~ Il diario di un BELLIISSSSSSimo Corvonero

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Giuky93
view post Posted on 20/12/2014, 01:46 by: Giuky93     +2   +1   -1
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Dopo un paio di giorni dalla scoperta, la vita di Ophelia prese una piega decisamente...storta.
Le sue notti erano popolate da domande, che si susseguivano una dietro l'altra, senza un'apparente risposta. Per quanto il solo pensiero di avvicinarsi a quel diario le dava disgusto, dopo due settimane voleva ritentare. Guardare di nuovo fra quelle pagine color marroncino chiaro, che ancora puzzavano di antico. Quella pelle di color blu che le ricordava qualche animale fantastico mai visto, uno di quelli che gli raccontava nelle favole nonna Marge. Nonostante tutto, non riusciva ad avvicinarsi: entrava sempre di soppiatto qualche coinquilina, nei corridoi fuori lezione sbucava sempre Gazza, con quel suo tono scocciato a richiamare tutti i studenti per mandarli altrove. Non si azzardava durante le ore di lezione, seguirle era diventato un obbligo per via delle sue insicurezze riguardo agli esami, ormai prossimi. Tantomeno in biblioteca, luogo da cui è "apparso misteriosamente" , anche se effettivamente avrebbe cercato volentieri quella strega bionda con lo chignon che la rimbeccava dietro scalpitando nevrotica, pensando a che fine avesse fatto, e come aveva fatto a sparire in così pochi secondi.
Finché un giorno, proprio tre settimane prima dagli esami per il secondo anno, tutti erano in giardino. Chi per godersi quei pochi attimi prima della chiusura totale sui libri, o chi per chiedere delucidazione al professore di Erbologia, o per chi si voleva dirigere al campo di volo, riuscì finalmente a trovare un po' di tempo.
Non c'era nessun Tassorosso nei paraggi, o almeno che conosceva. I ragazzi erano tutti sparsi in gruppetti, chi fermi vicino all'entrata del castello, chi ai bordi degli alberi più fitti, non distante dalla Foresta Proibita, qualcuno intorno all'orto di zucche, e un gruppo di corvetti intenti ad allenarsi camminavano lentissimamente verso il campo. L'estate era ormai iniziata da un bel po', tanti colletti di camicia sbottonati, braccia sulle fronti, e una leggera brezza che proveniva da nord, un cielo splendente. Tené il diario stretto fra le braccia, con la parte della copertina coperta dalle maniche rigirate della camicia. Scese i scalini del castello, svincolando i corvi tutti eccitati dagli allenamenti. Avanzò guardinga verso la parte più verde del giardino, il caldo era veramente pressante, poteva sentire quasi subito la pelle diventare quasi bollente dopo pochi minuti dall'uscita del castello. Alla sua destra c'era una zona un po' più "appartata", non c'erano gruppi nelle vicinanze e poco più avanti partiva una fitta vegetazione che tratteneva la luce calda del sole, che a quell'ora si trovava proprio dietro gli alberi. Trovò un ippocastano particolarmente coperta dall'ombra, il sole sarebbe giunto massimo 3 orette dopo, aveva tutto il tempo del mondo per leggere il diario. Inoltre non si doveva neanche preoccupare troppo, assomigliava a un normalissimo libro di narrativa o da studiare...se non fosse per quella cicatrice dietro visibilissima e molto profonda, dalle quali si intravedevano quasi le ultime pagine scricchiolanti. Ecco, lì le scuse andavano a farsi friggere. "Me l'ha graffiato Crystal", certo, un gatto grande quanto una mano. Si piegò per terra e poggiò la schiena leggermente sudata dall'alta temperatura sulla corteccia e fece un lungo respiro tenendo il diario appoggiato sulle gambe incrociate. Guardò per un'ultima volta in giro, dopodiché, abbassò lo sguardo e aprì il diario alla pagina 2-3.




