Tutto è Proibito , Cina, Atene VII Incontro

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view post Posted on 14/1/2021, 21:43
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Ocean eyes.

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AteneCina2

Megan M. Haven
Cielo di Mercurio ☿


Pochi secondi. Megan stringeva tra le mani la bacchetta in attesa. Aveva creduto di potercela fare, di essere stata abbastanza convincente. Dove era l’Imperatore?
Forza!
Gli occhi fissi sul catalizzatore rimasero concentrati il tempo necessario per accorgersi di ogni minimo movimento. Così, quando i primi cenni di magia si manifestarono, d’istinto chiuse le dita con energia attorno al legno temendo di poter perdere l’attrito. Destra, poi sinistra. Dietro e avanti. Impaziente l’Aurea provava a calcolare la durata tra una direzione e l’altra per capire il punto esatto con scarsi risultati.
Dai, ti prego...
A quella richiesta silenziosa una scossa percorse l’Intero braccio dominante. Una brusca virata laterale e poi ancora nella direzione opposta. I muscoli si tesero e alla Corvonero parve di sentire la pelle bruciare. Nella difficoltà del momento strinse ancora di più le dita attorno al ciliegio, lasciando segni lungo lì palmo. Quel movimento violento la costrinse a stringere i denti, per una manciata di secondi soltanto. Alla fine, il braccio stremato cadde lungo il fianco. Un formicolio leggero avrebbe avvolto mano, braccio e spalla. Scossa dall’accaduto, cercò gli occhi dei compagni. «Nord-Ovest» disse. Dovevano andare da quella parte.
Lo sguardo, poi, seguì l’Imperiale e il Tassorosso poco lontani. Erano andati avanti e distavano qualche metro dalla loro posizione. Per pochi istanti, Megan si chiese per quale motivo entrambi rimanevano fermi in mezzo al cortile; qualcosa stava accadendo. Tre losche figure ammantate di nero si erano palesate dinnanzi a loro e ostacolavano l’avanzata.
«Abbiamo bisogno di sapere cosa è successo. Sono tre, niente di troppo complicato per noi che siamo in netta maggioranza. Prendiamoli e chiediamo da dove sono entrati… Che ne dite?» disse a bassa voce, assicurandosi che Emily e Oliver la sentissero.
Una strategia veloce, forse efficace, si stava appena formando, con rischi e pericoli del caso. In tal modo, l’Aurea sarebbe avanzata velocemente tornando a porre la giusta attenzione verso i nemici. Strinse la bacchetta fra le dita, il torpore sul braccio s’era chetato ma ancora poteva sentire gli effetti del rituale su tutto l’arto. Un cenno rapido ai suoi compagni dietro di lei, invitandoli a partire, e avrebbe avuto bisogno di pensare a un incanto capace di intrappolare una delle figure e renderla inerme. Una volta giunta a una distanza tale da poterle permettere una mira più precisa, con un movimento veloce, una rapida frustata verso l’alto, Megan avrebbe puntato la bacchetta verso l’obiettivo, l’uomo a sinistra (3). Nel moto avrebbe enunciato la prima parte della formula e solo una volta direzionata la bacchetta verso l’obiettivo avrebbe completato l’incantesimo. «Petrificus Totalus!»
Avrebbe seguito la corretta dizione, sperato di pietrificare l’avversario e ottenere altre risposte. Completare puzzle che lentamente prendeva forma nella sua testa.
Se l’incanto fosse andato a buon fine, se l’intera strategia avesse avuto l’esito sperato, Megan avrebbe avanzato una semplice domanda a uno degli uomini: «Da dove e come siete entrati?»



"FLECTERE SI NEQUEO SUPEROS,
ACHERONTA MOVEBO."

"IF I CANNOT MOVE HEAVEN,
I WILL RAISE HELL."


ATTIVO E CONOSCENZE
Bacchetta - Legno di Ciliegio, Lacrima di Veela,10 pollici, semi rigida
Tracolla in pelle nera
Spilla della Scuola di Atene
Amuleto Oscuro
Anello Difensivo(Medio sx)
Effetti: : protegge da danni fisici e incantesimi. Anche da Avada Kedavra, ma poi si spezza. [Usabile 1 volta per Quest.]
☿ Anello + Zaffiro “Trillon” (Anulare dx)
Cappa della Resistenza
Effetto: Realizzata con scaglie di testuggine e cuoio di Trinoceronte e Drago, resiste a moltissimi colpi e folate di calore/gelo.
Polvere Buiopesto Peruviana
Effetto: polvere finissima e nera come la pece, proveniente dal Perù, è in grado di creare un buio intenso e impenetrabile per la durata di 5 minuti.
1 Nanosticca
Effetto: permette di assumere dimensioni di 30 cm.
Filtro Sonno Leggero
––
I, II, III Classe completa.
Eccetto: Orcolevitas e Fattoriam.
Occlumante Apprendista
Essendo apprendista, il pg riuscirà a chiudere la mente solo a legilimens apprendisti. Nulla però potrà, nel caso si trovi di fronte a legilimens esperti. Non sempre riesce a combattere le proprie emozioni, che sono per lui il problema principale.

STATISTICHE
PS: 182/209
PC: 160/160
PM: 167/167
EXP: 21


DANNI: Escoriazione spalla destra; taglio sulla testa.

RIASSUNTO: Megan è sorpresa da quanto è accaduto. Mostra segni di cedimento al braccio dominante dopo la riuscita del rituale.
Certa della direzione da prendere, Nord-ovest, si rivolge ai propri compagni: Oliver ed Emily. Solo qualche attimo più tardi torna su Lucas e l'Imperiale accorgendosi del caos che sta pr avvenire a poche yarde di distanza. Propone un'idea e avanza verso gli obiettivi concentrandosi su quello situato a sinistra (3), una volta raggiunta la giusta distanza evoca un Petrificus Totalus. Solamente se l'incanto avrà l'esito sperato e la strategia sarà completa l'Aurea avanzerà una domanda specifica a una delle figure ammantate di nero.
Tuke consentendo.

 
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view post Posted on 14/1/2021, 23:04
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Oliver Brior » Cielo di Venere
Confidava nel rituale in atto con tutto il suo cuore, e più ogni auspicato risultato si faceva attendere, più percepiva il peso della runa divenire greve sul palmo della mano. La magia era tanto imprevedibile quanto versatile, quella era una lezione che si apprendeva fin dal primo anno, e più pazientava, più Oliver tacitamente ripeteva tra sé lo stesso insegnamento ricevuto tempo addietro. Non potevano demordere, non potevano indietreggiare. Sarebbe stato semplice chiudere le dita attorno Raido, comprendere che non fosse quello né il modo né l'occasione per attingere ai segreti della runa, ma difatto c'erano poche altre scelte e la strategia d'insieme aveva fondamenta solide. Iniziava a credere che il vero ostacolo giungesse dall'interno, esattamente dalla Città Proibita: forse lo stesso luogo non permetteva loro di avvicinarsi al proprio Figlio Celeste, forse la possibilità che Tianqi venisse effettivamente scovato equivaleva ad una fortuita, infinitesimale coincidenza. Ricordava come il Nero, poco prima, fosse apparso ben più interessato alle difese che all'Imperatore, e non avrebbe avuto tutti i torti. Al suo posto, Oliver ne era più che convinto, avrebbe seguito lo stesso ragionamento: da quando, in che modo, e perché la Città Proibita era stata violata nei suoi confini? I sortilegi che vestiva invisibilmente, come tessuto vero e proprio, portavano alla mente dell'Ateniese la memoria di un altro teatro di battaglia, di un altro tempo, di un altro viaggio. Gerusalemme, sotto assedio, accoglieva e svelava magia antica dalle stesse rocce, e la pietra quasi assurgeva a nuova vita. Aveva già avuto sentore, ben più concreto di quanto previsto, di come la culla dell'Impero Cinese di quel secolo fosse similmente difesa. Non era stato sorpreso quando lo aveva scoperto, e forse non lo era stato neanche alla presenza di Imperiali, Guardie e Creature che di magia se ne intendevano di certo. C'era qualcosa però che non riusciva a cogliere fin nel profondo, qualcosa che avrebbe potuto rappresentare la risposta d'insieme. La consapevolezza di essere parte di un mistero più grande altro non era che una sensazione a fior di pelle, e quando il rituale improvvisato poté condurre ad un risvolto, quello che lo incuriosì di più non riguardò soltanto il risultato - una destinazione a tutti gli effetti, e tutto quello che avrebbe potuto significare -, quanto soprattutto il ritmo scandito, quasi lento, che aveva condotto all'epilogo stesso. Raido, da quel che aveva sempre immaginato, concretizzava il Viaggio da uno e più crocevia fino ad un'unica, solitaria direzione. Ma l'aveva visto, e non poteva essere stata un'impressione superficiale. Il rituale aveva impiegato tempo, offrendo in quel modo l'idea che Raido, e l'esito stesso che vi avevano affidato, quasi avesse tentennato. Il primo, rapido pensiero si legò alla consapevolezza di aver preteso molto da una semplice runa: nonostante fosse stata consacrata al chiarore delle stelle e del plenilunio, quella runa - come tutte le altre nel sacchetto che aveva con sé - non custodiva un valore magico tanto intrinseco da agire da sé. Senza lo sguardo, l'intervento e il vertice di contatto tra Raido e loro tre, infatti, non ci sarebbe stato nulla di concreto oltre un blocchetto di legno intagliato magistralmente in superficie. Nelle principali, numerose linee di guida che la bacchetta dell'Aurea aveva seguito, alle scariche di magia runica, Oliver vi aveva visto un disegno, e una conferma di come quel luogo stesse presenziando al culto come parte attiva. Nord Ovest, ripeté. Nella più riduttiva schematizzazione che aveva compiuto in precedenza, e che aveva trovato conferma nell'Imperiale che era lì con loro, gli parve che la destinazione volgesse ancora verso la Corte Interna. Annuì in direzione di Megan, e cominciò a chiedersi quale potesse essere la zona vera e propria in cui trovare l'Imperatore. Al rituale concluso, comunque, sentì un moto coinvolgente alla considerazione di essere riusciti, tutti e tre, lì dove la magia accademica raramente si spingeva. Era già un traguardo anche quello, e quando accolse la Runa nella mano sinistra, la pressione sul legno di biancospino riuscì ad infondergli un primo sospiro di sollievo. Forse non era un compito così impossibile, avevano una destinazione a tutti gli effetti: sbagliata o meno che fosse, l'avrebbero scoperto. A quel punto il pensiero andò a Lucas, a come si fossero allontanati. Non aveva seguito il suo intervento, non sapeva se fosse riuscito a distrarre l'Imperiale al punto da nascondere il loro rituale runico. Era anche quella una questione di fiducia, e da parte sua c'era tutta. Seguì le altre, avanzando in fretta per ritrovarsi come poco prima. Man mano che fosse avanzato a passo spedito, allora, avrebbe potuto mettere a fuoco le nuove presenze. Qualora vi fosse riuscito di lì a breve, non avrebbe potuto confondersi circa quali intenzioni celassero i due sconosciuti. Bastava una rapida occhiata nei riguardi dello scudo dell'Imperiale che era lì con loro, e concludere con il colore ormai più evidente delle vesti scure dei presenti. La domanda principale non poté che sorgere spontaneamente: come avevano fatto a raggiungere quel punto della Città Proibita? Fin dove si erano spinti tutti loro, fin dove i confini erano stati compromessi? Sentì l'impulso di volgere lo sguardo verso l'alto, al cielo, improvvisamente. Lo sfiorò infatti il pensiero che le stelle rosseggianti intraviste in precedenza potessero collegarsi ai punti di arrivo dei loro nemici, ma non era altro che un azzardo. La verità, ne era a malincuore consapevole, era che non avessero alcuna informazione vera e propria. *Non ancora*, aggiunse tra sé. I due nuovi arrivati potevano sapere molto più di loro, e si accorse di come quella riflessione fosse ben presto condivisa. Parlò allora rapidamente, in un sussurro concitato che avrebbe potuto raggiungere Megan per prima, e gli altri più vicini.
«Penso io ad imprigionarli.» Più diretto, prima che tutti loro potessero essere sotto attacco. Nella sua mente, come memoria tangibile, il primo pensiero si rese tessuto, e poi filamento, una ragnatela sempre più spessa. Immaginò così una prigione simile a rete che celere andava allargandosi, fino a compattarsi in un nodo dopo l'altro. La vedeva comparire come trappola di Aracne, ammantata della stessa divina impossibilità a sciogliersi, senza sua concessione. Un filo che ricamava l'altro, in rapida successione, fino a vestire i corpi dei tre avversari lì ormai a pochi metri, fino a catturarli in modo irreversibile. Avanzò ancora, all'occorrenza, così da portarsi più vicino per una riuscita maggiore, più imprevedibile. La mano destra, il polso non troppo rigido, guidò la bacchetta magica nel disegno di un simbolo d'infinito: somigliava ad un otto capovolto, poiché in orizzontale, e nell'intreccio del primo e del secondo punto gli sembrò di condurre la rete ad un ultimo nodo, quello più definitivo. Il braccio, allora, scattò in avanti, e così fece la bacchetta magica verso i tre obiettivi. Richiamava un lancio, il Cacciatore che infine spingeva la sua trappola bene tessuta verso le prede designate lì con fermezza. La formula magica giunse come ultima necessità.
«Parclàudo» Scelse la variante verbale per una maggiore chiarezza, accentuando così lì dove dovuto con profonda attenzione. Aveva apprezzato quel sortilegio fin da quando l'aveva appreso per la prima volta, e confidava potesse tornare utile in quella circostanza. Li vedeva già, tutti e tre raccolti maldestramente nella rete, e lì sospesi a mezz'aria come per magia. A quel punto interrogarli avrebbe potuto essere una scelta accurata, per tutti loro.


statistiche / inventario
salute 222/315 corpo 271/285 mana 320/343 exp 59.5

incanti
I, II, III, IV Classe completa
V Classe » Claudo, Nebula Demitto, Plutonis, Patronus
VI Classe » Perstringo
Chiari » Stupeficium, Rituale Perfetto

abilità
Divinatore Esperto, Maridese, Materializzazione

inventario
bacchetta magica, spilla atene, bracciale damocle, Stivaletti Lewam Markis, rune sacre, polvere del sonno, semi di pugnacio, intruglio confondente, rubino Enrico VII

riassunto
Il risultato del rituale porta sollievo da una parte e domande dall'altra, si chiede come mai la destinazione sia stata ottenuta dopo diversi spostamenti. Pensa possa esserci qualcosa di più articolato dietro, tanto da parte della magia della Città Proibita quanto per la ricerca in sé. A quel punto avanza in fretta per tornare dagli altri: qualora riesca a vedere i Ribelli e a riconoscerli come nemici, anche solo per la persistenza dello scudo protettivo dell'Imperiale con loro, dopo gli attacchi dei compagni tenta di imprigionarli tutti in una rete magica. Pensa infatti a sua volta che interrogarli permetterà di ottenere maggiori informazioni.
 
