Posts written by Héloïse

view post Posted: 13/11/2023, 20:58     +4L'angolo delle partenze e dei ritorni - News & comunicazioni
Perdonatemi tutt* per essere scomparsa. Come aion (♡), anche io sono in un periodo super stressante che, ironicamente, comprende un trasloco che deve avvenire nel giro di un mese, per di più. Ergo, sono sommersa tra pacchi e bestemmie.
A questo ci aggiungo anche che, tornata da Bruxelles, già sono in quella fase di completa disperazione da "[censored] devo trovarmi un lavoro e andare via da casa dei miei, porco [censored]". E voilà, ça.
Fisicamente, diciamo che ci sono.
Mentalmente, quasi. Cerco di rispondere a chi devo, vi voglio bene adios ♡.
view post Posted: 6/11/2023, 10:59     +1TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
Ok, sono tornata in patria e va già tutto male :notte:
view post Posted: 17/10/2023, 15:21     Ivory House - La Capitale del Mondo Magico
where there's a hitch, I solve it?
b2oZXww
1jcaAFm
Woodford » Londra
«Forse tra qualche anno gli dispiacerà e ti prenderanno nel loro Quartiere, eh?» sorridi, mantieni lo sguardo di Otho ma non rispondi alle provocazioni. Perché dovresti? Avrebbe il risultato di farti odiare ancora di più e già la situazione per te non si prospetta delle più gradevoli, oggi. Ma la cosa ti stressa, comunque: le mani nella giacca ti si chiudono a pugno e cerchi di calmarti mantenendo un respiro regolare ed un viso sereno. Ad ogni modo, non devi farti distrarre da queste cose. Se sei fortunata – e speri di esserlo – la squadra antimago sarà capace di risolvere la cosa velocemente e senza il tuo aiuto. Solo l’idea ti fa tirare un sospiro di sollievo.
«Fortuna che non ho fatto colazione.» non ti trattieni ma il tuo tono non è aggressivo. Puntualizzi la cosa come in una conversazione tra amici ma in verità non sai cosa aspettarti. L’Anatema che uccide è un incantesimo che non lascia tracce e se tutte e quattro le vittime sono morte in maniera analoga, non capisci perché la scena dovrebbe risultare macabra in qualche modo. Fai un cenno con la testa e li segui. All’ingresso vedi Coleman fermarsi, cerchi il suo sguardo per un cenno di intesa ma non te lo offre e non ci perdi troppo tempo. Ci manca solo che resti due passi indietro, non puoi neanche immaginare cosa potrebbe dirti Otho a riguardo.
L’ingresso è stretto e vi ritrovate quasi in fila indiana. Segui gli altri cercando di guardarti intorno per captare dei dettagli, magari qualcosa che a loro è sfuggito e al tuo attentissimo occhio da auror in carriera, no. Scarpe e giacche più o meno in riga, nulla che non ti dica altro che la storia degli abitanti di questo posto. Guardi di sfuggita il salone, gli occhi ti si trascinano verso la seconda porta che da al bagno. Non c’è nulla da vedere lì evidentemente perché gli altri ti spingono implicitamente verso l’unica porta chiusa. Senti uno o due battiti accelerare, li percepisci all’altezza del collo. È così surreale la situazione che stai vivendo ma fa parte della tua vita, adesso.
Prima ancora di vedere cosa nasconde la cucina, lo senti: la puzza ti arriva velocemente al naso, ti entra nei pori ad ogni respiro e sai che da quel momento in poi sarà un ricordo ricorrente per il resto della tua vita. La tua prima scena del crimine, la tua prima nausea, il tuo primo senso di ribrezzo e rabbia per quello che a breve vedrai. Serri la mascella e ti porti una mano alla bocca per tossire un paio di volte. Vorresti uscire e respirare a pieni polmoni lo smog di Londra ma i tuoi occhi invece ti portano prima si Otho, poi su Freeman. Se loro possono, puoi anche tu. «Sto bene.» e staresti meglio fuori con Coleman, ne sei certa.
Quando è il tuo turno di dare un’occhiata, ti è impossibile non notare la chiazza più grande di sangue subito d'avanti. Il piano cottura ce l’hai di fronte ed è la parte più ampiamente rossa che tu abbia mai visto. Del sangue ti è sempre piaciuto quel rosso che tante sfumature ha, invece ora vorresti solo cancellare dalla mente questa scena. Non solo questa, ma anche quella che il tuo cervello sta producendo. Abbassi lo sguardo verso la maniglia e ora ti immagini girarla ed entrare nella cucina, avvicinarti al piano cottura e. E cosa? Una colluttazione così violenta non ha nulla a che vedere con l’anatema. Segui i bordi, il sangue ti sta raccontando una storia che evidentemente non sei pronta a leggere. Impronte che non sono umane. Non sono umane?
Fai un passo in avanti non perché lo vuoi, ma perché devi dimostrare qualcosa a chi hai intorno. Devi dimostrare ad Otho che nonostante hai voglia di vomitare, non è questo il giorno. Respiri il più poco possibile e abbassi lo sguardo verso le sagome cercando di evitare di puntare gli occhi al sangue. Hai bisogno di un attimo. «Quali sono le vostre ipotesi?» Lo dici a voce bassa, come se potessi rovinare la sacralità dell’ambiente. Se di sacro c’è ancora qualcosa. «A chi appartiene questo sangue se non a loro?» stai ragionando ad alta voce ora, per quanto alta sia. «Una creatura magica, magari…» sussurri. Controllata da qualcuno. «Cosa ha detto Charlie Brooman?» nella sua “priva di stranezze” passeggiata notturta. Alzi lo sguardo verso Freeman, non hai il coraggio di riferirti direttamente ad Otho. Se lo guardi in faccia potresti vomitare davvero.
view post Posted: 13/10/2023, 11:59     +4TOPIC DELL'APPREZZAMENTO - Off-Topic
CITAZIONE (~ En @ 12/10/2023, 20:59) 
OK NENUNENU ALLARME POST DI APPREZZAMENTO RANDOM PER VOI TUTTE BELLE PERSONCINE DEL FORUM NENUNENU

