Game of Fandom, - Hogwarts Awards 2015 -

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view post Posted on 17/6/2015, 14:29
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In un giorno noioso noioso, con un umore pessimo pessimo, una Mya selvatica pianificava modi per far esplodere il mondo, per poi sedersi sulla luna a rimirarne lo spettacolo pirotecnico. Ma il Fato, aveva ancora bisogno delle sue stupide pedine, perchè giocare a scacchi a lui piaceva, quasi quanto mangiare fonzies sporcando di briciole formaggiose la tonaca scura. Quindi pose sul sentiero della piccola bomba atomica in forma umana una donzella dal forte intuito e dall'eccellente intelletto. Avrebbe ella placato la furia dell'insoddisfatta tassa con parole di garbo, attente riflessioni e rimproveri doverosi? Nient'affatto.
Il suo intelletto superdigievoluto aveva creato sullo schermo, al posto dei prolissi post una schermata punta e clicca.
Mya amava i punta e clicca. Aveva un mouse consumato dai continui clicchette clicchette.
Così presa dalla curiosità di scoprire dove conducesse l'astuto giochino, cliccò sulle varie scelte, vincendo al primo colpo. Aveva avuta salva la vita.....da se stessa. Arwen le aveva dunque riservato il ruolo di Boss Finale del suo gioco, la cosa le riempì il cuore di commozione, felicità, lacrime e qualche marshmellow. Ma poteva considerarla realmente una vittoria? Era un po' ponci ponci po po po se giocava contro se stessa.
Ma aveva vinto, nessuna storia. Ora poteva mangiare tutti i presenti come ricompensa.

La festa stava proseguendo, con la stessa intensità e goduria di un matrimonio in casa Frey, con tanto di "Rain of Castamere" in sottofondo.
Mya bionda (che tanto sembrava una Lannister) iniziava a spazientirsi, rigirandosi il bicchiere di vino caffè tra le mani. La bevanda perfetta per placare smania e insofferenza.
Nessuno era sembrato interessato a raggiungere la cornucopia, che ancora se ne stava al centro della stanza intatta e non profanata da alcuno. Mya la vide muoversi, come a scrollarsi di dosso un pandistelle appena caduto. Ma era tutto regolare, alla fine l'attrezzo non era altro che una gigantesca pianta carnivora trasfigurata, che però manteneva le peculiarità tipiche del nutrimento.
La signora dai mille volti e mille torti, quasi si era decisa a lanciarvi dentro tutte le targhette, chiudendo baracca e burattini, e volando con Drogon verso la barriera per papparsi sir Alliser e Olly prima che fosse troppo tardi. Ma aveva preso un impegno e il suo parrucchino biondo targato by Lanny, imponeva di pagare i debiti. E onorare le promesse fatte.
Sarebbe bastato sbrigarsi, e tutto sarebbe filato liscio, quasi quanto una mutanda su Theon.
Fece cenno al grosso lupo rossiccio di avvicinarsi, gli spalancò le fauci e infilò il braccio sinistro fino in gola.


Era ovviamente una borsa, Mya era così brava a tenersi al passo con la moda dell'epoca. E all'interno della borsa vi erano tutte le targhette, così che se qualcuno avesse voluto prenderle avrebbe dovuto rischiare la vita affrontando direttamente il lupo. Oppure aspettare che questo defec--------- *coff* misure di sicurezza elevate.
Tirò fuori un mazzetto di targhette, tra cui un lembo di tessuto non meglio identificato e una carta +4 di UNO.
- Ecchecca-- no. Ve odio tutti. Vabbè ripesco. - E prese altre quattro carte targhette.

- Bene. Se ci siete aprite le orecchie perchè non lo ripeterò due volte. Ho in mano un tris firmato Poverell, prego il professore di avvicinarsi per il ritiro dei referti medici. Ah no delle targhette, scusate. -

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- calo un poker d'assi, questa volta con la mia bellissima fragolosissima trasparentissima compagna, a cui perdono l'assenza per perpetuo dolore al petto dato da morte inaspettata dell'uomo che amavamo. No, non è Horus per quanto ci abbiam sperato, ma portando il cognome degli Stark chi può dirlo, magari accade---no amore, abbassa il gatto, non è come pensi. Non costringermi a ricorrere ai clown nella manica. -

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- Per le prossime targhette ci vediamo dopo la pubblicità. Ci spiace, la mediaset ha comprato i diritti per questo spettacolo DERPimente e lo manderà in onda dopo Amici di Maria De Filippi.
Sipario.
-

 
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view post Posted on 17/6/2015, 14:59
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« DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEMOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! »

Come? N-non toccava a Costanzo?
Porco demonio e mo? Ah? Chi partecipa di solito? IL PG?


