Posts written by - Gwen -

view post Posted: 16/1/2022, 21:50     Zarathustra - La Capitale del Mondo Magico
“Eeee fatto!”
Con un sospiro soddisfatto Elena spinse al suo posto l’ultimo dei venti scatoloni che erano stati consegnati quel pomeriggio, la fornitura mensile di frange di merlino e cappelli della nebbia e qualche altro oggettino nuovo su cui avrebbe indagato più tardi. Già sistemare pian piano la nuova merce al proprio posto, spuntando di volta in volta la rispettiva voce dall’elenco, le dava una splendida sensazione. Almeno in quel frangente poteva fare ordine e essere sicura che ogni cosa sarebbe stata al suo posto e lì pronta ad essere presa in caso di necessità.
Forse avrebbe dovuto riordinare il proprio baule, se l’effetto era così terapeutico. Era un po’ di tempo che non ci metteva il naso ed era abbastanza sicura che avrebbe trovato cose interessanti da una vita fa se si fosse messa effettivamente a scavare sul fondo.
Oh, si era dimenticata una scatolina. Lesse l’etichetta. Anelli vegvisir. Li spedì insieme agli altri con un elegante svolazzo della bacchetta, guardando con piacere la scatolina levitare fino a raggiungere le compagne. Fu in quel momento che sentì la voce di Thalia, attutita appena dalla porta che separava il retrobottega dal negozio vero e proprio.

“Arrivo!” gridò in risposta, chiedendosi cosa potesse servire alla collega. Forse qualcosa dal magazzino? In tal caso sarebbe stato facile come mangiare una fetta di torta.
No, come scoprì presto a Thalia non serviva nulla dal magazzino. Desiderava solo fare qualche compera. Non che Elhena si lamentasse, tutto il contrario. Le percentuali che prendeva da Zarathustra erano sempre un bel bonus a lavorare lì, oltre all’atmosfera e allo stare a contatto con merce così affascinante. 
Si bloccò. Sembrava che un’ombra fosse scesa sul viso dell’amica.
“Hey, tutto bene?” azzardò. Magari lei e Thalia non erano mai state vicinissime, ma erano comunque compagne di casata e per un po’ anche di corso.
“Oh,” fu tutto quello che le venne da dire quando ebbe finito di ascoltare l’altra. Be’, era normale. Gli studenti cambiavano lavoro di continuo, sempre all’erta se si apriva una nuova e più interessante opportunità. 
“Be’, non so che dire … solo divertiti nel nuovo posto … se cambi lavoro … se no, be’ mi ha fatto piacere lavorare insieme.”
Non che ci fosse molto altro da dire. “Per il totale, non credo di dovertelo dire, ma sono 90 Galeoni e 10 Falci. Ti faccio un pacchetto. Aspetta solo un attimo.”


Thalia Moran - 90 G e 10 F
view post Posted: 28/7/2021, 09:40     Zarathustra - La Capitale del Mondo Magico

Giornata proficua da Zarathustra. A quanto pareva il caldo era del tipo che invitava la gente a uscire più che rintanarsi nel fresco e nell’ombra delle loro dimore e quando la gente usciva a passeggiare c’era sempre qualcuno che finiva col fermarsi davanti alle vetrine. Qualcuno poi entrava e pochi tra quelli che decidevano di varcare la soglia della bottega ne uscivano senza aver acquistato almeno un cappello o un ciondolo.
La nuova disposizione della merce dopo l’ennesima ri-organizzazione, poi, aveva reso impossibile che qualcosa rimanesse nascosto agli occhi dei potenziali clienti. Gli scaffali erano stati spolverati e le vetrinette lucidate. Zarathustra manteneva ancora il livello di mistero che un negozio di magia di tutto rispetto doveva avere, ma il nuovo ordine dava un nuovo senso di professionalità.
E i risultati si vedevano.

Per esempio, Elhena stava finendo di impacchettare con cura due tuniche dell’evocatore nella carta velina per un ordine via gufo quando un nuovo visitatore - pardon, visitatrice - decideva di rendere nota la sua presenza con un saluto di qualche decibel troppo alto per i gusti di Elhena. Le sorrise comunque con solito sorriso-da-commessa e attese che finisse il suo giro di esplorazioni. Nel mentre c’erano degli anelli vegvisir che avevano bisogno di una lucidata.

