Posts written by Hatrax

view post Posted: 2/5/2016, 10:45     Daniele Hatrax - Presentazioni
CITAZIONE (»Brooke @ 2/5/2016, 10:51)
Benvenuto Daniele ^^
Ti troverai sicuramente bene tra noi!
Mi chiamo Aurora e se hai qualche dubbio o qualsiasi altra domanda (o semplicemente perché ti annoi xD ) non esitare a mandarmi un MP ;)
A presto :D

Grazie Aurora è un piacere! Ti romperò presto allora!

CITAZIONE (BlueBellSweet @ 2/5/2016, 11:41) 
Benvenuto :D non avresti potuto scegliere gode migliore :asd:

eheh :D :ph34r: Grazie mille!
view post Posted: 2/5/2016, 09:44     Daniele Hatrax - Presentazioni
Grazie a tutti! Horus ti scrivo mp in questi giorni, devo un attimo pensare ad alcune cose.
view post Posted: 30/4/2016, 14:40     Daniele Hatrax - Presentazioni
Salve a tutti,

come da titolo il mio vero nome è Daniele, 25 anni da Napoli. Oltre che essere appassionato dei cavalieri dello Zodiaco, cosa che si può evincere dall'immagine del mio profilo, sono anche abbastanza affascinato dal mondo di Harry Potter, in Gdr ci ho giocato per molto tempo.

Stavo giusto cercando un nuovo gdr sul quale giocare questa tematica, ho visto che siete molto attivi e per questo alla fine ho deciso di partecipare qua. Purtroppo non mi sono riuscito ad orientare bene nei regolamenti... Qualcuno potrebbe aiutarmi con i link necessari?

Grazie in anticipo e spero di giocare presto con la maggior parte di voi!
view post Posted: 26/7/2013, 00:52     L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Ciao a tutti! COmunico che fino a settembre avrò la linea altalenante perché starò alla casa al mare... A presto! :D
view post Posted: 23/7/2013, 14:35     Persa. - Quarto Piano
Allen Walker


"Se vuoi fare il pazzo resti nel cortile del palazzo, non fai brutto un cazzo".

Allen dubitava seriamente che due gatti giocando insieme potessero vincere la loro pigrizia e diventare improvvisamente attivi.
Non esplicò però quel pensiero alla piccola Luka che, dal canto suo, non sembrava credere fervidamente nemmeno alla sua stessa parola.
In effetti era un po' strano da pensare in questo senso, non credeva veramente che Solemboom potesse cambiare. Erano insieme da nemmeno una settimana e già aveva inquadrato il tipo: testardo ed inamovibile.
Dunque per compensare Allen lo sarebbe stato di più, fermo nelle sue decisioni.
Quando iniziò a ridere della situazione di Tessa, Luka gli mollò una scoppola.
Ahio..
Disse massaggiandosi la nuca, in effetti se l'era meritata ma non poteva farci nulla. La scena di lei che si faceva mordere dalla sua gatta era un qualcosa di eccessivamente ironico.
I tre iniziarono a confabulare su dove andare, alla fine la ragazza dai capelli neri si convinse a comporre il trio ed andare tutti fuori.
Quella stessa propose il giardino che affacciava sul lago. Era ancora meglio della terrazza!
Fantastico! Disse il piccolo Allen. Andiamo allora!
Disse avviandosi verso la fine del corridoio con Solemboom e le due ragazzine al seguito. In un'altra situazione, ed in un'altra età, Allen Walker sarebbe stato ritenuto fortunato a trovarsi in mezzo a due belle donne ma, trattandosi di un bambino, era ovvio che non ne fosse particolarmente eccitato.
Raggiunsero le scale magiche.
Ed ora?
Chiese alla più esperta Tessa, che sembrava intendersene di Hogwarts e delle sue scale maledette che andavano per i fatti loro.

view post Posted: 20/7/2013, 17:22     Persa. - Quarto Piano
Allen Walker


"Non si uccide per la libertà ma chi lo fa non sbaglia"

