Per molti versi voleva essere un pomeriggio piacevole, ed in fondo per altri versi lo era anche. Certo, non come avrebbe preventivato sarebbe andato, ma anche quello faceva parte del gioco. La giovane Grifondoro sembrava risoluta nello stargli dietro, lo si intuiva dallo sguardo che ce l'avrebbe fatta, o che quanto meno avrebbe tentato, e non era impossibile riuscirci in tutta onestà. L'argomento non era certo semplice, non era banale, andava oltre le conoscenze di buona parte dei suoi colleghi degli Anni più avanzati, ma l'aveva scelto, o forse era stata scelta? Una serie di coincidenze sempre più casuali lo stavano sempre più tentando, nemmeno avesse deciso di ritirarsi per i fatidici quaranta giorni nella landa desertica, nemmeno metaforicamente era intenzionato a farlo, e non l'avrebbe fatto, eppure, con una certa insistenza la Tuke stava tornando a bussare alla sua porta? Lasciarla semplicemente fuori, facendo orecchie da mercante? Disinteressarsi a tutta la questione? In fondo era vecchio a sufficienza, da poter accampare qualche scusa di comodo, qualche non ricordo ben piazzato, qualche vaghezza e qualche giro di parole, di cui era indiscutibile Maestro, e l'avrebbe scampata ancora per qualche tempo. Certo, rimandare l'inevitabile. Prendere bastone, e mantello, e risalire qualche rampa, sino al solito Ufficio? Non se doveva aspettare, quello no, però, in fondo, un The meno imprevisto del precedente, non l'avrebbe mandato a quel Paese, le avrebbe esposto la situazione, ed un caro saluto. In fondo, se il Castello aveva deciso sponte sua di divenire improvvisamente il porto di mare che non era mai stato, era anche legittimo aspettarsi che qualcosa potesse sfuggire al controllo, e di conseguenza che qualcosa andasse fatto, e che qualcuno si ponesse qualche domanda di troppo. Non era un suo problema, in fondo. Non lo sarebbe diventato. Non sarebbe ricominciata quell'annosa questione, era in pensione, deciso e risoluto a rimanerci. Aveva fatto a sufficienza. Poggiò divertito la tazzina sul piano ligneo, lucidato, divertito, osservando la Giovane, intrecciando le lunghe dita affusolate. L'avrebbe lasciata concludere, due domande erano state poste, presumibilmente avrebbe tentato di rispondere ad entrambe. Avrebbe atteso entrambe, non avevano fretta, del resto. Erano abbastanza precise, forse non alla sua portata? Che non avesse l'estro che si convenisse ad un'undicenne? Che non fosse all'interno della campana, ma finita per tiro mancino della Tuke nelle code, della distribuzione? Era possibile? Non lo era? Uno scherzo?
Sorrise, forse non era proprio così, ma era comunque un buon tentativo. Come avrebbe potuto redarguirla per aver fallito un salto nel vuoto? Certo, tutto era possibile, ed avrebbe anche potuto, ma con ogni probabilità non era lo scopo del tutto, miravano ad altro. Il che sembrava anche volerlo prendere a gomitate con una certa risolutezza, suggerendogli qualcosa che sembrava non volesse cogliere. Il The gli aveva dato al cervello? I riflessi non erano più quelli di una volta, in fondo, l'esercizio non era nemmeno dei migliori, certo, v'era sempre la possibilità che un volume sfuggisse alla presa, ma più di quel tanto la varianza non aveva deciso di andargli incontro, nessuno compiva miracoli con il poco a disposizione. Era un dato di fatto! La giovane quanto ci era andata vicino? Vi era andata? Le aveva semplicemente scambiate? Distrazione, caso, pura fortuità? V'era una qualche verità da svelare, o era tutto un semplice truisma? Spaccare il capello in dodici, per il gusto di farlo, o perchè c'era un motivo alla base? Qual era la cagione alla base di tutto?
In parte, immagino ci abbia preso. Vede, la corruzione è un problema antico come il Mondo, e corrompere delle Guardie di una Valle in mezzo al deserto, le lascio immaginare quanto potesse essere difficile, se i tesori in palio, sotto i loro piedi, potevano tranquillamente essere leggendari. Oltre al fatto, non scontato, che morto un Faraone, e fattone un altro, non è detto che questi non ordinasse di andare ad ispezionare qualche tomba, particolarmente nota per opulenza, o magnifici artefatti. Le dinastie si succedono, i tesori cambiano di mano, è sempre stato. Un Demone molto difficilmente può essere corrotto, solo distrutto, seguirà gli ordini fintanto che non avrà la presunzione che chi glieli abbia dati sia morto, o li abbia ritirati, e calcolare il passare del tempo in una tomba non è la più semplice delle attività, come immagino intuirà anche lei. Tra le altre funzioni, di cui abbiamo discusso a lezione, i Geroglifici rendevano la tomba un eccellente campo di contenimento, all'interno del quale il Demone era libero di agire sui ladri, all'esterno della quale non poteva spingersi. Mi segue? Evidentemente sto cercando di semplificarle un argomento anche piuttosto complesso, ma di per sè l'idea alla base è relativamente semplice, e mira a risolvere una serie di problemi pratici, in prima istanza.
Il che lo portava direttamente ad un'altra questione di stretta attualità.
In fondo, tanto valeva passarvi, non era affatto scontato che fossero in chiaro su quel punto.
E considerando tutto, l'attualità, era meglio evadere anche quel punto d'agenda, per sicurezza.
In realtà, mademoiselle Versus, ci sarebbe anche un'altra questione, di cui mi sembra giusto renderla attenta. Di per sè, come avrà imparato in questi pochi giorni qui con noi, ad Hogwarts, Magia può essere molte cose, ma essenzialmente è uno strumento per fare alcune cose, avaloriale, neutro nel giudizio, nel suo stato di natura. Semplicemente è una forza, una sostanza, quindi di per sè la Magia Oscura non esiste, possono essere molto oscuri i fini cui si presta Magia. Ciò nonostante, alcune particolari branche hanno smesso di godere del favore dei più, divenendo spesso appannaggio di pochi, da lì ad essere bollate come Arti Oscure il passo è breve, e temo che la Demonologia rientri in pieno tra le Arti Oscure, comunemente definite, che non godono nemmeno del favore accademico del Castello. Quindi, per quanto io non vi trovi nulla di male nelle sue domande, altri potrebbero fraintendere, ecco, e considerando la stretta attualità, le consiglio una certa prudenza. Capisce cosa voglio dirle?
Tanto valeva essere franchi.
Al resto avrebbe pensato lei.
In fondo, non era stupida.
Si sfilò infine gli occhiali, al culmine di quello che parve uno sforzo notevole. Stretti nella destra, in controluce, la lente sinistra rivelò un sopracciglio bianco, che aveva tanto disturbato la messa a fuoco, l'operazione non troppo inusuale sembrava essere stata sufficiente a scomodarlo, e convincerlo a lidi migliori, meno indiscreti. Certo, non si poteva affermare vedesse molto, ma fintanto che tutto era fermo, ed il silenzio imperante, non era nemmeno necessario sapere dove fosse la Giovane, in fondo, di fronte a lui, e piuttosto remota l'ipotesi che prendesse, e se ne andasse d'improvviso. Una pulita? Non era un'idea così insensata, in fondo.