Tra Oriente e Occidente, Halloween | 2020

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view post Posted on 29/10/2020, 18:00
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Ambiente




in Vendita




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Descrizione Ambiente

Durante la notte di Halloween, per tutta Londra è notevole l'impegno che ogni abitante pone nel decorare il proprio giardino, l'ingresso di casa o di un negozio. Strade e stradine colme di zucche e scheletri, pupazzi di streghe e fantasmi, mentre bambini di tutte le età si aggirano travestiti ad accumulare dolcetti. Il Mondo Magico sa che dietro tutte quelle usanze si cela dell'altro, qualcosa che agli occhi dei babbani rimane nascosto; ma i maghi non sanno che quest'anno le tradizioni non saranno le stesse di sempre: avranno un pizzico di occidente ed una manciata di oriente, formando una pozione squisita per il palato.
Lungo le vie della capitale, invisibili ai babbani, ma visibili persino ai defunti, delle lanterne si allineano progressivamente, formando un percorso luminoso. Alcune fluttuano, altre sono posate per terra, appese sui muri o tra gli alberi. In fila tra loro vien voglia di seguirle per scoprire in quale luogo conducono, e qualunque mago decida di farlo si sarebbe accorto presto che qualcosa di invisibile faceva lo stesso. Qualsiasi percorso s'intraprende, il traguardo è univoco: Zarathustra.

Una volta messo piede all'interno del locale, salta subito agli occhi come lo spazio sia stato esteso con un incantesimo: gli espositori, che solitamente si trovano ad occupare il centro e le pareti del negozio, sono stati rimpiccioliti e riposti con cura nel magazzino; l'ambiente ricavato viene occupato da piccoli tavoli, rivestiti da tovaglie scure e decorazioni a tema, ognuno con un singolo candelabro nel centro. Anche il soffitto è stato incantato, di modo da mostrare il cielo esterno senza però alcun corpo celeste visibile poiché la nebbia e l'oscurità, tipiche di questa festa, ne nascondono il chiarore. La luce della sala è quindi flebile, proveniente da candele e lanterne, alcune delle quali fluttuano nella stanza, ma non sono sole poiché diverse maschere, apparentemente immobili, si alternano fra le decorazioni aggiunte per l'occasione: degli origami sono appesi lungo tutte le pareti, a forma di ragni, pipistrelli e scheletri. Attenzione però a non avvicinarvi troppo! I ragni potrebbero lanciarvi addosso stelle filanti (appiccicose, ma al profumo di ciliegio), i pipistrelli sbatteranno improvvisamente le ali e gli scheletri inizieranno a ballare.




Benvenuti alla festa di Halloween!
Come avete avuto modo di intuire, le tradizioni non saranno prettamente occidentali quest'anno: provate a cimentarvi anche nelle usanze orientali, la cui commemorazione dei defunti è parecchio diversa da quella che conosciamo, ma abbiamo cercato di fondere insieme questi miti per proporvi qualcosa di nuovo.

Tradizioni orientali: Cina e Giappone non festeggiano Halloween allo stesso modo (e nemmeno nella stessa stagione!), anche se le tradizioni di questa festa sono ormai giunte fino a lì. La loro commemorazione dei defunti avviene infatti in altri periodi dell'anno, ma il sentimento principale e comune ad entrambe è la convivialità: il ricordo non è permeato da un senso di abbandono e tristezza per coloro che non ci sono più, il tutto è vissuto con estrema serenità e particolarmente da festeggiamenti. Ad esempio in Giappone (da cui sono state ispirate gran parte delle idee per la festa), durante i giorni dell'Obon, i defunti vengono considerati in viaggio per raggiungere le proprie case terrene e lo fanno grazie ai Mukae-bi ("fuochi di benvenuto"), che costituiscono la guida per aiutare le anime dei defunti a trovare la strada, di modo da poter festeggiare con i propri cari. L'ultimo giorno della festa (Daimonji) si salutano i propri affetti defunti, che ritornano nel regno dei morti grazie alle Okuri-bi ("fuochi di accompagnamento"), ovvero delle lanterne che vengono solitamente lasciate navigare su corsi d'acqua, come accompagnamento nel viaggio di ritorno.

Ambiente On GdR: Immaginiamo Zarathustra con le solite misure anti-babbano e come un negozio di per sé di media grandezza (55-60 metri quadrati, circa), che come avete potuto leggere nella descrizione, è stato "leggermente" ingrandito - un po' come la tenda da campeggio Weasley - fino a raggiungere una metratura di 100 metri quadrati su per giù. Il soffitto incantato permette un accesso diretto con l'esterno, utile per uno degli articoli che vi verrà fornito in omaggio..!

Come arrivarci: Per la festa non abbiamo creato nessun invito formale, ma all'incirca dopo le ore 18:00 del 31 ottobre, le lanterne descritte faranno la loro apparizione per tutta Londra, permettendo ad ogni mago o strega (e ai defunti, come vuole la tradizione orientale) di vederle e seguirle verso la dimora della festa.

Cibo e oggettistica: Il banco di Himiko's Taste, fornitore del catering, si troverà sulla parete lunga del fondo del locale, mentre sul bancone classico, dove si trova la cassa, e sulla parete accanto si potranno notare gli articoli a tema in esposizione e reperiti dal proprietario del negozio.
Qui sulla sinistra trovate i link alle informazioni sul catalogo speciale e sul menù offerto per l'occasione. Qualora si desiderasse acquistare articoli classici made by Zarathustra, si potrà visionare un breve catalogo cartaceo, facendo riferimento alla pagina principale del topic del negozio.

Maschere: Per accomunare le tradizioni orientali a quelle occidentali si è deciso di considerare l'usanza del travestimento e come tale alcune famose maschere orientali, insieme ad una conoscenza tipica occidentale, saranno presenti alla festa sotto forma di decorazioni. Dopo una certa ora però cominceranno a muoversi, alternandosi, fino a prendere vita e mostrarsi come i demoni che sono, per spaventare intrattenere gli ospiti, in maniera comunque intangibile (come i fantasmi di Hogwarts).

PS: se siete da mobile, abilitate la modalità desktop e cliccate sulle immagini delle maschere per la descrizione ♥


Jack O`Lantern
Un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che una sera in un pub incontra il Diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente, Jack riesce a sfuggirli più e più volte. Soltanto dopo molti anni i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il Diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack, che durante la propria vita commise così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all'Inferno, venne scacciato dal Diavolo che ricordava bene il loro patto, ben felice di lasciarlo errare sulla Terra come anima tormentata.

Han`nyaUna donna che non lasciava traccia del proprio passaggio, solo l'incanto dello sguardo data la sua estrema bellezza. Il suo spirito era libero, puro, gentile e conscio dei tormenti inflitti agli spasimanti.
La leggenda narra che si innamorò di un samurai; quell'amore forte e incondizionato che, se mal alimentato, sfocia in truce angoscia fino a raggiungere, candidamente, l'odio più profondo. Questa è divenuta quindi il demone della gelosia, una gelosia che trova origine dalla vanità delle proprie virtù di donna.
Hannya ora è orrida, putrida, non desidera più conoscere il sorriso di un uomo, ma ne provoca con soddisfazione il pianto, la paura, il tormento.

Yuki-onna
Secondo alcune leggende è lo spirito di una donna morta assiderata tra la neve. È allo stesso tempo bellissima e serena, eppure spietata nell'uccidere gli incauti viandanti. Lo scopo di questo demone varia di storia in storia: talvolta si accontenta della morte della sua vittima, altre volte ha tratti vampireschi e priva le vittime del loro sangue o della loro forza vitale; più spesso si comporta come un succubo e seduce gli uomini per sottrarre la loro energia, oppure per congelarli attraverso un bacio o un rapporto sessuale.

Tsukumogami
Sono per lo più spettri derivanti da oggetti antichi che acquisiscono un proprio spirito ed una identità. La leggenda narra che, dopo una vita di servizio durata quasi cento anni, gli utsuwamono o kibutsu (contenitori, attrezzi e strumenti vari) ricevono un'anima, così da divenire vivi e senzienti. Ne esistono diversi in base all'oggetto e tendono ad arrabbiarsi quando sono trattati in maniera irresponsabile o con spreco.




