| Alcune considerazioni prima di lasciarvi leggere il post. In generale, chiedo a TUTTI i partecipanti di essere precisi e dettagliati. Non date per scontato nulla. Non decidete liberamente dove trovarvi. Voi potete esprimere una volontà. Io decido l'effettiva collocazione. Qualora qualcosa non vi sia chiaro, NON contattate me, ma contattate il Vostro Capo Fazione, ovvero Camille per il Bene e Voldemort per il Male. Saranno i Capi-Fazione a contattarmi privatamente. Questo permetterà alla casella del master di non intasarsi e garantirà alle fazioni la certezza che solo io conoscerò eventualmente le vostre intenzioni. Siate fedeli a quanto scritto nel Topic Descrizione Incanti in Biblioteca. Sono stato clemente nel corso di questo topic, lasciando correre errori imprecisioni e limiti di regolarità... Non accadrà più. Così come voi pretendete la precisione del master e la correttezza, io pretendo lo stesso. Ricordate comunque che qualora il master sbagli, il post del master non varierà e le decisioni del master non varieranno. Ciò che viene postato, viene postato. Questo vale anche per i partecipanti. NON modificate i vostri post. Chi li modificherà non verrà nemmeno preso in considerazione nel corso del turno incriminato. Passiamo ora ai dettagli: Rhaegar gli auror non potranno intervenire per due turni. Ho chiesto a Camille e imposto a Raven di castare un incanto per chiamare i soccorsi (Expecto Patronum e Morsmordre), perdendo così un turno attivo. Avrei potuto pretendere la stessa cosa anche nel tuo caso...Accetto la giustificazione del distintivo, sebbene non compaia tale dettaglio da nessuna parte...Ma sarò io a dirti quando potranno avvicinarsi gli auror. La prossima volta contattami per avvisarmi. Inoltre...La causalità di trovarti al castello proprio al momento dell'attacco, quando mai prima di adesso tu sei venuto al castello a trovare qualcuno, è un pochino forzata...Accetto comunque la tua presenza. Ricordo che la tua presenza non può essere paragonata a quella dell'Oscuro Signore. Quest'ultimo fa parte della fazione che ha premeditato l'attacco. Tu sei arrivato casualmente... Lucilla non ho considerato il tuo post poichè hai postato in ritardo. Ricordate questo: chiunque partecipa a questa battaglia corre il rischio di essere arrestato, imprigionato (fazione oscura) se cade nelle mani dei nemici, oppure corre il rischio di essere rapito, torturato, imperiato (fazione del Bene). Il futuro dei vostri pg può cambiare. Tenetene conto.
AVETE 7 GIORNI PER POSTARE.
Il Luogo
Ed ecco l'inizio. Ciclico susseguirsi di eventi d'orrore, l'incontro tra le Parti aveva luogo laddove tutto aveva trovato principio. Le Sacre Mura di Hogwarts, sigillo dell'essenza del potere della mente e di Magia, venivano violate dal corrotto desiderio di prevaricazione, dominio, supremazia. Nulla sembrava esser stato appreso dalla Storia, dai secoli passati, teatro della brutalità dell'utilizzo della stessa Arte che veniva ora utilizzata per la guerra. Chi rammentava cosa effettivamente fosse il limite del decoro, della coscienza? Tutto si riconduceva ad unico e mero bersaglio: la vittoria. La rivalsa del proprio ideale a discapito dell'altro, in nome di giustizia, supremo Bene, sincera Verità. E sembrava non esservi modo di reprimere l'umano desiderio di far valere il principio di Pace e Prosperità utilizzando i canali della Battaglia e della discordia. I membri del mondo magico tutti, erano forse da biasimare? Del resto, vi era mai stata scelta? Dinanzi a folle e disumana crudeltà, si poteva trovare voce attraverso canali pacifici? E la difesa, poteva forse esser efficace attraverso parola e dibattito? Un Oscuro Signore, il Lord del Male, null'altro desiderava se non ciò che effettivamente si stava consumando in quell'istante nel castello che lo aveva accolto, protetto, cullato, cresciuto. Una serpe velenosa e pericolosa era cresciuta in seno alla pura conoscenza, al baluardo più candido di Magia. La scuola di Hogwarts era stata invasa...Più di una volta...Da più di un barbarico invasore...Ancora e ancora... Ed ora, proprio Colui che non doveva essere nominato, trovava facile via di accesso (complici i suoi stessi discepoli che, nel corso degli anni avevano trovato vie ed ingressi dimenticati dal tempo, come il giovane Von Kraus nel cuore della Foresta Proibita, oppure merito della falsità di quei docenti che, nel corso degli anni, si erano susseguiti da una cattedra all'altra, mostrandosi maschera di incorruttibilità e giustizia, celando il volto dell'Oscurità e divenendo facile chiave d'entrata). Il castello tutto era stato tradito. Ogni piano, ogni singolo mattone erano stati violati senza pietà.E quegli stessi sassi, quella stessa costruzione architettonica chiedevano ora, urlando a gran voce, libertà e facevano appello a quelle forze che sempre si erano battute in nome della Pace. Guerrieri della Pace, contraddittori combattenti in nome della concordia, utilizzatori di Magia Armata per disarmare la violenza.
Il Tempo
La giornata era estiva, calda, soleggiata. Nessun alito di freddo vento, nessuna traccia di inverno violavano il giorno. Nessun salto temporale era stato autorizzato da Forze Supreme. Tutto era rimasto fermo dov'era, dove doveva essere, nel giusto momento, nella corretta collocazione temporale ove tutto aveva trovato il principio. Certo, erano forse trascorse un paio d'ore dall'inizio di quello che doveva essere un eccellente esame GUFO sostenuto da uno dei più brillanti studenti di Hogwarts, ma il sole ancora non si era congedato. L'estate non era ancora finita. Il giorno non aveva lasciato posto alla notte...Non ancora...
Il Momento
Tutto era avvenuto con estrema rapidità all'interno della Sala Grande. L'ingresso inatteso di uno dei Sostenitori più forti e fedeli del Signore Oscuro, Raven Shinretsu, era stato suggellato da poche parole e numerosi successivi "fatti" resi concreti da entrambe le parti, Bene-Male. Una formalità destinata a sfociare in sguainate bacchette pronte ad attaccare e difendere. Rumori, colpi di scena, richiesta d'aiuto, presunta ritirata, erano stati attimi da considerare, ma pur sempre con una certa sequenza e rapidità temporale. Era necessario rincorrere frenetici il tempo sino a raggiungere il Presente che, in un istante diveniva già appena "passato". E cosa era avvenuto nell'"appena passato"? Due istanti dovevano essere ben considerati ed impressi quali Tempo Zero, tempo già avvenuto, appena passato: 1) Il Sostenitore del Male, ancora mascherato, aveva già innalzato in cielo il Marchio Nero. 2) Il Patronus evocato dal Ministro era già giunto a destinazione, al Terzo Piano, all'interno della Stanza delle Necessità, luogo protetto a difesa dei sostenitori della Luce. Vi era ora da stabilire cosa avrebbe fatto il destinatario del messaggio. I due istanti erano un dato di f atto, indiscutibili, non ignorabili, non trattabili. Essi erano i momenti da cui tutto aveva nuovamente inizio.
