~ Children should not play with dead things., {privata - pro Je'}

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Jessica A. Evans
view post Posted on 3/2/2015, 16:55 by: Jessica A. Evans






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La luce del sole tra i monti baluginò sulla superficie del lago, rilucendo e abbagliando con le sue luminescenze le iridi chiare della Corvonero, che fu costretta a distogliere lo sguardo. Sorrise, senza vederla, in risposta alle parole di Chrisalide, mentre sbatteva rapidamente gli occhi, con la speranza di riacquisire pienamente la vista. Barcollò leggermente, con il campo visivo offuscato da macchioline biancastre, e avanzò di qualche traballante passetto, costeggiando la riva del lago. Quando i pois candidi si diradarono, poté finalmente ripristinare il proprio equilibrio e allontanare il rischio di cadute. Incrociò le braccia al petto, stringendosi nel giubbotto per ripararsi dal vento che sfiorava la superficie del lago, portando con sé l'umidità dello specchio d'acqua, per poi avvolgerla in un turbinio di capelli vermigli. Lo sguardo puntato sulle onde che scivolavano pigre sulla riva, muovendo i sassolini del fondale, facendoli tintinnare tra loro.
《 Credo sia per via di mio nonno... Howard P. Lovecraft. Era uno scrittore... mi ha lasciato un'incredibile ereditá letteraria. Probabilmente avrai sentito parlarne o letto il suo nome in biblioteca...》
Quelle parole le perforarono il cervello come un proiettile, facendole voltare il collo verso Chrisalide, così rapidamente da farsi male. "Per Minerva e Diana, sei la nipote di Lovecraft?" mormorò massaggiandosi il collo formicolante; l'espressione da pacifica a sorpresa. "Lo sapesse mio padre, morirebbe di invidia! Sai, lui è uno scrittore emergente, si occupa principalmente di romanzi per bambini e adolescenti. Adora la letteratura, è grazie a lui se conosco il tuo illustre avo. Mio padre mi ha costretto a leggere montagne e montagne di libri, di tutti i..." non terminò la frase, mentre lo sguardo diveniva vacuo e si smarriva tra le infinità dell'orizzionte. Ebbe un attimo di smarrimento, ripensando alla sua infanzia felice, trascorsa nell'immensa biblioteca di Villa Prince oppure immersa nella lettura di qualche romanzo - che non poteva certo trascurare, parole del padre - distesa in giardino, con vista scogliere di Dover. La risacca del lago stimolò la memoria ad andare a briglia sciolta, rievocando il suono delle onde del Mare del Nord che si infrangeva sui bianchi e mastodontici scogli. Si rivide bambina, in compagnia di sua sorella e quell'immagine le trafisse il cuore come una spada. Un dolore atroce le si propagò da quella ferita psicologica, facendole ardere il petto. Chiuse gli occhi per qualche secondo, costringendosi a respirare, ricacciando indietro le lacrime che minacciavano di scendere e i ricordi dolorosi; quando li riaprì, si riscosse, scuotendo appena il capo e stampandosi un sorriso in volto in direzione di Chrisalide che, nel frattempo, si era seduta sul molo che sporgeva nel lago. La seguì, rimanendo in piedi al suo fianco, osservando le scure e vorticose acque sotto di sé. 《 Che tu ne sappia, é permesso qui al castello avere piú di un animale domestico? Il mio gufo non mi calcola nemmeno un po', stavo pensando di prendere un gattino...》
Jessica ringraziò mentalmente la giovane per aver introdotto un argomento che potesse aiutarla a distrarsi. "Beh, io ho due animali. Ho un gufo e una puffola pigmea e sono al corrente di molti studenti nella medesima situazione" mormorò pensierosa. Effettivamente quando Jane Read le aveva regalato il suo adorato Mail, non si era posta il minimo problema nel portarlo a scuola. Si chiese se, dal lato normativo, avesse dovuto domandare il permesso a qualcuno, ma la piccola e pigra puffola, che passava la maggior parte della propria vita accoccolata sul suo letto del dormitorio, non dava il minimo fastidio. "Capisco la tua necessità. I gufi sono animali intelligenti e utili, ma sono d'accordo con te, un gatto è più socievole. Ho un bellissimo Persiano crema a casa con la mia famiglia, e mi manca terribilmente". Di nuovo un sospiro, pensando a quel pigrone del suo micio, che ormai era diventato anziano, persino per catturare uccelli o lucertole. "Dovresti provare a chiedere ad un Caposcuola di fiducia, se ne conosci, o alla tua capocasa. Onestamente non so chi sia per Serpeverde, sono desolata". La sua lacuna nelle informazioni era imbarazzante, avrebbe dovuto risolvere la questione in breve tempo. Non poteva nascondersi per sempre dietro alla scusa della sua lunga assenza, ormai Hogwarts era tornata ad essere nuovamente la sua dimora e, come tale doveva considerarla, anche dal lato pratico. SI mise le mani in tasca, ripromettendosi che, alla minima occasione, avrebbe tartassato o un suo Prefetto o, addirittura, la sua amica Caroline per aggiornarsi sui tempi correnti.



 
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8 replies since 23/11/2014, 05:49   141 views
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