Do or Die, Leah e Zoey

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view post Posted on 8/6/2014, 11:29

In a coat of gold or a coat of red, a ℓισи ѕтιℓℓ нαѕ ¢ℓαωѕ.

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Cosa? Dovevano andarsene, senza far nulla? E poi? Cosa sarebbe successo?
Zoey sapeva che non avrebbero potuto fare molto, tuttavia se non fossero state lì, il giovane mago non avrebbe potuto nemmeno rialzarsi in piedi.

- Andare via così, semplicemente? Io...non credo starei bene con la mia coscienza se fuggissi così. Lascia almeno che chieda aiuto...- gli disse, mentre nella sua mente prendeva forma un'idea.
Buona o no, non pensava che avrebbero potuto rischiare di più di così. E poi proprio non se ne parlava di lasciar perdere tutto quanto e tornarsene al Castello facendo finta di nulla.
Doveva allontanarsi un po', per non rischiare di finire sotto il tiro della strega, quanto bastava per passare inosservata, più o meno. Forse, con un po' di fortuna, sarebbero uscite illese da quella situazione così spiacevole che il Caso aveva riservato loro in quella rigida giornata d'inverno.
Le serviva però la complicità di Leah; se avessero collaborato ancora come avevano fatto sino a quel momento, allora l'intervento sarebbe riuscito quasi sicuramente.
*Spera soltanto di non mettere anche lei in pericolo ulteriormente*, pensò, mordicchiandosi il labbro inferiore; non pensava tanto a lei, ma non voleva assolutamente che succedesse qualcosa alla Tassina per colpa sua. *Andiamo bene. Ho i sensi di colpa ancor prima di aver fatto qualcosa.*
Tirò piano la manica di Leah, per attirare la sua attenzione.

- Avrà anche ragione, non possiamo fare nulla, però non me la sento di andar via così.- mormorò, quasi impercettibilmente per evitare che il mago sentisse. - Quindi pensavo...non lo so, potrei castare un Periculum...-
Mentre lo diceva, sentiva che era l'unica cosa che rimaneva da fare: se qualcuno fosse accorso in loro aiuto, avrebbero avuto la possibilità di fuggire e di salvare la vita anche all'altro ragazzo, quello che adesso era sotto le grinfie della strega. Convincendosi che fosse giusto così, senza fare rumore, si recò verso uno degli angoli del retrobottega, quello che ai suoi occhi sembrava il più riparato.
Alzò il braccio verso l'alto, la bacchetta rivolta al cielo.

- Periculum. - disse piano, senza esitazioni e decisa.
Sì, quella era l'unica cosa da fare.

 
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Leah‚
view post Posted on 8/6/2014, 21:30




Di andarsene non se ne parlava.
Ancora accucciata nella neve, con la calzamaglia zuppa e le ginocchia che iniziavano a patire il freddo, Leah scoccò un'occhiata determinata al mago malconcio che si era a malapena rimesso in piedi.
Era stanco, ferito e solo. E voleva vederle sgattaiolare via?
Davver, non se ne parlava.
Ok, a logica era la cosa giusta da fare. Due bambine non potevano fare molto... ma in fondo avevano già fatto "qualcosa", no?
E poi Leah non aveva nessuna intenzione di abbandonare delle persone in pericolo. Rimanere, era quella la cosa giusta da fare. E lei voleva poter dire di aver fatto sempre la scelta giusta, anche quando le circostanze erano pericolose.

- Io non vado proprio da nessuna parte. -Sbottò tirandosi in piedi.
Non sapeva nemmeno che effetto potevano fare quelle parole, dette da una bambina con i collant macchiati di neve, la faccia arrossata dal vento e gli occhi che luccicavano determinazione. In quel momento appena prima di una sua filippica su tutte le loro potenzialità, Zoey le si avvicinò, bisbigliandole qualcosa a proposito di un Periculum.
Chiedere aiuto: ma certo, quella sì che era una buona idea!

