Oggetti ed Accessori

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view post Posted on 13/5/2018, 20:27
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss

L’Auror di Galway avanzò lungo la strada principale del villaggio con il cane al guinzaglio. Era una giornata piacevole, soleggiata e calda al punto giusto, ideale per una passeggiata rilassante in cui far svagare Lancilotto.
Il cucciolo non possedeva ancora un temperamento adeguato per lasciarlo scorazzare senza guinzaglio, troppo esuberante e poco incline a seguire gli ordini del neo Capobranco, ovvero Aiden. Tutto sommato però si stava dimostrando piuttosto bravo, non tirava eccessivamente per avere la meglio sul fulvo, né lo superava per dimostrare il suo grado di superiorità. Procedeva al fianco del padrone, annusando la strada di tanto in tanto, e agitando la coda alla vista dei bambini che sfrecciavano felice accanto a loro.
Lo sguardo dell’Auror cadde su un negozio e, prima che Lancilotto si fermasse per scodinzolare alla vista di un bambino, come a voler chiedere la propria razione di coccole. Per quanto il cucciolo fosse coccolone, l’uomo non voleva che si affezionasse a troppi sconosciuti o non sarebbe riuscito ad educarlo a dovere.
Lo prese in braccio e si mise gli occhiali da sole sulla testa, entrando nel negozio e guardandosi in giro. Sebbene Lancilotto tentasse di leccarlo, Aiden grugnì per calmarlo mentre fissava gli articoli. Quando vide qualcosa che potesse interessargli, si avviò vicino al garzone di turno e chiese in tono cordiale: «Mi scusi, vorrei una Coppia di Specchi.» E cercò i Galeoni facendo attenzione alle leccate a tradimento del cane.


<u><b>1 x Coppia di Specchi :flower:

 
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view post Posted on 15/5/2018, 12:27
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Lucas A. Moray




Entrò poi nel negozio una civetta che travolse il cliente che era appena uscito dal negozio e si precipitò subito verso il bancone. Lasciò cadere sul bancone un sacchetto facendo squillare il suo contenuto ed una pergamena arrotolata.

“Ma guarda un po’! Questa mi è nuova!” disse sorridente Lucas quando si rese effettivamente conto di ciò che era appena successo. In effetti era la prima volta da quando era il garzone di Oggetti&Accessori che ad entrare dalla porta era un’animale e non una persona.

Lucas prese subito la pergamena e vi lesse:
“Buonasera, sono Oliver Brior, Caposcuola Grifondoro. Vorrei acquistare due Anelli dell' Eroe, nel sacchetto rosso legato alla zampa della mia civetta troverete la somma necessaria per il pagamento. Chiedo gentilmente di mandare la coppia di anelli sempre tramite la mia civetta, sara' sua premura portarli a destinazione. I miei ringraziamenti e un ottimo proseguimento di giornata. ”

Gli spuntò un innocente sorriso mentre leggeva il contenuto della pergamena. La missiva era da parte di Oliver Brior, il caposcuola di Grifondoro. Oliver era stato tra i primi ad accogliere Lucas ad Hogwarts e a farlo sentire a casa. Per questo Lucas gli doveva molto.

Gli anelli costavano 35 galeoni l’uno e nel sacchetto c’erano esattamente 70 galeoni che era quanto necessario per l’acquisto. OIiver era davvero un ragazzo preciso. A quel punto Lucas incassò i galeoni portati da quella civetta bianca come la neve. Legò poi alla sua zampa un altro sacchetto contente i due anelli e fece volar via il volatile accompagnandola fuori dal negozio.

