bacchetta tra le dita con tanta forza che temette di spezzarla, mentre resisteva all'impulso di picchiare ancora il piede per terra: sarebbe sembrata una bambinetta petulante più di quanto non dovesse sembrare già, avvolta nella sciarpa rosa e con gli occhi castani spalancati nel viso bianco e rosso per il freddo e il vento.
La strega che aveva torturato il povero mago sembrava conoscere il mago dai capelli biondo cenere che stava di fronte a loro, sbucato quasi dal nulla quando l'Obscurum si era dissolto.

"Speriamo che almeno lui sappia come tenerle testa." Pensò Leah, cercando inutilmente di scavare nella propria memoria alla ricerca del viso del giovane.
Sentì la mano di Zoey stringersi attorno alla sua e Leah ricambiò la stretta con forza, più per rabbia che per paura. Si sentiva di nuovo sopraffare dalla voglia di dimostrare il suo valore, proprio come quando erano stati attaccati alle serre.
Il pensiero di quella battaglia, l'odore del sangue e la visione dei corpi senza vita sul prato calmarono almeno un po' i suoi istinti di ribellione e Leah si ritrovò a respirare profondamente senza fare rumore, sperando di non attirare ulteriormente l'attenzione della strega.
Aveva bisogno di tempo per pensare, non doveva essere impulsiva, sarebbe stato sciocco e inutile. Ferma contro il muro della bottega, con la mano di Zoey ancora stretta nella sua, rimase immobile a guardare il mago e la strega fronteggiandosi, chiedendosi quale sarebbe stata la prossima mossa a cui dover fare fronte.



Sono tornata, ora posso rispondere in tempi dignitosi.
 
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view post Posted on 8/4/2014, 08:00
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Grifondoro VI anno

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Ormai le carte erano state scoperte, tutti i presenti erano stati rivelati e il così detto effetto sorpresa era andato in pasto ai draghi! Rimase allibito dal fatto che l' aguzzina conoscesse il suo cognome, lui non era riuscito a riconoscerla. Chi diavolo era? Non gli importava così tanto, la sua vera preoccupazione in quel momento, riguardava le due ragazzine. In una situazione del genere, lo scontro bacchetta con bacchetta era davvero molto probabile. James doveva cercare di intrattenere la donna sperando che nel frattempo, intelligentemente le due si dessero alla fuga.
Il grifondoro prese posizione dinnanzi alla donna. Sicuro di se e delle sue capacità, abbassò il cappuccio del manto che indossava, mostrando finalmente il suo volto al freddo e ovviamente alla strega!
- Ci conosciamo? -
Domandò con voce calma e pacata. Cosa sarebbe successo James non lo poteva sapere, c'era solo da aspettare.

 
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view post Posted on 14/4/2014, 04:07
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Il Fato

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Dimenticandosi delle ragazzine la Mangiamorte dedicò tutta la sua attenzione al suo nuovo nemico, il Grifondoro Potter. Non poteva dire di non temerlo, da studentessa Adeline aveva imparato a conoscere bene i suoi amici e i suoi nemici. Trovarselo li mentre torturava Wolf la faceva trovare improvvisamente in una situazione di svantaggio. No, non si sarebbe fatta intortare dal Grifondoro.

Potter, ti ricordavo molto più consapevole della tua fama... vuoi chiacchierare? Desidero accontentarti.

La mangiamorte non aveva intenzione di perdere tempo, bastò un movimento di bacchetta, rapido, quasi impercettibile a ribaltare la situazione. Il Grifondoro ebbe all'improvviso l'impressione di essere costretto di spalle contro un muro, le braccia furono avvolte da catene che lo costrinsero ad assumere la stessa posizione del povero Wolf.

Ti piace il mio nuovo incantesimo preferito? Segreto Ombrae, una rivisitazione dell'Incarcerarmus: le catene sono velenose, anche se ora non ti arrecano nessun danno, tra poco ti pentirai di essere qui... avevi forse qualcosa da dirmi?.

