| Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! (Dante, Inferno I, 1-6)
Non era passato poi molto dall'ultima volta, il sopralluogo era stato la settimana precedente, ma era tempo di una nuova scampagnata. Più intrigante e dirimente il dove sarebbero andati gli altri, in fondo, non erano pochi, non erano nemmeno tutti pronti allo stesso modo, ma era anche vero, che il più delle volte l'apparenza era semplicemente destinata ad ingannare. L'apparentemente più preparato si sarebbe dimostrato come il meno? Forse no, ma probabilmente era vero che il meno preparato, si sarebbero dimostrato l'opposto. Del resto, se era una questione di pura e semplice intelligenza, o logica, il resto sarebbe pur sempre risultato mero orpello, decoro superfluo e sciocco a quanto in realtà di importante ci fosse, o meno. Eppure, sarebbero anche sopravvissuti tutti, ne era piuttosto certo, non era mai successo nulla. Non avevano nemmeno mai perso nessuno, il che per certi altri versi aveva del sorprendente. Che le spille funzionassero, o meno, era tutta un'altra Storia, ma se non erano mai servite, perchè iniziare? Che fosse tutto? Era un'ottima giornata, non faceva caldo, l'aria sembrava quasi voler spronare ad una camminata, perchè non assecondarla? Ormai era fatta. Erano in buone mani, male non avrebbero potuto fare, ed ottime piume, il che era di gran lunga rassicurante, avevano un obiettivo preciso, semplice, ed anche un orizzonte temporale ben scandito, non c'erano domande, sembravano non esservene. Era stato più esaustivo, e criptico, allo stesso tempo dell'Argan? O c'era dell'altro sotto? Che suonasse impertinente fare domande? Che colloqui lunghi l'inverosimile avessero ormai depauperato irrimediabilmente l'ugola della banda? Non avrebbero avuto molto di cui discutere, in effetti, e sembrava che la foresta, comunque la si volesse percorrere, non offrisse nei suoi molteplici formati luoghi per il dibattito, o l'incontro culturale. Che fosse tutta una finzione, abile, ed astuta? E c'era anche aria di una decisione ormai presa, ormai prossima. Ma ecco, le domande! Come funghi, e ciliegie, una era destinata a tirare l'altra, ma non sarebbe stato saggio tirar notte. No, non con ogni probabilità.Poteva essere un problema? No. Sarebbe potuta essere una complicazione? Sì, quello sì. Una foresta di notte, era decisamente qualcosa di interessante. Quanto poi fosse proibita, probabilmente nessuno se ne sarebbe dato pena, perchè sarebbe dovuto andarvi, qualcuno, nella foresta, di notte? Ah! Sì, era il tramonto, ed erano tecnicamente già nella foresta. Ma era indubbiamente un dettaglio. Una semplice postilla. Ma ecco, le domande, sì.
Assolutamente Mademoiselle King, siamo nel 1300, e le suggerisco anche di non voler darsi ad un eccessivo sperimentalismo, per così dire. Corre gli stessi rischi che correrebbe tra 700 Anni, qualcuno in più, qualcuno in meno, ma è in ottime mani. In realtà siamo nel 1300 della nostra linea temporale, una circostanza molto curiosa, e sappiamo anche con assoluta certezza che il messaggio di cui siete latori è arrivato, questa notte, al Gran Maestro, bisogna solo capire se lo consegnerete voi, o si dovrà scomodare il Sommo. In fondo, De Molay trascorrerà la nottata in preghiera, e siamo nel Medioevo, tutto può succedere.
Tornò a sorridere. In fondo, aveva un che di ridicolo, tutto quello. Quanto andava taciuto? Era abbastanza inutile confondere le idee. E molto era pleonastico a sapersi. Filippo non l'avrebbero visto. Era diverse miglia a Nord, con tutta l'intenzione di restarci, in pessimi rapporti con chiunque non fosse un suo diretto sottoposto, e francese. Bonifacio se l'era già vista brutta, ma il 1303 sembrava ormai acqua passata, la caccia ai Giudei era presto divenuta la moda, ed era già ormai quasi tramontata, era quasi tempo di lanciarne una nuova. Era decisamente bene stare lontani dal Bello, e 700 Anni erano un ottimo baluardo, come cinque giorni di marcia, da Parigi.
