Issho
Fuji-Tora
«I ciechi hanno la fortuna di non poter vedere le nefandezze di questo mondo»
► Origine: Mezzo-Sangue ► Età: 44 ► Ruolo: Mago Adulto ► Scheda: Qui Passarono una manciata di secondi, nei quali si alternarono risposte cariche di sentimento da parte del biondo Remar, seguite da altrettante domande, curiose e chiedenti spiegazioni circa le precedenti parole del giapponese che, attento, lesto e cordiale, non tardo' a esplicare. E’ scoraggiante pensare quante persone sono scioccate dall'onestà e quanto poche dall'inganno, Vath-San. Quanto vale la morale e etica di una persona? Ti diro' solo, che esperti dissero: Non vi è alcun precetto morale che non abbia qualcosa di sconveniente al riguardo. Le convinzioni muovono le proprie ideologie, caro ragazzo. A quelle convinzioni seguono determinate azioni. C'e' chi e' stato troppo codardo a fare quello che sapeva essere giusto, cosi' come c'e' chi e' stato troppo codardo per evitare di far quello che sapeva esser sbagliato. Vedila in questo sillogismo: La morale e' creazione umana, non divina. Gli umani sanno essere in difetto. La morale, quindi, e' difettosa essendo faccenda puramente umana. Sorrise, non riuscendo a trovare ulteriori parole per riassumente un concetto profondo come quello delle azioni morali e etiche di ogni individuo, quindi penso' bene di chiudere il discorso in maniera quasi ``blanda``, o meglio dire, non pesante e facilmente posta come riflessione personale. La morale puo' esser come la magia....si parla in continuazione di uomini perfetti ma non si sa cosa sia l'uomo reale. Prese il bicchiere e tiro' giu' con foga, quasi come se non bevesse da tempo o come se bevesse per dimenticare. Andando a parafrasare quel gesto, era quasi come se sottomettesse a se' la frustrazione che provava nel parlar di cose che a livello teorico sembravan semplici ma che, nella pratica, si prefiguravano come cose impossibili o troppo difficili da eseguire. Si arrampico' quindi di getto all'ulteriore domanda del ragazzo bramoso di sapere. Era un divoratore di dettagli. Se subiva un attacco, lo incassava ma voleva capire come alzare ancora meglio la difesa. Ehehehe in che senso? Te lo spiegherò' ragazzo. Quando si discute con la gente, si inizia una partita a scacchi, dove i pedoni sono i discorsi generali e le pedine speciali le ideologie che sono dettate dal Re, la morale. Sacrifichi il pedone, come hai fatto con la nota musicale, per carpire la strategia del nemico, ma subito dopo hai portato avanti la pedina speciale, una ideologia, che ti ha fatto perder la buona offensiva, tenendoti poi fin troppo fuori dai discorsi. Qui ti sei mostrato scostante. Dovevi pazientare e portare avanti un'altra pedina, scoprire di piu' e attaccare poi labile e fugace, ferendo non mortalmente, ma lievemente l'avversario. I dolori sottili son quelli che fanno piu' male. Son quelli dove far pressione e generare piu' male. Il colpo secco e profondo, traducibile come superbia e orgoglio, portano solo l'adrenalina in circolo, senza far sentire dolore al nemico, rimorso o paura. Sorrise nuovamente, grattandosi il capo e mangiando l'ultimo pugno di noccioline. Si mise composto sull'alto sgabello e a braccia conserte riprese. L'insegnamento e' questo. Talvolta gli uomini, pur avendo lottato nel modo migliore, si sono visti sconfitti non dai loro rivali o dalle circostanze, ma dalla mancanza di persistenza e pazienza, che non hanno loro permesso di resistere sino a quando un capovolgimento della situazione li avrebbe fatti vittoriosi. La diplomazia e' psicologia. La psicologia e' guerra diplomatica. E tu sei il piu' capace a farlo, hai molto potenziale, perche' molto determinato... e perseverare e' determinazione. Subito dopo poggio' le mani sul tavolo tondo, avvicinandosi quasi confidenzialmente al giovane ministeriale, quasi per lasciargli una storiella come ricordo. Per ricordarti del potere della perseveranza, considera la metafora dello spaccapietre. Come rompe un grande masso? Lo colpisce con tutta la sua forza. Il primo colpo non lascia neanche una traccia, ma lo colpisce di nuovo - centinaia, forse migliaia di volte. Egli persiste anche se sembra futile. Però, sa che anche se i risultati non sono visibili, questo non vuol dire che non si facciano progressi. Quindi, continua a colpire la roccia. A un certo punto, anziché scheggiarsi essa si spacca letteralmente in due. È stato l'ultimo colpo a rompere il masso? No di sicuro. È stata la pressione costante applicata alla sfida. Torno' comodo alla seduta, mentre l'ultima domanda veniva posta da Remar con una curiosità' ancora piu' infida, risalente a una simil ``promessa`` fatta il primo giorno di incontro circa le vesti della propria accademia. Qui sei bravo a perseverare...scherzo' ridendo per poi riprendere. Quando i studenti giapponesi, maghi e streghe, giungono alla Mahoutokoro, vengono assegnati loro i propri vestiari che crescono insieme allo studente di anno in anno e che cambiano gradualmente colore man mano che il prestigio, lo studio di chi lo indossa aumenta di ``grado``. Si parte da un debole color rosa fior di ciliegio che si trasforma (se migliorano anche i voti dello studente) in oro, passando per tutte le altre tonalità' di colore precedenti, che bene o male seguono i schemi nazionali di colore-prestigio. Tutto bello e interessante, si formano gruppi che si possono considerare ``casate`` fra studenti con gli stessi colori, anche se, come tutto il Giappone, il rispetto ti porta a farti amici ovunque e tutto, senza star a veder grado o prestigio, ma... Sorseggio quasi amaramente il bicchiere di acqua nuovamente riempito, per riprendere subito dopo. Il problema giunge se le vesti si mostrano bianche. Eh bene, il bianco, se qui in occidente indica la purezza, da noi e' un segnale terribile. Il bianco allora indica tradimento del codice del mondo magico, pratiche illegali, magia oscura, violazione dello statuto di segretezza. Il bianco e' una disgrazia. Vieni espulso senza pietà' e sottoposto a processo dal ministero della Magia, senza riserve. L'aria attorno a lui si fece quasi tetra sull'ultimo pezzo proferito, ma riusci' a ristabilire la quiete mostrando un ultimo sorriso e aggiungendo. Bella storia, non trovi?