- Va' pure. - Le sussurrò, annuendo - Io ho qualcos'altro in mente. -
Sfoderò la bacchetta e la puntò diretta al petto del mago. Ignorando la sua espressione (probabilmente si stava chiedendo se le fosse andato di volta il cervello) e approfittando del fatto che la strega pareva più interessata al ragazzo biondo incatenato che a quello che accadeva alle sue spalle, Leah prese un bel respiro e si preparò a scagliare l'incanto che aveva scelto.
La teoria la conosceva bene, sulla pratica era un po' più incerta. E soprattutto doveva considerare il freddo, la paura e la stanchezza, che non giocavano certamente a suo favore.
Sforzandosi di cancellare dalla sua mente qualunque rumore o sensazione che l'avrebbero potuta distrarre, Leah tese il braccio davanti a sè spostando il braccio da sinistra a destra, creando un semicerchio in senso antiorario. Mentre compiva il gesto ricostruiva nella sua mente la scena che aveva visto quando aveva svoltato l'angolo: il mago in croce, appeso proprio come il suo compagno in quel momento. Terminò il movimento e puntò con convinzione la bacchetta verso il punto del suo braccio che impugnava la bacchetta che era stato ancorato alla croce dall'incantesimo. Se la strega aveva deciso di riservare ad entrambi i maghi lo stesso trattamento, forse era quello il punto in cui il veleno si era inoculato nel corpo del giovane.

- Curo Venénum. - Disse poi, a voce bassa ma convinta, calcando l'accento sulla seconda e.
Sperava intensamente di poter dare ancora un po' di forza a quel ragazzo: più che dargli coraggio ed energia, lei e Zoey non potevano fare. E nel frattempo, dovevano attendere con pazienza l'arrivo dei soccorsi.
 
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view post Posted on 10/6/2014, 19:02
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Grifondoro VI anno

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Indubbiamente era arrivato al capolinea, le sue provocazioni alla donna erano costate care. I numerosi incanti subiti senza scudo lo avevano messo in una situazione più che critica, quell' ultimo incantesimo sarebbe stato quello che lo avrebbe messo K.O.
L' acqua cominciò a farsi strada nelle sue vie respiratorie, bruciando come se fosse fuoco. La sua aguzzina si doveva essere stancata, non sapeva però che quel tempo che aveva perso a divertirsi con un ragazzo incatenato e disarmato, poteva farli perdere le tracce delle sue prede. Trattenne il respiro, cercando di ostacolare l' acqua che viscida cercava di affogarlo, chiuse gli occhi in un misto di disperazione e speranza. Ora toccava al fato. Lui aveva fatto il possibile per proteggere quelle due ragazzine e per aiutare quell' uomo, il dolore e l' assenza di ossigeno al cervello non gli permettevano di mettere bene a fuoco anche dopo aver riaperto gli occhi. Cosa sarebbe successo?

 
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view post Posted on 12/6/2014, 21:29
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Il Fato

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Quando Wolf aveva invitato le due ragazze ad allontanarsi sapeva che avrebbero cercato di rimanere li a tutti i costi, mosse dallo stesso coraggio che le aveva spinte ad aiutarlo. Sollevò la bacchetta vero il cielo, guardando davanti a se con lo sguardo freddo di chi era pienamente consapevole della propria potenza. All'improvviso entrambe le mani si mossero disegnando un immaginario semicerchio verso l'interno, partendo dall'alto e prolungandolo allargando le braccia.

NEPTUUUUUUNO.....

Non appena la voce del ragazzo squarciò il silenzio una sfera d'acqua si materializzò davanti a lui, fluttuando come priva di peso nello spazio. Finalmente, anche la mangiamorte si accorse di quanto stava accadendo alle sue spalle ma, sfortunatamente per lei era quasi impossibile riuscire a reagire in tempo.

DEI AQUEORMOTUS!