• Il diario di un BELLISSimo Corvonero •YPc5gfh
L'allenamento di Quidditch | 04/02/1992 | Castello di Hogwarts | Dormitorio Corvonero |

Caro, caro coso noioso, chiamato anche diario.
Ah giusto ce ne voleva solo uno di "caro".Vabbè.
Mi ero ripromesso di scrivere qualcosa di stupido e inutile ma ho fatto qualcosa di MOLTO meglio! Ero a lezione di Storia della Magia quando mi sono ricordata della tua NOTEVOLE utilità: ho fatto un bellissimo disegno, un drago volante di color verde. Sì sai qui li descrivono sempre come draghi rossi, e invece io me li immagino verdi. O anche blu. Mi piace il color verde, ne sono sempre stato attratto. Ha un non so che di...ipnotico. Non credi?.
Cosa diamine ho scritto???
Torniamo a monte. Ero in classe no?...Beh proprio quando pensavo di andarmene è finita l'ora! Il caso. E insomma sono uscito insieme ai miei amici Felix e Steve, e proprio quando desideravo ardentemente di volare, mi trovo Dave Lancaster, il nostro caro perfetto che ci dice secco e diretto -"Dopo pranzo. Ore 15. Al campo di Volo.". Dovrei pensare più spesso ehehe si era un chiaro segnale "Tocca allenarsi, dobbiamo farli a strisce ai nostri prossimi avversari". Non erano ancora usciti i tabelloni del torneo, eppure sarebbe iniziato ad Aprile! Non manca tanto. Ah, povero te, giustamente non lo sai. Sono il cercatore della squadra dei Corvonero, ormai da un annetto buono. Ho vinto due partite di torneo, una contro i Grifondoro e una contro i Serpeverde. Ahimè, non ce l'ho fatta contro quei dannati Tassorosso. Il loro cercatore aveva troppa esperienza rispetto a un novellino come me...ma...AH. Quest'anno abbiamo la coppa in tasca. Il caro David Wirrell è andato in pensione! Lo scorso anno ha dato i M.A.G.O. Il che voleva dire F U O R I. E inoltre mi sembra di ricordare che il cercatore dei Serpeverde era rimasto disarcionato in una partita contro i Grifondoro, gamba rotta per un bolide non preso dai Battitori e mascella spappolata da una gomitata dell'altro cercatore. E' stata veramente brutta quella partita, sembrava una rissa in volo! Ma io stesso mi sento un guerriero quando vedo tutti dall'alto e combatto fiero con la mia Nimbus 1500, la migliore fra tutte. Ci sono le Comet, e anche le Cleansweep che effettivamente vendono un sacco, ma...si sa che i migliori hanno sempre il meglio no? I miei me l'hanno regalata per il mio compleanno, 6 Giugno, non te lo dimenticare piccolo cosetto! Mi raccomando.
...non ce la farò mai a tenere il filo logico del discorso. Diceeeeeevo che poi dopo essermi abbuffato come un maiale a pranzo (molti non mangiano per il nervosismo, io incamero tutto e digerisco subito! Tsk. Anzi se non mangio svengo) vado verso la sala principale per poi prendere i scalini per arrivare nella Torre di Divinazione. Sembrava tutto tranquillo quando dalle scale magiche sento un urlo di una ragazza, urlava "TERRYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY TERRY VIENI QUIIIIII. Terry non ho tempo da perdere! Ti prego vieni qui sbrigati! DAIII! TERRYYYYYYYYY FERMOOOOOOO".
Non avevo la più pallida idea di che cosa stava succedendo, in ordine: sentivo una ragazza urlare, correre verso di me, e uno squittìo che diventava sempre più forte, più forte, doveva essere nei paraggi.Supponevo quindi che questo "Terry" fosse il topo di questa ragazza. Abbassando lo sguardo potevo intravedere la testina che puntava verso il Giardino, così appena cercò di passare sotto le mie scarpe, ho leggermente alzato il piede e ZAC!. Gli ho schiacciato la coda appena in tempo.
Uno stridulo fortissimo riecheggiò per tutti piani bassi del castello, avrebbe potuto sentirlo chiunque. Era fastidiosissimo.
Però, si era placato. Il piccoletto girava su se stesso e allora mi sono abbassato per tirarlo su dalla coda, tutto ciondolante. In pochi secondi mi sono ritrovato la proprietaria a massimo 300 metri, che mi fissava. Mi aspettavo un bel "oh mio eroe graaaazie" da una delle mie tantissime e famose fan. Eppure non riuscì a pensare. Non potevo neanche immaginarmi lontanamente di quello che potevo avere..lì.
Due enormi occhi verde smeraldo che mi fissavano. Abbastanza arrabbiati devo dire sì. Capelli castano scuro, fluenti e mossi fino al collo. Labbra sottili, ma la bocca era larga. Era un po' più bassa di me, non riuscivo a distogliere lo sguardo. Non so come descrivere...era come se tutto fosse in rallenty, non sentivo nulla. Stava per aprire la bocca. Sì, tra qualche secondo mi sarei risvegliato. E anche bene.
"TUUUU Come hai osato schiacciare il MIO topo?? EEH? Chi ti credi di essere? Stavo quasi per prenderlo, nessuno ti ha chiesto di farlo." Disse facendo una sfuriata incredibile, e arraffando il topo dalla testa, oramai svenuto, che stringevo dalla coda.