 
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view post Posted on 28/5/2018, 23:26
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Ayumo Vanille
Durante quella giornata non aveva visto molti clienti, quindi rimase abbastanza sorpresa nel sentire la campanella della porta suonare.
Data la poca affluenza aveva deciso di sistemare l’inventario del negozio e di annotarsi quali erano gli oggetti maggiormente venduti e al contrario quelli che rimanevano più tempo a prendere polvere, quindi al suono squillante si affacciò dalla porta del magazzino.
Fu abbastanza sorpresa di vedere il fulvo al di là del bancone, si pulì le mani dalla polvere e si diresse per servire il cliente di fronte a lei.
Un leggero sorriso svettava sul suo volto, gli occhi di ghiaccio si piantarono sul cucciolo che le aveva già precedentemente incontrato, se non si ricordava male il cucciolo si chiamava Lancillotto.
Portò una mano verso il cucciolo, sapeva di non essere invitante come in precedenza, ma sperò che quest’ultimo la riconoscesse e di meritarsi qualche scodinzolio.
Una volta lasciata qualche carezza al cane si dedicò a servire il padrone, lo salutò cordialmente.

« Buongiorno, è un piacere vederti qui.
Allora, la coppia di specchi magici viene 12 Galeoni, te li devo impacchettare separatamente? »


Non si fece molte domande riguardo a quell’acquisto, una volta anche lei aveva condiviso una coppia di specchi con uno dei suoi migliori amici, ma il poi lui aveva deciso di restituirglielo dopo una litigata, decretando la rottura di quel rapporto di amicizia.
Lasciò per qualche secondo il connazionale da solo, si era diretta per andare a recuperare una coppia nuova di specchi dal magazzino, non ci mise molto dato che li aveva appena sistemati, seguì attentamente le istruzioni del cliente in merito all’incartamento e poi glieli porse, attendendo di riscuotere il pagamento.
Una volta ricevuti i galeoni li mise nella cassa.

« Se hai bisogno di qualcos'altro sai dove trovarmi. »

Una volta salutato il padrone, la giovane Tassorosso diede qualche ultima carezza a Lancillotto e poi attese che i sue uscissero dal negozio, per tornare nuovamente in mezzo alla polvere a sistemare i vari scatoloni che non venivano spostati, secondo lei, da parecchio tempo.
Non si sarebbe certamente stupita di trovare qualche oggetto che non vendevano nemmeno più.
Studentessa Tassorroso - 17 Anni
 
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view post Posted on 29/5/2018, 09:16
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Aiden Weiss

Lancillotto fu il primo a riconoscere Ayumo. Anche mentre Aiden stava ancora fissando gli scaffali per studiare eventuali altri articoli interessanti, il cucciolo prese a mulinare la coda con euforia, per poi abbaiare in maniera acuta.
Il fulvo diede una piccola scrollata al cucciolo per zittirlo, ritenendolo inopportuno dentro un negozio, un luogo pubblico insomma. Lancillotto si zittì ma non smise di scodinzolare, annusando la mano della ragazza.
«Ciao Ayumo! Scusalo se ha abbaiato in quel modo, ancora non capisce che non può farlo. Spero non ti metta nei guai.» mormorò, sperando che l'episodio non la mettesse in guai seri con il proprietario del negozio.
Poi fece un mezzo sorriso. «Per gli Specchi direi solo uno, l'altro lo terrò io. Ah, se non è di troppo disturbo, la confezione potrebbe essere rossa? È un regalo di compleanno!» rispose quando gli venne chiesto se li voleva incartati separatamente. Sorrise soddisfatto nel dichiarare che era un regalo di compleanno e il destinatario altri non era che il Caposcuola di Grifondoro.
Una volta pagato tutto e preso l'acquisto, fece scendere il cane e uscirono dopo aver salutato Ayumo.


Se per te va bene Draghy mi accingo a spedire il regalo mentre rispondi con calma. Fammi sapere. :flower:

 
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view post Posted on 19/6/2018, 10:41
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Vath
Remar «

  » Ufficio C.M.I. ~ Scheda | Outfit

Era trascorso del tempo dall'ultimo giro ad Hogsmeade e se non fosse per la sua cantina il piccolo villaggio a ridosso di Hogwarts lo avrebbe visto solamente quando i propri figli sarebbero stati in gita nel paesino. Aveva adocchiato un negozietto che sembrava carino e, vinto dalla curiosità, entrò ad esaminare la merce. Solo tre cose, tra tutti gli oggetti esposti dal negoziante attirarono la sua attenzione e, facendo un passo verso il bancone, il ministeriale fece un cenno di saluto. «Buongiorno, gradirei acquistare quel ciondolo con perla, il libro mostro dei mostri e quell'anello d'oro di forma circolare.» Detto quello l'uomo poi avrebbe posato sul bancone una sacchetta con i galeoni necessari.