Conclusa la formula, fu sufficiente un leggero movimento della mano sinistra di Wolf per far si che dalla sfera fuoriuscissero 5 getti d'acqua apparentemente docili e sinuosi come serpenti assonnati, ma quando poi questa si mosse con più foga essi acquisirono forza: due di essi circondarono soavemente i corpi di Leah e Zoey, portandole in salvo a diversi metri di distanza, seppur fradicie. Gli altri tre si scagliarono con impetuosa potenza verso la mangiamorte scagliandola qui e li come se si stessero litigando una preda. Il tutto durò pochi istanti, quando Wolf chiuse il palmo della sua mano, l'acqua cadde sulla neve gelando all'istante a causa del freddo. James giaceva sul manto nevoso privo di sensi ma vivo, della Mangiamorte rimaneva solo la scia nera lasciata dalla sua repentina fuga. Anche Wolf ricadde al suolo stremato, erano salvi. .





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view post Posted on 17/6/2014, 20:56

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Di certo non si aspettava di essere colpita da un getto d'acqua all'improvviso; non ebbe neppure il tempo di rendersene conto finché non si ritrovò fradicia e tremante a terra.
Si strinse nel mantello, cercando inutilmente di scaldarsi; non era il massimo ritrovarsi in mezzo alla neve, in pieno inverno, zuppa da capo a piedi.
Poi alzò gli occhi, e vide di non essere stata la sola ad essere raggiunta da un getto d'acqua gelida: alla strega oscura ne erano toccati addirittura tre, ed erano stati decisamente più violenti di quelli avevano trascinato via lei. Adesso non c'era più traccia della donna, doveva essere fuggita via, al riparo. Adesso potevano dirsi salve, oppure ancora non era finita?
Non importava; trasse un sospiro di sollievo, poi si voltò verso Leah, e carponi, si avvicinò.

- Stai...stai bene? - le chiese, tentando di articolare le parole, ma iniziava a provare davvero un gran freddo; nel frattempo, guardandosi intorno, notò che Wolf e l'altro ragazzo, che fino a quel momento era stato bersaglio delle torture della strega sconosciuta, erano sdraiati a terra, presumibilmente svenuti, o esausti, non avrebbe saputo dirlo. - Cosa si fa, ora? - domandò alla Tassina, rivolgendosi però anche a se stessa; ora che il pericolo maggiore era scampato (forse), non le veniva in mente nessuna buona idea, e non sapeva neppure dove avrebbe trovato la forza di tornare al Castello. Forse non aveva fatto poi molto, ma si sentiva comunque stremata e spossata, e non riusciva a capacitarsene.
Aveva castato un Periculum poco prima di venire colpita dal getto d'acqua, ma cominciava a chiedersi se avesse sortito un qualche effetto, visto che non vedeva nessuno correre in loro soccorso. Si mordicchiò il labbro inferiore, in stato di piena agitazione; sì, il pericolo era passato, ma aveva lasciato ben altri problemi da risolvere.
Prendendo la bacchetta di nuovo in mano, la puntò verso l'alto, il braccio disteso più che poteva.

- Periculum! - esclamò, il tono di voce decisamente più alto di prima; sperò che stavolta qualcuno si accorgesse di quel segnale. Poi si rivolse di nuovo a Leah,sorridendole leggermente.
- Ce la faremo...non possiamo mica mollare adesso, no? - disse, cercando di essere positiva; -...forse dovremmo accertarci delle loro condizioni, adesso. - aggiunse, indicando con un cenno della testa i due ragazzi al suolo. Si alzò, finalmente, poi porse una mano anche a Leah, per aiutarla. - Spero che stavolta qualcuno abbia notato il Periculum. - disse quasi in un sussurro.
*Incrocia le dita, Zoey. Incrocia le dita perché tutto questo finisca presto.*

 
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Leah‚
view post Posted on 19/6/2014, 21:54




Quando riuscì a tornare padrona dei suoi sensi, Leah si sentiva gelare. Aveva i vestiti inzuppati d'acqua e i capelli si stavano già coprendo di minuscole schegge di brina.
Il suo incantesimo doveva aver avuto effetto, se il mago aveva avuto il potere di scagliare un incanto così potente! Della strega non c'era più nessuna traccia e d'improvviso l'adrenalina che l'aveva tenuta lucida fino a quel momento si sciolse, rendendola cosciente del freddo e della fame che la riempivano. La paura del pericolo sfiorato era ancora un vago fantasma, ma Leah sapeva che quella notte non avrebbe dormito sonni tranquilli.
Zoey era proprio accanto a lei e la guardava, spaventata e sollevata insieme, con i vestiti inzuppati.

