Gran Ballo di Fine Anno

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Jo Gaarder
view post Posted on 27/7/2014, 12:58 by: Jo Gaarder






Davanti allo specchio della sua camera, Jo si diede un’ultima occhiata. Dato il tema del mare, la ragazza aveva optato per un vestito sopra al ginocchio di colore bianco con stampe che ricordavano foglie e fiori sui toni dell’azzurro, interrotti qua e là da delle rose solitarie, con una grande apertura a forma di triangolo sulla schiena. Aveva, poi, completato il look con dei sandali infradito marroni e raccogliendo i capelli in una treccia a cascata che correva ai lati della nuca e lasciava sciolti parte dei capelli.
Ci aveva impiegato diverse ore per prepararsi per bene, soprattutto per sistemarsi i capelli e mettersi un velo di trucco, ma poteva ritenersi soddisfatta del risultato. L’unico problema era che si era fatto davvero tardi e il ballo era probabilmente già cominciato.

-Meglio darsi una mossa ora- disse al suo riflesso nello specchio, prima di uscire dalla stanza e dirigersi verso il giardino di corsa. Fortuna che il vestito e le scarpe non le impedivano i movimenti.
Fuori dal castello, il tempo sembrava come essersi fermato. Il cielo era così terso che la luna e le stelle non facevano nessuna fatica ad inondare della loro luce soffusa tutto il giardino, creando un effetto tale per cui sembrava di essere trasportati in un’epoca più antica. Non c’era vento quella sera e gli alberi della foresta nera rimanevano immobili ai margini del vasto prato. Una canzone intonata da cicali e grilli accompagnò Jo mentre si dirigeva lentamente verso l’altarino su cui era appoggiata la conchiglia che l’avrebbe trasportata al ballo.
La Grifondoro la guardò con un misto di inquietudine e desiderio. Un semplice tocco l’avrebbe portata alla sua prima festa di fine anno, ma d’altra parte avrebbe significato anche prendere la sua prima passaporta.

-Non sarà tanto difficile, no? E nel caso cadrò come una pera cotta!- si disse per tranquillizzarsi, mentre allungava la mano verso l’oggetto. Appena sfiorò la superficie liscia della conchiglia, i nitidi contorni del giardino cominciarono a sfuocarsi e a sbiadirsi e, successivamente, avvertì uno strappo all’ombelico e si sentì trascinata in un vortice che segnalò la “partenza”. In pochi secondi, l’immagine tornò a fuoco e Jo si ritrovò seduta (in realtà a gambe all'aria, proprio come aveva previsto) su una bellissima spiaggia di sabbia fine, su cui si infrangevano, a ritmo costante, quasi come se fosse una ninna nanna, le onde del mare. La ragazza si alzò lentamente, scuotendo il vestito per liberarsi dai granelli di sabbia e avviandosi verso un palco, proprio mentre la preside annunciava i vincitori della coppa delle case. Avevano vinto i Tassorosso e, nonostante la sua casa si fosse piazzata per ultima, Jo si ritrovò ad applaudire lo stesso, se non altro per sportività. Notò poco più in là, vicino ad una palma, una ragazza che stava applaudendo in modo molto vigoroso. Probabilmente (anzi, sicuramente) era una Tassorosso.
-Complimenti! Siete stati molto bravi - le disse, avvicinandosi. –Comunque io sono Jo, dei Grifondoro. Piacere-
 
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