Oggetti in Vendita

Coda della Kitsune20 Galeoni
Si tratta di una pelliccetta, applicabile al mantello o più semplicemente all'abbigliamento scelto; uno dei poteri della Kitsune è quello di creare illusioni e irretire la mente, pertanto questo capo riesce a rafforzare l'esito di incanti illusori e confondenti. Utilizzabile una volta per quest.+3 PM
+2 PC
Cappello Tanuki18 Galeoni
I Tanuki fanno parte della tradizione e dei miti giapponesi sin da tempi antichi; si pensa siano animali dispettosi, scherzosi, un pò maliziosi ma anche goffi e distratti. Questo Cappello, di paglia intrecciata alla perfezione, protegge colui che lo indossa dalle Fatture Semplici. Utilizzabile una volta per quest.+2 PS
+2 PC
Ciondolo Akashita12 Galeoni
Appare come una bestia con mani artigliate e volto peloso, con la maggior parte del corpo nascosto da una nuvola nera. Nella sua bocca aperta c'è una grande lingua. Rappresenta un demone della mitologia giapponese e permette per pochi minuti di comprendere brevi stralci di conversazioni in lingue non magiche e sconosciute a chi la indossa.+1 PS
+1 PM
Bracciale Yūrei16 Galeoni
Gioiello dal cinturino in cuoio, porta incastonato in una piccola sfera di vetro infrangibile un fluido argenteo, il cui potere è connesso alla presenza di spiriti e spettri. Se colui che lo indossa si trova nei pressi di uno Spirito, ad esempio, il fluido diviene gassoso e si connota di sfumature dal bianco al rosso, attraverso tonalità intermedie, che ne certifica la pericolosità.+1 PS
+1 PM
+1 PC



Menù

Capillari oculari10 Falci
Una porzione di spaghetti di fagioli neri, conditi con spezie e uova sode.
Effetto magico: concederà la visione dei defunti che sono presenti alla festa, senza però poterli udire. L'effetto dura fino alla digestione della portata.
Fantasma a tre vie5 Falci
Un unico futomaki di riso e alga nori.
Effetto magico: rende le proprie gambe di vapore, permettendo per qualche minuto di fluttuare come fantasmi a pochi centimetri da terra.
Denti battenti11 Falci
Una portata a scelta tra: 3 piccoli onigiri di riso, ripieni di carne (maiale, manzo e pollo) oppure 2 nigiri con salmone e tonno; conditi con foglie di radicchio, alga kombu, cetrioli e melograno.
Effetto magico: ogni morso causa, per pochi secondi, un effetto tremolante e rumoroso della propria mandibola, come dei perfetti scheletri.
Portata tombale10 Falci
Una portata che comprende: 3 Hosomaki (polpettina di riso cilindrica, sorretta da alga nori e ripiena di tonno); 3 Nigirizushi (polpetta di riso pressata a mano con rafano e cetrioli); 3 Futomaki (polpetta di riso cilindrica, sorretta da alga nori e ripiena di uova di lompo, surimi e avocado).
Effetto magico: nessuno.
Cervello di riso5 Falci
Un dolce di riso soffiato al sapore di marshmallow.
Effetto magico: aumenta per pochi secondi le capacità cognitive, rendendo tutti e cinque i sensi più efficaci, ma dopo si resterà per alcune ore con un unico zombie-pensiero: *Cervellooh*.
Mele caramellate5 Falci
Le tipiche mele immerse nello sciroppo di zucchero, servite direttamente su di un bastoncino.
Effetto magico: ogni morso aumenterà l'eco della propria voce, rendendola più spettrale e sinistra.
Caramelle scruta-anima3 Falci
Caramelle a forma di bulbo oculare e al sapore di thé verde o saké (a scelta, ma quelle al saké sono vendute solo a chi ha già compiuto la maggiore età).
Effetto magico: faranno diventare gli occhi come quelli dei ghoul (la parte bianca diventa nera, mentre iride e pupilla assumono una colorazione rosso sangue), dura fin quando la caramella persiste nella propria bocca.
Bevande2 Falci
A scelta tra:
☗ Tè al gelsomino (foglie di tè verde cinese profumate con fiori di gelsomino) [analcolico]
☗ Bevanda effervescente (bevanda gassata con un piacevole retrogusto di lime) [analcolico]
☗ Shaoxing (huangjiu, vino cinese fermentato dal riso) [alcool 15%]
☗ Maotai (liquore baijiu, distillato di sorgo e frumento) [alcool 54-55%]
"Sai di aver vissuto in Cina a lungo quando hai bevuto un ottimo bicchiere di Bai Jiu"NB: per i minorenni è concessa la vendita solo di bevande analcoliche.


Per ogni acquisto una lanterna in omaggio, da lasciare levitare per accompagnare i propri cari.
Effetto magico: non appena viene accesa sarà possibile, per pochi minuti, vedere lo spirito del defunto a cui viene dedicata.


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[credits anche a Marta Bennet per le idee proposte!]
 
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view post Posted on 31/10/2020, 13:36
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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Con un sorriso soddisfatto e le mani a cingere i fianchi, Thalia osservava il loro operato, estasiata per la nuova veste del negozio. Un leggerissimo profumo di cannella si levava dalle candele accese per creare un’atmosfera autunnale e il silenzio aveva colmato lo spazio lasciandole entrambe senza fiato. Clarisse - la nuova Garzona per la serata in programma - le era rimasta accanto per tutto il tempo, aiutandola nell’impresa. Paziente e creativa era stata un acquisto fondamentale per il negozio che lei ed Elhena gestivano in pectore quasi a tempo pieno, trovando soluzioni che lei - troppo stanca - aveva smesso di cercare. L’incanto di adesione aveva retto egregiamente, sostenendo i teli di seta nera e liscia alle travi del soffitto, nascondendole e dando loro il senso di oscurità profonda che, con la notte, si sarebbe acuito; le candele all’aroma di cannella erano state una sua idea. Ora dovevano aspettare solamente il catering e tutto sarebbe stato perfetto. Per quanto fosse abituata alle feste non le era mai piaciuto di doversene occupare in prima persona: troppe cose a cui dover pensare, troppe preoccupazioni e la ricerca di soluzioni alternative a problemi inesistenti l'avevano dissuasa in molte circostanze passate. Il presente, però, era differente da qualsiasi altro evento occorso: aveva bisogno di quell'ansia, di quell'agitazione spasmodica che precede i grandi eventi e che costringe a mettere da parte le personali difficoltà a fronte di un benessere generale. Così era stato facile introdursi nell'ufficio del proprietario e chiedergli udienza, provando a smussare gli angoli di quello che aveva sempre ritenuto un caratteraccio. In verità, la risposta ricevuta l'aveva sorpresa e, anzi, estasiata: lei ed Elhena si erano conquistate la sua fiducia e, pur dubbioso per le lanterne disseminate lungo le strade di Londra, aveva convenuto nel voler fare qualcosa di diverso per quell'anno speciale. Non aveva fatto domande, anzi, si era detta di dover cogliere la palla al balzo, prima che cambiasse idea. Così, il mattino seguente, aveva intercettato Gwen Nieranth mentre usciva dalla propria stanza nel dormitorio e, in gran segreto avevano parlottato per ore, più o meno seriamente, sull'organizzazione dell'evento. Così Himiko's Taste era entrato a far parte di un progetto nato per fornirle una distrazione vera e propria. «Non ci credo che ci siamo riuscite.» e mentre lo diceva, la porticina che conduceva all’ufficio del proprietario e al retro si era aperta cigolando. Nessun effetto speciale, Zarathustra era soltanto un vecchio negozio per maghi collocato a poca distanza da Diagon Alley. «Moran.» la voce imperiosa dell’uomo l’aveva costretta a voltarsi, ancora con quel sorriso ebete e soddisfatto che segue le grandi imprese «Rivoglio il negozio pulito ed efficiente lunedì... è tutto chiaro?»
Aveva annuito decisa, scoccando a Clarisse un sguardo carico di determinazione e aspettative, mentre lui le superava e se ne usciva dalla porta principale con una smorfia divertita. Per quanto tenebroso fosse, si era adoperato quanto loro per la riuscita della serata, cercato ninnoli e oggetti che potessero essere utili ad aumentare il giro d'affari di Zarathustra. «Ora che ci penso, meglio che faccia scorta di qualche oggettino particolare. Anche perché alcune cose faranno sicuramente parte dell'abito per la serata. Vieni, dammi una mano!»
Il sacchetto di galeoni aveva tintinnato sonante, mentre una mano arraffava un Anello Vegvisir e la Coda della Kitsune, un orpello che si diceva aumentasse il potere di alcuni incantesimi. Poi era seguito tutto il resto: ogni oggetto su misura nella serata sarebbe finito nel suo baule, lo aveva saputo dal primo momento in cui le sue dita avevano sfiorato con stupore il Ciondolo Akashita, che prometteva di comprendere le lingue straniere babbane come se fossero la propria. «Farai un figurone.» furono le uniche parole ad uscire dalla bocca di Clarisse, mentre entrambe imboccavano la porta e se la chiudevano alle spalle. Tutto era pronto.

*

La serata si preannunciava fantastica: le strade pullulavano di Babbani che non potevano vederli all'interno del negozio, grazie alla magia dissimulativa, e le lanterne - visibili soltanto alla popolazione magica - gettavano ombre aranciate sui marciapiedi. Lo staff di Zarathustra aveva collaborato strettamente con quello di Himiko's per rendere tutto speciale e ora che il progetto aveva preso davvero forma, era quasi meglio di come lei stessa l'aveva immaginato. Oriente e Occidente si fondevano insieme nella miglior tradizione, attraverso le decorazioni, gli abiti particolari e l'incredibile varietà di cibo e bevande offerte dal ristorante. «Sono così fiera di noi.» avrebbe sussurrato ad Elhena, Gwen ed Alice, mentre si apprestava ad aprire la porta affinché un refolo d'aria fredda mitigasse il calore naturale dell'interno. Una maschera le era appena sfrecciata davanti facendola sobbalzare, soffermandosi a mezz'aria e facendole delle smorfie terribilmente spaventose. Quella era stata un'idea delle ragazze di Himiko's ed era certa che molti degli avventori avrebbero apprezzato... prima che il piatto gli fosse portato via da sotto il naso. Il legnetto di salice si levò allora da un cinturino di cuoio che aveva stretto in vita, per puntare direttamente ad una radiolina appartenente al proprietario: ficcando il naso dove non avrebbe dovuto l'aveva trovata per puro caso ed era riuscita a farla funzionare di nuovo. Praticamente un miracolo di Halloween. Stringendosi nella sua pelliccetta al collo e negli abiti che ricordavano le antiche divinità irlandesi della Morte e della Vita, Thalia era tornata subito insieme alle altre. Attendevano con ansia che la festa cominciasse.