« No regà v'accollate. Pà vacce te. »
Ma Horus, figlio mio, non puoi mandarmi agli Awards. Insomma aspettano te, io che c'entro? Sono solo il tuo povero, vecchio padre, un utente oberato dagli impegni, intento a sbroccare a---
« HO DETTO VACCE TE »
M-ma figliolo! A me manco me piacciono più gli Awards, la gente si crede troppo simpa e io non reggo certi ritmi. Guardami, come sono ridotto, ho tante cose da fare! Devo disegnare, finire la TUA scheda, devo rispondere alle role, salvarti dalle mani di Eugene (per quanto tutti vi shippino) e-e--e---
« Comincio con le crisi adolescenziali se nun te levi. »
Mordivoi sifonai, nun v'avessi visto mai!


E così, niente, me tocca. Mi ficco nella mia bella cassa e via, Bonsai, alla velocità della luce verso le porte della Sala (scampando ai millemila pericoli). Ma Cristianucci, cristianucci! Facemo modo di giugnere presto alla rocca! Vecchio sono e tutto acciaccato (coff! coff!) e bisognoso, di buono dormire, buono mangiare, buono bevere e niente facere.cit..

Prima o poi arriveremo, miei baldi, nel mio carretto trasportato dai sorci di cenerentola che, non avendo altro da fare, han trovato qualche lavoretto in nero. Che ci volete fare, l'Horus Rampante è nelle stalle, a fare l'adolescente con le crisi di nervi e di identità. Sono solo un povero padre single. Nel frattempo, io mi faccio un buon pisolino, e se vedemo quand'è ora (no buCia, se vedemo direttamente quando me gira, c'ho tempo, non fa caldo, arriva la birra e via discorrendo.
 
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view post Posted on 17/6/2015, 19:45
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Singhiozzava.
Singhiozzava e dondolava. Scena a dir poco penosa se ci aggiungiamo quel suo cantare l'ost di Game of Thrones con una ridicola, crudele, impensabile cadenza neomelodica.
Era in cattive condizioni, anzi pessime, nonostante fossero passati già passati due giorni, quarantotto ore di agonia esplosa con un violento pianto e apparentemente mitigata da quarantasettemillemila registrazione vocali a Zoey, una vaschetta ai gelato ai lamponi ed una canzone blackmetal adatta al piano apocalittico che prendeva forma nella sua mente.
L'Apocalisse, che dolce buon proposito apprezzato persino da quel Dio cristiano che si stava facendo quattro risate alla faccia del Fu Stannis che mal riposto avea la sua fede. Tutti morti, scuoiati vivi e dati in pasto a Fritella che ogni giorno vantava sempre più probabilità di salire al Trono.
Ma neanche questo sembrava confortarla e se ne stava lì, sul suo letto dalle rosse lenzuola, imitando la pesante espressione, eppur sorpresa nella sua ignoranza, del quasisembramente morto amato Giòsnò nella pozza del suo stesso cruore come se Olly, figlio di colei che faceva rima con sottana, avesse pugnalato anche il suo di cuore, oramai in frantumi.
E la piccola Emily la punzeccchiava, cosciente che ci fosse molto da fare: c'era la sua storia da portare avanti, la sfida contro le leggi della fisica in quel di Cluny, il farsi menare da Von Kraus in giardino per testare l'it's okay to be gay di quel faigo di Eugene, fare gli occhi dolci a Camilliù, ... Ma niente, nada, nicht, nisbbbbà.

Stommmale, ti affido a quella che sta raccontando le mie tristi gesta.,aveva infine risposto alla sua pargola la quale, nonostante avesse perso le speranze già da tempo, nonostante credesse che la sua player avesse raggiunto oramai i limiti di pazzia/bipolarità/apatia/masochismo e quant'altro, si ritrovò stupita: c'era qualcuno che muoveva i fili di sua madre, una Moira ancor più suprema a causa della sua storia strappal---bestemmie? Doveva arrivare a ME e poi sarebbe stata libera!
E mentre le due discutevano, mentre la prima recitava la lunga lista delle role da spuntare seguendo il buon vecchio mantra di Arya (Stark non Von Eis che stava messa peggio di lei; " tanto stasera quando atterro 'namo a bere e sticà") e la seconda compilava un modulo di adozione, quattro indefinite targhette vennero lanciate contro la player a mo' di stellette ninja, inchiodandola contro al muro(Denise, non Emily che invece guardava l'assilitrice con somma riconoscenza).
Come avesse fatto ad entrare in camera sua, chiusa con sette chiavi, blindata e dotata di ogni sorta di allarme disponibile sul mercato, era un mistero (che poi se lo avesse chiesto, le avrebbe volentieri dato le sette chiavi---).
Ad ogni modo, una meno inespressa domanda solcò le labbra della rossa - di colei che ancora non aveva ucciso nessuno per intenderci ma che se andava avanti in quel modo, poteva considerarsi sulla buona strada:

Cosa ho fatto per meritarmi ciò?
Ed il Maestro, l'unica bionda di cui avrebbe mai venerato l'esistenza, la SOMMA DEA, era giunta, armata di conoscIenza, rimembrandole gli Awards!
Poteva andare peggio?
Ma non c'era mai peggio al limite e siccome Denise, ormai si era capito, non avrebbe riconosciuto un limite nemmeno se questi tendesse a zero, nemmeno se ci avesse sbattuto dolorosamente la capoccia contro, il peggio c'era. Onnipresente. Compagno di vita. Nato dalle seccie e dal masochimo, riversatosi anche quella povera, candida, innocente piccola Rose.
Aveva quindi abbandonato Mirtillina al suo triste Fato, alle parlantine Diomaniache di Black, circondata da Corvi e bionde e corve bionde mentre lei se ne stava a fissare il vuoto da giorni alla Brienne di TartAR - aka Jessica Fletcher - e, ancora, come lei senza concludere un ca'.
Così, calcio nel ciapet, ripristinata l'espressione dura e mafiosa della sua bambina, spedì Emily nella sala grande - calcio dato AGGRATìS visto che, poraccia, agli Awards già c'era.
Invece che fiondarsi sul sacchetto ninja delle targhette, tuttavia, la giovane Rose accorse al Ravensburger, a rubare qualche pezzo cosìcchè non potesse mai tornare integro e a lei non toccasse dargli fuoco in Villa Malfoy.
E fu lì che Aquileia, rubate le fattezze di quella stupenderrima vichinga del pivvì di GweHlHena, si fece spazio tra la folla (??) per difendere il suo amato.
Per tutta risposta Emily tirò fuori dal cilindro la sua targhetta, l'accartocciò in una forma che ricordava vagamente il bastone di Von Kraus, e gliela tirò sui denti. Legittima difesa, ovviamente.

PNqMQUS



Nel frattempo Denise che non aveva la minima idea di quali altre merhe scrivere per allungare il post e consegnare altre targhette, se ne stava sulla soglia della Sala Grande, incapace di realizzare che finalmente fosse anche lei ad Hogwarts e sospirando e dondolando da parte a parte, col solito male di vivere dipinto sul volto, braccia penzoloni e lacrimoni, si faceva avanti, verso Mya.
Con mezzo occhiolino le consegnò la targhetta a lei destinata, blaterando, tra lacrime e deliri, qualcosa riguardo sette chiavi ed una fuga in Lapponia.

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Deviando, più per cuho che per agilità, un bolide che sembrava aver preso vita proprio dall'angolo in cui si trovava la sua pargola, ignorandola per paura che non decidesse di massacrarla e vendicarsi proprio lì, davanti al popolino, scomparve, impegnata nella stesura di lettere minatorie indirizzate ad un certo George, nel dare da mangiare alla gatta e nell'imprec--- stesura del post per Peverello.

Gambe incrociate, sguardo malinconicamente crudele, Emily cercava di legare la targhetta ad un bolide che non aveva la minima intenzione di stare fermo poichè già da tempo attendeva la venuta della sua amata.
E così, dono sulle spalle (?), la vivace, adorabile palla partì, alla ricerca della testolina castana di ZoeI LESNICK che tanto le era mancata.


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T'adda mirà e nun t'adda accoglier ma a murì 'e paur. (semicit. necessaria)


 
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view post Posted on 19/6/2015, 23:45
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Scopro Talenti, Risolvo Problemi

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Quanto tempo era passato?
Lì innanzi al portone, a suonare il clacson del suo bolide giallo canarino, o imperiale, come più solitamente lo definiva, il Tempo passava, fuggiva, se ne andava, tornava, faceva un bagno, una doccia, si faceva bello, se ne riandava, e tornava ancora. Cos'era? Una stazione? Da dove entravano gli ospiti? Possibile che fossero i primi, o gli ultimi arrivati? Possibile che l'escursione a Londra li avesse spinti così fuori rotta, da portarli in ritardo? Non era possibile, no. Che fosse già tempo d'un cambio d'abito? Che potesse ingannare l'attesa con un punto croce fatto più o meno bene? Era sempre una soluzione, nonna Guendalina era sempre stata di quel parere, certo, correva il pregiurassico, e le attività di un triceratopo erano anche piuttosto limitate, ma era sempre stata lungimirante, ed assennata, pur limitatamente alla sua luminosa specie. Era un vanto, una conquista, un faro. Tra tanti, e molti. Tempi duri, diversi, facondi certo, disastrosi per le allergie, e con qualche altro piccolo inconveniente. La nettezza forestale, e lo smaltimento dei rifiuti organici non erano propriamente al meglio, ed al massimo dell'efficienza, quasi da quarto mondo, ma erano dettagli. Sì, beh, senza considerare la piaga del...
Ah!
Giusto. Stavamo dicendo.
C'era una festa, urgeva un cambio d'abito, avevano i biglietti, non si capiva che altro attendessero.
O forse qualcosa lo aspettavano?
Un segnale?
Una decisione?
D'impulso?
In barba?
Ah!
La barba!
Un'allungata, ecco.
E sì l'abito, tornare al solito abito da cerimonia, sì, calzature eleganti, sì, la giusta tenuta, sì, i gemelli, sì.
Insomma, c'era proprio tutto.
Non mancava nulla?