"Veramente mi era solo capitato di passaggio. Se non era la mia scarpa sarebbe stata quella di un altro. Di un professore. O del guardiacaccia!" Gli dissi sarcastico.
Lei mi guardò con tutto l'odio possibile e fuggì via verso il piano terra, quasi correndo. Anche io per un pezzo mi sono messo a correre, non avrei fatto in tempo a prendere la scopa e la divisa da Quidditch per l'allenamento. E poi prendere e riscendere giù tutti gli scalini.
Con tutto il fiato possibile, raggiunsi il dormitorio e..ripensavo a quella ragazza. Di che casata era? Non ho fatto in tempo a vedere. C'era qualcosa di strano? Perché mi sento..in colpa? Sono riuscito a fermarlo e invece di ringraziarmi mi ha preso a brutte parole. E io di certo non posso farmi travolgere da una ragazzina dalla voce alta. Eppure..boh. Che strano.
Andiamo a volare.
Scesi con Steve e Felix, velocemente verso i scalini, sicuramente avrei trovato il prefetto Lancaster, non che Vice-Capitano della squadra già in campo. Giunti in quell'immenso prato, di fronte a quegli altissimi cerchi, trovammo la nostra squadra al completo. Io, come l'intramontabile cercatore superfigo. Steve Hu come cacciatore sfonda linee. Leena Harrington come cacciatrice di difesa. Felix Carter, battitore sinistro (proprio perché mancino!) Dave Lancaster, battitore destro e vice-capitano, uno dei migliori in circolazione a mio parere. E infine, Krieg Jeager, portiere e capitano ufficiale della squadra, un mentore per me. Ci ha parlato di svariate tattiche di gioco, e quando ha visto nei nostri occhi l'euforia e la voglia di volare, ci ha lasciati andare, purché con lo scopo di allenarsi. I ragazzi facevano qualche tiro verso la porta, i battitori a turni, si rifilavano un bolide sfrecciante, come ping pong. Mentre io facevo qualche giro, qualche picchiata, e giro della morte per riscaldare la circolazione in tutto il corpo. L'aria sul viso è qualcosa di meraviglioso, rilassante, la giornata era molto fredda ma per via della fitta pioggia, qualche settimana fa la neve è sparita, perciò era possibile volare. Finito l'allenamento! Si stava facendo sera ed eravamo quasi tutti scesi, chi metteva a posto il baule con l'occorrente, quando irruppero nel campo la squadra dei Serpeverde. Fra tutte erano quelle che forse riuscivano almeno quasi a parlarsi, ma almeno non ci sarebbero stati arti rotti. Con sicurezza, Jaeger raggiunse il capitano della squadra dei Serpeverde, Jules Bellamy, un tipo che se la credeva alquanto, come se avesse un ago tra il collo e il mento, obbligato a guardare dall'alto tutti quanti (un po' anche per la sua infinita altezza. Starà stato sul metro e 95. Una torre.) Cacciatore se non sbaglio. Non mi ricordo di averli guardati per molto tempo, ma vedevo che ogni tanto mi lanciava occhiate scorgendo da Lancaster e sorrideva a mezza bocca, parlando tutto spavaldo. Poco dopo Lancaster si gira verso di me, e mi fa segno di venire da loro. Ho pensato "ok adesso mi caccia via" o "mioddio cosa mi deve dire quello smidollato?" così sono andato lì bello impettito (anche se avevo ansia). Vado lì davanti e stringo la mano a Bellamy, che mi lancia un sorriso a 32 denti, con quel bianco che rifletteva ogni luce rimasta, che mi disse "Tu devi essere il "famoso Gary" eh? Un paio di primine mi hanno parlato di te e, ah sì! Sei stato tu a farci perdere la finale con 70 160! Eeeh, bene ti ho chiamato qui con il consenso del tuo capitano per farti conoscere P E R S O N A L M E N T E la nuova cercatrice!"
Cercatrice? Da quando i Serpeverde hanno il coraggio di ammettere una donna come cercatrice? E soprattutto, per quanto sfigato fosse il precedente, chi poteva sostituire la sua esperienza e la sua scopa soprattutto???
"Lascia che ti presenti una nuova cadetta. Crediamo molto in lei e sono SIIIICurissimo che ha del gran potenziale."
La figura, che impugnava in mano una Cleansweep 11, scorse dall'ergumeno biondo occhi marroni mettendosi davanti a lui come una figlioccia, di fronte a me.
Non ci volevo....davvero....credere.
Chi mai poteva essere di tutte le ragazze di Hogwarts? Ohwssì. Proprio lei. L'urlatrice dallo sguardo ipnotico.
I nostri occhi si erano incrociati. Odio? Vendetta? Rabbia? Sfida? Desiderio? Non sapevo quale scegliere fra questi ma..tanto era inutile. La mia testa era vuota. E il mio sguardo vuoto, torvo, e fisso su di lei, che ricambiò nella stessa identica maniera. Nessuna espressione ben visibile se non estremo stupore.
"Si chiama Judith Spencer".
Non sono riuscito a pensare più a niente. Tutt'ora qui, sul letto, non credo dormirò. E' come se mi avessero preso un dissennatore e questo si sarebbe poi messo a sbaciucchiarmi.
Non ho più voglia di scrivere.

