Zonko

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view post Posted on 22/2/2016, 22:53
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Prendendo la somma dalle mani del ragazzo, Daddy, la mise nel registratore di cassa.
Facendo un forte rumore metallico, questo si aprì permettendo al ragazzo di mettere i galeoni al sicuro.
Dopo alcuni secondi di silenzio, osservando divertito Oliver dolorante, disse con aria sorpresa


-Oliver, ti è per caso cascata la corona? Come mai ti rivolgi in questo modo a questo bravissimo ragazzo?-

Con aria da finto innocente, che serviva per far uscire fuori dai gangheri il giovane Grifondoro, guardò Elijia per poi dirgli.

-Beh diciamo che…-

Guardò per alcuni secondi il Grifondoro sempre sorridendo. Se avesse spifferato quella storia a quel ragazzo probabilmente lo avrebbe sfottuto per tutta la vita, non poteva fargli una cattiveria cosi esagerata.

-Un giorno sono riuscito a convincere Oliver a fare uno scherzo con le crostatine canarine. Non puoi capire che scena, le abbiamo fatte portare da un elfo domestico alla preside di Hogwarts e questa ingenuamente ne ha mangiate un paio. Di botto si è trasformata in un pollo umano, bellissimo.

Effettuando una fragorosa risata che risuonò in lungo e in largo per Zonko proseguì a parlare. Sapeva che con le frasi successive avrebbe messo in crisi Oliver, come si sarebbe comportato?

-Hai capito che utilizzo fa degli elfi domestici si? Altro che C.R.E.P.A, si sta creando un esercito è un grande.-

Sorridendo ai due attese di vedere quale sarebbe stata la reazione di entrambi.
Lo scherzo della “bugia impertinente” era stato avviato, cosa sarebbe successo?

 
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view post Posted on 19/3/2016, 16:35
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avataroliver
Mentre il petto ancora pulsava per via dell'impatto doloroso contro il bancone, Oliver si chiese per quale assurdo motivo il Fato avesse deciso di mandargli dei parenti tanto folli quanto fuori dal comune. Elijia non era una persona normale, figuriamoci averlo come cugino. La già precaria mentalità del Grifondoro non avrebbe avuto la possibilità di restare intatta fino alla conclusione della giornata, non se nelle vicinanze ci fosse quel maledetto Brior da strapazzo. E il pensiero che l'altro Irlandese potesse allearsi in qualche modo con Daddy gli metteva una certa ansia, non tanto per l'idea di non sapersi difendere, quanto per l'eventualità di essere preso di mira da battutine sarcastiche di entrambi. Non era sicuro al cento per cento di controllare il suo sistema nervoso, non voleva impazzire né chiaramente far esplodere il locale di Hogsmeade, quel villaggio era tanto bello, anche il negozio non era affatto male. E un Incantesimo non avrebbe facilitato le cose. Respirò come un bue inferocito, leggermente stizzito dagli acquisti di Elijia a sue spese e dell'ironia che il cugino stava per portare alla luce, tanto per cambiare. Quel copione non smetteva mai di ripetersi, era una pièce eterna. Rivolse lo sguardo in direzione di Daddy dopo averlo pagato, pronto ad aprire bocca per evitare che l'altro ragazzo dicesse qualcosa circa la storia delle Crostatine Canarine. Ascoltare la spiegazione del Corvonero, però, lasciò il Grifone senza parole. Un momento, aveva davvero mentito? Aveva davvero mentito per lui? Scosse il capo, un cipiglio minaccioso che diventava sorpreso sul volto attonito. Elfi Domestici? Lui che utilizzava un Elfo Domestico come se fosse un facchino o un cameriere di prim'ordine? Trattenne a stento una risata, certo che il cugino non se la fosse bevuta. Stranamente, la seconda battuta scherzosa di Daddy completò quella descrizione e Elijia ne parve soddisfatto, perché riprese il discorso con la solita ironia di quattro soldi. Almeno secondo il punto di vista di Oliver, ancora attento ai movimenti del Corvonero.
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«Ollie, ecco perché ti batti tanto per il CREPI!»
«CREPA!»
«Ehi, non puoi volere la morte di tuo cugino!»
Santi numi, ma perché aveva scelto di andare in giro con quel tipetto curioso? Elijia posò le mani sul bancone, poi ne alzò una in direzione di Daddy, come ad invitarlo a stringerla. «Elijia Brior, piacere di conoscerti. Se in futuro vuoi fare scherzi migliori alla Preside, fai un fischio. Così... FIIIUH!» esclamò l'altro, sorridendo, per poi uscire dal locale a passi lenti, dandosi un'ultima occhiata attorno come se fosse in Paradiso. E se Mielandia lo era per Oliver, Zonko lo era per Elijia senza ombra di dubbio. Rimasti apparentemente soli, prima di seguire il suo accompagnatore, il Grifondoro sussurrò qualcosa in direzione di Daddy. «Alloragrazie» disse, veloce. Imbarazzato, ripeté, scandendo le parole: «Allora grazie, pollo! Ci vediamo al castello!» salutò, quindi, ancora divertito. Un attimo dopo uscì dal locale con i suoi nuovi acquisti e un senso di mistero nei confronti del commesso di Zonko: quel Daddy era una riserva incredibile di stravaganze e valori. Doveva studiarlo per bene, altrimenti come avrebbe potuto ripagarlo di qualche buon scherzo?