Here it goes...

Sono approdata qui fra di voi poco più di un mese fa, sentendomi lowkey che in realtà vuol dire highkey whoops terrorizzata all'idea di scrivere in una forma che implicasse occhi diversi dai miei puntati sulle mie creazioni e ora, a distanza di qualche manciata di settimane, sono ancora qui, ma letteralmente traboccante d'entusiasmo grazie al calore, alla disponibilità e alla softness con cui sono stata accolta da voi.

Mi avete fatta sentire spaventosamente benvenuta sin dal primo momento che mi sono presentata a farvi toc toc sull'uscio del vostro bel gdr, e ve ne sono davvero tanto grata.

E niente, siete un gruppo di cuties e io volevo dirvelo :cry2: <3


Grazie, mi scaldate il cuoricino.


~ En :fru:

Noi abbiamo interagito tipo zero volte ma va benissimo io torno sul forum oggi solo per rimandarti indietro in modo aggressivo questo apprezzamento, ok? Pijiatelo!

(Noi siamo felici di averti :fru: )
view post Posted: 5/10/2023, 11:38     Night Caffè - La Capitale del Mondo Magico
it's happening, everybody calm down!
bN5ziVr
lShCLnm
Night Caffè » Londra
La prima cosa che noti è il suo sorriso verso di te. Ti rincuora che abbia preso bene le tue parole, non sai mai cosa aspettarti dalla gente. Sei molto estroversa e delle volte ricevi reazioni contrastanti. E ti sorride con i denti bianchi che quasi si confondono con il pallore della sua pelle. E sorride con gioia come di solito fai te, usando ogni piccola parte del viso e con gli occhi che si illuminano. Il suo inchino ti fa ridere e porti la mano sulla bocca per nascondere il suono che ad ogni modo non avrebbe avuto occasione di ascoltare, visto il trambusto della gente in platea. Abbassi il capo a tua volta e cerchi di mantenere il viso serio come se foste due artisti veri e non dei trovatelli in una serata di un locale sconosciuto.
Segui il suo sguardo al di là della tendina, ti sporgi come se potesse esserci qualcosa che non hai notato. C’è solo tanta gente ma non per lui, a quanto pare.
«Ci sono solo io, nel tavolino in fondo» non lo sa, lui, ma quel commentino ti rincuora. Un gesto di genuina bontà da una persona che non conosci e con cui potresti non averci nulla a che fare al di fuori di quel posto. «Grazie.» gli dici dopo il suo occhiolino, quando ancora siete fianco a fianco, prima che il tuo corpo venga catapultato sul palco e la tua anima lo abbandoni. Speri di aver incanalato in quella singola parola la genuina gratitudine che provi. Ti avvicini al microfono ancora all’insù e lo stacchi dal suo appoggio che è adeguato alle necessità di chi prima di te. «Buonasera» inizi e il fatto che nessuno ti presti attenzione forse un po’ ti rallegra. «Sono Mary.» concludi. C’è un pianoforte elettrico al lato del palco che appoggiato su un tavolo pare poco in equilibrio. Lo porti al centro del palco, smanatti con il microfono per posizionarlo al di sopra.
Ti siedi.
Alzi lo sguardo e tutti ti stanno fissando. C’è anche chi tenta un applauso di incoraggiamento. E noti, per l’ennesima volta, che c’è tanta gente. Ma poi noti anche lui, il biondo in fondo alla sala come ti aveva promesso, che alza la mano per farsi notare. E alzi anche tu la tua prima di avvicinare la bocca al microfono. «Questa canzone è per il mio amico in fondo.» un respiro, poi, lo sguardo sui tasti e parti.

Ti ci è voluto un attimo per adattarti al microfono e sai per certo che la tua voce è uscita un po’ troppo docile all’inizio ma pensi di avercela fatta. Dal palco gli applausi sembrano sempre troppo deboli e forse lo sono, ma ti frega davvero poco. Ringrazi e scappi prima che qualcuno possa suggerire un’altra canzone, una melodia o qualsiasi cosa. Scappi e ti ritrovi a recuperare il bicchiere di vino dal tuo tavolo e avvicinarti al ragazzo di prima. Ora, in piedi di fronte a lui, noti la sedia vuota al suo fianco. «Ciao! Ti volevo ringraziare per prima, mi hai davvero salvato la faccia.» gli sorridi e porti una mano al petto, all'altezza del cuore.
view post Posted: 5/10/2023, 10:25     +3TOPIC DELLO SFOGO - Off-Topic
Comunque sta roba che una riunione dopo l'altra chi l'ha inventata?
view post Posted: 4/10/2023, 11:16     Night Caffè - La Capitale del Mondo Magico
it's happening, everybody calm down!
bN5ziVr
lShCLnm
Night Caffè » Londra
«Nah, nah, honey I’m good, I could have another, but I probably sh-» la tua voce e lo stereo si interrompono contemporaneamente. Ti stai truccando davanti lo specchio nel soggiorno, applicando con attenzione l’eyeliner sull’occhio destro. Guardi il riflesso di Katie alle tue spalle che ha ancora la giacca addosso, un foglio tra le mani. «Quindi ci vai?» ti dice con un tono che è un misto tra curioso e seccato, se possibile. Ha le chiavi di casa tua quindi la colpa di quell’intrusione è tutta tua. «Sì, mi va una serata così. Tu non vieni?» scosti lo sguardo e torni a concentrarti su di te. La tua è una domanda retorica giacché sei tu che le stai dando buca per una serata al Night Caffè, luogo mai sentito prima. «E ti sei tinta i capelli per non farti riconoscere?» sbuffi, ora. Il trucco sull’occhio destro è andato e ti prendi un attimo per indirizzare il corpo verso la tua amica. «Puoi riformulare la frase come se ti facesse piacere se per una sera vado a divertirmi senza troppi cazzi per la testa?»
Devi averla convinta perché la sua espressione cambia. Hai tanto tra le mani in questo periodo e l’idea di sì, tingerti i capelli per una notte e non essere la solita biondina potrebbe farti stare meglio. «Stai bene.» ti dice e rispondi con un grazie veloce prima di darle nuovamente le spalle e concentrarti sull’altro occhio.