~Non voglio dormire. Ho paura di sognarla.



Chiuse di getto il quaderno più forte che poté, scordandosi ovviamente di averlo fra le gambe, così creando un bel livido sul ginocchio causato dalla sua stessa goffaggine. Guardò per aria sconvolta. Aveva il fiatone e il cuore all'impazzata. Cercò di calmarsi, o almeno, ci provò, e riaprì il quaderno alla pagina di prima.
Rilesse la quart'ultima riga. C'era davvero scritto "Judith Spencer". Nessuna sbavatura. Nessuna lettera scritta male o scarabocchiata, seppur la scrittura del ragazzo fosse orribile e a malapena indecifrabile.
**Deve...essere un'omonima. Si, per forza. Non ci sono dubbi. Sì deve essere così". **
Il cognome "Spencer" era piuttosto comune, e doveva indubbiamente avere non so quante omonime nel paese. Cercò di autoconvincersi che fosse così, per scoprirlo poteva solo andare avanti.
Mandò giù il rospo a denti stretti, e si alzò da terra con il diario sottobraccio. Il sole era ormai arrivato al picco più forte, e trapassava tutti gli alberi che la coprivano, non aveva senso rimanere lì, se non per sciogliersi.
Un nuovo piccolo tassello.
Quel diario iniziava ad essere importante.






Scelta Pv -
Garric Beaufort (14-17) - Kevin Zegers
Garric Beaufort (18- "??") - Richard Armitage
I lineamenti saranno un po' diversi, ma le fanciulle non si lamenteranno :fru:
 
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