HONOLUUUULU!
AAAAARRIIIIVOO!


Tenuta Hawaiana, gialla come sempre, occhiali da sole, lunga barba bianca, e sci acquatici.
Tutto era pronto. Tenuta di gala inclusa. Le truppe scelte erano già pronte, aspettare cosa?
Restava solo quell'ultimo dubbio. Da dove entravano? Insomma, nessuno ne aveva parlato.
Per quanto la questione fosse scontata, era impossibile nessuno fosse ancora passato.
Che la soluzione fosse e dovesse essere alternativa? Quanto alternativa? Molto? Poco?
Buttare giù il portone? La parete? Passare dal soffitto? O dal pavimento? O nel mezzo?
L'albero delle decisioni andava complicandosi notevolmente.
Che vi fosse davvero una qualche soluzione?
Vi sarebbe mai stata?


Vai Zuccheriera!
Scelgo te!


Ed erano dentro.
Un gatto, un cane, una scimmia.
Un dizionario, una zuccheriera.
Ed un Vecchio.
C'era aria, ed Arya, di puzzle!
Che ci faceva un pezzo sotto al panama?
Ah già. Le Nozze di Cana, e quel dannato Veronese.
Da quanto andavano ormai trascinandosi? Pezzi ovunque.
Anche nell'insalata, nel risotto, in mezzo all'orto, tra i francobolli.
Una tragedia greca.
Ma qualche viso noto, quello sì.
Per la verità non più di tanti.
Le feste erano passate di moda?
Che servisse un Minotauro per ravvivare l'ambiente?
Inseguito da rinfrescanti dune di sabbia, e palme, si faceva largo tra Tizio, Caio, e Sempronio.
In fondo, aveva sempre avuto un debole per Tizio.
Caio era sempre stato irraggiungibile nel suo alone superiore di mistero.
Per non parlare di Sempronio, semplicemente insopportabile. Un idiota.
Fatto e finito.
Ma nessuno è perfetto.
Pax nobiscum.


Ehi! Siete un pubblico, o un mosaico?

Certo, era una gran rottura?
Avevano dirottato lì la bolgia della bocciofila?
Probabilmente no. La briscola tirava sempre.
Era una certezza. Come il Pound, ed il Dollaro.
E quindi? Che fosse morto il gatto?
Che fosse Luna Nera?
Winston era in ottima salute, trotterellava vispo tra le dune, a caccia di un bel gambero.
Doveva essere Luna Nera.
Che fare?


Ah!
Lockhart!
Ha forse visto in giro qualcosa che mi appartiene?
Ho smarrito la garanzia del mio bolide, il che è strano.
Sino all'altro giorno c'era, poi kaputt!
Non escludo un complotto.


Sì, beh, però, ecco.
Trono?
Leone?
Gatto?
Inverno?
Il tutto come potesse conciliarsi con un panama, con una duna di sabbia, ed una scimmia a zonzo per i convitati, di pietra, non sembravano impensierire più di quel tanto un Libro, altamente istruito, e reticente nel condividere troppo con troppi, o una zuccheriera, un po' troppo prodiga, in consigli. E Winston? L'aveva trovato il gamberone? Caprotti li aveva già venduti tutti? Ed Amalia? Aveva già completato le Nozze? Il pezzo che si ostinava a trattenersi sotto al panama quanto sarebbe stato fondamentale? Lo era? Lo sarebbe mai stato? Aveva un qualche senso tutto quello?

 
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view post Posted on 22/6/2015, 15:16
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La pubblicità era passata da un pezzo e Mya si era persa (a fortuna) gli imbarazzanti spot della Saratoga. Oramai la serata procedeva a rilento, come uno di quei film che non riesci a guardare fino alla fine perchè ti addormenti a metà con la testa affondata sul cuscino e la bava che ti cola dalla bocca aperta sulla camicia, mentre entri in fase rem e sei perfettamente consapevole che i tuoi film mentali saranno millemila volta migliori. Film nei quali persino Leonardo Di Caprio riesce a prendersi un oscar. Non il rospo.
Quella serata era da segnare tra le tante MAINAGIOIA che caratterizzavano la vita di mya (on e off), da qualche anno a quella parte infatti la vita gdristica della nostra palletta di ciccia e insofferenza era stata come colpita da una maledizione persistente. Qualsiasi cosa la convolgesse finiva per avere esiti negativi. Role, concorsi, duelli, eventi. Il tuo regno per una forchetta.
E tutto andava in malora. Role abbandonate, personaggi che quittavano tutto e si cancellavano da FC, ed eventi che sfociavano in bagni di sangue e sedute di psicanalisi conseguenti (per il roleplayer non tanto per il pg, che tanto tanto diciamocelo, a noi piace torturarli e farli crescere in situazioni da disadattati senza genitori, con morti alle spalle e farli ritrovare ad essere undicenni in crisi di mezza età). Ci aveva provato, e continuava a provarci, ma ci credeva sempre meno.

