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Tutto è pronto, mio Signore. - Un esile vapore bianco esalava dal respiro caldo della donna, fondendosi alla radura gelida e morta. Uno spettacolo spoglio, decadente, che regalava un senso di disperata aspettativa. Delirio. Delirio sotto un cielo percorso da nubi nere, che macchinava l'iroso caos nel ventre gonfio di pianto. L'Oscuro rimase immobile, la sua ombra che artigliava la terra reclamandone il possesso, voltando le spalle alla sua serva. Così vicino. La soluzione poteva davvero essere così vicina?
Il corpo dell'uomo si torceva in mille forme grottesche, tendendosi meravigliosamente al limite della vita, lì dove l'affascinante mistero della morte non era che un sottile velo tra due mondi assai più simili di quanto vecchi saggi barbuti avessero mai profetizzato. Era impossibile non coglierne la bellezza: la tensione spasmodica delle articolazioni che si spezzavano, la torsione dei muscoli che si laceravano, le ossa che grattavano, schioccavano, bruciavano. Era il dolore nella sua forma più pura, una sublimazione dell'essenza che tanto appassionava gli sciocchi mortali intenti alla vacua arte del sentimento: certamente meritava gratitudine per un simile servizio, se solo fosse stato rilevante. E non lo era. - Dov'è, Darren? - La sua voce era un sibilo venefico che appestava la nuda cella del prigioniero. Ma era la calma, quella calma in bilico sulla follia, che riaccendeva nella carne spasimi di vero terrore. La febbre consumava la mente dell'uomo, poco più che un ragazzo in verità, e gli offuscava la vista con la patina lattescente della cecità che precede l'ineluttabile. Il dolore stesso era ormai parte integrante del processo di assoluzione per il suo peccato più grave, il peccato che non aveva commesso. La tosse squarciò la sua gola riversando denso liquido scuro sulle labbra, sul mento, sulla pietra. - Non lo so... -
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Il Marchio Nero splende sul castello, come da Voi annunciato. - Una nota di incertezza si insinuava tra le parole della donna, la paura annidata nella solitudine e nel silenzio, logorante. Il suo corpo si protendeva in avanti, pur senza osare compiere il fatidico passo che l'avrebbe portata ad un soffio dal suo padrone. Il desiderio di approvazione era qualcosa di tangibile e penoso, un crescendo di contrasti che annullava la volontà nella cieca obbedienza.
- Non lo so... Lo giuro... Forse lei... Lei l'ha... l'ha... Non lo so... Fallo smettere...Fallo smettere! - Il cuore tuonava, al limite dello sforzo, costretto nel petto tremante di Darren. Il respiro pareva ora così fragile, un alito di vento l'avrebbe spezzato, prima del sopraggiungere della fine. Umori gorgoglianti crepitavano in gola, soffocandolo, disgustosi e caldi. Lo sguardo ardente dell'Oscuro lo osservava con critica scienza, bruciando di un'ira controllata. - Tu puoi porre fine a tutto questo, Darren... Sai che puoi... - Gli occhi del ragazzo rotearono nelle orbite, ciechi e folli, iniettati di sangue. Non aveva più la forza dell'odio, il dolore aveva preso ogni cosa. Si era preso la sua anima. - Lei... Hogwarts... - Menti! - Le iridi scarlatte cercarono gli occhi di lui, ma trovarono solo sclere bianche e immobili.
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Mio Signore? - L'avidità negli occhi della donna pulsava di irragionevole brama. -
Vesper. - L'Oscuro si girò lentamente, l'esaltazione e la rabbia che risalivano sottopelle ampliando a dismisura il suo potere. Era stata una menzogna? Poteva mai essere così semplice? Se quell'idiota avesse atteso solo qualche altro istante prima di spegnersi miserabilmente... -
Prendi il tuo gruppo e vai, sai cosa fare. - Affidarsi a degli inetti, sarebbe potuto essere un problema. Ma la fedeltà avrebbe condotto quegli uomini anche all'estremo sacrificio, il che era già qualcosa. -
Gargantua, Sheiva, Astaroth e Thren sono ai loro posti? -
Sì, mio Signore. - Pareva sollevata di non dover dare una delusione al suo padrone. Il viso arrossato dal freddo trasmetteva una puerile concitazione che ben contrastava con i suoi capelli nerissimi e lucenti. -
Ho ricevuto un messaggio proprio poco fa. -
Non deludermi, Vesper. Tu sai quanto può essere profonda la mia delusione - La donna sbiancò, e nel suo pallore la sottile cicatrice frastagliata che le attraversava la guancia risaltò come un marchio di fuoco. -
Prendi Peredur con te. Abbiamo chi vuole approfittare dell'occasione speciale per divertirsi, e la cosa potrebbe tornarmi utile. -
Sì mio Signore, sarà fatto. -
L'Oscuro la guardò allontanarsi, e fu nella solitudine che avvertì un potente malessere montare dentro di lui. Insoddisfazione, rabbia, odio. Sì, odio. Coloro che più odiava erano in quella scuola, a pascersi di ciò che gli spettava di diritto, ad impomatarsi per riti di passaggio ed a crogiolarsi nella promiscuità. Esseri abietti, così prevedibili. Vulnerabili. Il piano procedeva come doveva procedere. Attendeva solo che il vento gli portasse l'odore del sangue.
