Icy Moon, Paul e Arya

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Arya Von Eis
view post Posted on 17/3/2014, 15:17 by: Arya Von Eis




A passo spedito proseguivano lungo la strada che avrebbe dovuto condurli in un luogo più sicuro...ma sicuro da cosa? Un lupo? Un ululato poteva realmente preoccuparli così tanto da costringerli alla ritirata? Da quel che sapeva erano animali da branco, difficilmente li si trovava da soli, eppure avevano udito una sola voce, nessuna risposta, continuava a pensare che quella creatura non si sarebbe spinta fin lì, non avrebbe abbandonato il folto della foresta dov’era al sicuro e dove sicuramente avrebbe trovato prede facili da conquistare, correndo il rischio di avvicinarsi troppo alle zone abitate, non aveva senso, non da sola almeno, al contrario dell’essere umano, negli animali l’istinto di sopravvivenza dovrebbe avere la meglio e per un lupo solitario la cosa migliore era non correre rischi inutili.
Quel pensiero la rassicurava, il giovane davanti a lei era comunque riuscito ad infonderle una certa inquietudine, ma cercando di proseguire nel suo pensiero razionale tentava di scacciare quello irrazionale che le imponeva invece di accelerare il passo per allontanarsi il più possibile dal luogo dal quale avevano sentito provenire l’ululato.
Rimase inchiodata al terreno, fermando di colpo i suoi passi, immobile e pietrificata da ciò che le si parava davanti agli occhi, un lupo, un lupo decisamente troppo grande per essere vero, non ne aveva mai visto uno, ma era convinta che quello superasse di molto le dimensioni medie dell’animale.
Al contrario di tutte le sue supposizioni si trovava lì ed i suoi denti scoperti stretti in un ringhio terrificante lasciavano intuire le sue intenzioni poco amichevoli, sbarrava loro la strada, non vi era modo di aggirarlo, tanto meno di scappare, li avrebbe raggiunti prima ancora che muovessero un solo passo, in quel momento la preoccupazione del ragazzo sembrava più che fondata e la sicurezza di raggiungere il villaggio era invece svanita.
Istintivamente portò la mano alla bacchetta e non appena la presa si strinse sul manico ebbe la consapevolezza che forse potevano farcela, forse ne sarebbero usciti incolumi o, se non incolumi, almeno vivi, era pur sempre un animale e lei dalla sua poteva contare sulla magia, sperando che ciò bastasse estrasse l’arma pronta ad utilizzarla.
Arrivati a quel punto non le interessava più sapere se chi l’accompagnava fosse un babbano, un mago o qualsiasi altra cosa, ora sì, ne andava della sua sopravvivenza e quello sembrava l’unico modo per uscirne.
Avrebbe voluto possedere un maggiore controllo, forse una maggiore esperienza, perchè per quanto stringesse la sua arma, non riusciva a muoversi, a pensare lucidamente, l’unico pensiero che continuava a prendere forma nella sua testa era che non voleva finire i suoi giorni come cena di quell’animale.
Per un attimo guardò in direzione del ragazzo, stringeva anche lui una bacchetta, si sentì sollevata, erano in due ed entrambi armati, le possibilità di sopravvivere stavano decisamente aumentando ed in quel momento si rese conto che doveva far qualcosa, qualsiasi cosa che permettesse loro di guadagnare tempo, che desse loro una via di fuga, ma non era facile, sotto pressione, scorrere la lista degli incantesimi che aveva finora appreso alla ricerca di quello più adatto, non ne aveva il tempo.

*Il fuoco* fu il primo pensiero *Tutti gli animali temono il fuoco* ma non le veniva in mente nulla di efficace, se fosse sopravvissuta avrebbe rimediato a quella lacuna, doveva trovare altro, accecarlo? Poteva essere una soluzione, ma sarebbe bastato? Immobilizzarlo? Poteva funzionare, se fosse riuscita ad inchiodarlo al terreno avrebbero avuto il tempo fuggire, ma ne sarebbe stata in grado? Non aveva particolare dimestichezza con quegli incanti e non poteva correre il rischio di sbagliare o metterci troppo tempo, non era a lezione, se falliva non comprometteva la sua media scolastica, c’era molto di più in gioco.
Il lupo si faceva sempre più minaccioso, non potevano più indugiare, se volevano avere qualche speranza era il momento di agire.
Si cinse il collo col braccio dominante, posando la mano destra che impugnava saldamente la bacchetta sulla spalla sinistra, non doveva affrettare i tempi e mantenendo quella posizione pronunciò la prima parte della formula
-Everte- poi, con un movimento rapido distese il braccio in direzione del lupo decisa a scaraventarlo il più possibile distante da loro e nel farlo pronunciò la seconda parte dell’incanto -Statim-
Una volta messa la bestia, almeno temporaneamente, fuori combattimento, avrebbero avuto il tempo per studiare una mossa più efficace, scappare sembrava, almeno per il momento, da non prendere nemmeno in considerazione, non sapeva se avrebbe funzionato, ne per quanto l’animale sarebbe rimasto fuori gioco, sperava almeno di guadagnare tempo.

Statistiche:
Punti Salute: 111
Punti Corpo: 61
Punti Mana: 61
Punti Esperienza: 6
 
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