- Sì, sto bene. Infreddolita, ma bene. - Le disse con un sorriso.
Davanti a lei, circondati dalla neve, stavano il mago che avevano soccorso e quello che la strega aveva torturato. Zoey sembrava perplessa, ma Leah la vide sfoderare la bacchetta per richiamare ancora l'attenzione di tutti.

- Non so quanta gente sia in giro, con una bufera come questa. - Disse poi, scrollando la testa e ricevendo una frustata di ghiaccio sulle guance. Sollevò il cappuccio del mantello, ma era così fradicio che aumentò solo la sensazione di gelo. Se lei si sentiva così male, come dovevano stare i due maghi, più deboli e malconci di loro?
- Andiamo a vedere come stanno. - Propose, avviandosi nella neve per qualche metro.
Wolf, il mago che avevano aiutato, era caduto nella neve ma sembrava più in forze di prima. Leah si sbilanciò e gli scoccò un sorriso di gratitudine, pensando a quanto aveva dovuto lottare per sopravvivere e salvare tutti loro.

- Grazie. - Gli disse con calore mentre deviava per avvicinarsi al mago biondo privo di sensi.
All'inizio ebbe paura ad avvicinarsi troppo, temendo di scoprire che era senza vita... ma il suo torace che si muoveva appena le diede coraggio. Gli scostò i capelli gelati dal viso e sospirò di sollievo quando si rese conto che era sì privo di sensi, ma vivo.
Spostarlo sarebbe stata un'impresa e Wolf aveva bisogno sicuramente di cure. E lei e Zoey avevano bisogno di qualcosa di asciutto per non passare tutto il semestre successivo in infermeria.
Zoey aveva ragione: avevano proprio bisogno di una mano... non sarebbero mai riuscite a cavarsela da sole.
Il freddo stava irrigidendo i suoi abiti inzuppati d'acqua e i capelli erano una massa gelida e fastidiosa lungo il collo. Sfoderò la bacchetta, tenuta stretta fino a quel momento, e la puntò contro il proprio capo - la parte di lei che al momento soffriva di più il freddo - ed esclamò, muovendola a spirale mentre ricordava il vento caldo che le asciugava i capelli d'estate:

- Arefacio! -Sperava di riuscire ad alleviare almeno un po' la sensazione di gelo che le rendeva difficile perfino pensare, in modo da utilizzare il suo buonsenso per aiutare sia la sua amica che i due maghi che si erano ritrovati con loro in quell'assurda avventura, almeno fino all'arrivo dei soccorsi.
 
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view post Posted on 23/6/2014, 13:41
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Grifondoro VI anno

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Ormai la fine sembrava essere arrivata, ma, proprio sull' orlo del baratro arrivò la salvezza. L' aguzzina venne investita da una tormenta d' acqua. Tutti gli incantesimi che stavano sorbendo un effetto sul suo corpo svanirono. La strega non era più in grado di agire su di lui, era proprio il caso di dire che chi di acqua ferisce, di acqua perisce. Cadde al suolo privo di sensi, sfinito da ciò che aveva sopportto. Sicuramente quella situzione sarebbe rimasta impressa. La questione non era conclusa li però, la fuga della strega non sarebbe durata abbastanza. James voleva assolutamente sapere chi fosse quella donna, magari una volta ripreso, avrebbe potuto colloquiare un pò con il mago intervenuto per salvarlo da una fine certa. Il freddo era l' unica che riusciva a sentire in quel momento, neanche il dolore era paragonabile al gelo che lo avvolgeva



OT// Master messaggio privato per te! ;)
 
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view post Posted on 6/7/2014, 20:08
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Il Fato

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I raggi del pericolo di Zoey scomparvero nuovamente nella bufera, probabilmente troppo fitta per far si che si intravedessero nel cielo. Il silenzio che avvolgeva i ragazzi non era più silenzio, l'ululato del vento divenne unica voce nell'aria.