Benvenuti alla Festa di Halloween: Tra Oriente ed Occidente!
Siete invitati a divertirvi, mangiare bene e bere molto, ma soprattutto a fare acquisti folli di articoli validi solamente per la serata evento o di quelli provenienti dal catalogo generico.

A servirvi ci saranno occasionalmente Thalia ed Elhena per Zarathustra e Gwen insieme ad Alice per Himiko's Taste. Qualora i nostri PG fossero impegnati in interazioni complesse, a servirvi ci saranno due garzoni per ciascun negozio, perciò non temete!




@Elhena
Approfitto subito per far acquistare a Thalia tutto il set di oggetti "orientali" e un Anello Vegvisir.
Totale: 91 Galeoni
Thalia Jane Moran | 18 Y.O. | Tra Oriente e Occidente
 
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view post Posted on 1/11/2020, 10:53
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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CamilleDonovan
Tassorosso | Studentessa I anno | 11 anni | scheda | Outfit, | ♪XwFHG5M "Tutti abbiamo diritto a un bello spavento”
Era la prima grande festa di Halloween a cui partecipava ed era molto emozionata, ma soprattutto felice di concedersi un po' di svago dopo le varie ore di studio delle giornate precedenti; per l'occasione Camille si era mascherata da vampiro, la creatura sovrannaturale che più amava.
Aveva raggiunto la location della festa seguendo le lanterne che illuminavano il percorso; una volta entrata nel negozio si ritrovò in un ambiente addobbato in maniera impeccabile per l'occasione, addirittura il soffitto era stato incantato in modo da vedere il cielo stellato, anche se attraverso la nebbia.
Erano esposte come decorazione persino delle maschere tradizionali giapponesi a cui Camille, incuriosita, si avvicinò per osservarle meglio; *Caspita, sono davvero meravigliose* pensò.
Girovagando per il locale notò con piacere che c'erano alcune sue concasate ad occuparsi dell'organizzazione, dalla vendita degli articoli esposti per l'occasione al catering, così si avvicinò per complimentarsi con loro -Ragazze complimenti, avete fatto un lavoro splendido, adoro le decorazioni e il menù è veramente invitante-.
Così dicendo si avvicinò al tavolo del buffet per prendere qualcosa da mangiare e da bere, c'era davvero tanto tra cui scegliere e Camille era veramente indecisa....




Giuls || © harrypotter.it



Camille prende caramelle scruta anima al thé verde (3 falci) e da bere thé verde (2 falci)
 
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view post Posted on 2/11/2020, 13:35
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Alice Mcryan Himiko's maid
Kitsune: strettamente accomunate alla figura di Inari, il kami shintoista della fertilità, dell'agricoltura e del riso: esse sono al suo servizio col ruolo di messaggere, e tale veste ha rafforzato il significato soprannaturale della volpe. Sono un tipo di yōkai, ovvero un'entità spirituale, e la parola "kitsune" è spesso tradotta in "spirito di volpe". Tuttavia ciò non significa che le kitsune siano dei fantasmi, né che siano fondamentalmente diverse dalle normali volpi: in questo contesto la parola "spirito" è usata per riflettere uno stato di conoscenza o illuminazione, quindi tutte le volpi longeve sono in grado di acquisire abilità soprannaturali.

Alla sua prima vera festa di Halloween Alice lavorava. Aveva partecipato all’organizzazione dell’evento, e adesso correva da una parte all’altra vestita da Kitsune.
Lavorare con Gwen era uno spasso: vedere come si muoveva in mezzo agli altri membri di Himiko’s era fantastico, soprattutto io cuoco. Lui già doveva preoccuparsi della cucina ma vedere Gwen come lo bombardava di domande sul menù, sui costumi e tutto la faceva sbellicare dalle risate.
In tutto ciò si chiedeva una cosa: ma Himiko?non si era fatta vedere neanche oggi, e dire che sperava così tanto di incontrarla..

Vabbè, non era il momento di rimuginare su queste cose, era arrivata la prima cliente dell’evento.
La osservò un momento mentre decideva, e quando le fece la sua richiesta Alice le preparò velocemente, ma in modo accurato, un sacchettino con le caramelle e una bella tazza di thé verde.

Al che, si rivolse alla ragazza e le disse:
molto bene, ecco a te i tuoi acquisti, sono 5 falci in totale!
E le porse gli acquisti. Poi la guardò, sorrise e aggiunse:
spero che ti diverta all’evento, e mi raccomando, torna a trovarci se passi dalle parti di Himiko’s Taste! Buona festa


sR1XCiM

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view post Posted on 3/11/2020, 03:46
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"Gran Sacerdote del Tempio della Pizza"

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» Londra

Ariel era ufficialmente in missione segreta.
Sul calendario appeso nella sua camera da letto era stata cerchiata più volte con pennarelli multicolore la data del 31 Ottobre e la piccola scritta "Missione di Soccorso" riportata subito sotto.
La sua missione, a quanto pare, era ambientata nella bella Londra, decorata qua e là da zucche e decorazioni a tema.
Giunta a Diagon Alley tramite metropolvere, si diede una rapida pulita alle vesti con un colpo di bacchetta prima di dirigersi verso le trafficate strade di Londra.
Era assolutamente dimenticabile, facile da non notare in mezzo alla calca di ragazzi in costume e bambini in festa.
I capelli bianchi, freschi di schiaritura da pozione, erano schiacciati sotto un cappello da strega che una volta tanto non avrebbe attirato l'attenzione di nessuno e il corpo sottile era stato avvolto da un maglione ardesia le cui maglie erano larghe abbastanza da far intuire portasse un vestito nero subito sotto.
Un paio di anfibi neri, i soliti, le cingevano parte dei polpacci, lasciando intravedere il reticolato delle calze e parte della gonna nera che componeva il vestito, sovrastata quasi totalmente dal maglione.
L'unica nota particolare era il grosso zaino da viaggio sulle spalle, apparentemente quasi-pieno visto come le spalle erano contratte per reggerne il peso.

Non che fosse importante farsi notare per lei: era lì per una missione importantissima!
La stessa che la portò a trovare per sbaglio una fila di lanterne. Non si accorse di averla seguita se non fino a quando non finì con la testa oltre la soglia della bottega magica.
«OH? OH?!»
Se fra i babbani non spiccava facilmente quella notte, era fuori luogo fra i maghi esattamente nell'unica notte dell'anno dove avrebbe potuto indossare le sue solite stramberie e passare inosservata.

No, non aveva idea ci sarebbe stata una festa da Zarathustra, o avrebbe potuto pensare di mascherarsi un po'. L'unica cosa di particolare che aveva, oltre all'estere vestita normalmente, era quella di esser truccata (cosa che faceva raramente): rossetto rosso scuro e un sottile velo di mascara e matita agli occhi; niente di troppo complesso ed elaborato, ma utile a non farla passare come suo solito per una studentessa di Hogwarts e più come un'adulta.
«Own diamine, ora dovrò esplorare il posto per forza»
Un piccolo pit-stop prima della missione non avrebbe fatto male a nessuno, no?

» Zarathustra – Banco Himiko's Taste

«Ok, Ariel: guarda un po' di tutto e poi scappa che hai una super super missione!»
Si diede uno schiaffetto sulla guancia come monito per rimanere sveglia e vigile, mentre si muoveva saltellando fra i clienti, scansando quelli più vicini per paura di tramortirli col suo zaino.
«Con permesso, excusez moi Si sarebbe fatta strada tra i presenti per raggiungere i tavoli dove la merce tematica della bottega ospite e Himiko's taste avrebbero attirato la sua attenzione.
Proprio mentre era diretta verso il cibo, adocchiato per fortuna con la coda dell'occhio, uno degli origami ragno appesi lì vicino decise in quel momento di animarsi al passaggio del suo cappello a punta — dannatamente troppo vicino — rilasciandole contro una finta ragnatela di stelle filanti appiccicose.
«PFFT. AHAHAHA.» invece di indignarsi, lei, si ritrovò con lo scoppiare a ridere fragorosamente davanti alle commesse di Himiko's Taste, mentre si ripuliva la guancia dai fili con la mano sinistra.

«Fate per caso confezioni da portare via? Dovevo andare a trovare un'amica: sono sicura le farebbe piacere qualcosa da mangiare. Anche perché sembra tutto super fichissimo.»
Parlava velocemente, seguendo il tempo con cui il suo sguardo saltava da una leccornia all'altra, leggendone le descrizioni.
Indicò così i futomaki di riso congiunti «Due di quelli.» la mano si spostò ad uno dei vassoi accanto «Una portata e ... due mele caramellate.» Concluse, mentre lentamente cercò di far scivolare lungo il braccio destro lo zaino, quanto le bastasse per mantenerlo contro il costato e poter estrarre dalla tasca frontale il borsellino con i suoi soldi.
«Se dice che non è possibile impacchettarli, dice potrebbe trovarmi un sacchissimissimo di tovaglioli di carta? Li spingo forte forte al fondo in un burrito di carta per non rovinarli, che ne pensi?»
Noi pensiamo fosse un'idea orribile, disgustosa, ma la regia era ed è impotente.