Il Piccolo Allen si sorprese molto nel sentire, e dunque capire, che anche la piccola Luka avesse un gatto di nome Morfeo. Si sorprese del fatto che tre studenti, seppur appartenenti a casate diverse, perché come gli avevano appena rivelato Tessa apparteneva a Tassorosso, avessero tanto in comune.
D'altronde era un bambino ed ogni cosa che gli sembrava comune quasi lo catturava come segno di uguaglianza e quindi di appartenenza.
Forse in quel momento ne aveva semplicemente bisogno.
Wow fantastico! Dovreì portare Solemboom a conoscere il tuo Morfeo.
Le disse con un ampio sorriso fanciullesco.
E' fantastico che abbiate anche voi due dei gattini, potremmo portarli a giocare insieme qualche volta. In ogni caso non temere, anche il mio è un pigrone. Solemboom si fa portare in braccio quando usciamo, difatti finora è stato così, è sceso giusto qualche secondo prima che vi incontrassimo.
Poi lei gli chiese se fosse un serpeverde e quello rispose quasi immediatamente.
Si esatto, il cappello parlante mi ha smistato li. E' la mia prima settimana ad Hogwarts.
Tessa non sembrava interessata a restare ma la sua gatta, tale Kiki, si era molto affezionata a Solemboom e non voleva certo farsi prendere per la coda e farsi trascinare via dall'indolente padrona.
*che peperino* la gatta...
Allen iniziò a ridere di gusto godendosi quella specie di teatrino tra le e la sua gatta. Dovette ricredersi, quella Tessa, anche se era una femmina, era davvero divertente!
Dai resta qui con noi Tessa!
Le disse, Potremmo andare in giro per il castello insieme! Io mi annoio ad ascoltare questi vecchi quadri parlare, raccontano un sacco di storie non vere e di stupidaggini ma con voi due mi diverto!
Prese tra le braccia Solemboom che era rimasto a fissare tutto il tempo la sua indisponente compagna di giochi e miagolò pigramente prima di arruffarsi tra le braccia di Allen. Non aveva certo uno spirito molto combattivo quel gatto, c'era da sottolinearlo.
Allora cosa ne dite di uscire insieme in cortile a giocare? A me sembra una bella giornata! C'è il sole! Dai Tessa... non fare l'antipatica!
Disse facendole la linguaccia. I bambini facevano amicizia in fretta.

view post Posted: 20/7/2013, 00:30     Persa. - Quarto Piano
Allen Walker


"Negli anni zero, questo vostro cavaliere non mi sembra un condottiero: ruba,fotte e da la colpa ai comunisti. I ministri vanno a troie, le troie fanno i ministri".

Le aspettative non erano state deluse. Forse avrebbe trovato proprio qui le sue nuove amicizie senza nemmeno rendersene conto.
Il piccole Allen rimase sorpreso dalla loquacità della prima ragazzetta che gli parlò.
Si chiamava Luka ed aveva anche un secondo nome.
*Sembra roba da nobili*.
Pensò riguardo le origini della ragazza. Preferiva molto di più Alice a Luka, che gli sembrava un po' da maschio, ma forse era il modo in cui veniva scritto a renderlo un nome femminile.
Ricambiò il suo sguardo gentile, aveva due bellissimi occhi color acqua di fiume: limpidi e azzurri, ma non quell'azzurro del mare macchiato di scuro.
Erano azzurri come il cielo e luminosi.
Di rimando presentò anche l'altra, una certa Tessa. Sembrava la classica streghetta dei film babbani: bella da morire, acida con i capelli corvini ed occhi verdi scuri penetranti e simbolici.
Già, io e Solemboom ci siamo persi, le scale giocano brutti scherzi da queste parti.
Aggiunse sorridendo e grattandosi leggermente la nuca, quando era un po' in imbarazzo gli capitava spesso di compiere quel gesto quasi rituale.
Nel frattempo Tessa aveva indicato loro l'uscita.
Non serve che indichi l'uscita, so da dove sono venuto. Disse semplicemente Allen guardandola con serenità. Il problema sono le scale.
Poi osservò ai piedi della ragazza, la sua gatta giocava col piccolo micio.
Inoltre pare che i nostri gattini non siano d'accordo ad una separazione istantanea!
Solemboom era una creatura straordinaria, si avvicinava a qualsiasi suo simile e cercava un modo di interagire. Non importava se lo conoscesse o meno, senza alcuna remore cercava semplicemente di fare amicizia nella maniera più veloce possibile ed in breve finiva per giocare con chiunque.
D'altronde Allen non credeva, come molta gente, che gli umani dovessero imparare dagli animali. Sarebbe folle pensare che dopo anni di evoluzione ci sia qualcosa da imparare da un'altra razza.

