Era giovane, certo, doveva però esserci sotto anche dell'altro, non sarebbe stato plausibile anche solo pensare il contrario. Certo, i giovani avevano i loro personalissimi pensieri, ed opinioni, guai a toccarli, e metterli in forse, ma da lì ad un silenzio di tomba ne sarebbe sempre corso parecchio. Gli Attwater cosa potevano avere mai in comune con i Babbani? Qualcosa doveva esservi, un legame, un sottile nesso che gli sfuggiva, che non aveva mai saputo, del resto, l'omniscienza sarebbe stata anch'essa terribilmente tediosa, a modo suo. Non erano Babbani, o Mezzosangue, quindi quella pista andava esclusa, eppure la conoscenza e l'interesse della giovane per quei campi del sapere erano profondi, se non del tutto insoliti, ben più ampi di quanto non avrebbe ammesso lui stesso, che in certi ambienti, era da sempre considerato un pioniere di quei rapporti sì strambi, ed eccentrici. Sarebbe mai cambiato qualcosa? La domanda taciuta e tacita di fondo sembrava essere comunque sempre quella, ed in tutta onestà non si sarebbe potuto scommettere molto sulla sua riuscita. Sarebbe davvero cambiato qualcosa, di lì a pochi anni? Perchè avrebbe dovuto? Quali cause avrebbero innestato il mutamento? Quanto era probabile una Guerra? Una nuova Grande Guerra Magica, non ce n'era sentore, ve ne sarebbero già state le avvisaglie? O forse no? Era possibile mantenere così a lungo il segreto, mobilitando tali ingenti forze, da riuscire a rovesciare in breve tempo una serie di Governi amici, prendere il controllo strisciante di una serie di alleati, e tentare il colpo gobbo, prima che risuonassero le campane d'allarme lungo le frontiere d'una ancora addormentata, e quieta Europa. Che l'Inverno stesse arrivando? Che fosse solo un'altra fase di una lunga e travagliata stagione autunnale? Che la stagione fosse palesemente fallace? Come determinarla era dubbio, incerto, le pratiche antiche, arcane, fallibili, umane. C'era una Verità superiore da conquistare, comprendere, e di cui farsi aquiliferi? Un messaggio da annunciare alla nuova epoca? Dio era nuovamente morto?
Eppure, accarrezzò improvvisamente l'ipotesi malsana che in fondo alla giovane Tassorosso potesse anche non interessare tutto quello. Era giovane, era una studentessa, un Prefetto, una nipote, come fargliene una colpa? Avrebbe mai potuto? Era compito di altri, dovevano occuparsene, era il loro uffizio ad imporglielo, avevano delle responsabilità, ed altri le avevano avute, prima di cedere il testimone, molti, troppi, contavano sul lavoro di pochi, ce l'avrebbero fatta? Il Mondo, com'era giusto che fosse, era e sarebbe continuato ad essere nelle mani di pochi, se si fossero sbagliati, tutti ne avrebbero pagato le conseguenze, con una nuova lunga Era oscura. Flussi e riflussi storici, era giusta e sana l'alternanza, per quanto palese o meno che fosse, il Ministero era influenzato, il Ministro la metà degli anni al potere un burattino nelle mani di qualcuno, un capro, un paravento per i comodi del vero potere, un simbolo, sacrificabile al momento opportuno. Era fuori dai giochi da molto, lo sarebbe rimasto, quanto salda era la presa sul potere del Ministero? Erano vere le voci di crescenti instabilità nei bassifondi? Quali rischi si andavano stratificando, ed accumulando pazientemente? Cosa c'era di vero?