Il che ci porta direttamente alla questione di Mr Black, io ho un impellente impegno con la biblioteca del Monastero, non che vi sia fretta certo, ma tra 40 Anni scoppia la Peste, e tra 500 la Rivoluzione, sarebbe un imperdonabile spreco lasciar tutto alle fiamme. Ci vedremo in Cattedrale, gli inni sacri hanno il loro fascino, e l'edifizio stesso non è destinato a durare più di 500 Anni. Mentre, di male in peggio, tra meno di una settimana l'ira del Re di Francia si abbatterà su De Molay, e sul suo ordine, e non sappiamo domani dove sarà diretto, quindi, non avete molto tempo. Ma se Mademoiselle Attwater ha avuto modo di leggere il libro che le ho prestato, vi saprà sicuramente dire qualcosa di più, anche su Filippo il Bello, per quanto non sia indispensabile. Credo sia davvero tutto, non tardate, mi raccomando, avete un appuntamento con la Storia, che non potete mancare.
Infine la Fenice prese il volo, mentre il Vecchio si incamminava giù per il Colle. Valicata la corona di Querce, ad un'andatura gaia, ed allegra, rapidamente l'ultimo capello bianco scomparve. Erano infine rimasti soli, almeno metaforicamente parlando. Avevano un chiaro mandato, realizzabile senza ricorrere a nulla di non convenzionale, ed era già tempo di mettersi in marcia. Le decisioni sembravano ormai fioccare, il valente Tassorosso constatò con una certa rassegnazione il dorarsi della spilla, e sponte sua assistettero all'argentarsi di una seconda spilla, della Serpeverde. Un'altra cosa era fatta, restava solo da prendere una chiara direzione. Con un misto di ironia, e sfrontatezza, avevano imboccato il sentiero opposto a quello del loro ormai remoto, e romito Commilitone, che però andava all'avventura con invidiabile pacatezza, cifra della veneranda età ormai raggiunta, mosso da quell'anelito libresco, che l'attendeva al termine del peregrinar vago. Certo, avevano preso sentieri opposti, ma in fondo, entrambi portavano alla stessa meta. Avevano davvero valutato al meglio ogni possibile aspetto? Calata la notte, eclissato l'Astro, popolazione magica e non che fosse, era ipotizzabile si recasse ad abbeverarsi alla più prossima fonte d'acqua dolce: poco male, avrebbero avuto compagnia. Viaggiare in solitaria, era qualcosa di terribilmente noioso, a tratti sconfortante. Per inerzia, come se in fondo vi fosse una Mano Invisibile posta da qualcuno a correggere e raddrizzare ogni distorsione, la Colonna era in marcia, sospinta avanti da quella Mano, già in procinto di abbandonare il sicuro rifugio offerto dal Colle, e la bellezza della sua vista. Li attendeva una lunga traversata, dov'era il pericolo? Quale natura poteva vantare? Le tenebre quanto avrebbero influito? Ed erano tanti, se forse sarebbero anche riusciti ad eludere la sorveglianza di qualche campagnolo non molto volenteroso, ed assonnato, era improbabile che eludessero le attenzioni di un'intera foresta. Poteva essere assimilata ad un'invasione? Era per certi versi un terreno diversamente sacro anche quello? Sarebbe stato difeso con la stessa strenua tenacia? C'era un'altra via? Oltre l'ormai nota corona di Querce, che incoronava di regale beltà il Colle, che ormai si accingevano ad abbandonare, la Storia già cambiava. Un unico sentiero discendeva dalla cima, erboso, e sterrato ma allo stesso tempo comodo a sufficienza, per non disturbare l'alacre andatura del Vecchio, ormai prossimo ad immergersi nell'Oceano Verde, dalla parte opposta, a quella che era stata invece scelta dalla Colonna. Il vecchio con passo sicuro ad Ovest, la Colonna a Sud. L'ultimo contatto visivo, ancora una volta, prima che la canuta figura