Alle Sponde del Lago
Un navigato studente Grifondoro restava seduto laddove sedeva da tempo. E null'altro.
James, il patronus è stato evocato da Camille con il chiaro intento di raggiungere la stanza delle necessità, come si evince dal suo stesso post. Dunque tu non puoi avere ricevuto il messaggio e non puoi esserti allertato per il patronus di Camille. Non avendo più postato, chiarendo la tua posizione temporale e la tua percezione di pericolo (che ne so...Avresti potuto vedere in cielo il Marchio Nero, a questo punto, ma non sei più intervenuto, oppure avresti potuto essere stato allertato dal galeone, ma non hai postato), per quanto mi riguarda sei ancora seduto alle sponde del Lago, in pieno giorno. Non considero nemmeno l'evocazione del tuo incanto, in quanto non vi è ragione per cui tu possa averlo evocato, non avendo di fatto ricevuto il messaggio di Camille. Se e quando posterai nuovamente, ti chiedo di inserire i tuoi punti stat (al netto dei danni subiti in altre missioni, qualora tu non abbia provveduto a curarti al momento del tuo primo post di intervento in questa avventura, ovvero il giorno 11/01/2015)
Al Terzo Piano
La più esperta tra le Truppe dell'Esercito ES, all'interno della "Sede di Comando" celata ai più, la Stanza delle Necessità, riceveva messaggio richiedente soccorso da parte del Ministro. E questo era il Tempo Zero, ovvero era il momento appena avvenuto. Da quell'istante ogni azione sarebbe stata l'incipit del contrattacco delle Forze Bene. La studentessa Tassorosso, Thresy Torre, conosceva il senso dell'allerta e dell'emergenza. Pratica ed efficente, ancor prima di realizzare l'effettiva entità del pericolo che si stava già consumando al piano terra del castello (del resto, ella non poteva immaginare dal sintetico ma chiarissimo e rapido messaggio di aiuto di Camille, quali fossero i dettagli della vicenda), richiamava a raccolta, bacchetta e galeone (mezzo di comunicazione incantato collettivo per gli ES) alla mano, l'intero Esercito del Bene, con un'unica, esplicita indicazione: "Sala Grande-adesso". La ragazza, lesta, ancora all'interno della Stanza delle Necessità, prelevava dallo zaino il mantello di disillusione ed usciva nei corridoi del Terzo Piano. Mentre percorreva il corridoio, indossava il mantello, rendendosi dunque "non visibile" mentre si dirigeva alla meta. Il dettaglio poteva apparire insignificante, data l'urgenza del momento. Eppure così non doveva esser interpretato. Se vi fosse stato qualche malevolo intruso o qualche discepolo Oscuro, la corsa e la presenza in corridoio della ragazza sarebbe stata individuata e definita sino al momento nel corso del quale veniva indossato il mantello. Ma non vi erano studenti, non parevano esservi nemici, nè alleati...Thresy raggiungeva il Piano Terra.
Thresy, hai raggiunto il piano terra. Ciò che vedrai lo descriverò nel dettaglio poco più avanti. Essendo infatti stata rapida e non venendo da alcuno attaccata, riesci ad arrivare a destinazione, ovvero al Piano Terra in breve tempo. Ma al Piano Terra stanno avvenendo molte cose (cose che devo ancora descrivere), dunque ti chiedo qualche "riga" di lettura paziente, prima di sapere nel dettaglio cosa vedrai. Leggi bene il trafiletto del Piano Terra.
Thresy Torre Punti Salute: 233 Punti Corpo: 221 Punti Mana: 231 Punti Esperienza: 70
I Sotterranei
Il giovane "Licantropo", Paul, "neonato" conoscitore della propria, nuova natura, assaporava distratto e vigile al contempo, l'essenza del proprio essere, scoprendo un rinnovato senso d'olfatto meravigliosamente acuto e, per questo, terribilmente fastidioso, dinanzi agli odori ovvi, conosciuti, abituali, eppure mai davvero scoperti sino a quel momento. Ignaro di quanto stava accadendo sopra la sua testa, al Piano Terra, egli si allertava dinanzi a segnale fastidioso e "scottante": un finto galeone, simbolo di appartenenza a fazione del Bene, richiamava non solo attenzione, ma immediata azione. Sensi ed urgenza imponevano immediata "reazione". La risalita verso l'atrio del piano terra pretendeva rapidità. Una rapidità che lo studente Tassorosso possedeva grazie a prontezza di riflessi e velocità più concitati rispetto alla naturale predisposizione umana. Solo un breve arresto per evocare correttamente un Seocculto, nel bel mezzo della risalita delle scale, rallentava la corsa alla Sala Grande. Egli si celava dunque a tutti coloro che, possedenti minor potere magico di lui, si trovavano al piano terra. Infatti Paul raggiungeva, tracolla in spalla, l'atrio del piano: dinanzi a sè l'ingresso alla Sala Grande. Una giovane concasata tassorosso, neo militante del Bene, seduta sul proprio letto in dormitorio, sembrava godere di ore di pace e tranquilla solitudine. Una solitudine dotata di piacevole compagnia, lettura, curiosità ed interesse, ma anche distrazione, forse noia e non convinto desiderio di applicazione allo studio. Ma il galeone era destinato ad allertare ancora una volta persona che aveva giurato di esser fedele a comune causa di pace. Elhena rispondeva alla chiamata, ma con giusta e coerente cautela. Era corretto portare con sè giusto equipaggiamento magico per bene affrontare il pericolo...Di qualunque natura esso fosse. Del resto, ella non conosceva dettagli di ciò che stava accadendo. Ella sapeva solo di dovere andare. I secondi trascorsi scegliendo quali oggetti magici portare con sè, non permisero alla giovane Tassorosso di incontrare, lungo il corridoio dei sotterranei, il rapidissimo Paul. E mentre Elhena saliva le scale per raggiungere la Sala Grande, indisturbata, la ragazza non notava il compagno di casata...Il seocculto castato da Paul non le permetteva, infatti, di ricorrere alla compagnia e all'aiuto del concasato.