Concludo, così da non lasciare in sospeso. Grazie ancora (:
 
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view post Posted on 26/4/2016, 11:14
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La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo.

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Le commissioni da migliore amica avevano sempre un sapore particolare, e per un periodo di tempo Jen non credeva le avrebbe più provate. Non sapeva come stessero andando le cose ma era lì, e il bagliore di una speranza brillava nei suoi occhi. Era così concentrata su quello che era successo la sera precedente che poco le interessava il contesto: cosa, dove e perché. In realtà nessun evento epico si era abbattuto su Hogwarts e il pensiero della ragazza rimurgginava su qualcosa semplice, normale, alla quale in altre occasioni non avrebbe dedicato neanche mezzo secondo. Aveva sentito Alice fare richieste simili molte altre volte negli anni passati, e il ripetersi di una cosa così naturale tra amiche la metteva di buon umore.
Entrò allegra da Zonko. Non c'era mai stata prima, non dentro almeno. Tipo Mielandia, era quel genere di posto in cui gli studenti volevano fare tappa fissa.
Entrando quasi si stupì nel vedere il suo concasato al bancone. Riconobbe il suo viso nonostante questa volta indossasse una maglia. In uno stato d'animo diverso probabilmente si sarebbe vergognata ancora per quell'episodio, ma era troppo contenta per prendere sul serio la cosa. Gli sorrise salutandolo
Ciao! Mi servirebbe un po' di Polvere Ruttosa continuò con una faccia divertita, come una brava bambina che per una volta *Solo una Jen?* organizzava qualcosa di losco. Di certo non aveva più una reputazione da mantenere con quel tipo, aveva già fatto la sua mera figura a dicembre.

Conto di casata bro (:
 
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view post Posted on 26/4/2016, 18:38
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Lavorare, studiare e lavorare.
Era questo quello che stava facendo Daddy Toobl in quel preciso periodo dell’anno scolastico.
Oramai le lezioni scolastiche erano praticamente andate, cosi come la sua vita sociale, sotterrata da infinite pagine su Circe che ballava il tango assieme a Merlino.
Il tempo che aveva per se era poco, nullo. Era perfino irrisorio il tempo che poteva passare sulla tazza del bagno.
Leggermente assonnato e intento a leggere come i Vermicoli venissero mangiati da almeno il 90% delle Creature Magiche, non appena sentì la porta di Zonko aprirsi, alzò lo sguardo per notare davanti a se un volto a lui conosciuto.
Era Jen, il prefetto Corvonero.
Sorridendo alla ragazza divertito, pronto a fare una delle sue tipiche battute poco fini e gradevoli, non appena sentì la studentessa chiedergli della polvere ruttosa, disse con aria da finto spavaldo:

-Sei sicura di non essere venuta qui per chiedermi nuovamente di vedermi a torso nudo ?-

Era così Daddy Toobl.
Si comportava da scemo con chi non aveva molta confidenza, mentre da persona saggia con chi aveva scambiato più di semplici quattro chiacchiere.
Senza star ad aspettare una risposta dalla ragazza, anche perché sapeva che una risposta non sarebbe mai arrivata alle sue orecchie visto che Jen non gli sembrava proprio tipo da accettare le sue provocazioni, prese la polvere e aggiunse con aria docile


-Sono solo due falci Preffy.-

Sfoggiando un sorriso divertito, prese le due monete per poi metterle all’interno della quantomai sgangherata cassa di Zonko.
Anche quel giorno aveva avuto il suo da farsi. Ora poteva ricominciare a studiare CDCM, Cura delle Creature Magiche. *Che Domani Ci Massacra*

 
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view post Posted on 12/6/2016, 16:38
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Lady1

