Posts written by Elizabeth Ashton

view post Posted: 19/7/2023, 08:59     +11L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Rega, chiedo scusa a chi sta aspettando una mia risposta (i post sono pure quasi pronti, ma attendono gli ultimi dettagli e revisione) o conferme per attività future, ma non so quando riuscirò a rimettermici.
Il fatto è che sono successe delle cose e ora come ora sto abbastanza male, quel tipo di male in cui non si riesce a concentrarsi su nulla.
Può darsi che tra due giorni switcherò sul distrarmi e risponderò a tutto o può darsi che no, nel dubbio preferisco avvisarvi.
Intanto vi fioro, non odiatemi pliz :flower:
view post Posted: 12/5/2023, 14:03     +2TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
CITAZIONE (Draven. @ 12/5/2023, 13:47) 
Visita dal nuovo medico di base: mi dice che sono asmatica.
Va beh, pazienza.
Mi prescrive l'inalatore e immediatamente il mio cervello mi fa l'associazione con gli sfigati liceali nei film americani adolescenziali.
Prendo l'inalatore in farmacia e lo scarto subito con un certo irrazionale entusiasmo: mi danno quello di nuova generazione senza il bottoncino e che ha una forma tondeggiante invece che a tubo :sospetto:
Io tristissima.
Mai una gioia.

Oh sì, anche a me l'ultima volta hanno dato quello nuovo. Ci sono rimasta malissimo e ho conservato anche il vecchio, che peraltro penso sia esattamente lo stesso da quando ero appunto una tredicenne sfigatella :dance:
view post Posted: 30/1/2023, 20:12     +6L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
A chi sta aspettando una mia risposta da settimane, specialmente se a un certo punto ho detto "ero via ma adesso sono tornata e ci sono", SCUSATE!

Pensavo davvero che avrei avuto più tempo, ma poi il quidditch, la macchina rotta, le ere perse ad andare a lavoro in bus (dove non posso scrivere perché soffro l'auto, me misera me tapina), il quidditch, un'opportunità molto carina e anche molto dispendiosa in termini di tempo, il quidditch l'ho già detto?

Insomma sappiate che non passa giorno in cui non pensi a voi e alle rispettive role e che appena mi libero di almeno una delle cose suddette tornerò e tornerò in grande, rispondendo poi sempre a stretto giro, ma che dico, strettissimo!
view post Posted: 25/1/2023, 00:11     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

Al suono del campanello posto sulla porta, Elizabeth alzò gli occhi dal proprio lavoro. Il ragazzino che stava entrando trafelato in negozio aveva un'aria familiare - ma in effetti, probabilmente si assomigliavano un po' tutti. Riportò lo sguardo sulla scheggia che impertinente deturpava la liscia perfezione della mazza Deluxe, ma solo per poco: una divisa serpeverde, questo spiegava tutto. Non stava dietro a tutti i bimbetti che si avvicendavano nella squadra, ma non era difficile dedurre che quello che ansimava davanti al bancone doveva essere il nuovo mini battitore.
«Edmund, ci penso io» comunicò laconica al collega.
Quindi si portò di fronte al cliente. «Va bene, basta che non mi sputi un polmone qui: ti serviranno tutti e due domani.»
Appellò gli oggetti richiesti, ma non si dilungò nelle solite spiegazioni: era certa che la battitrice uscente e il resto della squadra l'avessero già istruito a sufficienza. Lo guardò contare con attenzione le monete e ebbe la netta impressione che non gliene sarebbero rimaste molte. Sbuffò e per l'ennesima volta da quando il Torneo Crownspoon era iniziato maledisse il signor Morgan per averla convinta a impelagarsi in quella pagliacciata. «C'è una promozione speciale sul kit di manutenzione» improvvisò quindi. «Sei galeoni invece di dieci, perché-», già, perché? «Perché è il centesimo kit venduto da inizio anno» concluse.
«In totale sono 22 galeoni e 10 falci. Se questa sera non vi allenate, posso portarteli direttamente domani alla partita» concluse accettando il denaro richiesto.



Aggiornato.
Elizabeth applica uno sconto di 4 galeoni che sarà regolarmente scalato dal guadagno.
view post Posted: 13/12/2022, 03:00     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

Da quando avevano disputato la prima partita, quantomeno, riconosceva i suoi compagni di squadra anche senza che le arrivassero al bancone con una divisa Serpeverde in piena vista: era un passo avanti, no?
Quello ad esempio era Daniel, il portiere.
No, un momento, Daniel era il primino.
Derek? Forse Derek. O Devon. Sì, Devon suonava bene.
Osservò la maglietta del ragazzo. Nera e dritta, uguale alla sua. Jeans scuri larghi e strappati, come i suoi. Elizabeth inarcò il sopracciglio sinistro. L'universo cercava forse di dirle che si vestiva come i sedicenni?
«Hey» rispose al saluto informale, prima di scorrere velocemente il foglietto che le veniva passato.
Draven! Ma certo, ricordava di averlo pensato: Draven, perché si vestiva di nero, come un corvo. Facile.
C'era solo da sperare che non portasse sfiga.
«A te» rispose in automatico restituendogli il biglietto.
Quattro sventolii di bacchetta e in pochi attimi tutti gli articoli richiesti approdarono davanti alla cassa. Come d'abitudine, Elizabeth si assicurò che non presentassero difetti o danni, quindi impacchettò tutto insieme.
«Sono 35 galeoni. Grazie, a domani» salutò distrattamente, già china sul registro per segnare la vendita.



