Do or Die, Leah e Zoey

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Leah‚
view post Posted on 5/9/2014, 11:15




Leah cercava davvero di distogliere l'attenzione dal Galeone luccicante, ma le cose che brillavano la distraevano sempre. Avrebbe voluto allungare una mano per prenderlo e poterci giocherellare guardandolo brillare alla luce del fuoco, ma sentiva che il mago non avrebbe apprezzato.
Quando una tazza colma di tè fumante le si parò davanti, si affrettò a stringerla con entrambe le mani per tenerle occupate. La tazza era molto calda, ma di un calore buono, che calmava il cuore. il profumo del tè si alzava in delicate volute dalla tazza e Leah lo inspirò a fondo prima di sorseggiarlo. Era molto forte, scuro... e nella fretta di berlo non aveva aggiunto neanche un cucchiaino di zucchero. Stranamente, però, le sembrava buono anche così.
Forse era solo troppo distratta per accorgersi veramente del suo sapore.
Con qualcosa di caldo sotto la pelle il discorso di Wolf si era fatto più intellegibile: il Galeone non era autentico - ed era per quello, forse, che luccicava con tanta insistenza - ed era il motivo per cui la strega l'aveva attaccato, lasciandolo mezzo morto nella neve. Per qualche istante Leah si era chiesta come si potesse arrivare ad uccidere per rubare un oggetto così bello e innocuo... ma gli bastò una sola parola per sentire i peli rizzarsi sulle braccia.

Voldemort.
Si fece echeggiare un po' di volte quel nome nella testa. Lo conosceva, certo... ma non l'aveva mai sentito pronunciare con tanta noncuranza e gravità, come se fosse il nome di un semplice malvivente di Londra. I suoi genitori non lo nominavano mai e anche ad Hogwarts non era certo uno dei principali argomenti di conversazione.
"Quella donna era qui per avere informazioni su chi combatte Voldemort", aveva detto il mago.
Leah strinse più forte la tazza tra le mani, facendo sbiancare le nocche.
Quindi in fondo c'era ancora una guerra in corso. C'era ancora gente che combatteva. Certo, dopo quello che aveva visto quel pomeriggio non poteva più pensare il contrario.
Bevve un altro sorso di tè, mentre si sentiva come la protagonista di uno dei pochi libri che leggeva, uno di quelli in cui l'innocente progagonista si ritrovava a diventare senza volerlo un'eroina.
Il giovane mago continuava a parlare, ma la sua voce era solo un brusio lontano, presa com'era dai suoi pensieri.
Quindi poteva fare davvero la differenza, nella vita. Poteva combattere contro il male come aveva sempre sognato. Esistevano davvero delle missioni da compiere, degli innocenti da salvare, dei misteri da scoprire.
Eppure... eppure, ora che questa consapevolezza era più nitida dentro di lei, sentiva che una vocina nella sua testa le gridava quanto aveva paura di quei Maghi Oscuri. Le stava facendo tornare alla memoria la sensazione di rabbia e frustrazione dovuta alla consapevolezza che era piccola e ingenua e che non sarebbe mai riuscita a tenere testa a un nemico. Quella donna era solo una delle sue discepole e li aveva quasi ammazzati tutti.
Alzò gli occhi verso Wolf, cercando di costringersi a dire che lei li ammirava e che era con loro... ma quella parte di lei che tremava di paura e si comportava come la Tassina undicenne che era glielo impediva. Aprì e chiuse la bocca un paio di volte, poi si costrinse a tacere e a bere un altro sorso di tè, lanciando un'occhiata a Zoey per cercare di capire come la sua amica avesse preso quella notizia.
 
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view post Posted on 6/9/2014, 21:56

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Aggrottò le sopracciglia, tentando di capire da sé; il Galeone non era vero, quella donna era un'adepta di Voldemort, cercava informazioni su chi tentasse di combatterlo...
Zoey sapeva poco sul Signore Oscuro e sui suoi lacché, i Mangiamorte; lei era cresciuta lontano, al sicuro, protetta dai confini della riserva, quasi fuori dal mondo e sicuramente fuori da quella vicenda. Però sapeva abbastanza da conoscere ciò che sostenevano e quel che facevano, e per una come lei, con i principi cherokee di rispetto per la vita e di pace, era inconcepibile e bastava l'associazione mentale a farla rabbrividire. Però sapeva anche che, ufficialmente, la minaccia di Voldemort era stata sconfitta anni prima.
E allora? Cosa stava succedendo, adesso?
Guardò Leah, cercando risposte che probabilmente non avrebbe trovato; forse l'amica si stava ponendo le medesime domande. Necessitavano di capire, di sapere di più.