//Anello del Potere 20 galeoni
Perla di Afrodite +8 mana +7 corpo +7 Salute 100 Galeoni
Libro dei Mostri +2 mana 20 galeoni

Totale negozio 140 galeoni


Narrato ~ «Parlato» ~ “Pensato”

“ La conoscenza è potere. ”
© Arklys ~ harrypotter.it
 
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view post Posted on 20/6/2018, 10:26
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Accarezzò la civetta sulla testa. Le piume erano morbide, di un bianco candido, come la neve di primavera su cui si spandono i raggi teneri del mattino; gli occhi vispi e attenti, in attesa di una consegna, si spostavano dalla stanza, al volto della ragazza, fino al foglietto di pergamena, vergato in bella calligrafia, ancora posato sulla scrivania. Una goccia d’inchiostro ne aveva macchiato l’angolo, lasciando un alone scuro, nonostante il tentativo di Atena di asciugarla prontamente con una pezza in tessuto. Pazienza, si era detta, arrotolando il pezzo di carta e sigillandolo con della cera calda.
Gli impegni accademici non le avevano concesso di lasciare il Castello né di recarsi di persona al villaggio di Hogsmeade. Nonostante la fine dell’anno scolastico fosse ormai prossima, le incombenza non accennavano a diminuire. Anzi, sembravano farsi giorno per giorno più pressanti.
Legò il biglietto ad un sacchettino, contenente i galeoni necessari all’acquisto ed affidò il tutto alle sottili zampe della civetta.

«Vai, portala da Oggetti ed Accessori, ad Hogsmeade». Hermes aprì le ali, emettendo un verso che poteva essere interpretato come un cenno affermativo. Zampettò fino al bordo della finestra, infine spiccò il volo, librandosi veloce verso l’orizzonte.
Sul foglietto, una semplice ordinazione.


Carissimi, gli impegni mi impediscono di farvi visita di persona. Ho bisogno di una confezione di Artiglio di drago sminuzzato. Abbiate cura di chiuderla a dovere, affinché non si sparga durante il volo. Nel sacchetto trovate il denaro necessario.
Vi ringrazio.
Atena McLinder






Una confezione di Artiglio di drago sminuzzato. Se non è un problema mi considero già servita. Grazie! ☆
 
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Lucas A. Moray




Il caldo primaverile iniziava a farsi sentire nel piccolo borgo di Hogsmeade. Nel negozio era ancora peggio, si iniziava a sudare. Le giornate lavorative erano appesantite dal caldo e quando non c’erano clienti in negozio, la noia combinata al caldo era terribile.
Fortunatamente poco dopo l’apertura entrò un uomo che iniziò a girare il negozio scrutando ogni singolo oggetto esposto. Ne scelse ben tre tra cui la prestigiosa e rarissima Perla di Afrodite, che era il pezzo più costoso in vendita. La giornata per il negozio era iniziata decisamente bene.

Buongiorno signore, le prendo subito gli oggetti che ha scelto.

Disse educatamente Lucas rivolgendo un sorriso al suo cliente. Prese l’anello del potere, il libro dei mostri e la bellissima perla di Afrodite con la massima cura. Li mise insieme in un sacchetto che porse all’uomo davanti al bancone.

Ecco a lei, sono 140 galeoni.

L’uomo poggiò un sacchetto con il denaro necessario sul bancone e Lucas lo incassò subito.

Grazie per il suo acquisto e arrivederci.

Salutò poi il gentile cliente che si apprestò ad uscire dal negozio.

 
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view post Posted on 28/6/2018, 20:15
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Ayumo Vanille
La Tassorosso salutò il fulvo con un cenno della mano e gli sorrise.
Dopo essersi dedicata a salutare il padrone, la giovane non mancò di dare qualche carezza al cucciolo che sembrava averla presa in simpatia dati i continui movimenti della coda.
Alla frase di Aiden la ragazza fece un segno di diniego con la mano, per sua fortuna il proprietario non era molto presente e quindi nonostante i modi di Lancillotto, non c’era rischio che andasse incontro a delle sanzioni.