Voi a che casata appartenete? Siete Grifondoro?
La domanda sorse spontanea, dal momento che la ragazzina di nome Tessa indossava soltanto un completo giallo, che non riconosceva a nessuna di quelle case.
Il suo sguardo si posò su Luka che delle due sembrava la più socievole. In effetti non Allen non conosceva i colori delle casate di Corvonero e Tassorosso, non sapeva fosse il giallo il colore tipico della casata dei tassi. Erano costruzioni culturali che non gli appartenevano ancora, certo prima o poi sarebbero entrare nel suo repertorio ma non nella prima settimana.
Non sapeva perché ma si sarebbe aspettato una frecciatina da quella Tessa. Sembrava un po' innervosita dalla situazione, quasi la sua frase fosse rivolta alla facilità con cui si erano persi lui e Luka.
Forse lei non era al primo anno ma più grande, anche se, in effetti, sembravano alti uguale. In ogni caso avesse sbagliato la previsione, cosa che sicuramente sarebbe avvenuta, si sarebbe beccato una bella strigliata da quella ragazzina tutta imbronciata.
Ah, le donne.



Edited by Hatrax - 20/7/2013, 10:29
view post Posted: 19/7/2013, 16:17     Persa. - Quarto Piano
Allen Walker


"Se si vive una volta sola vivo col cuore in gola".

Ciò che consideriamo su un piano superiore della realtà, morale, etico o anche spirituale, altro non è che un livello generato dalle norme che noi stessi ci siamo dati.
La realtà non cambia a seconda di come lo decide ogni individuo, la società è su un altro piano. Non siamo certo noi a stabilirne le regole perché essa è stata generata dalle credenze, dai costumi, in altre parole dalla cultura, dal bagaglio a priori stabilito che ci portiamo dietro in qualsiasi circostanza.
Pensare di essere, sommando i nostri modi di essere, la società che componiamo fisicamente è una mera ed insensata forma di arroganza.
Una parte per il tutto non funziona realmente su quel piano della realtà, perché ci ingannerebbe in un modo subdolo e irriconoscente.
Hogwarts era così. Una piccola comunità che tramandava una propria cultura, un modo di essere nei costumi e nel pensiero, che ormai era divenuto un ideale etico e non più semplicemente una scuola ed una somma di alunni traghettati dai professori.
Un'entità del genere, che aveva creato un proprio modo di esistere, era una fantastica realtà regolata dalle norme che limitavano l'agire umano, incanalandolo in un mondo che altri non potevano capire.
Superiore? Chi poteva permettersi di affermare ciò probabilmente sarebbe stato ritenuto dall'antropologia moderna un fanfarone ed un incompetente. Un etnocentrico che giudicava dal suo comodo trono d'avorio in una città incantata.
Quella magica, era al pari delle altre, una cultura complessa che trattava modi di esistenza differenti ma pur sempre umani e quindi concernenti i loro errori più atroci.
La storia ce lo aveva insegnato tanto in Europa quanto nel mondo magico, lo sconvolgimento della guerra non cambia la cultura ma l'abitudine degli uomini che l'anno vissuta. Ordunque chi viene dopo si scontra inevitabilmente con l'altro che ritiene inferiore.
*Prima o poi potrebbe accadere*
Di pensare forse ad una guerra con i popoli babbani? C'è chi sosterrebbe, come sembra più logico, che i maghi del mondo incantato avrebbero potuto dominare l'umanità. In realtà questi paladini del bene comune ed universale non sarebbero riusciti ad eliminare gli errori della storia e, con essa, tutto ciò che ne sarebbe derivato.
*Questi pensieri prima di pranzo non sono proprio un bene*
In quella mattinata fresca il piccolo Allen Walker non aveva assai da fare. Il primo week-end della sua esperienza ad Hogwarts gli aveva lasciato soltanto qualche lezione di Transfigurazione e Storia della Magia e tanti, tantissimo, compiti da svolgere per il lunedì successivo.
Il "Monday lavorativo" che l'attendeva dopo sarebbe stato praticamente un altro devastante giorno di lezioni, nozioni e quant'altro.
Da quando il cappello parlante si era appoggiato sulla sua testa e, con una filastrocca simpatica, smistato nella gloriosa casata dei Serpeverde la sua ambizione era cresciuta quasi in maniera spropositata.
Già, in cuor suo lo sperava. Le serpi erano la storia di quell'istituto, tutt'altro rispetto agli anonimi tassorosso e corvonero, aveva ereditato la casata della madre ed ora girava con la divisa ricoperta di stemmi e color verde.
In così poco tempo non aveva né visto la scuola né approfondito nuove amicizie. In tanti erano giunti a salutarlo dal momento in cui era entrato a far parte dei Verde-Argento ma quei saluti cerimoniali di rispetto sembravano più una sottomissione forzata ad un sovrano che non esisteva, o che non si faceva vedere da tempo, tanto che era stato dimenticato.
*Non mi servono delle preghiere*.
Eppure non era rabbia quella che sentiva dentro ripensando a quella freddezza strana che gli avevano palesato, piuttosto era un senso di negazione di quel modo di essere.
*Non voglio certo finire in questo modo - aveva pensato in quell'occasione il piccolo Allen -. Non perderò me stesso per un bene superiore, non sacrificherò la mia personalità*.
D'altronde la prima settimana era stata dura, anzi spregevole.
La lontananza dalla sua casa si faceva sentire, la mancanza della mamma e del papà, e degli amici con cui da piccoli giocava. Non faceva differenza che fossero babbani o meno, che le loro culture fossero, meglio, differenti. Appartenevano alla stessa razza, quella umana s'intende.
Diede una carezza al Solemboom, il suo piccolo gattino nero che aveva acquistato al negozio di animali.
Lui era l'unico amico che aveva, ma certo non poteva portarlo con sé in ogni anfratto della scuola. Quel piccolo scricciolo nero di appena 4 mesi camminava a stento, o meglio riusciva a stento a stare al suo passo, e portarlo in braccio tutto il dì era pesante.
Spesso lo lasciava nella sua stanza in libertà, ma la maggior parte del tempo restava sdraiato sul suo letto. Quel gatto era una creatura molto pigra cui il piacere sembrava perseguitarlo come un chiodo fisso. D'altronde era tipico, questo si, della sua razza.
E' troppo una bella giornata per restare chiusi qui a studiare no?
Chiese al gattino prendendolo tra le braccia, nemmeno stavolta gli avrebbe consentito di camminare da solo perché l'avrebbe rallentato, ed Allen era tutt'altro che paziente in quel momento, anche se non si sarebbe mai potuto innervosire con Solemboom.