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view post Posted on 14/1/2021, 23:31
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Lucas A. Moray
Tassorosso | Studente | 12 anni | ♪tumblr_mm4sulRyfC1s3urz2o1_500
L’intento del Tassorosso fu in un certo senso “favorito” dal fato. Non fu necessario il suo intervento per distrarre l’uomo in verde. Da un lato poteva ritenersi fortunato a non aver rischiato di essere scoperto in quel tentativo di manipolazione, ma dall’altro non sapeva cosa lo attendeva. Il verde, infatti, aveva iniziato a muoversi con circospezione attirato da un nonsoché al quanto sospetto e proprio mentre stava per completare la risposta alla domanda del giovane circa la possibilità che l’imperatore fosse in compagnia di qualcuno, un flebile scoppiettio interruppe la quiete di quel cortile segnata dallo scorrere dell’acqua della fontana.
Subito dopo comparve un varco nella barriera blu che circondava l’area come se qualcuno l’avesse violata. E così fu. Dal lato opposto comparvero tre inquietanti sagome vestite in nero intenti ad ingaggiare il combattimento.
Poteva trattarsi di un diversivo? Perché la barriera si era aperta dal lato opposto? Qualcuno avrebbe potuto intrufolarsi. Doveva fare qualcosa e prendere tempo fino a che i suoi compagni che erano rimasti indietro non lo avessero raggiunto. Si domandò se fossero riusciti a portare a termine il piano di Oliver, tuttavia era certo che si fossero anche loro di ciò che stava accadendo. Decise allora di puntare l’individuo al centro. Con la bacchetta ancora salda nella sua mano già pronta all’uso vi cambiò il bersaglio. La diresse verso il basso, in direzione delle gambe della vittima. Doveva imprigionarla e lo avrebbe fatto con delle lastre di ghiaccio. Focalizzò il suo intento nella testa immaginando dei grossi blocchi di ghiaccio volti ad imprigionare l’intruso. Poi mosse la bacchetta, sempre puntata verso il basso, da destra a sinistra per ben tre volte con una certa rapidità mentre pronunciava la formula “Pedès” e dopo aver completato la seconda sfera e stava per cominciare la terza “Glaciaales”.
Se il suo incanto fosse andato a buon fine avrebbe guadagnato tempo prezioso a favore del gruppo intero. Avrebbe poi lasciato al verde il resto per voltarsi e dirigersi verso il varco che si era creato nella barriera spinto da una ventata di coraggio. Non poteva permettere che qualcun altro si intrufolasse senza esser visto.

Riassunto:
Lucas avverte l’intrusione dei sospetti e scaglia un incantesimo contro uno di loro. Si dirige poi verso il lato opposto dove si era aperto un varco nella barriera.

PS: 110/148 | PC: 50 | PM: 56 | PE: 11.5
Giuls || © <i>harrypotter.it



Inventario attivo:
Bacchetta
Anello dell'amicizia
Sacchetta medievale che contiene
- 1 Fiala di decotto al dittamo
- 1 Fiala di Tiepidario
- 1 Fila di pozione addormenta draghi

 
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view post Posted on 16/1/2021, 10:41
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The North remembers. ♥

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Jane Read - Strega Adulta
Hf973YL
Scappare, non farsi scoprire, trovare l’imperatore: sembravano degli obiettivi chiari e semplici, almeno in un primo momento, e Jane aveva seguito il resto del gruppo senza porsi domande o interrogarsi se le scelte fatte fino a quel momento - e non era arrivata da molto - fossero quelle giuste.

Ma aveva bisogno di mettere ordine nella sua mente o quantomeno cercare di riorganizzare le poche informazioni che aveva a disposizione: si trovava in un paese orientale a giudicare dai tratti somatici che lei e i suoi compagni di viaggio avevano acquisito, ma non sapeva dire con esattezza in quale epoca. Di sicuro non nel XXI secolo, tanto più se si parlava di imperatore. Che si trovassero in Cina per caso, culla delle più fiorenti e floride dinastie imperiali? Le conoscenze della ex corvonero riguardo quel paese e l’impero che formava in altri tempi non erano molte, e non le sembrava il caso di iniziare a fare domande ad Eloise o a qualcuno degli altri ragazzi. Una cosa però era certa: non si era ancora chiesta il fine delle loro azioni e soprattutto come avrebbero potuto portare a termine quello che sembrava il loro compito. Inoltre, da quanto aveva capito stavano seguendo le direttive della donna in loro compagnia: si era lanciata a capofitto nell’azione dando fiducia a chiunque, sperando di ottenere in cambio quella verso di lei, e di conseguenza non si era posta il problema di cercare di capire esattamente cosa stesse succedendo e perché.
Ma era davvero giusto comportarsi in quel modo? Perché avrebbero dovuto seguire quelle direttive?
O dovevano iniziare a porsi più domande prima di agire? Era forse quello l’obiettivo delle famose scampagnate di cui spesso aveva sentito parlare nei corridoi ad Hogwarts, essere più consapevoli delle proprie azioni e dei possibili risvolti?
Erano domande lecite, che probabilmente sarebbero comparse in futuro in un gufo indirizzato al Preside - o avrebbero preso voce in un incontro di persona, ma quello non era il momento adatto per porsele.

Infatti, i due passerotti che era riuscita ad evocare e che speranzosa aveva diretto verso nord andarono incontro ad una triste e affumicata fine: la fiammata che scaturì dalle fauci di uno dei due draghi, il più grande dei due che fino a qualche istante prima dormiva pacifico, portando a morte certa i volatili, la fece sobbalzare, riportandola con la mente al presente e al rischio concreto di fare la stessa fine degli animali evocati.
Se la loro intenzione era quella di proseguire, di certo ora i due draghi non lo avrebbero più reso possibile: lanciarsi verso nord, in direzione dell’uscita, non sembrava una scelta saggia, a meno che non avessero voluto prendere parte ad un barbecue in cui la loro parte sarebbe stata quella della portata principale.

Allora, che fare? Per sua fortuna, prima che lo scoraggiamento per aver visto fallire il piano - l’ennesimo ma nemmeno l’ultimo, sospettava - Eloise prese parola, e senza perdersi d’animo aveva delineato una nuova linea d’azione. Jane annuì, guardandola ammirata e intuendo che fosse proprio lei a capo della spedizione e capendo anche il perché: era davvero brava.
L’obiettivo era chiaro, attirare l’attenzione dei draghi e convincerli a lanciare le fiamme non su di loro ma su possibili minacce che sicuramente sarebbero arrivate da lì a breve: del resto, avevano appena svegliato due draghi che fino a qualche attimo prima erano tranquilli, possibile che non se ne fosse accorto nessuno?
Il piano però era più facile a dirsi che a farsi, perché se c’era una caratteristica dei draghi che era rimasta ben fissa nella sua mente dalle lezioni ad Hogwarts, oltre all’ovvia capacità di incenerire qualsiasi cosa incontrassero nel loro cammino, era la straordinaria resistenza della loro pelle: un semplice incantesimo per infastidirli non sarebbe bastato. Forse avrebbero potuto lanciare contro uno dei due la fontana al centro del cortile, ma era praticamente certa che la situazione si sarebbe rivoltata a loro svantaggio, ed era certa che sicuramente sarebbe peggiorata.
Un ragazzo (Derek) prese parola, confermando la sua idea di trovarsi in compagni di validissimi studenti, ed estraendo dalle tasche alcune Gelatine Tutti i Gusti +1, propose di utilizzarle per attirare l’attenzione delle due creature: in effetti, poteva funzionare.
Si avvicinò in fretta a lui, l’uomo in sua compagnia e un’altra studentessa (Phoebe), alla quale era stata data una Gelatina in mano: si rivolse a quest’ultima, senza perdere tempo in inutile convenevoli.

- Ti posso aiutare io. Se riesci a farla arrivare davanti al muso del drago, io potrei farla scoppiare come suggerito da lui, che ne dici? - poi si voltò verso i due compagni, - Allora noi ci occupiamo del drago più piccolo. -

Il tempo stringeva, e non potevano farsi trovare impreparati: aveva accettato di buon grado il piano con una sicurezza abbastanza solida derivante dal fatto che, se le due creature avessero invece deciso che come obiettivo erano sicuramente più appetibili, la barriera di acqua che era stata alzata in loro difesa poco prima - e che aveva notato con più attenzione solo in quel momento - li avrebbe protetti.

Ottenuta conferma da parte della ragazza accanto a lei, si preparò a dare vita alle loro idee: non appena l’ennesimo nemico avesse fatto capolino da nord, avrebbe steso il braccio, polso rigido ma ponendo attenzione nel rendere i movimenti il più fluidi possibili. L’oggetto era di piccole dimensioni, per questo aveva bisogno della giusta concentrazione e di non farsi distrarre da nient’altro: cercando di mantenere la sua attenzione fissa sulla gelatina, per quanto di dimensioni modeste, avrebbe puntato la bacchetta in vari punti lungo la sua piccola superficie, spostandosi seguendo il suo volo in direzione del muso del drago più piccolo.
Un’estremità e poi l’altra, un movimento quasi impercettibile di pochi millimetri, poi non appena si fosse trovata davanti all’obiettivo avrebbe puntato quello che idealmente rappresentava il centro della caramella, e avrebbe pronunciato chiaramente, scandendo bene, la formula dell’incanto, - Inflàtus! - assicurandosi di porre il giusto accento sulla “a” e sperando di vedere la gelatina gonfiarsi come se fosse fatta di gomma per poi esplodere.
PS. 175/175 - PC. 121/121 - PM. 136/136 - EXP. 27.5
Riassunto:
Jane inizia a farsi domande per la prima volta da quando è arrivata, conscia che forse si è buttata nella mischia senza prima riflettere: dopo aver assistito alla brutta fine dei passerotti e della gru ci rimane un po’ male, ma senza perdersi d’animo prende parte al piano ideato da Derek in seguito alle direttive di Eloise. Nel caso di arrivo di nemici, utilizzerà l’Inflatus per far scoppiare la gelatina davanti al muso del drago.
Ovviamente tutte le azioni sono ipotetiche, Tuke permettendo.


Danni:
---
Inventario:
» Bacchetta: 13 Pollici, Legno di Elce, Crine di Unicorno e Goccia di Rugiada
» Spilla della Scuola di Atene


Abilità & Conoscenze:
» Smaterializzazione

Incantesimi Innati: Florikus, Caeruleus Tintinnabulum Flammo, Oppugno, Ardesco, Mangialumache

Incantesimi Appresi:
» Prima Classe
» Seconda Classe
» Terza Classe (esclusi i proibiti)
» Quarta Classe (esclusi i proibiti)


Dettagli Statistiche:
Punti Salute: 175 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest + 4 Top200)
Punti Corpo: 121 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest)
Punti Mana: 136 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest + 15 libri)
Punti Exp: 27.5 (punti base + 4.5 quest)

 
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view post Posted on 16/1/2021, 10:53
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Phoebe Halliwell
Corvonero | Studentessa | 12 anni | Worried & Determined| | ♪young-alyssa-milano-in-red-t-shirt-and-jeans-photo-u1 "Un atto sbagliato fatto per la ragione giusta, è sempre un atto sbagliato"
Draghi. Per quanto cercasse di sforzarsi, non riusciva ancora a credere che nel suo campo visivo si erano proprio stagliati due... draghi. Sì. Due draghi. Cresciuta nel quartiere magico di Londra con una nonna Auror in pensione e due sorelle streghe, aveva avuto diverse occasioni per interagire con creature magiche dalle più disparate tipologie, ma la presenza di quei due draghi non faceva altro che alimentare ed accrescere la sua stessa incredulità. Rimase a fissare incredula e allo stesso tempo affascinata quelle creature mastodontiche. Non aveva mai visto un drago in carne ed ossa, figuriamoci due! Spostò così lo sguardo color nocciola dall'uno all'altro quasi a voler studiare ogni loro singolo aspetto per imprimerlo nella memoria. Erano imponenti. Maestosi. Terrificanti. La fascinazione divenne piano piano timore reverenziale. Non poteva negare che quelle creature la stessero portando a provare una sorta di paura indubbiamente paralizzante. Non smetteva neanche un secondo di fissarle. Erano lì, di fronte a lei. La prima era più grande, la seconda era più piccola. Sospirò cercando di placare il vortice di sensazioni che in quel momento stava avvertendo. Non aveva la più pallida idea di quale dei draghi incutesse più paura. Senza pensarci due volte, si sarebbe di certo potuto dire con discreta certezza che fosse quello dalle dimensioni più massicce ad essere più terrificante. Eppure, l'altro, lì accanto, non era di certo da meno. Lo sguardo della ragazzina finì in quel momento su quest'ultimo, quello più piccolo, che in uno scatto improvviso e repentino andò a mordere la coda del sua compagno, il quale - colto alla sprovvista - di riflesso, spalancò le fauci e gettò una fiammata involontaria in direzione del muro lì vicino. La giovane Halliwell sobbalzò per poi ritornare ad osservare impietrita la scena. Non sarebbe riuscita totalmente a staccare gli occhi dalle due creature. Cosa c'era da fare adesso? Quale sarebbe stata la mossa successiva? Nonostante il terrore che esse suscitavano in lei, la giovane corvina non si sarebbe mai sognata di fare loro del male. Idealista com'era, avrebbe provato ad agire solo per il benessere e la salvaguardia di qualunque creatura, anche di quelle più aggressive e spaventose. Persino quindi di creature come quei draghi. Naturalmente il discorso sarebbe di certo cambiato se una di loro avesse deciso di attaccarla o se non si fosse dimostrato in maniera inequivocabile che non era per nulla dalla sua parte. Durante questa pericolosa e rocambolesca avventura aveva già dovuto affrontare altri esseri, esseri non particolarmente amichevoli posti a guardia della Città Proibita. Ma quei draghi? Erano dalla loro? C'era un modo per sfruttarli? Per utilizzarli a proprio vantaggio? Le parole dell'Aurea ruppero il flusso di pensieri che avevano preso ad occupare la mente della giovane adepta di Priscilla. Lei - insieme al suo compagno di casata e alla nuova arrivata - si sarebbe occupata di trovare un modo per far sì che quei draghi sputassero fuoco contro eventuali nemici in avvicinamento. Dopo aver annuito ascoltò il suo compagno di casata (Derek) « Ci posso provare » Si limitò a rispondere prendendo in mano la gelatina che il ragazzo le stava porgendo. Poi si ritrovò ad ascoltare le parole della nuova arrivata (Jane) che come lei era al corrente del piano ideato dal ragazzo (Derek). « Tentiamo » Affermò in maniera sbrigativa. Il piano era chiaro. Bisognava metterlo in atto solo quando si fossero avvicinati alcuni nemici. Non appena avesse visto delle minacce in avvicinamento, la ragazzina avrebbe fatto la sua parte. Ma prima di agire, si sarebbe assicurata che il drago più piccolo fosse rivolto verso i nemici. « Oppungo! » Avrebbe enunciato subito dopo puntando la bacchetta verso la gelatina per poi muovere il braccio in direzione dello spazio davanti al brutto muso del drago più piccolo. Questo avrebbe dato l'opportunità alla sua compagna in questa azione di scagliare un altro incantesimo contro la gelatina che a quel punto sarebbe scoppiata, così da far spaventare l'animale che - rivolto verso chi minacciava lei e il suo gruppo - avrebbe generato una potente fiammata contro proprio quei nemici in avvicinamento. Sarebbe stata una scena molto forte.