Era troppo stanco per fare anche un solo passo. Era rientrato da un po' di tempo da Diagon Alley, diretto semplicemente e velocemente al dormitorio maschile della sua Sala Comune. Imbattersi in un moccioso del primo anno intenzionato a nascondere il suo Frisbee Zannuto, che aveva appena stracciato le pagine del libro di una studentessa solitaria su una poltrona al pianoterra, aveva procurato una fitta di rabbia non indifferente nello spirito di Oliver. In conclusione: Frisbee fatto Evanescere con un violento colpo di bacchetta e moccioso spedito lontano. Non era affatto una cosa nel suo stile, lui era sempre stato molto pacifico, tranquillo, forse perfino su di giri. In qualsiasi altra occasione, chissà, si sarebbe addirittura fermato a scambiare due chiacchiere con la lettrice che aveva intravisto, chiedendole quale volume stesse leggendo o quale saggio stesse scrivendo per una futura lezione. Si sarebbe volentieri intrattenuto con il ragazzino del primo anno, giocando con il Frisbee per invitarlo ad azzannare la cornice di Dippet, giusto per farsi due risate in compagnia. In qualsiasi altro contesto avrebbe davvero fatto quelle cose, perché era la sua natura, ma era da una settimana e mezza che non chiudeva occhio: il suo disturbo del sonno era tornato più forte che mai, unitosi ad una sorta di strana pulsione omicida dovuta alla stanchezza e al senso di abbattimento. Il tutto, poi, era condito dal dono della Chiaroveggenza che aveva scelto di lì a qualche giorno di lasciargli vivere, istante dopo l'altro, sprazzi di visioni senza alcuno filo logico. Era quasi all'esasperazione, ma ancora non si era deciso ad andare a fare una visita in Infermeria: odiava quel posto, lo aveva sempre odiato, e meno vi si avvicinava, meglio sarebbe stato. Spedire una lettera a Zonko, dunque, era sembrata la soluzione ideale, cosicché il Filtro Sognoleggero che aveva intravisto alla festa di Carnevale potesse essere acquistato e successivamente adoperato per evocare il sonno. Se Morfeo non andava dalla montagna (in quel caso da Oliver), allora Oliver-montagna-di-sonno sarebbe andato da lui: semplice, no? Carezzò la testolina candida di Lady, la sua civetta delle nevi, e poi l'accompagnò verso la finestra circolare del suo dormitorio. «Trova Daddy, il ragazzo dalle mille sorprese!»
Un attimo dopo il rapace spiccò il volo, lasciando una sola piuma bianca come la neve, che Oliver recuperò con occhi appannati e rossi, rigirandola tra le dita della mano destra con aria distratta.

Daddy E. Toobl
Bancone, negozio di Zonko
Villaggio di Hogsmeade
Regno Unito




Edited by Oliver Brior - 13/6/2016, 10:54
 
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view post Posted on 18/6/2016, 19:17
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Da quanto era iniziato il suo turno? Due o tre ore?
Non se lo ricordava e nemmeno gli interessava. Aveva sonno Daddy e proprio non concepiva per quale dannato motivo lo zio Zonko aveva voluto farlo lavorare quel giorno.
Non c’era nessuno, il negozio era vuoto,deserto. Se si fosse affacciato fuori dal locale probabilmente avrebbe notato anche per le vie della piccola cittadina e nelle case assenza di vita umana.
Era una giornata atipica, che non aveva nulla di speciale da offrire se non il tempo che sembrava essere da monito per l’estate.
Mentre stava sistemando le Nanosticche che aveva creato assieme al proprietario del negozio, con la coda dell’occhio notò una civetta poggiata sul bancone.


*Ecco altre rotture.*

Pensò tra se e se sfilando la pergamena dall’animale per iniziare a leggere cosa vi era scritto.
Sicuramente quella era la parte più noiosa del suo lavoro, non amava vendere le sue creazioni. A lui piaceva lavorare al creare i prodotti per il negozio, era meno interessato al mero lucro anche se quei soldi erano utilissimi per prendere qualche burrobirra con gli amici o portare a mangiare fuori Alice che vedeva oramai di rado per via delle stressanti lezioni.
Aprendo con decisione la pergamena, leggendo che questa era scritta da Oliver, sorrise per prendere la fiala del prodotto richiesto.
Impacchettando il filtro assieme ad una gelatina d’oro e rimettendo il tutto nella sacchetta rossa, la quale era stata svuotata dei galeoni che servivano per comprare il prodotto, prese la pergamena di Oliver per scrivere poche e chiare parole.


CODICE
Grifostanco la prossima volta alza quel sederone pesante dal tuo scranno e vieni a salutarmi.
Qui non c’è un cane nemmeno a pagarlo e poi voglio spillarti più soldi.

Viva la sincerità,

THE Corv ONE ro


Legando tutto alla zampa dell'animale, diede una pacca allo stesso per mandarlo via da quel luogo.
Il suo lo aveva fatto, ora poteva tornare a lamentarsi con le Nanosticche.



Aggiornato.
 