- SA....SA... PROVA -
Una voce metallica fuoriuscì dal sotto coda di Drogon, là da luoghi inesplorati e corazzati. Il drago si imbarazzò smettendo per un momento di dondolare sul filo della ragnatela e osservandosì il popò parlante.
- Avviso alla gentile clientela, c'è un vasca con le ruote da spostare dal posto riservato ai "diversamente disagiati" nel parcheggio del castello. Grazie per l'attenzione -
La voce metallica svanì con un BBZZZ BZZZ SKKKRRH e il drago avvolse la coda attorno al proprio corpo, singhiozzando per quella violazione di privacy non segnalata nel contratto di evocazione. Singhiozzò per diversi minuti, facendo rabbuiare la sala e innaffiando la terra sottostante, dando vita alla famosa "Valle di lacrime", i cui affluenti maggiori sgorgavano dal cuore di Emily e Mya. Vi avevano versato entrambe ogni grammo di feels e questo spiegava il perchè entrambe fossero stitiche di sentimentalismo e aride di compassione, motivo maggiore che le legava l'una all'altra.

Le rive del lago finivano però assorbite da quintali di sabbia comparsa da chissà dove. Che avessero vinto un appalto per trasformare Oguorz in una cava? No, era semplicemente Poverlino che aveva aperto la borsa delle vacanze per disfare gli abiti e tirare fuori i souvenir. Doveva essere stato ad Acapulco o a Milano marittima in mancanza di voli low cost, sempre ammesso che consentissero il trasporto di barbe extra-large e tazzine contundenti.
Cosa le aveva portato? Una piramide ghiacciolo gusto ananas? Un panino di Babele? Ciabattine e dondolo per sonni in piedi? No. Una domanda.
Di colpo l'abito di Mya da mille pixel di cui era composto mutò in quello di una viscida cosa non meglio definita, un incrocio tra una lumaca e un limone avvizzito, con tanto di occhialetti secsi e ciuffo di capelli stinto.
- professore è ancora in giro a bighellonare per osterie di frontiera? Guardi che la tengo d'occhio..IO la TENGO D'OCCHIO. -


- Comunque nessuna garanzia, da queste parti ciò che è morto non muore mai, quindi le garanzie servono a poco. E La prego non mi parli di cose che PRIMA c'erano e POI non c'erano più.............. - La voce del limone si affievolì, così come la sua forma che prese a ridimensionarsi fino a sparire dentro i voluminosi abiti. Ora anche lei era passata nella modalità PRIMA c'era e POI non c'ERA più. In realtà aveva solamente cambiato forma.
Aveva bisogno di cambiare aria. O Arya. così vestita di piume castane e rosse sgusciò fuori dal malloppo di tessuto liso e orribile, si avvicinò al lupo rossicciò chiedendogli di rigurgitare parte del suo contenuto. Ne uscirono tre targhette miste, tre destinatari differenti.
Prese il volo con le targhette nel becco e si avviò al portone virtuale ON/OFF, attraversando un buco dimensionale che l'avrebbe portata in diversi angoli dello stivale italiano (la forma era appropriata, considerato il gigantesco calcio in culo che stavano prendendo tutti gli italiani in quel periodo).
Tre destinatari non presenti alla sala, attendevano le loro targhette. Ovviamente Mya le avrebbe consegnate ricoperte di tanta saliva (inconveniente del trasporto), quanta ne avrebbe usata per costruirci un solido nido. Era il pezzo da pagare per non essersi presentati.


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Edited by ~mya~ - 29/6/2015, 21:09
 
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view post Posted on 29/6/2015, 19:57
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Tanto ormai me la canto e me la suono quasi non aveva nemmeno più voglia di utilizzare il codice html (che per quel giorno ne aveva visti abbastanza), e infatti così decise.
Al diavolo la formattazione corretta, i grassetti, i corsivi, le virgole, i tempi verbali correggiuti. Al diavolo tutti e tutto.
Decise che per quel giorno avrebbe abusato persino degli spoiler.

Non erano accettati all'interno di un post? Stonavano? Sformavano l'intera Skin? E A L L O R A? Allora era il giusto modo di agire, rivoltare il sistema, ignorare le regole, distruggere gli argini. Non dovevano esserci limiti all'estro e all'essere.