PS: 85 | PC: 70 | PM: 62| PE: 2
Giuls || © harrypotter.it


Indolenzimento generalizzato.
° PS: 85/118 (100 iniziali + 8 topforum + 10 oggettistica varia)
° PC: 70/79 (50 iniziali + 29 oggettistica varia)
° PM: 62/62 (50 iniziali + 12 oggettistica varia)
° EXP: 2/2 (1 iniziale + 1 topforum)

INVENTARIO:
° Bacchetta Legno di Leccio, undici pollici, flessibile, nucleo di polvere di onice e lacrime di Augurey
° Bracciocchio(al polso sinistro) piccolo ed elegante bracciale che, in caso dimentichiate o rischiate di perdere un oggetto, suonerà attirando la vostra attenzione. Il minuto occhio incastonato rimane, solitamente, chiuso, mimetizzandosi ad arte ed aprendosi solo in caso di bisogno.
° Fiala di Decotto al Dittamo (1)
° Fiala di Pozione Tiepidario (1)
° Cintura da Samurai (+ 5 PC) (1)
° Stivaletti Lewam Markis (+ 7 PC) (1)
° Guanti dell'Eroe Caduto (+ 5 PS; + 5 PC; + 5 PM) (1)
° Completo Artico [azzurro] (+ 5 PS; + 5 PC) (1)
° Copricapo Egiziano (+ 7 PC, + 7 PM) (1)
° Spilla della Scuola di Atene appena presa dal sacchetto

INCANTESIMI APPRESI
I CLASSE: tutti
II CLASSE: Diffindo, Evanesco, Expelliarmus, Inversum, Muffliato, Riddikulus, Silencio
III CLASSE: Reparo
 
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view post Posted on 16/1/2021, 10:55
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Susan gωen nieranthPS: 116/131 – PC: 62/69 – PM: 70/70 – PE: 7Cielo della Luna
Le azioni effettuate da tutti, erano state bilanciate fino a quel momento e potevano dire di essersela cavata egregiamente, anche se non avevano ancora raggiunto l'obiettivo principale. C'era da chiedersi se lo scopo di quella missione fosse semplicemente quello di rendere gli studenti partecipi ad un importante avvenimento storico, oppure c'era dell'altro? Dovevano considerarlo un privilegio? Si trattavano argomenti politici uniti, con buone probabilità, agli intrighi di corte. Secondo moltissime storie, leggendarie o reali, si finiva sempre con il voler usurpare il trono per ottenerne il potere; e ce n'erano stati di tentativi innovativi! Nel caso che stavano vivendo era però tutto ancora confuso, perché non era chiaro se gli usurpatori fossero già all'interno della corte, prima ancora dell'arrivo di una banda di inesperti ribelli, o se fossero sempre stati in contatto. Ciò che forse era necessario considerare partiva dalle domande che Eloise aveva fatto alla nuova arrivata: quanto erano importanti le persone di cui si stavano fidando? L'uomo che era con loro nell'ufficio del preside e che attualmente sfuggiva ai suoi conti, all'inizio di tutta quella sfrenata corsa, aveva raccontato qualcosa su un certo imperatore, ma probabilmente la Tassina non era stata abbastanza attenta da riuscire a trarne delle conclusioni, o perlomeno a fare conti diversi; diversi da quelli di ricordare il numero dei suoi compagni. D'altronde era fin troppo presa dalle situazioni da affrontare, che non erano chiare nemmeno a lei le sue stesse deduzioni, e anche se poteva dirsi piuttosto intelligente, quante consapevolezze poteva conquistare una studentessa della sua età? Il suo pensiero principale, nella sua ingenuità, era quello di restare vicina ai compagni, certa che un minimo di distanza l'avrebbe fatta finire nel panico; poi sperava che nessuno di loro si facesse male, cosa parecchio più difficile poiché ci erano già andati un po' tutti vicini; inoltre riponeva piena fiducia nella sua bacchetta che continuava a stringere, senza di essa sentiva di non valere nulla. Allora quanto spazio restava ai tentativi di capire cosa stava concretamente avvenendo? Cercavano una persona importante, questo ormai era assodato, ma cosa avrebbero fatto dopo averla trovata? Sempre che ci fossero riusciti.
Al momento, ciò che ghermiva a pieno l'attenzione della Tassorosso erano i due enormi animali di fronte a sé. La confusione causata alla mente dei draghi era stata forse fin troppo efficace su quello più giovane, affamato ed annebbiato al punto da addentare la coda del compagno; ma accadde tutto in così poco tempo che non era possibile dedurre la vera causa di quei movimenti, era certo solamente che il maggiore avesse mostrato di avere una bella riserva di calore nel suo corpo. Lo spavento delle fiamme era però tramutato in puro stupore per la Tassorosso che, oltre ad aver visto un drago dal vivo, in scaglie ed ossa, le era stato concesso di vederlo sputare fuoco restandone addirittura indenne. Il fatto che fosse o no un privilegio, era ancora da appurare del tutto. A questo punto, in qualsiasi ambito lo si voglia intendere.
La voce dell'Aurea fu, ancora una volta, chiara e decisa ed il solo udire la parola "odori", accese una piccola lampadina in quell'altrettanto piccola testolina. Iniziò a frugare nella sua pochette, aveva già metà del braccio al suo interno mentre pensava alla sua idea di diffondere l'odoraccio tipico di una di quelle bombe magiche tanto famose, quando si bloccò nuovamente incerta. Cosa sapeva sui draghi? Aveva letto così tante cose sul mondo magico che era difficile mettere insieme i pezzi di ogni novità. Che effetto avrebbe fatto quell'odore alle creature? Non aveva però altro tempo per pensarci e certamente le risposte che cercava non sarebbero piovute improvvisamente dal cielo. La migliore prova era la pratica: estrasse quindi la caccabomba, lasciando ricadere la pochette appesa alla sua spalla, inspirò profondamente puntando il legno di quercia verso l'oggetto prima di spostarlo poi in direzione dell'edificio che avevano di fronte, con l'intenzione di oltrepassare le creature e fare sbattere, quindi esplodere, la bomba puzzolente.
«Oppugno!»
danni subiti
- effetti collaterali del Galileius
- residui di urti superficiali
- dolore muscolare da spinta/caduta

inventario & conoscenze
- Bacchetta (legno di quercia, tre baffi di gigante, 11", semi flessibile)
- Bracciale, apparentemente in oro, con inciso il suo nome (al braccio sinistro)
- Catena della Notte (al collo, sotto gli indumenti)
Collana che rende il corpo più leggero e dona agilità nei movimenti, facendo sembrare le ossa più mobili.
Durante la notte la collana si nota molto nell'oscurità, anche se non emette luce a sufficienza per illuminare la zona intorno ad essa.
- Stivaletti Lewam Markis
Stivaletti foderati di pelo, conferiscono al piede il massimo comfort. Le particolari fibre incantate della pianta evitano storte, crampi e dolori di sorta.
- Corpetto del Drago (nascosto sotto la maglietta)
Protegge dagli urti grazie alle fibre di drago con cui è tessuto.
- Pochette (con incantesimo di Estensione Irriconoscibile) contiene:
– Occhi di Fenice (due piccole sfere esplosive, lanciate per terra causano fiamme)
– Una fiala di decotto al Dittamo
– Caccabombe(×2)
Se lanciate, dopo l'impatto con una superficie dura esplodono diffondendo un odore sgradevole. Distraggono l’avversario per un turno.
– Pasticcetti Svenevoli(×1)
Deliziosi ed invitanti pasticcini con ripieno di crema e cioccolato, sono in grado di scatenare in chi li ingerisce, improvvisi svenimenti. Grazie alla loro breve durata non necessitano di nessun antidoto ma solo di qualche minuto di pazienza.

☗ ☗ ☗

Prima e Seconda classe di incantesimi, complete
(escluso: Orcolevitas/Monstrum)

 
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view post Posted on 16/1/2021, 11:02
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We are all immortal until proven otherwise

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PS: 150/175 • PC: 140/144 • PM: 178/178 • PE: 9,5PREFETTO GRIFONDOROCIELO DELLA LUNA15 ANNI

Esultò. Il suo piano era andato in porto! Sorrise ai suoi compagni, pronta a saltellare, finché il più nutrito gruppetto di volatili non scomparve letteralmente in una fiammata, lasciando qualche residuo di cenere. Lì il suo sorriso si capovolse, e la sua espressione, sbigottita, divenne delle più cupe. Dovevano trovare un altro modo per direzionarli.
Per quanto quei draghi fossero piccoli, la Grifondoro rimaneva comunque ammaliata dalle loro figure. Si trattava della prima volta che ne vedeva non solo uno ma ben due in tutta la sua vita. Quel misto di estrema felicità e profonda paura fu la scintilla che fece sgorgare il malefico piano dal suo cervello. Ad ogni modo adesso che erano finalmente fermi in un punto, e il suo benedetto cervello di quindicenne si era attivato con quella botta di adrenalina, fu quasi spontaneo attivare i propri neuroni in ogni direzione al fine di colmare le lacune che sin dal primo momento in cui aveva battuto il terreno della Cina Imperiale con la corsa non era mai riuscita a illuminare.
Chi era Tianqi? Di sicuro si trattava di un uomo importante, se loro ne erano in cerca. Si poteva trattare di un saggio, di qualcuno che aveva delle conoscenze specifiche riguardo qualcosa che lei non sapeva ma che era di estrema importanza, di un ministro, di un custode di qualcosa, se non - rifletté, guardandosi per bene intorno e ragionando su tutto quello sfarzo - il sovrano stesso di quel posto. In tal caso, perché loro facevano lo slalom fra tremila guardie, ombre e pericoli per recuperarlo? Per salvarlo da una minaccia incombente? Per prenderlo in custodia? O magari, se erano loro la minaccia... per imprigionarlo? Per ucciderlo?
Scossa da queste domande, ne accolse delle altre: chi rappresentavano loro che si infiltravano nella Città Imperiale Cinese e venivano perseguitati dai suoi protettori? Forse qualcuno che non tollerava Tianqi, dato che avevano degli infiltrati negli alti ranghi, come Liu e Turandot. Osservando quest'ultima, la loro guida, non resistette all'impulso di chiederle: «Una volta che avremo preso Tianqi, cosa ne faremo di lui?
Sapete già dove portarlo?»

Intrufolatasi in una discussione già in atto, sentì la voce di Eloise e rispose alla sua richiesta. «Posso fare qualcosa anche io» disse e si tosse lo zaino dalle spalle.
Ci aveva pensato fin dal momento in cui Daddy aveva innalzato le pareti d'acqua. I draghi non potevano penetrale con il fuoco, o almeno non del tutto. Dalla sua, invece, possedeva qualcosa che sarebbe potuto tornare utile in caso di un fortuito innesco ad acqua.
Tirò fuori dal suo zaino quello che aveva tutta l'aria di un petardo abbastanza grosso. Si trattava di fuoco d'artificio H2O, una trovata geniale di Zonko che non aveva mai avuto l'occasione di provare. Lanciato oltre la loro protezione non avrebbe avuto il bisogno di evocare dell'acqua, poiché già passando attraverso le spesse pareti fluide evocate dal Corvonero si sarebbe attivato in breve tempo. Con un Oppugno lo avrebbe scagliato in poco tempo abbastanza lontano per impedirgli di esplodere vicino a loro. Doveva solo prendere la mira.
Si mise lesta accanto ad Eloise. Dovevano attrarli verso la stessa direzione. Un fascio di luce e l'esplosione di un petardo sarebbero valsi nel caso di due draghetti come un laser per due gattini. In fin dei conti, i Petardi Cinesi dovevano essere abbastanza abituati ai petardi cinesi. Li avrebbero accolti festosamente come preludio di un capodanno?
La ragazzina puntò la bacchetta sul fuoco d'artificio, e mentre pronunciava la formula «Oppugno Ignem Artificium!» tracciò una veloce linea dall'oggetto a un punto oltre le spalle della statua su cui si era concentrata l'Aurea senza farglielo esplodere addosso. L'obiettivo? Concentrare più che potevano l'attenzione in quel preciso punto.
SYNOPSIS & DAMAGE
Casey si pone le opportune domande in merito alla loro missione e ci rimane di sasso quando 3/4 dei loro volatili vengono fatti arrosto. Si allaccia ad Eloise, lanciando un fuoco d'artificio H2O vicino alla statua su cui vien fatto il Gargollo ma abbastanza lontano da non coinvolgerla nell'esplosione. Passando attraverso lo scudo d'acqua del Protego Neptuno il petardo dovrebbe innescarsi senza ulteriore ausilio. L'obiettivo è attirare l'attenzione dei draghi in quella direzione.//Dolori sparsi. Ammaccatura generale. Graffietto al viso.
INVENTORY & KNOWLEDGE
Bacchetta in Legno di Nocciolo (si dice avverti l'acqua sotterranea emanando stringhe di fumo argenteo) con pietra nera che amplifica la potenza (in tasca);
Anello dei Gemelli (Camillo Breendbergh);
Galeone dell'ES (in tasca)
Orecchie Oblunghe (in tasca);
▴Ciondolo a forma di ape regalatole da Gwen (al collo);
Specchio Comunicante (uno in mano, l'altro in quella di Caleb);
Supergomma Drooble: riempiono la stanza di palloncini color genziana che si rifiutano di scoppiare per giorni interi;
Aerosticca, gigansticca, nanosticca (zaino);
▴1 fialetta di pozione dell'Illusione (zaino);
▴1 fialetta di pozione Rinvigorente (zaino);
Pantaloni chiari (addosso);
Mantello Lepricanico della Disillusione (uguale a quello normale ma comprato a una fiera di San Patrizio);
▴Un pacchetto di (5) Caccabombe;
Fuochi d'artificio a innesco H2O.
▴ I classe
▴II classe inclusi i proibiti
III classe + Iracundia e Confundo
IV classe
V classe + Stupeficium

KEYSER SÖZE.