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view post Posted on 21/9/2016, 10:54
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drinking
«Every move you make, every... qualcosa you make, I'll be watching yoouu». O forse non faceva così? Non ricordava perfettamente l'intera strofa, anzi a pensarci bene non ricordava affatto la canzone intera. L'aveva ascoltata di sfuggita alla Radio Babbana che aveva acquistato da Zufolo, lo store musicale nel quale lavorava come commesso. Aveva assodato, senza dubbio alcuno, che il cantante o la cantante o i cantanti, non lo aveva capito ancora, fosse o fossero Babbani; tuttavia, non aveva capito i nomi né del brano piuttosto orecchiabile né dell'eventuale band o chicchessia. Avrebbe dovuto indagare, magari al ritorno a Londra, al suo orario di lavoro, avrebbe posto qualche domanda a James, suo collega nonché ormai amico. Per il momento si limitò a fischiettare il motivetto che da un paio di giorni aveva deciso di non abbandonare la sua memoria. Avrebbe potuto anche tentare di trascrivere qualche testo su quella base, l'idea non era da scartare. Intenzionato a rientrare ad Hogwarts prima del previsto, allora, Oliver si diresse a passo svelto verso il negozio di suo interesse. Aveva riflettuto sull'uso ormai quotidiano, prima di andare a dormire, del Filtro Sognoleggero di Zonko e aveva concordato con Dean, suo compagno di camerata, di non dover assuefarsi a quel liquido. Non conosceva gli ingredienti presenti in quel liquido e qualcosa, dai suoi brevi studi pozionistici, gli diceva di non chiedere. Era meglio non sapere, perlomeno la fiala aveva una sua funzione e valore, non si sarebbe potuto lamentare in nessun caso. «Buenos dias!» salutò, cordiale. La voce tintinnò nell'intero locale, mentre Oliver si faceva largo fra schiene, pance e figure di persone di qualsiasi età, a partire da ridenti bambini ad uomini e donne ormai adulti, tutti alle prese con oggetti di puro divertimento e non solo. Osservò alcuni di loro più per curiosità che per altro, prima di concordare con se stesso di non poter acquistare l'ennesimo Filtro Sognoleggero. Aveva ancora sette dosi, ce l'avrebbe fatta tranquillamente per un'altra settimana. E poi... avrebbe tentato di trovare finalmente la soluzione al suo disturbo del sonno, possibilmente senza recarsi in Infermeria o in luoghi simili. Aveva altre richieste, quel pomeriggio di un anonimo sabato di fine Settembre, anche perché Haloween si avvicinava e diversi programmi facevano breccia nella sua fervida fantasia. Sorrise non appena si avvicinò al bancone, lieto che la folla fosse alle sue spalle e non ancora in fila. Avrebbe avuto qualche istante di tempo, a quanto pareva. Poggiò un lungo bicchiere di carta davanti a sé, indicandolo non appena il volto del commesso di quel locale fosse apparso al suo sguardo. «Caffè speziato con cannella. Lo vendeva una signora anziana qui fuori, è buono.» Fece intendere che l'avesse portato per Daddy, un gesto amichevole e senza raggiri di alcun tipo. «Forse c'è qualche caccola, ma ehi, pazienza! Comunque, vorrei un Cappello Decapitante per la mia testa marveilleuse e una Gigansticca. Oppure Aerosticca? Aah, entrambe, dai!» continuò, bevendo il suo caffè dal secondo bicchiere nella mano destra. Il tono era divertito, l'espressione pure. Soltanto Daddy Toobl scioglieva i lacci del bon ton senza profferire parola alcuna. Se solo fosse stato pro Elfi Domestici, allora sì che sarebbe stato un #BFF a tutti gli effetti. Peccato.
 
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view post Posted on 26/9/2016, 20:46
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Non c’era nulla di più bello di fare quel lavoro.
Lo aveva appurato in diverse occasioni ed ora ne era certo. Era bello fare il garzone di Zonko perché ne vedeva di tutti colori, ma soprattutto ne faceva di tutti colori.
Dopo diversi tentativi, aveva capito che lui poteva fare qualsiasi scherzo in quel luogo senza venir punito; in fin dei conti chi se la poteva prendere per uno scherzo in un negozio di scherzi?


*Geniale*

Pensò tra se e se divertito, mentre si avviava da un cliente molto ciccione.
Odiava i ciccioni, soprattutto quelli che facevano vedere il didietro per via dei pantaloni leggermente calati.
Avvicinandosi quatto, quatto all’uomo, tra gli occhi abbastanza incuriositi della sua clientela, il giovane, non appena ebbe la possibilità infilò uno dei famosi Galeoni dello Zio Zonko tra le natiche dell’individuo.
L’effetto fu semplicemente esilarante.
Non solo l’uomo sobbalzò sentendo il calore del galeone bruciacchiargli la parte interna del grosso e grasso sederone, ma questo, per cercare di togliersi quella grana, si abbasso repentinamente i pantaloni buttandosi sul bancone in cui erano presenti i Torroni Sanguinolenti.


