Hidden wounds can't be healed., Paul e Arya

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Arya Von Eis
view post Posted on 22/8/2014, 18:05




Non sapevano quanto tempo avevano a disposizione, probabilmente non era particolarmente saggio addentrarsi in quell’argomento mentre ancora erano lì, Caroline sarebbe potuta ricomparire in qualsiasi momento, decisero quindi di rimandare, l’importante era essere d’accordo sul mantenere il silenzio.
Udì il click della porta che si apriva e immediatamente si voltò, Caroline era tornata e non era sola, con lei anche Trhesy, aveva fatto prima di quanto pensasse, si sentiva quasi sollevata, poteva finalmente tornare a scuola, terminare quell’orribile giornata e magari fingere, per un po’, che nulla fosse successo.
Con un piccolo balzo saltò giù dal lettino mettendosi in piedi, la spalla le dava ancora fastidio, ma non voleva passare un minuto di più lì dentro


-Sono sveglia, sto bene, andiamo-

Lo disse convinta, con lo sguardo implorante verso la cugina, le avrebbe spiegato tutto quello che voleva, ma prima doveva portarla via da lì.
Chinò leggermente il capo con fare colpevole prima di rivolgersi nuovamente verso la Tassorosso


-Lo so, ti avevo promesso di non combinare guai, ma sto bene, Caroline mi ha rimesso in sesto-

Non azzardò però nessun movimento brusco del braccio per far vedere quanto stava bene, voleva evitare di riaprire la ferita e quindi di essere costretta a stare lì ulteriormente, era stanca, era stufa, voleva solo buttarsi a letto e dimenticare tutto.
Prima di tornare a far la bambina desiderosa di andarsene si avvicinò al ragazzo
-Grazie- glielo sussurrò posando le labbra sulla sua guancia, un gesto d’affetto, forse dovuto al ricordo di quanto accaduto quella sera -Ci vediamo-
Era ora tornata a guardare implorante e impaziente sia Caroline che la cugina

-Possiamo andare ora?-

 
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view post Posted on 13/10/2014, 17:28
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La strega dietro la scrivania aprì la bocca, ma la voce che udì subito dopo non proveniva da lei. Si voltò, seguendo la provenienza del suono, ed eccola lì, Miss Dalton, l’autrice dello strano bigliettino.
Con un gesto di scuse si congedò dalla strega alla scrivania, avvicinandosi a Caroline che, a suo dire, la stava aspettando.
Il motivo della chiamata fu presto svelato, doveva firmare dei fogli di dimissione. Esaminò le parti in bianco, ma non avrebbe saputo riempire neppure uno di quegli spazi vuoti.

-Capisco-
Tagliò corto, senza perdersi in inutili dettagli. Anche perché, presa in contropiede, non sapeva cosa dire.
-Se mi limito a firmare va bene lo stesso?-
Chiese, incamminandosi dietro Caroline per giungere fino alla stanza del ricovero.
-Non conosco tutte queste informazioni, avrei difficoltà a rispondere anche se si trattasse di me...quindi…-
Lasciò la frase in sospeso, rileggendo mentalmente il contenuto di quei fogli, trovando un modo per aggirare il problema. L’idea le venne quando Caroline citò l’eventualità di mandare un gufo.
-Si, un gufo. Vedrò di infornarmi e mandare un gufo.-
Annuì alle ultime raccomandazioni della donna, era stata piuttosto chiara. Firmò i documenti, che riconsegnò a Caroline, ed entrò nella stanza.
La camera non era molto grande, si aspettava di trovare solo Arya, invece rimase sorpresa nel notare una seconda persona e la sorpresa maggiore era che sapeva esattamente chi fosse

-Paul !?-
Le uscì spontaneo, era un saluto misto allo stupore nell’averlo trovato lì.
Sebbene fosse curiosa, estremamente curiosa di sapere cosa ci facesse Paul lì, la sua priorità in quel momento era Arya. Voleva assicurarsi personalmente che stesse bene. E vista la rapidità con cui era balzata giù dal letto e l’impazienza mostrata nel voler andare via, poteva dire che stava bene, nonostante le medicazioni.

-Sembrerebbe di si-
Rispose ai ripetuti “stò bene” di Arya.
-Sei stata dimessa, quindi possiamo andare-
Dopotutto era andata fin lì per portarla a casa, poi con calma avrebbe cercato di capire cosa fosse realmente successo.
Ma quello che fece Arya la incuriosì ancora di più: aveva salutato Paul con un bacio. Una cosa dolce, innocente, ma che poteva significare qualcosa.

-Puoi venire con noi, se ti va-
Si, si era rivolta proprio a Paul, era quasi sicura che non avesse bisogno del premesso dei genitori per lasciare l’ospedale, e considerando le medicazioni che aveva anche lui, era probabile che fossero insieme quando Arya era stata aggredita.



:bow: chiedo perdono per l'attesa
 
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16 replies since 26/5/2014, 17:52   373 views
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