- Se lei era un'adepta di...di...Voldemort - pronunciare quel nome la metteva in difficoltà e in soggezione. - E cercava informazioni su chi cerca di combatterlo...questo vuol dire che era sicura di trovarle tramite te, giusto? Quindi...anche tu lo combatti? -
Chiese, con esitazione; forse quello era impicciarsi in affari che non la riguardavano, essere indiscreta, ma avevano bisogno di sapere un po' di più, dal momento che loro stesse avevano rischiato grosso, quel giorno. Non voleva venire a conoscenza di chissà cosa; le bastava un chiarimento.
Tante cose le passavano per la testa, e si sentiva a dir poco confusa, e forse persino un po' spaventata, anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Tacque un momento, rigirando la tazza tra le mani; poi se la portò alle labbra e sorseggiò il thé. La bevanda le scese per la gola, riscaldandola.

- E quei galeoni...a che cosa servono davvero? Hai detto che anche lui ne ha uno...- continuò, alludendo col capo all'altro ragazzo, che giaceva ancora in stato d'incoscienza. - Perdona le tante domande, ma...come potrai immaginare, questa vicenda ci ha turbate parecchio. - concluse, sospirando.
Iniziava anche a dolerle la testa; prevedeva una di quelle emicranie apocalittiche, quando tutto si fosse concluso. Ammesso che ci sarebbe stata una fine.
Sorseggiò ancora il thé, desiderando di poterci annegare dentro.


Chiedo venia per il ritardo.

 
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view post Posted on 13/9/2014, 14:26
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I sensi del ragazzo andavano sempre più a ristabilirsi. Le palpebre si aprirono, lasciando che gli occhi potesero vedere nuovamente, anche se in maniera un pò sfocata, James sentiva le articolazioni pesanti e enorme senso di spossatezza. Sembrava quasi che un drago lo avesse calpestato. Ne era uscito abbastanza malconcio, ma questo non gli importava, soprattutto alla vista delle giovani, sane e salve. In più anche la sua cara e vecchia conoscenza stava bene, lui non era morto e quindi tirando le somme non era andata male. L' unica cosa che non lo rincuorava era il fatto di non vedere quella strega legata in qualche angolo di quell' ambiente. Non aprì bocca mentre cercava di assumere una posizione eretta con la schiena. Era stordito e arrabbiato. Quella donna era riuscita a farla franca. Guardò i presenti sfoggiando un sorriso spensierato, come se fino a poco tempo prima non fosse successo nulla.
-Buongiorno!-
Non sapeva per quanto tempo era rimasto svenuto, aveva perso la cognizione del tempo. Osservando bene il quadretto che gli si era proposto, capì subito di aver interrotto qualche discorso importante.

 
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view post Posted on 5/10/2014, 21:11
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La curiosità delle ragazze cominciava ad essere divertente e nello stesso tempo scomoda. Gli piacevano: si erano dimostrate caparbie e coraggiose nonostante fossero ancora così giovani ed inesperte. Sentiva crescere in lui la voglia di annaffiare quei semi per vedere dove sarebbero arrivate. Non poteva farlo tuttavia, colpa di quella stupida regola.

Si, combatto. Diciamo che faccio quello che posso.

Rispose prima che James si risvegliasse.

Come ti senti James? Questa volta ci siamo andati proprio vicino. Mi chiedo chi fosse quella Mangiamorte, da come parlava sembra conoscerci bene.

Ignorò di proposito le altre domande su Galeone, non sapeva come rispondere senza fornire informazioni troppo riservate.

In ogni caso mi avete stupito ragazze, il vostro non è un coraggio che hanno tutti. Mi chiedo se...

Proseguì rivolgendosi di nuovo a Leah e a Zoey...

... se anche a voi un giorno piacerebbe combattere.