Paul hai raggiunto il piano terra. Ciò che vedrai lo descriverò nel dettaglio poco più avanti. Essendo infatti rapido (in accordo alla tua natura) e non venendo da alcuno attaccato, riesci ad arrivare a destinazione, ovvero al Piano Terra, in corrispondenza dell'ultimo gradino. Ma al Piano Terra stanno avvenendo molte cose (cose che devo ancora descrivere), dunque ti chiedo qualche "riga" di lettura paziente, prima di sapere nel dettaglio cosa vedrai. Inotre, sarà mia cura, nel dettaglio, rendere noto agli occhi di chi "passerai inosservato" e chi invece ti vedrà poichè avente maggiore potere magico di te. Ovviamente tu non saprai chi riesce a vederti (a meno che quest'ultimo non ti fissi e senza dubbio, non ti faccia inequivocabili segnali e ti faccia comprendere che sei visto.) Comincio a fare presente alcuni dettagli che rendono un intervento verosimile ed altri che lo rendono meno verosimile. Paul, con te hai un "armamento" magico non indifferente. E ho scelto di non infierire troppo su questo aspetto con molti di voi (fazione del Bene e del Male senza distinzioni, prendi ad esempio Nathan). Tuttavia, per correttezza, voglio essere franco: prendo, a titolo di esempio Jessica che, in maniera realistica, dicendo di trovarsi inizialmente in biblioteca, torna nel proprio dormitorio per prendere oggetti magici che possono servirle, una volta avvisata attraverso il galeone. La stessa Elhena, che si trova nel dormitorio, perde tempo nel raccogliere gli oggetti magici prima di correre al piano terra. Le due partecipanti che ho citato sono state particolarmente "vere" e brave e di questo terrò conto. Tu invece ti trovi nell'aula di pozioni. Passino pure le pozioni che porti con te (sei in aula di pozioni e posso anche supporre tu le abbia portate per qualche ragione "accademica") e mi sta bene che tu abbia mantello e cappa, ma...Almeno giustifica il perchè porti mantello e cappa con te (come ha fatto Thresy)! Che ne so, puoi sempre dire che, dopo l'attacco ad Hogwarts avvenuto in passato sei diventato particolarmente prudente e pronto a qualsiasi nuovo attacco. Del resto, considera che chi si è trovato in sala grande (Patrick, Persefone, Camille, Hope) sono in posizione di svantaggio perchè non hanno avuto la possibilità di essere "armati fino ai denti". Voi avete la possibilità di trovarvi nei vostri dormitori per prendere tutto ciò che desiderate! Siate realistici per favore. E ti ringrazio per la collaborazione che sono certo mostrerai. Elhena, tu hai impiegato più tempo ad uscire dalla sala comune e a risalire. Quindi non hai ancora raggiunto la cima delle scale (diciamo che sei a metà rampa tra i sotterranei e il piano terra) ma già intravedi movimenti, senti rumori di battaglia e puoi per questo allertarti come ritieni opportuno. Attenzione: non mi pare tu abbia scritto di avere la bacchetta in mano. Sii precisa nel prossimo turno su tale aspetto. Come prendi la bacchetta, dov'è (in tasca, o dove vuoi tu, non so)? Elhena, posta le tue statistiche.
Paul SALUTE: 188 CORPO: 169 MANA: 170 EXP: 39 Quinto Piano - Le scale - La Torre della Preside
Il giovane Grifondoro White, sempre pronto a schierarsi in prima linea in difesa della rettitudine e della correttezza, riceveva messaggio di allarme dal galeone degli ES. Dalla Torre che ospitava la Nobile Casata Grifondoro, egli percorreva via più agevole per giungere laddove l'allarme richiedeva presenza. Egli non indugiava, non si fermava a raccogliere oggetti utili a contribuire ad una più semplice gestione di eventuale duello o battaglia. Coraggioso, Sirius correva verso il luogo designato. Bacchetta alla mano, egli era pronto. Tuttavia, anche altri combattenti, egualmente coraggiosi, dediti alla causa che era stata così fedelmente abbracciata, erano pronti a colpire. Gargantua, seguace del Male, poco vista, semi celata dalla stessa struttura architettonica dell'arco del corridoio, come belva acquattata, pronta a divorare la vittima inconsapevole, castava senza alcuna esitazione un Everte Statim destinato ad avere successo. Il Giovane Grifondoro, intento a scendere le scale, desideroso di raggiungere il piano terra, cadeva spinto dalla follia e dall'attacco alla schiena della seguace del Male, prono. Il Caposcuola Grifondoro ruzzolava dalle scale fino a raggiungere il pianerottolo di congiunzione tra una rampa e l'altra, tra il quinto ed il quarto piano. Disteso, aveva ancora la bacchetta in mano. Le braccia, utilizzate a riparo della caduta, dolevano, le mani erano sbucciate e piccole ferite superficiali erano il risultato di una spiacevole caduta. Il volto rivolto verso la discesa non permetteva di vedere direttamente in faccia l'autore del subdolo gesto. Lo scontro era cominciato prima del previsto.
Due studenti del quarto anno, intenti a svignarsela dopo aver udito rumori e visto scompiglio, se la davano a gambe lungo il corridoio, cercando riparo all'interno di qualche anfratto, ufficio, pertugio disponibile.
Il Prefetto Corvonero, intento a studiare diligentemente in biblioteca, disturbato dal trambusto che si stava facendo sempre più vigoroso all'interno dell'intera scuola, levava lo sguardo all'udire suoni non consoni al luogo e vedeva, oltre la finestra, segnale oscuro, forse mai veduto, ma pur sempre famigerato. Con coraggio egli decideva di correre...Dove? Qual era la destinazione? Inizialmente pareva che la corsa fosse unico mezzo per giungere laddove la scuola necessitasse di difesa ed aiuto. Bacchetta alla mano, egli decideva di salire al quinto piano. La salita trovava volontariamente arresto poco prima di accedere al piano designato. Un seocculto veniva ben castato. Ma un'inattesa sorpresa trovava luogo: Derek si imbatteva in un Caposcuola, il signor White che, a terra prono sul pianerottolo di congiunzione tra una rampa e l'altra, dava l'idea di esser stato manifestamente attaccato. La sensazione di esser visto, osservato, spiato, era giusta...Ma il soggetto mirante non era stato individuato. Gargantua, ancora celata nella penombra aveva il vantaggio di vedere senza esser chiaramente vista...
Uno studente Tassorosso, Horus, colto dalle distrazioni della Contemplativa Astronomia, presso la Torre che prendeva il medesimo nome della materia al momento "studiata", decideva di tornare al proprio dormitorio. Ma il Marchio Nero, quasi fosse lecitamente da tutti conosciuto, quasi fosse immagine già vista più e più volte (cosa che poteva esser vera per alcuni, ma non per altri), lasciava poco spazio all'immaginazione. Qualcosa non andava...Ed egli capiva. La corsa priva di esitazione, come stimolata da timore di perdere le persone care, lo conduceva laddove egli forse intendeva giungere: quinto piano. Egli si trovava nella zona antistante la Torre della Preside: l'accesso all'ufficio di quest'ultima era a pochi metri più avanti, bastava effettuare una piccola svolta ad L ed il giovane avrebbe potuto individuarlo. Forse la volontà del ragazzo era quella di avvisare la massima carica della Scuola. Se solo avesse potuto vedere , in quel momento, la donna legata come un salame, senza nemmeno tentare di prendere la bacchetta, avrebbe certamente cambiato rotta alla ricerca di figura più autorevole. La prudenza e l'astuzia Horus indussero il giovane a prendere decisione sensata e corretta: difendersi. L'incanto Colossum, ben castato, ebbe successo: una creatura alta due metri circa, larga, da spalla a spalla un metro, prendeva forma. Un grosso difensore di dura pietra veniva generato dinanzi al ragazzo, ben visibile anche nel lungo corridoio che si affacciava dinanzi all'ingresso dell'ufficio della Preside. Il desiderio del ragazzo aveva trovato positivo riscontro.
