Real Eyes, Realize, Real Lies., Privata

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Nathan Scott
view post Posted on 5/11/2014, 18:49 by: Nathan Scott
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VII Anno

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L’ascoltava parlare, rispondere a quelle domande e cercare di rivelare cose che forse di rado lasciava andare agli altri, lui si era fatto un’idea ben chiara di Zoey, non avendo la presunzione di conoscerla da tanto tempo, azzardava delle mere ipotesi.
Ossessionata dal controllo, non poteva far a meno di programmare ogni secondo della sua giornata, la sua diligenze e serietà la portarono subito a meritare quella spilla rosso-oro, ma c’era altro oltre quella figura, una ragazza che forse teneva dentro di se la paura per il futuro o il rischio che i suoi piani perfetti venissero sconvolti, magari dal primo giovane zuccone sorpreso in riva al lago nero. Vedere quella Zoey che pian piano rivelava una parte personale di se, proprio a lui, a quel ragazzo che più o meno tutte conoscevano fra i corridoi della scuola, lo riempiva d’orgoglio. Allora non doveva essere così male dopo tutto, magari non prima di essere diventato una bestia notturna.
Se davvero c’era una ragazza nella scuola che incarnasse il suo esatto opposto era proprio Zoey. Sentiva che il suo animo era buono, una dolcezza nascosta abilmente, ma comunque presente, e il metterci l’anima e la convinzione in tutte le cose della sua vita. Lui era un egoista, un cinico, il più delle volte ascoltava solo la voce dei suoi pensieri e non era solito programmare le cose, agiva d’istinto, trasportato dalle emozioni del momento, come una nave in balia delle onde.. il futuro? Nahh cosa poteva importagli che sarebbe accaduto se non avesse fatto alcune scelte, lui andava dritto per la sua strada, inseguendo un obiettivo, ma con la convinzione che la vita avrebbe potuto cambiare le carte in tavola in qualunque momento. La paura, o l’inquietudine per lui erano sempre sentimenti sbagliati, perché provarli per qualcosa che ti possa capitare nel futuro, non evita quell'evento, fa soltanto vivere un presente sbagliato. Magari se avesse accanto una come Zoey il suo carattere poteva migliorare, diventare leggermente più.. serio? E cercare di vedere oltre il divertimento della giornata, o del provarci con la prima che passi per il giardino della scuola..
- Se ne valesse davvero la pena -
Rimarcò con tono basso le parole della ragazza, chissà se avesse davvero messo in pratica quel che asseriva, in quel momento Nathan non poteva certo dire il contrario, dopo tutto erano in piena notte seduti in riva al lago, più insensato di così. Sorrise continuando a guardarla come si fissa un quadro per la prima volta, e doveva ammettere di perdersi alcuni secondi senza udire alcuna parola dalla sua bocca, poteva rimanere lì senza dir nulla, che Nathan sarebbe rimasto a vederla allo stesso modo.
La temperatura continuava a scendere al limitare della foresta, e se Zoey invece di fare la galletta si sarebbe portata la divisa pesante ora non era costretta a tremare, e per di più a far liberare Nathan dal suo bel maglione.
- Tieni, forse ti va un po’ largo, sia mai che per colpa mia ti predi davvero un raffreddore -
Sorrise porgendo il maglione alla Grifa, per lui il freddo era quasi inesistente, ma decisamente più apprezzato del caldo. Intanto un altro tassello privato della ragazza veniva rivelato, la sua famiglia, le sue origini, e quel peso di un abbandono che ancora stentava a nascondere del tutto, almeno a se stessa. Certe emozioni erano difficili da seppellire, specialmente per una ragazza emotiva e vera come lei.
- Ehi non devi mai essere triste vicino a me, intesi? -
Sorrise sfiorando il mento di Zoey con il dito, lui azzardava un po’ troppo, ma era nella sua natura, era lei la ragazza posata e razionale, e lui lo spavaldo campione di tuffi nel lago.
Quella frase non poteva esser detta con leggerezza, cosa che il ragazzo faceva molto spesso, un suo brutto difetto era il non dar peso alle parole, suo padre glielo avevo sempre ripetuto “le parole possono uccidere le persone”. Quando un uomo dice delle cose ad una donna, si prende l’onere di dirle la verità e di rispettare quelle parole, diventa una responsabilità per lui, che uomo è uno che parla a vanvera?
Lui sarebbe riuscito ad onorare quelle parole, senza dire frasi di circostanza, che poi venivano trasportate dal vento poco dopo. Un Vampiro non era certo il classico esempio di dolcezza e protezione per una fanciulla, ma in fondo Nathan quando mai era stato come tutti gli altri?
 
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18 replies since 24/9/2014, 12:57   398 views
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