*Forse questa volta ho esagerato*

La clientela era in delirio per quello scherzo che a tratti era stato micidiale. Probabilmente chi aveva un galeone in tasca ora lo avrebbe usato per comprare quell’oggetto e far lo stesso identico scherzo.
Ritornando al bancone zampettando leggermente, facendo vedere al mondo quanto fosse pieno di se, tamburellò leggermente le dita su di esso per poi vedere Oliver avvicinarsi a lui.
Era da un po’ di tempo che non si vedevano, forse i troppi compiti che avevano sulle spalle li stavano tenendo leggermente distanti.
Prendendo il caffè lasciato dal ragazzo, disse


-Grazie caro. Spero che non sia uno scherzo questo caffè, ho una reputazione da mantenere io!-

Sorridendo appagato, vedendo il grassone finalmente in piedi guardarlo felice per lo scherzo che gli aveva fatto, prese le pasticche e le mise in una bustina per poi dire

-Monsieur, ecco a lei il suo cappello.-

Lanciandolo in direzione del ragazzo, così da poterlo decapitare, disse nel mentre

-Sono 21 Galeoni Sig. Senzatesta, nel suo pacchetto ci sono anche 4 gelatine d’oro e…
Mi deve ancora dire il segreto dei Caposcuola, ricorda?-


Senza sapere l’esito del suo lancio del cappello, attese una risposta alla domanda posta.
Oliver Brior era un gran bravo ragazzo, forse troppo, ma gli piaceva. Alla fine non gli si poteva voler male se non per quel piccolo dettaglio inerente gli Elfi.



Aggiorno già da ora. L’esito sul cappello decapitante lo decidi tu ^^
 
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view post Posted on 16/10/2016, 21:47

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Più ci pensava e più si convinceva che qualche risata non le avrebbe fatto male, dopotutto era da tempo che non sorrideva sinceramente, quello sarebbe stato un grande passo. Camminava rapidamente per le vie di Hogsmeade, con l'intento di fare una capatina da zonko e ritirarsi immediatamente in camera. Alzò lo sguardo verso il cielo plumbeo e freddo tipico dell'autunno e si strinse nel mantello cominciando a considerare l'idea di comprarsene uno ancor più pesante. Finalmente intravide il negozio verso il quale si stava dirigendo, allungando il passo per raggiungerlo il più in fretta possibile. S'infilò al suo interno e si diede un'occhiata attorno, domandandosi per quale assurdo motivo non ci fosse mai stata prima. Certe cose non erano affatto nel suo stile, ma altre le avrebbe dovute decisamente provare, prima o poi. Fortunatamente a quel giro sapeva già ciò di cui aveva bisogno, risparmiandosi una lunga ricerca che l'avrebbe sicuramente fatta finire col comprare chissà quali assurdità di cui non necessitava. Si piazzò di fronte al bancone e quando vide il volto del proprio caposcuola, che aveva avuto occasione di vedere qua e lá, ma con il quale non aveva mai realmente parlato, gli rivolse un sorriso. Già pensava allo scherzo che avrebbe messo in atto la sera di halloween assieme ad un complice insospettabile quasi quanto lei, questo la fece sorridere più sinceramente.
Ciao Daddy! Tutto bene? Avrei bisogno di una confezione di Bombe Denudanti.
Terminò la frase con un ghigno piuttosto compiaciuto, assaporando mentalmente il momento in cui avrebbe potuto finalmente fare il suo scherzo.
 
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view post Posted on 16/10/2016, 22:45
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Se c’era una cosa che gli regalava gioie quasi quanto vincere una partita di Quidditch era che qualche suo concasato comprasse uno scherzetto.
Era strano ammetterlo, ma vedere uno studentello di Corvonero comprare qualche gioco lo rasserenava, lo faceva sentire meno strano e particolare.
Spesso, quando si trovava tra i suoi compagni, si sentiva un po’ la pecora nera del gruppo, l’infiltrato in quel covo fatto di bacchettoni e studiosi con la “S” maiuscola e quindi il vedere qualche altro suo collega appassionato di scherzi lo faceva sentire indubbiamente meno speciale di quanto potesse sembrare.
Non appena vide Flam entrare nel negozio, una delle poche studentesse di cui si ricordava della casata per via di due capitomboli consecutivi vicino a lui durante la festa di Natale, il suo volto si illuminò per poi dire


-Ciao, tutto bene!-

Sorridendo alla ragazza divertito, prese le bombe denudanti facendone un pacchetto e mettendovi all’interno una gelatina d’oro.
Passando il pacchetto alla ragazza con i capelli rossi, aspettò che se ne andasse per iniziare a pensare a cosa avesse in mente.
Che volesse fare qualche scherzo abbastanza imbarazzante a qualcuno di sua conoscenza?



Agg.
 