Lord Voldemort
Punti Salute: 600
Punti Corpo: 550
Punti Mana: 550
• Bacchetta: Legno di tasso, cuore di piuma di fenice, 14 pollici
• Semplice medaglione su cui ha inciso il Sigillo di Salomone (Spirito affine: Ombra e Fiamme)
• Fenice Nera.
~ Gruppo di Vesper e Peredur. In avvicinamento alla Sala Grande attraverso il Giardino.-
Muovetevi, l'Oscuro conta su di noi. -
Chi ti ha eletto capo, Lennox? -
Taci, Mosag. -
Altrimenti che fai, Rabastan? E' già molto se riesci a trasfigurare un fiammifero in un ago, non avresti l'onore di essere qui se non fosse per tua sorella. -
Lascia stare Vesper, e aspettati uno dei miei aghi in un occhio un giorno di questi. -
Finitela. - La voce di Peredur Stormcrow era scura, autoritaria. Nessuno osò controbattere. E non solo perché tutti erano a conoscenza degli straordinari talenti dell'uomo, ma anche e soprattutto perché era ben noto per la sua imprevedibilità. Non aveva amici, Peredur. Era leale solo all'Oscuro. C'era chi pensava che il fortunato incontro fosse avvenuto per volere dell'Oscuro stesso, a seguito di qualche misterioso evento del nebuloso passato dell'uomo. Nessuno si era mai azzardato a chiederglielo. -
Perché non cominciare con il divertimento? Copritevi le orecchie se pensate che le maschere non siano sufficienti. - Wulfa fu tra i primi a seguire il suggerimento. Peredur stava ancora camminando quando si portò lentamente e deliberatamente la bacchetta alla bocca. La punta sfiorò le labbra incurvate in un impercettibile sorriso. La paura era sempre stata una potente alleata. -
Lamento frango - Il potere si accumulava al focalizzarsi della sua concentrazione, non restava che vederlo irrompere in un urlo che avrebbe fatto tremare il mondo. Che avrebbe fatto capire, ai poveri conigli nel castello, chi stava arrivando e per chi.
Tutti i PnG sono dotati di bacchetta, abbigliamento da Mangiamorte con maschera, e Marchio Nero.
Peredur Stormcrow (Uomo) Punti Salute: 400 Punti corpo: 350 Punti Mana: 360 | Vesper Lennox (Sorella di Rabastan) Punti Salute: 350 Punti corpo: 300 Punti Mana: 300 | Mosag Connington (Donna) Punti Salute: 300 Punti corpo: 250 Punti Mana: 250 |
Ragnarok Dondarrion (Uomo) Punti Salute: 250 Punti corpo: 230 Punti Mana: 230 | Asterope Mallister (Donna) Punti Salute: 240 Punti corpo: 210 Punti Mana: 210 | Achernarius Hightower (Uomo) Punti Salute: 210 Punti corpo: 200 Punti Mana: 200 |
Walburga Forel (Donna) Punti Salute: 200 Punti corpo: 200 Punti Mana: 200 | Rabastan Lennox (Fratello di Vesper) Punti Salute: 200 Punti corpo: 195 Punti Mana: 195 | Cefeo Oakenshield (Uomo) Punti Salute: 190 Punti corpo: 180 Punti Mana: 180 |
Clizia Gascoyne (Moglie di Thren) Punti Salute: 180 Punti corpo: 160 Punti Mana: 170 | Quirinus Hinchinghooke (Uomo) Punti Salute: 180 Punti corpo: 160 Punti Mana: 150 | Nigellus Stokeworth (Uomo) Punti Salute: 180 Punti corpo: 150 Punti Mana: 150 |
Alcione Marillion (Donna) Punti Salute: 180 Punti corpo: 140 Punti Mana: 140 | Bartimeus Daxos (Uomo) Punti Salute: 170 Punti corpo: 140 Punti Mana: 140 | Enopione Baelish (Uomo) Punti Salute: 160 Punti corpo: 130 Punti Mana: 130 |
Wulfa Cressen (Donna) Punti Salute: 150 Punti corpo: 110 Punti Mana: 110 |
~ Sheiva, l'infiltrato. Piano terra, corridoio.Gli ultimi giorni erano stati di una noia mortale. Bere la Polisucco era stato fastidiosamente doloroso, ma ancor più degradante era stato assumere le sembianze di un vecchio bidello rimbambito. Eppure poco importava, se era il suo Signore a chiederlo. Il grande giorno era infine giunto, tutto era stato studiato nei minimi dettagli. Aveva mandato un messaggio a Vesper solo quella mattina, quando le porte della Sala Grande si erano chiuse per lo svolgimento dei GUFO. Tutti erano ai loro posti, o comunque dove dovevano essere. Quindi si era sistemato in un angolino appartato, da cui poteva godere di un'ottima visuale sull'ingresso e monitorare la situazione. Il divertimento non aveva tardato ad arrivare.