ne venisse fagocitata senza tante Storie, ed anzi, con innaturale trasporto. La pulizia quasi artificiale di un giardino domestico del Colle, lasciava già spazio alla massa informe e compatta dell'Oceano, con quell'insistente fragore dell'acqua che scorre, doveva esserci un torrentello nelle vicinanze, oltre al fiume. Era una foresta vecchia, terribilmente vecchia, un ricco sottobosco, che ricopriva le pendici dell'ermo Colle, cedeva presto il passo al resto di quel dipinto gotico, alberi ammassati gli uni sugli altri, retaggio di un pleistocenico Horror Vacui, licheni e barbe verdi che pendevano, ondeggiando alla brezza solitaria, dai tronchi massicci, ma allo stesso tempo slanciati degli alberi. Che alberi erano? Altre querce, probabilmente, imbastardite nel mezzo di altro, di tutto un po', come se quel singolare Artista non molto certo di cosa farne della tela, si fosse rivolto al grossista di fiducia, facendo incetta di verde, alberi, ed arbusti, e per timore di deludere i propri committenti riversasse l'intero contenuto della pesante sporta a casaccio sul disegno. Tre segmenti di una frastagliata concentrica muraglia verde, due sole entrate da quella posizione che erano andati occupando, da quel lato del colle, Sud, o Ovest. Ed avevano scelto il Sud. Nessuna voce di protesta, nessuna opposizione. In fondo, cosa poteva cambiare? E la Serpeverde, più per disfida dell'autorità costituita, che non per altro? Il dado era ormai tratto. Era davvero troppo tardi per ripensarci? Erano ancora in tempo? O aveva altro cui pensare? Approssimandosi alla foresta non si sarebbe potuto definirla sino in fondo così sinistra, con un minimo d'intuito, morta, con un minimo di fantasia, o tremenda, con un minimo d'estro. Vuoi per il sostanziale contributo della brezza frizzante e leggera, che presto li avrebbe lasciati, vuoi per un insito sentore di gaiezza, che traspariva dagli alberi, dagli arbusti, dalla bellezza dei tronchi, e delle cortecce. Erano tutti lì, perchè volevano essere lì, ne erano contenti, si viveva bene, con reciproco beneficio. Le difese erano forti, ed un Bond era stato siglato, e che quell'alone sinistro non facesse parte di tutto quel gioco rialzista? Un tappeto ora verde, ora rosso copriva diversi metri del sentiero, forse un po' viscido per i più sensibili, forse non troppo, forse molliccio e soffice come neve, o sabbia, era già Autunno, per quanto ancora si ostinasse a sembrare verde, il verde ormai sembrava palese avrebbe perso la sua annosa battaglia, e già i caduti coprivano il terreno copiosi, tinti ed ombreggiati di un sanguigno rosso cremisi. Se l'insistenza della brezza abbassava la temperatura, v'era da scommettere che là dentro avrebbero sofferto di tutto, meno che il freddo. Rami, fronde, e foglie sembravano inglobare il pur ampio sentiero, oscurando il cielo, salvo in sfuggenti tratti, più errori, che non la norma, in qualcosa che di regole e norme sembrava infischiarsene ancora, ed ancora un'altra volta. Certo, si poteva affermare e sostenere di vedere qualcosa, ma sotto quel lussureggiante baldacchino la visibilità non era delle migliori, i dettagli si perdevano nella lontananza, e nella vaghezza, che gli spunti di una foresta potessero offrire. Un albero qui, uno là, una serie nota e ben distinta di alberi, certo. Eppure, vedere era così indipensabile? La luce avrebbe inevitabilmente attirato altri colleghi di sventura? O forse gli aguzzini? Ogni cosa aveva un prezzo, sarebbero stati disposti a pagarlo? La giovane Auror chiudeva la Colonna, il giovane Tassorosso l'apriva, e... Il pericolo era in agguato. Già in agguato.
