Nessuna apparente ragione;

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~Hope™
view post Posted on 21/9/2014, 07:29 by: ~Hope™






Si appoggiò con man maggior forza a quell’antico stipite portando in avanti il busto in modo tale da restare in parte fuori ma riuscire comunque, nel contempo, a curiosare l’interno della casa. Gli occhi non si erano ancora abituati all’oscurità presente all’interno del rudere quando una voce, proveniente dall’esterno la fece traballare, costringendola a voltarsi e portare indietro le mani, come un bambino colto nel compimento di un piccolo misfatto. Le iridi verdi guizzarono alla ricerca del proprietario di quella voce e finalmente scorse la figura di un giovane seduto poco distante, che precedentemente non aveva notato, attratta com’era dalla vecchia e fatiscente stamberga. *Accidenti* sibilò nella sua mente; era certa, forse troppo, di essere l’unica anima presente in quel luogo desolato e snobbato da tutti e invece non era stata l’unica ad a lasciarsi trasportare dalla curiosità. Osservò il giovane con maggior attenzione e riconobbe il suo volto, uno dei tanti che aveva avuto modo di scorgere all’interno del castello durante le sue lezioni. Si morse il labbro inconsapevolmente ragionando sul fatto che fosse stata colta di sorpresa proprio da uno dei suoi studenti mentre era pronta a fare qualcosa di terribilmente stupido e insensato *La solita fortuna Hope* pensò mentre i muscoli del volto si rilassarono e le labbra si schiusero in un semplice sorriso. -Ehm .. Buongiorno a te- Farfugliò imbarazzata facendo un passo avanti cercando vanamente di alleggerire la sua posizione. Osservò con più intensità il giovane dai capelli corvini che continuava a ricambiare il suo sguardo in modo rilassato come se non stesse dando alcun peso a quella strana situazione e senza soffermarsi a pensare ulteriormente prese a camminare verso di lui fino a raggiungerlo. La vicinanza non fece altro che confermare i suoi dubbi; non era la prima volta che i suoi occhi incontravano i lineamenti del giovane che presumibilmente poteva avere non più di diciotto anni. Ancora una volta la certezza di non essere poi così distante negli anni rispetto ad alcuni dei suoi studenti la costrinse a distogliere lo sguardo per alcuni istanti, giusto il tempo di mettere a fuoco, ancora una volta il paesaggio intorno a loro prima di tornare a scrutare le iridi grigie di lui. "Uh... A quanto pare non sono l'unico appassionato di vecchie costruzioni." Nuovamente la voce di lui tornò a farsi sentire ponendo fine a quel silenzio imbarazzante e nel contempo colmo di pensieri. Hope girò appena il busto in direzione della stamberga, osservandola nuovamente da una diversa angolazione. Più che vecchia costruzione, quella casa fatiscente poteva essere paragonata ad un rudere ancora in piedi per chissà quale assurdo motivo. -Sei largo di complimenti se ti limiti a definirla Vecchia Costruzione. Io guardandola riesco solo a pensare a un vecchio, vecchissimo rudere che vento, pioggia e neve non sono ancora riusciti a sopraffare.- Tornò ad osservare il giovane rivolgendogli un sorriso, poi senza ne chiedere, ne aggiungere alcunché in merito si avvicinò a lui e piegandosi con eleganza sulle gambe si sedette allungando le braccia dietro di se ed adagiando i palmi delle mani sul prato. Era il suo turno, doveva in qualche modo giustificare la sua presenza in quel posto. Scelse però di non impelagarsi in qualche fantasiosa scusa. -In realtà l’aria al castello è un po’ pesante oggi e durante l’anno scolastico non ho molto tempo per uscire dalle quattro mura del mio ufficio. Quindi ho deciso di fare una passeggiata e sono arrivata fin qui. Poi si sa, il fascino che questa casa riesce ad emanare è unico e quindi, eccomi qui.Parlò senza guardare il ragazzo negli occhi, attratta più che altro dal profilo incerto della costruzione, come alla ricerca di una qualche ispirazione. L’imbarazzo iniziale sembrava esser stato messo da parte e l’idea di non essere poi completamente sola era stata accettata dalla giovane donne. Improvvisamente il pensiero corse agli altri studenti, indaffarati nei preparativi del viaggio per tornare a casa. Si girò quindi verso di lui. –Come mai sei ancora qui? Non ti prepari per tornare a casa?- In realtà chi più di lei avrebbe potuto comprendere l’atteggiamento del giovane? Non molti anni prima si sarebbe rintanata in un angolo del giardino per osservare i suoi compagni fremere dal desiderio di tornare a casa, mentre lei era costretta a tornarci in quella maledetta casa. Abbassò lo sguardo sopraffatta da quel pensiero ed addrizzò la schiena sfiorando con la mano destra l’erba, arricciando alcuni ciuffi con le dita sottili.


 
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5 replies since 11/9/2014, 18:50   117 views
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