Non hai mai performato in pubblico o comunque mai più che per tre persone. Il Night Caffè è particolarmente pieno per una serata open mic. Sei seduta al tavolino praticamente sotto al palco, solo una fila più in là. E hai segnato il tuo nome per essere la prossima dopo il ragazzo con la chitarra. E ti stai cagando sotto. Il fatto che il tizio sul palco suoni come se non gliene fregasse assolutamente nulla un po’ aiuta e un po’ no. Ha dei capelli ricci pazzeschi, una voce che sicuramente non ritroverai in radio ed è alto. Chiuso su sé stesso a suonare può non dare nell’occhio, ma lo capisci da quanto lo sgabello risulti essere piccolo per il suo fisico. Hai sorseggiato il tuo vino bianco nella speranza ti calmasse i nervi e hai applaudito come una forsennata per ogni persona che è salita sul palco, lui incluso. Ha fatto quattro canzoni con la sua voce graffiata e forse ha stonato in certi punti ma lo hai trovato particolarmente affascinante – charming suona meglio.
«Mary, sei la prossima. Mary!» ti alzi con discreta calma, vorresti aspettare che il biondo scendesse dal palco prima ma il tizio dietro le quinte ti fa cenno di salire. «Ehi-» vi incrociate, lui scende e tu sali. «Sei stato bravissimo. Una parola di incoraggiamento per una ragazza alla sua prima uscita pubblica?» lo guardi e con l’indice indichi te stessa. «E per favore, non dirmi di immaginarli tutti nudi!»
Ok combattere i mangiamorte, i tizi cattivi ad Hogwarts, i bulli etc, ma occhio all’open mic eh Mary!


Brunette Mary is in the house!


