| Non era la prima volta in quell’assurda serata in cui lo sguardo chiaro e limpido della Rosso Oro la sondava, inchiodandola lì sul posto. Non che per Adeline fosse un problema: era la prima a scrutare, studiare, senza assoluto imbarazzo o remora il chiunque che le si palesasse davanti. Solitamente quindi, se osservava curiosità negli altri rivolta nei suoi confronti, rispondeva con altrettanto interesse, talvolta anche sufficientemente indiscreta. Questa volta tuttavia, la confusione, il caos interni furono decisamente troppi per passare velocemente sullo sfondo: Alice fu veloce ad accorgersene e Adeline troppo lenta – o troppo brilla – per nasconderli come si deve. -Cos'è che ti spaventa così tanto, Ade?- -Non è paura.- Precisò d’istinto, aggrottando un poco le sopracciglia dorate. -E’ rabbia.- Scrollò le spalle con un movimento leggero e finì nuovamente il suo calice, osservandone per un momento il fondo, mentre ascoltava le parole successive della strega. -Si vive perché la vita è qualcosa di grandioso, sia con qualcuno che senza. E’ grandiosa anche solo perchè..beh, è la tua.- Si stava rabbuiando e lo sapeva – lo odiava e non voleva – ma non aveva rimedio e sapeva anche questo. Posò il calice sul ferro gelato della panchina e tornò a sedersi composta, la schiena contro il duro schienale, le braccia incrociate. Respirò a fondo, indecisa: si stavano inoltrando più o meno consapevolmente in terra straniera e di guerra per giunta. Adeline aveva da sempre problemi con i confini - a suon di spazi vuoti, terrore e rabbia però uno si era creato, quasi come una formazione naturale, invalicabile e apparentemente inscalfibile, proprio attorno al suo cuoricino dorato. Pelle, caos, gelido acciaio e tiepido muscolo cardiaco. Una sintesi piuttosto accurata di quella che era Adeline Walker. -Dare così tanta importanza e potere a qualcosa al di fuori di te.. significa che se in qualche modo te ne ritrovassi priva, la tua vita non avrebbe più un senso?- Fin dove si stava inoltrando quella strega? Fin dove si stava inoltrando lei? -Significa dare più valore agli altri che non a te nella tua vita e questo significherebbe che..-
Tutta la tua accidenti di vita avrebbe meno senso di un cucchiaino bucato piccola Adels. Ma lo sguardo bicromo stava già seguendo i movimenti della Rosso Oro, improvvisamente in piedi, la mano allungata in sua direzione. Mh. Il suo oceano si era incupito e un’aria gelida dall’intenso profumo di salsedine e fiori aveva preso a sferzare pensieri ed animo di Adeline, mentre quella ragazza sembrava aver raddoppiato il suo calore, come se scintille dorate adesso le brillassero sotto pelle e la muovessero come una fiammella agitata dal vento. Sorrise mite, ridacchiando appena. -Solo se sarà lei a portare miss.- Poteva valerne la pena, in fondo. Allungò la sua di mano, per afferrare quella offertale e alzarsi in piedi. Ricordava solo l’impostazione classica del ballo - anche se la prima cosa che fece fu sollevare il braccio ancora legato a quello dell’altra per cercare di passarci sotto facendo una piccola giravolta, ripetendo poi il gesto per invitare la Rosso Oro ad imitarla. La sua vita aveva un senso, comunque. Lei aveva un senso. Socchiuse gli occhi, con un leggero senso di sfida all’improvviso mentre gli occhi di mare e di bosco andavano a cercare quelli chiari e ardenti della strega, il volto ad avvicinarsi al suo. -Io ho un senso Alice.- Si allontanò nuovamente solo per saltellare e girare ancora su sé stessa, come un piccolo satellite mosso dal ritmo di una musica che solo le loro orecchie potevano sentire. -Ed il tuo va ben oltre ai legami che hai intrecciato con altri.- Scoppiò a ridere, coprendosi gli occhi con i palmi delle mani.
Merlino.. era davvero bevuta.
Edited by Adeline Walker - 20/2/2023, 21:53
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