Mielandia

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view post Posted on 10/2/2020, 21:48
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In Infermeria, i ricoveri più prolungati richiamavano spesso un'orda aggiuntiva di studenti sotto la chiassosa forma degli amici degli ammalati. I più piccoli, in particolare, avevano delle abitudini tutte loro: mossi da nobile affetto, i ragazzini si presentavano alla porta a due a due, le mani dietro la schiena e i toni stranamente cerimoniosi, come se solo quella umile presentazione potesse convincere la signorina White a lasciarli entrare. Dopo averli squadrati per qualche istante, Jolene faceva sempre le stesse premesse: potevano entrare per un saluto, ma che fosse breve, e guai a disturbare gli altri ammalati. Parlava così, ma in verità il lasciapassare durava quasi sempre fino a quando la campanella non li richiamava alle lezioni, o fino a quando non alzavano eccessivamente il volume ed era davvero costretta a farli uscire.
Quella mattina si trovava seduta alla scrivania, intenta a stilare la lista delle pozioni che stavano finendo e di cui era quindi necessario richiedere nuove scorte. Daisy sonnecchiava sul suo trespolo lì vicino, le piume arruffate a farla apparire come una morbida palla di neve. L'unico rumore, al di là del grattare della penna sulla carta, era il mormorio costante di un paio di ragazzini del primo anno che erano venuti a trovare la loro amica, ricoverata dopo un brutto incontro ravvicinato col Platano Picchiatore. I toni, dapprima tranquilli, si fecero via via più concitati: infastidita, Daisy aprì un unico occhio ambrato, sistemandosi meglio sul trespolo; Jolene resse ancora qualche battuta, prima di alzarsi e andare a raggiungerli.
«La numero quindici, Paracelsus, sì!»
«Sei matto? È una dorata, come minimo devi darmi sia Cronk sia Crumb. Sennò è un furto.»
«Guarda chi parla di furto...»
«Ehi, ti dico che...»
«Ragazzi, che sta succedendo?» Trasalirono e fissarono su Jolene degli sguardi colpevoli. Delle figurine erano sparse per tutto il letto, e alcuni dei personaggi raffigurati ebbero l'accortezza di sussultare a loro volta. «State facendo troppo rumore. Capisco che le Cioccorane sono una faccenda di una certa serietà, ma possono aspettare qualche giorno. Anne, sembri stanca, ed è ora di cambiare le bende.» Controvoglia, i due visitatori raccolsero il loro bottino e se ne andarono, seguiti dallo sguardo di Jolene, più bonario che severo, a dirla tutta.

Non aveva mentito, capiva benissimo la smania attorno allo scambio delle figurine. Anche adesso, quando aveva superato da un pezzo l'età a cui era consentito entusiasmarsi per questo genere di cose, Jolene cercava con grande energia di completare il suo album. L'episodio risvegliò in lei l'entusiasmo che, accompagnato da una sana smania di cioccolato che di tanto i tanto si ripresentava, la portò a sfruttare la sua ora libera per fare un giro a Hogsmeade. Si era avvolta in un cappotto pensate, e un berretto di lana grigio le copriva la testa contro gli ultimi sforzi del freddo per quell'anno.
Quando fu di fronte a Mielandia, la porta si aprì dall'interno, rivelando una faccia che all'infermiera era ben nota. «Ciao, Aiden! Io non dirò a nessuno di averti visto qui se tu farai lo stesso con me.» Improvvisò un sorriso complice, come se essere due adulti grandi e vaccinati rendesse in qualche modo sconvenienti quelle incursioni nel paradiso degli studenti più giovani.
Fu solo quando l'uomo si stava ormai allontanando che, incerta sull'uscio, Jolene si voltò verso di lui: e le scarpe? Morgana sa se quell'uomo non è un caso a sé, pensò, scuotendo la testa con una certa incredulità. Avrebbe scommesso che si sarebbe presto ritrovati i piedi blu, con quel freddo. Che fosse uno di quelli che si buttavano nei laghi ghiacciati convinti che facesse bene alla circolazione?
Quando si ritrovò di fronte al bancone Jolene ci stava ancora pensando. «Buongiorno, vorrei prendere delle Cioccorane, per piacere. Centodue, per la precisione.» Dopo un attimo di esitazione, mentre il garzone raccoglieva i suoi dolci, si sporse leggermente sopra al bancone: «Per curiosità, tu ti butteresti mai in un lago ghiacciato? Sai, con il fatto che dicono che sia un toccasana e tutto». Probabilmente la paga non era abbastanza alta da risparmiarle un'occhiataccia.



