Five O' Clock

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Ignotus Albus E. Peverell
view post Posted on 31/1/2015, 21:18 by: Ignotus Albus E. Peverell
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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Dante? Sì, ecco, non si poteva negare che non se le cercasse. Perché non un classico Shakespeare? Un Hamlet, com'era di moda fare, tra i finti acculturati di quella simil cultura d'importazione, feticcio di questo e quello, sarebbe stato sicuramente meno ingombrante, più semplice, meno ricercato, più alla mano. Eppure, era sempre stato una figura terribilmente ingombrante, e non gli riusciva il buonismo da quattro soldi che andava molto per strada, certo, pur avendo a che fare buona parte della giornata con dei giovani fanciulli, non poteva nemmeno negare sé stesso, in un estremo tentativo di trovare una quadra, che aveva comunque sempre trovato, pur facendo quello che aveva sempre fatto, né più, né meno. Certo, Dante restava un azzardo. E come poteva non esserlo? Come sarebbe potuto essere altrimenti? Il Genio fiorentino più che tradotto, era tradito, quella che veniva spacciata era talmente lontana dall'essere una traduzione, che tanto sarebbe valso saltarla, e basarsi sul solo commento. Che fosse tutto giustificabile? Tutto era perdonato? Si poteva perdonare in una qualche sua forma l'ignoranza? Per quanto avesse per un'intera esistenza difeso il No, e fattolo fieramente, era ormai del tempo che propendeva per il Sì. In fondo, anche l'ignoranza aveva un suo senso, una sua utilità. Poteva succedere, meglio non sapere, a volte. Certo, non era la migliore delle soluzioni, ma poteva capitare che fosse meglio così.
E la sorpresa non tardò ad arrivare, il giovane conosceva Dante. Certo, da parte di uno che si chiamasse Sekhmeth, questo ed altro, ma non si poteva negare una certa soddisfazione, nasconderla? Sorrise, soddisfatto. Si sarebbe fregato da solo? Più il tempo dell'eloquio veniva protratto nel tempo, più era alto il numero delle parole, più era anche probabile che presto o tardi anche il più entusiasta degli interlocutori finisse con il fregarsi, il tradirsi. Era una semplice constatazione statistica, verificata nella maggior parte dei casi, era probabile che si sarebbe riverificata. Perché non avrebbe dovuto? Quanti anni poteva avere? Di che anno era? Una buona via di mezzo, ma non troppo in là, quello no.
Il The, mentre il giovane intentava la sua strada, un esempio quanto meno azzardato, era giunto tempo di provare il The. Il cucchiaino che si immergeva nel liquido, bolle e mulinelli che prendevano vita, prima che tutto tornasse alla quiescenza iniziale. La tazza alle labbra, l'infuso tiepido, il tintinnare della ceramica, era fatta. Lo zucchero non c'entrava nulla, ogni volta ne prendeva atto con una tacita divertita frustrazione, ma per l'armonia della casa era bene che i giochi rimanessero tali. Qualche sacrificio, era anche tollerabile in fondo, come deluderla così biecamente nella sua ingenua eccitazione sbarazzina? Una volta lo zucchero, un'altra il limone, possibilmente riparandosi da schizzi, e tiri sinistri. Eppure, mano ferma.


Ah! Conosce Dante, i miei complimenti, è quanto meno insolito. Per la verità non avrei scelto il suo esempio, molto difficilmente riuscirei a pensare al The, ed a perdere Tempo, per le ragioni che le dicevo, ma ho comunque capito quanto volesse dire. Perdiamo talmente tanto tempo, nelle nostre esistenze, e lo facciamo con tale disinvoltura ed abitudine, che solo andati oltre una certa soglia, la consapevolezza ci assale, diventiamo più parchi, quasi frettolosi, in cerca di una tardiva redenzione. Il Tempo è una delle cose più preziose di cui disponiamo, ed il più delle volte è anche nelle mani di altri, oltre che noi stessi. Ma non voglio angustiarla inutilmente!

Niente zucchero.
Gabbato.
Ma in fondo, era nelle sue possibilità chiederlo, la zuccheriera aveva già fatto esercizio, al più si sarebbe sacrificato qualche altro, un Elfo, sarebbe andato bene anche quello. Ma qualcuno, doveva. Volevano evitare una crisi internazionale dello zucchero, no? Ed annichilire la zuccheriera, per il mancato esercizio, e per lo sfogo di una notte in solitaria sarebbe stato troppo, anche per lui. In fondo, lo divertiva. Certo, almeno inizialmente, l'insistenza e la pertinacia dimostrata nel cercare di zuccherare ogni superficie liquida alla lunga poteva dimostrarsi irritante, se non proprio innervosente, e non era certo che comprendessero ancora del tutto le lingue più occidentali, ma non sapendo il Mandarino, non v'erano soluzioni di ripiego. Un interprete per ogni tazza di The sarebbe stato troppo? Atlante l'avrebbe fatto, certo, bastava chiedere, ma si offriva già spontaneamente per il latte. Andava bene così.