// Una Ariel in missione prova a comprare:
x2 Fantasma a Tre Vie (10 falci)
x1 Portata Tombale (10 Falci)
x2 Mele Caramellate (10 Falci)
Per credo un totale di 2 Galeoni e 6 Falci.

Questa pazza ha provato a chiederli da portare via, ma se non fosse coerente on-game avete il diritto di ficcare pure il sushi nei tovaglioli come da alternativa proposta rido tantissimo.

 
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view post Posted on 3/11/2020, 14:56
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Elhena Attwater
‹ Tassorosso ‹ 18

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"Sai," Elhena inclinò la testa all'indietro per controllare che un festone appena fatto lievitare fino alla sua sede finale non si staccasse, "sarà strano partecipare a una festa di Halloween senza essere dietro a un bancone a vendere dolci."
Guardò Thalia e Clarisse una alla volta, sebbene la frase fosse principalmente diretta alla Caposcuola Tassorosso e, da qualche mese, collega. Per anni Elhena aveva servito presso la più celebre pasticceria e gelateria di Diagon Alley - e probabilmente anche di tutta l'Inghilterra - ma quando un posto si era liberato presso Zarathustra, qualcosa aveva chiamato la Tassina. Forse, si era detta, era arrivato il momento di un cambiamento, la necessità di compiti più entusiasmanti del servire frullati e fette di torta.
Zarathustra era tutt'altro ambiente. Gli oggetti sui suoi scaffali vibravano di magia, oggetti importanti e potenti.
Anche quelli nuovi, arrivati freschi freschi da un fornitore giapponese parevano particolarmente interessanti.


"Comunque, sì, direi che abbiamo fatto un bel lavoro."

Da parte sua, era particolarmente interessata alla collaborazione con Himiko's Taste. Uno, ci lavorava Gwen, e quello per Elhena era già un punto a favore. Due, Elhena aveva avuto modo di assaggiare i piatti del ristorante magico sino-giapponese di Londra e l'esperienza aveva lasciato un piacevole ricordo alle sue papille gustative. Da quel giorno d'estate, purtroppo, non c'erano più state occasioni per ripetere la visita, fosse solo per un pranzo veloce, e ora la ragazza sperava un po' che la festa potesse offrire la possibilità di gustare qualche involtino primavera.

Sbirciò mentre Thalia si avvicinava alla cassetta dei ninnoli.
"Eh, magari dopo ci faccio anche io un pensierino," le disse, prendendo l'appunto mentale di aggiornare la spesa dell'altra ragazza prima di uscire per tornare al castello al volo a prepararsi.

***

In piedi nel negozio ora perfettamente addobbato per la festa, il profumo dei manicaretti di Himiko's taste che già le facevano venire l'acquolina, Elhena controllò che il colletto del vestito a righe bianche e nere fosse ben dritto.
"Dai, sì," rispose a Thalia, guardandola cona la coda dell'occhio, "abbiamo fatto un bel lavoro". Nemmeno il tempo di finire la frase che una maschera dal lungo naso e la bocca storta in un ghigno le si parò davanti. Vista per bene non era poi così spaventosa - Elhena credeva di aver visto di peggio - ma l'essere colta alla sprovvista le fece comunque saltare il cuore in gola.

E dire che aveva scelto come costume quello di uno spettro abituato a simili apparizione. Si chiese poi quanti l'avrebbero riconosciuta - dopotutto il personaggio era stato inventato da un Babbano. Sempre che non fosse stato influenzato da qualche magia che la squadra Obiviatori non era stata in grado di cancellare completamente.

Si passò al volo una mano tra i capelli per assicurarsi che fossero ben spettinati prima di recuperare uno specchietto dalla tasca del vestito e controllare il trucco. Annuì soddisfatta. Sì, le pareva che fosse tutto in ordine. Avrebbe fatto un giretto, lasciando Clarisse a occuparsi di Zarathustra, prima di tornare a badare alle vendite per un po'.


 
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view post Posted on 3/11/2020, 15:13
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𝑤𝑒'𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙 𝑚𝑎𝑑 𝘩𝑒𝑟𝑒

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12 anni • studentessa • I anno • Serpeverde • Scheda


Non si sentiva così entusiasta dalla partita di Quidditch cui aveva partecipato. Adorava la festività di Halloween, in cui aveva modo di travestirsi e godere della visione di caramelle, cibo a tema. Ma non era solo il cibo ad attirare la giovane Serpeverde, bensì anche il senso d'orrore e divertimento insieme della giornata stessa, con la presenza di fantasmi, ragnatele, ragni, pipistrelli, morti viventi.
Cosa c'era di meglio della suggestione e dell'adrenalina di Halloween? Nulla, per Lyvie superava anche il Natale.
E così la mora si cimentò subito nel cercare il costume perfetto, essendo quella la sua parte preferita dell'intera festa, oltre a quella di passare un po' di tempo spensierato assieme ai suoi amici. Non sapeva chi ci fosse stato alla festa, ma era ben sicura di fare comunque nuove amicizie, nella maniera più selettiva possibile com'era solita fare. Il vestito che scelse non fu per niente semplice da realizzare, ma ben presto riuscì a recuperare il necessario per portarlo in vita (x) - proprio come fece il dottor Finkelstein -: trovò particolarmente difficile solo mettere le lentine ma, infine, riuscì nel suo intento. Era spaventosa la somiglianza col personaggio di Sally, per cui poté ritenersi soddisfatta del risultato ottenuto. Quella era la prima festa di Halloween cui aveva mai partecipato in vita sua, senza la presenza dei suoi familiari. In quel momento si sentì "grande", non avendo bisogno di nessun accompagnatore maggiorenne, poteva fare tutto quello che voleva.
Dopo essersi finalmente preparata, la giovane Serpeverde seguì le lanterne per raggiungere la location della festa, Zarathustra. Non era mai entrata nel negozio prima di quel momento, e quel che vide la lasciò a bocca aperta. L'interno del negozio sembrava molto, ma molto più grande rispetto all'esterno stesso; Lyvie non poté che pensare si trattasse di un incantesimo. C'erano dei tavoli con decorazioni a tema, il soffitto era stato incantato per rendere l'atmosfera ancora più realistica e spettrale. Notò immediatamente gli origami appesi lungo le pareti, che davano un tocco in più al negozio stesso.
La curiosità la colse immediatamente e così prese a camminare tra le persone presenti, cercando nel frattempo i suoi amici. Nell'attesa doveva pur far qualcosa, dunque si avviò al banco di Himiko's Taste, date le intenzioni che aveva di spendere già i propri Galeoni, sebbene sapeva che dovesse darsi una regolata. Si era data da fare durante la partita di Quidditch.


« Ciao! Chiunque abbia organizzato questa festa merita tutti i miei complimenti, è bellissima! » attaccò bottone col garzone di turno, com'era solita fare quando era di buon umore.
« Beh, prendo una porzione di Fantasma a vie tre. Grazie mille. » aggiunse subito dopo e senza troppi convenevoli, recuperando i propri falci.
Si fiondò ben presto anche al bancone degli oggetti in vendita. Che aveva da perdere?


« Per me un Cappello Tanuki, grazie! »


PS: 110 • PM: 56 • PC: 52 • EXP: 3





Lyvie acquista quindi:
1x Fantasma a tre vie (5 Falci)
1x Cappello Tanuki (18 Galeoni)

Grazie!  :fru:
 
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view post Posted on 3/11/2020, 16:26
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3d4e0ed130f579411f62e00236092f9b
Non è Halloween, senza qualcuno che dica che è una festa americana.
Halloween era arrivato, sììì che bello! Il travestimento di Siri di certo non era poi tanto stravagante, ma aveva aggiunto quel tocco da posseduta che l'aveva resa immediatamente la preferita dei suoi genitori. Pardon, era figlia unica, ovvio che finiva così. I suoi genitori non volevano partecipare a quella festa, vuoi che fossero impegnati per il lavoro, vuoi che volevano passare la giornata normalmente, andò un po' così. Per Siri era la prima volta che passava quella festività da sola, ma avrebbe voluto farsi vedere dai suoi parenti. Mostrare il suo look, con quella sua corona di spine in testa, le frecce conficcate nel torace, insomma cose normali. Dopo la "grande" preparazione, la giovane seguì le lanterne che secondo le istruzioni della festa, l'avrebbero portata a destinazione. Un negozietto, bello grande dall'esterno e che sembrava enorme dall'interno. Tale congettura non tardò preso a concretizzarsi, visto che entrando all'interno rimase a bocca aperta dinanzi a tanta grandezza e perfezione. Il luogo in cui si teneva era davvero bello, non solo da vedere, ma anche dai vari odori del cibo che si sentivano, dall'ambiente molto horror, però senza scendere troppo nel banale. Si sentiva davvero tanto l'ambiente festivo e non le dispiaceva affatto. Dinanzi ai suoi occhi poté notare i banconi riservati al cibo e agli accessori, ovviamente tutto in vendita, ma vi erano anche persone che conosceva, chi più e chi meno. La ragazza vampiro, sempre dei Tassorosso, una cliente che aveva visto al Safarà, Thalia che si trovava lì dietro a vendere un bel po' di roba, insomma.. la gente c'era e tra le tante anche Lyvie, sua grande conoscente che si stava accingendo a comprare degli accessori.
«Davvero una bellissima festa, bei vestiti anche tutti gli altri. Si sente davvero tanto l'atmosfera di Halloween e la componente horror, mi piace davvero.» poggiò una mano sulla spalla di Lyvie, come a volerle dire che era lì e al tempo stesso senza toglierle quel chilo di trucco che la rendeva una perfetta bambola zombie o quel che doveva sembrare agli occhi di molti. «Compro un bracciale Yurei e due ciondoli Akashita. Uno dei quali lo faccio come regalo per Lyvie, ovviamente pago io. Per l'angolo di cibo direi una portata tombale, giusto per mangiare qualcosa.» compere su compere, sembrava di essere una donna in carriera, ma l'unica carriera che realmente aveva era quella del deprimersi nell'aver fatto un costume che in confronto ad altri era simile all'utilità del limone che si mette vicino alle patatine fritte. Cioè..niente, visto che nessuno mette del limone vicino alle patatine fritte.