Poi mi spiegate che cosa ci fate ad Hogsmeade nel bel mezzo della bufera.

Mentre le due ragazze erano intente a sincerarsi delle condizioni di Potter, Wolf si era rimesso in piedi ed aveva cominciato ad avanzare vrso una porticina posta sul retro di una delle botteghe li vicino.

Che aspettate, entrate!

Disse dopo averla raggiunta e spalancata lottando a fatica contro il vento.

Ci penso io a lui.

Concluse prima di sollevarlo con un gesto della bacchetta e averlo fatto entrare nell'uscio. Una volta trovatesi al sicuro e al caldo, Jonathan avrebbe pensato anche a se stesso.



 
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view post Posted on 11/7/2014, 22:08

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Si accigliò nell'udire il commento del giovane mago; in fondo, se adesso non era più crocifisso lo doveva un po' anche a loro, no?
Strinse le labbra, con disappunto; sapeva che non era il caso di replicare, ma l'aveva infastidita molto.

- Passeggiavamo. Ma suppongo che tu nel bel mezzo della bufera preferisca farti torturare. - disse, lentamente; non sapeva se l'avesse sentita o no, l'ululato del vento poteva aver coperto la sua voce. Ma se l'aveva sentita, tanto meglio.
Nel frattempo, Wolf aveva raggiunto una porticina, tentando a fatica di tenerla aperta, nonostante il vento impetuoso.
Sorrise a Leah, e poi, dopo aver atteso che il ragazzo steso a terra per mezzo della magia fosse entrato, lo seguì, in fretta, prendendo la mano della Tassina, quasi avesse paura che rimanesse indietro; quella vicenda stava volgendo al termine, forse. Presto avrebbero fatto ritorno al Castello insieme, sane e salve, al caldo, e quella giornata sarebbe stata nient'altro che un brutto ricordo lontano. Il Tempo avrebbe fatto del suo meglio per sanare, ma Zoey sapeva che quella spiacevole esperienza sarebbe rimasta impressa nella loro memoria per molto ancora, forse per sempre.
Ma adesso, l'importante era che non correvano più pericolo.
*Andrà tutto bene*, si disse, facendosi coraggio. Il peggio era passato, dopotutto.

 
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Leah‚
view post Posted on 13/7/2014, 14:38




Entrando nel retrobottega gli occhi fecero fatica ad abituarsi al buio, dopo essere stati tanto esposti al riverbero bianco della neve. Leah si scrollò la neve di dosso, spazzolandosi bruscamente il mantello e la calzamaglia, rifiutando di ammettere perfino a sè stessa di essere infreddolita e spaventata. Non era la prima volta che si ritrovava a dover combattere per avere salva la vita... e per la seconda volta si era ritrovata a tremare solo dopo aver realizzato di essere salva. Il suo buonsenso non le era poi tanto d'aiuto, se agiva a scoppio ritardato.
Il ragazzo che le aveva salvate pareva sul punto di partire con una ramanzina sulle undicenni sconsiderate.

"Se dopo tutto quello che abbiamo fatto inizia a rimproverarci per essere venute ad Hogsmeade da sole giuro che mi alzo e me ne vado, e tanti saluti all'eroismo e al coraggio." Pensò Leah aspettando ferma nel corridoio.
Il ragazzo le incuteva ancora un certo timore reverenziale e continuava a provare per lui una grande ammirazione, ma sperava davvero che le belle doti che gli aveva appiccicato addosso non dovessero sommarsi alla scoperta che anche lui aveva il solito, fastidioso pregiudizio che tutti i grandi avevano sui bambini: ai loro occhi erano sempre poveri piccoli esseri indifesi adatti solo a cacciarsi nei guai.
Stringendo ancora la mano di Zoey nella sua, Leah vide Wolf trascinare al chiuso anche il mago biondo e attese che la porta si fosse chiusa alle loro spalle prima di parlare. Un po' per curiosità e un po' per impedirgli di rimproverarle, Leah diede vce alla domanda che le frullava in testa dal momento in cui era sbucata nel retrobottega coperto di neve. E, come sempre quando era nervosa, iniziò a parlare prima ancora di riflettere bene sulle conseguenze di quello che stava per dire.

