Real Eyes, Realize, Real Lies., Privata

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Nathan Scott
view post Posted on 2/12/2014, 20:49 by: Nathan Scott
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VII Anno

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Sinceramente non l’avrebbe mai detto, sin da quando vide quella ragazza quasi un anno prima, che una notte potesse trovarsi accanto a lei e baciarla senza finire in fondo a Lago Nero. Zoey aveva ricambiato il bacio, timidamente, e seppur incredibile la cosa lo fece sorridere, lui non era abituato a quei brevi assaggi, non era tipo da bacetti a stampo, ma dopo tutto era attratto anche da questo lato della ragazza, riservato e inesperto. La serietà della Prefetta abbracciava ogni suo lato, da quello accademico a quello sentimentale, era assurdo che avesse lasciato fare proprio a Nathan quel gesto così intimo, a meno che non riponesse in lui un’inspiegabile fiducia. Quali erano allora le intenzioni del ragazzo? Poteva dire di essere una persona seria nei rapporti col l’altro sesso? Poteva, ma chi gli avrebbe creduto, erano i fatti passati e le storielle che circolavano al castello ad incastralo e a smontare ogni sua buona intenzione. L’unica cosa da dire era che amava rischiare, buttarsi sugli eventi e vedere cosa il destino avesse in serbo per lui, a tal proposito ricordava una frase in particolare, letta su un vecchio libro di Storia “Nella vita bisogna tentare, perché se non hai mai tentato non hai mai vissuto” Le parole avevano un tale potere su di lui, potevano cambiare radicalmente la sua vita e il suo modo di vedere le cose, molto spesso dava retta ai pensieri degli antichi scrittori del passato per orientarsi e fare la scelta giusta... quelle poche e rare volte. Quell’azzardo aveva portato ad avere Zoey più vicina di qualunque altra ragazza nella sua vita, poteva pensarlo come un semplice bacio, niente di più, lo stesso che diede ad una ragazza con gli occhi viola proprio in riva a quel lago, ma non sarebbe stato sincero con se stesso, per la ragazza significava forse qualcosa di importante, e stranamente anche per il Vampiro non era stato un semplice bacio. Le emozioni che sentiva, se poteva definirle ancora emozioni, lo lasciavano un po’ confuso, come poteva essere stato imprigionato da quegli occhi, come se fosse una matricola alle prime armi? Poteva davvero mettere la testa a posto con quella ragazza al suo fianco? Cercare di cambiare, e non solo riguardo ai comportamenti che le altre gli attribuivano, ma anche a sfumare quell’oscurità nel suo cuore. Fu lei a interrompere quel contatto come se volesse di più, una sicurezza, convincersi che quel che stesse facendo non l’avrebbe ferita o presa in giro in alcun modo. Con la mano sfiorò quel viso che il tempo non avrebbe mai cambiato, guardando il ragazzo negli occhi gli rivolse poi una domanda, del tutto inaspettata.. Nathan a quel tocco chiuse leggermente gli occhi, quel calore era così diverso da quel che sentiva ogni giorno da quando era stato trasformato, era una sensazione così bella che a fatica riusciva a sottrarvisi, poi quelle parole lo distrassero completamento dal momento. Non riusciva ad esprimere quel che significasse per lui tutto questo, non era amore, non poteva esserlo, ma neanche un inganno.. Era attratto da lei, e per questo l’aveva baciata, ma non c’era solo la mera attrazione, era qualcosa di più, forse se esistesse una parola avrebbero dovuto definirla insieme. Sospirò, poggiando la mano su quella di Zoey, la stessa che sfiorava dolcemente il suo viso, e poi la strinse, non troppo, ma abbastanza che lei potesse sentire la pressione in quel gesto. Non voleva che Zoey intravedesse una finta dolcezza in lui, o un senso di indecisione su quel che stava facendo, lui era convinto di loro due, voleva quella ragazza, lei e nessun’altra.
"Significa che, non voglio che domani finisca, che i problemi o quello che gli altri dicono lo facciano finire.. Significa che voglio noi."
Concluse cercando di far capire a quella zuccona che cosa rappresentasse per lui, quel che provava in quel momento; sapeva di essere egoista nel nascondere i suoi segreti, forse l’avrebbe messa in pericolo se avesse deciso di rivederlo, ma non poteva nemmeno decidere per lei. Le cose si fanno in due, non l’avrebbe obbligata, né tanto meno morsa, attendeva solo che un pensiero uscisse dalle sue labbra, prima di farla smettere di parlare troppo e baciarla come se fra pochi attimi il sole avesse deciso di mandarlo via da quella riva..
 
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