Forse è un po' alla buona il nome latino del fuoco d'artificio, ma spero vada bene :ph34r:
 
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non cliccare

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Avevano appena finito di porre in essere il loro piano di confusione, non si aspettava ciò che accadde. Le due maestose creature era abbastanza spaventose senza dare prova del loro potere di alitare fiamme. Il più piccolo dei due, ovvero quello desto, morse il più grande, il quale in preda alla rabbia emise il tanto temuto fuoco. Per essere uno spettacolo, lo era. Per loro fortuna a finire arrosto furono gli animali da loro stessi evocati. Adesso aveva più cognizione del perché la Cina si chiamasse “L’impero dei draghi”. Fin dalla loro incursione schiere di nemici bloccavano la loro strada e più di una volta avevano dovuto agire velocemente, il tempismo era fondamentale. Ma come spesso accade la fretta non ebbe dato loro modo di comprendere a pieno quel che stavano facendo. Cosa stava realmente accadendo in quella notte. E cose accadde realmente in quella notte. Per quanto tutto sembrasse assurdo si trovavano nel bel mezzo di una lotta civile. Era ormai chiaro da quanto raccontato da vari alleati che la trama di chi realmente comandasse in quel momento l’impero era indistricabile. Un bandolo senza alcuna matassa. I loro obiettivi erano comunque chiari. Era ormai ovvio che la sua fazione faceva capo ad una sovversiva idea di ribaltare la situazione in atto, non vi erano altri motivi per aver contro quella che sembrava una resistenza che si faceva sempre più dubbiosa su chi la comandasse. Era davvero l’Imperatore a tirare le fila della difesa della città, o vi era una spassionata voglia di mantenere uno status quo da parte di chi lo influenza? Di chi realmente stesse guidando l’impero. Ed il loro ruolo qual era? Aveva quella strana sensazione che tutto sarebbe arrivato alla fine presto. Il gruppo dei ribelli continuava la sua avanzata, ma dove stavano andando? Fino a quel momento non avevano avuto modo di scoprire dove si trovava l’Imperatore e considerando la grandezza di quella città era come cercare un ago in un pagliaio, avevano sempre pensato che esso potesse trovarsi nel centro della città difeso da tutti i lati ed in quel senso si erano mossi. Ma forse era il caso che . Adesso però veniva nuovamente chiamato alla sua occupazione, districarsi nel momento. L’aurea si rivolse a loro chiedendogli se avevano idee su come fa sputare fuoco ai draghi a comando, indicando la dove la fiammata aveva lasciato le sue tracce. Deglutì pensieroso, l’idea di avere dei draghi come alleati era ovviamente utile. Ma sarebbero riusciti nel loro intento? Probabilmente era meglio mettersi a pensare ad un modo. Non so, possiamo provarci. Certo non c’erano delle istruzioni su come agire in quei casi. La sua mente iniziò a pensare a possibili soluzioni. Sapeva bene che l’unico punto debole del drago erano i suoi occhi, lo aveva fatto presente prima. Agire con incantesimi poteva non essere utile, molti sarebbero rimbalzati sulla loro pelle. Il primo che gli venne in mente fu il Prurito, anche un Indigesti. Ma era tutto inutile, quegli incantesimi erano troppo deboli e non avrebbero nemmeno scalfito i draghi. Nulla, non gli veniva in mente niente. Se non…era possibile? Forse. Azzardata come mossa. Il drago più grande era stato svegliato ed aveva reagito ad un morso sulla coda. E se avessero fatto in modo che qualcosa schiacciasse la sua coda nel momento in cui gli fosse servito il fuoco? Era un’idea che poteva funzionare. Un azzardo troppo grosso, avrebbero potuto rivoltarsi contro di loro, ma sarebbero stati ben difesi, su quello non c’erano dubbi. Allora non mancava che agire, anzi avrebbe agito se e solo se sulla loro strada avessero incontrato dei nemici. Era tempo di mettere in pratica un piano, anzi di escogitarlo. Si mise le mani in tasca alla ricerca di qualcosa da lanciare, ma trovo solo una gelatina tutti i gusti+1. Doveva essergli rimasta lì dall’ultimo pacco acquistato. Avrebbe potuto tirarla verso la coda del drago ed ingrandirla. No. Non poteva funzionare la caramella era troppo morbida. Doveva indurirla o renderla più pesante, ma se l’avesse fatto solo quando i nemici fossero spuntati non avrebbe avuto il tempo per fare altro. *Pensa….Pensa!!*. Guardò Calaf. Era chiaro cosa fare. Non appena vedi qualche nemico, puoi lanciare questa gelatina davanti il muso del drago, io penso a fare un Inflatus per farla scoppiare, con un pò di fortuna dovrebbero sputare fuoco. Non so, magari con un Oppugno Guardava ancora l’uomo porgendogli la gelatina. Poi si girò verso la ragazza che era vicino a loro, alla quale l’Aurea si era rivolta e porgendogli un’altra gelatina disse Riesci a fare la stessa cosa con qualcun altro per far agire il drago più giovane? Avrebbe scagliato un Inflatus. Lo avrebbe fatto solo se Calaf avesse lanciato la gelatina, il che avrebbe significato che dei nemici erano apparsi, lui avrebbe atteso che la gelatina fosse in parabola discendente verso la il muso del drago. Avrebbe pensato ad un palloncino che si gonfiava fino a scoppiare e puntando in direzione della gelatina prima un’estremità, poi l’altra infine il centro avrebbe detto con decisione e la giusta lentezza. Inflàtus Anche l’accento sarebbe stato posto nella speranza che questa si sarebbe ingrandita ed infine deflagrata arrivando a destinazione. Sperando che i draghi colpissero i nemici e non loro che sarebbero stati alle loro spalle.



 

“ Scuola di Atene - Tutto è proibito ”

Salute: 247 ▲ Corpo: 219 ▲ Mana:232 ▲ EXP:23.5


Razza magica: Lycan.

Incantesimi:
Prima, Seconda Classe e Terza Classe (Escluso Fattoriam)
Quarta Classe: Colossum, Circumflamma e Ignimenti.
Incantesimi Imparati a Lezione di diverse classi.
Incantesimi Chiari: Atlantis Cage.

Inventario:
- Bacchetta:Legno di acero, dente di drago, 11 pollici, flessibile
- Ciondolo della scaglia di drago
- Mantello della Disillusione
- Anello dell'eroe (Mano Destra)
- Anello con quadrifoglio (Mano Sinistra)
- Anello con adularia
- Ciondolo giada delle fate
- Occorrente per fare le sigarette +
accendino antivento
- Qualche caramella tutti i gusti+1
- Qualche api frizzole
(sparse nelle tasche)


Riassunto: In un momento di calma iniziare a pensare a cosa stessero realmente facendo, accoglie la richiesta dell'Aurea, pensa ad un piano e lo mette in pratica con Calaf, Phoebe e Jane. Infine seguirà il gruppo.




 
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3YdQGg8

Il tutto, era assolutamente normale.
Tralasciando il fuoco, il caos, la disperazione, le stelle nel cielo e il rumore degli scontri, tutto era normale.
Vi erano le solite paturnie, i soliti dubbi irrisolvibili posti dal Preside e ora, era giunto il momento di ragionare con coerenza, capire dove ci si dovesse muovere e ragionare su cosa si dovesse fare.
Respirò lentamente, come a voler cercare dentro di sé una pace che ora non riusciva a trovare, ma che era necessario avere al fine di arrivare all’obiettivo utile a concludere quella scampagnata.
Osservando la zona circostante, la prima cosa che capì di dover fare fu quella di mantenere le difese, di cercare di prolungare la durata di quello scudo formato d’acqua, difficile da gestire e che in parte gli assorbiva le energie.
Cercò di non pensare alle braccia, alla tensione che provava sulle spalle e che stava per farlo cedere; doveva proseguire quel suo controllo dell’acqua per difendere i suoi alleati e nel mentre doveva provare a pensare con coerenza, elaborando qualcosa che potesse giovare lui e la sua squadra.
Senza perdersi in ulteriori cavilli mentali, provò a spostare la sua mente altrove. Sembrava si stessero muovendo alla rinfusa, senza logica e questo portava con sé dei malus evidenti.
Si girò verso Tourandot la sua alleata, spazientito. Chi era quella donna? Sapeva dove dovessero andare o era lì solamente per dare man forte?
Il nervosismo era chiaro, palese e per la maggior parte era dovuto alla stanchezza ed a quel suo continuo intercedere che non gli permetteva di fare le cose con razionalità, come voleva.

-Spiegami una cosa, ma sai dove stiamo andando? Stiamo raggiungendo il palazzo o il figlio del cielo si trova altrove? -

Domandò, aggiungendo una nota sarcastica nel nominativo dell’imperatore.
Che poi a pensarla bene quell’appellativo gli faceva veramente schifo. Lo chiamavano figlio del cielo solo perché aveva avuto la fortuna di nascere ed essere l’Imperatore di un miliardo di cinesi, altrimenti, nella realtà dei fatti, si sarebbe chiamato, Fou, Jo, Lin o chi per lui.
Non era un pensiero razzista il suo, ma solo una constatazione di quanto fosse ingiusto quel Mondo, che donava disparità di trattamento solo per una circostanziale e quanto mai futile diversificazione di nascita.
Stringendo in mano la bacchetta, sentendo dentro di lui la forza crescere vertiginosamente pensò a come si potessero sentire i ribelli e per un momento, un solo istante, si sentì veramente parte di loro.
La dittatura Imperiale era veramente una concezione imbarazzante di Stato, dove alla sommità vi era un soggetto che vi si trovava a capo non perché ne avesse la capacità, ma solamente perché nelle vene aveva il sangue imperiale, quello che magari aveva il suo trisavolo ben più capace e intelligente.
In quel momento percepiva quanto potesse essere stupido quel ragionamento, quel modo di pensare. In quel momento capì quanto potesse essere “antiquato” e “storico” il loro modo di vedere le cose.
Che poi non ci avevano pensato che una dinastia comunque prosegue con una seconda persona che non fa parte di quella dinastia? Quel sangue così eccelso era già stato macchiato da altri geni e non se ne erano nemmeno accorti.

-Sbrigati a portarci da lui, che gli devo spaccare la testa- * e far capire quanto sia stupido il vostro modo di pensare*

Disse e senza aggiungere altro provò a spingere la sua potenza magica al limite.
Se fossero arrivati al dunque sarebbe stato un successo, lui aveva capito che non erano lì solo per avanzare ma per cambiare la Storia.





Statistiche:
- Punti salute: 290/327
- Punti Corpo: 270/283
- Punti Mana: 294/296
- Punti Esperienza: 78
- Vocazioni: Legilimens , Elementalista Inesperto
- Abilità: Smaterializzazione

In sintesi:Toobl cerca di mantenere il “Protego Neptuno” per assorbire gli eventuali attacchi dei draghi. Fa domande a Tourandot chiare in quanto sembra aver perso il suo fare da guida.

Incanti Finora Appresi:
*PRIMA CLASSE - tetto minimo 1 - tetto massimo 2 exp
*SECONDA CLASSE -tetto minimo 2 - tetto massimo 6 exp
*TERZA CLASSE - tetto minimo 5 - tetto massimo 15 exp (No Fattoriam)
*QUARTA CLASSE - min 11exp e 15 anni di età - max 25 exp e 17 anni (No Circumflamma,Colossum)
*QUINTA CLASSE - min 17exp e 16 anni di età - max 36 exp e 19 anni di età (Anche Stupeficium e Plutonis)
*SESTA CLASSE - min 24 exp e 17 anni di età - max 55 exp e 20 anni di età (Solo incantesi appresi durante le lezioni e Nimbus Grado)
*SETTIMA CLASSE - min 29 exp e 18 anni di età (Incanti appresi Protego Totalus)

Attivo:
1 bacchetta Corniolo, corde di cuore di drago, dieci pollici, rigida
1 Nanosticca
1 Gigansticca
1 Aereosticca
1 Pacco di Bombe Denudanti

Oggettistica
Daddy è vestito con una maglietta a maniche corte beige e un pantalone nero.
Ha con sé/addosso i seguenti oggetti:
-Anello: Un anello da uomo, precisamente da pollice, in palese argento con sopra la sottile incisione di un corvo con le ali spiegate.
-Talismano Caparbio:conferisce un bonus temporaneo di 5 punti corpo per ogni 10% di PS mancanti
-Mantello della Disillusione: Realizzato con pelliccia di camaleonte, il Mantello della Disillusione rende una buona, anzi ottima mimetizzazione: se il tuo corpo è ben avvolto in questo tessuto, esso sembrerà donarti l'invisibilità.
 
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view post Posted on 10/2/2021, 22:22
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Abbandonate Ogni Speranza, O Voi Ch'Entrate

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Proseguiva la grande caccia. Nessuna certezza di riuscita, poche probabilità di farcela, remota eventualità di uscirne del tutto incolumi. Eppure, erano quelle le forme di divertimento che accomunavano la Storia. Si sosteneva nel corso del tempo tali pratiche fossero solo andate raffinandosi, lasciando che le declinazioni più barbare e violente cedessero il passo ad altre, dall’animo più ingentilito, e civilizzato. Eppure, erano ancora lì. Imbevuti di un’incompresa sacralità imperiale, a sguazzare di cortile in cortile, sperando che gliela mandassero giusta. Non male. Pur sempre in barba a quanto la vulgata volesse. Dimostrazione che in fondo le baggianate non conoscessero limite? Che vivessero nell’epica epoca della fuffologia applicata elevata a religione? Dell’ambita preda ancora nemmeno un’ombra, ma qualcosa era infine cambiato. Forse a livello di consapevolezza, non ancora andata concretizzandosi in molti casi, ma qualcosa era cambiato. Era anche ora, del resto? Ma cosa significava? In cosa si sarebbe manifestato concretamente? Se anche avessero saputo, cos’avrebbero fatto? E perché lo cercavano?

Una tiepida e sfuggente ombra connaturava quelli che in altre circostanze sarebbero stati salutati quali decisivi e netti passi in avanti. Avevano forse fatto ordine a certi livelli, ma rimescolato le carte tanto in fretta su altri che forse quel poco che si sarebbe anche potuto afferrare era finito invece con l’essere perso, tra una scivolata e un sospiro. Sfide formidabili si stagliavano nelle immediate vicinanze, e nulla prometteva che il quadro potesse drasticamente migliorare in meno di un soffio di Eolo, ma non c’era altra soluzione. Buon viso, a cattivo gioco. Si trattava di un gioco dopo tutto, o forse no?
La compagnia ribelle andava raffinando rapidamente le idee. Un nuovo piano era elaborato in fretta e furia, con buone probabilità di successo, almeno sulla carta, controbilanciate comunque da una serie di coperture già realizzate. Giocare d’opzioni, tra uno scoperto e un hedging ben studiato, sarebbe potuto risultare meno azzardato di quanto in prima nuce sembrasse. Era quello il caso? Mentre si affilavano i coltelli, un nuovo fuoco di fila sulla retroguardia. Nuove domande, in cerca di nuove risposte. Ne avrebbero ottenute? Nuovi e vecchi alleati sul banco degli imputati, cos’avrebbero potuto rivelare di drasticamente diverso da quanto non fosse stato sino a quel momento? Era dunque la volta dell’Aurea, con il buon vecchio guardaspalle.