or outside, whatever.
view post Posted: 4/10/2023, 10:26     Ivory House - La Capitale del Mondo Magico
where there's a hitch, I solve it?
b2oZXww
1jcaAFm
Woodford » Londra
Hai preso abbastanza passaporte nella tua vita per reagire alla cosa piuttosto bene. Ti basta chiudere gli occhi – e la bocca, che non si sa mai cosa ci finisce dentro nel viaggio – e concentrarti su un pensiero fisso, di solito felice. Pensi ai tuoi genitori, ma ti sfugge: ti chiedi se sarebbero stati fieri di te ad aver scelto questa carriera o che avrebbero preferito vederti al San Mungo – come medimago, sia chiaro – in una posizione meno rischiosa, più congeniale alle tue caratteristiche. Più congeniale all’idea che avevano di te, fino a quando ti hanno potuto stringere a loro. E ti chiedi se di quella bambina che giocava a curare la gente sia rimasto qualcosa.
È una mano sulla spalla ed il terreno sotto i piedi a farti allontanare da quei pensieri che, tuttavia, ti hanno scosso. Apri gli occhi, sbatti le palpebre un paio di volte, la luce ti dà fastidio ma ti ci adatti velocemente. «Ivory House» lo sussurri a te stessa, non può essere altrimenti. Una struttura che si sviluppa su due piani e una mansarda, se le finestre che vedi non mentono. Tenuta perfettamente, poi. È nell’immaginario comune aspettarsi che i luoghi degli omicidi siano macabri. Non questo, però. Ti ritrovi a controllare ogni finestra per tentare di notare un vetro rotto, una crepa, qualsiasi cosa. Ma forse da quella distanza ti viene difficile.
«Grenger, sì?» fai un cenno con la testa e cerchi di essere discreta nel guardarlo. Un Antimago, non può essere altrimenti. L’Otho di cui ti parlavano, forse? Non lo squadri come fa lui con te e piuttosto mantieni il volto disteso. Gli Antimago vi odiano, lo sai. Vi odiano perché hanno un complesso di inferiorità, forse o perché qualche Auror glielo ha fatto credere. Vi odiano perché statisticamente lavorano più di voi ma finisco di meno sulla Gazzetta. Vi odiano per una quantità di ragioni che tra vere e false non hai tempo di analizzare.
Cerchi di appuntarti mentalmente i loro nomi ma la possibilità che li dimentichi è alta. Reid è l’unica donna, non può sfuggirti. Madison – o Otho, come accidenti vuole essere chiamato – lo hai sentito già troppe volte nelle discussioni in corridoio, sicuramente lo terrai a mente. Il ragazzetto conta quanto te quindi ti dici che è superficiale pensare a lui. Se qui per altro, comunque. «Grazie.» dici con un cenno a Freeman – Freeman, ricordalo – prima di iniziare a seguirlo verso gli altri.
«Se vuoi andare da altre parti, chiedi sempre a Otho. Se non lo trovi per qualche motivo, sono io il secondo in comando sul campo.» «Capito, grazie.» ti mantieni di poche parole e fai bene.
Quando arrivi vicino agli altri ti senti come la sfigatella nei film babbani che si presenta alla festa senza essere stata invitata. Nascondi entrambe le mani nella giacca, mantieni la schiena quanto più diritta possibile e ti prepari all’impatto. Otho ti parla – o ti insulta che pare lo stesso per lui – e capisci dal suo tono che ti odia. Capisci dal suo tono che il tuo primo compito è quello di essergli simpatica se vuoi evitare del nonnismo improvvisato. Sposti lo sguardo su Coleman solo quando lo senti ridere. E pensi che quella cosa di uno sguardo che fulmina sia adatto al tuo, in quel momento. Nella classifica delle cose che non ti piacciono, essere presa per il culo è molto in alto. Hai accumulato sulle spalle già lo stress di essere una schiappa nel tuo ufficio, lo stress di questa prima responsabilità, lo stress del trasferimento e lo stress della vita perciò vorresti evitare lo stress di questo coglioncello. «Mi dispiace se noi auror abbiamo questa reputazione tra voi,» lasci che il tuo sguardo abbandoni Coleman e distendi il viso quando torni su Otho. «Signore.» Congiungi le mani dietro la schiena. «Ma sono qui per imparare, come ha detto lei. Ed esservi d’aiuto dov’è possibile.»