Come quello che la donna le aveva messo sotto il naso, ma dopo una breve considerazione Elhena decise di lasciar perdere.


“Ottimo” disse invece, piegandosi sotto il bancone per recuperare una scatola per la frangia e una più piccola per l’anello.
“Ecco a te. Fanno cinquantasei galeoni. Torna a trovarci presto!”


Nemmeno un minuto dopo che la donna se ne fu andata qualcun altro comparve al bancone, una faccia familiare.
“Mi hai fatto perdere un colpo” scherzò Elhena, salutando l’attuale prefetto Grifondoro. “Non ti avevo proprio visto entrare. Comunque, dammi pure, te li impacchetto subito.”

Presa la merce, ripetè l’operazione che aveva fatto poco prima con Ariel. Quando ebbe finito passò il sacchetto a Casey. “Sessantasei galeoni giusti giusti!”





Ariel Vinstav
- Anello Vegvisir 25 G
- Frangia di Merlino 31 G
Totale 55 G

Casey Bell
- Tunica dell'Evocatore 18 G
- Veste dell'Imperatore 26 G
- Catena della Notte 22
Totale 66 G

Da aggiornare
view post Posted: 21/12/2020, 23:04     Zarathustra - La Capitale del Mondo Magico

Natale era sempre un periodo piacevole. Diagon Alley e la Londra magica si coloravano, l’aria profumava di bastoncini di zucchero e mele candite, per strada si sentiva gente carolare e persone imbacuccate che si scambiavano auguri a ogni angolo, mentre correvano di qua e di là a fare gli ultimi acquisti.

Anche Zarathustra aveva finito col cedere allo spirito delle feste, decorando l’ambiente pur con la sottigliezza e la dignità degna del luogo. Alla porta, tuttavia, era stata appesa una ghirlanda che dava il benvenuto a chiunque entrasse e tutt’attorno alle pareti faceva bella mostra una ghirlanda di agrifoglio.

E poi Natale era una manna per le vendite, con tutti quelli che sceglievano uno dei tanti prodotti esposti come regalo, sia per sé, sia per amici e parenti. Da quando Novembre era diventato Dicembre i guadagni si erano impennati, ancora più che durante la festa di Halloween.

Oggi non faceva eccezione.


“Hey, ciao,” Elhena salutò la nuova arrivata, una ragazza in età da Hogwarts a occhio e croce. La lasciò girare per il negozio ed esaminare la merce da sola senza starle troppo sul collo, ma pronta ad aiutarla qualora l’avesse vista in difficoltà.

Non fu il caso, tranne che per il dubbio sul fatto che si potesse provare una tunica.


“Certamente, anzi, guarda là ci dovrebbe essere uno specchio,” le fece segno Elhena e attese che la ragazza finisse con i suoi acquisti.

“E i due cappelli. Ottima scelta,” approvò, recuperando la merce richiesta e impacchettando il tutto con pochi svolazzi di bacchetta. “Ecco a te, fanno 82 Galeoni tondi tondi.”

Spinse la pila di pacchetti verso Mary. “E grazie per il consiglio. Fortunatamente sono venuta preparata.” Sorrise e indicò la propria sciarpa appesa all’ingresso.

“Bene, direi che è tutto. Buon proseguimento!



Mary Granger

Tunica dell'Evocatore, 18G
Cappello della Nebbia, 26G
Cappello del Falco, 38G

Totale 82 G
view post Posted: 3/11/2020, 14:56     Tra Oriente e Occidente - La Capitale del Mondo Magico

Elhena Attwater
‹ Tassorosso ‹ 18

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"Sai," Elhena inclinò la testa all'indietro per controllare che un festone appena fatto lievitare fino alla sua sede finale non si staccasse, "sarà strano partecipare a una festa di Halloween senza essere dietro a un bancone a vendere dolci."
Guardò Thalia e Clarisse una alla volta, sebbene la frase fosse principalmente diretta alla Caposcuola Tassorosso e, da qualche mese, collega. Per anni Elhena aveva servito presso la più celebre pasticceria e gelateria di Diagon Alley - e probabilmente anche di tutta l'Inghilterra - ma quando un posto si era liberato presso Zarathustra, qualcosa aveva chiamato la Tassina. Forse, si era detta, era arrivato il momento di un cambiamento, la necessità di compiti più entusiasmanti del servire frullati e fette di torta.
Zarathustra era tutt'altro ambiente. Gli oggetti sui suoi scaffali vibravano di magia, oggetti importanti e potenti.
Anche quelli nuovi, arrivati freschi freschi da un fornitore giapponese parevano particolarmente interessanti.


