Contest a Tema, Febbraio 2024

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~ Nieve Rigos
view post Posted on 17/3/2024, 15:38 by: ~ Nieve Rigos     +4   +1   -1
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entropia.

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POSIZIONENOMEPUNTIGALEONIPUNTI CASA
PRIMOEloise Lynch29/3015 (+5)29
SECONDONiahndra Alistine27/301427
TERZOMin Haru25/301325
QUARTOJuliet Little23/301223



Eloise Lynch
Bellissima! Bellissima Eloise, bellissima la resa del suo viaggio tortuoso attraverso il dedalo dei suoi sentimenti; bellissima la dicotomia costante che attraversa lo scritto tra la paura di soccombere agli schemi (alle loro catene) e il bisogno di libertà. Ancora più bella la presa di consapevolezza che non necessariamente le due cose si escludono.
Sei riuscita a esplorare Eloise in profondità, rendendola estremamente vivida. Ci sono tantissimi punti del tuo scritto che ho trovato meravigliosi: lei che si lancia dalla torre di astronomia, vittima di un cambiamento che sembra rinnegare la sua naturale leggerezza; il richiamo dell’aria (il suo elemento) per trovare la strada, lontano dall’assillo dei pensieri venuti con la vicenda di Niahndra; il momento in cui si appollaia sul ramo della quercia e nemmeno si accorge di aver preso il bastoncino finché non se lo ritrova spezzato tra le mani.
Il possesso è un concetto complicato, che ha mille e un modo di declinarsi. Sembra quasi impossibile accostarlo a Eloise. Eppure, lei è umana e le è concesso desiderare qualcosa, qualcuno con tutta se stessa senza rinunciare a chi è veramente.
Grazie per aver partecipato. Spero, nel caso in cui avessi occasione di gestire un altro contest, di ritrovarvi — tu ed Eloise.

Niahndra Alistine
Non so da dove partire per commentare il tuo scritto, perché è di un’intensità travolgente. Alcuni potrebbero chiedersi cosa ci sia di originale nel concetto di possesso espresso in modo così attinente al suo significato solito. Il fatto è che tu sei riuscita a infondergli una carica emotiva straordinaria; così straordinaria che sarà impossibile dimenticarsi della baby Niah che gioca con il suo peluche ed è disposta a mordere chiunque voglia toglierglielo di mano.
Ho sorriso nell’apprendere che la prima parola pronunciata da Niah sia “Mio”. E ho amato vederla piccina ma così identica alla Niah di adesso. C’è un grande potere nella bambina che è stata, che non ha smesso di crescere e mantenere la sua identirà.
Ti prego, scrivi di più di lei e permettici di conoscerla, perché è di una bellezza abbacinante.
P.S. Non so se casuale o meno, ma la scelta della forma del peluche (un elefante) mi ha fatta smirkare.

Min Haru
Min è un complesso coacervo di emozioni inespresse, di paure ma anche di certezze — quelle delle quali ciascuno di noi ha bisogno per andare avanti e barcamenarsi nel mare cangiante della vita. La fermezza delle sue convinzioni sulle relazioni, la sua scelta di non cedere alle lusinghe di un affetto che potrebbe creare dei vincoli che ha sempre rigettato, la capacità di non farsi piegare dai desideri altrui sono finestre intense che permettono di vederla con grande chiarezza. Fa sorridere anche la sua caparbietà, che le comporta comunque una rinuncia: quella di avvicinarsi e lasciarsi avvicinare. Sono quelle contraddizioni che non è semplice affrontare nella vita di tutti i giorni e che le calzano addosso come un vestito che non si capisce bene se sia stata costretta a indossare e le sia estraneo; oppure se abbia finito per identificarcisi perché, al di là di tutto, questa è Haru.
Non vedo l’ora di scoprire quale delle due sia la risposta. Brava davvero!
P.S. I richiami al latino mi hanno fatta volare.

Juliet Little
Che bello ritrovarti qui, Juliet! Che bello ritrovare il tuo personaggio e le sue evoluzioni! leggerti è stato un piacere, perché con il tuo scritto hai evocato immagini molto nitide — in un certo senso capaci di generare immedesimazione. Piano piano, mi hai condotta nel viaggio di Juliet verso il contatto con la solitudine: il suo peso, il suo strazio e infine l’accettazione pacifica. Come Juliet, penso che nella solitudine non ci sia semplicemente abbandono e vuoto. La solitudine può rivelarsi un’amica preziosa; ci permette di conoscerci e fermarci in un mondo tanto vorticoso. Ti ringrazio per aver partecipato e ti incoraggio a farlo più spesso perché credo che Juliet abbia tanto da dire e, perché no, da insegnare. Brava!

Ringrazio tutte voi per avermi concesso di conoscere meglio i vostri personaggi attraverso questi vortici sublimi di esperienze vissute. È stato un onore leggervi.

A presto!



 
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6 replies since 6/2/2024, 19:26   304 views
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