Concluse il suo piccolo monologo con una risata acuta, la stessa che non le permise di sentire a sua precedente vittima cadere nella neve; evidentemente controllare due corpi era troppo anche per lei.

Al bordo del retrobottega le ragazze intanto assistevano alla scena... come formiche, impotenti di fronte a tale potere.

James, sei incatenato ad un muro immaginario. Dal prossimo turno comincerai a perdere punti corpo e salute. Posta le statistiche. Hai ancora la bacchetta, ma non puoi puntarla contro la Mangiamorte.

 
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view post Posted on 18/4/2014, 16:57

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La strega sembrava quasi aver dimenticato la loro presenza, e aveva deciso di accanirsi contro l'altro presente; "Potter", così l'aveva chiamato la sadica donna, non parve riconoscerla, al contrario invece di lei, la cui loquacità tradiva una certa voglia di farla finita ed eliminare gli "ostacoli" che avevano impedito, o quantomeno posticipato, il suo obiettivo iniziale.
La mano di Leah, era ancora stretta dalla sua; non osava fiatare, chiedendosi cosa sarebbe successo subito dopo. Non erano ovviamente fuori pericolo, la donna avrebbe potuto ricordarsi in qualsiasi momento di loro e farle fuori. E probabilmente non ci avrebbe impiegato neppure tanto tempo. Lei era una strega oscura con chissà quanta esperienza e quanti incantesimi nel suo bagaglio di conoscenze, loro erano due ragazzine spaesate che conoscevano soltanto incantesimi appresi durante le lezioni.
Nel frattempo, però, erano fuori dall'attenzione della donna; lo sguardo di Zoey andò subito al ragazzo che prima era stato il bersaglio delle torture.
Non era più "crocifisso", e adesso giaceva nella neve, al contrario dell'altro ragazzo. Adesso era lui ad essere alla mercé della strega, e probabilmente in un modo peggiore, dato che, Zoey aveva udito, le catene erano velenose.
Qualcuno doveva aiutarlo, poco ma sicuro; loro però erano troppo deboli.
Strinse la mano dell'amica e la guardò, accennando al corpo disteso nella neve fresca.

- Andiamo a controllare che respiri ancora...forse riusciremo a portarlo via di qui - sussurrò in maniera appena percettibile; - Una volta fuori cercheremo aiuto. Questa situazione è più grande di noi e delle nostre capacità. Dobbiamo fare solo quel che possiamo. -
Facendo attenzione a non produrre nessun rumore, Zoey si avvicinò al corpo del ragazzo; era vivo? Potevano aiutarlo?
Sperava tanto di sì; probabilmente l'avrebbero scoperto a breve.
 
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Leah‚
view post Posted on 19/4/2014, 08:54




Quando Leah vide che il nuovo arrivato veniva miseramente incarcerato e ridotto all'impotenza, si rese conto che la frustrazione e la rabbia si agitavano dentro di lei come onde di un mare in burrasca. Avrebbe voluto gridare, avrebbe voluto urlare alla donna di smetterla di fare la prepotente, perché non era quello il modo in cui ci si deve comportare con gli altri, proprio come faceva da bambina. Purtroppo però non aveva più a che fare con le presuntuose figlie dei vicini di casa: quella davanti a lei era un'avversaria ben più temibile.
Leah strinse forte la mano di Zoey e serrò l'altra attorno alla bacchetta: se avesse conosciuto un incantesimo adatto alla situazione la sua rabbia l'avrebbe talmente alimentato da farle risolvere la cosa. O forse da farle sbagliare tutto: sapeva bene che la rabbia non è mai il modo giusto di affrontare una cosa. Prese un bel respiro e chiuse gli occhi per un istante, cercando di ritrovare la calma.