« Non ti preoccupare Aiden, non è per causa di qualche abbaio di Lancillotto se finisco nei guai col proprietario.
Era solo contento di vedermi e questo mi rende felice, significa che gli sto simpatica. »


Procedette ad impacchettare uno dei due specchi che gli aveva precedentemente mostrato, andò incontro alle richieste del ragazzo, anche se in un primo momento si era quasi arresa a doverlo avvisare che purtroppo non avevano un pacchetto che potesse corrispondere alle sue richieste, ma alla fine era riuscita in mezzo a tutto quel marasma a trovare un pacchetto rosso perfetto per contenere lo specchio.
Lo ripose attentamente dentro alla confezione la richiuse e si assicurò che non potesse aprirsi facendoci un bel nodo sopra

« Beh, spero che la persona che lo riceverà ne sarà soddisfatta.
Anche io una volta ne avevo uno, sono fantastici. »


Come aveva precedentemente fatto, lasciò alcune carezza al cucciolo e poi salutò il ragazzo con un gesto della mano.

Erano trascorsi ormai parecchi mesi, ma nella sua carriera da commessa non le era ancora capitato di servire un cliente che le aveva inviato il gufo per ritirare la propria merce.
Non era inusuale nel mondo dei maghi, ma nei suoi turni non le era mai capitato e quindi quella prima volta le fece parecchio strano.
Osservò il candido volatile poggiarsi sul bancone, ad una zampa era legata la richiesta della proprietaria, era perfettamente sigillata con della cera lacca, nota di meticolosità della padrona che si rivelò essere una delle docenti del castello, nello specifico la signorina McLinder.
Non aveva ancora avuto il piacere di frequentare il corso che veniva tenuto dalla donna, ma erra tra quelli che si era ripromessa di frequentare durante il terzo anno, anche in base a quelle che erano stati i suoi pensieri per il futuro, anche se questo le sembrava ancora molto lontano.
Una volta letta la richiesta, Ayumo scomparì come suo solito nel magazzino retrostante, si diresse senza titubanze verso il luogo dove riponevano le scorte di Artiglio di drago sminuzzato, ne prese una confezione controllando che fosse perfettamente integra e accertatasi tornò immediatamente dalla civetta, inoltre nella sua piccola lontananza aveva potuto arraffare un paio di biscottini gufici da dare all’animale, per ringraziarlo della pazienza.
Prelevò la somma di danaro che la professoressa doveva al negozio e la mise all’interno della cassa, assicurò il sacchettino contente il dovuto alla zampina della civetta e le aprì la porta per permetterle di uscire e tornare dalla sua padrona.
Anche quell’avventura, se così si poteva chiamare, si era conclusa.
Tornò ad occuparsi del negozio, attendendo qualche nuovo cliente e anche qualche nuovo gufo.
Studentessa Tassorroso - 17 Anni
 
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view post Posted on 2/12/2018, 09:46
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Quella maledettissima canzone di DuaLippa* gli era entrata in testa dal mattino. La ragazzina che aveva deciso di esibirsi a squarciagola nello store di Evviva Lo Zufolo aveva ricevuto un applauso da parte della folla in visibilio - d'altronde capitava di rado che una mocciosa si dilettasse nell'arte del canto in un negozio pubblico - e allo stesso modo aveva ottenuto un sorrisino forzato e tante belle maledizioni silenziose da parte dell'unico commesso disponibile quel giorno. Che poi, doveva ammetterlo, non era neanche tanto male come cantante: il problema risiedeva nel tempismo, perché quella sceneggiata non richiesta gli aveva fatto perdere tutto il controllo di un programma di sistemazione e ordinazione ben delineato. E alla fine, quella stupidina non aveva comprato altro che un album, soltanto uno, e per giunta di un artista che Oliver poco sopportava. Con l'intenzione di riprendersi dalla sensazione spiacevole di poche ore prima, sulla via di ritorno al castello aveva ben deciso di fermarsi un attimo, al volo al volo come diceva sempre Herbelia, in uno dei suoi posti preferiti. Alla vigilia di Halloween il villaggio sembrava già permeato da una nuova intensa energia: passanti di ogni genere, clienti in successione, perfino creature al guinzaglio. Avrebbe giurato di aver visto uno Snaso in un passeggino da bambini, ma si augurò di essere in errore. Stringendosi nel cappotto color indaco che indossava in quel momento, calò in fretta il cappuccio per liberare maggiormente il capo e il volto, così spinse la porta d'ingresso. Non impiegò più del dovuto per dirigersi quindi al bancone: la sua richiesta era ben chiara fin dal principio, un'idea che gli era balenata in mente con un discreto divertimento da parte propria; avrebbe aggiunto soltanto un altro oggetto, per il quale custodiva desiderio fin da tempo. «Salve, acquisto questi, grazie.» Il libro Mostro dei Mostri in duplice copia faceva pendant con l'imponente misteriosa Pietra della Luna. Soddisfatto, avrebbe così pagato la somma necessaria, aggiunto un saluto affettuoso a chi dall'altro lato del bancone, e via così, di ritorno in fretta all'amata Hogwarts.

