Nessuna apparente ragione;

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Just;
view post Posted on 20/9/2014, 09:35 by: Just;




La verde spiga di grano, o perlomeno questo credeva che fosse, venne torta tra le sue dita a formare un anello attorno al suo indice sinistro, mentre l'altra mano spingeva l'estremità più sottile dentro al cerchio come a voler fare un nodo. Nodo che, sebben ottimamente costruito, non potè che sfilacciarsi e rompersi non appena ebbe tentato di stringerlo. In disappunto, buttò le due estremità ormai rotte in mezzo agli altri fili d'erba, e pose una mano a terra, per alzarsi in piedi: quel posto aveva finito di destare il suo interesse. Ma fu nel mentre di questo gesto che venne bloccato dalla vista di una figura umana all'apparenza estremamente interessata alla baracca che, ignara della sua presenza, camminava a pochi metri da lui. I meccanismi del suo cervello si incepparono, mentre un leggero fetore di panico si spandeva dentro la sua testa. Era una situazione imbarazzante: avrebbe potuto semplicemente continuare, alzarsi, e andarsene di lì come se nulla fosse, ma alla sconosciuta o presunta tale sarebbe apparso come un matto, o peggio, una persona che si era nascosta lì per non farsi vedere nell'atto di... chissà cosa. E non poteva nemmeno rimanere fermo: era facile immaginare cosa sarebbe successo se quella figura - ora che la vedeva meglio si trattava di una donna adulta - lo avesse visto lì, seduto sull'erba a guardare quella strana casa. Restava solo l'opzione più difficile: salutare. O meglio, notificare la propria presenza, far capire che non si trattava di un malintenzionato, o chissà cosa, ma di un semplice ragazzo errante immerso in una mattinata noiosa. La donna continuò ad avvicinarsi, ormai a non più di cinque metri, e sfiorò lo stipite della porta con una mano; fu allora che Random la riconobbe. "Buongiorno professoressa" annunciò con cautela alzandosi in piedi. La giovanissima professoressa Lancaster, quello era il suo nome, era arrivata giusto due anni prima a Hogwarts, a sostituire la Dalton che per oscure ma approvatissime ragioni aveva deciso di porre fine alla sua carriera istruttiva. Negli ultimi tempi, Hogwarts sembrava estremamente affamata di giovani insegnanti: la signorina non poteva avere più di venticinque anni, e come era facile immaginarsi, era stata accettata con estrema facilità da tutto il corpo studenti, specialmente dagli alunni di sesso maschile e età compresa tra i sedici e i diciotto anni. Lancaster era affascinante, non si poteva negare: giovane, immancabilmente bella, già Auror, e ora docente di Difesa contro le Arti Oscure; dopo il suo arrivo, non erano in pochi quelli ad aver deciso di seguire la sua strada come combattente delle forze del male, anche se i più sembravano essersi convinti guardando, più che alla decisione negli occhi della professoressa, ai suoi fianchi snelli. Random non aveva fatto eccezione nel rimanere affascinato da quella persona, ma per ragioni personali non condivideva lo sguardo sognante che molti studenti della sua età avevano; e tuttavia, rimanere in quel momento solo con lei, davanti a una casa cadente a pezzi, dopo essere saltato fuori dal niente, lo imbarazzava non poco. Nella mente di lei, come si sarebbe pitturata la sua presenza lì? Forse avrebbe pensato che la stesse seguendo. Dio, che vergogna. Doveva trovare una scusa, prima che il pensiero di lei corresse. "Uh... A quanto pare non sono l'unico appassionato di vecchie costruzioni." Era una menzogna, una innegabile menzogna, ma a buon fine. Qualcuno ha scritto che è cosa giusta sacrificare il proprio onore, solo e soltanto se per salvare il proprio onore. Quello, più o meno, era il caso. O no?





Chiedo di nuovo scusissima per il ritardo, il ritorno a scuola è sempre più violento del previsto. Da ora in poi sarò puntualissimo I promise.
 
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5 replies since 11/9/2014, 18:50   117 views
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