"Come vorrei poter fare qualcosa." Pensò mentre l'impotenza aveva la meglio sulla rabbia.
In quell'esatto istante la voce di Zoey, più sottile di un sussurro, si intromise nei suoi pensieri:
"Andiamo a controllare che respiri ancora...forse riusciremo a portarlo via di qui."
Che la situazione fosse al di là delle loro capacità era poco ma sicuro. Leah strinse i denti, pensando che prima o poi avrebbe avuto l'occasione, l'abilità e la forza di rendere pan per focaccia a chi aveva osato farla sentire così piccola e debole... ma farsi ammazzare in un tentativo senza speranza era più stupido che eroico.
Leah annuì appena e sciolse la mano di Zoey dalla sua per potersi avviare dietro di lei con più scioltezza, cercando di fare il minimo rumore possibile. Per non far udire il doppio dei passi che affondavano nella neve cercò di mettere i piedi nelle impronte lasciate dalla sua amica e pregò che il vento ululasse più forte per attutire i loro passi.
Il pensiero che potessero passare inosservate perchè la strega era troppo impegnata nella sua opera di tormento del giovane mago era un'immagine troppo brutta per poterla anche solo concepire, così Leah si concentrò sulle impronte di Zoey nella neve e sulla figura del giovane a terra. Era pronta a cedergli il suo mantello e la sua sciarpa, se fosse stato vivo. Non era una grande strega, forse, ma qualcosa per lui la poteva fare comunque.



Ri-vado in vacanza, torno il 28 aprile.
 
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view post Posted on 25/4/2014, 19:28
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Il Fato

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L'intervento del Grifondoro in definitiva si era rivelato tutt'altro che utile. La potente maga era riuscito ad accalappiarlo come un cagnaccio di periferia e a ridurlo alla stregua del suo ultimo giocattolino Wolf. Se non altro, era tuttavia riuscito ad attirare l'attenzione della mangiamorte che si era per il momento lasciata alle spalle Wolf e compagnia bella, ovvero le due marmocchie ficcanaso. La donna si avvicinò con fare soddisfatto e l'espressione compiaciuta a James e si diresse subito verso la mano del ragazzo che reggeva la bacchetta. Poggiò la sua contro il polso della vittima e cominciando a bruciarne la pelle sussurrò con tono sadico:

Allora? Come ci si sente ad essere impotenti?

Se i denti di James si strinsero per il dolore senza far fuoriuscire da quella morsa alcun lamento, la mano si schiuse al contrario come un bocciolo di rosa, facendo cadere e affondare nella neve la bacchetta.

L-la mi-m-mia bac-b-bachetta...

Graziate dal Fato, Leah e Zoey avevano raggiunto con successo il ragazzo che giaceva al suolo dall'altra parte del retrobottega per poi venir subito sorprese dalle parole mormorate con incredibile tenacia. Jonathan Wolf non era un vigliacco, non era un debole e, soprattutto, aveva deciso di rischiare anche la vita per combattere per la sua causa. Non voleva gli indumenti che generosamente Leah gli aveva donato, voleva la sua arma: giaceva poco distante da lui, un metro e mezzo circa, intrisa dal sangue che aveva dovuto versare prima di perderla.

James Potter:
Punti Salute: 290/305
Punti Corpo: 273/288
Punti Mana: 320/335
Sei incatenato ad un muro immaginario. Perdi 15 stat per turno.

Zoey e Leah, state andando bene!


 
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view post Posted on 30/4/2014, 20:46

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Erano riuscite a raggiungere il povero ragazzo, ancora agonizzante a terra, senza attirare l'attenzione della strega; Leah gli stava gentilmente donando la sua giacca, quando lui, con enorme sorpresa di Zoey, iniziò ad articolare delle parole.
- L-la mi-m-mia bac-b-bachetta...-
Stava dicendo, e la giovane Grifondoro non poté fare a meno di prendere atto della tenacia e del coraggio del ragazzo, anche se il dolore doveva essere straziante.
La Rosso-oro guardò Leah, per un momento incerta sul da farsi: era saggio assecondarlo, per poi lasciare che attaccasse la donna, rischiando di farlo finire di nuovo nel suo mirino?
*Non è che tu abbia molte altre opzioni da scegliere, comunque...*, le sussurrò una vocina interiore; ed era vero, non potevano fare molto, e non potevano lasciare che l'altro ragazzo subisse torture indicibili per poi morire. Forse in due sarebbero riusciti a prevalere sulla strega.
La bacchetta era poco distante da loro, forse poteva arrivarci senza che la donna se ne accorgesse...
Guardò ancora la Tassorosso, e mormorò:

- Credo che l'unica cosa da fare sia restituirgli la bacchetta e toglierci di mezzo subito dopo. -
Carponi, iniziò ad avvicinarsi verso la bacchetta: era coperta di sangue. Arricciò il naso, l'odore e la vista la nauseavano un po', ma cercò di non farci caso. Doveva raggiungere la bacchetta il prima possibile, ridarla a Wolf e poi cercare di mettersi in salvo assieme a Leah e andare a cercare aiuto.
Potevano farcela, forse.
 
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Leah‚
view post Posted on 1/5/2014, 21:29




Leah rimase a guardare il giovane mago con gli occhi spalancati, colpita dalla sua forza d'animo e dalla sua determinazione. Avrebbe tanto voluto essere come lui, ostinata e fedele alla propria causa fino alla morte, non una cocciuta testadura che puntava i piedi solo quando si trattava di ottenere qualcosa per sé. Le sue battaglie più grandi erano quelle con i bambini dei vicini, per ottenere il suo turno in altalena. Strinse i denti e si disse che avrebbe dovuto iniziare a pensare un po' più in grande, perché più cresceva più si rendeva conto che il mondo non si limitava al giardino di casa - o al cortile di Hogwarts.
Il giovane mago, pur essendo infreddolito e malridotto, aveva ignorato qualunque loro aiuto o offerta di soccorso: i suoi pensieri erano tutti rivolti alla bacchetta, l'unica cosa che forse avrebbe potuto salvarli tutti.
Mentre cercava l'arma del giovane con gli occhi, voltando lo sguardo tra la neve e il ghiaccio, Leah era così attenta e colpita da essere diventata momentaneamente insensibile alla scena di tortura che si stava tenendo a un passo da lei.
Quando finalmente la scorse, notò che la bacchetta era mezza sommersa in una pozza di sangue. Zoey si era già messa in moto per raggiungerla: cercando di fare poco rumore, avanzando nella neve fresca carponi, si stava avvicinando alla bacchetta del mago malridotto.

"Fa' attenzione." Le sussurrò quasi impercettibilmente.
Zoey avrebbe dovuto essere svelta, perché con il loro misterioso salvatore nelle grinfie della strega tutte le speranze erano risposte in quel Wolf che ora giaceva nella neve, stanco e disarmato. Consapevole dell'importanza di ogni minuto, Leah si fermò a metà della distanza che divideva Zoey dal mago, con una mano tesa verso la ragazza: non appena avesse preso la bacchetta sarebbe stata pronta a passarla al giovane nel minor tempo possibile. Anche se fosse stata gelida. Anche se fosse stata viscida di sangue.
Non poteva fare più che quello. Il futuro era nelle mani di Dio. E nella prontezza di riflessi di Wolf.
 
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view post Posted on 2/5/2014, 12:20
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Grifondoro VI anno

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Di li a poco la situazione cadde inesorabilmente verso il basso. L' aguzzina incatenò il grifondoro ad un muro invisibile, "catene velenose" aveva detto. "Di bene in meglio" pensò James. Anche se il danno non era ancora così accentuato da percepirlo, James sapeva che la persona davanti a lui era l' essenza della crudeltà e della malvagità. Non ci si poteva aspettare nulla di buono. Sicuramente non sarebbero comparsi fiorellini profumati su quelle catene. Ma forse il fato non era completamente contro di lui, forse la donna aveva sopravvalutato le sue capacità. L' incantesimo che fino a poco prima stava tormentando quell' uomo, ora aveva cessato il suo effetto, facendolo cadere nella neve gelata. L' aguzzina non sembrava essersene accorta, alla fin fine, James era contento di aver preso il suo posto, ora, l' effetto sorpresa era nuovamente in vigore. Abbassò gli occhi verso la donna. Un mezzo ghigno si dipinse sul suo volto.
-Sai è strano..-
Aprì nuovamente gli occhi per congelare il sangue nelle vene della donna. Uno sguardo pacato, statuario, senza nessuna emozione che traspariva.
-Si, strano che non riesca a ricordare chi tu sia.. Una persona così codarda mi sarebbe rimasta ben impressa nella mente.-