102 Cioccorane anche per me, grazie!

Aidenì, te se ama :flower:
 
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view post Posted on 11/2/2020, 13:33
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YDzc

Dopo essere passato dal Bibliomagic. Derek camminava, nuovamente, per le vie di Hogsmeade senza una vera e propria meta. Amava molto camminare e riflettere ed anche quel fine settimana aveva deciso che il villaggio fosse la cornice dei suoi pensieri. La forma delle case, i bambini che correvano per strada, individui strani che uscivano dai vari pub, tutto il contesto avevo un non so che di evocativo per la sua mente.

Nel suo camminare si fermò davanti mielandia. Non aveva mai avuto un debole per i dolci. La sua attenzione fu richiamata dal un annuncio che riguardava le cioccorane. Un solo falce l’una, massimo centodue. Lo stesso che aveva letto la prima volta che vi era andato. E proprio come quella volta decise di entrare, ormai aveva iniziato la collezione e sembrava giusto doverla finire. Entrò nel negozio e chiese



Buongiorno, vorrei un pacco di gelatine tutti i gusti+1. Delle gomme bolle bollenti. E si, anche delle ciccorane

Poi prendendo i sei galeoni e qualche falce per pagare il tutto rimase in attesa, guardandosi intorno per vedere se qualcuno che conosceva fosse nel negozio.





1x Gelatine tutti i gusti
1x Bolle bollenti
102 cioccorane.
 
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view post Posted on 17/3/2020, 20:07
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«..Dolci e cioccolato
tutti buoni per il palato»

Quel giorno Ambrosius era particolarmente tranquillo, tanto da continuare a cantilenare estasiato la filastrocca del proprio negozio. Mielandia era sempre affollata, dolciumi e caramelle non passavano mai di moda, per non parlare della collezione di Cioccorane! Non si poteva essere più fieri di Ambrosius Flume: «Corri in fretta, o gran cliente
o niente soldo per il tuo Dente!»

Veloce e sempre indaffarata era invece sua moglie, che si spostava da una parte all’altra del locale agitando la bacchetta e ordinando a quei pochi garzoni assunti di compiere questo e quel compito. C’era sempre da fare, «E invece quello sfaticato continua a canticchiare come se niente fosse!» Ma il suo non era mai un tono accusatorio, non le sarebbe di certo dispiaciuto che anche suo marito si occupasse degli ordini, ma essere sommersa da tutte quelle leccornie era il suo secondo amore.

- Oliver -
Tra tutti i clienti da servire, un ragazzo si presentò con una lunghissima lista, gioia per gli occhi di qualcuno che in quel momento era troppo distante per vederla; continuava ad udirsi solamente la sua voce. «..Vola lesto, mio furfante
Ape Frizzola danzante!»