"Comunque, sì, direi che abbiamo fatto un bel lavoro."

Da parte sua, era particolarmente interessata alla collaborazione con Himiko's Taste. Uno, ci lavorava Gwen, e quello per Elhena era già un punto a favore. Due, Elhena aveva avuto modo di assaggiare i piatti del ristorante magico sino-giapponese di Londra e l'esperienza aveva lasciato un piacevole ricordo alle sue papille gustative. Da quel giorno d'estate, purtroppo, non c'erano più state occasioni per ripetere la visita, fosse solo per un pranzo veloce, e ora la ragazza sperava un po' che la festa potesse offrire la possibilità di gustare qualche involtino primavera.

Sbirciò mentre Thalia si avvicinava alla cassetta dei ninnoli.
"Eh, magari dopo ci faccio anche io un pensierino," le disse, prendendo l'appunto mentale di aggiornare la spesa dell'altra ragazza prima di uscire per tornare al castello al volo a prepararsi.

***

In piedi nel negozio ora perfettamente addobbato per la festa, il profumo dei manicaretti di Himiko's taste che già le facevano venire l'acquolina, Elhena controllò che il colletto del vestito a righe bianche e nere fosse ben dritto.
"Dai, sì," rispose a Thalia, guardandola cona la coda dell'occhio, "abbiamo fatto un bel lavoro". Nemmeno il tempo di finire la frase che una maschera dal lungo naso e la bocca storta in un ghigno le si parò davanti. Vista per bene non era poi così spaventosa - Elhena credeva di aver visto di peggio - ma l'essere colta alla sprovvista le fece comunque saltare il cuore in gola.

E dire che aveva scelto come costume quello di uno spettro abituato a simili apparizione. Si chiese poi quanti l'avrebbero riconosciuta - dopotutto il personaggio era stato inventato da un Babbano. Sempre che non fosse stato influenzato da qualche magia che la squadra Obiviatori non era stata in grado di cancellare completamente.

Si passò al volo una mano tra i capelli per assicurarsi che fossero ben spettinati prima di recuperare uno specchietto dalla tasca del vestito e controllare il trucco. Annuì soddisfatta. Sì, le pareva che fosse tutto in ordine. Avrebbe fatto un giretto, lasciando Clarisse a occuparsi di Zarathustra, prima di tornare a badare alle vendite per un po'.


view post Posted: 1/8/2020, 16:34     It's Ben Franklin with the key and the kite - Secondo Piano

C'era da dire una cosa nello spiegare concetti come elettricità o materia a un mago Purosangue. Quasi sempre non avevano le basi su cui poggiare quegli stessi concetti e diventava difficile costruire un discorso senza sapere se il termine successivo, considerato normalissimo in una discussione Babbana, non avrebbe suscitato nuove domande e persino una deviazione della spiegazione.
Ma Elhena non aveva fretta e non le dispiaceva andare passo per passo. Dopotutto, lei stessa poteva sapere come accendere un computer e come farlo funzionare, ma il descrivere esattamente il perché e le dinamiche specifiche era un discorso completamente diverso.

Per il momento, comunque, Oliver sembrava seguirla.


"Ottimo!" esclamò, battendo una volta le mani. Sarebbe stata pronta a ricominciare a spiegare dall'inizio, ma era già una soddisfazione che avesse afferrato qualche concetto. Non tutti, certo. L'esempio del bottone e dello scarafaggio le fece corrugare la fronte nel tentativo di afferrare la logica del Grifondoro. Sì, la Trasfiguraizione inversa permetteva di riportare un oggetto o un animale al suo stato originario e l'idea di continuare ad agire sull'oggetto fino all'annichilamento le ricordava come protoni, neutroni ed elettroni fossero solo alcune delle numerose particelle di cui era composta la materia.