Draven aggiornato.
view post Posted: 10/12/2022, 23:25     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

«Toh, guarda» commentò Elizabeth nell’adocchiare una divisa Serpeverde stretta tra le braccia di un ragazzo con tutta l’aria di stare per avere un esaurimento nervoso. Evitò di fissarlo mentre si avvicinava al bancone, per non mettergli ulteriore ansia: non voleva certo che gli prendesse un colpo proprio lì in negozio.
Solo quando ebbe appoggiato gli acquisti sul bancone gli si rivolse con il sorriso di circostanza che riservava ai clienti: «Buonsera a te» lo salutò, cominciando a avvolgere gli articoli nella carta da pacchi. «Sono 48 galeoni e 3 falci» gli comunicò al termine dell’operazione. Non salutò: tanto, ormai, non sarebbe stata udita.


Subito dopo – nemmeno aveva finito di annotare in registro gli articoli precedenti – lo scampanellio della porta annunciò l’ingresso di un mago dall’aria svagata, che si diresse dritto verso il bancone.
«Ottima decisione» commentò Elizabeth, già con la bacchetta in pugno per appellare quanto richiesto. «Una Firebolt mal mantenuta è come un pixie con un’ala spezzata: bizzosa e incapace di volare a dovere.»
Impacchettò insieme i tre oggetti. «Sessantacinque la Firebolt, esatto, più venti galeoni per i guanti e dieci per il kit. In totale, 95 galeoni.» riassunse, raccogliendo e contando le monete deposte sul bancone.


La situazione in negozio si era davvero tranquillizzata, tanto che fin qualche decina di minuti trascorse prima che la campanella della porta risuonasse di nuovo nell’ambiente.
Se si fosse trattato di chiunque altro, non avrebbe permesso tutto quel prelevare dagli espositori e quello sventolio di mazze, ma Elizabeth sapeva che quella specifica cliente sapeva cosa stava facendo.
La loro collaborazione come giornaliste le aveva dato modo di osservare la sua vasta conoscenza e la sua dedizione allo sport: era, perciò, assolutamente certa che Rowena avrebbe trattato tutto con estrema cura.
Ne era certa al punto, anzi, che con uno sventolio di bacchetta dal bancone aprì le teche delle scope cui man mano la strega si avvicinava, per poi risigillarle subito dietro di lei, nel caso fosse entrato qualcun altro.
«Ciao Rowena» sorrise a sua volta, cominciando a passare in ricognizione gli oggetti per verificare che fossero in ordine, soprattutto che la scopa non avesse graffi o saggine spezzate. «Ho sentito sì, anche io ho deciso di partecipare. Un salto nel buio, a essere sincera, ma per ora non me ne pento.»
Impacchettò con cura tutti gli acquisti. «Sono 127 galeoni in tutto.» riassunse, facendo scivolare il malloppo sul bancone verso Rowena. «Ci vedremo in campo allora!»



Daniel, Dhevan e Rowena aggiornati - scusate, ero convinta di aver già pubblicato il post!
view post Posted: 7/11/2022, 22:12     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

«Chiuderemo il negozio se necessario.»
Certo, come no. Faceva presto Mr Morgan a parlare, come pensasse poi di poter tener chiuso nel bel mezzo di un’esplosione di richieste era altro discorso.
Elizabeth sospirò. Era un po’ ingiusta, lo sapeva: il boss stava facendo un sacco di ore per permettere a lei e a Edmund di non mancare gli allenamenti. Si stava addirittura impegnando a tenere per bene i registri, così che poi lei non diventasse matta ad aggiornarla.
Ciò non toglieva, tuttavia, che in negozio c’era sempre il pienone e con il continuo su e giù dalla Scozia, senza poter usufruire dei camini della scuola, la stanchezza e lo stress quasi non la facevano respirare.
Nel corso dell'ennesima giornata di pienone, fu una interessante variazione sul tema vedere delle persone non minorenni accostarsi al bancone.

La prima non aveva, fortunatamente, lunghi elenchi di attrezzature da acquistare: solo un regalo, ma che regalo!
Elizabeth dovette coscientemente costringersi a chiudere la bocca, rimasta poco educatamente aperta in un’espressione di tale sorpresa da sfiorare lo shock.
Perché a lei nessuno aveva mai regalato una delle due scope più performanti del mercato?
«Nessun problema. Preferenze sulla carta?» domandò, indugiando sul cassetto
Ah già, le persone che le avevano voluto bene erano sempre state povere in canna.
Impacchettò la Firebolt come richiesto e la consegnò con un sorriso cordiale dopo aver accettato il pagamento. «All'interno c'è anche una pergamena con alcune istruzioni di base» avvisò, prima di recuperare una corta piuma da dietro l'orecchio e chinarsi a registrare la vendita.

«Ariel!» esclamò sollevando lo sguardo. «Bonjour a te» salutò a sua volta, cominciando ad appellare gli articoli della lista. «Corredo completo vedo. Nessun problema per la consegna, noleggeremo una flottiglia di gufi!» ironizzò mettendo da parte il tutto. «Fanno 101 galeoni e 3 falci. Pronta per la prima partita?» domandò, tanto per fare due chiacchiere.
La pila di lettere nella cassetta dietro di lei poteva aspettare qualche minuto, no?

