steady blue in an unsteady future, Colloquio di Orientamento

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Daddy E. Toobl
view post Posted on 17/5/2023, 08:23 by: Daddy E. Toobl
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Megan non si sarebbe fermata. Quella certezza fu timbrata con veemenza da parole limpide che facevano intendere che il suo percorso di studi non si sarebbe concluso lì.
La Corvonero poteva ancora dare, imparare molto in quei ulteriori due anni, tanto che gli sembrò stupido dover fare il colloquio.
L’orientamento poteva essere utile a chi doveva uscire subito dal castello, ma a cosa serviva a chi avrebbe proseguito? Non era meglio solamente capire quali fossero le materie preferite e procedere oltre? In fin dei conti se si era interessati a fare qualcosa nella vita si sapeva già il percorso studio da intraprendere.
Sotto quel punto di vista, era convinto che il sistema scolastico magico peccava rispetto a quello babbano, dove si era liberi di intraprendere il percorso per poi vedere solamente alla conclusione cosa si volesse fare.


-Come mai vorresti ripercorrere le orme dei tuoi? C’è qualcosa che ti affascina in particolare nell’Ufficio Misteri?

Domandò in onestà e totale assenza dei suoi poteri da Legilimens.
Non riusciva proprio a capire cosa potesse affascinare di un ufficio di cui si sapeva poco o nulla, un pacco a sorpresa che poteva rivelarsi anche un grande flop.
Al contrario di altri luoghi presenti in quella Struttura, l’ufficio misteri si mostrava a tutti come un biglietto della lotteria nel quale potevi vincere mille Galeoni oppure restare con le mani nel sacco.
Non attendendo la risposta dalla ragazza - dato che sapeva che sarebbe arrivata - svoltó con scioltezza in direzione del Platano Picchiatore. Tenendosi alla distanza utile per non essere colpito, lo indicò.


-Ero con te quando facevo quei pensieri.
Ero vicino a quel dannato albero e mi domandavo cosa sarebbe stato della mia vita nel momento in cui oltre la spilla avrei lasciato la casata.-


Un groppo si fece nitido nella sua gola, un nodo che pensava di non avere più, ma che invece era ritornato al solo far riaffiorare quei pensieri.
Rimase in silenzio, con la mano sospesa in aria. Annusò i pensieri, quelle sensazioni che l’avevano colpito nella carne fino a provare a ricordare lo spaesamento.
Si era sentito solo, privo di quella corazza che era stata per lui Corvonero, ma non per questo non aveva del carattere. Anzi, era stato proprio grazie a quella distanza che era riuscito a maturare, ad essere più forte, a non avere più pregiudizi bambineschi.


-Avevo paura, non sapevo cosa ne sarebbe stato di me, di quel Daddy che ero stato eppure l’andare via mi ha dato la consapevolezza.
Potevo essere migliore, potevo fare di più in questo mondo e sono certo che riuscirai a capire lo stesso anche tu.-


Non sapeva se avrebbe capito il suo discorso, se mai sarebbe stata capita tutta quella profondità, ma era giusto non limitarsi, specialmente in quel momento. Se c’era la possibilità di far intendere almeno l’1% di quanto aveva dentro, lo avrebbe fatto.

-Quello che ti posso dire è che quando fai una scelta lavorativa non sai mai se è quella giusta oppure no.
Ho seguito il mio istinto, assecondato il mio essere e posso dirti che mi ritengo soddisfatto di quanto ho fatto.
E pensare che da piccolo volevo diventare il Ministro della Magia, colui che muoveva le fila della società magica, ma poi ho capito che tutto era corrotto e pertanto ho ritenuto logico muovermi su un’altra strada.-


Un sorriso caloroso, poi il silenzio.
Ora era giunto per Megan il momento di esporsi.


 
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