Ottimo, siamo a posto. Praticamente iniziamo ora, terminati i convenevoli. Come da vostra scelta Horus, e come da sua scelta Emily. Avete anche scelto il sentiero Sud, che è anche il più complicato, per il relativo affollamento di variegata Fauna, sufficientemente assetata, ma non disperatevi, non sarebbe stata comunque una passeggiata. A fronte dell'ultimo post di Arya, dovreste essere molto convincenti, e tornare sui vostri passi, o convincerla più blandamente delle vostre ragioni (sia Horus che Emily propendono per il Sud, come altri). Vedete un po' voi. In generale, siete pregati di essere precisi, e puntuali in quello che scrivete, semplicemente per interesse vostro. La Tuke ha la tendenza a rigirare la frittata a proprio uso e consumo, dovreste quanto meno cercare di complicarle il lavoro, e rimandare l'inevitabile! A fronte del singolare assembramento di talenti cercheremo anche di darvi spago; per quanto la matassa si stia complicando, non poco, i prossimi post, quando l'azione si farà più viva, si faranno più ricchi di informazioni, che però non è detto tutti conoscano, prestateci un minimo d'attenzione. Ringraziando il cielo non siete una comitiva di Licantropi e Vampiri! Preciso, in merito al libro di Gwen, "Apologia di un'Ingiustizia", che per quanto la Role fosse ambientata a Natale, avrebbe avuto più senso in On che fosse Giugno, e che essendo ora Ottobre potrebbe anche averlo ragionevolmente letto; e che per l'appunto l'ingiustizia, cui state cercando di porre rimedio, è proprio quella del Bello, su De Molay, quindi Gwen possiamo affermare possa saperla abbastanza lunga sul contesto storico in cui vi state muovendo, per quanto possa non aver afferrato interamente il senso del libro. Ma ciò non sarà un vantaggio nell'immediato, quindi torniamo al Sentiero Sud: diciamo che è ampio a sufficienza per tre persone a braccetto, ecco, ma almeno in questa prima parte gode di un generoso lussureggiante baldacchino frondoso. Le Statistiche di tutta la Banda son state aggiornate, anche a seguito degli ultimi sviluppi, come poc'anzi dicevo, iniziate ora. Al momento siete all'imboccatura del sentiero, e Leia è in retroguardia, ai piedi del Colle, quindi salvo stelle ed alberi non vedete nessuna costruzione in lontananza, et similia. Per vostra informazione il modello di base, con le giuste modifiche, della foresta, è la Fangorn di Tolkien, solo un po' più allegra, ed impertinente, come la zuccheriera. Siete ufficialmente nelle mani della Tuke, è davvero la mia ultima parola.Elhena Punti Salute: 143 Punti corpo: 100 Punti Mana: 99 Exp: 15 | Versus Punti Salute: 100 Punti corpo: 50 Punti Mana: 51 Exp: 2 | Meredith Punti Salute: 100 Punti corpo: 50 Punti Mana: 50 Exp: 1 | Nathan Punti Salute: 249 Punti corpo: 243 Punti Mana: 271 Exp: 41,5 | Niahndra Punti Salute: 147 Punti corpo: 98 Punti Mana: 109 Exp: 25,5 | Emily Punti Salute: 143 Punti corpo: 93 Punti Mana: 91 Exp: 16,5 | Eloise Punti Salute: 102 Punti corpo: 53 Punti Mana: 53 Exp: 3,5 | William Punti Salute: 130 Punti corpo: 80 Punti Mana: 80 Exp: 8 | Arya Punti Salute: 116 Punti corpo: 66 Punti Mana: 66 Exp: 9,5 | Horus Punti Salute: 204 Punti corpo: 186 Punti Mana: 201 Exp: 46,5 | Zoey Punti Salute: 123 Punti corpo: 74 Punti Mana: 84 Exp: 14,5 | Leia Punti Salute: 164 Punti corpo: 125 Punti Mana: 126 Exp: 28,5 |
Il 17 si prosegue. Ma potete vantare nei miei confronti un credito di un giorno, qualora vi servisse in futuro!
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