Allo stesso tempo, un atomo non si trasformava in molecola. Gli atomi si combinavano per diventare molecole. La differenza poteva essere sottile ma c'era.


"Quasi" concesse. "Come posso spiegarlo?" Tacque per un momento, frugando nella memoria per un esempio che fosse più vicino al mondo magico.

"È che ... quello che hai detto tu è corretto. Se agisci su una molecola prima o poi raggiungi il suo stadio precedente, l'atomo. E se agisci sull'atomo ottieni qualcosa di ancora più piccolo. E così via. Gli scienziati stanno ancora scoprendo nuove particelle. Tuttavia, da atomo a molecola non è la stessa trasformazione che abbiamo in aula di Trasfigurazione. È più come - "

Tamburellò sul tavolo. Diversi atomi potevano combinarsi per dare origine a diverse molecole. La base alla fine era quella. Si poteva anche dire che gli atomi fossero gli ingredienti dell'universo.

"Come fare una torta!" disse alla fine. "Anzi, già che ci siamo, come fare una pozione. Immagina che gli atomi siano gli ingredienti. La pozione, cioè la molecola, che ottieni dipende da quali ingredienti mescoli e da come li mescoli. Però una volta preparata la pozione, non riesci più a distinguere i singoli ingredienti.

Ora, se immaginiamo che esista un incantesimo per separare di nuovo la pozione nei suoi ingredienti di partenza, sarebbe come tornare dalla molecola agli atomi."


Sì, così era molto più chiaro. Certo era una semplificazione, ma la Tassina poteva ritenersi soddisfatta. "Meglio adesso?"

Attese la conferma di Oliver per evitare di continuare e rischiare di confonderlo ancora di più. E data la sua prossima domanda, non era una possibilità così distante.

"Nessuno" le venne naturale rispondergli. "Non le crea nessuno. Esistono e basta. Fanno parte del mondo, della natura e su come è nato tutto questo" - fece un ampio gesto a indicare l'ambiente - "Be' ci sono ancora molte domande e poche risposte."

Sollevò il palmi delle mani verso l'alto, facendo appena spallucce. "Sono leggi naturali. Certo, anche queste leggi hanno una spiegazione sul perché siano così e non in un altro modo.
Però rischia di diventare molto più complicato e non sono sicura di riuscirlo a spiegare. Cioè, ho studiato fisica solo fino al liceo e nemmeno troppo bene. Questa è materia per l'università."


Ma Oliver non le aveva solo chiesto il perché qualcosa succedeva. Le aveva chiesto anche il come, le sue possibili applicazioni. Fece un respiro, riprendendo momentaneamente il libro che aveva portato. Ne sfogliò le pagine fino al punto che desiderava.

"Ecco. Allora diciamo che le scariche elettriche esistono in natura, d'accordo? Pensa ai fulmini. Non li crea nessuno. Ora, a lungo andare, i Babbani hanno capito come replicare il fenomeno, costruendo due poli, uno positivo e uno negativo. Non chiedermi le specifiche. Però semplificando molto si tratta di far riuscire a far viaggiare la corrente elettrica attraverso un condotto, un ponte. Magari un filo, per esempio. Ci sono dei materiali che sono più conduttori degli altri. Dammi un momento."

Riprese a sfogliare le pagine. Ricordava che il libro aveva una parte più storica, meno concentrata sulle formule e più sulle scoperte.

"Qui. Dunque, i primi metodi per produrre energia elettrica erano o con le pile o le batterie. Una pila" - sfogliò ancora un poco i suoi appunti "Trasforma l'energia chimica in energia elettrica. E più o meno la batteria fa la stessa cosa. Uhm. Dici che dobbiamo fare una pausa per spiegare come funzionano pile e batterie? O un'altra volta?"




view post Posted: 2/7/2020, 15:50     Stendardi Squadre di Quidditch - La Gazzetta del Profeta
La bimba non è fanatica di Quidditch, ma per tradizione familiare tende a tifare i Caerphilly Catapults
(e un po' le Harpies) because forza Galles
view post Posted: 9/5/2020, 21:48     Zarathustra - La Capitale del Mondo Magico