I due studenti fuggitivi poco prima citati si dirigevano verso il colosso in pietra, in quanto non attendevano il sorgere di siffatto Mostro. Alla vista dello stesso ulteriori urla e subbuglio provocavano confusione ed ovvio rumore. I due sventurati correvano nuovamente in direzione dell'infiltrata oscura, Gargantua, inconsapevoli del fatto di dirigersi nella direzione che li avvicinava al pericolo...L'apparenza aveva tratto in inganno...Il grosso colosso era amico...L'ignoto era il nemico...
L'ex Caposcuola Corvonero, Jessica Evans, anch'essa intenta a studiare in biblioteca, veniva raggiunta dalla richiesta di aiuto collettiva rappresentata dal cocente galeone che richiamava l'attenzione della giovane studentessa. Una richiesta di ausilio, una chiamata alle armi, imponeva alla fanciulla l'azione ed il coraggio. Ed ella rispondeva con prontezza e, acuta come ogni studente corvonero, si preparava alla battaglia, ben conscia del fatto che le "munizioni" ed il bagaglio magico necessitassero di potenziamento ed arricchimento. L'intenzione era quella di raggiungere il proprio dormitorio per munirsi di equipaggiamento necessario prima di giungere alla Sala Grande. Tuttavia il quinto piano pareva affollato. Inevitabile sarebbe stato l'incontro e l'arresto in tale area del castello. La studentessa Corvonero si imbatteva, complici le scale poco ordinate e tutt'altro che abitudinarie, in Horus. Un incontro fortunato, se si pensava al fatto che avrebbe potuto scontrarsi, come Sirius, in nemico inatteso nella parte opposta del corridoio. L'intenzione di raggiungere la Sala Grande trovava arresto dal convogliarsi, come acque di risulta, di azioni e reazioni apparentemente indipendenti ma in realtà facenti parte dell'ingarbugliata matassa definita "libero arbitrio". Tutti erano liberi di giungere a meta secondo la propria volontà, ma l'incontro e lo scontro con altri protagonisti e con altre vicende parallele diveniva il risultato della realtà.
Astaroth e Thren, due fedeli oscuri, nei pressi dell'ingresso alla Torre della Preside, celati in una piccola rientranza della parete interna del corridoio, al fine di non esser veduti o comunque notati nell'immediato, sembravano aver atteso a lungo il momento opportuno per agire. Forse eran già pronti. Per fare cosa? Tuttavia un'inattesa Creatura mostruosa, in dura roccia (il colosso di Horus) si ergeva ora a pochi metri di distanza da loro. Dettaglio fastidioso... E due studenti terrorizzati urlavano allontanandosi, correndo, dalla loro postazione. Un fastidio in meno di cui occuparsi al momento.
Il professore Cedric, intento a correggere in maniera accurata e doviziosa i compiti dei propri studenti, si trovava, tranquillo, all'interno del proprio ufficio. Nessun avviso, nessuna richiesta di aiuto e soccorso erano stati a lui rivolti. Dunque, il momento dello stupore si manifestò solo quando, affacciandosi alla finestra, Cedric percepì rumore, urla e notò frenesia di persone e studenti in giardino. Questo lasciava presupporre il fatto che le Fazioni del Bene e del Male avessero già ricevuto segnale di allarme e si fossero anche già allertate da qualche tempo. Il simbolo del Male in cielo non lasciava spazio a dubbio. Qualcosa non andava. Hogwarts era in pericolo. Il professore decise dunque di onorare un passato dedito al Bene ed alla giustizia, agendo attraverso immediata corsa destinata, secondo le volontà del giovane uomo, a condurre in giardino. Tuttavia, non tutti i piani potevano trovare compimento nella personale volontà ed intenzione. In effetti, quasi ogni piano del castello pareva avere già protagonisti ed azioni in corso da non poter sottovalutare o ignorare. Proprio per questo, Cedric scendendo le scale diretto verso il piano terra e nel dettaglio il giaridno, si imbatteva nei protagonisti del quinto piano. Ebbene mentre correva e divorava rampe di scale, senza ancora esser giunto nel corridoio del quinto piano (quindi ancora sulle scale che collegavano la torre di Astronomia al piano in questione, ovvero nella rampa superiore a quella dove si trovava Sirius che invece già stava scendendo dal quinto al quarto piano) il professore poteva scorgere uno studente Grifondoro disteso sull'intramezzo delle scale inferiori, deducendo vi fosse presenza nemica. Non era necessario forse giungere in giardino per combattere...Era bastato scendere poche scale...Ma il nemico dov'era? Urla e spavento di due studenti potevano trarre in inganno, facendo supporre che il Male fosse in fondo al corridoio, lontano, nei pressi dell'Ufficio della Preside...Invece Gargantua era lì...A pochi metri da Cedric, celata dietro l'arco del corridoio...
Sirius sei disteso a terra. L'everte statim ti ha colpito in pieno. Perdi 14 punti salute. Le braccia fanno male. Le mani sono sbucciate. Perdi altri 2 punti salute. La bacchetta è ancora in mano. Sei rivolto verso le scale discenenti, dunque il nemico è alle tue spalle e non lo vedi, a meno che tu non decida poi di voltare il capo. Gargantua sei illesa e ti trovi esattamente dov'eri prima di castare l'incanto.
Per orientarci, ecco alcune indicazioni: Gargantua ha dinanzi a sè il lungo corridoio del quinto piano, poichè ella è situata nei pressi dell'arco del corridoio, vicino alle scale, in zona in penombra. Davanti a sè, a circa 10 metri di distanza, si vede la zona di accesso alla Torre della Preside. Horus non può essere visto da Gargantua poichè è dietro l'angolo, sebbene l'angolo sia davanti a lei in fondo al corridoio, a circa 12 metri di distanza. Il Colosso è ora visibile a Gargantua e agli altri due Oscuri.