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view post Posted on 20/11/2016, 12:47
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Zonko sarebbe stato il luogo perfetto per Elijia, quello fu un altro dei pensieri abbastanza inutili e sciocchi che la mente di Oliver Brior stava macinando in quel momento. Non che fosse qualcosa di sorprendentemente fuori dall'ordinario, in realtà. Fu ben lieto di aver adocchiato Daddy e non altri commessi nei paraggi, nonostante si fosse chiesto a lungo se quel locale avesse effettivamente altri aiutanti oltre l'ormai Caposcuola Corvonero e lo stesso proprietario. Non erano affari suoi, non di certo, perché la gestione di Evviva Lo Zufolo con James come collega e il signor Vinaccia come capo dell'ambaradan musicale donava abbastanza grattacapi da non ricercarne altri. Fu con un semplice sorriso, segno quasi distintivo del volto dell'Irlandese, che si rivolse dunque a Daddy dopo aver fatto la sua ordinazione e omaggiato l'amico di un caffè stravagante. Che poi non fosse veramente così sarebbe stato un mistero ancora per poco, bastava assaggiarne un solo sorso per comprenderne la raffinatezza. E la cosa era sorprendente perfino per un tipetto come Oliver, abituato alle migliori bevande, soprattutto Idromele Barricato delle cantine di sua nonna nella tenuta di famiglia. Ah, se solo Daddy avesse saputo. Come si sarebbe comportato in presenza della rigida e severa Adeline Brior? Un lampo di curiosità si accese nello sguardo del Caposcuola Grifondoro; aveva constatato in prima persona che Daddy e suo cugino Elijia potessero andare perfettamente d'accordo, d'altronde fra scherzi e pagliacci c'era un certo feeling (niente offesa per il Corvaccio, anzi era più un complimento che altro, essendo Oliver notevolmente geloso del carattere più sciolto e meno artificioso dei due ragazzi citati, uno dei quali suo stesso parente). Il Cappello Decapitante che aveva scelto - vuoi per un futuro travestimento per l'immancabile festa di Halloween, vuoi per altri eventi stravaganti - cadde esattamente sulla testa del rampollo di casa Brior e un attimo dopo, puff, sparirono capelli ricci, occhi verdi e il classico sorriso divertito. Sparì tutto il capo, a conti fatti. Le mani salirono verso l'alto, tastando il vuoto e un sibilo di sorpresa si percepì nello stesso punto, sebbene non fosse visibile alcune bocca ad articolare sospiri, sillabe o parole di senso compiuto. «Wow, potrei fare concorrenza a Nick-Quasi-Senza-Testa!» esclamò, un ghigno invisibile a fare da sfondo. «Solo che poi vorrebbe uccidermi, già è troppo nervoso per non essere stato accettato dalla Compagnia dei Cavalieri Senza Testa... o come cavolo si chiamano, ha un nome strano» aggiunse, pensando solo in quell'istante che probabilmente la sua voce poteva suonare davvero folle, non avendo una fonte d'origine. La sua testa era sparita, il suo collo pure... forse. Non riuscì a capirlo, ma fu lieto di strappare via il cappello dalla cima dei suoi capelli quando ne individuò un minuscolo lembo di stoffa. Sospirò, lasciandosi scappare un fischio d'apprezzamento, lo sguardo che si spostava su Daddy e il caffè. «Comunque» riprese, omaggiando l'altro anche di un ultimo occhiolino. «Il segreto resta segreto, ma... il girasole nell'Ufficio dei Caposcuola, quello sulla mensola più alta, sai?» Abbassò la voce con finta aria cospiratoria, avvicinandosi al bancone di qualche centimetro. «Potrebbe accidentalmente essere spostato e...» Mimò con le mani una sorta di esplosione, il volto allegro come se avesse esclamato la miglior battuta della storia. «Segreto!» Riacciuffò il suo caffè, ne bevve un lungo sorso e poi finalmente si decise a pagare, prelevando la somma richiesta e porgendola al ragazzo. Aggiunse altri Galeoni, chiedendo subito altre due pasticche. «Ci ho ripensato, mi dai anche due Nanosticche? Le adoro, questi articoli nuovi sono geniali, i miei complimenti a tutti voi!» Si sarebbe trattenuto un altro po' e poi avrebbe salutato il Corvaccio con tanto di sorriso e movimento della mano, stringendo sotto braccia quel cappello stravagante e tra le mani regali e oggetti di sottile ma profondo valore. «Attento ai girasoli, sono i fiori preferiti della Piovra Gigante!» avrebbe concluso, uscendo dal negozio. E chissà, forse quei fiori custodivano davvero il famoso "segreto dei Caposcuola". Tempo al tempo e Daddy forse avrebbe fatto luce sulla vicenda.

Giusto per non lasciare in sospeso :asd:
Aggiungo altre due Nanosticche e ti lascio libero!
 
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view post Posted on 12/12/2016, 23:42
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Era bello notare come dall’evento “Be My Double” le parti si fossero invertite.
Ogni qual volta parlava con Daddy, Oliver, era tutto fuorché un ragazzo legato al bon ton, mentre il Corvonero era fedele nel mantenere quel “lei” con ostinazione, come se stesse parlando con un professore.
Non appena il cappello cadde sulla testa del giovane Grifondoro, una risata stridula e quanto mai normale partì dalla del bocca garzone facendo girare i pochi clienti presenti in negozio.
Come si poteva non ridere di quella scena? Il maggior esponente della difesa degli Elfi Puzzoni era senza testa davanti a lui, meravigliato di quella magia.
Con le lacrime agli occhi, accasciato sul bancone soddisfatto della sua ennesima burla, non appena il ragazzo si levò il cappello cercò di riprendersi.
Respirando a fondo, allontanando dalla mente quella scena ironica, si passò le dita della mano sinistra sugli occhi umidi per asciugarne le lacrime.
Era proprio quello il suo pane quotidiano: le scemenze.
Come si poteva vivere senza divertimento? Come si poteva passare un’intera esistenza a mantenere il controllo in qualsiasi situazione?
Non lo capiva il ragazzo, il quale evitava di farsi quelle tristi paranoie mentali.
Prendendo le Nanosticche da uno scaffale poco distante da loro, incartando anche queste e dando un’ulteriore gelatina al ragazzo, disse:


-Sai, non credo che Nick sia l’unico che ti vorrebbe uccidere! Se non ricordo male, anche tuo cugino aveva una certa “voglia” di farti del male.-

Sorridendo e prendendo i galeoni, il ragazzo, mise tutto nella cassa quindi iniziò ad osservare curioso il Grifondoro.
Ora che c’entrava il Girasole nell’Ufficio dei Capiscuola? Possibile che si fosse perso un passaggio segreto dentro il suo istituto?
Abbastanza invidioso di non aver conosciuto prima un segreto del genere, visto che lui era sempre stato convinto di conoscere TUTTI i passaggi segreti di Hogwarts aggiunse con aria felice:


-Sai che c’è? Presto lo sposterò quel vaso. Spero per te che ci sia un passaggio segreto Brior, sono un Corvonero piuttosto curioso.-

Finiti i convenevoli, salutò il ragazzo lasciandolo andare via.
Non poteva di certo lamentarsi, aveva guadagnato tanto da quella conversazione, soprattutto in fatto di “informazioni segrete”.



Agg.




Ora di chiusura, ma non per lui.
Aveva lavorato tanto su quegli articoli che non poteva fare a meno di comprarseli. Alla fine sarebbero sempre potuti essere utili a qualche scopo, no?
Se non altro erano utili a ricordargli che qualcosa la sapeva fare, anche se non era del tutto funzionale con la carriera lavorativa che voleva intraprendere.
Senza perdersi in chiacchiere prese dal bancone una nanosticca, una gigansticca, una aereosticca, un pacco di bombe denudanti, un muffin torna sobrio, il libro 50 sfumature di burlone, un filtro sogno leggero, un pacchetto di sigarette alle erbe magiche alla belladonna, una pipa di Zio Zonko con 1 grammo di Asfodello e un sacchetto di galeoni finti.
Facendo la somma degli oggetti comprati disse.


-Bene! Sono 30 Galeoni e 8 falci.-

Pagando e prendendo le 6 gelatine d’oro che gli spettavano, prese l’oggettistica e se ne andò.
Finalmente anche lui aveva acquistato parte delle sue creazioni.


Agg.
 
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view post Posted on 20/2/2017, 12:51
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AJfoP2E

«Non appena arriverà lui, per te finiranno tutte queste pièce teatrali da prima donna, stupida palla di pelo! E ne vedremo delle belle, quando lui ti beccherà il muso per rubarti tutte le patatine fritte del mondo. Perché lui non sarà fastidioso come te, Mos, non lo sarà affatto!» Scosse il capo, lasciando che una strana visione si concretizzasse agli occhi dei passanti nei dintorni: i capelli castani e ricci dell'Irlandese ad un tratto divennero rossi, come se un raggio di sole furbacchione avesse appena deciso di colorarli con il suo fuoco più profondo. Un solo attimo e la fiammella sulla testa del giovane Mago rotolò via, cadendo sulla spalla del proprietario e rivelandosi non come una lunga e folta serie di capelli, quanto semplicemente come una Puffola Pigmea piuttosto dispettosa. Ma i tempi di svago e divertimento, oltre che di reticenza, non sarebbero durati a lungo, non di certo. Un progetto simile ad un Sogno vero e proprio, grande come pochi altri al mondo per uno spirito come quello del Grifondoro in questione, avrebbe di lì a poche settimane concretizzato uno scacco matto verso tutti e tutto. Non tanto una vendetta, quanto l'idea di poter raggiungere piacevoli obiettivi senza dipendere da nessuno in particolare, riuscendo nell'intento con la sola tenacia e forza di volontà che mai sarebbero mancati nel cuore del Caposcuola. Per la creaturina di pelo fiammeggiante che mai voleva soffrire la solitudine ad Hogwarts al caldo nel dormitorio del ragazzo, dunque, non sarebbe stata una vita rosea per sempre e forse avrebbe smesso di lamentarsi per davvero. Con quei pensieri per la testa (e non solo, poiché Mos si divertiva a zampettare da una spalla all'altra per poi arrampicarsi sui capelli dell'amico), Oliver finalmente giunse a destinazione. Zonko si stagliava netto alla sua attenzione e se solo socchiudeva gli occhi, il Mago avrebbe potuto riportare alla luce ricordi stravaganti avvenuti tra quelle stesse mura. Se avesse avuto più tempo a disposizione, quel giorno si sarebbe trattenuto maggiormente nel negozio di scherzi, ma il castello necessitava la sua presenza per alcuni doveri legati al suo ruolo e mai avrebbe tradito la spilla che portava al petto e che aveva guadagnato con onori e meriti in passato. Velocemente, si diresse al bancone e cercò la figura familiare del commesso. «Buongiorno, vorrei un'insalata di Piovra&Latin Lover, sarebbe possibile?» avrebbe detto se individuato Daddy. Lui avrebbe capito, senza dubbio. «E come dessert, in una confezione a parte, aggiungerei un Filtro Sognoleggero e una Gigansticca, Nanosticca e Aereosticca. Set completo, ecco, ma con poco aceto e tanta passione! Aggiungo un fuoco d'artificio ad innesco acqua, così da far festa con tritoni e sposi d'eccezione!»