Vista la scarsa attenzione che tutti avevano dato a quella festa, sparendo ancor prima di essere accoppati con eleganza (la vecchia Betsy piangeva ancora avvolta nel suo telo bianco) decise che avrebbe osato di più.
Avrebbe dimenticato di possedere delle lettere accentate sulla tastiera, rendendo più brutto che mai il post. Ci avrebbe infilato dentro qualche verbo sbagliato, qualche salto temporale, tanto si trova ancora nella sala da sola, e ne era consapevole. Nessuno sta leggendo e lei ne fu profondamente ferita. Decide di essere chiara e circoncisa (cit. doverosa), cosi da essere rapida e tornare a dormire presto presto.
Infila la mano nella bocca del leone, che fu lupo e poi diventera una pantegana man mano che le tessere finibbero (...)

Vediamo chi devo premiare...allora... guardo la targhetta e penso di rimettere dentro la targhetta, non condividendo il pensiero.
Zia Cami si aggiudica il premio come miglior docente

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L'idea di proporre Cocktailmanzia al posto di pozioni le balenava ancora nella testa. Eppure i suoi 4 faldoni di lezioni la aspettavano e non c'era via di fuga, presto o tardi avrebbe dovuto badarviAHHHHHHH sono tornata a scrivere correttamente

Non si può essere scemi per sempre, fece eco una voce dalla pancia di Drogon. Lui si che era un vero Dalai Lama.

Secondo premio estratto, un uovo di pasq---ah no,
Estrasse la targhetta successiva, quasi ansimando. L'aria che le mancava, con agitazione si sventolava con una mano.
è il premio per il docente più bello e va ad Arwen-che non è Arwen - ma è lei quindi merita anche tre targhette.

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LhO567n


Il premio puoi ritirarlo direttamente nel mio dormitorio......

La categoria dei professori era infine conclusa, ne mancavano ancora ventordici e doveva consegnarle tutte da sola. Era stufa di infilare la mano nella viscida gola del leone-lupo, così gli tirò la coda a mo' di corda delle tende e cinque targhette uscirono da----beh è facile immaginarlo.

Raghi, il premio più atteso, per il secondo secolo consecutivo si aggiudica il premio come miglior profilo di Provolone DOP NATHAN.
Applausi, chiodi, acqua santa e mutande di ferro volarono per la stanza (vuota)

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Ma deve essere un po' stagionato, perchè la sua attuale fiamma mi dicono venga ben vista addirittura in altri due algoritmi. Un bell'applauso per Zoey signori miei! con chi stesse parlando era un mistero. Lo spirotto antizanzare che le soffiava vicino al naso iniziava a farle effetto.

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Prese le ultime due targhette osservandone i nomi dei destinatari. Uno dei due fortunatamente aveva cambiato prestavolto da poco, passando da "faccia da sberle" a "faccia di me quel che vuole prefetto". Non era mai troppo tardi per redimersi, e Derek aveva fatto level up, almeno esteticamente.
Vince il premio per il più freddo (ma sono sicura che i licantropi abbiano il sangue bollente--) Derek Hide

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Patrick vince invece il premio di più bbbello.

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view post Posted on 1/7/2015, 00:58
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Ehy ci sono sempre strane voci su queste festicciole da disperati in costume.
Qualche mago sfigato e qualche disperato che la sera non ha nulla da fare *coff coff tipo me *
e che si ritrova in una sala dove c'è puzzo di sudore e di alcool....
- c'è l' acool vero ?
Uuuuu eccolo....io rimango qui da una parte...-

sempre avuta una grande attitudine e ora come mai mi serve, stando in mezzo a tutta sta gente...*Bleh questo qui è tutto sudato...*
poi cosa vedo una sfilza di " il più bello...il più brutto..", ma noto la mancanza del "più Hodor" o del "più Peverell " ,come suona male cavolo.
Intanto una figura a metà tra il miracolo e lo scherzo ...si chiama Mya se non erro se la sta gestendo alla grande, una vera direttriche d'orchestra, adattissima alla gente qui presente.
Beh in realtà io rientro tra la gente presente.
*Com'è buono questo vino*.
però...not bad
così piano piano me la sento e me la ballo come nei miglior road movie e attenderò che il grande momento passi...nel momento in cui scivolerò
no no fermi tutti...ecco che arriva il pezzo bomba...
" I need you darling
Come on set the tone
If you feel you're falling
Won't you let me know, oh
Oh ooh
If you love me come on get involved
Feel it rushing through you from your head to toe, oh
Oh ooh

Sing, oh oh
Oh oh
Louder, oh oh
Sing, oh oh "
-Siete un pubblico fantastico, ma io lo sono di più...-
quando cavolo mettono della buona musica...qui si suona solo tamburelli e ukuleli da riporto...
 
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view post Posted on 2/7/2015, 22:58
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Maturata l'idea di essere sola soletta e di avere praticamente in mano il destino del mondo e dell'Universo (?) Mya si decise a far scendere in campo i suoi mostri da battaglia, per animare la serata.
Dalle pareti e dal soffitto e dai pixel vari tutt'intorno iniziò ad aleggiare una musica meravigliosa.