Il giovane Allen Walker imboccò la strada che conduceva fuori dal dormitorio e fece per entrare nella sala delle scale magiche.
La sua intenzione era quella di arrivare al primo piano e godersi il fresco del terrazzo che affacciava la sotto.
Iniziò a percorrere la scala, ma a metà del suo percorso una specie di piccolo terremoto scosse la scala ed il cuore gli saltò in gola.
La rampa si spostò come se fosse comandata da una forza invisibile e salì portandolo in alto. Lo spaesato Allen non contò quanti piani avesse saltato ma quando la scala si fermò sul pianerottolo non ci pensò due volte a saltare giù scendendo a quel piano.
*Maledette scale, mi ero completamente dimenticato che si spostano da sole*.
Si sorprese nel notare che anche i quadri in quelle stanze avevano qualcosa da dire. Qualche spirito lo chiamò ma lui non ci fece caso, lo annoiavano le storie dei nonni figurarsi quelle dei morti, per non contare che il primo giorno il quadro dei Serpeverde gli aveva fatto perdere un mucchio di tempo con inutili ciance riguardo un tale di nome Salazar.
*Sarà una città importante*
Pensava erroneamente il piccolo Allen che di tutto ciò aveva ascoltato e capito ben poco. Se fosse rimasto concentrato sempre al massimo, d'altronde, come sarebbe poi riuscito a rimanere lucido a lezione?
Dopo un po' che camminava per il corridoio sentì un urlo, uno squillo acuto che catturò la sua attenzione. Non sembrava quello di uno spirito, così imboccò un'altra strada e seguì quell'acuto. Dopo qualche secondo di camminata lasciò andare Solemboom che lo seguì poco più dietro.
Svoltando l'angolo trovò, inaspettatamente, due piccoline della sua età, circa, che parlottavano tra loro.
Una di loro era biondina, l'altra coi capelli scuri, e sembravano l'una l'opposto dell'altra.
*Blea, femmine..*
Solemboom, il gattino, notò invece che la ragazzina dai capelli neri aveva con sé una gatta e le si avvicinò di corsa lanciandosi in mezzo alle due ragazzine. Probabilmente spaventandole, ed avvicinandosi alla sua simile.
*Stupido gatto!*
Pensò pentendosi subito dopo di aver sgridato, anche se mentalmente, il suo amichetto peloso.
Ehm... Ciao.
Disse avvicinandosi alle due bambine.
Pare che il mio amico sia contento di fare amicizia.
Disse indicando i due gatti, ma Solemboom sembrava più piccolo della gatta.
Ah, visto che ci siamo sapete come si esce di qua? Io sono Allen Walker.
Disse aprendo la mano in segno di saluto alle due fanciulline.
view post Posted: 17/7/2013, 17:03     Presentazione - Presentazioni
Ciao Martines, io sono Daniele. Benvenuta!
view post Posted: 16/7/2013, 17:01     Allen Walker's start - King's Cross Station
Ciao,

