Appena oltre la coltre

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Ignotus Albus E. Peverell
view post Posted on 31/1/2015, 01:52 by: Ignotus Albus E. Peverell
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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C'era di che temere?
Non era più abituato agli assalti alla diligenza, e l'onorabilità dell'arma bianca sembrava qualcosa di ormai talmente distante, e dimentico, da quasi far ridere. Insomma, era metà mattinata, erano in pochi a tentare la strada a quell'ora, solitamente i piaceri del cibo, le lezioni, o lo scarso senso del bisogno, tipico delle mattinate, gli evitavano visitatori a quell'ora. Se ormai la frittata era fatta, tanto valeva riceverla imperturbabile. Se avessero certo scelto un altro momento, sarebbe stato diverso. Sembrava sempre più ricorrente dover accogliere ospiti inattesi, nei momenti meno opportuni, nelle circostanze meno consigliabili, per l'onorabilità di un Lord di Sua Maestà, ma erano passati i tempi dei formalismi. Per buona parte del suo tempo, certo, per quanto potesse sembrare difficile a credersi, la veste da camera era ancora concentrata in rare ricorrenze, e con un po' di fortuna lì sarebbe rimasta. Certo, tiri mancini della Tuke a ripetizione, sembrava che tutte tali rare ricorrenze fossero destinate a diventare di dominio pubblico, ma non se ne sarebbe scandalizzato. Era pur sempre più presentabile di quanto non fosse qualche assurda moda passeggera, in voga tra i più giovani, e meno fortunati. Una questione di gusto, essenzialmente, a fare gli abiti serviva un Sarto, non se ne usciva, possibilmente anche bravo. Tagliarlo, sarebbe equivalso ad ottenere vesciche e verruche di lana, seta o cotone, con scarse possibilità che un giorno sarebbero mai assomigliate ad un qualche vestito. Ma la definivano moda. Contenti loro, non tutti, ma pazienza. Se la sarebbero tenuta, tale e quale, ed arrivederci.
Due giovani Serpeverde erano apparsi. Nulla di troppo preoccupante. L'altro Prefetto, e la Caposcuola. Singolare coppiata? Non meno delle altre, senza dubbio, quanto meno un comun denominatore poteva essere rintracciato facilmente, senza andar a scomodare un indovino, un veggente. Sorprendentemente l'iniziativa sembrava averla il primo, ecco, quello era insolito. Un saluto peculiare, prima di un'altrettanto peculiare sentenza. La curiosità li spingeva alla sua porta, uno sforzo di encomiabile onestà? La giovane volle confermare le parole, in fondo, fosse o non fosse vero, dovevano averla in ogni caso concordata una qualche versione dei fatti, no? Ma concordare la schiettezza più assoluta, era decisamente più comodo, ed immediato, che non contorte Storie, strappalacrime, di dubbio interesse, ed ancor più dubbio gusto. Volevano giocare? Giochi da Serpeverde? Era già passato l'attimo del codice, poggiò la pesante lente sul piano, tornando ad osservare i due giovani Studenti.


Mademoiselle Rose, Mister Black, ma che piacere!
Nono, nessun disturbo, forse un po' di disordine, ma nulla di irrimediabile.
Prego, accomodatevi! Posso offrirvi qualcosa?


Un tono allegro, mite, affabile.
Due potrone lì, in attesa.
La sottile famigliare asticella di legno già alla mano, un leggero tocco sul piano, che rifulse di sfavillante energia, prima che una lastra di quello che aveva tutta l'aria di essere vetro lo ricoprisse, incarcerando in quell'inedita prigione, tutto il suo sapienziale contenuto. Certo, ospiti, certo non c'era tempo di rimettere tutto in ordine, ma almeno salvare il salvabile, quello sì. Era appena arrivato, un pezzo unico, una nuova perla per la sua collezione. Lesto, tornò ad occuparsi del giovani ospiti.
Se curiosità andavano cercando, ne avrebbero avuta!


Ah! La schiettezza di un Grifondoro, signor Black, ma immagino ci consenta di saltare una lunghissima fumosa premessa. La curiosità è una gran bella bestia, converrete con me, difficile da trattare, ecco, ma nessuno è perfetto. Posso chiedervi da dove nasca in particolare la vostra? Immagino che di per sè Atene possa essere un'iniziativa particolare, ma ognuno di noi può vedervi tutto e niente, diventa subito una questione squisitamente personale, per quanto in origine potesse non esserlo.

Tornò a sorridere, divertito.
Due potenziali nuovi Ateniesi.
Se la Tuke li aveva condotti lì, ci sarà stato un motivo?
O era semplicemente uno scherzo del Caso? Una casualità?
Era davvero possibile credere a quello che veniva definito Caso?

 
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15 replies since 29/1/2015, 17:38   280 views
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