Una precisazione: Horus, nel tuo post tu affermi quanto segue come dato di fatto: "La scala precedentemente presa, letteralmente, al volo, l'aveva condotto al piano giusto, ma in un punto diverso, che Horus riconobbe come la zona antistante alla Torre che portava all'Ufficio della Preside."... "E lì, decise di agire, conscio di aver bisogno di una protezione, ora più che mai che la strada voltava in un angolo, con la Torretta della Preside, un corridoio esposto a chiunque fosse giunto da sotto." Faccio presente che è il Master a decidere se si raggiunge o meno un luogo con assoluta certezza. Ed è il master a decretare se la Torretta della preside sia davanti a noi, dietro l'angolo e soprattutto se sia stata raggiunta effettivamente. Potevi scrivere: "l'intenzione era quella di arrivare...Se ci fossi arrivato avrei fatto ...." Un conto sono le intenzioni del partecipante alla Quest/evento, un conto i fatti che devono essere giudicati dal Master. Avrei anche potuto decidere che ragionevolmente tu ti imbattessi in Gargantua. Sarebbe stato verosimile e possibile se avessi deciso che le scale ti portassero dall'altra parte del corridoio del quinto piano. Non l'ho fatto perchè ho liberamente deciso di assecondare la tua volontà, in quanto non vi erano stati impedimenti particolari nel corso della tua "corsa" (scusa il gioco di parole) verso la zona desiderata. Ma, così come io cerco di essere preciso, nel limite della mia pur sempre viva umanità, chiedo a voi lo stesso sforzo. La prossima volta magari puoi scrivere che la tua intenzione è quella di raggiungere la zona X e in quel caso evocheresti l'incanto Y. Sono stato pignolo anche con Raven per una ragione non uguale ma simile nel corso del mio intervento precedente. Per correttezza faccio presente la cosa anche a te. E ti ringrazio per la collaborazione.
Derek, per te vale in parte lo stesso discorso fatto ad Horus. Attenzione ad intenzione e certezza e dato di fatto di azione. Un conto è volere andare al quinto piano, un altro è arrivarci con certezza. Il tuo incanto seocculto ha avuto buon esito. Ti faccio presente che esso funziona su soggetti aventi mente meno forte della tua, tale per cui essi vengono soggiogati da tale illusione. Ahimè, questo non è il tuo caso dinanzi a Gargantua, a Cedric e a Sirius.
Jessica, la tua intenzione era quella di giungere in sala grande. Ma, come già scritto chiaramente nel mio post precedente, ho considerato fedelmente ogni vostra libera azione. Avendo tu descritto il tempo trascorso nella scelta degli oggetti da portare con te in seguito al segnale di allarme (scelta che ha portato via un certo tempo se si considera anche che sei rientrata nel tuo dormitorio due volte), non potevo non tenere conto del fatto che molti altri partecipanti sono stati più rapidi, quindi, verosimilmente, hanno raggiunto o hanno tentato di raggiungere determinate postazioni con un certo anticipo rispetto a te. Questo ha comportato l'incontro al quinto piano con vicende e situazioni che in un certo senso hanno già cominciato a delinearsi. E non potevo non considerare questo aspetto facendoti "volare" al piano terra. Per questo motivo ti trovi qui.
Cedric, per te vale un discorso simile a quello di Jessica. Per chiarirci ti trovi sulle scale, quindi non sei ancora "approdato" al corridoio del quinto piano, dove, astuta, si cela dietro l'arco, in prossimità della parete laterale adiacente alle scale, Gargantua, la nemica. Riesci a vedere in basso, nella rampa di scale inferiore, Sirius a terra.
Sirius Punti salute 201/217 Punti corpo 291 Punti mana 297 Punti esperienza: 45,5
Gargantua Clegane (Donna) Punti Salute: 260 Punti corpo: 230 Punti Mana: 200
Horus Sekhmeth PS: 192 PC: 165 PM: 175 Exp: 43,5
Derek Hide Punti Salute: 131 Punti Corpo: 81 Punti Mana: 81 Punti Esperienza: 13
Jessica Evans Punti Salute: 206/206 Punti Corpo:185/185 Punti Mana: 200/200 Punti Esperienza:41
Cedric (NB, Cedric, che significa "Punti salute: 180 base + 18 oggetti?? Non vorrai che faccia io i conti di tutti i tuoi
punti secondo i tuoi acquisti, vero? XD Per favore aggiorna i tuoi punti stat qualora quelli da me idicati non siano
quelli attuali. Grazie) PS: 180 PC: 140 PM: 140 Exp: 24
Il Giardino
Il luogo della battaglia era stato, sino a quel momento, la Sala Grande. Quest'ultima sembrava dover essere, di diritto, scenario dell'evolversi degli eventi cruciali. E forse così sarebbe stato. Tuttavia...Vi erano protagonisti che ancora dovevano ufficializzare il proprio ingresso, in maniera trionfale, oppure con fare subdolo e spietato. E tali personaggi, non aventi bisogno di presestazione e prefazione alcuna, si trovavano in giardino... All'interno dei confini di Hogwarts ma ancora all'esterno delle mura del castello, vi erano molti combattenti da collocare, molti protagonisti ai quali "porgere" il "benvenuto". Al Tempo Zero, il fidato Capo della brigata Oscura, Raven, evocava con successo il Morsmordre, come fosse segnale stabilito per dare inizio a...Qualcosa...Come fosse segnale, chiamata rivolta a...Qualcuno che già era là ed attendeva solo l'ufficiale via libera. L'evocazione del Morsmordre era già avvenuta...Proprio pochi istanti or sono. L'evocazione del marchio nero faceva già parte dell'istante passato, così come il richiamo alla battaglia con i galeoni dell'ES.
Era giunto il momento di ordinare quel caos ordinato di azioni che si susseguivano in giardino.
Il Docente di Volo, l'astuto Raven, cercava rapido, privo di esitazione, riparo in giardino, dando tuttavia la precedenza, un secondo dopo l'evocazione del Morsmordre, all'esecuzione di incanto altrettanto veloce e di semplice esecuzione. Un seocculto ben castato trovava successo. L'immediata corsa ad un vicino riparo di fortuna lo allontanava dall'ingresso della scuola quel tanto che bastava per non trovarsi nel bel mezzo del via vai di studenti che entravano nel castello per difendere Hogwarts e quelli che uscivano per fuggire al pericolo. Ma in giardino egli non avrebbe potuto verosimilmente trovare perfetto riparo adatto a celare la sua figura eretta a 360 gradi. Se fosse stato colonna, albero o cespuglio, comunque Raven sarebbe stato solo parzialmente celato in base a osservazione e prospettiva visiva. Ad ogni modo, egli si riparò dietro folta siepe, alta circa 80 centimetri, che andava a limitare in maniera circolare, area di secolare quercia. Egli doveva dunque acquattarsi e assumere posizione scomoda per nascondersi. Vi era inoltre da ricordare che era giorno, il sole era luminoso in cielo ed eventuali maghi più potenti di lui, passando nelle vicinanze del nascondiglio, avrebbero potuto scorgere Raven. Del resto, menti più forti di lui potevano verosimilmente trovarsi in giardino... L'atto dello svestirsi non era azione da considerarsi ancora...In poco tempo troppe azioni non erano contemplate.
