Nessuna apparente ragione;

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Just;
view post Posted on 1/10/2014, 16:45 by: Just;





Due buffetti sul risvolto dei pantaloni bastarono a rimetterli in riga e scacciare i piccoli rimasugli di prato. Si muoveva rapido, cauto, e così pure lei: sembrava, la loro, una danza tra ladri che si sono scoperti a vicenda nel nascondere i propri tesori, e giù il solito copione di scuse, giustificazioni, carinerie varie, il tutto per celare la semplice quanto probabilmente ovvia verità. Ovvero, che entrambe le parti in causa si trovavano lì per puro caso o curiosità. Bisogna dire, però, che l'atteggiamento e le movenze della professoressa contribuirono decisamente ad alleggerire (almeno per Random) il carico di imbarazzo: vedere quella donna saltare su e ritrarsi dalla porta come un bambino beccato a frugare nella marmellata divertì il ragazzo, che tuttavia non diede segno del proprio stupore per rispetto. I pochi anni di differenza che li separavano sembravano sparire come mai, in quella situazione, i toni erano pacati e cordiali, il contesto scolastico ormai concluso, entrambi cercavano una scappatoia per correre dove volevano senza sbattersi addosso. Random sorrise di rimando. "Ho già i bagagli pronti, miss Lancaster, e il treno parte domani." Tono rispettoso, un paio di ovvietà per evitare quella debole accusa che percepiva, ma che era meglio non lasciar passare. Si avvicinò con passo lento alla casa, descrivendo una specie di semicerchio, e mantenendosi a rispettosa distanza dalla docente. "Non sapevo nemmeno che si potesse aprire, quella porta: prima ho fatto un giro della casa, ma credevo l'avessero quantomeno chiusa a chiave. Sembra... piuttosto pericolosa, in effetti." Fu quando ebbe finito di dire queste cose che la sua mente, che aveva cortesemente aspettato lo svolgersi delle sue parole prima di intervenire, lo avvisò di un piccolo particolare che fino a quel momento gli era passato sopra la testa: la professoressa, al contrario suo, poteva essere lì per un buon motivo. Magari aveva qualcosa da fare in quel luogo, il modo in cui era saltata quando l'aveva salutata ne era indice, e magari lui la stava disturbando. "Se ha qualcosa da fare, in ogni caso, non ho intenzione di trattenerla, mi ero avvicinato solo per curiosità e noia: sono passato tante volte vicino a questo posto, senza notarlo..." E una mano portò un ciuffo di capelli neri dietro l'orecchio, a mantenere la sua antiestetica ma comoda posizione. Non aveva voglia di immischiarsi nei segreti altrui, né di dare fastidio a quella donna tranquilla, che in poco meno di un giorno se lo sarebbe tolto dalle scatole: ad un minimo accenno di fastidio per la sua presenza, avrebbe tolto le tende, magari sarebbe tornato in biblioteca un'ultima volta. Doveva esserci, qualcos'altro da fare, in quelle poche ore!

 
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5 replies since 11/9/2014, 18:50   117 views
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