- Chi era quella? - Domandò, senza sapere come etichettare bene la donna che li aveva messi alla prova.
 
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view post Posted on 19/7/2014, 15:12
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Il Fato

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Come se le ferite riportate nello scontro non gli causassero alcun fastidio, Wolf chiuse la porta dietro di se e fece si che James giacesse su un sofà di velluto scarlatto posto al centro del salottino, esattamente di fronte ad un grande camino che cominciò subito ad ardere non appena il giovane mosse la bacchetta in quella direzione. La luce soffusa presente nella stanza generata da vecchie ed eleganti lampade ad olio illuminava qualche cianfrusaglia sistemata a caso come soprammobili, un tappeto persiano e un tavolino di ebano, sul quale vi erano posati un mantello nero con alamari d'argento e un galeone d'oro, che luccicava come un faro nella notte in risposta al fuoco.

Non so chi fosse, ma di certo non aveva buone intenzioni.

Prese da una vecchia credenza una teiera che riempì con dell'acqua poi, dopo averla messa a bollire sul caminetto, proseguì.

Di sicuro era una mangiamorte.

Si sedette su uno dei poggioli del divano e solo allora sembrò ricordarsi delle sue ferite, cominciò ad ispezionarle attentamente, probabilmente per assicurarsi che non vi fosse traccia di magia oscura.

Gradite del the?


 
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Leah‚
view post Posted on 30/7/2014, 21:03




Fu solo quando la porta fu chiusa e il fuoco acceso che Leah si rese conto di quanto stesse tremando.
Forse era il freddo. Forse la paura. O forse tutte e due le cose insieme.
Lasciò la mano di Zoey e si avvicinò a piccoli passi al fuoco, tendendo le mani rosse e gonfie verso la fiamma. Il suo danzare rassicurante le ricordava i pomeriggi rannicchiata sulla poltrona della Sala Comune con Coco in grembo. Gli occhi le pizzicarono, ma non erano lacrime vere... era più la sensazione di sollievo che si ha quando ci si rende conto di essersela cavata, nonostante tutto. Ci era già passata, dopo la lotta col troll... aveva rischiato di scoppiare in lacrime come una poppante nel momento in cui aveva riabbracciato i suoi genitori. Fissando le fiamme tirò su col naso e si voltò senza la minima traccia di commozione sul viso. Leah Rose Elliott non piangeva: non era roba da eroine.
Si fermò a un passo dal camino, lasciando che il calore delle fiamme le sfiorasse la schiena e le spalle umide, e si fermò a guardare il giovane mago che faceva gli onori di casa come se le avesse invitate a fare merenda in un tranquillo pomeriggio invernale. Leah gli scoccò un'occhiata a metà tra lo stupito e l'ammirato: non pareva proprio essere stato sul punto di morire.
In quel momento la sua attenzione fu attirata da qualcosa che scintillava sul tavolino al centro della stanza. Si allontanò dal fuoco, attratta dall'oggetto luccicante come una bambina. Posato sulla stoffa nera di un mantello con gli alamari d'argento stava un Galeone d'oro che brillava, nuovo di zecca. Leah si fermò a guardarlo, un po' insospettita dal suo insolito luccichio. Fece per allungare una mano, ma in quel momento il mago pronunciò la parola "the", facendole alzare gli occhi.

- Oh, sì, magari. - Disse con voce che tradiva tutta la sua voglia di qualcosa di caldo da bere.




Ho risposto io così non blocco la cosa a tutti per un mese, visto che parto.
 
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view post Posted on 1/8/2014, 10:38

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*Ma è lo stesso che poco fa stava per essere ucciso da una pazza dopo tutte quelle torture strazianti?*
Non riusciva a capacitarsi di come quel ragazzo facesse a stare in piedi nonostante quel che aveva passato.
*Non farti domande, è meglio*, concluse, mentre finalmente decideva di guardarsi intorno. Sembrava una normale stanza, forse non proprio ordinata, ma piuttosto normale.
C'era un tavolino di legno, sul quale era appoggiato un mantello nero; accanto al mantello, v'era un galeone d'oro, che attirò la sua attenzione, probabilmente per via della luce che rifletteva. A quanto pareva, aveva suscitato il medesimo interesse in Leah, che si era avvicinata all'oggetto, curiosa.