Elhena si rigirò il cappello della nebbia tra le mani. Era uno di quelli che Zarathustra teneva in magazzino, ma identico in tutto e per tutto agli esemplari esposti in bella mostra sugli scaffali del negozio. Il materiale era morbido, cedevole sotto le dita, la stoffa tutto sommato piacevole al tocco.
Ricordava di come circa un anno prima, mese più, mese meno, William Black le avesse proposto l'acquisto di quel capo. All'epoca la ragazza aveva rifiutato, ma più per parsimonia che per una reale mancanza di interesse. Al contrario, l'idea di un cappello che le permettesse di sfuggire agli sguardi altrui, sebbene senza essere proprio invisibile, la stuzzicava assai. Qualcuno avrebbe potuto dire che per quello scopo possedeva già un mantello della disillusione di ottima fattura, a cui era tanto legata da portarlo sempre con sé. Quel giorno non faceva eccezione e ad Elhena sarebbe bastato aprire la propria borsa per trovarci il mantello, ben piegato sul fondo.
Comunque stava seriamente pensando di comprare un cappello della nebbia per sé. Zarathustra, come la ragazza aveva già potuto ampiamente appurare, non era Fortebraccio quando si parlava di guadagni e in poche settimane di lavoro la giovane aveva già potuto depositare nel proprio conto in banca una discreta somma. Per qualcuno abituato a guadagnare due Galeoni a consumazione era stato un bel cambiamento.

Con una lieve scrollata di spalle, si portò il cappello alla testa, giusto per sentire come le stava addosso. Lo trovò sorprendentemente comodo e più leggero di quando avesse immaginato a prima vista. Ora le mancava solo di guardarsi allo specchio per vedere meglio l'effetto del cappello sulla sua testa. Cosa che, a ben pensarci, non era molto utile, considerato lo scopo del cappello. Tuttavia nella Tasssina, nonostante tutto e sorprendendo persino sé stessa, sopravviveva un pizzico di vanità.

Sollevò poi lo sguardo per controllare che non ci fosse nessuno in negozio e fu prontamente smentita da un cliente dal viso vagamente familiare che si stava dirigendo con entusiasmo al bancone. Si affrettò a togliersi il cappello. Aveva la sensazione di aver già visto l'uomo, ma per il momento non riusciva a ricordare dove.
Scrollò le spalle, le sarebbe tornato in mente.


"Ottimo" disse prendendo la merce per impacchettarla, "Fanno sessantanove galeoni giusti giusti."

***



Di nuovo sola, si mosse verso lo specchio, il cappello della nebbia alla mano. Sì, era un indumento dall'aspetto sgualcito, ma in testa faceva un effetto un po' vintage che non le dispiaceva affatto.
Avrebbe atteso che Thalia venisse per darle il cambio e poi le avrebbe pagato il cappello.


"E anche una tunica dell'evocatore, dai. Turchese" aggiunse, iniziando già a contare i soldi nel borsellino.



Aiden Weiss
1 Anello Vegvisir
1 Veste dell'Imperatore
1 Tunica dell'Evocatore
Pe run totale di 69 G

Elhena Attwater
1 Cappello della nebbia 26 G
1 Tunica dell'evocatore 18 G

view post Posted: 6/5/2020, 13:12     What would your character do? - Angolo Giochini
Credo di no. Per quanto non abbia più lo spirito della crocerossina e abbia sviluppato un buon livello di auto-preservazione, non è tipo da chiedere sacrifici ad altri a suo favore.

Se dalla testimonianza/decisione del tuo pg dipendesse la condanna di qualcuno al bacio del Disegnatore?
view post Posted: 5/5/2020, 19:59     +3Manuale del perfetto rincorbellito - Off-Topic
La me oggi si è messa a cercare tutti i meandri di siti di streaming scrausi prima di ricordarsi di avere il DVD di quello che stava cercando lì, bello, a portata di braccio
view post Posted: 4/5/2020, 21:39     Cosa stai ascoltando in questo momento? - Angolo Giochini
The Ballad of Sara Berry - 35mm: A Musical Exhibition
view post Posted: 4/5/2020, 17:03     +2Quote's World - Angolo Giochini
Getting better is always on you, it has to be. And that doesn’t mean you’re alone. It doesn’t mean you can’t lean on others when you get tired or ask for directions when you get lost. But getting better’s a long road and if you want to go down it, you have to start walking