Siri Jensen | 12 anni | Tassorosso | X


Acquisti di Siri:
2x Ciondolo Akashita (24 Galeoni in totale - 1 di essi è in regalo a Lyvie Synfenir)
1x Bracciale Yurei (16 Galeoni)
1x Portata Tombale (10 Falci)
 
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view post Posted on 5/11/2020, 16:11
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Corvonero
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Maschere Kitsune: Kitsune (狐) è la parola giapponese per "volpe". Secondo la mitologia giapponese la volpe è un essere dotato di grande intelligenza, in grado di vivere a lungo e di sviluppare con l'età poteri soprannaturali. Le kitsune sono conosciute per possedere una grande intelligenza, poteri magici e per essere in grado di vivere a lungo. Esse sono un tipo di yōkai, ovvero un'entità spirituale, e la parola kitsune è spesso tradotta in "spirito di volpe".
死人に口なし


Alice Lastrange
IV Anno - Corvonero - Scheda
Il
sole salutava nostalgico il paesaggio inondando di rosso tutto il giardino del castello, dall’alto della torre di Divinazione Alice osservava incantata quello spettacolo di colori, troppo presa da esso per dar peso alle caotiche chiacchiere delle sue compagne di stanza.
Oggetto di discussione era l’imminente festa di Halloween che, diversamente dagli anni passati, non si sarebbe tenuta al castello ma a Londra vicino ad un negozio di oggetti magici in cui Alice era andata qualche volta. Le feste in strada non la entusiasmavano però decise di dar loro un'opportunità, sarebbe stato un’ottima scusa per dar fondo ai suoi risparmi e fare un pò di shopping.
Dinanzi allo specchio, grandi pennellate cancellavano quel suo caratteristico colore olivastro dal viso lasciando spazio ad un tono nettamente più chiaro. Le ci vollero parecchi strati per raggiungere l'obiettivo che si era prefissata, rendendo la sua carnagione così chiara da sembrare non sua. Sul volantino appeso in bacheca si parlava di Oriente ed Alice non perse l’occasione per dare fondo a tutte le sue conoscenze su tale cultura per trovare il costume più adatto a lei. Ciocche di capelli furono aggiunte alle sua corta chioma che per l’occasione aveva visto i suoi ricci morire dopo moltissimo tempo, facendola sentire nuovamente una ragazzina di undici anni fissata con l’aspetto che lisciava i suoi capelli solo perchè i ricci la facevano sentire insicura. Quanto tempo sprecato.
Nuove pennellate dipingevano il suo viso, colori scuri che andavano in contrasto con lo sfondo bianco precedentemente creato, quando Megan fece capolino nella stanza, il suo sguardo sembrava ancora più cupo del solito ed Alice poteva solo immaginare quanto quel giorno potesse turbare il cuore della ragazza.
« Non vedo la necessità di fare tutto questa caciara, capisco l’entusiasmo ma credo sia esagerato solo per una festa di Halloween... disse la ragazza alle prese con il suo costume. Lo so, alla fine ho ceduto anch'io alla tentazione, ma solo perchè quel negozio mi ha sempre incuriosita » le sue parole si mossero leggiadre nel dormitorio, finalmente svuotato dalla presenza di ronzanti figure disturbanti, parole che potevano benissimo rimanere a mezz’aria come fossero parte di un discorso fatto a se stessa. Quasi si stupì nel sentire una risposta provenire caposcuola ma, nascosta dalla sua stessa chioma che stava acconciando per l’occasione, riuscì a dissimulare tale sorpresa.
« Daremo fondo ai un pò di risparmi allora » il suo sorriso fu presto dipinto da colori sanguinolenti che si sarebbero ripresentati un pò dappertutto: dall’abito, un kimono tradizionale giapponese, dalla tetra trama, alle decorazione tra i capelli fino ai suoi occhi che con delle lenti a contatto aveva colorato di un demoniaco rosso.
« Pronta! Nulla di troppo complicato insomma, solo una Geisha Kunoichi demoniaca Assassina, un classico insomma » afferrando la pochette e un kunai in plastica, che aveva sporcato di sangue finto, Alice diede un ultimo sguardo alla ragazza.
« Se decidi di fare un salto ci becchiamo, probabilmente mi troverai al primo bar li vicino » maschera alla mano l’ex prefetta oltrepassò la porta rispondendo con un semplice cenno della mano alla ragazza prima di incamminarsi

IcjSmLG

Il cielo si illuminava delle sue stelle più belle mentre i passi di Alice si facevano sempre più lenti mentre, nascosta dietro la sua maschera, osservava tutte varie decorazioni intorno a sé. Dai negozi alle abitazioni tutto gridava a gran voce “Happy Halloween” e doveva ammettere che ad ogni passo anche il suo umore si faceva sempre più a tema. Lanterne orientali apparvero sulla sua testa, a quanto detto esse avrebbero guidato i partecipanti fino al punto di ritrovo.
Zarathustra aveva aperto le sue porte per quella serata ricca di mistero, quasi non riconobbe il locale per quanto era addobbato, anche se era passato un pò di tempo dall’ultima volta che ci era andata. I suoi occhi furono ben presto attirati dagli oggetti in esposizione, alcuni era tanto particolari da metterla in difficoltà.
« Ma che m'importa » disse sottovoce, non le mancava di certo il denaro e lavorando aveva messo da parte anche bel gruzzoletto.
« Chiedo scusa, potrei avere uno di tutto per favore » la sua voce uscì distorta, aveva dimenticato di aver addosso quella maschera ma il garzone sembrò non farci caso e immediatamente si prodigò a sistemare quello che aveva richiesto. Spostando via quella piccola barriera Alice sorrise augurando buon lavoro dopo aver effettuato il pagamento, alla fine non aveva speso nemmeno così tanto quanto immaginava, a quel punto poteva buttarsi tranquillamente sul buffet.

Outfit

Costume: Abito tradizionale giapponese, un kimono rosso scuro e nero con dettagli color oro sporcato qua e là con del sangue, finto credo . Accessori: Maschera Kitsune, Kunai sporco di sangue, pochette rotonda in stile nipponico. Dettagli: Lenti a contatto che colorano di rosso l'iride e di nero tutta la parte circostante, unghie assassine e fiori tra i capelli.

code © Nhimoe

Alice acquista:
1 x Coda della Kitsune
1 x Cappello Tanuki
1 x Ciondolo Akashita
1 x Bracciale Yūrei
[In pratica uno di tutto]

Interazione con Meganì concordata, chiunque abbia voglia di interagire con Alice può farlo tranquillamente!
AAA Cercasi un Itachi per sterminare insieme un intero clan :flower:



 
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view post Posted on 7/11/2020, 21:56
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You can take the darkness out of the man, but you can't force him to step into the light.

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L'attesa del primo partecipante era snervante: era esattamente questo quello che più temeva. La disfatta. Il flop. La vergogna. Aveva coinvolto non solo Elhena, Clarisse e Victor - un ragazzo dalle spalle larghe sulla ventina -, ma anche Susan. Il suo Prefetto era rimasto entusiasta all'idea della festa, di come tutto fosse precisamente organizzato per unire culture tanto differenti. Era un'occasione più unica che rara. E le uniche persone nel negozio, al momento, erano i Garzoni fissi e quelli occasionali. Tamburellava le dita sul bancone, scoccando ad una Clarisse-mummia lo sguardo che doveva intendersi come Per Merlino e tutti i Maghi del Wizengamot. Perché non arriva nessuno? e la risposta doveva esser per forza un'alzata di spalle, poiché non v'era modo di scoprire quale fosse la verità. Cominciò a pensare che le lanterne fossero state spente, tagliate e lasciate volare nel cielo fumoso e oscuro di Londra. Ogni scenario vedeva Zarathustra vuoto. Sprecato. Inutile. La porta aperta doveva invitare chiunque a curiosare e, invece, faceva solo entrare aria fredda. Mentre un sospiro di troppo spezzava il suo buon umore e la sua allegria - di facciata, naturalmente, poiché di sicuro non si sarebbe potuta dire felice in quel periodo - ecco passi incerti attirare il suo sguardo. Gli occhi grigi intravidero una figuretta, un soldino di cacio insomma, che ben presto avrebbe riconosciuto come la signorina Donovan, acquisto di quel nuovo anno per Tassorosso. Avrebbe voluto abbracciarla, chiederle come fosse arrivata fin lì, ma il punto era un altro. Era così contenta che il messaggio si fosse sparso per la città che a nulla importava il regolamento. Non importa così tanto. avrebbe ammesso tra sè, andandole incontro. Le mise un braccio attorno alle spalle, in modo decisamente amichevole e fraterno, come raramente la si vedeva; inutile girarci intorno: stava premendo a quella maniera sulla socialità sperando di nascondere tutto ciò che restava del suo bisogno di comunicare. Più che segnali di fumo e una timida richiesta d'aiuto, quello era un vero e proprio falò. «Camille Donovan, benvenuta da Zarathustra!» Quella ragazzina le stava simpatica fin da quando, la sera prima, l'aveva incrociata davvero per la prima volta, scambiando con lei poche parole. «Mangia tutto quello che vuoi, d'accordo? Offro io.» e così aveva attirato l'attenzione delle ragazze di Himiko's Taste per sancire l'accordo. Nulla di più di una semplice gentilezza, si disse. In fin dei conti, erano lì per mangiare e divertirsi, senza dimenticarne la ragione.