Anche a patto di riuscire nell’incanto, e nulla ci dice che sarebbe realmente possibile in presenza delle difese della città, non so sino a che punto sarebbe decisivo. Tourandot è la nostra migliore soluzione per arrivare a destinazione, è probabile ormai che stiano vagando per la città decine di falsi imperatori. A patto di riuscire nell’incanto, non so quale potrebbe essere l’utilità di una risposta così ambigua.


Qualcosa di non troppo inaspettato era infine venuto alla luce. Cambiava qualcosa? La sensazione che fosse già da tempo in atto qualcosa del genere si era fatta largo man mano, il sospetto era stato fugato, ma cosa si sarebbe potuto fare di quell’informazione? Sapevano sin dal principio che fosse Tourandot a doverli guidare. Probabilmente il vero nodo da sciogliere era ben altrove. Ancora intatto. Sempre a patto che in una qualche maniera potesse essere davvero infine sciolto. L’attenzione era dunque tornata a catalizzarsi sulla loro unica alleata, in tante insidie, il cui valore era andato solo confermandosi. Di cortile in cortile. C’era da augurarsi quindi non le accadesse nulla di male. Sarebbero finiti con il perdersi in mezzo al deserto, senza la minima idea di dove la prima oasi si trovasse. Ma era già tempo che il Corvonero e l’Argentea si facessero avanti. Cos’avrebbero ottenuto?

Cosa stiate andando a fare non mi è stato detto, le istruzioni erano semplicemente di trovarvi prima che fosse troppo tardi, e farvi quindi da guida sino a destinazione. A patto di non perdere troppo tempo il Figlio del Cielo non sarà nella culla della Città, e dunque irraggiungibile per quasi chiunque, con un minimo di fortuna potrebbe anche essere ancora inconsapevole di quanto stia avvenendo, e certamente in compagnia di una delle mie sorelle. Qualora venga spostato tutto sarebbe impossibile, e ormai lo staranno cercando in diversi.


Un tono gentile, compito, una risposta sincera, esplicita. Segnata da un’ultima occhiata, che aveva dell’assassino. Se il Corvonero pensava di arruolare alleati con la franchezza, evidentemente aveva sbagliato secolo. Era una risposta all’ennesima domanda, ma cosa stavano dunque andando a fare? Avrebbe poi fatto la differenza? Indipendentemente dal come in ogni caso avrebbero dovuto raggiungere la meta. Non sapevano il perché, ma nemmeno il dove. E il quando costituiva al momento la più grande delle incognite. Erano di fretta. Ma già lo sapevano. Conferme, a quelle che dopo tutto erano domande la cui risposta era già nota, o comunque era stata intuita con ragionevole certezza. O si stavano sbagliando sin dal principio?
Completati che furono i macchinosi preparativi, accompagnati da un certo olezzo, e non di pece bollente, infine la compagine era nuovamente pronta a entrare in azione. Quanto i due draghi fossero confusi era più che difficile a dirsi, al pari di quanto questo avrebbe influenzato l’esito dei loro piani. A posteriori chi aveva fatto il vero affare? Neutralizzata l’unica apparente minaccia umana, com’era già avvenuto, nell’immediatezza la questione era condurre per mano i due draghi dove più si sarebbero potuti inconsapevolmente dimostrare utili. Da qui l’intenso lavorio che aveva occupato tempo ed energie alle Tassorosso e alla Grifondoro (S, E, K).Un piano articolato, dai molteplici addentellati, che si sarebbe intersecato ad altri e numerosi battitori solitari, qualora ve ne fosse stata l’esigenza. Il Corvonero (B) si era occupato dell’idea, era però già giunto il test. Avrebbe funzionato?
Era dunque tempo perché la giovane Tassorosso agisse, l’odore sarebbe stato il suo miglior alleato, e in quel senso i discepoli di Tosca sembravano aver stretto un patto d’acciaio che risaliva alla notte dei tempi. Lanciato l’ammenicolo oltre l’ostacolo, una prima zaffata parve farsi largo di forza, stuzzicando il momentaneo interesse della focosa coppia. Era poi tempo invece perché anche la Grifondoro si attivasse, erano pur sempre nella Patria dei fuochi d’artificio, perché non fare un tentativo? Mentre già il fuoco esplodeva sul terreno, guadagnando in altezza, in controluce si animava un grifone di bronzo, balzando giù dal suo piedistallo, destando in quel caso lì l’immediata attenzione delle due fiere. Contrariamente però a quanto sperato, e non controintuitivamente, ecco il grifone animato non dai più nobili intenti avvicinarsi ai draghi, puntando in direzione dell’allegra comitiva, ancora ai margini dello scontro. Mentre i fuochi da luci e colori proseguivano lo spettacolo, il grifone veniva accolto quale degno compagno di giochi dalla strana coppia, balzarla a piè pari, in un primo anelito di volo, ma concludere rovinosamente al suolo, sparpagliandosi sul granito, devastato da una zampata ben assestata. L’epica storia del grifone ribelle si era conclusa lì, mentre il primo test per il loro scudo entrava nel vivo. Temporaneamente accantonate le gelatine, due epiche fiammate impattarono senza rimorsi lo scudo, senza risultato alcuno, dunque un successo, ma così facendo sollevavano anche un nuovo quesito: come direzionare molto rapidamente e altrove i draghi, salvando la pelle? Guardavano entrambi nella loro direzione, palesemente si sarebbero dovuti tutti dirigere a nord, e il nutrito gruppo potenzialmente ne aveva appena destato l’attenzione. Lo scudo era ancora lì con loro, e questo era di gran conforto. Esaurito che era il fuoco d’artificio, da quella stessa direzione, una tozza Ombra si apprestava a introdursi nel cortile.


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Nella grande arena, intanto, il gioco proseguiva. Lo scontro non sembrava dar segnali di cedimento, e l’attenzione generale rimaneva focalizzata sulle prime linee, dove si stava sviluppando l’azione. Corri di qua, corri di là, e lanciati di su, avevano come unico risultato un millimetrico scostamento di quelli che erano gli equilibri dello scontro. La rotazione era in atto, e stava dando i suoi frutti, ma non abbastanza in fretta. Cos’avrebbero potuto fare? Cosa sarebbe stato opportuno facessero per facilitare il processo? Lo stavano facendo? Qual era la differenza tra interpretare letteralmente e agire a ragion veduta? Che qualcosa di troppo fosse stato frainteso non era più così remoto. Il danno era fatto? Probabilmente no, nulla sembrava compromesso, anzi. Ma… Era dunque la volta della Grifondoro (F), caracollare di buon passo dalla parte opposta del terreno di scontro, riguadagnando la vicinanza e il calore delle colleghe di sventura. Cammin facendo si sarebbe anche occupata di qualche spavaldo (8i). Certo, non nel migliore dei modi, non al massimo delle prestazioni, non avrebbe nemmeno saputo cosa sarebbe seguito, ma quel singolo solitario intervento avrebbe anche potuto offrire l’inaspettata occasione di fare qualcos’altro, magari a un alleato. Uno scontro, un duello multiplo, a geometria variabile, era null’altro che una questione di attenzione.
Intanto l'Argentea aveva infine raggiunto la disorientata reporter, improvvisatasi di guerra, le prestava un primo soccorso, si apprestava a indietreggiare, non prima di aver contribuito nuovamente allo scontro. Non c’era molto di cui discutere, salvo qualche sbrigativa indicazione su quanto riteneva fosse opportuno fare. Dunque perché non prendersela con le prime linee nemiche, prima di togliere il disturbo? Da un lato dunque l’inventiva della giovane adulta, che dalla sua aveva senza dubbio la sorpresa, dall’altro la risolutezza della Tassorosso. Con un risultato netto, prima di fare le valigie: l’avanzata scomposta degli alleati. Erano in presenza del giro di boa? Era successo qualcosa degno di nota, di cui potessero servarne traccia? Qualcosa era cambiato nella sostanza, oltre che nella forma? Era il segnale per lasciare definitivamente la scena, dandosi all'ittica, o il contrario? Eppure, agguantata la Grifondoro (F) ecco la ritirata della Tassorosso verso il centro.
Non era invece di questo avviso la seconda discepola della Torre (J), al fronte e ben risoluta nel restarvi, cercando di salvaguardare quell’intesa andata maturando nel corso dei lunghi minuti di assalto all’arma bianca. Dunque via a una nuova azione complessa, una tenaglia molto particolare, e non priva di un certo successo, culminata con l’atterramento della sua vittima designata (8m). Successi, andavano regalandosi isolati ma dolci successi. Dalle retrovie proseguiva l’ancor discreto sostegno dell’artiglieria. In attesa di tempi migliori? Cosa aspettavano? Cosa stava succedendo?
Era tempo infine del venire alla luce di un nuovo ennesimo e inaspettato scontro. Su scala molto meno vasta, ma non per questo non significativo. L’allegro quintetto aveva infatti trovato una prima gabola lungo quello che sembrava potesse essere un cammino di grandi piaceri, e grasse risate. Nonostante la loro superiorità numerica, i tre felloni non sembravano certo voler desistere dal loro obiettivo, anzi. Per certi versi la loro concentrazione avrebbe potuto giocare a loro chiaro svantaggio. L’imperiale sembrava essersi assegnato il compito di difendere, lasciando modo agli altri di attaccare. Definito un primo abbozzo di piano, ecco lo scontro prendere piede. Se l’ombra di una rete era timidamente apparsa, altrettanto velocemente era finita con lo scomparire all’interno di un cespuglio non troppo distante, lasciando a mani vuote il Grifondoro (O). Lo stesso sventurato che sarebbe dovuto finire con l’essere ingabbiato, aveva ancora i piedi bene al caldo e al riparo, nonostante il tentativo del Tassorosso (L). E nonostante la Corvonero (H) mirasse al più discosto del terzetto, sino a quel momento il meno attivo, non sembrava essere stato costretto ad alcun tipo di immobilità, tanto da rispondere per le rime alla volta dello scudo. Mentre da destra un primo timido raggio azzurro impattava lo scudo, e i primi cristalli di ghiaccio fioccavano sulla superficie, una sorda cannonata dalla sinistra lo mandava in frantumi senza tante cerimonie, lasciando a terra i due in posizione più avanzata, e particolarmente scivolosa una parte del granito nelle immediate vicinanze. Il ribelle al centro apparentemente senza cogliere la palla al balzo, sembrava invece aver spinto a scendere in battaglia quello stesso cespuglio poco discosto. L’ammasso di rami e foglie aveva presto ceduto il passo a un colosso alto diversi piedi, verde brillante, che si faceva ora largo al centro del cortile, armato delle migliori intenzioni, mulinando qualcosa di molto simile a un martello, di rami intrecciati. Li stava inequivocabilmente caricando, e se quelli a terra avrebbero anche potuto non avere il tempo di intervenire per le rime, gli osservatori cos'avrebbero fatto? Vinta l'incertezza iniziale vi sarebbe stato modo. Cos'avrebbe pensato la silente Serpeverde, ancora nell'ombra?




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Dovremmo esserci anche questa volta.
Sul fronte imperiale non ci sono eccessive novità. Da un lato infatti prosegue lo scontro al centro della mappa, con il lento crescere delle forze cittadine, e il lento declino dei ribelli. Prosegue come da piani l’operazione, con alcuni dei vostri che offrono una certa sponda, che non è una brutta cosa. F, T e A sono le amiche ritrovate, con la reporter di guerra un po’ scossa, ma comunque ancora in piedi, e attiva a livello di conserve e marmellate. Sostanzialmente direi tutti strappino qualche successo, inclusa J, ancora isolata, al centro di una certa vincente intesa con il suo angolino di mondo. Diversamente invece il quintetto, che è incappato in un brutto incontro del N tipo, dove riscontra i primi inghippi del caso. A livello di attacco non si registrano sostanziali progressi, con un flop generale, e anche in difesa c’è una brutta scivolata che coinvolge anche il Tassorosso, con qualche danno dall’inaspettata esplosione dello scudo. Ne esce indenne invece il terzetto. Per il momento.
I Ribelli si trovano invece in una situazione direi inizialmente tranquilla, andata scaldandosi per una serie di sfortunate coincidenze. Dopo qualche domanda, il piano entra nel vivo, e prende anche una discreta forma, pur essendo vanificato da una parte dei successivi sviluppi. Nonostante un buon inizio, l’attenzione dei draghi finisce con l’essere attirata dalla statua di E, che però non troppo inaspettatamente sfugge al controllo, e nell’errare nella direzione sbagliata si trascina dietro le fiere, incorniciate da fuochi artificiali sullo sfondo, per rimarcare l’evento. Lo scudo di D viene testato, e tiene direi più che discretamente, ma ora avete molto poco tempo per invertire una china molto pericolosa. Sarà bene catalizzare l’attenzione dei due ‘altrove’.

Vi ricordo, ad imperitura memoria, che come sempre le Statistiche e l'Exp sono importanti, possono molto, ma sono dettagli del tutto trascurabili rispetto a tutto il resto. Conta l'On e non l'Off, che determina semplicemente alcuni limiti indicativi di come possiate agire.

Vi rammento da ultimo le squadre, con relativi riferimenti:
Ribelli: Eloise (E), Casey (K); Daddy (D), Mya (M); Phoebe (P), Susan (S), Caleb (C), Derek (B); Vath (V); Jane (W).
Imperiali: Megan (H), Thalia (T); Oliver (O), Emily (R); Jean (G), Juliet (J), Lucas (L), Rose (F); Katherine (Q), Ariel (A).

Dove sapete trovate le vostre schede, al momento dell'inizio del gioco, e dove sapete troverete per un po' di tempo le relative mappe del caso. Salvo controindicazioni, o compromessi successivi, tutte le scadenze sono da intendersi quali 22.59 del giorno indicato.

La vostra prossima scadenza, che non è vietato anticipare, è il:

22 - II










Eloise (E)

Punti Salute: 203/243
Punti Corpo: 142/147
Punti Mana: 149/149
Exp: 39

Casey (K)

Punti Salute: 150/175
Punti Corpo: 140/144
Punti Mana: 178/178
Exp: 10

Daddy (D)

Punti Salute: 278/327
Punti Corpo: 270/283
Punti Mana: 294/296
Exp: 78

Mya (M)

Punti Salute: 190/221
Punti Corpo: 110/166
Punti Mana: 163/163
Exp: 61

Phoebe (P)

Punti Salute: 85/118
Punti Corpo: 70/79
Punti Mana: 62/62
Exp: 2

Susan (S)

Punti Salute: 116/131
Punti Corpo: 62/69
Punti Mana: 70/70
Exp: 7

Caleb (C)

Punti Salute: 132/152
Punti Corpo: 73/83
Punti Mana: 77/77
Exp: 7

Derek (B)

Punti Salute: 202/247
Punti Corpo: 212/219
Punti Mana: 232/232
Exp: 24

Jane (W)

Punti Salute: 175/175
Punti Corpo: 121/121
Punti Mana: 136/136
Exp: 28

Timur (Y1)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-

Calaf (Y2)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-

Turandot (Y3)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-

Megan (H)

Punti Salute: 182/209
Punti Corpo: 160/160
Punti Mana: 167/167
Exp: 21

Thalia (T)

Punti Salute: 235/267
Punti Corpo: 195/195
Punti Mana: 230/230
Exp: 44

Oliver (O)

Punti Salute: 222/315
Punti Corpo: 271/285
Punti Mana: 320/343
Exp: 60

Emily (R)

Punti Salute: 267/305
Punti Corpo: 278/284
Punti Mana: 270/286
Exp: 56

Jean (G)

Punti Salute: 84/107
Punti Corpo: 45/50
Punti Mana: 50/50
Exp: 3

Juliet (J)

Punti Salute: 95/143
Punti Corpo: 60/68
Punti Mana: 103/103
Exp: 9

Lucas (L)

Punti Salute: 103/148
Punti Corpo: 51/60
Punti Mana: 56/56
Exp: 12

Rose (F)

Punti Salute: 90/120
Punti Corpo: 60/70
Punti Mana: 72/72
Exp: 3

Katherine (Q)

Punti Salute: 160/180
Punti Corpo: 108/118
Punti Mana: 137/137
Exp: 27

Ariel (A)

Punti Salute: 131/176
Punti Corpo: 115/125
Punti Mana: 115/115
Exp: 24

Ping N. (X1)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-

Pong R. (X2)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-

Pang V. (X3)

Punti Salute: ?
Punti Corpo: ?
Punti Mana: ?
-



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Alcune postille!