Al limitare della foresta, ai margini del giardino, Lui, Colui che non aveva bisogno di esser conosciuto per esser riconosciuto, sembrava attendere, beandosi del puro dolore inferto a vittima inconsapevole. Un gioco mortale che lo aveva indotto all'abitudine alla sofferenza altrui a tal punto da trovare tedio e fastidio nel suo stesso, ludico, atto di divertimento. Seguaci in attesa del segnale, trepidavano, desiderosi di compiacere Lord Voldemort. Sì. Era lì. Il Signore Oscuro era ad Hogwarts. Quasi fosse incapace di aspettare senza infliggere danno e pena al prossimo, Egli sembrava avere piano ben preciso e mirato a meta sconosciuta a tutti probabilmente tranne che a Lui stesso. Il segnale era stato lanciato. Era forse il momento di agire? Poche parole di una suddita implorante e devota, ed ecco partire l'armata delle tenebre verso il castello. Un Lamento Frango divampava viscido nell'aria, terrorizzando solo gli avversari. In effetti, benchè l'urlo disumano, lo strazio d'orrore avesse raggiunto ogni uomo, donna, bambino, creatura presenti in giardino in quel momento, solo gli animi puri, buoni, privi di corruzione e senza oscurità potevano subire il terrore della paura inferto da tale incantesimo oscuro.
Era solo l'avviso dell'arrivo del Male.
L'affascinante Capo Auror, provvidenzialmente e a dir poco in maniera piuttosto fortunata (o sfortunata a seconda dei punti di vista), si trovava quella mattina proprio nei pressi di Hogwarts. Una sana e dolce colazione, all'insegna della dolcezza e della gola e piacevoli e rilassanti conversazioni qua e là avevano permesso al tempo di trascorrere, tanto da permettere al Mago di giungere al castello per fare una visitina al Ministro proprio nei momenti delicati dell'incipit della battaglia. Un tempismo perfetto Quando egli giunse dinanzi al cancello del castello, il simbolo del Male già era protagonista del cielo. Questo stava a significare che il Tempo Zero era già trascorso...Questo voleva dire che Raven, che un secondo dopo correva verso un nascondiglio in giardino, si allontanava dall'ingresso del castello ancor prima che Rhaegar aprisse i cancelli e osservasse il "campo minato", ovvero il giardino, per individuare i nemici. L'esperienza alla battaglia ed il coraggio cresciuti negli anni, oltre lo sguardo acuto e dotato di magica attenzione, permettevano all'auror di individuare in lontananza (a circa 30 metri di distanza dal cancello, ove Rhaegar si trovava) truppa oscura dotata di mantello e maschera in avvicinamento al castello. Tra i membri della truppa, vi era il mago che aveva evocato il Lamento frango, quell'urlo di orrore che, nonostante esperienza, coraggio, ardore e volontà di Rhaegar, inevitabilmente raggiungeva anche il Capo Auror conferendo quel brivido, quella sensazione di paura, quell'illusione che arrecavano esitazione ma non arrestavano l'azione. Rhaegar chiamava soccorsi attraverso mezzo di comunicazione magico simile a quello dell'ES. Presto gli Auror sarebbero giunti. L'avanzata di Rhaegar verso il castello veniva anticipata dal suo incanto veritas castato in direzione dell'ingresso della scuola stessa. L'intuizione e nuovamente l'esperienza avevano dato giusto consiglio al mago. In effetti vi era un nemico che si occultava, Raven. Ma il nemico era già in giardino. Il veritas comunque funzionò. Esso era stato castato nella zona dell'ingresso di Hogwarts. E l'incanto per definizione aveva raggio di azione circolare. Dunque il veritas abbracciava un'area circolare di raggio pari a 3 metri circa corrispondente a 28,3 metri quadri approssimativamente (si consideri dunque il diametro di 6 metri). Niente...Rhaegar non trovava alcuno. Del resto l'incanto non poteva raggiungere Raven che si ttrovava ben oltre tale raggio di azione (ovvero tre metri di raggio in direzione radiale a 360 ° in prossimità dell'ingresso) poichè, per volontà stessa di Raven, il nascondiglio era stato cercato in giardino e non all'ingresso della scuola. Il seducente vampiro Scott, celato da mantello di disillusione e munito di maschera dell'orrore, si aggirava tra gli alberi, al limitare della foresta. A pochi metri di distanza dal Signore Oscuro, non visto dal Padrone, egli pareva pronto a partecipare alla battaglia.
Raven, ti trovi accovacciato all'interno di un'area circolare circondata appunto da siepe alta 80 centimetri. Ricorda che nel mezzo dell'area (che avrà superficie di circa 6 metri quadrati) c'è una quercia secolare. Non ti sei ancora tolto mantello e maschera. Effettui troppe azioni nel medesimo post. Hai castato un incanto e ti sei allontanato dall'ingresso per raggiungere riparo in giardino. Nel tempo d'azione del post tali azioni sono più che sufficienti. L'incanto Seocculto è andato a buon fine. Solo i maghi con mente più forte della tua possono notarti. Punti Salute: 394 Punti Corpo: 324 Punti Mana: 367 Punti Esperienza: 70,5
Il gruppo di Vesper e Peredur ha stat invariate.