 
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Leah‚
view post Posted on 9/10/2014, 21:11




Quando il mago biondo si era ripreso, Leah gli aveva istintivamente sorriso. Sapere che erano tutti fuori pericolo la rassicurava e la motivava al tempo stesso: la sua presenza in quel retrobottega non era poi stata così inutile, dopotutto. Scoccò un istintivo sguardo di complicità a Zoey, senza la quale probabilmente non sarebbe stata in grado di uscire viva da tutta quella vicenda.
Wolf invece era parso colpito dalla loro intraprendenza. Certo, due ragazzine così spericolate potevano rimanere impresse...
Se solo Wolf avesse saputo che Leah sognava di diventare un'eroina da quando era una pupetta in treccine e calzettoni! Il fatto di aver appena preso parte a qualcosa di anche solo leggermente eroico le dava alla testa. Pensare di combattere, di combattere davvero e non in uno dei duelli della scuola, le dava il capogiro più di qualunque picchiata sulla scopa.
Sarebbe stato pericoloso. Sarebbe stato rischioso. Sarebbe stato folle.
Ma sarebbe stato tremendamente giusto. L'unico motivo per cui sentiva di voler brandire una bacchetta era di scagliare un incanto contro chi faceva del male agli altri. Non riusciva a pensare a nessun altro motivo per lanciare un incantesimo.
Quando era entrata ad Hogwarts l'aveva fatto per il Quidditch e i passaggi segreti: non le importava niente di incanti e di magie... ma adesso l'idea di mettersi sui libri diventava improvvisamente intrigante, perchè ne vedeva una utilità.
Combattere. C'era gente che combatteva per il bene, e lei poteva essere una di loro.
Con gli occhi che luccicavano, alzò lo sguardo verso Wolf.
Sapeva di essere solo una pivellina, ma cosa contano l'età e l'esperienza quando hai la volontà e la determinazione?

- Quando si tratta di una giusta causa arrivo dovunque. - Disse solennemente.
Pensava davvero quello che aveva detto, ma cercò di modulare la voce per sembrare comunque un po' più adulta di quanto non fosse in realtà.

- E lo so che sono piccola, ma so di cosa sto parlando. Non mi sono mai tirata indietro quando si trattava di fare la cosa giusta. -
Certo, quella strega che li aveva quasi fatti fuori non era una bulletta di quindici anni che gioca a spingerti nelle pozzanghere... ma il concetto era lo stesso. Leah sapeva che dentro di lei batteva un cuore di Tassorosso, che forse non era spavaldo e focoso come quello della sua compagna Grifondoro... ma che era pronto a lottare per la giustizia e l'onestà.
Leah non era una che aveva paura di sporcarsi le mani, di inzaccherarsi la gonna o di spettinarsi i capelli. A lei le sfide piacevano, piacevano sempre. Soprattutto quando si affrontavano per difendere la giustizia, l'onestà e la bontà.
Rimase immobile, sostenendo lo sguardo di Wolf e impedendosi di abbassare gli occhi. Voleva dimostrare a lui - ma soprattutto a sè stessa - che in lei c'era davvero la stoffa dell'eroina.
 
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view post Posted on 14/10/2014, 10:34

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Proprio come Leah, anche Zoey aveva sorriso in direzione del ragazzo biondo, che sembrava essersi ripreso; tirò un sospiro di sollievo. Anche lui pareva stare bene, come loro, e questo la tranquillizzò un po': rendeva più tollerabile la situazione drammatica che avevano vissuto poco prima.
Nonostante i colori che vestiva, Zoey non era mai stata sprezzante del pericolo o senza paura: anzi, solitamente, prima di fare qualunque cosa, valutava attentamente i rischi e le conseguenze che le sue azioni avrebbero potuto comportare.
Questo valeva per la maggior parte delle volte; quando, però, qualcuno era in difficoltà, o in qualche guaio, sebbene non la riguardasse, raggiungeva un livello di empatia tale da sentirsi responsabile, e allora faceva del suo meglio per dare una mano, molto spesso credendo erroneamente di poter risolvere i problemi altrui.
Che non potesse risolverli, era ovvio, eppure la consapevolezza di aver aiutato qualcuno la faceva sentire bene, anche se per farlo doveva correre dei rischi. Questo era nella sua natura, e ancor di più nella sua cultura di cherokee. Non si sarebbe mai astenuta dal fare ciò che riteneva più giusto.
Quindi annuì verso la Tassina, mentre parlava in risposta a Wolf, trovandosi d'accordo con tutto ciò che stava dicendo; non c'era molto altro da aggiungere.