*Oliver non ha idea di chi sia la cantante babbana
**Chiedo come piacere l'essere considerato servito e soprattutto, ambientare il tutto a prima di Halloween. Sono in ritardo, chiedo scusa.
***Un libro e la pietra dal mio conto, l'altro libro dal Conto di Casata Grifondoro.


Edited by Oliver Brior - 20/12/2018, 04:09
 
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view post Posted on 18/12/2018, 18:55
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Horus

Sekhmeth



Δ 18 | Δ Headboy |Δ mood: pensive

Era lì da una buona decina di minuti. Continuava a guardare la vetrina, indeciso, mentre pensava se fare o meno il passo avanti.
Era capitato da Oggetti ed Accessori per acquistare un porta pozione —ormai mancava veramente poco—, ma era rimasto folgorato da quel monile, così elegante e dal suo compagno dorato, posizionato proprio di fianco in una graziosa scatolina. Arricciò le labbra, indeciso, mentre squadrava la vetrina con fare quasi ostile. Se per la destinataria del ciondolo non aveva dubbi, per l'altro... beh. Qualche perplessità c'era. Aveva già in mente un regalo per lei, qualcosa di unico e particolare, ma continuava a chiedersi —spostando il peso da una gamba all'altra— se non fosse eccessivo comprarle anche quello. I soldi non erano un problema: le sue doti di accumulatore seriale gli avevano valso un bel gruzzolo in banca, perciò era solo una questione concettuale. Alla fine però, decise di non rimuginarci oltre.
Al diavolo, aveva pensato, mentre finalmente si avvicinava al bancone.
« Buonasera, prendo questo porta pozione... » Esordì posando l'oggetto sul piano. « E... vorrei anche una perla di Afrodite e un Ciondolo della Luce per favore. Grazie mille. » Sorrise, un po' in difficoltà. Il garzone poteva averlo notato in piedi come un imbecille davanti la vetrina, ma si augurò che fosse stato troppo impegnato per scorgerlo. Si affrettò a pagare e poi, con il sacchetto sotto braccio, si sarebbe diretto verso la Scuola; la neve aveva appena cominciato a cadere e l'idea non gli dispiaceva.


❝ Look up at the stars and not down at your feet ❞


CODICE ROLE SCHEME © dominionpf


[color=firebrick]Mi sono permesso di aggiungere un prodotto. Ricapitolando:
- Porta-Pozione [x1];
- Perla di Afrodite [x1];
- Ciondolo della Luce [x1];


Edited by Horus Sekhmeth - 6/1/2019, 12:49
 
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Natale, tempo di regali, freddo e serate attorno al camino. Vath aveva deciso di scrollarsi di dosso definitivamente la scomparsa di Sybella organizzando una festa per la Vigilia di Natale a casa sua invitando pochi intimi e avrebbe fatto ad ognuno di loro un regalo. Così, adocchiando la vetrina di Oggetti ed Accessori, si decise ad entrare. Il ministeriale si aggirò per i scaffali, osservando la merce esposta, e, una volta che prese i due specchietti comunicanti, si sarebbe avvicinato al bancone schiarendosi la voce con due colpetti di tosse. «Buongiorno, vorrei questi due oggetti. Essendo un regalo, potrebbe incartarmeli?» Avrebbe posato delicatamente gli oggetti sul legno del bancone, in attesa di essere servito.