» Filtro Sognoleggero
» Gigantisticca » Nanosticca » Aereosticca
» Fuoco d'artificio a innesco H20
 
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view post Posted on 4/3/2017, 13:59
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Lo stato di sonnolenza, aveva raggiunto il suo picco massimo.
Si trovava in un momento catartico, che presto lo avrebbe portato nell’oblio del sonno profondo.
I colori di Zonko non erano più così sgargianti ai suoi occhi, il rumore dell’oggettistica nemmeno così fastidioso come se lo ricordava.
Sentiva la palpebra dell’occhio destro traballare in maniera anomala, vogliosa di chiudersi ma, allo stesso tempo, di rimanere aperta. Un sonoro sbadiglio, accompagnò quella fase isterica del suo corpo, mentre sentiva la mente sempre più lontana da quel luogo.
Effettivamente stava sognando ad occhi aperti. Era lontano da lì, precisamente nell’aula di trasfigurazione. Barrow sembrava spiegargli in maniera concitata come eseguire correttamente il commuto che lui riteneva uno degli incanti che sapeva fare meglio. Non riusciva a capire perché gli sottolineava come il suo movimento di polso fosse così macchinoso per via delle troppe caccabombe lanciate, quando lui lo vedeva fluido e sciolto.
Riaprì gli occhi e scosse la testa. Si era addormentato senza nemmeno accorgersene. Stiracchiando le gambe, scese dall’alto sgabello sul quale si trovava per vedere il negozio cosa gli proponeva.
A pochi metri di distanza, tra gli oggetti svolazzanti e le tazzine mordinaso che gli stavano mostrando i canini, notò una figura a lui conosciuta: Oliver Brior.
Senza indugio, notando una piccola Puffola Pigmea di colore rosso muoversi lungo le sue spalle, disse:


-Che bella sciarpa che hai! Tiene caldo?-

Fissando il piccolo esserino dagli occhietti vispi, shignazzandosela con gusto, proseguì.

-Buongiorno a te, prode Grifondoro. Stai sentendo la mia mancanza in questo periodo carnevalesco?-

Sorrise, senza aspettarsi una vera e proprio risposta. In fin dei conti, voleva solo che al giovane ritornasse alla mente quella piacevole giornata che avevano passato assieme al magazzino dei Weasley. Dopotutto si erano scambiati i ruoli per un giorno ed era stato divertente.
Prendendo quello richiesto, facendogli segno che erano 15 galeoni, mise anche tre gelatine nella busta.


-Beh, ecco fatto! Mi raccomando, non vestirti bene alla festa dei tritoni. A loro basta che porti il forcone.-

Facendogli l’occhiolino aspettò di essere pagato e di vedere il giovane allontanarsi per ricominciare a sonnecchiare.

 
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view post Posted on 13/1/2018, 00:46
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Ocean eyes.

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Il vivace negozietto di colore rosso attirò l’attenzione della Corvonero che, con stupore, aveva immediatamente schiacciato il naso contro la vetrata, incantata da tutti quelli oggetti al suo interno.
-“Ma dai, questo si che è interessante!”- esclamò leggendo una delle descrizioni degli oggetti esposti poi, volse lo sguardo in direzione di Violet, facendole cenno di entrare.
Le due corvette varcarono la soglia lasciandosi alle spalle la confusione di quella giornata; nel negozio, stranamente vuoto, diversi articoli esposti incuriosirono Megan che, mentre ne afferrava qualcuno di suo interesse, si rivolse alla prefetta pensando alle parole che poco prima avevano destato la sua curiosità -“Chi sarebbe il famoso garzone?”- chiese poi, scrutando dietro al bancone -“C’è nessuno?”- esordì ad alta voce. Poggiando poi gli articoli sul bancone picchiettando le dita sul legno duro, vide il giovane garzone avvicinarsi a lei
–“Vorrei prendere questi, grazie!”- lo guardò mostrandogli un sorriso di circostanza.



CITAZIONE
Daddy caro :fru:
- 1x Piuma risposta pronta.
- 1x Polvere buiopesto Peruviana.
- 1x Nanosticca.
- 1x Filtro sonno leggero.
- 1x Gigansticca,
 
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131 replies since 12/7/2007, 08:35   5127 views
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