Hidden wounds can't be healed., Paul e Arya

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Neor;
view post Posted on 26/5/2014, 17:52 by: Neor;
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~ Avoided the Icy Moon.

I loro corpi vennero assorbiti dal vortice dimensionale, avviluppati in una morsa violenta e opprimente. Fu come avvertire il tocco prepotente della magia che tastava ogni centimetro della sua pelle, soffermandosi inesorabilmente sulle ferite, allargandone a forza i solchi ed esasperando il male che si riversava sul giovane. Un'ispezione bruta, troppo intima, ma necessaria affinché quelle mani invisibili alle quali si erano affidati riuscissero a condurli in un luogo più sicuro.
E quando le loro dita ferree ebbero afferrato i lembi della ferita maledetta, Paul potè udire una protesta gutturale attraversarne i tagli, e la presa farsi improvvisamente più mansueta, divincolandosi da quell'orribile contatto e rilanciandoli, quasi temesse il contagio, nella dura realtà da cui provenivano.

Il suolo sbattè violentemente sui suoi piedi, piantando spilli roventi nella gamba ferita, mentre nuove luci e colori strappavano agli occhi il conforto dell'oscurità. Soffocando a malapena un urlo e accogliendo a bocca aperta i fiotti d'aria fresca che gli spiravano addosso, si abbandonò con brusca rassegnazione alla parete che lo fronteggiava.
Il palmo schiacciato sulla vetrina gelida lo sorresse, placando i bollori del corpo stremato e febbricitante. Soffocato dall'abbraccio che ancora costringeva il suo arto, Paul si voltò di scatto verso la sua compagna, legata a sé dalla stretta che li aveva tratti in salvo. La vista ancora annebbiata, il placido russare della città dormiente che echeggiava nel momentaneo vuoto della sua mente, lo portarono a ricercare quello sguardo per dissipare lo smarrimento che lo attanagliava.
Ma bastò un attimo di esitazione sulle macchie vermiglie che ora riprendevano ad allargarsi sulla manica della ragazza, perché i pensieri tornassero a rincorrersi e scontrarsi sulle pareti della sua testa. Preda dei capogiri, e delle stilettate che continuavano a sottrargli le forze, venne travolto e spinto sull'orlo dell'incoscienza da quelle ondate di assordanti consapevolezze, moniti e proteste.
La mano sconvolta dai tremiti scivolò lentamente sulla parete, la bacchetta premuta debolmente nell'incavo del pollice che rigava il vetro e disegnava linee irregolari sulla condensa opaca, mentre cercava di raggiungere il riquadro inconsistente che dava accesso alla struttura interna. Si trascinava affannosamente tirando a sé la ragazza, sostenendosi a vicenda per non cedere alla sconfitta, prima che sfumasse per sempre la possibilità di controbattere a ciò che la sua mente tentava di imporgli.
Sentiva dietro gli occhi il bruciore di quell'immagine, impressa a fuoco nella sua memoria, che lo aveva perseguitato pochi istanti addietro come una minacciosa promessa. Il riflesso di quei bulbi gialli spifferargli senza pietà una verità che andava occultata, riposta con timore lontano dallo sguardo e dal giudizio altrui.
Il lato di sé che recalcitrava e voleva predominare si faceva emissario di quell'imperativo; e Paul quasi lo assecondò, tentato ed allarmato dal prospettarsi di quelle occhiate indagatrici, dal rischio di esser lì lì per posizionarsi sotto il fascio accecante e fastidioso dei riflettori. Ma il dolore, il disgusto per esser stato violato e contaminato, spingevano nella direzione opposta. Ed ebbero la meglio.
Solo un sussurro permise che pervenisse dall'eco soffocato di quelle urla interiori. Mentre la mano, coadiuvata dalla bacchetta, varcava la soglia magica, penetrando la finta superficie di vetro, gli occhi indeboliti del ragazzo si velarono di un accesso di disperata inquietudine, incrociando quelli della ragazza.
« Resta sul vago... »
Inspirò un'ultima volta, come a voler prepararsi ad un tuffo, un tuffo in acque ostili, e si lasciò cadere con il resto del corpo attraverso l'ingresso rivelato, traendo con sé la compagna in quell'ultimo atto della tragedia.
Le luci dell'atrio gli ferirono gli occhi e lo fecero avanzare di un altro passo verso l'incoscienza; ma non sarebbe stato un problema, ormai avevan rivelato la loro presenza.
Forse, d'altronde, avrebbe preferito trascorrere gli istanti successivi fra gli spettri sibilanti del sonno.



Paul
La gamba destra sanguina copiosamente. Metterti in piedi risulterà difficoltoso, così come fare un qualsiasi movimento con essa ti darà dolorose fitte lungo tutta la gamba
Salute: 102/172
Corpo: 140/155
Mana: 153
 
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