*Piccole coraggiose pedine* Sghignazzò tra sé e sé, notando la piccola folla di Adepti mascherata che faceva irruzione nella sala. Non ci era voluto molto perché finissero in rotta.
*Meglio che niente* Una ragazzina mezza morta nell'ingresso, un Mangiamorte che mostrava ignominiosamente il suo lato compassionevole cercando di tirarla via...
*Idiota, nessuno di voi può rivelare i piani dell'Oscuro, perché nessuno li conosce* ...il giovane incaricato del grande onore di lanciare il Marchio Nero sulle teste di tutta quella feccia... ed una figuretta che aveva tutta l'aria di volersela svignare.
*Non così in fretta...* La seguì silenziosamente, scivolando con lei curva dopo curva nei corridoi del piano terra. Capì presto che aveva difficoltà alla vista.
Caricò appena il braccio, come se fosse sul punto di lanciare qualcosa. La mano era ormai giunta al livello del naso quando indugiò un momento, quasi immobile.
*Ex-* Distese improvvisamente il braccio verso la ragazzina.
*-pelliarmus* Mente ferma, rilassata, tutto quello non era che un gioco. Impedire alla giovane Adepta di disfarsi dei simboli della sua appartenenza sarebbe stato soddisfacente, ma si sarebbe divertito anche solo a constatare il suo sguardo di terrore nel pensare di essere stata sorpresa da un nemico. -
Sei già stanca, piccola apprendista cattiva? - Un tono canzonatorio, che avrebbe raggiunto le orecchie di colei che stava irrispettosamente cercando di eliminare le prove della sua Fede. -
Non c'è una scadenza per servire l'Oscuro. Forse posso trovarti qualcosa da fare. - Sorrise, ed era il sorriso di un demone.
[Azione contro Arya]Tutti i PnG sono dotati di bacchetta, abbigliamento da Mangiamorte con maschera, e Marchio Nero.
Sheiva Greenfield
(Uomo)
Punti Salute: 180
Punti corpo: 140
Punti Mana: 140
~ Gargantua, l'infiltrata. Scale, Quinto piano.Tramestii concitati, in diversi accorrevano ai piani inferiori. Odiosi seguaci del Ministro? Curiosi? Aspiranti eroi? O aspiranti suicidi? Il pensiero la fece sorridere. Che corressero, che tutti coloro disposti a combattere andassero in Sala Grande.
A pensarci bene, magari non tutti.
L'ennesimo studente si precipitava giù per le scale, e la ragione poteva essere una sola. Un Grifondoro, che ironia. Dall'ombra dell'arco del corridoio, nero contro nero, poteva togliersi tutti gli sfizi che voleva.
Raccolse il braccio attorno al collo, poggiando la mano sulla spalla opposta. Doveva essere rapida nel momento in cui il ragazzo le fosse inconsapevomente passato vicino.
*Everte* Estese rapidamente il braccio verso l'obiettivo.
*Statim* La ferocia selvaggia del suo sguardo avrebbe già di per sé fatto indietreggiare chiunque. Ma non si era mai abbastanza sicuri quando si voleva buttare qualcuno fuori da una ringhiera, ad ammirare le bellezze del vuoto e della gravità. Mal che fosse andata, l'incidente avrebbe focalizzato in quel punto l'attenzione dell'intero piano. Rendere ciechi i nemici era un'arte raffinata.
[Azione contro Sirius]Tutti i PnG sono dotati di bacchetta, abbigliamento da Mangiamorte con maschera, e Marchio Nero.
Gargantua Clegane
(Donna)
Punti Salute: 260
Punti corpo: 230
Punti Mana: 200
~ Astaroth e Thren, gli infiltrati. Quinto piano, nei pressi dell'ingresso alla Torre della Preside.Attendere era la parte peggiore. Il silenzio, l'anonimato, la frustrazione. Il compito loro affidato pareva privo di fascino, ma in verità, anche se difficilmente avrebbe incluso sangue di mezzosangue, sapevano, con la certezza con cui si definivano ciascuno "Il Prediletto" dell'Oscuro, che era fondamentale. Di sicuro non sarebbe stato facile.
Celati alla vista, addetti alla manutenzione ormai in pensione dopo appena pochi giorni lavorativi passati sotto l'effetto di una serie infinita di Incantesimi di Camuffamento, non dovevano far altro che attendere che i focolai di battaglia risucchiassero o facessero rintanare nelle rispettive tane ogni abitante del castello. Ma anche se qualche undicenne si fosse posto sul loro cammino, di certo non sarebbe stato un problema; i docenti erano tutti richiesti per la sessione di GUFO e la Sala Grande era sotto attacco; il quinto piano, privo di aule, aveva buone probabilità di restare deserto. Era il momento.
Tutti i PnG sono dotati di bacchetta, abbigliamento da Mangiamorte con maschera, e Marchio Nero.
Astaroth Kettleblack (Uomo) Punti Salute: 170 Punti corpo: 130 Punti Mana: 130 | Thren Gascoyne (Marito di Clizia) Punti Salute: 300 Punti corpo: 230 Punti Mana: 230 |