— The Penumbra Podcast - Juno Steel and The Man of the Future pt. 2 —
view post Posted: 3/5/2020, 23:37     What would your character do? - Angolo Giochini
Indecisa tra il Brasile, Castelbruxo (e quindi Erbologia), più per motivi familiari che per l'interesse per la materia e Ougadou, con Trasfigurazione per perfezionare l'animagia

Se il tuo pg potesse far rivivere un suo parente, chi sceglierebbe e perché?
view post Posted: 2/5/2020, 20:42     Zarathustra - La Capitale del Mondo Magico

Si era smaterializzata da Hogsmeade fino a Diagon Alley, in un vicolo poco dietro Zarathustra. Nei primi mesi da quando aveva cambiato impiego aveva avuto qualche difficoltà a ricalibrare il viaggio, per una sorta di memoria fisica e mentale che si ostinava a portarla ancora a Diagon Alley. Ruotava su se stessa con una destinazione ben precisa in mente e sono al proprio arrivo si accorgeva dell'errore, svegliandosi come da un sogno.
Non erano mancata le occasioni in cui si era smaterializzata quasi addosso a un povero passante di turno. Poi col tempo aveva iniziato ad abituarsi alla sua nuova meta, a far diventare il nome Zarathustra naturale nei suoi pensieri come per anni lo era stato Fortebraccio. Si era impegnata a perlustrare la zona attorno al negozio e alla fine le sue ricerche avevano dato i loro frutti. Una via laterale, ignorata dai Babbani e, in generale, anche dai maghi e che si era rivelato un ottimo posto dove smaterializzarsi senza rischio di essere visti.

Attese qualche secondo per riprendersi dal tragitto, quindi aggiustò velocemente i propri abiti da eventuali grinze prima di entrare in negozio.
Salutò Thalia quasi in automatico, ancora prima che i suoi occhi avessero registrato la presenza della concasata dietro al bancone. Le piaceva credere che il tempo trascorso come colleghe da Zarathustra le stesse facendo avvicinare e rispose col sorriso alle domande dell'altra ragazza su come stesse, chiedendolo a sua volta.


"Shopping? Giretto a Diagon Alley prima di tornare a Hogwarts?" domandò, ma fu presto chiaro che Thalia aveva intenzione di fare tutti i propri acquisti direttamente in negozio. Sempre che quello non fosse solo l'inizio.

"Wow? Non credi di aver esagerato un po'?" scherzò un poco, al vedere la quantità di merce che Thalia aveva impilato sul bancone. "Ma dai, vedi che con uno sconto il tuo conto non sarà poi così prosciugato" disse, dando uno svolazzo di bacchetta perché la merce si impacchettasse da sola mentre lei controllava i prezzi e iniziava a fare i conti del caso.

"Allora, sarebbero centocinquantuno galeoni, come saprai già. Ma credo che il capo non avrà nulla da ridire se scalo dieci galeoni a una collega."


- Pantaloni Chiari (blu) - 20 G
- Pantaloni Scuri - 22 G
- Veste dell'Imperatore - 26 G
- Catena della Notte - 22 G
- Cintura dei Folletti - 25 G
- Cappello della Nebbia - 26 G

TOTALE 141 G

Da aggiornare

view post Posted: 27/4/2020, 17:18     It's Ben Franklin with the key and the kite - Secondo Piano

Non potè evitare di roteare un po' gli occhi in senso di solidarietà quando Oliver espresse il proprio desiderio di licenziare tanto Pix quanto Gazza - sempre che si potesse licenziare un Poltergeist.
"Be', allora punta a diventare Preside e poi ci si può pensare" commentò con quel pizzico di sarcasmo che era diventato ormai parte della sua parlantina. Rimase in sospeso per un attimo, quasi sul punto di rivelare il proprio segreto e le proprie ragioni al Grifondoro, fosse solo che non le piaceva affatto quel retrogusto amaro che doveva essere rimasto in bocca ad entrambi.
Non si sentiva ancora pronta tuttavia e quindi decise che sarebbe stata per un'altra volta. Ci sarebbe stato il tempo e il luogo per esporre con chiarezza le proprie ragioni, mostrare quel lato più primitivo, quasi violento, che nonostante tutto faceva parte di lei.