Piano piano il negozio era andato riempiendosi di volti noti ed altri meno. Una ragazza più grande - ma nemmeno troppo - con un accento francese da far rizzare i capelli in testa, aveva attraversato velocemente la stanza, diretta senza indugio al bancone. Inutile dire che le sembrasse un volto famigliare, ma più di questo, non avrebbe potuto dire. Forse la confondeva con qualcuno incrociato per caso. Pareva volesse portar via del cibo Come fosse un negozio d'asporto! e voleva sincerarsi della situazione, quando un'altra figura aveva incrociato la sua traiettoria, scivolandole accanto al pari di un'ombra. Clarisse s'era aggiudicata il primo cliente e la voce di quest'ultima fece bloccare Thalia sul posto. Alice Lastrange. Nel suo negozio. Da sola. Non poteva fare a meno di pensare che quanto aveva visto alla festa di fine anno, qualche mese prima, fosse un mero e spiacevole ricordo. La stramba ragazza dai capelli bianchi era ancora lì, non ci sarebbe rimasta per molto, e Alice - al contrario - avrebbe trascorso lì la serata. Il suo cervello era in conflitto, troppo per essere razionale al cento per cento. Voleva sapere. Doveva sapere. Maledizione.
«Clarisse, ci penso io. Grazie.» alle spalle di Alice, Thalia aveva attirato l'attenzione della collega. «Ciao Alice, benvenuta da Zarathustra.» non poteva esimersi dal rivolgerle un sorriso cordiale, ma dentro si sentiva ribollire. Era stato bello credere di non essere gelosa di lei. Di Mike, in special modo. Decisamente superfluo. «Hai bisogno di una borsetta? Posso tenerti tutto da parte e consegnartelo alla fine della festa.» unì presto la Coda della Kitsune al Ciondolo Akashita, sperando di trovare il coraggio di fare quell'unica domanda che non avrebbe dovuto fare, ma che sentiva la necessità - ad un livello viscerale - di farle. Non erano affari suoi. Non più. Eppure... «E' un po' che non ci vediamo. Sei venuta qui da sola?»

Decisamente troppo diretta.


Interazione con Camille [1ª parte]
Interazione con Alice [2ª parte] :fru:

Siri e Lyvie, sarete servite da Elhena/Clarisse/Victor al prossimo giro!
Thalia Jane Moran | 18 Y.O. | Tra Oriente e Occidente
 
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view post Posted on 8/11/2020, 10:46
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:flower:
Interazioni con: Thalia (indirettamente), Elhena, Camille, Alice (anche se non proprio..!) e Ariel (non puoi scappare!)
Per Lyvie e Siri passerà la mia collega ;)


Susan Gwen Nieranth Himiko's maid
Kitsune: strettamente accomunate alla figura di Inari, il kami shintoista della fertilità, dell'agricoltura e del riso: esse sono al suo servizio col ruolo di messaggere, e tale veste ha rafforzato il significato soprannaturale della volpe. Sono un tipo di yōkai, ovvero un'entità spirituale, e la parola "kitsune" è spesso tradotta in "spirito di volpe". Tuttavia ciò non significa che le kitsune siano dei fantasmi, né che siano fondamentalmente diverse dalle normali volpi: in questo contesto la parola "spirito" è usata per riflettere uno stato di conoscenza o illuminazione, quindi tutte le volpi longeve sono in grado di acquisire abilità soprannaturali.

Nel momento esatto in cui Gwen aveva scoperto la divisa-costume scelto per l'occasione, aveva collegato le storie di quella maschera all'evento stesso e, come le Kitsune sono considerate messaggere di Inari, lo staff di Himiko's Taste sarebbe stato il messaggero di Himiko, in qualche modo. Il cuoco, che da qualche giorno a quella parte veniva perseguitato, letteralmente, dalle domande di Gwen, rise per la considerazione della Tassorosso che non ne capì il motivo, ma non smise comunque di chiedergli altre spiegazioni riguardo tutto il resto delle leggende orientali, oltre che sul significato che ogni elemento di quella festa aveva per loro, sui costumi come anche sul cibo. Erano storie che stimolavano la sua curiosità e non riusciva a farne a meno, fortuna che il cuoco era una persona con una pazienza infinita a cui non poteva che far piacere parlare di quelle tradizioni, che avevano accompagnato gran parte della sua vita fuori dalla Gran Bretagna. Anche lui non dimenticava che si trattava della festa di Halloween, quindi in molte delle sue risposte creava la suspense necessaria per generare quel brivido tipico di quella festa; in fondo le leggende che avevano scelto erano conosciute fra i racconti del terrore e non poteva evitare di approfittarne, con la certezza che Gwen non si sarebbe arresa per così poco. Certo capitava che, dopo una risposta troppo spaventosa, la giovane cameriera smetteva di fare domande, ma bastava poco per farla tornare attiva riguardo qualcos'altro. In tutto ciò non si poteva negare che provava imbarazzo nei confronti dei sorrisi di una delle sue nuove colleghe, Alice. Sapeva che frequentava Hogwarts come lei, ma la conosceva troppo poco per non sentirsi impacciata nei suoi confronti, avrebbe infatti voluto chiederle cosa ne pensasse dei costumi-divise scelti per l'occasione, ma non ne trovò il coraggio.
Tra tutte le preparazioni varie e la meraviglia nel vedere pian piano realizzarsi i progetti, non poteva negare di essere felice di aver lavorato anche insieme a Thalia ed Elhena, due tra le Tassorosso più grandi che stimava maggiormente.

Giunto comunque il giorno dell'evento, sorrise alle affermazioni della sua Caposcuola e si complimentò con lei per il trucco scelto, anche se non era certa di aver capito di cosa si trattasse. Fu con Elhena che proferì spontaneamente un:
«Beetlejuice!» Anche se la pronuncia di quel nome venne fuori più spaventata che entusiasta, sorrise comunque alla compagna, «Mi ha sempre fatto paura...» Aggiunse poi con fare intimorito. Era sollevata dal fatto che dietro quel costume si celasse Elhena, perché se ripensava alle volte in cui non era riuscita a completare la visione di quel film, non sarebbe stata così felice. *Cavoli* Pensò subito dopo, non aveva fatto i conti con la possibilità che maschere, anche più spaventose di quella, sarebbero entrate ed uscite dal locale per tutta la sera. I suoi occhi si posarono in fretta su quelle che avevano aggiunto poco prima tra le decorazioni e si spaventò al posto della concasata quando quella trasfigurata di Hannya le si avvicinò così bruscamente. Deglutì e cercò di ricordarsi che non avrebbe potuto farle nulla, non potevano toccarla, *non possono toccarmi*.
Il tempo passava e uno strano sentimento ansiogeno si spandeva nel corpo della giovane cameriera, pensava fosse dovuto esclusivamente alle maschere presenti, ma si rese conto poi che con l'arrivo del primo cliente qualcosa si assestò, provocando un sollievo di tutti i suoi muscoli che finalmente si rilassarono. La prima cliente era tra l'altro una conoscente, una delle ultime Tassorosso smistate quell'anno, Camille, e Gwen le sorrise subito. Osservò la reazione di Thalia e le si scaldò il cuore, poi prese a parlarle anche lei: «Siamo lieti che ti piaccia tutto ciò! Hai avuto difficoltà a seguire le lanterne?» Chiese con fare curioso prima ancora che iniziasse a scegliere cosa avrebbe dovuto mangiare, poi l'avrebbe lasciata in pace a godersi il suo cibo orientale magico!

Più tardi invece, mentre il locale andava via via riempiendosi e dopo aver consigliato ad un cliente di rimanere seduto mentre mangiava la sua porzione di Cervello di riso, una ragazza apparentemente molto giovane
(Ariel), fece una domanda parecchio inaspettata, oltre che con uno strano accento. Gwen la guardò con perplessità – fortuna che indossava una maschera – e rimase in silenzio per qualche istante, non sapendo cosa dire. Non erano preparati per il cibo da asporto, avevano programmato tutto pensando che chiunque si sarebbe seduto ai tavoli. Forse avevano sopravvalutato la faccenda? «Avvolgere tutto in un tovagliolo comprometterebbe il duro lavoro che lo chef ha impiegato per preparare queste prelibatezze» Disse con preoccupazione, tentando di convincere la ragazza a rimanere, poteva farsi raggiungere dalla sua amica invece di andarsene; ma non era nemmeno vestita a tema, forse aveva davvero un impegno troppo inderogabile. «Le preparo comunque qualcosa..» Aggiunse poco dopo con un velo di delusione nella voce; prese a rovistare tra gli utensili alla ricerca di un qualsiasi contenitore in cui riporre il tutto e quando ci rinunciò, si fermò un attimo a riflettere. Prese uno dei piatti sul quale servivano la Portata Tombale e vi posizionò due fantasmi di futomaki in più. Avvolse il tutto con una delle stoffe (pulite!) che usavano per asciugare il bancone, preparando quello che poteva essere un deliziosissimo bentō. Prima di chiudere i lembi sull'alto di quel vassoio improvvisato, prese le due mele caramellate e ne strinse il bastoncino con il nodo in maniera più solida possibile, così che anche la stoffa non andasse ad intaccare il resto. Osservò con dispiacere il risultato, sperando che lo sciroppo di zucchero non avrebbe attaccato tra loro i due frutti. Prima di porgere il tutto alla cliente però, preparò anche due delle lanterne omaggio della serata. «Ecco, per lei e per la sua amica!» Disse infine con un leggero sorriso. «Prima di accenderla, consiglio di prendersi qualche minuto di tempo per dedicare la lanterna ad uno dei vostri cari che non ci sono più. È un omaggio di Himiko's Taste in onore alle tradizioni orientali» Concluse con gentilezza e salutò la ragazza per poi riprendere a servire gli altri clienti.