Il ghigno diventò un vero e proprio sorriso, era arrivato il momento di farla adirare, in modo che i tre poco più in là si potessero mettere al sicuro.
-Perchè solo una codarda, non ha il coraggio di scontrarsi bacchetta contro bacchetta. Lo sai vero? Cosè? Non andavi bene al club dei duellanti?-
Ancora una provocazione, sperava di stuzzicare a tal punto il suo ego da non farle capire cosa stava accadendo.
 
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view post Posted on 14/5/2014, 01:44
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Il Fato

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Due cose erano chiare: la prima era rappresentata dal fatto che Zoey e Leah erano troppo inesperte e deboli per poter agire direttamente contro la maga; la seconda consisteva nella loro capacità di agire con scaltrezza e spirito di squadra. Grazie a loro, infatti, e al loro talento nel darsi forza a vicenda, Wolf si trovava nuovamente in possesso della sua bacchetta. La afferrò aggrappandovisi come se si trovasse a penzoloni su un precipizio, ma troppo era il veleno in corpo, le sue energie quasi non gli permettevano nemmeno tale gesto.

Dovet-d-dov-dovete a-aiu-aiutarmi.

Disse mentre inarcava leggermente e a fatica la schiena come ad indicare che voleva essere messo a sedere o sollevato.

Sai Potter...

La voce della donna fece breccia nelle orecchie dei presenti.

...questi anni ad Hogwarts sono serviti a qualcosa, conoscere le vostre subdole tattiche, per esempio. Sono disarmato e in palese difficoltà? Proviamo a colpire l'orgoglio. Ma la vuoi sapere un'altra cosa? Non tutti sono stupidi come voi Grifondoro, esistono persone ben più intelligenti da non sentirsi minimamente toccate dalle vostre provocazioni. Uno scontro non alla pari? Non sai quanto mi diverte schiacciare gli insetti come te! Sicamen! Voglio che ascolti uno ad uno gli incantesimi che ti scaglio contro!

Dei pugnali si materializzarono davanti alla mangiamorte e vennero scagliati in maniera confusa verso il Grifondoro col chiaro intento di spaventarlo e ferirlo. Uno di essi, penetrò nel bicipite sinistro di James (-20 PS), un altro nel suo basso ventre, sulla sinistra (-30 PS).

James Potter:
Punti Salute: 225/305
Punti Corpo: 258/288
Punti Mana: 305/335
Sei incatenato ad un muro immaginario. Perdi 15 stat per turno. Un coltello conficcato nel bicipite destro, perdi sangue, perdi 5 stat per turno. Un coltello conficcato nel basso ventre a sinistra, perdi 10 stat per turno. Il veleno comincia a penetrare nei vasi delle braccia.



 
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view post Posted on 15/5/2014, 10:25

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Il tempo stringeva, e bisognava agire alla svelta prima che fosse troppo tardi, questo Zoey lo sapeva da sé, senza che qualcuno provvedesse a dirglielo. Era anche vero, però, che in quel momento non aveva la più pallida idea di cosa fare; avevano ridato al ragazzo la sua bacchetta, e ora? Era palese che lui non si trovasse nelle condizioni di fare nulla, tanto era debole e spossato.
Guardò Leah, poi sussurrò:

- Secondo te, un Curo Venenum potrebbe sortire il benché minimo effetto? - Si mordicchiò il labbro inferiore, incerta sul da farsi; ma perché non provare? Era pur sempre meglio che restarsene con le mani in mano, e comunque, non avrebbe potuto danneggiarlo, nel caso in cui l'incantesimo si fosse rivelato perfettamente inutile.
Mise mano alla bacchetta, rispolverando le lezioni di Incantesimi dell'anno precedente, e preparandosi a castare l'incanto.