Rhaegar sei raggiunto dal grido del "Lamento Frango". Perdi 10 punti mana per un turno (dunque il danno è temporaneo). Preciso un punto. Il veritas ha, per definizione raggio di azione circolare. Come sai, mi hai contattato chiedendomi, dato che la descrizione incanti era povera in tal senso, cosa intendessi per raggio di azione e quale fosse l'ampiezza dello stesso. Ti ho risposto dicendo che ritenevo potesse essere plausibile considerare una superficie circolare pari a 5/6 metri quadri. Ma sono stato molto più generoso. Concedendo un raggio pari a ben 3 metri ottenendo così copertura di oltre 20 metri quadri. Ma tre metri di raggio non sono comunque sufficienti a raggiungere Raven. Punti Salute: 190 Punti Corpo: 200 Punti Mana: 190/200
Nathan Scott Nathan, per te vale quello che ho scritto a Paul: sei al limitare della foresta. In base al tuo post, decidi di partecipare all'avventura non in maniera premeditata, come invece hanno fatto gli altri colleghi oscuri (che quindi hanno potuto equipaggiarsi come desideravano) ma in seguito alla vista del Morsmordre. Dunque, non è proprio verosimile che tu indossi tutto quell'equipaggiamento per una passeggiatina diurna! XD Come avvenuto per Paul, ti concedo di avere tutto l'equipaggiamento, ma vi chiedo di essere il più verosimili possibile. E ti ringrazio per la collaborazione che sono certo mostrerai. Punti Salute: 235 Punti Corpo: 239 Punti Mana: 241 Punti Esperienza: 41.5
Il Piano Terra Era giunto il momento di considerare nel dettaglio ciò che stava avvenendo in prossimità della Sala Grande: il Piano Terra. La meta ove molti ambivano arrivare sembrava proprio essere il corridoio di tale piano, "anticamera" dell'ufficiale sede di guerra. O forse, si trattava semplicemente del luogo ove tutti dovevano giungere prima o poi per potere avere accesso al luogo degli Esami GUFO. La battaglia aveva avuto inizio da non molti minuti. Del resto, il tutto era avvenuto in maniera rapida, ma dolorosa per alcuni, fastidiosa per altri, tragica per altri ancora...E la battaglia, anche la più studiata e desiderata, poteva portare all'errore. Proprio coloro che forse mai avevano errato, compivano atto assolutamente sconsiderato pagando prezzo considerevole...Il diletto del Signore Oscuro, Von Kraus, artefice di azioni astute, tali da permettere l'uscita dalla Sala Grande di numerosi compagni, appoggiato al muro del Piano Terra, proprio in prossimità dell'ingresso alla Sala stessa, benchè pronto a combattere qualsiasi nemico, bacchetta alla mano, veniva colto da sentimento assolutamente imperdonabile per una mente malvagia: la pietà. Del resto, l'idea di dovere trarre in salvo i compagni con la scusa di evitare che questi potessero essere catturati e potessero rivelare ai nemici possibili piani dell'Oscuro Signore, era assolutamente non fondata e priva di logica. Nessuno conosceva i piani del Male. Lord Voldemort non condivideva con alcuno i propri pensieri. I seguaci del male erano e restavano pedine sacrificabili...TUTTE. Ma Von Kraus aveva scelto. Aiutare Chrisalide. E, sebbene con cautela si fosse sporto verso l'ingresso della Sala grande al fine di valutare cosa stesse accadendo e se fosse possibile trarre in salvo eventuali compagni, l'azione che seguì fu errore fatale. Egli scelse di tentare di salvare una compagna che, priva di sensi giaceva a terra, nel bel mezzo dell'area ove era stato castato dal Ministro l'incanto Nebula Antigravitas. Vagnard allungò la mano verso Chrisalide per tirarla di peso a sè e portarla via dal luogo di battaglia. Ma sporgersi significava avanzare anche con il capo...Fino a trovarsi con capo e braccio all'interno dell'area affetta da incanto Nebula Antigravitas. La mano del giovane provava a raggiungere la fanciulla, ma l'effetto dell'incanto, forte e vigoroso perchè castato poco prima da mano esperta e potente, conferiva illusione di vedere Chrisalide a testa in giù, come appesa al soffitto. Dunque Vagnard aveva l'impressione di dover sollevare il braccio per prelevare la compagna. Ma non era così. Il braccio si muoveva a vuoto sopra il corpo inerme di Chrisalide. Inoltre il danno provocato per essersi esposto all'incanto, sebbene parzialmente, fu tale da fare perdere forze e vigore al ragazzo. Senso di confusione, smarrimento e debolezza aggravavano una situazione resa difficile dalle stesse scelte di Von Kraus. Egli non perdeva i sensi, poichè non si trovava interamente all'interno dell'area "incantata", ma il danno fu considerevole. Per liberare un compagno, egli intrappolava sè stesso, alla mercè dei nemici.
Il prefetto Serpeverde, la prima nemica del Bene a lasciare la Sala Grande, con una vista non pienamente efficiente a causa dei limiti della propria natura (a seguito di incanto che le aveva arrecato danno agli occhi), cercava, furtiva, zona d'ombra per potersi liberare di maschera e mantello. Pessima scelta quella di rinnegare la propria natura oscura. La decisione di allontanarsi, defilandosi, sino a giungere a zona poco in vista per non essere colta in fallo, era sintomo di astuzia. Ma dare le spalle alla via principale era errore madornale.Tuttavia, era da dire che anche la vista non eccellente non le avrebbe permesso di comprendere quanto di lì a poco sarebbe accaduto. Un vecchio bidello, in realtà, malvagio intruso, seguiva divertito la fanciulla, quatto, quatto ed attendeva proprio il momento giusto per canzonarla e forse punirla. Arya toglieva maschera e mantello. E proprio nel momento in cui si accingeva ad evocare incanto atto a fare sparire prove della sua appartenenza al Signore Oscuro, Sheiva, l'infiltrato falso bidello, alleato in realtà del Signore Oscuro, castava con successo l'incanto expelliarmus. Maschera e mantello non sparivano. Restavano lì, a terra vicino al Prefetto Serpeverde. Le parole di Sheiva erano chiare e Arya le udì perfettamente. Il compito della ragazza non era finito.
Il Caposcuola Serpeverde ed il Prefetto Grifondoro, Emily e Zoey, visto nel cielo il marchio nero, correvano coraggiose all'interno del castello. Una delle due, l'astuta discepola del Male, sapeva esattamente dove andare...E trascinava con sè la studentessa Grifondoro. Bacchetta alla mano, sembravano pronte a combattere...Ma entrambe avrebbero lottato per la medesima causa?
Vagnard Von Kraus. Perdi 40 punti salute, 35 punti corpo e 30 punti mana. L'incanto Nebula non è svanito. Non ho mai scritto che l'efficacia di tale incanto sia venuto meno. Dunque non riesci a trarre a te Chrisalide. Anzi, vieni investito, sebbene parzialmente, dall'effetto del Nebula. Hai l'impressione che Chrisalide sia appesa al soffitto poichè il tuo senso dello spazio è completamente distorto. Inoltre tu, già debole perchè non nella pienezza delle tue forze (i tuoi punti stat erano già compromessi all'inizio dell'avventura), ti trovi ora in una condizione particolarmente difficile. La vista è annebbiata, sei debole, hai forte senso di smarrimento. Sei cosciente. Punti Salute: 41 Punti Corpo: 59 Punti Mana: 30 Punti Esperienza: 31
Arya Von Eis. Sei colpita dall'incanto Expelliarmus. Ti sei allontanata dall'ingresso della sala Grande di circa 15 metri. Perdi 25 punti salute. La bacchetta si trova sul pavimento, di fianco ai tuoi indumenti. Al prossimo turno non potrai castare incanti. Punti Salute: 45 Punti Corpo: 56 Punti Mana: 63
Sheiva. Illeso Punti Salute: 180 Punti corpo: 140 Punti Mana: 140
Chrisalide PUNTI SALUTE: 1/101 PUNTI CORPO: 49 PUNTI MANA: 58
Paul nessun nemico ti nota. Ti trovi in cima alle scale. Di fronte a te c'è la Sala Grande. Dunque vedi Vagnard incappucciato, chino davanti all'ingresso, vedi Chrisalide a terra. Non vedi Sheiva e Arya poichè si trovano a 15 metri da te in zona in ombra, un anfratto del corridoio, alla tua sinistra. Riuscirai anche a vedere, nei limiti della visuale di un ingresso largo due mteri, alto almeno 3 metri, cosa accade nella sala grande, oltre la nebbiolina del nebula. Ovviamente vedi anche Emily e Zoey che corrono verso la Sala Grande.
Thresy, tu ti trovi già nel corridoio del piano terra, sei discesa dalle scale che ti portano quasi di fronte alla sala grande. Vedi esattamente ciò che vede Paul. Inoltre tu puoi notare Paul e vedere Emily e Zoey.