//Coppia di specchi (regalo) 12 galeoni

Totale 12 galeoni.

Per comodità dato che sono un regalo mi riterrei servito. Grazie mille. :zalve:
 
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view post Posted on 6/1/2019, 12:12
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Annuendo all'ultima sagace affermazione della Rigos, Thalia si trovò costretta ad ammettere che la Grifondoro avesse proprio ragione circa l'abbigliamento di un certo insegnante nel corso dell'ultima settimana di lezioni. La sua abitudine di ricercare l'accuratezza nel dettaglio, il desiderio di stupire e ammutolire, erano prerogative del docente in questione ed erano anche oggetto delle più fervide fantasie della Rigos. Incamminandosi lungo la via centrale di Hogsmeade, la Grifondoro stava giusto descrivendo l'ultima camiciola indossata dal docente, quando l'idea di abbandonare un simile argomento in virtù di qualcosa di più piacevole attraversò la mente della Tassorosso.
«Avremo tutto il tempo per sbeffeggiarlo.» la incalzò, senza tuttavia pronunciare alcun nome «Voglio godermi questa giornata in santa pace, prima che le feste comincino.»
Così, non più tardi di qualche minuto, le due imboccarono la strada che conduceva ad Oggetti ed Accessori: Thalia sapeva che due concasati lavoravano lì come Garzoni e sarebbe stata ben felice di far loro una sorpresa e di far guadagnare ad almeno uno dei due qualche Galeone extra.
Varcata la soglia, i due Prefetti cominciarono a curiosare e a commentare a bassa voce questo o quell'oggetto. Le rune, doveva ammetterlo, avevano un certo fascino, ma nulla avrebbe superato la bellezza di un ciondolo custodito gelosamente in un astuccio a parte.
Elegante e raffinato, aveva attirato il suo sguardo da gazza ladra e, irrimediabilmente, si sarebbe voltata a cercare il Garzone di turno. Dopo avergli rivolto un cenno cordiale del capo avrebbe indicato la collanina e lo sguardo avrebbe chiesto di poterlo esaminare meglio, prima ancora che le sue labbra schiuse sancissero quel desiderio a parole.
«E' bellissimo.» sentenziò rapita. Cercò lo sguardo di approvazione di Nieve e non si stupì nel vederla scimmiottare la sua reazione. Sorridendo divertita, annuì decisa comunicando la propria scelta al commesso.
Per un attimo, il pensiero che più le attanagliava lo stomaco in quelle ultime settimane, sparì nel nulla. Mettendo mano al borsello contenente i Galeoni rimasti, Thalia si sentì appagata del proprio imminente acquisto.

➴ Perla di Afrodite [100 Galeoni]
Avrei un Buono di 50 Galeoni di cui usufruire (Generale) :secret:

Chi dice che lo shopping non è terapeutico non ha capito niente :gelato:
 
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view post Posted on 6/1/2019, 13:33
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Lucas A. Moray






Il lavoro ad oggetti e accessori lo gratificava abbondantemente. Era consapevole di rivendere oggetti molto pregiati, unici nel loro genere e questo non poteva che soddisfare anche gli abituali clienti che entravano lì. Il giovane Lucas non conosceva la maggior parte dei clienti che entrava in quel negozio poiché frequentava ancora il primo anno ad Hogwarts e lì ad Hogsmeade i suoi coetanei non potevano andarci, se non con un permesso speciale. Il resto dei clienti erano tutti adulti.

Tuttavia il primo cliente di quel giorno Lucas lo conosceva bene, Oliver Brior, il Caposcuola dei Grifondoro nonché primo studente ad averlo accolto a scuola. La sua gentilezza e disponibilità avevano lasciato un segno nel cuore del primino.

“Ciao Oliver! Cosa ti porta da queste parti?” domanda piuttosto pleonastica poiché se si va in un negozio non è di certo per mangiarsi delle caramelle, ma per fare acquisti.