E nuovamente la giovane aveva funzionato come perfetta ed efficiente ancora, era tornato sul pezzo, ci doveva tornare, nulla di più semplice, ed allo stesso tempo difficile, complesso, irrealizzabile, se non a costi proibitivi. Certo, la giovane non comprendeva appieno tutto il discorso, quanto era probabile che l'avrebbe compreso? In fondo, nemmeno lui lo comprendeva davvero appieno, sul serio, sino all'ultima stilla. Sarebbe stato possibile il contrario? Era verosimile? Qualcosa del genere era probabile? Quanto? In una qualche scala logaritmica? Molto andava oltre l'umana comprensione, giocavano tutti come ignari scolaretti sulle rive dell'Oceano della conoscenza, tentando ogni volta la sorte, rischiando il disastro, più o meno inconsciamente, confidando che la Provvidenza gliela mandasse infine buona, ancora una volta. C'era fine a quell'eterno gioco d'azzardo? Ve ne sarebbe mai stata una? Quanto la comprensione avrebbe davvero potuto aiutare la crescita magica delle nuove generazioni? Perchè in fondo era di quello che stavano discutendo, per quanto vi volessero giungere passando e prendendo la Trebisonda, e la sua tangente, comprendere per agire. Quanto era possibile impiantare Profezie? Sarebbero anche in quello davvero mai stato capaci? Quanti Ateniesi erano veri Profeti? Sussisteva davvero il rischio di allargare il problema, sino a creare una catastrofe, ponendone e minandone le fondamenta? Come poteva la giovane prendere una cantonata, muovere dal più classico dei fraintendimenti ancora una volta, ritrovare il sentiero orbato, e nuovamente pervenire alla più giusta delle possibili conclusioni, facendosi beffe del Sillogismo? Era una conversazione ai limiti del paradossale, fuori dai confini dell'umana logica? Oltre non era possibile spingersi? Le colonne d'Eracle erano ormai lontane, distanti, l'Ira del Divino era già stata destata? Avevano già peccato ampiamente di Ubris? O la redenzione era ancora in tempo?
Semplicemente ridicolo.
Sorrise, per non scoppiare a ridere, i delicati occhiali cristallini sfilati in scioltezza, trattenuti con blando fare ammonitore, quasi a volersi schiarire le idee, prima di riprendere, e cambiare l'ottica, e l'angolo di visione del Mondo. A volte era utile, altre indispensabile, talvolta del tutto inutile. Due lentiggini rosee sul naso spiccavano sul pallore del volto, alloggiamento abituale dei naselli. Una risposta. Era in debito di una risposta.
Temo che per quanto sia giunta alle giuste conclusioni, abbia mosso da premesse del tutto fuorvianti. Pur non essendo la mia materia, e pur non essendo io sicuramente un esperto, deve avermi frainteso. Gli Ateniesi pur muovendosi in questo Tempo di cui ha intuito a grandi tratti la natura, molto difficilmente avrebbero la possibilità di influenzarlo direttamente, salvo l'attivazione di Profezie dormienti, che però, badi bene, dovrebbero essere state poste da altri lì. Evocare una Profezia non è mestiere per tutti, tali Profezie dovrebbero già essere in agguato, per così dire, e solo un Profeta ne avrebbe potuto avere la facoltà, e mi sento di escludere la possibilità di avere un Profeta tra gli Ateniesi. Certo, non posso escludere la possibilità che risalire la corrente del Tempo, possa marginalmente interferire con l'attuale Presente, per il tramite delle Profezie, ma son circostanze piuttosto rare, che possono essere trascurate. Mi segue? Tornando al Tempo X, e seguendo, o meno, il flusso degli Eventi, il nostro Presente non ne risentirebbe comunque, a meno che facendo ciò venisse attivata una Profezia sino ad ora dormiente, su quel ramo del tempo, ma se tale Profezia fosse essenziale per lo sviluppo del nostro presente, il Tempo e la Storia avrebbero imboccato sicuramente un altro ramo, dal momento che stiamo pur sempre parlando di eventi di centinaia d'anni fa, e non potendo attendere tutto questo tempo prima della loro attivazione, la Storia avrebbe nel frattempo con ogni probabilità preso un'altra piega. Ciò nonostante, il condizionale è d'obbligo, comprenderà bene, considerando la complessità della materia. Gli Ateniesi si limitano a dare una sbirciatina, risalendo per breve tempo la corrente, nulla di troppo invadente da urtare gli equilibri, ma non per questo privo di rischi, come potrei garantirglielo, del resto?
Tutto e niente, ancora una volta?
Eppure, molto era stato detto.
Ad ogni modo, non credo che debba preoccuparsene troppo, mademoiselle.
Son dettagli che per quanto rilevanti, una volta fatta la frittata, perdono parte del loro fascino, al suo ritorno dalle vacanze invernali, avrà luogo il primo incontro, ne riceverà tutte le informazioni del caso, se avrà voglia, potrà decidere di partecipare, diciamo così. Ovviamente non sarà una passeggiata, ma mi sembra sufficientemente intelligente da farcela.
Certo, c'era dell'altro.
Ma c'era sempre dell'altro.
Che vi fosse un'ulteriore domanda?
Degna di nuove attenzioni, ed una risposta?