Nessuna apparente ragione;

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Just;
view post Posted on 11/9/2014, 18:50 by: Just;




La porta dei Tre Manici di Scopa si chiuse con uno scampanellio, interrompendo il suono di un rumoroso tuffo proveniente dall'interno del locale. Random sorrise, prima di girarsi di nuovo verso la mattutina Hogsmeade. Sperava che il corso principale fosse ancora deserto, come lo era quando era entrato nel pub, ma già più e più persone erano per strada, per la maggior parte studenti che si godevano l'uscita libera data dalla fine delle lezioni. Il treno, ricordò ancora una volta a sé stesso, li avrebbe riportati a casa domani stesso. Aveva ancora un giorno di mielato far niente, prima che la vita lo inghiottisse. Posò lo sguardo sulla sagoma del castello, e sulla foresta proibita che come un lunghissimo strascico verde si estendeva verso Hogsmeade, e oltre. Chissà quanto era effettivamente lunga? Nelle sue peregrinazioni rettilesche non era mai andato oltre un certo punto, circa centro metri dall'inizio degli alberi, là dove iniziava il territorio dei Centauri che un paio di volte aveva scorto. E mai, nemmeno una volta, aveva avuto modo di vedere il limitare tra la foresta e il lago, che pure tante volte aveva osservato, dal giardino sulla sponda opposta. Lo colse la curiosità, pura e semplice, lo "sfizio" di vedere quel particolare luogo senza nessuna apparente ragione. Giudicò, forse, che fosse stupido andarsene senza aver visto nemmeno una volta un posto così semplice e banale, così alla portata di tutti, e che pure per caso o disinteresse mai aveva notato prima, o forse aveva urgenza di trovare qualcosa da fare per occupare il resto della noiosa giornata; dunque, camminò, attraversò l'intero corso, in diagonale, e si infilò nella prima stradina laterale, continuando in tutta la sua lunghezza fino ad arrivare al punto in cui, come per comando del bosco stesso, le case si fermavano, a una cinquantina di metri dall'inizio degli alberi. Poteva intravedere, tra i tronchi fittissimi, il luccichio del sole sulla superficie liscia dell'acqua. Valeva davvero la pena di camminare nel fango e tra le foglie per vedere gli alberi della foresta riflettersi sul lago? *Sì*, disse una convincente voce nella sua testa. Ma non lo era. Fece un passo, ne fece un altro, e fu allora che vide qualcosa che non aveva già visto prima, ma mai guardato. Ovvero: quella vecchia casetta pericolante, dai vetri rotti e l'aria abbandonata, era già passata nel suo campo visivo chissà quante altre volte, tra tutte quelle nelle quali era venuto a Hogsmeade. Ma ogni singola di quelle volte, si era presentata a lui esattamente come era: una vecchia casetta pericolante dai vetri rotti e l'aria abbandonata. Evidentemente, in quel giorno era particolarmente curioso e interessato, perché le sue gambe sembrarono prendere autonomamente la decisione di incamminarsi verso la baracca. Ci vollero un paio di minuti perché giungesse al limitare della foresta, dove la costruzione si ergeva; da vicino, non sembrava più interessante, purtroppo. Certo, sarebbe stata il perfetto scenario di qualche film dell'orrore babbano, ma da quando era a conoscenza del mondo magico non era più stato spaventato in modo particolare dai fantasmi, eccezion fatta per i poltergeist (Pix contribuiva a ricordargli periodicamente quanto potessero essere fastidiosi, o peggio, diabolici). Continuò a camminare, fece un giro attorno alla casa, e ancora, niente. Vi era una porta, in legno vecchio e marcio eppure ancora salda sui suoi cardini, e un sacco di finestre rotte dalle quali non usciva una luce o un suono. Entrare? Non ne valeva la pena, quando quella catapecchia sarebbe potuta crollargli addosso da un momento all'altro. Cosa fare, dunque? Esplorarla sotto forma di lucertola non era una prospettiva molto più accattivante, spesso le case disabitate sono piene di animaletti che non dicono no a un pranzo gratis, e tuttavia, il rudere aveva il suo fascino. Perché era in piedi? O meglio: perché era ancora in piedi. La gente non è solitamente disposta ad ammettere case malandate vicino a zone residenziali, ed edifici come quello venivano buttati solitamente giù nel giro di pochi anni. Almeno nel mondo babbano. E tuttavia, non aveva la voglia di tornare indietro, e perdere tempo chiedendo nei negozietti riguardo a quel posto. Fermo, senza la minima cosa da fare, si sedette sull'erba secca del prato antecedente il bosco, e strappò una spiga con l'unica colpa di aver attratto la sua attenzione. Il lago tornò a far capolino nella sua mente; in quel pomeriggio noioso, sarebbe stato grato a qualsiasi distrazione. A parte tornare ai Tre Manici di Scopa. Per quel giorno, aveva chiuso con le piscine e i primini.
 
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