A fronte della semplice constatazione che i più giovani sono molti, e i più anziani sempre più anziani, per quanto sia certo che nel frattempo siate tutti perfettamente al corrente delle svariate peculiarità della Tuke, il pettegolezzo è un'Arte, sottolineo un paio di conquiste che abbiamo raggiunto nel tempo:

- A ogni post corrisponde al massimo un'azione magica, che veda o l'impiego attivo di un artefatto, che decidete voi di utilizzare, o il ricorso a un incantesimo, ferme restando le solite regole. Se nello stesso turno volete correre una maratona, fare un salto dal parrucchiere, e tirare castagne all'indirizzo di un passante molesto, queste non costituiscono azioni ulteriori. Nei limiti del possibile, quindi, una sola azione magica per volta, e tanto buon senso. L'obiettivo rimane snellire e velocizzare il gioco quanto più possibile, se volete fare il quarto grado a un vostro alleato fate tutto in un solo post, e non abbiate timore della vostra ombra, ci sarà ben altro di cui preoccuparsi;

- A proposito di interpretazioni, mi sembra di intuire stiate seguendo la prassi, almeno a livello pratico, con in generale dei buoni risultati e un'ottima coordinazione, almeno per coloro che al momento si sono trovati 'al fronte', ossia i Ribelli. Entro però i confini delle nostre regole, potete tranquillamente darvi a un'interpretazione creativa anche dei vincoli che solitamente un Master impone alla gestione degli incantesimi. Ci terrei infatti nello sfatare il mito del: ogni incantesimo ha un unico fine.
Se doveste allacciarvi le stringhe, quale sarebbe l'incantesimo giusto? Non conoscete il Frenonectio (che non avevo mai sentito), quindi non è possibile allacciarsi le scarpe? O potrebbe comunque sopperire efficacemente un Wingardium Leviosa? Oppure il Veronesi, quali strabilianti risultati potrebbe in realtà celare questo porello d'un Veronesi?
Si possono fare molte cose con un incantesimo, stiamo pur sempre parlando di Magia. I più giovincelli e meno esperti, che hanno magari un arsenale apparentemente limitato, con un buon ragionamento e una lettura astuta tra le righe, sono piuttosto sicuro lo vedranno quanto meno ampliarsi. Quelli più esperti, e meno giovani, ricorderanno un epico scontro in una trincea con quelli che erano forse Berretti rossi, nella Francia medioevale, no? Ovviamente dovrete gestire la cosa in On in maniera molto chiara, e intelligente, ma guardandola da un punto di vista un po' diverso dal solito anche la I Classe offre strabilianti possibilità. Al pari, evidentemente, serve molto buon senso. Un brutto ceffo può essere abbattuto con un Prurito? E un drago? Le possibilità che una mente ingegnosa è in grado di scovare potrebbero essere sorprendenti.

- Nel corso dei turni torneranno alla ribalta i nostri ormai mitici compagni di giochi, segugi, smilzi, bonzi... Al netto di una rinfrescata d'abito anche per loro i presupposti teorici rimangono gli stessi di sempre;

- Per quanto riguarda le Ombre. Al momento il nostro inventario può vantare:
Segugi: sono Ombre di dimensioni discrete, simili a un cane non troppo grande, spesso accucciate e sedute fiutano letteralmente l'aria, drizzando le due curiose antenne che ne incorniciano il capo. È piuttosto difficile determinare se usino effettivamente l'olfatto, l'udito, il gusto o la vista. Due vispi occhietti gialli sono indiscutibilmente i dettagli più facili da cogliere, e i migliori segnali della loro presenza. Sembrano essere fatti di pura e semplice oscurità, molto più nera di qualunque notte, in controluce è dunque forse più semplice individuarli, per quanto su distanze più che brevi resti un esercizio veramente complesso. La loro oscurità sfuma dolcemente, secondo un'impercettibile scala, schiarendosi, aiutando a mimetizzarsi nella notte. Si muovono strisciando, quasi scivolando, su due o quattro zampe. Non è ben chiaro come comunichino la natura delle loro scoperte, ma... Non è neanche dimostrato abbiano particolari doti offensive, o difensive. Sono a tutti gli effetti esploratori;

Algidi: la sostanza di cui sono fatti, ossia i sogni, è in tutto e per tutto identica a quella delle altre Ombre, Segugi in testa. Diversamente da questi ultimi, però, sfoggiano senza un preciso disegno, quelle che apparentemente potrebbero sembrare le 'placche' di un'armatura metallica. Ossia la loro oscurità è interrotta da fasce argentate, o comunque qualcosa di simile. Il capo è facilmente riconoscibile, e li differenzia dagli altri, essendo quasi interamente argentato. Hanno una sagoma particolarmente flessuosa e algida, e presumibilmente possono anche essere particolarmente agili e veloci sulle loro due chiare e corte gambette. Non è chiaro che doti difensive e offensive abbiano, al pari del come comunichino. Sono però a tutti gli effetti fanteria leggera;

Bonzi: diversamente dalle altre Ombre, questi sono esseri veramente di dimensioni considerevoli, al pari di un gigante. Assomigliano a livello ideale a dei pupazzi di neve, particolarmente grassi. Si muovono lentamente, molto lentamente, il che è proporzionale alla mole di quello che dovrebbe essere un corpo decisamente ingombrante. La loro oscurità è interrotta da leggeri increspature dorate, quasi a definirne i contorni delle singole parti: i polsi, le clavicole, il collo, il busto, le ginocchia. Non è chiaro che doti difensive e offensive abbiano, al pari di come comunichino. Sono però a tutti gli effetti fanteria pesante;

Banditi: al momento sono le uniche Ombre, almeno intuitivamente non troppo dissimili dalle altre, dalla parte dei Ribelli. Al pari degli Algidi, sono figure snelle e slanciate, solo leggermente più basse e scattanti nei movimenti. Hanno il volto quasi completamente coperto da un lungo turbante, e il corpo coperto da una veste azzurra, che presumibilmente non è la vera 'pelle'. Dunque sembrano fatti anche loro 'della stessa sostanza dei sogni', ma questo è meno certo. Quello che invece è evidente è che siano armati di una sciabola, o per chi preferisse essere molto più puntuale, una spada corta cinese, piuttosto in voga in età Ming, e che trovate facilmente in giro. Diversamente dalle Ombre imperiali, sono Ombre particolarmente sfuggenti e agili, abili nello sparire e nel confondersi, ma particolarmente reattive in caso di imprevisti;

Arcieri: la sostanza di cui sono fatti, ossia i sogni, è in tutto e per tutto identica a quella delle altre Ombre, Segugi in testa. Diversamente da questi ultimi, ma sulla falsa riga degli Algidi, sfoggiano un paio di pesanti guantoni apparentemente di cuoio bianco, e stringono tra le mani un pesante arco. Sul capo portano un curioso cappuccio rosso che li rende facilmente distinguibili anche al buio. Non è chiaro che doti difensive e offensive abbiano, al pari del come comunichino, ma devono essere molto bravi con le frecce, ma di che natura? Sono a tutti gli effetti fanteria da tiro;

- Le volte scorse avete iniziato a familiarizzare con il concetto di 'refrattarietà magica' da parte di alcuni figuranti, solitamente nelle ultime fasi del gioco, in occasione di 'botte da orbi', tenetelo a mente. Al pari delle peculiarità storiche del contesto di riferimento, sono piuttosto sicuro che i vostri 'esperti', proporzionali al grado di difficoltà del vostro lato del tavolo, vi abbiano già illustrato alcune cose. Ottimo, rifletteteci bene, i dettagli non sono sempre casuali;

- Sèocculto: qualora si rendesse necessario ricorrere a un incanto di gruppo, proporzionalmente al numero dei suoi membri, il valore di riferimento del Mana rimane quello di chi esegue l'incanto, scontando una sua proporzionale riduzione, per mantenere il rapporto di 1:1 che in circostanze abituali dovrebbe avere. Più il gruppo è ampio, più si riduce il Mana, dunque più è probabile veniate visti, sempre a patto vi sia un Osservatore dotato di un Mana superiore. Di conseguenza frazionate il più possibile i gruppi, tenendo conto di chi debba eseguire l'incantesimo, per celarsi agli occhi di chi.

- Abbiamo riesumato il nostro vecchio amico Defcon, altri non è che un 'indice sintetico di allarme' delle forze che presidiano la fortezza. Più si avvicina a 1, l'allarme rosso, più le guardie saranno nervose e guardinghe. Ovviamente sapete che guardie e ronde possono non essere come sembrano, e possono cambiare rapidamente di natura, ormai conoscete una parte dei nostri amici di merende. Giusto? Ma per il momento tutto appare tranquillo, normale e ordinario. Nessuno sospetta nulla.
A beneficio di tutti il Defcon è palese, e riportato in ogni post. A fronte delle dimensioni della Mappa, ogni quadrato (A-N) ha un Defcon specifico, influenzato dalla vostra condotta, che a sua volta influenza il Defcon dei quadrati vicini. Se il Defcon di un quadrato tocca 2 è allarme rosso per quello specifico quadrato, se si scende a 1 l'allarme è generale.

Al momento siamo a Defcon 1 ( = ). Allarme generale, e Outlook stabile.




by Nih
 
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view post Posted on 21/2/2021, 20:19
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Un piccolo passo in avanti era stato fatto.
Per quanto minimo, agli occhi di molti inutile, quel piccolo movimento aveva permesso a Daddy di aver maggior chiarezza di quella situazione, una situazione che fino a poco prima era contornata da nebbia.
Ecco, tutto era giunto a loro.
Dovevano trovare l’imperatore, il quale non era a castello, ma in una zona periferica, sicuramente affiancato da delle guardie e una sorella, una delle sorelle di Tourandot.
Osservando la donna, cercò di capire come potesse formulare la nuova domanda, questa volta senza risultare aggressivo.
Per quanto avesse risposto in maniera distaccata, non sapeva se la donna avesse qualche rapporto con il figlio del cielo, tanto meno se vi fosse una certa intimità.
Che esistesse la poligamia in quell’epoca? Che l’imperatore fosse amato da tutte le sorelle di Tourandot, lei compresa?
La domanda giunse a lui spontanea, ma non la formulò, anche perché sarebbe stato come varcare una soglia personale.

Mentre le fiamme arrivavano allo scudo, sentì le braccia scendere in direzione del terreno.
Erano in una situazione difficile da gestire, sia sotto un punto di vista mentale sia sotto un punto di vista pratico.
Certo c’era da dire che sull’aspetto pratico poteva fare ben poco. Focalizzò nuovamente le sue energie magiche sullo scudo, cercando di rimpolparlo (qualora fosse possibile) con l’acqua, quell’elemento che fino a quel momento si era ben contrapposto alle fiamme di quella avventura.
Erano in un sentiero tortuoso, che non si sapeva bene dove li avrebbe portati, ma dove dovevano continuare, proseguire e rimettere le idee in ordine. Idee che lui iniziava ad avere chiare.
Cercando di mantenere stabile la sua concentrazione in quell’atto pratico, domandò alla donna:

-Tua sorella è la moglie dell’imperatore? -

Disse senza farsi scrupoli lessicali e formali, giocando sul “spararla grossa che al massimo ci avrebbe pensato la donna a raddrizzare il tiro”.

Le forze erano prossime a finire, sapeva bene che la sua magia era agli sgoccioli e loro dovevano scappare, altrimenti sarebbero stati carbonizzati.
Senza osservare nessuno, mentre le leve iniziavano a cedere, disse:

-Ragazzi fate qualcosa, dobbiamo andare avanti.-

Non notò altri nemici attorno a loro, non se ne interessò; si focalizzò solo su quanto stava compiendo.
Ora il suo compito era difendere e recuperare risposte. Quelle risposte che sembravano non volessero venire a lui e che lui stava cercando in ogni modo di recepire.
Quella guerra, quello scontro, era nato per un motivo. Forse l'imperatore era incapace di governare o forse era incapace di governare come gli altri si aspettavano.
Cosa aveva fatto di sbagliato? Come mai era nata quella rivolta dall'interno?
Ora che sapeva che la loro strada era abbastanza chiara, cercava di carpire le motivazioni che avevano portato i Ribelli ad agire in quel modo.
Che questi si fossero annoiati del farsi comandare dal legittimo sovrano? Che avessero degli interessi economici al cercare di sovvertire quella tipologia di sovranità?
Pensieri, contorti e avulsi arrivavano a lui come filamenti, creando una spessa e intricata ragnatela.
Mentre il dolore arrivava alle braccia, la mente sembrava soffrire dell'enigma che gli era stato posto dalla storia, trovandosi da quella parte che poteva venir considerata o come gli "invasori" o come coloro che erano lì per "riportare la pace".
Fece un respiro, cercando di creare una nuova tavolozza di pensieri, di colori, ma più meditava e più notava che quello che era davanti a lui era un disegno fatto di sangue.
La guerra interna stava portando morte, feriti, nuovi schiavi. Non c'era un giusto o sbagliato, un nero o bianco e fu proprio lì, in quel preciso istante che si domandò se ci avessero veramente provato.
I ribelli avevano provato a comunicare i loro problemi? I reali dissapori che li avevano condotti a quell'agire?
I dubbi erano tanti quella notte e lui l'unica cosa che poteva fare era agire.
Pensare e poi muoversi.





Statistiche:
- Punti salute: 278/327
- Punti Corpo: 270/283
- Punti Mana: 294/296
- Punti Esperienza: 78
- Vocazioni: Legilimens , Elementalista Inesperto
- Abilità: Smaterializzazione

In sintesi:Toobl cerca di mantenere il “Protego Neptuno” per assorbire gli eventuali attacchi dei draghi. Fa una ulteriore domanda a Tourandot così da crearsi un pensiero critico sulla storia.