Sei rigida, hai tutto il corpo sull’attenti. È che ti fidi di loro quanto loro si fidano di te, probabilmente. Alla battuta sul succo sorridi, che magari pensa di essere in una serata di stand-up commedy e ha bisogno dell’audience che gli applaude. E sei anche tentata di rispondergli che forse hai iniziato la giornata con le palle girate. Ma ti trattieni, per ora. «Ho letto tutte le informazioni del fascicolo. Quattro membri dello staff morti, uno sparito nel nulla.» Il nostro uomo, immagino. «Struttura nuova in un quartiere tranquillo.» Alzi lo sguardo verso l’edificio per poi spostarlo intorno prima di tornare da Otho. «Ma se avete altre informazioni, ascolto volentieri. O un succo.»
Perché potresti essere anche la sfigatella dei film babbani, ma te l’invito lo hai ricevuto.
view post Posted: 2/10/2023, 15:42     Ivory House - La Capitale del Mondo Magico
where there's a hitch, I solve it?
b2oZXww
1jcaAFm
Woodford » Londra
Non puoi essere nei guai, non hai avuto tempo per mettertici. Forse sei stata troppo poco intraprendente, questa potrebbe essere la tua più grande colpa. Forse non sei stata abbastanza grifondoro, se esserlo vuol dire qualcosa. Ti è mancato il coraggio che dovrebbe contraddistinguerti. Non sei sicura cosa possa esserti andato storto per ricevere, alle 8.35 del mattino, una lettera dall’Ispettore Graham. Hai meno paura di lei rispetto al colloquio – questo perché l’hai vista davvero poco nei mesi in cui hai iniziato il nuovo lavoro – ma una modesta cagarella è stata comunque percepita quando hai ricevuto la lettera. L’hai aperta con una tale lentezza e magari ti è anche passata tutta la vita davanti nei pochi attimi che ti ci sono voluti per estrarre il pezzo di carta dall’involucro. Consulente. Consulente. «Consulente.»
Non ti ci vuole tanto a scoprire che essere “consulente” – accezione che d’ora in poi metterai sempre tra virgolette immaginarie che accompagni con dei gesti delle mani – è una cosa negativa. È come essere l’ultima ruota del carro nel carro degli auror. È come essere una riserva battitore nel quidditch ma sul campo c’è solo un battitore. Insomma, fa schifo, ti pare di capire dai commenti che ricevi quando in archivio vai a chiedere del fascicolo sul Caso Ivory House.
«Ugh, Robert mi ha detto che sei con Otho, in bocca al Gramo.» e certo, perché oltre al danno anche la beffa. O oltre alla beffa anche il danno? Sei già confusa, l’inizio non è promettente. Decidi di ignorare i commenti degli altri, sorridi e annuisci ma eviti che le loro parole possano toccarti. Un’opportunità. Ecco, la prenderai così. È la tua occasione di metterti in mostra – con umiltà, ovviamente – e far vedere che una consulenza che dovrebbe durare mezza giornata te la fai durare un’ora. Sei così brava che già l’hai risolto questo caso. «Che cazzo è Woodford?» Ecco, inizio brillante.
Hai qualche ora prima che la passaporta si attivi e sei intenzionata a toccare quella banconota alle 11.15 in punto. Forse prima una pausa pipì, ci sta.
Ti ci immergi allora, per arrivare quanto più preparata possibile. «Ivory House…» è in piedi da ventidue anni, piuttosto poco se ci pensi. A Woodford. «Woodford è una città nell'East London, all'interno del London Borough of Redbridge. Si trova a 9,5 miglia a nord-est di Charing Cross…» hai la penna tra le labbra, sottolinei e prendi appunti come fosse un compito di storia della magia. Il ricordo ti dà i brividi. È un quartiere tranquillo, questo è già un indizio, in negativo. Charlie Brooman. Sottolinei il nome un paio di volte. Ricordati di chiedere chi è. Perché era lì? Di passaggio dopo mezzanotte?
Quinta persona dello staff. Non si sa nulla. Vittima o artefice? O entrambi? «Usare un anatema non esclude usarne due» sei un detective ora, bene.
Bene. Non sei pronta, assolutamente. Ma fingi di esserlo, devi. E tocchi la banconota alle 11.15. Merlino me la mandi buona!