Toh, una divisa Serpeverde, notò Elizabeth dispiegando la terza o quarta lettera. Doveva essere qualcuno dei suoi, dunque.
Naturalmente il mittente era indicato sulla busta, ma Merlino la fulminasse se ricordava i nomi dei giocatori verdeargento. E dire che c'era stato un allenamento appena quella mattina.
Prelevò dal sacchettino legato alla zampa del gufo i 31 galeoni e 10 falci necessari all'acquisto e gli allungò magnanima un biscottino. Quindi si dedicò ad assemblare l'ordine.

Quando finalmente arrivò l'ora di chiusura, Elizabeth si sentiva gli occhi gonfi e le gambe a pezzi. L'ultima cliente della giornata aveva, grazie a Morgana, le idee chiare. La negoziante, senza più nessuna voglia di trottare su e giù per il negozio, si limitò ad appellare quanto richiesto. «In tutto sono 62 galeoni e 10 falci» riassunse con un sorriso. Dopo aver ringraziato e salutato, seguì la giovane battitrice fino alla porta e, appena la ragazza fu uscita, la chiuse a chiave con un sospiro sollevato.



Mary, Petrì, Marjorie ed Emma aggiornate.
Daniel e Dhevan, arrivo prestissimo.
view post Posted: 3/11/2022, 10:15     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

Era dannatamente tardi.
Aveva intenzione di occuparsi di se stessa, quel giorno, e invece era incatenata a un mucchio di riparazioni dell'ultimo minuto. E non poteva certo trascurarle, o sarebbe stata accusata di voler sabotare le altre squadre!
«Edmund!»
Affacciandosi nel magazzino, il garzone l'avrebbe trovata sudata, con macchie di lucido fin sul viso, un'aureola di capelli sfuggiti all'elastico e sparati per aria e mezza ricoperta di frammenti di saggina.
«Nel secondo cassetto del bancone c'è un sacchetto di tela, al suo interno troverai 87 galeoni.» esordì la strega senza nemmeno alzare lo sguardo. «Spostali in cassa. Mettimi da parte una Firebolt, degli occhialini da cercatore e un kit di manutenzione. Segna in registro.»
Scoccò una rapida occhiata al ragazzo, per vedere che avesse capito. «Grazie» soggiunse.




Elizabeth acquista una Firebolt (65 galeoni), occhialini (12 galeoni) e kit di manutenzione (10 galeoni).
view post Posted: 2/11/2022, 00:33     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

Con le prime partite ormai alle porte, la situazione in negozio era a dir poco soffocante.
Non le dispiaceva racimolare qualche galeone in più, certo, soprattutto in vista delle spese che lei stessa avrebbe dovuto affrontare per quel Torneo a cui, sobillata da Mr Morgan ed evidentemente annebbiata dall'alcool, era stata tanto sconsiderata da iscriversi.
Ad ogni modo ormai era fatta, anche se essere assegnata alla squadra di Serpeverde era stato un brutto colpo: da quando ne era stata informata non aveva fatto che ripetere a sé stessa che mancava dal Castello da anni, che le cose, per quanto ne sapeva, potevano essere assai diverse e che comunque non poteva, a quasi trent'anni, addossare a dei ragazzini la responsabilità di cose accadute quando probabilmente erano ancora nel giardino di casa a cercare di mangiarsi i vermicoli.
Rimaneva, tuttavia, un motivo di stress, cui si aggiungeva l'impressionante picco di lavoro: quasi ogni giorno trovava già dal mattino clienti in attesa davanti alla porta e la sera si ritrovava letteralmente a dover cacciare la gente e chiedere, per l'amor di Morgana, che tornassero l'indomani. Già più volte si era dovuta fermare in negozio fino a tarda notte, per dedicarsi alle riparazioni che nel frattempo si accumulavano nel retrobottega.

Alle profonde occhiaie che ormai non l'abbandonavano più si aggiunsero piccole rughe di espressione, quando il viso di Elizabeth si distese in un insolito sorriso. «Eloise!» esclamò, lieta di accogliere una persona familiare in mezzo al generale magma ribollente di domande e risatine.
«Certo che sì, ho la testa troppo dura per preoccuparmi dei bolidi - gli altri, piuttosto, dovranno fare attenzione al rimbalzo di ritorno» rispose divertita.
«Dunque, guanti in pelle di drago, venti galeoni. Baule, venti galeoni. Il boccino di default è professionale, se lo si vuole amatoriale si deve richiedere il rallentamento qui da noi.»
Invece di appellare gli articoli uscì da dietro il bancone per andare a prenderli a braccia, approfittando della comprensione che Eloise di certo avrebbe avuto per sgranchirsi le gambe.
«Toppe dici. No, non offriamo questo tipo di servizio purtroppo.»
Quindi abbassò la voce, riducendola a un sussurro: «Però conosco di persona chi ci fornisce le divise, se mi spieghi bene di che si tratta sento cosa si può fare» concluse, sporgendosi a sua volta sopra il bancone.
«Fanno quaranta galeoni in totale.» riassunse in tono normale. «Quanto al resto, hai tempo questa sera per una chiacchierata al Paiolo?» aggiunse, accompagnando la frase con uno sguardo eloquente.