Senza pensarci due volte, madama Flume chiamò la garzone più vicina: «Presto Charlotte! Prendi questa lista ed accumula tutto quello che c’è scritto qui, sul bancone», disse porgendole l’elenco per poi passare alla raccolta delle 102 Cioccorane richieste dallo stesso ragazzo. «E due sacchetti di Api Frizzole, hai detto? Subito servito!» Premurosa e cordiale, preparò e concluse questo primo conto, nell’attesa che la giovane assunta finisse di preparare il secondo.
Charlotte si muoveva avanti e indietro con gli oggetti richiesti, posandoli poco per volta sul ripiano in modo da evitare di farli cadere durante gli spostamenti e la donna non poteva che esserne fiera,
«Ancora un po' di pazienza ragazzo, come puoi notare abbiamo cura delle nostre prelibatezze.» Aggiunse poco dopo madama Flume, intrattenendo il giovane chiedendogli se conoscesse la filastrocca che continuava ad udirsi in sottofondo.
«..Zucchero filato
son senza fiato
è il mio gusto davvero fidato!»

Il discorso fu interrotto esclusivamente da Charlotte che stremata posò la lista sul bancone, di fianco a tutte le squisitezze richieste. «Grazie cara, puoi tornare a riordinare lo scaffale delle Piperille. Mentre per te, giovanotto, un paio di sacchetti in cui riporre tutto!» Concluse controllando la lista e gli oggetti presenti, battendo di volta in volta il prezzo sulla cassa.


Charlotte era una tipetta taciturna e dal suo viso pareva essere sempre imbronciata. Anche quando la sua datrice di lavoro provava a pagarle qualche meritato extra, nella vana speranza di vedere un sorriso spuntare su quel volto, si rendeva conto di quanto i suoi lineamenti parevano paralizzati. Non si poteva comunque dire che non fosse dedita al proprio lavoro, cercava sempre di non starsene con le mani in mano -al contrario di qualcun altro- «..Paradiso di cannella
guarda lì, quanto è bella!»

L’espressione della ragazzina non mutò anche quando, silenziosamente, si avvicinò al bancone nell’attesa di ricevere il prossimo compito. La situazione volse a suo piacere quando una nuova cliente, dai lunghi e lucenti capelli biondi, si avvicinò alle due chiedendo Cioccorane e dei fagottini ripieni di Burrobirra. «Ma certo bellissima! Charlotte, dato che sei qui, prepara gentilmente i quattro fagottini, mentro io raccolgo il resto.» Qualcosa di quasi impercettibile mutò sul volto di Charlotte, un sentimento per la prima volta veniva espresso: la gioia del profumo dei fagottini! Corse svelta in direzione di quelle leccornie per preparare a dovere un piccolo vassoio sul quale riporli, mentre madama Flume si muoveva esterrefatta: «Potrà sembrarti strano, ma credo che quello di prima fosse un sorriso!» Disse sottovoce alla cliente, preparando le Cioccorane richieste e iniziando a calcolare il conto di quella spesa.
- Amber -


- Aiden & Vath -
Poco dopo, fece il suo ingresso nel locale un giovane adulto di bell'aspetto, grazie al quale gli si sarebbe potuta perdonare l'assenza di un paio di scarpe. Emanava uno strano odore di pollaio, un insolito olezzo per quello che era l'abituale profumo di Mielandia. Non era infatti difficile percepire subito certi cambiamenti nell’aria, ma non c'era cliente che non andasse servito con un bel sorriso: «Avrai le tue cioccorane ma, permettimi..» Disse gentilmente la donna allungando una mano verso i rossi capelli del giovane, nel tentativo di rimuovere la piuma malamente incastrata -se le fosse stato concesso-
Fu un insolito paradosso l'arrivo di un gufo mentre la protagonista di quel momento era una penna di gallina malmessa. «Ma guarda un po' che coincidenza..» Madama Flume non era brava a ricordarsi tutti i clienti, ma la firma di Vath Remar le si era ormai impressa nella mente, compreso l'aspetto del gufo messaggero che inviava spesso al suo posto. «Queste Cioccorane» Aggiunse poco dopo, «Sembra che la loro collezione non finisca mai!» Scroccò un occhiolino al fulvo mentre concludeva il suo conto, per poi passare a preparare un pacchetto anche per il gufo in attesa.