Annuì appena alla risposta di Oliver sugli atomi.


Mr Barrow. L'aveva avuto anche lei per qualche mese come insegnante. Non se lo ricordava benissimo, però. Ma del resto iniziava a perdere il contro degli insegnanti che si erano susseguiti alla cattedra di Trasfigurazione, per non parlare di tutte le altre materie.

Nel pensarci recuperò un altro pezzo di pergamena, mentre le sfuggiva suo malgrado una risatina per il paragone tra atomi e ingredienti di pozioni.

"Non proprio. Però c'eri quasi con gli atomi" iniziò a concedere a Oliver. Per essere un Purosangue il cui unico approccio alla fisica era Trasfigurazione e alla chimica Pozioni, era già un ottimo punto di partenza.

"Immagina di prendere questo tavolo e di dividerlo in pezzi sempre più piccoli" riprese a spiegare dopo un attimo di esitazione su quale materiale usare come esempio. "Questo tavolo è di legno, giusto? Due pezzi di tavolo sono sempre fatti di legno. E così anche cento pezzi di questo tavolo, anche se sono molto piccoli."

Fece una pausa per dare il tempo a Oliver di assimilare le informazioni, portando la penna alla bocca e finendo col mordicchiarne l'estremità senza nemmeno pensarci molto. "Fin qui tutto chiaro?"

Attese una sua conferma, quindi precisò:
"Ovviamente puoi applicare lo stesso concetto a qualsiasi altro elemento."

E nel parlare aveva finito con lo scarabocchiare una specie di cerchio un po' storto sulla pergamena e a dividerlo in una grigia dai quadrati sempre più minuti. Giusto per sottolineare il concetto.

"Dunque, a furia di dividere, arrivi a un punto in cui non puoi più andare avanti a meno di non perdere le proprietà dell'elemento di partenza" riprese, spingendo il disegno verso Oliver per fargli vedere che ormai sarebbe servito un microscopio per vedere i quadratini.
"Ecco, la quantità che hai prima che diventi impossibile dividere senza ottenere qualcosa altro si chiama molecola. Dividi una molecola e ottieni un atomo" concluse.

Aveva usato la spiegazione più semplice a cui era riuscita a pensare, un po' per aiutare Oliver, un po' perché anche a lei sarebbe risultato difficile esporre la faccenda in qualsiasi altro modo.

"Per esempio se dividi una molecola d'acqua ottieni due atomi di idrogeno e uno di ossigeno" aggiunse, usando l'esempio classico di tutti i libri di testo. E già che c'era, ecco che andava a tracciare un cerchio sormontato da altri due ai lati. "Più o meno, questa è una molecola d'acqua."

Era curioso informare un ragazzo dell'età di Oliver di qualcosa che i bambini Babbani apprendevano alle elementari. Ma, del resto, a voler girare la frittata, Oliver probabilmente sapeva già di pozioni e incantesimi a cinque anni. Come a voler dire, a ciascuno il suo.

"Ogni atomo si compone di protoni" - disegnò qualche cerchietto, segnando ciascuno con un "+" - " e neutroni" - seguirono altri cerchi, questa volto senza alcun simbolo. "Insieme formano il nucleo. E attorno al nucleo" la Tassina tracciò due rapidi ovali e su questi tanti puntini "viaggiano gli elettroni."

Non perse tempo a precisare che gli elettroni avevano carica negativa.

"Normalmente la loro carica e quella dei protoni si annulla a vicenda," commentò, finendo col disegnare un secondo atomo stilizzato giusto per pigrizia. "Ma gli elettroni di alcuni elementi sono più instabili degli altri e quindi diciamo che tendono fuggire. Quindi l'atomo che adesso ha meno elettroni avrà carica positiva e l'atomo che acquista elettroni prende carica negativa. Ora quando le cariche si muovono in maniera ordinata da un polo all'altro, ecco che abbiamo la corrente."




Non sono mai stata un genio in fisica quindi sono andata di wiki


Edited by - Gwen - - 3/5/2020, 10:47
730 replies since 26/9/2009