Quando, più tardi quel pomeriggio, scorse con la coda dell'occhio una chioma rossa, di primo impatto pensò che Eloise avesse dimenticato qualcosa. Una seconda occhiata bastò a notare che la sfumatura era, in realtà, diversa, e una terza a constatare che si trattava effettivamente di un'altra persona. Edmund era impegnato altrove, perciò fu lei ad avvicinarsi.
«Buonasera» esordì, senza ottenere reazione alcuna dalla ragazza, visibilmente persa nei suoi pensieri. Elizabeth si spostò leggermente, per essere in piena visuale, e proseguì con voce appena più alta: «Come posso aiutarti?»
Lo rossa sobbalzò, ma si riprese in fretta e fu rapida e concisa nell'esporre le sue richieste.
«Ottima scelta» considerò, mentre a colpi di bacchetta prelevava la Firebolt dalla vetrina. «Se la lucidi, assicurati che sia ben asciutta prima di usarla: i residui di prodotto fresco potrebbero interferire con l'incantesimo autofrenante, nulla di grave ma sarebbe un peccato sprecare il vantaggio.» consigliò impacchettando la scopa insieme a occhialini e stivali.
«Sono settantasette galeoni e dieci falci. Grazie e buona serata!» concluse.


La studentessa successiva la tenne impegnata per una buona ora, che Elizabeth accolse come una gradita pausa dal bancone. Quando tornarono alla cassa, la montagnola di oggetti che la negoziante vi aveva man mano diretto era a dir poco considerevole.
«Bella, non è vero?» rispose, intenta a impacchettare gli articoli prescelti. «Vedrai che bilanciamento, si sente proprio la differenza: i bolidi partiranno molto più carichi senza alcuno sforzo in più.»
Accettò il pagamento con un sorriso e mise da parte gli acquisti: «Piacere mio. E nessun problema per la spedizione: parte subito e potrebbe persino arrivare al Castello prima di te. Buona fortuna!» concluse salutando.




Trio Tassine (Eloise, Thalia, Memory) servite e aggiornate.

Per gli altri, l'idea è servirvi tutti con il minor numero di post possibile, quindi dovremmo sbrigarci in fretta.
view post Posted: 28/10/2022, 00:41     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

KC era una presenza abituale in negozio, fin da quella prima volta in cui, ancora piccolo, era entrato a mangiarsi una Firebolt con gli occhi. Così abituale che persino Elizabeth, che tendeva a entrare in uno stato di sottile tensione davanti a chiunque non facesse parte della sua strettissima cerchia sociale, non ci faceva più caso, sebbene fossero dopotutto a malapena conoscenti.
C’era qualcosa di diverso, però, nel modo in cui questa volta sembrava leggere con calma le schede tecniche delle scope, passando da ognuna alla successiva e poi tornando indietro, soffermandosi più a lungo ora su una, ora sull’altra.
Assorbita dai registri, Elizabeth lo perse di vista fino a che poco dopo non se lo vide comparire davanti, proprio al bancone cui mai si era avvicinato più di tanto, le mani cariche di accessori. La strega abbandonò senza rimpianti la piuma sulle pergamene fitte di numeri incolonnati e concentrò tutta la propria attenzione sul ragazzo, rivolgendogli un largo sorriso: «Ma che bella sorpresa!»
Era genuinamente lieta di essere in turno per quello che era, in un qualche modo quotidiano, un momento epocale.
«Divisa da Quidditch scolastica, 10 falci» cominciò ad elencare, registrando intanto l’ingresso di un altro cliente. Lanciò un’occhiata a Edmund, che, poco distante, osservava l’operazione in corso in cassa. «Elmo semplice, 5 galeoni. Guanti di pelle di drago, 20 galeoni». Il secondo studente aveva nel frattempo raggiunto il bancone e attendeva il proprio turno, occhieggiando ora KC, ora gli oggetti che velocemente venivano spostati da un lato all’altro. Quella rivolta a Edmund, ancora in immobile contemplazione, questa volta fu una vera e propria occhiataccia.«Un kit di manutenzione, 10 galeoni» e a conclusione della frase Elizabeth si schiarì rumorosamente la gola. «E the last but not the least,» uno svolazzo di bacchetta per aprire la chiusura blindata dell'apparentemente fragile teca e uno per Appellare la scopa, «l'impareggiabile Firebolt, 65 galeoni.»
Sorrise appena al commento che seguì: l'acquisto di una scopa era, effettivamente, sempre impegnativo, ancor più se non da sola. Questa però era impareggiabile davvero, anche in confronto alle prestazioni quasi disumane offerte da una Gelbsturm: «Non te ne pentirai» garantì infatti la negoziante, mentre effettuava la solita verifica sulle condizioni di legno e saggina. «L'equilibrio tra velocità e stabilità dato da una Firebolt è inimitabile.» concluse accettando il buono spesa che le veniva teso attraverso il bancone. Si stava formando una discreta fila, quindi sospirò e si voltò verso il garzone, optando finalmente per un approccio più diretto: «Edmund, vuoi servire tu il signore per favore lo invitò, con la gentilezza più finta della storia del negozio.
«Il totale è di 100 galeoni e 10 falci, meno il 15% sono 85 galeoni, 8 falci e 15 zellini.» riassunse sorridente a beneficio di KC.



KC aggiornata.
Totale come da post, lo sconto applicato dovrebbe essere il più vicino possibile al 15% - buoni in percentuale su un sistema monetario non decimale is pure evil, lasciatemelo dire, menomale questo era un conto facile.

Olly, Miss e Camille, a brevissimo vi serve Edmund.
Nih (:flower:) e Thalia, arrivo io subito dopo.
Phoebe, per te come concordato torna Edmund.
Memory, arriviamo anche da te.