«Quindi Charlotte, oggi ho compreso che ti piacciono molto i nostri fagottini di Burrobirra! Mi sbaglio?» La ragazzina, ovviamente, non rispose. Qualche volta si era addirittura pensato che fosse muta, ma non venne concesso un altro tentativo di farla parlare: una nuova cliente era già giunta al bancone con la sua nuova richiesta. «Avrai subito le Cioccorane, devo solo andare un attimo nel magazzino qui sul retro, oggi ho avuto molte richieste di Cioccorane e credo di non riuscire a raggiungere la quantità richiesta. Ci metto solo un minuto!» Poi posò dolcemente la mano sulla testolina di Charlotte aggiungendo un rapido: «La affido a te» prima di correre nel retrobottega.
La ragazzina perennemente imbronciata, fissava la cliente senza dire nulla, come se il suo compito sarebbe dovuto essere quello di tenerla d’occhio. In attesa della padrona del locale, il silenzio era rotto solamente dal continuo canticchiare di Ambrosius, che aveva ricominciato per l’ennesima volta la sua filastrocca.
«..Dolci e cioccolato
tutti buoni per il palato»

Ma poi fu la cliente a dire qualcosa. Le sue efelidi si mossero in conseguenza allo spostamento dei muscoli facciali, che le concessero, dopo quel breve momento di esitazione, di proporre un’insolita domanda. Charlotte non battè ciglio, ci pensò su un attimo e poi parlò: «No, avrei freddo». La voce era piatta e un po’ rauca, nessuno avrebbe mai creduto che avesse finalmente parlato.
Poco dopo madama Flume ritornò con una cesta colma delle tanto amante Cioccorane, la ripose sotto al bancone, passando quella vuota alla giovinetta che, silenziosamente, andò a riporla altrove.
«Ecco a lei le sue Cioccorane! Le chiedo scusa per l’attesa, ma sono certa che Charlotte non l’abbia disturbata con troppe chiacchiere» Sorrise cordialmente e salutò concludendo anche quell’affare.
- Jolene -


- Derek -
«Oggi è stata proprio una giornata sfiancante, forza Charlotte ti concedo di tornare a casa in anticipo. Che te ne pare?» La ragazzina la guardò con la sua solita e immutata espressione, come sempre sembrava farlo di malavoglia, ma madama Flume aveva imparato a conoscerla e sapeva ormai che non era così burbera quanto sembrava. La ragazzina andò a rimuoversi la divisa nel negozio, per potersene tornare a casa, mentre la donna chiamò il marito chiedendogli di rimanere dietro al bancone almeno fino alla chiusura del negozio, visto che non aveva fatto nulla dall’inizio della giornata. L’uomo, ancora canticchiando, si mosse lasciando finalmente sua moglie libera di rilassarsi un poco.
Un ragazzino spensierato entrò nel locale proprio in quel momento, deciso su cosa prendere e, ancora cantilenando, Ambrosius Flume procedette consegnando il materiale richiesto, riponendo con cura il denaro in cassa.

«..E se un giorno sarai triste
ricorda sempre, Mielandia esiste!»


Ricapitolando:

Oliver < aggiornato >
2F (2×sacchetti di api frizzole) + 102F (cioccorane) = 6G, 2F

Conto Grifondoro > da aggiornare! <
TOT 19F

Amber < aggiornato >
4F (4×fagottini ripieni di burrobirra) + 102F (cioccorane) = 6G, 4F

Aiden < aggiornato >
102F (cioccorane) = 6G

Vath < aggiornato >
102F (cioccorane) = 6G

Jolene < aggiornato >
102F (cioccorane) = 6G

Derek < aggiornato >
1F (gelatine tutti gusti+1) +1F (gomme bolle bollenti) +102F (cioccorane) = 6G, 2F

 
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view post Posted on 22/3/2020, 16:48
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Il Fato