- Concordo con tutto quel che ha detto Leah - iniziò, sorridendo in direzione dell'amica; si conoscevano da poco, eppure, dopo quell'esperienza, le sembrava di conoscerla da anni. - Se si tratta di combattere per una buona causa, volta ad assicurare il bene degli altri, allora sì, direi che vale la pena correre rischi e pericoli. Sono stata educata a portare avanti e a lottare con ogni mezzo per ciò che ritengo giusto, e questo, per me, come immagino sia per la mia compagna, è giusto. -
Zoey era soltanto una ragazzina forse, ma era incredibilmente seria mentre parlava, gli occhi accesi di una luce viva e determinata; era tenace, e sapeva difendere con forza i propri ideali.
Questo era ciò che contava, e non importava quanto fosse rischioso, anche se avrebbe dovuto confrontarsi con qualcosa più grande di lei.

 
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view post Posted on 23/10/2014, 17:02
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In quella stanza c' era una strana quiete, strana per quello che qualche minuto prima si era consumato. Nonostante ciò james era ancora confuso, ma era più che sicuro della piega che stava prendendo il discorso intrapreso dalle ragazzine e da wolf.
Sapeva già dove l' uomo voleva andare a parare.
-Già, ci siamo andati davvero vicini.-

Confermò riferendosi al rischio corso. Ripensando bene a quanto successo, le ragazzine si erano comportate in maniera eroica, ma questo non bastava, a parer suo non era ne il momento ne il luogo per parlare dell' E.S.
-Io non sono riuscito a riconoscerla, ma non vorrei perdere troppo tempo, io direi di concentrarci sulle tracce che può aver lasciato quella befana.-
Gettò così un' occhiata a wolf, per farli intendere che si sarebbe occupato lui delle ragazzine e dalla loro sorte nell' E.S.
-Che ne pensi se rimandiamo determinati discorsi a qualche giorno da oggi?-
Lentamente riprendeva la piena consapevolezza dei suoi sensi, anche i vestiti ormai si stavano asciugando e vi era rimasto solo un non so che di umido.
-Voglio trovarla!-
Disse quanto mai deciso, poi volse lo sguardo verso le due piccoline, le guardò dalla testa ai piedi, erano state brave, coraggiose, ma cosa ci facevano in giro con quel tempaccio? La sconsideratezza era una delle doti chiave dei giovani. Anche lui, da ragazzino era proprio come quelle due studentesse, anche peggio forse.
 
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view post Posted on 8/11/2014, 16:52
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Tu non vai da nessuna parte!

Tuonò Wolf rivolgendosi a James.

L'ultimo posto dove voglio che tu vada ora è in giro in queste condizioni sotto una bufera di neve e di certo io non farò lo stesso. Dobbiamo andare in Infermeria, che ti piaccia o no. Se siamo ancora svegli probabilmente è per l'adrenalina che ancora abbiamo in circolo.

Poi, all'improvviso smise si fissare con aria dura il collega e riprese il dialogo con le giovani.

Credo che le buone intenzioni siano davvero ammirevoli, ma quando combattiamo individui come quella donna, voler fare del bene non basta. Serve poter e voler mettere tutto di se stessi, passare sopra i propri ideali, la propria sicurezza e mettere a disposizione la propria vita per ciò che riteniamo sia la cosa più giusta. Vedo in voi questa luce, non è da tutti fare quello che avete fatto oggi. Fermatevi qui quanto vi serve, attendete che la bufera si plachi. Poi tornate al castello, e recatevi al terzo piano; cercate il quadro degli occhi ballerini, troverete qualcuno ad aspettarvi. Ditegli che vi manda Wolf, lui capirà.


La quest è finita! Siete state molto brave! Leah e Zoey, entrambe guadagnate 1 punto esperienza e 2 punti statistica. Fate quello che vi ha detto Wolf, aprite una discussione al terzo piano e attendete.
James, tu guadagni mezzo punto esperienza e due punti statistica. Devi recarti in infermeria, sta a te decidere se continuare ad indagare sulla mangiamorte o meno, contattami in quel caso.

 
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