Infatti il ragazzone portò sul bancone tre articoli per l’acquisto: 2 libro dei mostri e una pietra della luna.

“Per i due libri dei mostri sono 40 galeoni, mentre la pietra della luna costa 50 galeoni. In totale sono 90!” concluse poi accogliendo gentilmente la paga del suo cliente che dopo avergli rivolto un saluto uscì dal negozio.

Non molto più tardi entro un giovane uomo sulla trentina. Era interessato alla coppia di specchi comunicanti, l’articolo più gettonato dell’anno. Era l’ultima coppia esposta sugli scaffali che il cliente in autonomia prese e portò sul bancone pronto a saldare il suo conto. Chiese anche di incartare il pacco perché si trattava di un regalo.

Il garzone così estrasse da sotto al bancone tutto il materiale necessario all’impacchettamento per soddisfare le richieste del suo cliente. Carta da pacco, forbici e un nastrino, non prima però di aver messo gli specchi nella loro confezione poiché erano molto fragili. Terminato il tutto porse il pacco regalo al suo cliente.

“Ecco a lei, sono 12 galeoni.” ritirò il suo corrispettivo dalle mani del cliente e lo congedò.

Una volta uscito si recò nel retro del negozio per prendere un’altra coppia di specchi da esporre alla clientela e la posizionò sullo scaffale rimasto vuoto dopo l’ultimo acquisto.



Chiedo scusa per il ritardo

 
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view post Posted on 10/1/2019, 13:39
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Ayumo Vanille
ps: 188/188 PC: 110/110 PM: 117/117 EXP: 25
La Tassorosso avrebbe descritto il negozio come un luogo “familiare”.
Molto probabilmente l’accezione che intendeva lei era estranea alla maggior parte delle persone, ma intendeva quei luoghi che ti facevano sentire accolto e ben voluto come quando si rientra nella propria casa dopo aver trascorso diverso tempo lontano da essa.
Probabilmente era a causa del legno che faceva da padrone tra quelle quattro mura, oppure della scoperta di nuovi oggetti ogni qualvolta si muoveva qualche altro articolo, quei rari casi in cui lo stupore è veritiero.
Riguardo a quest’ultimo caso, la Tassorosso aveva avuto diverse esperienze nella casa di famiglia, arrivando persino a scoprire una nuova porta quando aveva ormai compiuto 7 anni, in quel caso si era convinta che anche la casa fosse magica e dotata di volontà propria e avesse fatto apparrire quella porta unicamente per tenderle un trabocchetto.
Crescendo aveva compreso semplicemente che era un piccolo ripostiglio inutilizzato che veniva aperto una volta ogni dieci anni.
Era una giornata tranquilla per il periodo pre-Natalizio, difatti negli ultimi tempi avevano avuto una crescita di visite a causa dell’avvicinarsi alle feste, era sicuramente il periodo dove i negozi venivano maggiormente presi di mira per trovare il regalo adatto a chiunque.
Vide diverse persone, sin subito dopo l’apertura, fare avanti e indietro dal negozio per cercare qualche articolo degno di nota.
Tra le varie figure che si erano affacciate lì vide un volto assai noto, il Caposcuola della propria casata che era fermo ad osservare qualcosa, Ayumo non notò cosa aveva rapito l’attenzione di Horus troppo presa a tener d’occhio tutta la situazione generale dentro a quelle quattro mura.

« Ciao, certamente oltre al Portapozione ti prendo subito i due gioielli.
Noi ci occupiamo anche di incartare gli articoli nel caso siano dei regali, sempre che ti interessi. »


Recuperati gli oggetti che il ragazzo le aveva gentilmente chiesto, tornò immediatamente dietro al bancone per mettere al sicuro sia i due monili che la cifra di galeoni che il ragazzo le avrebbe fornito.

« In totale sono 145 Galeoni. »

Con l’arrivo del Natale poteva prendersi un poco di pausa dal negozio e dall’Infermeria, non le dispiaceva dedicarsi agli altri e seppur non fosse la persona più indicata con cui chiacchierare.