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19 yrs | Hufflepuff | Mielandia
Horus acquista:
- Cioccorane [x102];
- Piperille [x1];
- Biscottini Gufici [x2];
- Gelatine Tutti Gusti+1 [x1];

Da molto tempo Horus non si concedeva una passeggiata per Hogsmeade senza alcun impegno o commissione a riempire i suoi pochi momenti liberi. Questo era ampiamente dimostrato dall'album delle Cioccorane, una volta continuamente svogliato ed aggiornato, ed ora abbandonato su una mensola della sua camera da letto.
A casa per le vacanze pasquali, Horus l'aveva ritrovato quasi per caso, intento a riordinare la camera per le consuete pulizie primaverili. Sua madre e i due Elfi Domestici si erano ormai arresi a quella sua mania: mettere a posto, per Horus, significava anche riordinare i propri pensieri. Nessuno poteva toccare le sue cose, ad eccezione dei momenti in cui, per ovvie ragioni, era lontano da casa. Così, seduto sul bordo della grande e luminosa finestra a bovindo della sua stanza, Horus sfogliava le pagine dell'album con un mezzo sorriso sulle labbra, Ricordava ancora quando, da bambino, si divertiva a prendere le figurine e a catalogarle. Le cioccorane, troppo dolci per i suoi gusti, venivano impacchettate e spedite a casa, dove sua madre, ghiotta di cioccolata, ne faceva piazza pulita. La raccolta delle figurine magiche, diversamente da ciò che accadeva nel mondo Babbano, erano in realtà appannaggio non solo dei bambini, ma di tutti: Maghi e Streghe, anche in età adulta, si divertivano a collezionare le introvabili e anche nel castello di Hogwarts non si faceva eccezione. Quand'era Caposcuola Horus aveva avuto modo perfino di scoprire quale assurdo giro di contrabbando ci fosse fra i corridoi e le aule vuote. Non era raro trovare un novellino particolarmente fortunato che barattava la sua rara figurina con il gruzzolo di uno studente del settimo anno.
*Quasi quasi...* Pensò divertito, chiudendo l'album e sistemandolo in cima al suo baule.

Si era Smaterializzato in una via traversa di Hogsmeade, in un caldo pomeriggio primaverile. Il sole scaldava come fosse stato estate e lui camminava lentamente, senza fretta, godendosi un po' di quell'aria piacevole e profumata di erba umida e mughetto. Salutò con un'occhiata fugace il profilo silente del Castello e raggiunse Mielandia. Il locale non era molto affollato, non come durante l'anno scolastico, ma c'era comunque un gruppetto di ragazzini intenti a fare un gran baccano. Horus ne approfittò per osservare con più interesse i barattoli colorati contenenti ogni sorta di dolciumi, divertito. Non essendo mai stato un grande amante dello zucchero, le meraviglie di Mielandia non l'avevano mai attirato particolarmente, motivo per cui, quando vi entrava, andava diretto al bancone, esprimendo le proprie preferenze –Cioccorane per la raccolta, Biscottini gufici per Hybris e Piperille–. Dopo aver gironzolato un po', dando occhiate qui e là, finalmente Horus si diresse dal* garzon*, liber* dalla presenza infestante dei marmocchi.
« Buon pomeriggio. Centodue Cioccorane, un pacchetto di Piperille, due di Biscottini Gufici e... » Lanciò un rapido sguardo al barile ricolmo di Gelatine Tutti Gusti+1 e sorrise.
Perché no? Poteva sempre rifilarle a qualcuno.
« ...Sì, anche un sacchetto di Gelatine, per piacere. Grazie mille. »
Mentre veniva servito, si premurò di lasciare sul piano di legno le monete necessarie per concludere il suo acquisto che la scarsella medievale, agganciata alla cintura, avrebbe accolto senza problemi. Dopodiché, il sole di primavera l'avrebbe aspettato per accompagnare la sua passeggiata per qualche altra oretta.

Look up the sky, not down your feet.
code ©Horus.