- Va bene, io ci provo...tentar non nuoce, in fondo. - mormorò rivolta all'amica Tassina. - Cerca...cerca di sollevargli la testa. -
Tenendo saldamente la bacchetta fra le dita, spostò il braccio come aveva imparato dalla docente di Incantesimi: da sinistra verso destra. Poi, disegnò un semicerchio immaginario, in senso antiorario, e alla fine di ciò, puntò la bacchetta verso il petto del giovane mago.
- Curo Venénum. - disse con voce bassa, ma decisa e ferma, ponendo l'accento sulla seconda "e" come da formula.
C'era un motivo se aveva designato il petto come obiettivo dell'incanto: in primis, era la parte del corpo più ampia, e in secundis, sperava in qualche modo che l'incanto agisse prima che il veleno andasse a danneggiare del tutto il cuore, pulendo le ferite per quanto possibile.
Zoey non era una sciocca, sapeva che quel semplice incantesimo di Prima Classe non avrebbe potuto nulla contro magia presumibilmente Oscura, ma il suo intento non era chiaramente quello di guarire, bensì di guadagnare tempo: se Wolf si fosse rimesso almeno un minimo, avrebbe avuto forza e tempo necessari a provvedere da solo a se stesso, e poi di vendicarsi della sua aguzzina, liberando così anche l'altro ragazzo e ponendo fine a quella orribile situazione.
La sua mano, nervosamente, raggiunse quella di Leah, come se questo gesto avesse potuto tranquillizzarla. Ora non rimaneva che attendere insieme l'esito (e possibilmente la conclusione di quella brutta avventura).

 
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Leah‚
view post Posted on 16/5/2014, 23:28




Se c'era una cosa di cui Leah non riusciva a capacitarsi, quella era la determinazione del giovane mago davanti a lei. Era sofferente, debole, in difficoltà, alla mercè di una strega potente con al fianco solo due inesperte scolarette. Eppure non mollava, teneva duro... anzi, cercava di reagire.
Da cosa gli veniva tutta quella forza? Cosa lo tratteneva dal rimanere nella neve, esausto, ad aspettare la sua fine? Leah pensava che gli eroi esistessero solo nelle storie, ma a quanto pare ne aveva uno davanti. Forse erano quelli, i veri eroi: quelli che non si arrendevano anche se tutto era contro di loro. I veri eroi non avevano un'aspetto fuori dal comune o un nome altisonante.
Vederlo tentare di mettersi seduto le fece scaldare il sangue e Leah strinse le labbra, mossa da un desiderio di emularlo troppo forte per i suoi pochi anni e la sua misera esperienza.

- Secondo te, un Curo Venenum potrebbe sortire il benché minimo effetto? - Aveva chiesto Zoey nel frattempo.
Leah annuì: sì, probabilmente sì. Ed era sicuramente meglio di niente. Zoey si offrì di lanciare l'incanto, ma Leah le fece cenno di aspettare un istante.
Si chinò verso il ragazzo da davanti, inginocchiandosi nella neve del tutto indifferente al freddo che passava attraverso la calzamaglia. Sfruttando il suo ennesimo tentativo di alzarsi gli passò gentilmente le braccia attorno al torace, sotto le ascelle, e attingendo forza dalla sua ammirazione per lui cercò di sollevarlo quel tanto che bastava da aiutarlo a mettersi seduto: per una bambina della sua stazza sarebbe stata un'impresa difficile, ma nonostante l'odore acido del sangue e la pelle gelida e scivolosa Leah sapeva che non si sarebbe fatta minimamente intimidire concentrandosi e consumando tutta la sua energia per riuscire nel suo intento. La pelle del ragazzo sotto le sue dita era fredda come il ghiaccio anche attraverso i guanti e Leah sperava davvero di poter mettere al più presto fine alla vicenda per poterlo portare al caldo, davanti a una bella ciotola di zuppa e con una coperta sulle spalle. Gli tenne le mani sulle spalle, cercando di trasmetterli calore e coraggi, mentre Zoey scagliava il suo incantesimo.
Era ancora sovrappensiero, quando all'improvviso la mano di Zoey raggiunse la sua, Leah sorrise.

