Non è pentito di ciò che le ha appena confidato perché è ciò che sente corrispondere alla verità. Certo, reimmergersi in un passato che pensava di aver superato non è facile e lì, in quel momento, avverte il cuore battere ancor più velocemente. Se in parte i suoi pensieri sembrano tornare a quanto di bello ha provato nel corso degli ultimi anni, dall’altra parte emerge anche quel malessere che l’ha costretto ad allontanarsi in maniera così netta da lei. Amore e sconforto, felicità e amarezza. Due lati di una stessa moneta che Mike, proprio con Thalia, aveva imparato a conoscere.
Nella voce dell’irlandese avverte il suono della sincerità, anche se molte parole gli suonano distanti, così come il loro significato. Insomma, cosa può essersi frapposto tra loro?
Il racconto di Thalia ha il sapore di qualcosa rimasto inconcluso e l’inglese sembra rimanere sempre più titubante e perplesso, oltre che preoccupato, per quella lunga serie di allusioni e fatti che gli vengono taciuti.
Per un istante il suo animo si fa irrequieto, pronto ad immaginare quali possano essere le “cose” da gestire diversamente; Thalia, tuttavia, sembra non mostrare ulteriori cedimenti e Mike, in cuor suo, non può far altro che rispettarne la sua scelta. Pur non sentendosi del tutto soddisfatto, non vuole sembrare oltremodo invadente e, al netto di quel che sta emergendo nel corso della serata, i due sembrano ormai piuttosto provati.
“Ormai mi conosci, e anche se noi…”
La guardò per un secondo, esitando. In quel momento aveva la vaga impressione di essersi appena incartato con le sue stesse mani, ma ora, come uscirne? “Insomma… sai quanto non mi piaccia essere tenuto all’oscuro su un qualcosa che può riguardarmi e che può essere importante, che può essere importante per te, ma capisco che questo non è il momento adatto.”
Le avrebbe dato tempo per riflettere e, se necessario, per rimediare. Non se ne sarebbe andato, almeno non per quel motivo, ed anche se i loro animi risultavano ancora fragili e opachi per quanto si era frapposto tra loro, i due Caposcuola sembrarono desiderosi di intraprendere un percorso che li avrebbe riportati ad aprirsi l’un l’altra. Non si erano mossi di un centimetro, ma negli ultimi mesi non erano mai stati così vicini.
Arrivato a toccare il tavolo dietro il quale era seduta la giovane Tassorosso, Mike avrebbe lentamente allungato anche la sua mano destra, pronto a sfiorare quella di lei in un puro gesto di condivisione e fiducia. “Immagino che questo sia un arrivederci.”
Le parole uscirono lente e misurate, ma in quel momento l’emozione si trasformò in un vigoroso sussulto. Si sarebbero rivisti, molto probabilmente l’indomani, e i loro sguardi sarebbero tornati ad incrociarsi. Certo, nulla sarebbe stato più come prima, ma il profondo legame che li aveva visti come protagonisti non poteva essere cancellato nemmeno dalla magia più potente.
Magia.
Un dono imprescindibile nella loro vita da maghi, ma quel concetto poteva essere esteso anche ad un potente artefatto. In quella lunga serie di connessioni, Mike avrebbe trovato la forza per compiere un ulteriore passo verso Thalia, accogliendo così le sue stesse parole.
“Ora, beh… mi sono appena ricordato di dover andare a cercare una vecchia busta.” Non le avrebbe mai mentito, specie dopo quella sera, ma non le avrebbe nemmeno anticipato altro sulle sue reali intenzioni. “Augurami buona fortuna, perché ne avrò bisogno.” Abbozzò un sorriso, sincero, forse il primo nel corso di quei momenti, prima di dar vita al suo proposito.
Era giunto il momento di restituire una vecchia lettera perché, in fondo, un tentativo andava fatto.
Nei suoi propositi, Thalia avrebbe potuto trovare una busta ormai logora ad attenderla, l’indomani, assieme alla colazione. Un gioiellino rotondo avrebbe accompagnato un piccolo messaggio, con all’interno poche semplici parole, scritte velocemente.
“Non funziona più.”
“Funziona?”