 
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view post Posted on 1/4/2020, 19:40
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When the snow falls, the fox tries to survive.

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Aiden Weiss
‹ Auror ‹ 27 anni ‹ Irlandese ‹ Outfit

OWhmTAR
C'era un detto che recitava: "Donna barbuta, sempre piaciuta!" e Weiss non poteva che concordare con ciò.
Con un sorriso a trentadue denti che non aveva soltanto un che di soddisfatto, ma anche di maliziosità, il valente Auror trotterellò come un cog***ne verso Mielandia, sfoggiando tutta la propria beltà.

He wiped out your pest
Got kicked in his chest
He's a friend of humanity
So give him the rest
That's my epic tale
Our champion prevailed
Defeated the villain
Now pour him some ale!



Il canto di Aiden (aka Principe Meridon) era così mascolino che stonava in pieno con quell'abbigliamento da principessa Disney, tanto quanto la barba rossiccia. Ma in fin dei conti era conto, dopotutto il suo azzardo (o meglio dire pazzia) gli avevano strappato un bel buono acquisto da Mielandia, e si dava il caso che avesse un certo languorino.

Smise di cantare pochi attimo prima di entrare nel negozio, schiarendosi la voce con l'intenzione di sfoggiare il più divertente dei falsetti. Dopotutto sapeva essere un gran burlone a volte...
«Buongiorno!» trillò in maniera acuta, simulando la parlata femminile. «Vorrei 102 Cioccorane, per favore.» Sbatté le ciglia ripetutamente. «Questo buono dovrebbe coprire l'interno importo, sì?» E allungò il buono in questione.
Infine, mormorò un t.v.b. a fior di labbra al garzone di turno.





Uso il buono da 6 Galeoni per la nuova razione da 102 Cioccorane :fru:
Scusate, non ho resistito :ihih: Lo so che sarà un trauma... :ihih:
 
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view post Posted on 4/4/2020, 20:35
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Molti luoghi ha la tua anima, ivi alberga natura magnanima. Di coraggio e lealtà fanne bandiera, di Grifondoro potrai essere fiera!

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Quel giorno se lo sarebbe ricordato. Eccome se lo sarebbe ricordato. Aveva appena iniziato il suo turno quando la porta si sarebbe aperta mostrando avventori di ogni età varcare quell'uscio. Si sarebbe un attimo girata per poi girarsi di scatto per guardare con sgomento la credenza davanti a lei. *Ora si che farò la stessa fine del Golden Snitch durante le partite in cui era in vigore* avrebbe pensato mentre allo stesso tempo faceva su di sé la psicanalisi per non dare di matto che di matti il mondo ne era pieno. Ma non ci riuscì e in suo soccorso, anche se non aveva spiccicato parola, arrivó Madame Flume. Grazie al quell'intervento avrebbe fatto una pausa, mangiando qualche boccone in bottega, per riprendersi dalla batosta di prima. Prima che finisse il su turno avrebbe cominciato a sistemare la vetrina con i dolci. Avrebbe sentito la porta aprirsi e si fece male alla testa mentre la tirava fuori dalla vetrina che solo a qualche secondo fa puliva. «Buongiorno, come posso aiutarla?» si sarebbe rivolta al ragazzo cercando di essere cordiale. Preparó una busta cercando di non sporcare la vestrina mentre toglieva i dolci che il ragazzo richiedeva. «Ecco a te. Buon rientro a scuola» avrebbe detto mentre porgeva la busta e ritirava i soldi.