Trova anche lei? L'ho visto, a Pechino, non ho resistito, per quanto mi avessero messo in guardia dall'indisponenza di qualche elemento, ma mi è valso un ottimo prezzo. Ecco, preferisco anch'io di gran lunga il The liscio, ma a turno, per accontentare tutti, e non trovare zucchero, o limone ovunque, devo per così dire adeguarmi. Sino al mese scorso erano in diversi a sacrificarsi quotidianamente, da quando son riprese le lezioni siamo rimasti a corto di personale, per così dire. Dovrei invitare gli Elfi, immagino accetterebbero, e penso che per loro sia abbastanza indifferente latte, zucchero, o limone...

Era un'idea. Si zittì pensieroso.
Come si poteva fare? Mandarli a chiamare? O a tradimento, con l'inganno? Agli Elfi piaceva il The? O magari qualche Studente? Magari alzando qualche voto, e svendendo qualche punto, avrebbe piazzato sul mercato qualche tazza di The, a buon mercato, così da compensare gli utili dell'altra attività, e potenzialmente raggiungere un imponibile decisamente inferiore? In linea con un'attività più tranquilla? Ecco, potenzialmente. Il commercio era prospero, sin tanto che nasi ed occhi indiscreti ne fossero rimasti fuori, e discutere di imponibile era sicuramente indiscreto, se non proprio maleducato. Era sempre tempo delle Tasse. Altro che secessione, e zotici villani delle montagne!
Eppure il giovane sembrava risoluto nel voler puntare ad altro. In fondo, era anche meglio così, un minimo di idee le aveva, tanto valeva seguirlo. Le interviste a braccio, il più delle volte sfociavano nel nulla di fatto, salvo un gran cianciare, quante ne aveva già svangate? Comunque la si volesse mettere, non si poteva affermare che fosse partito per il The, o alla ricerca di una giovinezza perduta. In fondo, certo, essere idealisti era una bella cosa, ma ne correva comunque parecchio, troppo.


Mi fa piacere, posso concordare con lei, ma anche qui sino ad un certo punto. Vede, in Oriente si respira un'aria diversa dalla nostra, gli Amici Orientali hanno avuto l'abilità di fare quello che noi Europei abbiamo fallito. Ha mai provato a trattare su un prezzo con un mercante cinese, o giapponese? La ricerca del The, può tranquillamente essere metafora di qualcosa di più, in fondo cercandolo, potremmo imbatterci anche in altro. Magari in noi stessi. Capisce? Terminati gli studi qui ad Hogwarts, ai miei tempi, era usanza iniziare un Tour mondiale per vedere e conoscere quanto il Mondo avesse da offrirci, e nel fare ciò imparare a conoscere sé stessi, ed i propri limiti. Qualcosa che difficilmente si può davvero fare nel salotto di casa, o anche qui ad Hogwarts, per quanto negli anni della mia vacanza siano accaduti fatti del tutto inediti, per i dieci secoli di Storia del castello.
Ma comunque sia non credo che il The possa avermi spinto così lontano, ormai ritengo di conoscermi nei limiti delle umane possibilità, una delle tante ragioni potrebbe essere piuttosto il Tempo, di cui poc'anzi, perché perdere tempo, aldilà di quanto possa sapere, mi è sempre spiaciuto, ed ormai che non sono più giovane, come penso talvolta di essere ancora, la mia tolleranza rischia di non essere più delle migliori, nei confronti di molto, e molti. In più, se vuole, bisogna saper leggere e comprendere quando il nostro Atto è concluso, ed è Tempo di passare il testimone, la Storia va compresa, più che saputa.


In fondo, era stato onesto.
Lui aveva avuto una risposta.
Che non era neanche scontato ricevesse, per quanto, certo, non fosse nemmeno la risposta che si sarebbe aspettato. O forse sì? No guardi, sono partito per il Giappone, avevo finito pere, ed insalata. Non suonava particolarmente credibile, in fondo. Che poi fosse o meno vero, era quanto mai pleonastico, era una questione di credibilità.

 
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19 replies since 9/1/2015, 22:16   366 views
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