| *Non pensavo di creare cotanto scompiglio solamente spegnendo la luce* Il Fato gongolava soddisfatto, aveva ben altro in mente, qualcosa che andava ben oltre il semplice spaventarli, ma si godette comunque la scena, forse aveva seriamente sottovalutato il potere del buio. Nulla riuscì a scalfire l’oscurità, la magia pareva non avere effetto e nemmeno Nathan e Arya riuscirono a vedere nulla più che qualche sagoma sfocata, ma l’impenetrabile velo nero era ormai destinato a scomparire, presto tutti avrebbero rivisto la luce e non solo quella. Quella cena, all’apparenza normalissima (eccezion fatta per i costumi), stava per diventare la scena di un crimine. I commensali, per la maggior parte ancora seduti, non poterono dunque percepire che qualcuno, forse per vendetta, forse per antipatia, forse per puro divertimento o, semplicemente per follia, si preparava a mettere fine alla vita di qualcun altro. Bacchetta alla mano non ci pensò due volte, puntò verso il soffitto, lì, dove poco prima i lampadari illuminavano la sala e, senza fiatare, castò un “Diffindo”, rapidamente, prima che l’oggetto arrivasse anche solo a metà della sua corsa verso il tavolo, lo scaraventò in direzione della sua vittima, un movimento deciso e veloce, un “Oppugno” non verbale e il misfatto era fatto. Nessuno vide nulla, ma tutti sentirono un sonoro tonfo. E luce fu, il criminoso atto era compiuto, tutti dovevano vedere, tutti dovevano sapere, tutti si dovevano sentire in pericolo, nessuno poteva uscire, nessuno poteva entrare, come avrebbero reagito i commensali a quella visione? Adelaide Van Strooker giaceva a terra senza vita, la sedia poco più in là con una gamba rotta e il grosso lampadario le comprimeva la gabbia toracica, l’urto era stato troppo violento, il peso dell’oggetto sproporzionato alla ragazzina e, inevitabilmente, la Morte era sopraggiunta a reclamare la sua anima. Quante possibilità c’erano che il colpevole si facesse avanti e confessasse il suo reato? Nessuna, era stato ben furbo a cogliere il momento migliore per agire, nessuno l’aveva visto, nessuno l’aveva sentito, ma, nemmeno lui poteva infrangere le regole, nemmeno a lui fu concesso di vedere oltre l’oscurità e, quando vide la fanciulla priva di vita, sapeva di aver mancato il bersaglio, di aver fallito. Deluso dal fallimento, arrabbiato per aver colpito la persona sbagliata, promise a se stesso che la volta successiva nulla gli avrebbe impedito di centrare il bersaglio, non si sarebbe arreso, non si sarebbe fermato, ma questo, i nostri commensali, ancora non potevano saperlo. Qualcuno avrebbe vendicato la ragazzina? Qualcuno avrebbe cercato di scoprire cosa fosse successo? Una cosa era sicura, potevano contare solo su loro stessi, se volevano uscire di lì dovevano risolvere il mistero e, l’unione fa la forza, ma di chi potevano fidarsi? Chi dava loro la certezza che l’assassino non fosse proprio accanto a loro? Si entra, finalmente, nel vivo del gioco. Giusto qualche piccolo chiarimento: -Come avevo detto, nessun incantesimo vi ha permesso di illuminare la stanza, né di vedere al buio, Nathan, Arya, dato che, per vostra natura avete l’abilità di vedere al buio, diciamo che ho limitato il vostro potere (che ora torna comunque pienamente operativo) quindi, nemmeno voi siete riusciti a vedere cosa sia successo. -Il black out ha interessato anche la magia, ma ora, col ritorno della luce, le vostre bacchette tornano a funzionare e vi dirò di più, ognuno di voi, dal primino al ministro, potrà attingere a tutti gli incantesimi del forum, dalla prima classe a quella maestra, quindi sbizzarritevi, non vi capiterà mai più (non vi è dato sapere il perchè, quindi almeno tentate di sembrare sorpresi quando lo scoprirete). -Come detto la stanza era sigillata, chi ha scritto di essere uscito, di averla abbandonata, di aver camminato etc, in realtà scoprirà di essere ancora lì. -Ricordo che nessuno può andarsene, non è possibile nemmeno smaterializzarsi. -Adelaide Van Strooker è morta, dunque fuori dai giochi, ma le sarà concesso di tornare sotto forma di fantasma, dovrà ovviamente descrivere la sua morte e poi potrà infestare la sala come più le pare (non potrà però aiutare gli altri a scoprire chi è l’assassino) -Cosa vi chiedo ora? Mi pare ovvio, dovete scoprire chi è l’assassino, fatevi le domande giuste, tentate di cercare indizi, fate supposizioni ben pensate e ragionate, ma, attenzione, distinguete ciò che i vostri pg sanno, da ciò che voi sapete. Voglio vedervi ragionare meglio di Sherlock. Un’ultima cosa, l’unione fa la forza, più teste sono meglio di una, ma se volete lavorare da soli non sarò io a impedirvelo.
Avete le solite 24 ore di tempo per postare.
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