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Spesa di petrichor:
2× Fantasma a Tre Vie (2×5F)
1× Portata Tombale (10F)
2× Mele Caramellate (2×5F)
Totale: 30F = 1G, 13F
Non so come tu abbia fatto a raggiungere la somma che hai scritto! :grat:
 
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view post Posted on 8/11/2020, 11:31
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Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. (William Shakespeare - Romeo e Giulietta)

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interazione con Gwen e Thalia ❤


CamilleDonovan
Tassorosso | Studentessa I anno | 11 anni | scheda | Outfit, | ♪XwFHG5M "Tutti abbiamo diritto a un bello spavento”
Aver visto le concasate alla festa l'aveva fatta sentire a proprio agio.
Thalia e Gwen l'avevano fatta sentire a casa fin dalla prima sera dopo lo smistamento, quando avevano accolto lei e gli altri concasati nella sala comune, quella che per i prossimi anni sarebbe stata la loro nuova casa.
*Sono due ragazze fantastiche* pensò.
-Grazie Thalia, sei gentilissima-, disse guardandola con riconoscenza.
-Per fortuna non ho avuto difficoltà ad arrivare, è stato organizzato tutto così bene che è stato impossibile sbagliarsi- rispose rorridendo a Gwen.
Lasciando le concasate alle proprie mansioni ritirò la sua ordinazione e tornò a guardarsi intorno.
Il cibo era veramente buono e gli effetti magici si fecero sentire subito, lasciando a Camille una stranissima sensazione agli occhi, *Spero di non spaventare nessuno con il mio sguardo*, pensò.
Mentre gironzolava una delle maschere utilizzate come decorazione si mosse all'improvviso facendo sobbalzare la povera streghetta.
*Dopotutto che Halloween sarebbe senza un bello spavento, pensò Camille mentre si allontanava ridendo della sua stessa reazione...




Giuls || © harrypotter.it

 
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view post Posted on 8/11/2020, 15:37
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Nemo me impune lacessit Nessuno mi aggredisce impunemente.

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Memory MacWood 12 anni
II anno Tassorosso



Per tutto il tempo in cui fu nel negozio di libri, stette attenta a non farsi scivolare il cappuccio del mantello, che la rendeva riconoscibile come studentessa di Hogwarts, ma celava bene il suo aspetto.
E dire che davanti allo specchio non le era sembrato poi tanto male. Solo che adesso si chiedeva se era veramente riuscita nel suo iintento. All'uscita dal Ghirigoro si guardò intorno: non era molto sicura di saper arrivare là dove voleva andare. Ok, d'accordo, Gwen le aveva assicurato che ce l'avrebbe fatta, ma come faceva la concasata a sapere che Memory sarebbe stata capace di orientarsi senza conoscere molto bene Londra?
La ragazzina deglutì, pensando che doveva fare attenzione anche ai tipi che eventualmente le avrebbero proposto di accompagnarla, semmai sarebbe successo. Visto che non era nuova a tale evenienza…
Continuando a spostare lo sguardo tra le decorazioni e i manufatti che i babbani avevano esposto secondo il loro modo di intendere Halloween - e che in fondo, lei riconosceva come già molte volte vissuto - si spostò in un angolo della via. Il buio della sera si faceva sempre più avanti e le luci brillavano tutt'intorno. D'un tratto si scoprì a farsi più attenta, mentre lo sguardo incontrava delle lanterne diverse dalle altre. Erano sospese in aria senza alcun filo o altro sostegno: *allora dev'essere per questo che Gwen era tanto sicura!*
Erano una dietro l'altra, invitanti e particolari. Fu così che Memory si convinse e prese a seguirle.

Aveva camminato un po', ma nella sua marcia, si era sentita via via, sempre più sicura, tanto da affrontare col sorriso ogni nuovo passo. Certo, stava ancora attenta a non scoprire troppo il viso e a sfuggire e svicolare quando gruppetti di babbani le si muovevano molto vicino, andando di porta in porta a reclamare il loro "dolcetto o scherzetto".
Finalmente giunse in un luogo un po' più appartato, rispetto alle vie della città che si lasciava alle spalle, fino a ritrovarsi davanti ad una porta nera, massiccia e lucidissima.
Entrò.
La luce non era particolarmente viva e il rosso, che rimandava dalle pareti, rendeva l'atmosfera sinistra, eppure, allo stesso tempo sontuosa ed elegante. Era un trionfo di decorazioni ben armonizzate e le maschere di ogni tipo non erano state risparmiate. In particolare, la ragazzina notò che alcune le erano del tutto nuove. Si inoltrò in silenzio nello spazio più vicino alle pareti, tenendosi dapprima in disparte rispetto ai tavoli. Voleva raggiungere una figura che in modo particolare aveva attirato la sua attenzione.
Sobbalzò all'indietro, colta alla sprovvista da una pioggia di fili che la investirono.
Che avesse fatto un passo falso?
E cos'era quel profumo? Di… dolce e vivace…
*...ma si, è ciliegia! Ed è da questi affari che proviene* - si soffermò a pensare, annusando come il lupo che aveva voluto emulare.
Sollevò poi lo sguardo e si sorprese del ragno impertinente che ancora ammiccava sospeso sulla sua testa, ad un sottilissimo filamento simile a quelli che l'avevano colpita.
Che il piccolo otto-zampe le avesse letto nel fondo della mente?
La risolse dicendosi che erano solo suggestioni dei suoi timori di non aver saputo rendersi a tema quanto aveva desiderato. Ma insomma, ormai era lì e se non fosse stata la maschera a cui aveva mirato, pazienza: avrebbe comunque ritrovato la sua amica, bevuto in compagnia e passato la serata alla scoperta di meraviglie nuove.
Messe da parte quelle questioni, proseguì verso l'immagine che l'aveva attirata.
Si trattava di una donna orientale, dall'apparenza fine e… blu. Era quel colore, quasi di luce a contrasto con il resto, che aveva catturato la sua curiosità. Era una delle maschere orientali che fluttuavano tra i molti ornamenti. Avvicinatasi poté notare che gli abiti della donna sembravano sporcati da sangue rappreso, eppure era bellissima e vagamente dolce. Lesse le poche righe che presentavano le sue caratteristiche ed ebbe un brivido: quella si che era una cosa inquietante!
Si allontanò con un ultimo sguardo ad occhi sgranati, poi tornò a chinare il volto e ad orientare lo sguardo al resto dell'ambiente.
Su un'altra parete, sul fondo della sala, notò le cibarie. Alcuni dei tavoli erano già occupati e quindi riflettè che sarebbe stato meglio prendere qualcosa anche lei e poi cercare un posticino.

Sul banchetto trovò un mix di colori a formare cibi salati e dolci. Beh, in realtà immaginò che qualcuna di quelle cose doveva di sicuro essere dolce, ma non conosceva quelle pietanze.
Si accorse che nelle vicinanze c'era una figuretta dall'aria familiare. Nonostante l'aspetto inusuale, non poteva non riconoscere l'amica!

Signorina [Gwen], mi scusi, potrei avere una porzione di quei capillari oculari?


interazione con Gwen; concordata
 
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view post Posted on 8/11/2020, 22:56
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Ingresso con Oliver, Vivienne, Alice, Emma e Juliet.
Per i lettori: click sulle ✂ in basso per essere accompagnati dolcemente nella lettura.


Mary Grenger ✂ Morticia Addams



30 ottobre, dormitorio femminile grifondoro.
Posso togliere la benda?
No.
Katie, sono passati trenta minuti. So che mi hai tinto i capelli, ci sono anche io qui, sai?
Non sei pronta.
Il dibattito era in corso da circa cinque minuti. Mary aveva tinto i capelli per la festa di Halloween. Lei ed un gruppo ben assortito – un gruppo che comprende anche Oliver Brior, caposcuola e crush storica della grifondoro – aveva deciso di presentarsi uniti come la mitica, fantastica, spaventosa (ma in senso buono) famiglia Addams. E lei era…Morticia. Quindi, capelli neri. Katie si era assunta il compito della tinta, ovviamente quelle che scompaiono con uno shampoo.
Basta, la tolgo.
E lo fece. Nero, nero, nero. Era quello che Mary aveva di fronte a sé. Nello specchio ovale posto sulla scrivania della stanza di Katie c’era questo grande ammasso di capelli neri. Mary notava i suoi tratti delinearsi quasi in modo diverso: la sua faccia sembrava più snella, più cattiva? Possibile che i soli capelli avessero tale potere?
Che te ne pare?
Katie tratteneva il respiro con le braccia al petto come se fosse in qualche modo colpa sua. Di certo Mary non aveva parole. Per tutta una vita aveva portato un solo colore di capelli, una sola lunghezza, una sola forma. Ed ora si trovava davanti una sconosciuta. E le piaceva l’idea di poter essere qualcun altro anche solo per un’ora.
Li adoro.

