Si parte

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andrea91ba
view post Posted on 16/4/2014, 12:32 by: andrea91ba




Davanti quel muro, nella stazione di Londra, ogni frenesia si smorzava lasciandomi assaporare l'inizio. Al di la di quei mattoni, in un luogo così vicino ma al contempo lontano, sarebbe cominciata la mia nuova vita, una vita che mi apparteneva e che aspettavo dalla nascita. Oltre a quei vecchi mattoni, ad una manciata di passi da me.
Mi voltai sorridente, stringendo a pugni chiusi il carrello con tutto il necessario al cui apice stava Korentin, il mio splendido esemplare di civetta. Dovevo far presto, assicurandomi nessuno mi vedesse, volevo far presto, ma qualcosa mi tratteneva; non me lo sarei mai aspettato! Se stavo per raggiungere Hogwarts dovevi ringraziare loro, i miei genitori. Lasciando quindi i gelidi manici in acciaio scivolai verso di loro, abbracciandoli con forza per un solo istante prima di salutarli. Ci vediamo al mio ritorno. Dissi con voce calma, dopo di che tornai al comando del mio quattro ruote per impattare contro il magico portale.
In un lampo mi ritrovai in luogo completamente diverso, sembrava una cosa del tutto normale. Non avevo avuto la percezione di cadere, ne visto fonti luminose nel passaggio da una parte all'altra, era come se, semplicemente, avessi valicato una porta. Non rimasi però molto a ragionare su questo, lasciandomi trasportare dai suoni delle stazione.
Il treno, puntuale, sbuffava vapore emettendo lunghi fischi, segno di un'imminente partenza. I più si apprestarono a salutare i familiari in un marasma generale, mentre una minoranza, coraggiosa, si trattenne per qualche altro istante. Io non volevo tardare, quindi decisi di mettermi in coda per salire a bordo.
C'è, molta gente! Pensai mentre raggiungevo il controllore per porgere il biglietto e, una volta entrato in carrozza, potei capire che ancora non l'avevo vista tutta. In ogni stanzino su cui posavo lo sguardo vi erano già quattro persone, così dovetti raggiungere la fine del vagone prima di accomodarmi in un'area al momento vuota.
Fuori dal finestrino ormai non vedevo più alcun studente, solo alcuni familiari che salutavano i propri cari.
Il treno fischiò ancora, stavamo per partire.
 
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