allora ho inserito la scheda in firma, ho modificato il corsivo. Gli acquisti ho postato dove dovevo, sto aspettando risposta dallo staff, quindi aspetto voi.
view post Posted: 16/7/2013, 16:08     Allen Walker's start - King's Cross Station
Allen Walker


"Ho voglia di sfogarmi capitemi, non mi passa il mal di stomaco, certi fatti mi danno il vomito".

Finalmente era giunto il momento.
Allen sarebbe a breve salito sul treno che l'avrebbe condotto alla scuola di magia. Un passo importante nella vita di un mago, non che il primo. Chissà cosa accadrà quando la scuola terminerà, forse ricorderà questo giorno oppure lo dimenticherà lasciando che il presente assorba un passato ingombrante e stantio.
Alla stazione Aleistar Walker aveva accompagnato il figlio Allen. Il treno per Hogwarts attendeva che tutti i passeggeri salissero.
Poche ultime raccomandazioni del padre al figlio, poi l'abbraccio che sanciva un lungo periodo di lontananza da tutto ciò che conosceva e che lo catapultava nell'ignoto.
Addio compiti a casa e lezioni di lingua, storia e cultura dei genitori. Da oggi ci sarebbe stato soltanto lui, ad imparare cose diverse.
L'antica conoscenza dei loro padri che gli avrebbe consentito di migliorare gli incantesimi che già conosceva.
Tra le mani il suo piccolo gattino nero si agitava e faceva le fusa. Quello scricciolo, che aveva chiamato Solemboom, sarebbe stato il suo unico compagno almeno nei primi giorni.
Nel treno c'erano ampi scomparti ed i sedili erano comodi. Nonostante fosse un treno abbastanza moderno c'era un qualcosa che raccontava una storia intensa, la favola di un viaggio verso un mondo incantato.


Edited by Hatrax - 16/7/2013, 17:57
view post Posted: 16/7/2013, 15:49     Incantesimi Iniziali - News & comunicazioni
Allen Walker

- Vitreo: rende un oggetto o una pianta trasparente per cinque secondi.
- Vermillius: colpisce il bersaglio scagliandolo indietro emettendo una luce verde. Molto debole. Molto più potente se l'avversario è disteso a terra.
- Oppugno: per scagliare un oggetto in una particolare direzione, o indurre una propria creatura ad attaccare.
- MangiaLumache: L'avversario comincia a vomitare lumache
- Lapsus: rende una piccola porzione di superficie molto scivolosa.
- Illegibilus: fa si che qualche cosa diventi illegibile.
- Fumos: genera fumo o vapore.
- Florikus: un colpo di aria fredda si sprigiona dalla bacchetta e colpisce il bersaglio
- Caeruleus: Tintinnabulum Flammo:crea fiamme blu per far luce o scaldarsi.
- Apis: una dozzina di api esce dalla bacchetta, e volendo attacca l'avversario
view post Posted: 16/7/2013, 15:29     Il Serraglio Stregato - Diagon Alley
Allen Walker


Gli animali avevano da sempre affascinato il giovane Walker. Qualcosa gli diceva che i gatti erano creature straordinarie, magici predatori costretti in case ma altrettanto indipendenti.
Allen osservava gli animali presenti nel negozio. Notò un gatto molto particolare: aveva il pelo nero e gli occhi gialli come due lune storte.
Era molto piccolo, sembrava che non avesse nemmeno 5 mesi.
Scusi. Quanto costa questo gattino?
Chiese indicandolo.


Edited by Hatrax - 17/7/2013, 00:35
view post Posted: 16/7/2013, 15:24     Il Ghirigoro - Diagon Alley
Allen Walker


Allen non poteva certo fermarsi ed entrò nella libreria per comprare il materiale fondamentale: i libri.
Salve! Vorrei i libri del primo anno.
Stavolta gli scappò uno sbadiglio.


Edited by Hatrax - 17/7/2013, 00:35
27 replies since 17/2/2008