- Sì, grazie - disse in risposta al mago, che aveva offerto loro del thé; una bevanda calda non avrebbe potuto che farle bene. Si avvicinò al fuoco, rendendosi conto in quel momento di avere un po' freddo. Finché erano stati fuori, esposti oltre che al freddo al pericolo, non ci aveva neppure fatto caso.
Aveva una domanda da porre, ma non sapeva come iniziare; si schiarì la voce, incerta e un po' a disagio. Non voleva impicciarsi, però a quel punto riteneva fosse giusto sapere almeno qualcosa.

- Ma...se quella donna era una Mangiamorte - iniziò, non senza esitazione, rivolgendosi al giovane mago; -...cosa voleva da te? -
Tossicchiò, visibilmente in imbarazzo per quella domanda: no, non erano affari che la riguardavano, e sperò in cuor suo che il ragazzo non glielo facesse notare.
Ma Zoey rimaneva una Grifondoro, e la curiosità, che le piacesse o meno, rimaneva una caratteristica innata dei Rosso-oro, per niente facile da sopprimere.



OT.// Scusate l'enorme ritardo ç__ç

 
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view post Posted on 5/8/2014, 13:05
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Grifondoro VI anno

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James non era ancora nelle condizioni migliori per sprecare energi ad alzarsi e discutere, proprio come stavano facendo gli altri presenti. Non era in fin divita, ma la stanchezza e le ferite subite lo costrigevno quasi ad una posizione fetale. Anche se in quello stato, il grifondoro era sveglio, semicoscente ma soprattutto sentiva cosa accadeva intorno a lui, sentiva i discorsi, forse ci avrebbe messo un pò ad ordinare le idee, ma era solo questione di tempo prima di ristabilirsi, indubbiamente la questione non si era conclusa li. Aspettava di ricevere cure per poter affrontare una questione di onore. Adagiato come un bambino, il suo respiro si faceva sempre più stabile, l' adrenalina nelle sue vene diminuiva sempre più e aprire di tanto in tanto le palpebre non gli costava più così tanto.

 
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view post Posted on 12/8/2014, 16:56
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Il Fato

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Di sicuro ciò che stava accadendo aveva tutto il diritto di apparire surreale: Jonathan era stato appena ridotto in fin da vita, ma era anche vero che in u certo senso era stato abituato fin da piccolo a queste situazioni estreme, spesso la sua forza d'animo sopperiva alle debolezze del suo isico.

Verso il thè nelle tazze che magicamente si librarono dalla credenza fino al tavolino poi, non potendo fare a meno di notare l'interesse delle ragazze per il Galeone e per quanto accaduto, decise di spiegarsi.

Ti piace?

Chiese a Leah riempiendo la tazza sino all'orlo.

Sembra vero, non è così?

Chiese con disinvoltura prima di rivolgere la sua attenzione a Zoey.

Sembra buffo, ma quel falso rappresenta in qualche modo il motivo per cui sono stato attaccato. È stato un miracolo che James sia intervenuto, questa volta pensavo seriamente che sarei morto, quella faceva sul serio? Conosco Potter da molti anni, anche lui ha uno di quei galeoni...

Si, stava per introdurre un discorso troppo rischioso, non solo perchè stava minando la segretezza del gruppo ma poichè farlo l'avrebbe sfigurato.

In ogni caso, quella mangiamorte cercava informazioni su chi cerca di combattere Voldemort..

Asserì senza remore aspettandosi la reazione sorpresa delle ragazze.

Avete visto di cosa sono capaci e ho il terribile sentore che quella fosse solo un adepta, probabilmente una nostra compagna degli ultimi anni.

Concluse prima di versare una tazza per lui e per James che sembrava volersi svegliare da un momento all'altro.



Ok James, puoi svegliarti.
 
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