Portate pazienza, sarà complicato ma veloce, promesso!
view post Posted: 24/10/2022, 20:40     Accessori di Prima Qualità per il Quidditch - Diagon Alley

Quella giornata era stata interminabile.
La mattina aveva avuto luogo una importante riunione del British and Irish Quidditch League Committee, che si credeva avrebbe finalmente trovato una soluzione per la ripresa del Campionato, fermo ormai da settimane. La cosa si era conclusa in un nulla di fatto, ma cionondimeno Elizabeth, da dietro il bancone di Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, aveva ricevuto e inviato, tra un cliente e l’altro, almeno una trentina di lettere di aggiornamento.
Come se non bastasse, l’assunzione di un nuovo garzone non l’aveva affatto liberata dei doppi turni cui era costretta da quando non c’era più Leah, anzi: il ragazzino si era dimostrato da subito convinto che il lavoro principale della strega fosse stargli dietro e rispondere a mille domande. Faceva pure l’offeso, l’imberbe, quando, sommersa di incombenze, tentava di liquidarlo in poche parole!
Anche in quell’uggioso martedì aveva trascorso in negozio ormai quasi dieci ore: concluso, teoricamente, il suo turno mattutino, si era dovuta fermare per il mucchio di riparazioni accumulatesi negli ultimi giorni. Se anche così non fosse stato, comunque, sarebbe ugualmente dovuta tornare verso sera, come del resto faceva tutti i giorni, giacché Mr Morgan ci teneva che fosse lei a occuparsi di registri e inventari di fine giornata.
Finito di dare il lucido all’ultima scopa riparata, Elizabeth si pulì sommariamente le mani con uno straccio, aprì un anonimo cassettino del bancone di lavoro e ne estrasse una sigaretta già girata e una scatola di fiammiferi: non avrebbe toccato la bacchetta finché non si fosse lavata accuratamente mani e avambracci, per non rischiare che qualcuna delle sostanze che utilizzava per le riparazioni danneggiasse lo strumento magico.
Con la sigaretta in bocca percorse i pochi passi che la separavano dalla finestra, estraendo nel frattempo un fiammifero dalla sua scatola. I vetri erano già aperti, in un vano tentativo di mitigare l’odore infernale di solventi che regnava nel laboratorio, ed Elizabeth sporse interamente il busto, prima di accendere il fiammifero e quindi la sigaretta, affinché nemmeno la più piccola particella di fumo potesse entrare e depositarsi su legni e saggine.
Era forse alla terza, quarta meritatissima boccata quando un tossicchiare insistente la costrinse a riportare l’attenzione all’interno.
Scusa se ti disturbo, Elizabeth, avrei bisogno del tuo aiuto per una cosa.
Per la barba bianca di Merlino, quanto mai poteva essere difficile?
Ma niente: solo un irritante silenzio da parte del ragazzino, che si limitava a stare lì in piedi occhieggiando la sigaretta attraverso il vetro. Non voleva mica farle la predica sul fumo che fa male, vero?
«Che vuoi?» chiese brusca, visto che il garzone non si degnava di aprire bocca. «Non puoi fumare tu, sei piccolo.» ironizzò, facendo oscillare la mano fuori dalla finestra in una sorta di diniego.
Se già in generale Elizabeth non stava passando certo un periodo leggero, il particolare atteggiamento del novellino non faceva che intaccare ulteriormente la sua già labile pazienza: a cominciare da come continuava, nonostante i ripetuti richiami, a venire a cercarla nel retrobottega per questioni per lo più futili, perdendo ogni volta un sacco di tempo invece di chiedere direttamente e velocemente quel che gli serviva, e lasciando quindi il negozio completamente sguarnito.
Per fortuna erano lontani da Nocturn, o nel giro di un mese non sarebbe rimasto più nulla da vendere.
«Dovresti rimanere in negozio, o vuoi che i clienti comincino a servirsi da soli?» gli ricordò quindi.
Ovviamente neanche così riuscì a liberarsi del marmocchio, che invece le rispose in un tono saccente da fattura immediata. Elizabeth sospettava che si divertisse, a sottoporla a simili richieste apparentemente impellenti appena lei riusciva a ritagliarsi cinque dannatissimi minuti di pausa: sospetto che si rafforzò quando, dopo aver lasciato la sigaretta a fumarsi da sola sul davanzale ed essersi lavata le mani, entrò nell’area espositiva del negozio solo per trovarla inequivocabilmente vuota.
Si voltò verso Edmund con le sopracciglia talmente inarcate che sembrava volessero prendere il volo, ma nonostante lo sguardo assassino della sua diretta superiore il ragazzo si guardò bene dal fornire una spiegazione.
«Quindi?» sbottò infine la strega. «Dov’è questo», una pausa dove se non fosse stata a lavoro Elizabeth avrebbe inserito un sentito stramaledetto, «cliente?»
Prese con due dita, esterrefatta dall’assurdità della situazione, la pergamena che le veniva porta.
Avrei bisogno di comprare dell’equipaggiamento da Quidditch, mi aiuteresti per favore?
Ma no, evidentemente era troppo complicato.
Ripensò con nostalgia a Leah e a come sprizzava entusiasmo da tutti i pori quando era entrata in negozio a comprare la sua prima Firebolt, sempre con la sua caratteristica dolcezza.
L’uscita successiva fu talmente surreale da farle sfuggire una risatina. «Non sono io che ti pago, ma il tizio che ti ha assunto – solitamente funziona così in un posto di lavoro. Se la prossima volta che è qui vuoi chiedergli un aumento,» aggiunse accennando con la testa alla porta chiusa dell’ufficio di Mr Morgan, «hai il mio pieno appoggio, visto che prendo le tue stesse provvigioni.»
Estrasse la bacchetta e in pochi secondi appellò tutti gli articoli elencati. Certo che, per essere uno con pochi soldi, aveva comprato veramente tutto. Lei se l’era cavata per un sacco di tempo con delle semplici protezioni babbane da bicicletta, su cui i commessi misteriosamente confusi dalla sua sola presenza facevano sempre degli sconti piuttosto importanti.
«Ricordati che divisa, stivali e protezioni si adattano magicamente al primo utilizzo, quindi è meglio che nessun altro li provi prima di te. Con la mazza allenati prima un po’ a terra, per abituarti al bilanciamento e soprattutto ai contraccolpi, e quando cominci a usarla in volo prova un po’ di colpi dritti prima di cimentarti con i bolidi curvi.»
D’accordo, non le stava simpatico, ma non arrivava a volere che si rompesse un braccio al primo anno di gioco.
Accettò il denaro e gli consegnò il resto insieme agli acquisti, ma non si astenne da un’ultima frecciata: «Peccato per gli interessi, mi avrebbero fatto comodo visto che sono pagata come il bigliettaio del nottetempo».
Lanciò un’occhiata all’orologio – erano le sette meno dieci – e alla strada deserta oltre le vetrine.
«Puoi tornare al Castello, ormai non entrerà più nessuno: tanto vale chiudere.»
Se fosse rimasta da sola quegli ultimi dieci minuti, senza scocciature, forse sarebbe riuscita a sbrigare le ultime cose nel retrobottega e a tornarsene a sua volta a casa a un’ora decente.