Sembrava quasi di sentire il profumo dei pini, dei campi di grano, delle lande selvagge, dello sterco di bufalo---
La terra iniziò a tremare sotto ai loro piedi, mentre una nuvola di polvere in lontananza anticipava l'arrivo di un numeroso gruppo di fieri e forti mustang che correvano liberi correndo in circolo intorno a lei. Ma più si avvicinavano e più il loro rapporto altezza-peso sembrava sbagliato. Le avevano inviato la versione economica e tascabile, lo sapeva non doveva fidarsi di Amazon, tante tasse e nessuna certezza.
E ora che se ne faceva di tutti quei minipony colorati?
Non servivano alla causa. Le terre dei sette regni erano immense e aveva bisogno di cavalcature forti e possenti per attraversarle, e di un esercito per conquistare tutto il conquistabile, in barba alle casate già esistenti.
Gli H'gar avrebbero conquistato il reame. Doveva giust'appunto creare un nuovo titolo onorifico per farsi annunciare.
" Sua altezza reale Mya, prima del suo nome, signora degli Annateaffanculo e dei primi Piatti, protettrice delle Sacro Cibo"

Comunque restava il fatto che necessitava di un esercito. Visto che le era concesso il potere di fare ciò che voleva studiò un incanto di trasfigurazione trascendentale improvvissata Ad Cazzum. Con un colpo di forchetta (la bacchetta era nel dormitorio e faceva poco Westeros) investì i nove minipony col suo poterre magggico e li fece digievolvere in qualcos'altro.
Sublimazione dell'Arte.

[La visione è consigliata ad un pubblico adulto pronto a tutto. ]


Ora aveva i suoi cavalieri della guardia reale, divise ridotte al minimo sindacabile e pettorali d'acciaio in bella mostra. Chiome fluenti (che avrebbero fatto invidia al Jaime degli anni d'oro, quando ancora accettava ruoli alla Dreamworks come Azzurro) .
Dicevo, aveva i cavalieri, ma non la battaglia. Era tutto così deprimente.
Finchè dal buio del silenzio non comparve lui, il fato Turchino della sua vita, l'Uomo che era una certezza al pari di un Arbre Magique in macchina. Arbre Niko. O Niko Magique.
Mya spostò i suoi cavalieri, ma cercò di contenere la felicità per quella vista. Doveva mantenere un certo contegno, era pur sempre la regina dei Sette Piatti.
- Villico o tu che vieni al mio cospetto, porti con te un dono? Una zucca con le ruote? Topi-cavallli? (al che i CAVALLieri iniziarono a nitrire contrariati) Un mutuo a tasso 0? Scarpette a dondolo? -
No il giovinotto portò la musica, come non se ne sentiva da un po'.
Drogon fece un cambio di scaglie e modificò quelle nere in scaglie a paillettes riflettenti, restando appeso al pan di stelle del soffitto e trasformandosi in una gigantesca palla da discoteca. Ora la festa poteva iniziare.
Luci stroboscopiche e microfono alla mano, Mya riprese quello che effettivamente era il suo compito.
VORREI APPROFITTARE DELL'ATMOSFERA ALLUCINANTE PER PREMIARE LA CATEGORIA "PERSONAGGI DA PORTARE A LETTO - stava urlando per via della musica troppo forte, al che decise di abbassarla leggermente, girando manopole invisibili.
- Dicevo, personaggi da portare a letto. E io non ho capito perchè dovete accompagnarceli voi fino al letto. Forse perchè troppo ubriachi e non si reggono in piedi? Boh. -
L'innocenza di Mya riempì la stanza di mille violette e gigli per tutto il perimetro, i Tyrell si sentirono offesi per le loro due roselline spagliate e lasciarono la stanza. Una famiglia di meno da far fuori, si disse.

- Passiamo ai premi, Leia, Horus, Emily e Rhaegar vincono il premio assieme ad un cuscino memory e una trapunta in lana merinos, offerta da Giorgio Mastrota. Applausi grazie ! -

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- E prima che l'interesse muoia del tutto ne approfitto per premiare delle new entry (che ormai non sono più tanto new entry, ma finchè non compite un anno sul forum dovete tenervi addosso la pecetta di "matricola". STACCE). Il premio come personaggio più imprevedibile va a Millo Camo, talmente imprevedibile che spesso non lo sa nemmeno lui quello che sta facendo. Applausi. In omaggio per te insieme alla targhetta, un puzzle di Zoey da appena 7400 pezzi. Buon gioco. -

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- Ti accaparri anche i premi di altre tre categorie, wow sei il primo novellino dopo tanti anni che raggiunge un simile risultato. Attento alle spalle :fru: -

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- Aggiungo che se fosse stata maschio il premio per l'originalità te l'avrebbe soffiato l'altra new entry, che vince ugualmente per la categoria "c'ho le tette anche se loro non lo sanno ancora" -

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E io sto finendo la fantasia.
 