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Mentre puliva un tavolo avrebbe sentito una melodia proveniente da fuori. Sembrava che ci fosse una festa. La porta si sarebbe aperta rivelando un uomo, un ragazzo quasi sulla trentina, a giudicare dal corpo mascolino, nascosto da un vestito che a primo occhio apparteneva ad un guardaroba femminile. Però c'era qualcosa di familiare in quel viso. In quella barba. Nel suo cervello nuvoloso si sarebbe palesata una scena della festa di Carnevale e il vincitore per l'outfit più originale. Era il Principessa Meridon. Lo sguardo si sarebbe illuminato e con passo sicuro avrebbe raggiunto il bancone pronta a servire a la donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole «Le devo fare i complimenti per la voce. È intonato o intonata in questo caso» sarebbe rimasta al gioco. Se no non c'era divertimento. Avrebbe ascoltato prendendo gli appunti per non dimenticarsi le cose. Cercò tra gli oggi le cioccorane che andavano a ruba solo per le figurine magiche. Ora anche lei voleva fare una questa collezione e mangiare le cioccorane, se fosse riuscita ad acchiappare. «Arrivederla» avrebbe detto facendo l'occhiolino all'uomo



~ 102 cioccorane
~ Piperille (1)
~ Biscotti Gufici (2)
~ Gelatine TuttiGusti+1 (1)

Tot: 6 galeoni, 4 falci (dal conto di Horus Sekhmeth)

- - - - - - - - - -



~ 102 cioccorane

Tot: 0 galoeni per uso del buono da 6 galeoni
 
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view post Posted on 8/4/2020, 16:00
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Il Fato

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Horus Sekhmeth
Centodue Cioccorane

Da Aggiornare
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Aiden Weiss
Centodue Cioccorame

Da Aggiornare
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Edited by Master Adepto - 11/1/2021, 17:23
 
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view post Posted on 9/4/2020, 11:17
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Ormai le compere aveva preso il via, per cui era inutile opporre resistenza. Come aveva pensato prima quando scarto la sua ultima gomma bolle bollenti doveva andare da mielandia e così fece, con l emani cariche di sacchetti andò verso il negozio ed apri la porta con l'unico dito rimasto libero. Prima di andare al bancone fece mentre locale su cosa comprare. Sicuramente servivano le bolle bollenti, api frizzole? E sia. Gelatine, non le aveva ancora finite, ma visto che si trovava lì. E cioccorane. Immancabili. Ormai doveva finire la sua collezione, mica poteva lasciarla incompleta. Non era giusto. Per niente. Così si avvicinò al bancone Posò per terra un paio di sacchetti per liberarsi le mani e prendere i soldi, infine sciorinò l'elenco Buongiorno, vorrei le gomme bolle bollenti, apri frizzole, gelatine tutti i gusti +1, e..cioccorane Poi prese una superpallagomma e la mise sul banconeAnche questa.





Lista della Spesa:
-Gomme Bolle bollenti x2
-Api Frizzole x1
-Gelatine tutti i gusti +1 x1
-Superpallagomma di Drooble
-Cioccorane x102
 
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view post Posted on 9/4/2020, 11:19
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Triste, come chi ha perso il nome delle cose.

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L'olandese aprì la porta di Mielandia, inspirando a pieni polmoni attraverso il naso. Amava l'odore dei dolciumi, gli ricordava che la vita non era poi tanto amara; in particolar modo quello delle torte di cui era spaventosamente ghiotto. Secondo la sua filosofia di vita i pasti non avevano regole, ragion per cui il salato a pranzo poteva anche andarsene a quel paese.
Cosa dici patatocchia, ci sfondiamo?
Casey, quella domenica mattina, aveva deciso di accompagnarlo ad Hosgsmeade. La tappa nel negozio era obbligatoria, come da tradizione.
Brandeburg, così si faceva chiamare negli ambienti del collezionismo di figurine, tenne aperta la porta alla sua fidanzata, per facilitarle l'ingresso con facendo sfoggio di una discreta galanteria. C'era una ragione che più di ogni altra lo spingeva in quel luogo.
Attese il suo turno al bancone, poi salutò il garzone di turno con un sorriso raggiante, prima di esporre la propria richiesta.
Hej ammmico(/a), vorrei 102 cioccorane, se possibile, e quello che prende la signorina qui accanto.
Parlò senza giustificazione alcuna con un accento dell'europa dell'est, così, giusto per spezzare la monotonia della sua parlantina. Poi pagò, ansioso di poter spacchettare le ranocchie.