Edmund aggiornato.
Gaelle, ti serve Edmund.



Tutto il reciproco astio sopra descritto è stato ovviamente concordato. Nessun preadolescente è stato maltrattato nella stesura di questo post.
view post Posted: 9/10/2022, 20:54     +9Torneo Crownspoon - News & comunicazioni
Modulo di Iscrizione:

* Nome Utente: Elizabeth Ashton
* Nome PG: Elizabeth Mary Ashton
* Mansione: Negoziante / Giornalista freelance
* Importo donazione al San Mungo (facolativo): 25 galeoni
view post Posted: 9/10/2022, 20:52     "Lungo la rotta che di pace non ne ha avuta mai" - Frammenti


NEVER

Un'occhiata all'orologio confermò che la fine del suo turno era ormai imminente: se non fosse entrato nessuno, forse Elizabeth sarebbe riuscita a finire di compilare il registro della giornata e ad andarsene in orario, per una volta.
Un discreto tossicchiare la distrasse dalle colonne di cifre. Si voltò lentamente a incrociare lo sguardo di Mr. Morgan, il proprietario del negozio, che la guardava sornione dall'altra parte del bancone. Sguardo brillante, l'ampio sorriso di chi ha appena avuto un'ottima idea, mento appoggiato alle mani e gomiti sul bancone. Nel complesso, probabilmente pessime notizie per Elizabeth. La strega sospirò, appoggiò la piuma sul registro e si girò del tutto verso il suo fantasioso capo, continuando nel contempo a ripetersi mentalmente l'ultimo numero raggiunto per non dover, poi, perdere una montagna di tempo a ritrovare il filo dei conti.
«Caterina» esordì Mr. Morgan, sbagliando come al solito il nome di quella che, più che una dipendente, era ormai la sua vice e riuscendo chissà come a mantenere un sorriso a trentadue denti anche mentre parlava. «Ho splendide notizie!»
Eccallà. Di cosa si sarebbe trattato questa volta? In quale spinosa situazione l'avrebbe cacciata? Se la sarebbe cavata con qualche graffio superficiale o sarebbe finita di nuovo al San Mungo?
Elizabeth sospirò di nuovo e sorrise, rassegnata alla sua sorte ma, in fondo, anche genuinamente curiosa: «Sono tutta orecchie».
«Prima delle orecchie, temo, ti serviranno gli occhi» fu la sibillina risposta. Mr. Morgan cacciò con gesto plateale da una tasca del cappotto una pergamena piegata in quattro e la fece scivolare in punta di dita sul bancone, verso la strega.
Perplessa e sospettosa, Elizabeth aprì il foglio. “Torneo Crownspoon per la Collaborazione tra Studenti di Talento e Adulti Volenterosi” recitava l'intestazione. La strega rialzò lo sguardo verso il principale, con un sopracciglio eloquentemente inarcato.
Mr. Morgan annuì, sorridente ed eccitato come non mai. «Non è meraviglioso? Naturalmente questa non è che una bozza, ce l'ho da settimane – sai che ho i miei canali – e non sai che fatica è stata non parlartene subito. Finalmente oggi è il giorno dell'annuncio ufficiale e suppongo tra breve sarai convocata come corrispondente sportiva, ma ci tenevo a dirtelo io! Continua, continua!»
Merlino, prometteva malissimo. Elizabeth continuò a leggere: “Tutti i proventi, nonché il premio monetario finale, saranno devoluti in beneficienza all'Ospedale Magico San Mungo”.
Quantomeno era una buona azione.
“Un'occasione per gli studenti di conoscere da vicino il misterioso mondo degli adulti e per maghi e streghe già grandicelli la possibilità di tornare tra le mura di Hogwarts, custodi di tanti deliziosi ricordi d'adolescenza.”
Mise giù il foglio, pallida in volto. «No» asserì brusca.
Il sorriso di Mr. Morgan si affievolì appena. «Ma come? È una così bella iniziativa. Hai sempre detto di essere stata un po' sciocca da studentessa, passami il termine cara, del resto sono parole tue, a non voler entrare nella squadra della tua Casata. Questa è l'occasione di rifarti! Se è il negozio a preoccuparti, naturalmente avrai tutti i giorni di permesso che serviranno, chiuderemo se necessario: che non si dica che il mio negozio non supporta i giovani giocatori!»
«Signor Morgan, no, non è questo il punto. Non desidero tornare a Hogwarts, ho la mia vita, ho molti impegni e non mi interessa socializzare con un manipolo di adolescenti.»
Se fosse stata lucida, non avrebbe mai parlato in modo così rude all'uomo che le aveva dato una possibilità quando aveva ventitre anni e nessuna prospettiva. Ma lucida, in quel momento, non lo era di certo: la mascella contratta denunciava lo sforzo di trattenere parole anche più sferzanti, le mani le tremavano e le gambe fremevano, bisognose di muoversi, di portarla da qualche parte lontano da quella conversazione.
«Io non capisco, pensavo saresti stata contenta. Tutto ciò mi sembra oltremodo infantile e credo che-»
«Signor Morgan, ho detto di no, fine del discorso.» sbottò la strega.
Colin Morgan non sorrideva più. Rattristato – lo si capiva facilmente da come tutte le rughe del suo volto, improvvisamente, tendevano all'ingiù – allungò una mano a riprendere la pergamena e lentamente, a passi pesanti, si diresse verso il proprio ufficio.
Solo alla fine, nell'atto di chiudersi la porta alle spalle, si voltò e guardò per un momento Elizabeth negli occhi: «Di qualunque cosa si tratti, Lindsey cara, devi affrontare i tuoi mostri».
La strega, rimasta sola, scosse la testa, come a scacciare dai propri pensieri quanto accaduto, e con uno sbuffo riprese in mano la piuma.
Aveva perso il conto.