31 ottobre, dormitorio femminile grifondoro, ore 16.06.
Il caos. Schiamazzi, urla incomprensibili, risate isteriche, risate vere. La stanza di Mary sembrava il dietro le quinte di uno spettacolo al circo. Capelli, capelli ovunque. Ma quello era semplicemente colpa di Vivienne. Certo, Mary era piegata in due per terra annaspando per colpa delle risate. Stava – nel gergo più comune dei ragazzi della sua età – male. Malissimo. L’idea di optare per un costume comune di casata sembrava essere stata un’idea geniale, divertente, fattibile e tutti avevano ringraziato Emma per averlo proposto. Eppure, in quella stanza sembrava regnare il panico più assoluto, erano del tutto impreparate per affrontare una serata del genere. Mary era la più grande, doveva assumersi le sue responsabilità e provare a riportare la calma della stanza. Sì, ma prima un goccio di vino dalla scorta segreta nel baule sotto al letto. Si grattò la tempia nervosamente per un attimo, un sorso di vino direttamente dalla bottiglia perché era la sua e perché era un po’ un’alcolista e via alle danze.
Allora ragazze. E fa già ridere così. No, è Vivienne con quell’ammasso di capelli davanti la faccia che fa ridere. Mary non poteva proprio guardarla, quindi direzionò il suo sguardo alle altre tre ragazze in stanza con lei: Emma, Alice e Juliet. Aveva già il vestito addosso, doveva solo finire di applicare il trucco, mettere le scarpe, trovare una rosa da qualche parte nel giardino di Hog-insomma, era prontissima. Aveva lo sguardo rivolto alle sue tre compagne di stanza, il viso un po’ rosso per tutte le risate che aveva fatto fino a quel momento. C’era una tale allegria nella stanza da scacciar via tutte le preoccupazioni. Ma aveva un foglio in mano ed era pronta a recitare la sua parte. Era Morticia Addams.
Ok raga, seguitemi un attimo. Il suo sguardo si alternava sulle sue tre concasate e sul foglio che aveva in mano. Se dico ad Oliver- Si schiarì la voce e, nel parlare, provò ad avere un tono quanto più profondo possibile. Gomez, ieri eri un pazzo. Eri come un demone disperato. Mi hai spaventata… fallo ancora.
Uno, due, tre secondi prima che tutta la stanza scoppiò in una risata grassa, quasi volgare. Anche i capelli di Vivienne si muovevano come se, dotati di vita propria, stessero ridendo. Mary aveva il viso arrossato per la vergogna e le risate. Secondo voi mi picchia? Era quasi difficile parlare tra una risata e l’altra. Non riusciva a smettere di chiedersi come avrebbero retto per due o tre ore alla festa. Asciugate le lacrime ai lati degli occhi, e fortunatamente il trucco non era ancora stato applicato, si rivolse di nuovo alle sue compagne per provarne ancora un’altra. Ok, ok, ce l’ho raga. Allora- e di nuovo: un attimo di pausa, un bel respiro e si va in scena. La sua voce sarebbe stata ancora più profonda. Bambini- portò entrambe le mani sui fianchi, il suo sguardo severo che si alternava tra Emma e Alice. Chi ha lanciato la babysitter fuori dal balcone? Veloci sarebbero arrivate le risposte delle due ragazzine, che avrebbe provocato un altro giro di risate. Continuarono così per circa mezz’ora, a provare battute che da terrificanti e tristi sembravano uscire divertenti e allegre dalle loro bocche. Intanto, Mary riuscì a completare il processo: aveva applicato un grandissimo quantitativo di trucco sul suo viso per avere la pelle bianca come il latte, poi aveva delineato per bene con la matita nera il contorto dei suoi occhi ed infine aveva applicato il rossetto più rosso che aveva. Mentre si applicava il trucco sul viso continuava a ripetere le sue battute.
Mon cher, mon cher, mon-

Cher. Avevano appena varcato la soglia della porta di Zarathustra. Oliver le aveva offerto il braccio e Mary si era stretta a lui un po’ per entrare nel personaggio e un po’ perché era in imbarazzo. Sicuramente la prima tappa sarebbe stato il tavolo degli alcolici per provare a sciogliersi un pochino. Oliver come Gomez era assolutamente perfetto: il vestito, i capelli, lo sguardo. Il look si allontanava completamente dal ragazzo che tutti conoscevano, ma così vestito era altrettanto attraente. I suoi sentimenti per il Caposcuola erano evoluti: per lui nutriva un forte sentimento di amicizia, ma non era sicura potesse trasformarsi mai in qualcosa di più. Certo, nel vederli stretti l’uno all’altro qualcuno avrebbe potuto ribattere. Forse la ragazza di Oliver, ma chi lo sa?
Il locale era semplicemente magnifico. Il soffitto aperto che lasciava intravedere il cielo era un tocco unico. La luce flebile rendeva chiaramente difficile la vista, ma era adatta all’occasione.
L’atmosfera di questa festa è terrificante, quasi abominevole. Si strinse al braccio di Oliver, e lo guardò per un attimo prima di rivolgere nuovamente lo sguardo al locale adibito. Non trovi che sia perfetta, caro? Non riuscì ad evitare di sorridere gentilmente nel guardare nuovamente il suo Caposcuola, o marito per quell’occorrenza. Non era completamente Mary e non era completamente Morticia. Bambini. Si staccò per un attimo da Oliver per rivolgersi alle sue spalle dove avrebbe trovato Emma, Alice, Vivienne (che ridere, non poteva guardarla per troppo tempo) e Juliet. Andate a giocare. Mi raccomando, potete uccidere solo una persona a testa, come mi avevate promesso. La sua voce uscì più autoritaria di quanto l’avessero programmata insieme. Nel guardare Emma e Alice giurò che fossero sorelle. Avevano davvero fatto miracoli con i costumi. Lurch, caro. Puoi assicurarti che facciano danni?
Lo sguardo giocoso si era poi spostato su Juliet, il quale trucco forse era stato il più difficile da fare ma anche il più bello. Al suo fianco nel frattempo l’aveva raggiunta Vivienne che, nei confronti suoi e di Oliver, aveva iniziato a balbettare parole incomprensibili. Mary nascose la risata nella spalla del caposcuola, prima di esprimersi. Sì, cugina Itt, assurdo che non abbiano portato dei cadaveri veri. Il trucco e l’oscurità impedivano di notare il leggero rossore sulle guance della Grenger. La cugina Itt era in assoluto il suo personaggio preferito. Nel guardare Oliver, infine, gli offrì questa volta la mano, sperando l’accettasse. Allora, mon cher. Da dove vogliamo iniziare?
halloween1
3fduyoJ
KYFQFyx
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When we're together, darling, every night is Halloween
Don't torture yourself, Gomez. That's my job.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 09:24
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Alice Mcryan Himiko's maid
Kitsune: strettamente accomunate alla figura di Inari, il kami shintoista della fertilità, dell'agricoltura e del riso: esse sono al suo servizio col ruolo di messaggere, e tale veste ha rafforzato il significato soprannaturale della volpe. Sono un tipo di yōkai, ovvero un'entità spirituale, e la parola "kitsune" è spesso tradotta in "spirito di volpe". Tuttavia ciò non significa che le kitsune siano dei fantasmi, né che siano fondamentalmente diverse dalle normali volpi: in questo contesto la parola "spirito" è usata per riflettere uno stato di conoscenza o illuminazione, quindi tutte le volpi longeve sono in grado di acquisire abilità soprannaturali.

mentre correva da una parte all’altra per servire le persone che aumentavano sempre di più, Alice si sentiva osservata. Più volte si giro e vide Gwen che tra un ordine e l’altro la guardava, come se volesse parlarle, ma non lo faceva.
Se ne accorse una volta, poi 2, e poi 3, al che pensò Al diavolo, magari è solo timida, adesso vado lì e ci parlo.
Fece appena in tempo ad avvicinarla per dirle se si stava divertendo che arrivarono 2 clienti, Siri e Lyvie.
Quando le vide, Alice le disse subito wow ragazze, siete spaventosamente fantastiche! Allora, che cosa desiderate?
Preso l’ordine si affrettò a preparare loro quanto avevano richiesto, non voleva farle aspettare.
Quindi porse loro 3 bustine diverse:
Allora ragazze ecco qua: una busta con il cibo, una con gli oggetti che avevano comprato e poi una terza busta in cui troverete un gentile omaggio di Himiko’s Taste. Sono delle lanterne che potete accendere questa sera e farle volare in cielo, mi raccomando, prendetevi un momento per dedicarla a una persona speciale che non è più con voi, come un familiare ad esempio.

Detto questo, Lyvie spende 18 Faleoni e 5 Falci, mentre Siri 40 Galeoni e 10 Falci. Buon divertimento!


sR1XCiM

© code by Suguni


interazione con Lyvie e Siri
 
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