Attendo Casey, prelevate dal mio conto anche per lei per favore. :fru:
 
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view post Posted on 9/4/2020, 12:12
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- Ti detesto.
Oh, non era semplice trattare da signorina la Bell, nemmeno per il suo fidanzato. Era perfettamente in grado di pagarsi da sola le cioccorane e soprattutto di aprirsi da sola le porte. Il vantaggio del ragazzo stava tutto nella sua altezza, e dunque quando lei si fiondava alla cassa per precederlo a lui bastava una sola falcata per imprigionarla sotto la sua ascella e fare lo stramaledetto galantuomo.
- Prendo anche io centodue cioccorane, più una Superpalla Drooble, delle bacchette alla liquirizia e le piperille.
Gli lasciò fare, perché ormai sapeva a memoria il copione. Alla sola menzione del problema lui le avrebbe risposto con gli occhioni e un "Fra', prenditi bene", ridicolizzando la sua serietà al riguardo. KC attendeva solo il momento in cui avrebbero giocato a Quidditch uno contro l'altro. Le mazzate, per quanto amorevoli, non sarebbero mancate, e dall'alto della scopa sarebbe stata abbastanza in là da evitare le sue ascelle sudate.

102 cioccorane, piperille, bacchette e superpalla.
Spennatelo.
 
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view post Posted on 14/4/2020, 15:02
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Molti luoghi ha la tua anima, ivi alberga natura magnanima. Di coraggio e lealtà fanne bandiera, di Grifondoro potrai essere fiera!

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Dopo quel preambolo piacevole e alquanto divertente avrebbe terminato il quaderno con l'inventario segnando le prelibatezze che sono rimaste in vetrina. Il campanello avrebbe suonato e un ragazzo si sarebbe presentato dinanzi a lei. «Buon pomeriggio» avrebbe detto mentre questo partiva già con la lista delle cose che doveva prendere. «Ecco qui tutto l'occorrente. Sono 6 galeoni e 5 falci» avrebbe detto con un principio di fiatone. Doveva smetterla di fare tutto di gran carriera: nessuno le correva dietro.



~ 102 cioccorane
~ Api frizzole (1)
~ Gomme Bollenti (2)
~ Gelatine TuttiGusti+1 (1)
~ Superpallagomma di Drooble (1)

Tot: 6 galeoni, 5 falci (dal conto di Derek Hide)


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Si era tolta il grembiule costatando che tra cinque minuti avrebbe finito il suo turno. Stava per sciogliersi i capelli quando il campanello del locale suonó per l'ennesima volta. Un viso familiare si sarebbe palesato e la sua faccia da corruciata si sarebbe distesa rivelando quanto quella ragazza, appena entrata, le trasmettesse un buon umore. Era però in compagnia di un ragazzo e il suo sorriso, ormai esteso alle guance, si sarebbe ritirato in modo che quello non potesse fraintendere nulla di nulla. Anche perché non c'era nulla di fraintendibile in quel sorriso lanciato alla sua compagna «Cioccorane, vero? Ma che vi chiedo a fare.... Ormai stanno andando a ruba» avrebbe detto prima che la coppia potesse dire qualcosa. «Ecco qua... Casey, potevi esagerare un po' visto che ti ha dato il permesso. Ecco visto che fai il cavaliere sono 12 galoeni e 3 falci» avrebbe detto mentre lanciava un'occhiolino alla prefetta rosso-oro



~ 102 cioccorane
~ 102 cioccorane
~ Superpallagomma di Drooble (1)
~ Bacchette Magiche di Liquirizia (1)
~ Piperille (1)

Tot: 12 galoeni, 3 falci (sul conto di Camillo Breendbergh)
 
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