~ ~ ~.


Due giorni e non riusciva a smettere di pensarci. Si era persino ubriacata, la sera prima, nel tentativo di annegare quel chiodo fisso che non voleva abbandonarla.
Aveva finito per annegare lei, nei pensieri e nei ricordi, e si era risvegliata in pieno giorno nel bel mezzo della brughiera scozzese, con un cerchio dolorosissimo alla testa e la bocca impastata. Non le piaceva affatto il modo in cui le reazioni del suo corpo erano cambiate dopo i venticinque anni.
Controllò di avere ancora addosso la bacchetta e si guardò intorno in cerca di un punto di riferimento; non trovandone, si incamminò verso quello che reputava essere l'est. Non la preoccupava il trovarsi in qualche punto indefinito della brughiera, del resto conosceva quella distesa erbosa quasi palmo a palmo e prima o poi sarebbe incappata in un punto di riferimento utile a definire con più esattezza la propria posizione. Troppo lontana dall'abitato non poteva essere se si era mossa a piedi, cosa di cui era piuttosto certa: se si fosse Smaterializzata, nelle condizioni in cui era, come minimo avrebbe lasciato indietro qualche pezzo.
Ad ogni modo, non vedeva la Foresta in nessuna direzione, pertanto si trovava sicuramente a ovest del villaggio e muoversi verso est rimaneva un'ottima idea.
Camminava da forse una ventina di minuti quando riconobbe le rovine di un vecchio muro. Era quel che rimaneva di un cottage, abbandonato chissà quando, di cui tra l'erba si poteva ancora distinguere non solo la parete esterna ma anche il focolare. Per chi, come Elizabeth, conosceva la brughiera, quel mucchietto di sassi era inconfondibile. Sapeva dov'era.
E, per le mutande bucate di Merlino, era l'ultimo posto dove avrebbe voluto trovarsi.
Frugò nelle tasche della giacca in cerca delle sigarette – chissà dove diavolo le aveva cacciate – e si ritrovò in mano un foglio di pergamena ripiegato più volte. Sospettosa, lo aprì: “Torneo Crownspoon per la Collaborazione...”.
Accidenti al vecchio e alla sua testaccia dura.
Con la pergamena stretta in mano riprese a camminare. Solo qualche centinaio di metri in lieve pendenza, ed eccola lì: la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. O perlomeno, un suo piccolo scorcio.
Il castello che aveva popolato i suoi sogni e i suoi incubi, il castello che dopo quasi dieci anni ancora, per lei, rappresentava un mucchio di macerie: quelle della vita passata che aveva perso e della vita futura che non aveva mai avuto.
Certo, dopotutto se l'era cavata, poteva dirsi soddisfatta della sua vita, della sua carriera, anche senza una pergamena con su scritto M.A.G.O. appesa al muro, e in ogni caso nessun rimorso, come aveva giurato a se stessa qualche anno prima.
Qualche rimpianto, però, sì: non riusciva a impedirselo, e Merlino sapeva quanto ci avesse provato.
Rimpianto per la giovinezza serena che non aveva mai avuto.
Rimpianto per i sogni che non aveva potuto coltivare.
Rimpianto per gli anni trascorsi in fuga, nemmeno lei sapeva da che cosa.
Rimpianto per i mostri che non aveva provato a sconfiggere.
Di qualunque cosa si tratti, devi affrontare i tuoi mostri.
Eccolo là, uno dei suoi molti mostri: una fiera invincibile acquattata sulla collina, con le sue ali e le guglie e le finestre gotiche. L'ultima volta che le si era avvicinata cercava una casa, un rifugio, un nido sicuro. Era andata a sbattere su una corazza d'acciaio e poi aveva preso la rincorsa e ci era andata a sbattere ancora, e ancora, e ancora.
Uno scontro lungo anni, da cui era uscita ammaccata e con la bocca e le mani piene di polvere.
Nella sua testa già dolorante le voci si accavallavano una sull'altra: quella dell'undicenne ferita eppure piena di speranza; quella della quattordicenne arrabbiata ed impotente; quella della diciassettenne già stanca di tentare.
Erano tutte parte di lei, lo sarebbero sempre state.
Ma, forse, era giunto il momento di crescere, di guardare sotto il letto e scoprire se il mostro faceva ancora così paura.

view post Posted: 15/8/2022, 11:23     +10TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
La dichiarazione dei redditi.

