J E A N G R E Y ♦ Assonnata ♦ Incuriosita
Se c'era un posto che creava in Jean sentimenti contrastanti, quello era Hogsmade. Il villaggio di per sé era molto carino, c'era tanto da esplorare e scoprire, diversi negozi particolari e baretti vari, dai più graziosi ai più spartani. Solo che, fino ad ora, Jean non ci era mai potuta venire per rilassarsi come tutti gli altri studenti, ma solo in veste di Prefetto per accompagnare chi non poteva venire da solo. Jean aveva sempre vissuto questa esperienza come un carico di responsabilità notevole, per cui ogni volta era stata sempre troppo intenta a controllare i ragazzi uno per uno per avere tempo di godersi anche lei la giornata.
Quel giorno, stranamente, non faceva eccezione. Jean doveva andare da Oggetti e Accessori per comprare un regalo. Nulla di personale, era per la sua casata e si era assunta la responsabilità di farlo. Questo era un suo problema, e anche una sua qualità: quando si trattava di assumersi responsabilità, Jean era sempre pronta. Il che sarebbe una bella cosa, se non fosse che in questo modo, durante l'anno, Jean ha dovuto scapicollarsi per non rallentare troppo con lo studio. Così come aveva fatto quella mattina. La giornata prevedeva tre sedute di studio separate, una per Storia, una per Difesa e una per Trasfigurazione. Il problema era che se non avesse fatto l'acquisto entro quella giornata sarebbero slittati alcuni piani a più di una persona, e Jean rabbrividiva alla sola idea. Si era presa la responsabilità e doveva portare a termine la faccenda. Per questo motivo si era alzata prima dell'alba per prepararsi, e con le prime luci, non appena il regolamento le consentiva di uscire dal castello, si era incamminata, assonnatissima, al villaggio di Hogsmade.
Nel negozio ci era già stata, ma solo di sfuggita una volta per prendere per un orecchio uno studente che era in ritardo per il rientro. Effettivamente capiva il motivo dell'incantamento del ragazzino: quel negozio era zeppo di oggetti rari, preziosi e soprattutto molto cari. Si era infatti chiesta come mai dovessero prendere il regalo proprio lì, ma non aveva fatto questa domanda a voce alta. Jean arrivò all'ingresso del negozio quando questo aveva praticamente appena aperto, e non se ne stupì visto che si era alzata col canto del gallo: avrebbe fatto durare quella missione il minor tempo possibile. Entrò dentro e salutò con uno stanco « Buongiorno », che terminò un po' sospeso: Jean era rimasta incantata dalle vetrine. Le aveva già viste, ma solo di sfuggita e mai con il negozio vuoto. Prima di avvicinarsi dal commesso, rimase a gironzolare per le vetrine, incuriosita dalle stranezze che vi stava trovando. Ma non poteva distrarsi troppo: doveva trovare un oggetto interessante entro un certo budget. Certo che quel posto era davvero caro. Inizialmente aveva pensato di fare un acquisto anche per sé, ma stranamente aveva appena cambiato idea. Dopo qualche minuto individuò il suo bersaglio e, cercando di camuffare il sonno estremo che aveva, si rivolse al commesso.
« Senta, mi scusi, potrei avere questo Anello del Potere? Certo che il nome è un po' pretenzioso... Ehm, sì, mi scusi, lo vorrei acquistare per favore.»
Si mise la mano in tasca per tirare fuori i venti galeoni che già si era preparata in precedenza, pronta a darli al commesso.
Saaalve
Dal conto di casata: Anello del Potere (20 galeoni)
Molte grazie!
Conto Agg.Edited by Megan M. Haven - 16/9/2020, 12:42