Nessuna apparente ragione;

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~Hope™
view post Posted on 19/10/2014, 09:19 by: ~Hope™






Da quella posizione poteva scorgere il profilo intero della casa e nel contempo osservare con attenzione i movimenti del giovane che aveva deciso di sollevarsi per avvicinarsi nuovamente al rudere. Piegò leggermente la gambe e distese le mani lasciandosi accarezzare dall’erba scaldata dai raggi del sole. La brezza soffiava leggera accarezzandole il collo insieme ai caldi raggi che contribuivano a donandole sensazioni contrastanti e piacevoli; ben volentieri si sarebbe distesa su quel prato limitandosi a scrutare il paesaggio cercando cosi di non pensare a quei ricordi dolorosi che le erano balenati in mente. Sarebbe mai riuscita a dimenticare, ad andare avanti senza quel peso nel cuore? Avrebbe mai avuto l’opportunità, un giorno o l’altro, di vivere la sua vita senza ritrovarsi a fare dolorosi collegamenti con l’infanzia trascorsa a Villa Lancaster? Scrutò ancora una volta il giovane studente ormai prossimo alla stamberga. La sua presenza in quel luogo pareva del tutto casuale, o semplicemente il fato aveva scelto lui come diversivo a quei pensieri, un modo come un altro per trascorrere il tempo. Piegò maggiormente le gambe verso il busto e riportò le braccia in avanti, in modo da riuscire a stringerle avvicinandole al petto. Decise di mettere da parte il ricorso inerente l’ormai prossima partenza verso casa, scegliendo invece di concentrare l’attenzione sulla casa. In realtà tra le regole della scuola, vi era il divieto assoluto, per gli studenti, di avvicinarsi o addirittura entrare all’interno del rudere, più per una questione di sicurezza che per altro. -Molto pericolosa. D’inverno l’ho vista ondeggiare da una parte all’altra, spinta dal soffio incessante del vento proveniente da quelle montagne.- Sollevò leggermente il mento in direzione dalle cime ben visibili alle spalle dl giovane. Con un gesto rapido e aggraziato si sollevò e dopo aver passato le dita sulla stoffa ruvida di pantaloni per lasciar cadere i fili di erba si mise le mani in tasca, muovendosi verso il giovane. -La scuola è ormai terminata, al Quartier Generale tutto pare quieto, quindi posso tranquillamente affermare di avere del tempo a disposizione per me- Accarezzò con la lingua l’ultima parola, conscia di non poterla utilizzare spesso, come in realtà avrebbe voluto fare. Solitamente le giornate trascorrevano senza concederle un attimo per respirare o anche solo per fare una passeggiata e rilassarsi. Non che quello stile di vita le pesasse, tutt’altro, amava darsi da fare, avere impegni su impegni, cose da fare e compiti da svolgere. Ma ogni tanto sentiva il bisogno di evadere concedendosi un po’ di tempo per se stessa. Si fermò in prossimità del giovane osservandolo mentre con semplicità rimetteva in ordine una ciocca corvina ribelle. Non si sarebbe mai abituata al fatto di ritrovarsi a dover insegnare qualcosa a giovani che potevano avere al massimo qualche anno in meno di lei. Non era mai stato un grosso problema a Parte con Patrick che aveva abbattuto, senza troppe cerimonie, quel limite invalicabile. -Non mi tratterresti in alcun modo, ho scelto di mia volontà di restare. Siamo accumunati dalla medesima curiosità o semplicemente abbiamo scelto il medesimo diversivo contro la noia di fine anno.- Sorrise a quelle parole tornando ad osservare la casa, poi si portò in avanti, in direzione della porta d’ingresso. -Magari non è chiusa perché pensano che l’aspetto stesso di questo rudere basti ad allontanare i curiosi come noi- Sollevò leggermente gli occhi verso l’alto. -Al contrario a me affascina tutto questo mistero, desiderare qualcosa che alla fine è proibita, anche se magari non dovrei dirlo- Si morse leggermente le labbra, conscia di aver parlato troppo, come al solito. Girò rapidamente lo sguardo verso il giovane per constatare il risultato di quelle parole.




 
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5 replies since 11/9/2014, 18:50   117 views
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