Passi da Gigante e ...guai oltre la barriera?
È ancora fresca la triste pagina di cronaca sportiva di qualche mese fa, quando le due squadre di Quidditch della lega del Nord, i Wotan’s e i Fenrir, si son ritrovati durante la loro partita a dover fronteggiare i Giganti. Certo, potremmo considerare l’accaduto come qualcosa di inusuale e occasionale, sicuramente, ma non di imprevedibile. Ad Aprile la comunità magica si era detta pronta ad accettare la sfida di comune interesse per l’allocamento e riconoscimento di diritti per i Giganti che dal freddo Nord cominciavano a dar segni di nervosismo e rivolta; dalla Groenlandia si era riferito per voce di Mr Spot, coadiuvato dal ministeriale Mr Morgan per gli uffici R.C.C.M., che nuova terra, protezione e riservatezza per quelle tribù ultime di Giganti capeggiati dal gurg Toromath andavano messe in discussione e mediate per la ricerca di soluzioni. Le ultime sedute al consiglio internazionale non sono riuscite a trovare la quadra per sistemare la faccenda o, perlomeno, allentare la pressione portando difatti la stessa grande comunità a riprendere l’avanzata e l’iniziativa per risolver la faccenda in maniera personale. I ministeriali Mr Spot e Mr Morgan hanno dichiarato ufficialmente che i Giganti coinvolti nell'episodio della partita di Quidditch dello scorso Maggio, in Norvegia, non appartengano alla tribù del Gigante Toromath. Per giunta, nessuno del gruppo della Groenlandia più artica ha rivendicato l'atto ma, cari lettori, sempre dagli stessi inviati del ministero veniamo a sapere che la stessa comunità non ha preso bene l’inadeguatezza e il sonno che gli enti competenti, o chi per loro, hanno mostrato. Veniamo a sapere tramite ultimi scambi di gufo che il capo tribù dei Giganti non stia più tollerando l’indifferenza delle autorità e delle istituzioni del mondo magico, mostrando dunque nervosismo e azioni minacciose che ritroviamo concrete per esempio nell’ultima loro creazione ‘’naturale’’, una nuova barriera di ghiaccio nei pressi delle loro terre possedute atta a tener lontano ogni altra persona umana o minaccia fisica, mostrando così l’inizio di un braccio di ferro con la società che di ottimistiche previsioni è al momento scarsa. Le sedute al C.M.I. non sono state all’altezza negli ultimi tempi di rispondere alle esigenze delle creature e, tanto meno, si son fatti garanti della protezione e salvaguardia che presto necessiterà ai paesi vicini a quel gruppo di Giganti. Le cause vanno cercate nella giurisdizione e competenza che in quelle terre è ancora grigia e poco definita per cause storiche, quali la stessa assegnazione di terre ai Giganti, creature magiche senzienti con propri regolamenti, gerarchie e pensieri; l’odierna società, con i suoi ‘’comandanti’’ non si è ad ‘oggi mossa in maniera unica e responsabile per ovviare alla possibile e prossima insurrezione. Cosa c’è fondamentalmente sotto? Una partita politica dove paesi dell’est e dell’ovest rivendicano le terre di nessuno e zona grigia? Forse il cambiamento climatico e i suoi disastri annessi rendono la questione molto spigolosa su più aspetti? Cos’altro potrebbe esserci di mezzo? Questa l’attuale situazione, con delle condizioni che giorno dopo giorno diventano critiche e sempre più pessimistiche: le notizie dell’ultima ora ci dicono che dai monti prossimi a un piccolo villaggio vicino Qaanaaq, inusuali valanghe e ‘’macigni volanti’’ siano stati fenomeni ricorrenti e pericolosi negli ultimi giorni e veniamo sempre a sapere da parte dei nostri dipendenti e scienziati che nella cerchia di Toromath mancano all’appello una decina di giganti da circa due giorni. La nuova e tragica sfida è oramai iniziata: scontro tra titani potrebbe titolare un prossimo articolo, ma la verità cari lettori è che rimaniamo perdenti in partenza se non si sarà capaci di evitare i conflitti ai tavoli, con la voce alta e i pugni duri. Forse sarebbe giunta l’ora di mettere da parte rivendicazioni, ideologie politiche e interessi economici per dar spazio alla prevalenza dei diritti, dei doveri di un cittadino non di questa o un’altra società, ma del mondo: il diritto alla solidarietà, alla mediazione e collaborazione. Mentre nuove squadre, fra giornalisti, scienziati, auror e volontari validi vengono organizzate per le prossime spedizioni verso i paesi e villaggi attaccati, la comunità internazionale non può aspettare ulteriori tensioni o escalation… non si può aspettare ogni volta il male per somministrare la cura; ci si può preparare, prevenire e aiutare a far sì che questo non si presenti e, al contrario, giovi a future cause. Un conflitto evitato oggi è una guerra in meno domani.
A voi cari lettori, il mio invito a farvi promotori di validi ed etici valori, discorsi e ideologie che possano ripulire secoli e secoli di brutte e cattive intenzioni.
di Issho Fuji-Tora.