Elhena, tu vedi Emily e Zoey correre verso la Sala Grande. Non noti Paul. Non vedi Trhesy. Non essendo in cima alle scale, non vedi cosa accade in sala grande.
Emily, Zoey, postate i vostri punti stat. Faccio presente che NON è inverno, non c'è neve. Siamo in estate, c'è il sole. E' giorno. Zoey, sei membro dell'ES al momento dell'esame di Patrick? Mi pare tu sia stata arruolata successivamente. Se mi sbaglio, chiedo venia. Se non mi sbaglio, non puoi avere con te il galeone. Per questo, in via cautelativa, non ho considerato il fatto che tu abbia ricevuto avviso con il galeone. Ad ogni modo, hai visto il marchio nero (che tu dici di riconoscere in cielo...Ma hai davvero mai visto il marchio nero? Come fai a riconoscerlo? Qualcuno te ne ha parlato?) e segui Emily. Quindi sei giunta laddove desideravi. XD
La Sala Grande Ed ecco giunti nuovamente in Sala Grande. La Preside di Hogwarts giaceva ancora a terra. Nessuna azione era stata da lei compiuta. Pessimo esempio per studenti e docenti. Il Caposcuola Corvonero, ancora seduto a terra, decideva di porre rimedio al danno agli occhi, danno generato dal lumos maxima e dalla tormenta di sabbia cui poco prima era stato sottoposto. L'incanto Aceclo trovava successo. La vista veniva risanata. Non restava dunque che levarsi, secondo quanto desiderato dallo stesso studente e decidere il da farsi. Davanti a sè, vi era ancora una lieve folata di sabbia e vento, rasoterra...La tormenta andava scemando. Essa non era più un pericolo per occhi e corpo. Il Ministro Pompadour, senza perdere tempo prezioso, al fine di allontanarsi da tormanta di sabbia, castava, occhi chiusi, l'incanto proiecto con l'intenzione di raggiungere in maniera fulminea, quasi istantanea, la zona compresa tra la parte finale dei tavoli e la parete, vicino all'uscita, ma non proprio all'ingresso. L'incanto ebbe successo e così la destinazione. Del resto, sebbene ad occhi chiusi, ella conosceva bene la sala grande e non aveva smarrito senso dell'orientamento. Dunque, centimetro più, centimetro meno, Camille si trovò proprio in prossimità della parete, a venti centimetri da essa, vicino ai tavoli. Giungeva tuttavia con occhi ancora chiusi. Con un lievissimo ritardo rispetto al Ministro (ella si era dedicata al proprio ginocchio), Aryadne evocava l'incanto fumos ma senza particolare successo...L'esecuzione, in effetti era stata tutt'altro che impeccabile...Ella aveva sì puntato la bacchetta nella direzione in cui voleva espandere il fumo, ma non aveva successivamente spostato la bacchetta per decretare entità della superficie coinvolta. Il risultato fu deludente...Un rivolo di fumo raggiunse il cuore della sala, ma l'estensione fu talmente ridotta da non generare lo scompiglio e la visuale limitata desiderati. Inoltre, sebbene, al momento della fuga Aryadne potè schivare il Ministro che, ad occhi chiusi, non avrebbe potuto afferrarla e, più rapida nell'eseguire l'incanto proiecto si trovava già in prossimità della parete (faccia al muro) all'ingresso della stanza prima di Aryadne, Aryadne fu travolta dal Nebula. Entrata nel raggio di azione dell'incanto castato dal Ministro, ella non potè uscire dalla stanza. L'illusione di trovarsi a testa in giù, la perdita di orientamento furono fatali anche per lei. Eppure...Vi sarebbe stata ancora una vittima del nebula antigravitas castato da Camille...Anche la Vicepreside, castato correttamente l'incanto proiecto con l'intenzione di raggiungere l'ingresso della sala, finiva per trovarsi nell'area soggetta al Nebula Antigravitas. Stessa illusione, stesso smarrimento delle altre vittime...Del resto, ella non doveva sentirsi in colpa. Ella aveva scelto di giungere all'ingresso certo, ma lo aveva fatto senza sapere che Camille, poco prima avesse castato tale insidioso incantesimo...E non avrebbe nemmeno potuto vederlo a causa della tormenta di sabbia.
Persefone D. Bennet Sei ancora legata, distesa a terra, ad un metro di distanza dal Tavolo Docenti.Perdi un punto corpo. Punti Salute: 177 Punti Corpo 203 Punti Mana 230 Punti Esperienza 73
<u>Camille Pompadour Sei in piedi, in prossimità della parete vicino all'ingresso. Il viso è rivolto verso la parete a 20 centimetri dal tuo naso. Hai ancora gli occhi chiusi. Quando li riaprirai essi lacrimeranno quale "strascico" del danno provocato dal Tormentam. Le difficoltà visive non sono particolarmente limitanti. Vi è solo lacrimazione. Non ti sei imbattuta in Aryadne poichè mentre tu invocavi il proiecto, Aryadne invocava il fumos. E quando Arya è fuggita, tu eri già a destinazione e lei ha ragionevolmente potuto schivarti. Inoltre hai la faccia rivolta verso il muro. PS 254 PC 195 PM 246
Hope Lancaster Sei in piedi, travolta anche tu dal Nebula Antigravitas. Sei smarrita. La tua mente è colta dall'illusione di essere a testa in giù e perdi i riferimenti dello spazio. I tuoi occhi sono chiusi. Perdi 22 punti salute e 15 punti corpo e 15 punti mana. Mi dispiace per l'esito di questo incantesimo, ma ho dovuto valutare attentamente ogni cosa, considerando che per tua stessa volontà ti rechi all'ingresso della Sala. Camille, in maniera astuta si è recata in prossimità dell'ingresso ma non all'ingresso. Nel tuo post, tu parli proprio dell'ingresso. Punti Salute: 168 Punti Corpo: 142 Punti Mana: 165 Esperienza 34,5
Patrick Swan. Sei in piedi, ancora in prossimità del tavolo. La vista è ora nuovamente perfetta. Riacquisti 3 punti salute e 1 punto corpo. Ricorda il dolore alla spalla che tuttavia non è poi così lancinante. La tormanta non ha più effetto. Puoi vedere un rivolo di fumo al centro della stanza ma questo non ti impedisce di scorgere le posizioni di tutti i presenti nella sala. Vedi inoltre tutte le "vittime" del nebula. PUNTI SALUTE: 205 PUNTI CORPO: 216 PUNTI MANA: 233 PUNTI ESPERIENZA: 76,5
Aryadne Cavendish. Sei nell'area affetta da Nebula antigravitas. Perdi 40 punti salute, 29 punti corpo e 29 punti mana. Hai l'illusione di essere a testa in giù. Sei smarrita e hai perso il senso dell'orientamento e dello spazio. punti salute: 92 punti corpo: 56 punti mana: 64 punti esperienza: 24,5
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