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Arya Von Eis
view post Posted on 6/7/2015, 17:49




My Lady te lo giuro, giuro che te lo giuro, cioè, giurin giurello (o come cacchio si dice) fa troppo caldo per fare qualsiasi cosa, mi ssssiolgo, mi siono ssssiolta, come posso postare da ssssiolta?
Le mie dita...dove sono le mie dita? C’è solo una pozza d’acqua, una caldissima pozza d’acqua bollente, per non parlare del mio cervello, quello è già direttamente evaporato senza nemmeno passare dal “via”...puff...sparito...andato...perso...mai esistito...
Dove sono? Chi sono? Cosa devo fare? Postare? Che vuol dire?
Mi aiuti My Lady, la prego mi aiuti...a far cosa non lo so, ma mi aiuti comunque, poi giuro giurin giurello che l’aiuto anch’io, sempre a non so che fare, ma qualcosa faremo no?
E ora mi dica, le paio (e non di scarpe) io in condizione di postar qualcosa di sensato o per lo meno di vagamente coerente o incoerente con ciò che è stato detto prima? Che è stato detto prima? Non lo so, mi siono ssssiolta, non c’ho gli occhi per leggere...
Ah già, dovevo arrivare con tanto di camice per me e camicia di forza per lei, ma ndo vado? Fa troppo caldo...al diavolo pure il manicomio, tanto all’inferno siamo all’inferno...un po’ di ghiaccio, è possibile avere un po’ di ghiaccio?
Diamine sì...siamo agli Awards...si può aver tutto ciò che si vuole...ma siono ssssiolta...non c’ho un cervello per desiderare il ghiaccio, lo può desiderare lei per me? Una tempesta di neve...l’iceberg che ha affondato il Titanic...i pinguini, ma non quelli di Madagascar, fa troppo caldo in Madagascar, i pinguini dei polaretti, quelli sì che stanno al freddo...
My Lady la prego...mi ssssssiolgo...



OT: Il post è misero, lo so, ma il caldo non mi consente di connettere decentemente o indecentemente per più di qualche millesimo di secondo

OT dell’OT: cioè, son riuscita a fare un OT agli Awards...cioè...cioè...assurdo...assurdo...assurdamente assurdo
 
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view post Posted on 15/7/2015, 12:46
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Fra tutti i balli "No-Sense" ai quali aveva preso parte, quello nel quale si trovava li batteva tutti. Non aveva davvero "sense", nessuno, era solo un topic aperto da Mya dove sfogare le sue frustrazioni derivate dalla visione prolungata di serie tv.
Intervallate dalla consegna di quelle targhette alle quali nessuno teneva, dopo tutto il lavoro che lo staff grafico aveva messo per realizzarle. Forse essendo tutti nuovi e freschi di anormalità non avevano ben compreso il senso di quel ballo off, in cui avrebbero dovuto invitare il loro roler a presenziare.
Il roler e il carico di assurdità e scemenze più grande che potessero portare. E invece nulla.
Che fosse perchè la temevano? Poteva essere la risposta che cercava. Era lei il repellente principale di quella festa.
Doveva solamente abbandonare il tabellone di gioco e andarsene e tutto sarebbe tornato a scorrere nel giusto verso, eccola la risposta. Non che le dispiacesse in fondo.
Con un fischio richiamò il lupo rosso e lo fece avvicinare al centro della sala, lo afferrò per le zampe posteriori e lo sollevò scrollandolo con vigore, come faceva con le borse quando cercava una forcina perduta nell'universo mistico che si apriva oltre la zip. Nemmeno ci fosse stato un incanto estensibile applicato ad essa. Misteri delle donne, dicevano.
Il lupo sputacchiò tutto il contenuto sul pavimento e lì Mya lo lasciò, saltando in groppa al lupo e facendo cenno a Drogon di scendere dal lampadario.
- Milady cavalchi il drago e mi segua, non sente il suo sangue Targaryen prendere il sopravvento? Andiamo a bulleggiare le genti al di là del mare stretto. Cavalchiamo fino alle terre di Vaes Dothrak e sciogliamo le trecce ai cavalli e vendiamo i loro campanellini al mercato nero, sento che faremo una fortuna! -
Sciorinò altre 5 o 6 valide idee, per poi tendere la mano anche la sua collaboratrice fantasma (non l'avrebbe lasciata andare, nemmeno da essere etereo) e farla salire con lei sulla schiena del lupo.
Le Cluny's Angels erano di nuovo riunite e pronte a conquistare il mond---il trono di ghiaccio. Eretto sulla cima di una montagna solitaria.




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Se ne ho messe di doppie pazienza, ognuno prenda le proprie e pace.
Ne approfitto per ringraziare lo staff grafico, Hope, Camillo e Amber che si sono presi carico della realizzazione di tutte le targhette.


"Lo dico io quando è la fine.
È la fine"

 
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24 replies since 20/5/2015, 00:11   1188 views
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