- Ce la caveremo. - Mormorò, senza sapere se stava parlando a Zoey, a Wolf oppure a sè stessa.
 
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view post Posted on 20/5/2014, 00:23
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Grifondoro VI anno

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Forse la sua strategia non funzionava, o forse non era ancora riuscito far scattare in lei qualcosa. Ogni strega o mago, dentro di se aveva orgoglio, una volta ferito, si spalacavano le breccia nelle difese. James non potè fare a meno di rilasciare nell' aria un piccolo urlo straziante. Dovuto ai coltelli che lo penetrarono nel braccio e nell' addome, a peggiorar le cose le catene velenose cominciavano a svolgere il loro compito. Sentiva il veleno scorrere nelle vene caldo ancor più del sangue zampillante. Doveva ammetterlo, si era ritrovato in situazioni migliori.. Ma anche in situazioni peggiori, si stava immolando, stava tergiversando per dare modo alle ragazzine e all' uomo di scappare, abbassò il capo e con la coda dell' occhio cercò di capire cosa stessero facendo. Ancora erano li, affianco al pover uomo ridotto quasi in fin di vita. Chiuse immediatamente gli occhi, cercando di non far captare le sue intezioni alla donna, nel mentre le ferite bruciavno, facevano davvero male. Doveva continuare su quella strada.
-Certo, capisco, essendo tu un incapace, non sai fare a meno di giocare sporco. Non ci sono più i cattivi di una volta, i mangiamorte con un briciolo di orgoglio-
Raccolse la saliva dalla bocca, per sputarla verso il volto di colei che si stava accanendo con tanta ferocia su di lui, cercando di mirare al volto.
-Forse vali meno di quella saliva, prova a sciogliere queste catene e vediamo che succede! Hai già un bel vantaggio, schifosa.-

Con quel gesto e quelle parole sarebbe riuscitò a far sbottare la strega? Sicuramente la sua reazione non sarebbe stata piacevole e mentalmente, il grifondoro già si preparava alla prossima tortura. James non aveva idea di quante altre opportunità sarebbe stato capace di regalare ai tre per fuggire.

 
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view post Posted on 3/6/2014, 20:05
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Non credo che gli incapaci sappiano fare cose come queste, anche perché, comincio ad essere stanca di sentire la tua voce: Demergo!

In un istante tante James smise di parlare: la sua gola si ritrovó improvvisamente colma d'acqua, come se si trovasse legato ad un ancora in fondo al lago Nero. Bruciava l'acqua mentre scendeva lungo la trachea nel tentativo di raggiungere I bronchi e riempire gli alveoli polmonari (-10 PS), il tempo cominciava a stringere per il Grifondoro: la mangiamorte faceva sul serio.

Nel frattempo il lavoro di squadra delle due inermi fanciulle dava ancora I suoi frutti: sebbene non molto efficace, il Curo Venenum riuscí a ridurre leggermente la quantitá di tossine presenti nel corpo del ragazzo che, successivamente, fu aiutato a mettersi a sedere.

Scusami...

Disse Wolf a Leah mentre faceva leva sulla sua spalla per mettersi in piedi.

Ma ora dovete allontanarvi.

Il suo tono, gentile, ora risuonava a tratti stranamente minaccioso, Leah e Zoey avrebbero fatto bene a seguire il suo consiglio.


James Potter:
Punti Salute: 185/305
Punti Corpo: 228/288
Punti Mana: 275/335
Sei incatenato ad un muro immaginario. Perdi 15 stat per turno. Un coltello conficcato nel bicipite destro, perdi sangue, perdi 5 stat per turno. Un coltello conficcato nel basso ventre a sinistra, perdi 10 stat per turno. Il veleno comincia a penetrare nei vasi delle braccia. Stai auffogando, perdi 10 stat per turno.



 
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