Poco dopo aver ricevuto una prima visita da un suo concasato, ne ebbe una seconda.
In questo caso non fu la Prefetta Moran a mettere piede nel negozio, appena varcò la soglia Ayumo le rivolse un sorriso e la salutò con la mano.
Le lasciò tutto il tempo e lo spazio per curiosare tra le varie vetrine e scaffali, lei odiava i commessi estremamente invasivi e per questo motivo accorreva in aiuto dei clienti quando li vedeva in estrema difficoltà o se le chiedevano loro per primi qualche consiglio.
Approvò la scelta di Thalia, la Perla di Afrodite era estreamente affascinante sia per la bellezza che per la storia che vi era dietro.
Quella era una delle particolarità che amava maggiormente riguardo gli oggetti che il negozio vendeva, era bello indagare sei miti e leggende che accompagnava un particolare oggetto, pensare a quali eventi potrebbero aver alimentato la leggenda di un unicum o di un pezzo raro.

« Ottima scelta!
E’ un pezzo abbastanza raro e ne abbiamo poche copie, molte delle quali sono già state vendute.
Comunque, non mi dilungo ulteriormente in chiacchiere, il ciondolo viene 100 Galeoni.
Se vuoi posso impacchettartelo. »


Mentre risistemava gli articoli una volta conclusosi il proprio turno, Ayumo notò con stupore che ormai della Perla di Afrodite ne era rimasta una sola copia.
Aveva messo gli occhi su quel gioiello a partire dal primo giorno che era entrata lì dentro, aveva un fascino misterioso e seppur avevano avuto solamente poche copie, non si sarebbe aspettata di vederle scomparire in così poco tempo.
Doveva parlare con il suo collega, perché una volta esaurite tutte le copie dovevano avvisare il Titolare di rifornirsi di nuovi oggetti, così da poter rimpiazzare quel monile nel minor tempo possibile.
Una volta conclusosi il turno, la ragazza prese i propri averi e si diresse verso il bancone, fu in quel momento che decise che sarebbe stata lei ad acquistare quell’ultima copia.
Quindi al posto di imboccare la porta per uscire, la ragazza si fermò di fronte al bancone.

« Lucas, vorrei l’ultima copia della Perla di Afrodite.
Bisognerà far sapere al titolare che tutte le copie in nostro possesso sono state vendute, così si metterà alla ricerca di qualche nuovo oggetto.
Chissà cosa entrerà a far parte della nostra merce. »


La ragazza estrasse dalla sua borsa di cuoio, ormai estremamente usurata, la sacchetta di Galeoni e poggiò l’esatta cifra sul bancone.
Una volta conclusosi l’acquisto si sarebbe diretta ad Hogwarts.
Appartengo all’Autunno.
E in Autunno mi parlano tutte le cose che ho Perso.
 
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view post Posted on 22/1/2019, 23:12
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Quel giorno, terminate le ore lavorative, Jolene aveva passeggiato fino al piccolo villaggio di Hogsmeade. L'aria invernale le pizzicava la pelle del viso che rimaneva scoperta dalla sciarpa azzurra, ma la strada non era così lunga da farla sentire veramente intirizzita.
Il villaggio era pressoché deserto: le frotte di studenti che la invadevano nei weekend facevano sentire la loro mancanza, lasciando che tra le costruzioni aleggiasse, pressoché indisturbato, il silenzio. Jolene passò di fronte ai Tre Manici di Scopa, e si promise di fare un salto a bere qualcosa di caldo prima di tornare a casa. Prima, però, aveva previsto un'altra tappa: raggiunse Oggetti ed Accessori e, senza indugiare, fece il proprio ingresso.
«Buongiorno.» Salutò amabilmente, prima di prendere a curiosare tra la merce esposta. Per la verità non impiegò molto tempo a scegliere il proprio acquisto, dato che fin dall'inizio aveva già qualche idea su ciò che desiderava.
«Vorrei acquistare una Pietra della Luna, grazie.» Avrebbe quindi poggiato la somma richiesta sul bancone, prima di prendere il proprio acquisto e congedarsi con un sorriso. «Arrivederci!» Soddisfatta, si sarebbe diretta verso una bella cioccolata calda.

 
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