Incanti Finora Appresi:
*PRIMA CLASSE - tetto minimo 1 - tetto massimo 2 exp
*SECONDA CLASSE -tetto minimo 2 - tetto massimo 6 exp
*TERZA CLASSE - tetto minimo 5 - tetto massimo 15 exp (No Fattoriam)
*QUARTA CLASSE - min 11exp e 15 anni di età - max 25 exp e 17 anni (No Circumflamma,Colossum)
*QUINTA CLASSE - min 17exp e 16 anni di età - max 36 exp e 19 anni di età (Anche Stupeficium e Plutonis)
*SESTA CLASSE - min 24 exp e 17 anni di età - max 55 exp e 20 anni di età (Solo incantesi appresi durante le lezioni e Nimbus Grado)
*SETTIMA CLASSE - min 29 exp e 18 anni di età (Incanti appresi Protego Totalus)

Attivo:
1 bacchetta Corniolo, corde di cuore di drago, dieci pollici, rigida
1 Nanosticca
1 Gigansticca
1 Aereosticca
1 Pacco di Bombe Denudanti

Oggettistica
Daddy è vestito con una maglietta a maniche corte beige e un pantalone nero.
Ha con sé/addosso i seguenti oggetti:
-Anello: Un anello da uomo, precisamente da pollice, in palese argento con sopra la sottile incisione di un corvo con le ali spiegate.
-Talismano Caparbio:conferisce un bonus temporaneo di 5 punti corpo per ogni 10% di PS mancanti
-Mantello della Disillusione: Realizzato con pelliccia di camaleonte, il Mantello della Disillusione rende una buona, anzi ottima mimetizzazione: se il tuo corpo è ben avvolto in questo tessuto, esso sembrerà donarti l'invisibilità.
 
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view post Posted on 22/2/2021, 13:57
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Jane Read - Strega Adulta
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Nella confusione che sembrava crescere minuto dopo minuto Jane riuscì a cogliere solo di sfuggita lo scambio di parole tra la donna che sembrava essere la fonte di tutte le risposte ai loro dubbi e uno degli studenti – indossando anche lui la spilla aveva dedotto provenisse da Hogwarts anche lui, e poi non era una voce che aveva già udito in passato? – e si chiese se sarebbero mai riusciti a portare a termine la loro impresa.
Se si parlava di imperatore, e se il luogo dove si trovavano era davvero la famosa Città Proibita, sarebbero mai riusciti a trovarlo nel bel mezzo di quello che sembrava a tutti gli effetti un attacco? Con tutta la confusione che avevano creato fino a quel momento, perché di sicuro con tutto il rumore che stavano facendo i draghi le sembrava impossibile che ancora nessuno si fosse allertato, erano certi che non fosse già stato portato in un luogo più sicuro e al tempo stesso inaccessibile? A conferma dei suoi dubbi, si ricordò di quando nel cortile precedente aveva avuto modo di udire dei rumori di scontri in lontananza: e se fosse ormai troppo tardi?
Ma soprattutto: per quale motivo dovevano trovare l’imperatore? Per rapirlo? Quale era lo scopo di tutto quello che stavano facendo?
Avrebbe voluto chiedere informazioni, inserirsi nel discorso, ma si morse la lingua pur di stare zitta: era arrivata dopo rispetto agli altri, non era lei a capo della missione e soprattutto era certa che la sua curiosità avrebbe solamente peggiorato le cose. Si stava occupando della questione già uno di loro, di sicuro se avesse ottenuto informazioni importanti le avrebbe condivise con gli altri: inoltre, lei aveva già un compito da svolgere in quel momento.

Forse trovarsi di nuovo all’ennesimo fallimento dei piani elaborati avrebbe dovuto scoraggiarla, indurla a pensare di trovare un’altra strategia, chiedersi se il suo arrivo sarebbe effettivamente servito a qualcosa prima o poi e magari insegnarle a valutare meglio gli inviti del Preside – sempre se ce ne fossero stati in futuro.
Sembrava tutto così ben organizzato, lei per prima era convinta che sarebbe funzionato tutto a dovere, che quando l’esplosione della gelatina non sembrò distrarre nemmeno per sbaglio i draghi da loro non fece nemmeno tempo a rimanerne delusa: questa volta a rischiare di diventare un pasto ben cotto non furono né i volatili né la statua che, animata da Eloise, ebbe vita breve, ma furono proprio loro. Gli occhi spalancati dalla sorpresa, fece istintivamente un passo indietro non appena le colonne di fuoco scaturirono in direzione del gruppo: nel sollievo di constatare che la barriera di protezione ingegnosamente creata poco prima sembrava reggere ancora, si concesse una frazione di secondo per ammirare le due creature. Per quanto apparissero spaventose e pericolose erano tremendamente affascinanti, e in fondo la ragazza ammise che avrebbe voluto avere il tempo – e la sicurezza – per osservarli più da vicino.

Ma il tempo non era loro amico, quella non era una gita turistica e nemmeno una visita in uno zoo: le parole del ragazzo che stava discutendo con la donna la riportarono con l’attenzione sul momento, ricordandole che non poteva permettersi di distrarsi nemmeno un secondo. Dovevano andarsene da lì, soprattutto ora che sembrava chiaro quanto i draghi fossero poco propensi ad aiutarli e, ancora peggio, a smettere di considerarli obiettivi per il gioco “Quante persone riesci a carbonizzare con una fiammata?”.
Spostò lo sguardo verso nord, cercando di guardare oltre i draghi, nella direzione che avevano intrapreso fino a quel momento: ma come avrebbero potuto aggirare le due creature senza rischiare la vita per raggiungere quell’uscita? Stava per voltarsi verso Eloise, pronta a chiedere un suo parere, quando fu evidente che i due lucertoloni non sarebbero stati l’unico problema che avrebbero dovuto risolvere per proseguire: in lontananza, proprio in fondo al cortile, un’ombra stava facendo la sua entrata in scena.
Si trattenne dall’imprecare, stringendo con più forza la bacchetta nella mano: anche se fino a quel momento non le era successo nulla, nessuna ferita se non nell’orgoglio dopo aver visto fallire anche il piano delle gelatine, cominciava a spazientirsi. Perché quando la situazione sembrava essere al peggio del peggio, peggiorava ancora di più? Com’era possibile?

Cercò di osservare meglio l’ombra che si stava avvicinando, cercando di capire di che cosa si trattasse: non sembrava assomigliare alle due ombre che aveva notato sul tetto del cortile dove si era trovata al suo arrivo, sembrava… diversa, di dimensioni maggiori. Probabilmente un Incantesimo Confondente non sarebbe stato sufficiente, vista la stazza non era certa che lanciato da lei sarebbe stato abbastanza potente, e sul momento avrebbe voluto sfogare la sua frustrazione lanciandole addosso qualcosa, qualsiasi cosa pur di fermarla e di potersene andare da lì. Per miracolo di Morgana però, l’ex corvonero contò fino a dieci prima di agire senza pensare, e decise di consultarsi velocemente con Eloise prima di fare qualsiasi cosa.

- E quella? Non mi sembra proprio amichevole. - allungò il braccio libero dalla bacchetta, indicando l’ombra alla ragazza, - Posso provare ad occuparmene io, se per te va bene! -

Attese conferma dalla capace studentessa, annuendo alle sue parole e lanciando un’occhiata di sfuggita all’altra via d’uscita che le aveva indicato, prima di allontanarsi da lei di qualche passo e alzare la bacchetta in direzione dell’ombra: non era certa che la forza sarebbe stata l’opzione migliore, anzi temeva che lanciandole addosso qualcosa con un incantesimo avrebbe rischiato sia di attirare ancora di più l’attenzione dei draghi sia di mettere nuovamente a prova lo scudo di protezione con possibile risposta da parte della creatura. Non essendo sicura dell’efficacia di un Confundo, decise di cambiare incanto, ma con il medesimo scopo: rallentare l’avanzata dell’ombra, distraendola e sperando al tempo stesso che attirasse l’interesse dei draghi, come suggeritole da Eloise.
Stese il braccio, alzando leggermente il polso e cercando di puntare la bacchetta in direzione di quella che immaginò potesse essere la testa dell’ombra: cercò di concentrarsi il più possibile, immaginando nella sua mente un vortice di luce prendere forma e avvolgere come una spirale luminosa la creatura, rallentandone il passo e impedendo quindi di raggiungere lei e il resto del gruppo. Se il bianco era l’opposto del nero, la luce era pur sempre l’opposto dell’ombra, e in quel momento le sembrava il modo più adatto per fermarla e per renderla più visibile.
Quando fu certa che il vortice luminoso fosse ben impresso nella sua mente controllò di nuovo di aver puntato la bacchetta nella direzione giusta prima di pronunciare l’incanto con decisione.

- Lucis Ambitus! -

Non appena il risultato fu chiaro ai suoi occhi, si mosse lesta, pronta a seguire il resto del gruppo in direzione della via di fuga alternativa per poter proseguire verso nord.

PS. 175/175 - PC. 121/121 - PM. 136/136 - EXP. 27.5
Riassunto:
Jane continua a chiedersi il motivo per cui è finita in Cina insieme al resto del gruppo e si domanda quale sia lo scopo nel trovare l’imperatore: lasciando che sia lo studente (Daddy) a continuare il colloquio con Tourandot, osserva l’ennesimo piano andare a fuoco in fumo e nota l’Ombra (bonzo) entrare nel cortile. Propone ad Eloise di occuparsene e casta un Lucis Ambitus nella speranza di rallentarlo e allo stesso tempo di renderlo interessante per i draghi. Una volta visto il risultato del suo incantesimo, in base alle decisioni della Tuke, segue il resto del gruppo.

Tutta l’ultima parte del post è ipotetica, Tuke permettendo.


Danni:
---
Inventario:
» Bacchetta: 13 Pollici, Legno di Elce, Crine di Unicorno e Goccia di Rugiada
» Spilla della Scuola di Atene


Abilità & Conoscenze:
» Smaterializzazione

Incantesimi Innati: Florikus, Caeruleus Tintinnabulum Flammo, Oppugno, Ardesco, Mangialumache

Incantesimi Appresi:
» Prima Classe
» Seconda Classe
» Terza Classe (esclusi i proibiti)
» Quarta Classe (esclusi i proibiti)


Dettagli Statistiche:
Punti Salute: 175 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest + 4 Top200)
Punti Corpo: 121 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest)
Punti Mana: 136 (punti base + 5 studentessa anziana + 6 quest + 15 libri)
Punti Exp: 27.5 (punti base + 4.5 quest)

 
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view post Posted on 22/2/2021, 19:16
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all that is gold does not glitter, not all those who wander are lost

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DoMnjQI
Cielo del Sole ☉

PS 203/243
PC 142/147
PM 157
EXP 39
Vi siete mai trovati a montare un mobile Ikea in assenza di istruzioni? Eloise, in quel momento, si trovava armata della stessa impotenza di chi sta davanti a pezzi di legno, viti e tasselli - senza la minima idea di come unirli tra loro. Imperatori, difese, alleanze e tradimenti si mescolavano in un’elaborata danza di poteri, e mentre la rossa si crucciava per sciogliere la matassa l’espressione titubante di Timur prendeva forma concreta davanti ai suoi occhi. Era una novità, sentirlo mettere in discussione un suo suggerimento, ma si sentì una stupida ad aver rischiato di esporre la loro ignoranza in modo così palese. Forse le serviva sentirsi ribadire, ancora una volta, la verità sul ruolo di Tourandot. Forse aveva bisogno che le venisse ripetuto che avere la padronanza delle azioni era un’ambizione troppo grande. Forse doveva rassegnarsi a mettere mano al cacciavite, e provare ad assemblare il mobile sperando intensamente che non cadesse a pezzi.
Alla spicciolata, anche altre informazioni prendevano forma. Decine di imperatori, sparsi per la Città Proibita per confondere chiunque lo stesse cercando, poteva voler dire che chi doveva difendere l’uomo doveva essere a conoscenza del pericolo incombente. O voleva fare di tutto perché venisse trovato soltanto dalle persone giuste. E Tourandot, il cui ruolo veniva in luce piano piano, sembrava strettamente collegata alla questione. C’era qualcuno, con l’Imperatore, che era suo alleato? C’era un accordo sul dove, e sul quando, avevano un appuntamento segnato in agenda? Il poco che colse dei sussurri della donna parvero confermarlo, ma ancora nessuno portava a galla la questione cruciale: cosa dovevano fare una volta trovato Tianqui? Magari intervistarlo, un numero speciale per il Profeta, una nota di colore per il prossimo compito di Storia della Magia? L’immagine di Peverell, travestito da cortigiana, in loro attesa, la mano sulla spalla dell’Imperatore, si fece concreta nella sua mente: una risatina le sfuggì dalle labbra, mentre mestamente accettava il fatto che anche in quell’occasione tante cose sarebbero rimaste incomprese e distanti da loro. «Hai ragione. È la tiritera che ci siamo ripetuti in preparazione a questa notte, dobbiamo affidarci a lei. Liberiamoci da questo impedimento, e leviamoci da qui.»
Purtroppo le cose non andarono come si era aspettata. Prima la statua, poi le idee attuate dai suoi compagni: una a una, tutte le strategie caddero come cadono le tessere del domino, inarrestabili, compatte. Aveva sperato di piegare la magia impressa nel bronzo alla sua volontà, e quella non aveva fatto altro che ritorcersi contro, mettendo a repentaglio la sicurezza sua e dei compagni. Per quanta affinità avesse trovato con un Grifone fuggito dallo zoo di Londra, non era riuscita a entrare in sintonia con il suo corrispettivo in bronzo: per causa sua, ancora una volta, aveva scoperto che le difese reggevano, mentre la frustrazione si stringeva tra le unghie, i polpastrelli e la bacchetta. «Distraiamoli. Non devono guardare di qua per nessun motivo, se non vogliamo finire a farci il bagno nella Pozione Blandofuoco per il resto dei nostri giorni. Distraiamoli e andiamocene senza essere visti. Proviamo con qualcosa che non possano distruggere, luci, suoni e-» Si voltò verso Jane, che stava puntando il dito verso l’ennesimo, insormontabile pericolo della serata: uno dei 1254 Bonzi che abitavano in Città li aspettava a braccia aperte nel mezzo della loro loro via per la libertà. Era lei, la classica vite avanzata che ti fa rimettere in discussione tutta la costruzione, e lascia i dubbi sull’effettiva stabilità del mobile ad aleggiare nell’etere. «Tutto tuo: l’ideale sarebbe fare in modo che sia ben visibile per i draghi, così che si concentrino su di lui, e non su di noi. Nel frattempo sgattaioliamo da quella parte.» L’indice si rivolse verso un punto alla loro destra, oltre la fontana, oltre un edificio. Avrebbero allungato, forse, ma quello era un prezzo minimo da pagare per evitare un faccia a faccia con una di quelle barbabietole gargantuesche che erano i bonzi.
Non aveva ancora rinunciato a pensare che i due draghi - pericolosi e letali sì, ma anche giovani e giocosi - sembrassero due gattoni che inseguivano i loro giocattoli nel cortile in cui erano abituati a scorrazzare. Non riusciva a percepirli come nemici, e se il loro obiettivo era solo levarsi di torno, non c’era motivo di mettere in atto una strategia aggressiva. La loro giocosità era ciò su cui avrebbe fatto leva per distrarli. Fissò l’obiettivo, un punto tra i due draghi, leggermente più in là della coppia, in direzione Bonzo, e impugnò la bacchetta con vigore, sollevando il braccio. Primo semicerchio, senso antiorario, primo arco di quella S rovesciata. Secondo semicerchio, verso l’alto, in senso orario, per finire con la bacchetta rivolta al punto corretto. La sua mente plasmava le fiammelle blu, l’ispirazione attingeva al fuoco visto poco prima. Fiamme piccole, luminose, brillanti, ben visibili ai draghi, ma veloci e scattanti. «Lacarnum Inflamare!» Esclamò con voce decisa, ferma, pronta a controllare con la punta della bacchetta le intenzioni di quel fuocherello. Non appena i draghi l’avessero visto, e magari cercato di prenderlo, l’avrebbe spostata altrove con un minimo scostamento della bacchetta, rapida, inafferrabile, come un laser per i gatti, sempre più in là, sempre più verso il Bonzo.
E avanti, ancora una volta, correndo precipitevolissimevolmente verso un orizzonte di edifici tutti uguali: da qualche parte ci doveva pur esserci un Imperatore in attesa del loro esperto intervento in assemblaggio mobili, no?