LA.
DICHIARAZIONE.
DEI.
REDDITI.

zPDwg0p
view post Posted: 14/8/2022, 15:45     Sospeso il Campionato di Quidditch - La Gazzetta del Profeta

Campionato sospeso per indagini
Il tentativo di introdurre in Gran Bretagna materiali illegali ha decretato l’immediata interruzione del Campionato di British & Irish Quidditch League da parte degli Uffici per l'Applicazione della Legge sulla Magia e per i Giochi e gli Sport Magici

Wimbourne, Holyhead, Montrose, Kenmare, Chudleigh, ma anche Londra, Cardiff, Killarney, Liverpool, Glasgow, Belfast: molti i centri delle isole britanniche interessati dalle proteste dopo l'interruzione improvvisa e apparentemente immotivata del Campionato annuale di British and Irish Quidditch League. Molti anche gli incidenti occorsi durante sit in e manifestazioni, tra hooligans o contro gli Antimaghi. L'indignazione è stata esasperata dal rigido silenzio stampa mantenuto su tutti i livelli dalle istituzioni, che hanno imposto anche alle Direzioni delle squadre e ai commentatori sportivi di non diffondere notizie né fare illazioni sulla vicenda. Molte invece le ipotesi dei tifosi, che da settimane non parlano d'altro nei pub o fuori dagli stadi: dal doping di massa alle minacce terroristiche, non un'opzione è stata trascurata dalla fantasia del pubblico.

A oltre un mese di distanza dalla repentina sospensione del Campionato di Quidditch, il Ministero ha finalmente indetto una conferenza stampa per far sapere al grande pubblico le ragioni di questa risoluzione senza precedenti.

"Non è stata una decisione facile" ha dichiarato Bertha Jorkins, portavoce dell'Ufficio per i Giochi e gli Sport magici. "Noi per primi siamo profondamente addolorati dall'interruzione del Campionato, ma il ruolo della Lega britannico-irlandese di Quidditch è garantire la correttezza e la trasparenza degli incontri e questo principio non può che prevalere su ogni altra valutazione."

Cosa è accaduto dunque? Circa un mese e mezzo fa un contingente di Antimaghi di stanza a Plymouth ha fortuitamente intercettato una nave incantata non registrata che accedeva all'area babbana del porto. La perquisizione della stiva ha rivelato decine tra palle e scope, e persino anelli smontati, del tutto identici a quelli omologati per il Campionato, con tanto di marchio ufficiale, ma capaci di alterare in modo decisivo lo svolgimento di qualsiasi partita, nonché di minare la sicurezza di giocatori e pubblico.

Nessun mago o strega è invece stato trovato a bordo della nave, né nel porto o nei suoi dintorni. Le autorità competenti hanno deciso di mantenere il riserbo sull'accaduto nella speranza che i responsabili di questo impressionante traffico di materiale contraffatto si tradissero e che la loro individuazione ponesse un definitivo fermo alla faccenda; dopo un mese e più, è ormai chiaro che ciò non accadrà, da cui la decisione di rompere il silenzio.

"Da tempo indaghiamo sui sabotaggi che hanno colpito svariate partite di competizioni locali - qualcuno forse ricorderà il più grave, il grande incendio di pochi anni fa allo stadio di Londra - ma non ci aspettavamo che il fenomeno arrivasse a interessare anche la British and Irish Quidditch League. Riteniamo si tratti di una novità e che le partite disputate fino ad ora siano da considerarsi valide, ma non possiamo averne la certezza e soprattutto non sappiamo se quello intercettato sia l'unico carico arrivato sulle nostre isole. Pertanto, finché non si sarà fatta chiarezza, non abbiamo scelta se non interrompere il Campionato a tempo indeterminato."

Una decisione rischiosa: fin dal primo weekend di sospensione, i dintorni dei vari stadi sono stati teatro di accese proteste, che con il passare del tempo si sono aggravate fino a contare svariati arresti e mettere in seria difficoltà le squadre antimago. Ventitre poliziotti sono stati finora ricoverati al San Mungo, mentre è dubbio il conteggio dei feriti tra i manifestanti, sicuramente nell'ordine delle decine. Si vedrà se le spiegazioni finalmente prodotte dal Ministero porranno un freno agli scontri o se la rabbia dei tifosi risulterà ormai inarrestabile.

"Siamo consapevoli di aver preso una decisione impopolare e mantenere per tutto questo tempo la popolazione all'oscuro delle nostre motivazioni ci è pesato, ma far proseguire il Campionato avrebbe causato, e causerebbe, molte più perdite e vista la gravità dell'accaduto non potevamo trascurare la possibilità, per quanto minima, di individuare i responsabili. I nostri colleghi dell'Applicazione della Legge sulla magia continuano le indagini, noi ci stiamo adoperando per individuare il più in fretta possibile delle soluzioni per proseguire il Campionato in sicurezza" ha concluso Jorkins.

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