Continuava a ripetersi di non poter trattenersi troppo al Villaggio di Hogsmeade, a dispetto di ogni suo desiderio del mattino. Era il fine settimana ormai e avrebbe dovuto impiegare quel tempo prezioso per la stesura di tutti quei saggi scolastici che aveva in sospeso; per non parlare delle lettere che gli stavano arrivando dai genitori dei suoi concasati, un bel plico andava formandosi sulla scrivania dell'Ufficio dei Caposcuola e lui tentava di ignorarle, nell'assoluta speranza che si trattasse appena di un incubo. La tappa presso il Sobborgo, però, era per lui necessaria. Mancava pochissimo alla festa di Halloween e con l'idea bizzarra che lui e i suoi concasati avevano avuto, aveva necessità vera e propria di rifinire gli ultimi dettagli del suo costume. Non sarebbe stato affatto Gomez Addams senza un paio di sigari e una schiera di Galeoni tintinnanti da sperperare; e quando aveva parlato a Penny di poter sfruttare semplicemente le sue, di monete, l'amico l'aveva guardato con un'espressione di sdegno. Tuttora non aveva ben capito il motivo, ma nei giorni successivi Herbelia gli aveva detto di non poter consumare i suoi risparmi per un semplice gioco, e pure aveva ragione. C'erano però quei Galeoni finti da Zonko, e sempre lì - gli avevano comunicato, e in effetti da qualche parte della sua memoria aveva un cenno di ricordo - avrebbe potuto acquistare il resto. Doveva tra l'altro ancora leggere per bene le informazioni sul personaggio che avrebbe dovuto interpretare: quando Emma gli aveva raccontato de
La Famiglia Addams, lui aveva semplicemente creduto potesse trattarsi di una storia di un fumettista del mondo magico. C'era una mano in grado di animarsi, c'era un cancello che si apriva e chiudeva da sé, c'erano personaggi che si lasciavano esplodere, torturare e compiere esperimenti oscuri in prima linea... erano poi così certi fosse opera di un babbano? Ad ogni modo, era di fretta. Spinse la porta d'ingresso del più noto negozio di scherzi del Villaggio, e senza guardarsi attorno proseguì dritto al bancone. Sapeva già di dover fare scorta di boccette di Filtro Sognoleggero, ma avrebbe resistito e rimandato ad un altro giorno. La curiosa assenza di Daddy Toobl, volto storico tra quelle mura, gli lasciò una strana sensazione nel cuore: non sapeva quali cambiamenti fossero avvenuti da Zonko, ma per lui era un'assonanza che avrebbe potuto compiere in automatico.
Comunque, la richiesta era presto detta.
«Buongiorno, vorrei acquistare un sacchetto di Galeoni finti e un pacchetto di sigarette alle-» *
No no no, Godric no* Come aveva detto Penny? Le sigarette alle pozioni? Ai funghi dormienti? Alle piante magiche? Abbozzò un sorriso, l'espressione un po' imbarazzata. Lasciò che le parole sfumassero via e pregò che la commessa potesse giungere in suo soccorso. C'era però un gusto che avrebbe potuto scegliere, gli aveva specificato il concasato. Così recuperò.
«Una curiosità, tra le possibilità c'è anche quella di averle all'algabranchia? Come funziona, permette di fumarle anche sott'acqua?» Si schiarì la voce e sorrise.
«No, non importa. Prendo quelle all'Artemisia, grazie. Aggiungo una Nanosticca e ci siamo.» Pronto a pagare la somma richiesta, si premurò di salutare ancora una volta. Il rientro non sarebbe mai stato così rapido.
Una nanosticca, un pacchetto di sigarette all'Artemisia e uno di Galeoni finti. Dovrebbe essere cinque Galeoni esatti, chiedo soltanto la cortesia di considerare l'acquisto a prima di Halloween. Grazie tante *fru