NwSKYFx
ATTIVO & CONOSCENZE
Bacchetta Legno di Sequoia, Piuma di Ippogrifo, 11 policci e 1/4, Rigida
Spilla della Scuola di Atene
Cappa Elementale Effetto: Riduce i danni degli incantesimi che utilizzano il potere di Fuoco, Acqua, Terra ed Aria ed amplifica la forza degli incantesimi lanciati dal possessore di questo oggetto, a patto che siano incantesimi elementali. [+3 PS, +8 PC]
Bisaccia
Diadema della Veela Un bellissimo diadema appartenente proveniente dal tesoro di una Veela. Conferisce un fascino più prepotente nei confronti del nemico.(difatti invocando il suo potere blocca l' avversario in quest per un turno, utilizzabile una sola volta per quest) PC +2, PM +2, PS +2
Caramella dell’Illusione Chi la ingerisce si “sdoppia” rendendo difficoltoso per l'avversario riconoscere quello vero!
Polvere Buiopesto Peruviana Polvere finissima e nera come la pece, proveniente dal Perù, è in grado di creare un buio intenso e impenetrabile per la durata di 5 minuti.
Strillettera che non sa di avere con sé

Elementalista inesperta: Aria
Smaterializzazione
Prima Classe Tutta
Seconda Classe Tutta
Terza Classe Tutta [Fattoriam Mutas Iracundia]
Quarta Classe Tutta [Circumflamma Colossum Ignimenti Mucum Ad Nauseam Neptuno/Aqua Eructo Repsi Genitum]
Quinta Classe Flagrate Stupeficium
Sesta Classe Homenum Revelio Repello Incarceramus
AZIONI & DANNI
Qualche riflessione su ciò che è stato detto e su quello che vanno a fare. Raccolte le informazioni fornite gentilmente da TnT, una coppia esplosiva, El riflette sul da farsi. Constata il tragico (e prevedibile) fallimento della statua, elabora una nuova strategia che prevede distrarre i draghi, salutarli, aizzarli verso il bonzo, e passare dalla strada di destra per togliersi di torno e proseguire il cammino. Timur e Calaf sono inclusi nel gruppo che aiuterà per questa missione.
Danni: colpi superficiali su tutto il corpo, graffio al gomito sinistro. Sterno reduce da uno Schiantesimo. Danni morali: cacca di gru sulla spalla.

 
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view post Posted on 22/2/2021, 19:39
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Susan gωen nieranthPS: 116/131 – PC: 62/69 – PM: 70/70 – PE: 7Cielo della Luna
Le parole che furono dette in quei pochi attimi erano come la luce di un faro sul mare nella notte. Indicavano una via da seguire e qualcosa che adesso era finalmente certo, anche se il voler "spaccare la faccia" all'imperatore non sembrava una grande idea; avrebbe dato una spiegazione a quelle parole o sarebbe stato solo il gesto dell'ennesimo usurpatore di un trono, stanco di restare in ombra, sottomesso a regole che non approvava, oppure invidioso del potere nobiliare, o anche tutte e due le cose insieme? Non era certa di riconoscere il volto dai tratti orientali che stava parlando e sostenendo una barriera allo stesso tempo; era quasi impossibile da distinguere, senza contare che Gwen ed il ricordare le facce delle persone non andavano molto d'accordo. Era presente nell'ufficio del Preside oppure era uno di quei Ribelli che li avevano quasi costretti a correre fin dall'inizio? I conti della Tassorosso non tornavano più, sembrava impossibile perfino a lei e se ci pensava troppo sarebbe arrivata a chiedersi dove fosse finita invece Thalia, Lucas e quella ragazza con la quale aveva condiviso una parete dell'ufficio di Peverell, un muro che in quel momento era confortevole per restare nell'ombra, ma che adesso lo sembrava ancora di più per fuggire da quel posto fuori dal tempo.
I fuochi artificiali esplosero in tutta la loro grandezza, abbagliando ogni altra luce per quegli istanti in cui si facevano udire. Un lunghissimo respiro seguì il rombo che riecheggiava fin nel suo petto e quando quegli occhi scuri si abbassarono, si ritrovarono di fronte ai volti dei due draghi. Dire ancora che fossero magnifici era superfluo, anche perché tutta quella magnificenza poteva rivoltarsi contro di loro ed aiutarli a farla finita una volta per tutte. Chissà se sarebbero stati tramandati ai posteri le cronache di quella sua breve vita ad Hogwarts. Se fossero riusciti a sopravvivere, avrebbero raggiunto il Figlio del Cielo in tempo? Ma quanti anni aveva per avere bisogno di una balia? Oppure la sorella di cui parlava Turandot non era in sua compagnia come tutrice? Forse queste nuove domande stavano per avere una risposta, ma al momento bisognava concentrarsi su altro: distrarre le due splendide creature da loro e magari concentrare le loro attenzioni su qualcos'altro. Se i giochi di inseguimento non avevano funzionato, forse era meglio procurare nuovamente confusione delle loro menti; c'era però il rischio che questa volta la dimostrazione di calore la facessero nella loro direzione e, per quanto la barriera del ragazzo potesse reggere, non potevano rischiare così tanto. A meno che, quel tentativo del più piccolo di mangiare la coda del più grande non fosse una completa rivelazione: quanta fame potevano avere?
Non era il momento per chiederselo, come al solito, meglio agire e sperare che qualcosa accadesse. Si rivolse ad un Ribelle al suo fianco
[Derek] «Riesci a spostare questo..» Stava parlando, mentre metà del suo braccio era all'interno della pochette, «..Pasticcino oltre i draghi?» Disse estraendo il dolcetto. Sembrava stupido, una cosa così piccola come poteva attirare due stomaci così grandi? «Io mi concentrerò per cercare di aumentarne le dimensioni!» Concluse il suo piano per convincere l'interlocutore. La speranza prima di tutto era quella di fare voltare le due creature dall'altra parte, così la sua squadra poteva dirsi lontana dai camini nelle loro fauci, poi se avessero deciso di ingerire il Pasticciotto Svenevolo sarebbe stato interessante valutarne gli effetti, anche se, dopo qualsiasi altra azione, avrebbero sicuramente ricominciato a correre. Attese conferma prima di cedere il pasticciotto e preparare la sua bacchetta, avrebbe atteso le gesta del ragazzo che riconobbe come l'evoca-colossi, inspirando profondamente per trovare la forza di tentare ancora. Con fare deciso, osservò i dolcetto spostarsi e prima che si spiaccicasse per terra, lo puntò con il suo legno di quercia con l'obiettivo di allungarlo verso l'alto, spostando conseguentemente la bacchetta: «Engorgio!» Sperò con tutta se stessa che i due bellissimi draghi si voltassero dall'altra parte, e se avesse visto correre la sua squadra, l'avrebbe seguita senza altri ripensamenti.
danni subiti
- effetti collaterali del Galileius
- residui di urti superficiali
- dolore muscolare da spinta/caduta

inventario & conoscenze
- Bacchetta (legno di quercia, tre baffi di gigante, 11", semi flessibile)
- Bracciale, apparentemente in oro, con inciso il suo nome (al braccio sinistro)
- Catena della Notte (al collo, sotto gli indumenti)
Collana che rende il corpo più leggero e dona agilità nei movimenti, facendo sembrare le ossa più mobili.
Durante la notte la collana si nota molto nell'oscurità, anche se non emette luce a sufficienza per illuminare la zona intorno ad essa.
- Stivaletti Lewam Markis
Stivaletti foderati di pelo, conferiscono al piede il massimo comfort. Le particolari fibre incantate della pianta evitano storte, crampi e dolori di sorta.
- Corpetto del Drago (nascosto sotto la maglietta)
Protegge dagli urti grazie alle fibre di drago con cui è tessuto.
- Pochette (con incantesimo di Estensione Irriconoscibile) contiene:
– Occhi di Fenice (due piccole sfere esplosive, lanciate per terra causano fiamme)
– Una fiala di decotto al Dittamo
– Caccabombe(×2)×1
Se lanciate, dopo l'impatto con una superficie dura esplodono diffondendo un odore sgradevole. Distraggono l’avversario per un turno.
– Pasticcetti Svenevoli(×1)
Deliziosi ed invitanti pasticcini con ripieno di crema e cioccolato, sono in grado di scatenare in chi li ingerisce, improvvisi svenimenti. Grazie alla loro breve durata non necessitano di nessun antidoto ma solo di qualche minuto di pazienza.

☗ ☗ ☗

Prima e Seconda classe di incantesimi, complete
(escluso: Orcolevitas/Monstrum)

 
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view post Posted on 22/2/2021, 19:54
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Benché la precedente strategia era ben congegnata non riuscì del tutto, forse si era concentrati sul raggiungere troppi obiettivi allo stesso tempo. L’idea di voler usare i draghi per quanto accattivante era evidentemente abbastanza rischiosa, un rischio che poteva ritorcersi contro di loro con semplicità. Lo stesso fatto che non erano riusciti nell’avanzare era in qualche modo indicativo del fatto che qualcosa andava cambiato, magari anche strada. Idea che divenne più appetibile alla vista di un Bonzo, erano ormai degli esperti di quegli esseri, e fronteggiare un altro era tutt’altro che piacevole o consigliabile. Ma evidentemente andava fatto. Avrebbero potuto lasciare che i draghi si attivassero contro lo stesso. Per quanto in precedenza avevano effettivamente dato loro una mano, anche se era facile dirlo “al sicuro” dello scudo di Daddy. Ancora una volta era lecito chiedersi il perché di quella scampagnata, il susseguirsi di eventi sempre più veloci a presentarsi al loro cospetto aveva lasciato poco spazio alla comprensione di un più ampio dipinto, erano immersi in una storia, nella storia. I loro obbiettivi per quanto chiari fin dal principio non erano chiari nello stato di avanzamento, a che punto erano? Avrebbero dovuto aggiustare il tiro? Fare qualcosa di più concreto? Non era semplice considerando che ad ogni angolo dovevano fronteggiare più nemici di quanti avrebbero potuto, a volte, sostenere. Nella sua memoria era ancora impresso il Bonzo duro a cadere, e vedendone un altro lì davanti non aveva come non pensare al fatto che fossero bloccati da infinita schiera di nemici che spuntavano dal nulla senza troppi problemi. Era evidente che dovevano agire in modo da raggiungere il proprio obiettivo, o le botte da orbi date e prese non avrebbero avuto molto senso senza una storia da poter raccontare dopo averla vissuta. Fino a quel momento l’unica storia da raccontare era intrisa di angoli poco illuminati e segugi da rintontire per passare. Mancava qualcosa, il dove andare. Avere una meta, i suoi compagni d’avventura stavano lavorando per capirlo da chi aveva incontrato in quel luogo. Le parole dette proprio da chi li accompagnava erano criptiche, che nemmeno loro sapessero molto? Comunque più di loro. Era certo che doveva esserci qualcosa di più, ma non sapeva se mai l’avrebbero trovato. Ancora una volta si trovarono nella posizione di dover agire per risolvere un problema che forse indirettamente li avrebbe portati a qualcosa, qualsiasi cosa fosse. Ancora una volta doveva occuparsi di Bonzi e Draghi, la strategia stava prendendo forma, adesso doveva solo agire. Che il cambio di strada segnasse anche un cambio di passo nella storia, era una speranza. Un pasticciotto svenevolo, gli veniva passato per essere inviato tra i draghi ed il Bonzo, che fosse la via per liberarsi immediatamente del Bonzo? Altra speranza. Allungò il braccio per prenderlo e disse. Ci posso provare. Effettivamente la strategia non era poi così diversa da quella usata in precedenza, ma visto che era la parte che aveva funzionato perché non provarci di nuovo. Tese il braccio con il pasticciotto e punto la bacchetta contro di esso, per poi puntarlo nella direzione verso cui sarebbe dovuto andare, con l’unica differenza che nella sua mente si prefigurò una traiettoria parabolica, doveva superare i draghi che non erano esattamente di piccole dimensioni. Mentre muoveva la bacchetta disse in dono chiaro e sicuro. Oppugno. Nella speranza che la traiettoria da lui, mentalmente, disegnata lo facesse arrivare dove doveva. Avrebbe poi seguito gli altri.



 

“ Scuola di Atene - Tutto è proibito ”

Salute: 247 ▲ Corpo: 219 ▲ Mana:232 ▲ EXP:23.5


Razza magica: Lycan.

Incantesimi:
Prima, Seconda Classe e Terza Classe (Escluso Fattoriam)
Quarta Classe: Colossum, Circumflamma e Ignimenti.
Incantesimi Imparati a Lezione di diverse classi.
Incantesimi Chiari: Atlantis Cage.

Inventario:
- Bacchetta:Legno di acero, dente di drago, 11 pollici, flessibile
- Ciondolo della scaglia di drago
- Mantello della Disillusione
- Anello dell'eroe (Mano Destra)
- Anello con quadrifoglio (Mano Sinistra)
- Anello con adularia
- Ciondolo giada delle fate
- Occorrente per fare le sigarette +
accendino antivento
- Qualche caramella tutti i gusti+1
- Qualche api frizzole
(sparse nelle tasche)


Riassunto: Dopo tante domande e tanti dubbi aiuta Gwen tentando di lanciare un pasticciotto svenevolo tra i draghi ed il bonzo nela speranza di salutarlo. Poi seguirà gli altri.




 
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