Chiedo scusa per l'attesa - che comunque era prevista ma ahimè me ne pento comunque.

Statistiche:
PS: 317 - PC: 240 - PM: 245.5 - PE: 75

Oggetti:
- Bacchetta nella custodia sotto la giacca
- Distintivo Auror: oltre ad un simbolo di riconoscimento, il Distintivo consente, se stretto tra le dita, di comunicare la propria posizione al Capo Auror, con un funzionamento molto simile a quello dei Galeoni ES. Utilizzabile una volta a quest per chiamare rinforzi solo in caso di reale pericolo.
Anelli dei gemelli condiviso con Jane Read
Bracciale dell'amicizia condiviso con Alice Wagner

Incantesimi: fino alla VI classe + iracundia, flagrate, stupeficium, expecto patronum, rompisigillo, nego negligetiam, homenum revelio, deletrius, omero, nervorum distentio, ludibrium speculo.
view post Posted: 2/10/2023, 11:30     Acquari - Diagon Alley

yCH0xlJ
cZbLpyK
«Ahm, mi scusi professoressa, guardi che noi studiamo eccome!» Le dici con un tono che fa percepire la tua ironia e sottolinei con forza il suo ruolo. Merlino, solo qualche anno in meno e te la saresti ritrovata come insegnante. Non puoi neanche immaginare quanto sarebbe stato difficile concentrarti durante le ore di pozioni. Va detto, poi, che già da sé ti era difficile concentrarti. Ti spaventa la naturalezza con cui ti senti a tuo agio con lei e pensi che lo stesso valga per l’altra. Lasci passare il suo commento sulle Harpies – non vuoi ritrovarti a mostrarle che sei una fanatica del quidditch – e con una mano fai cenno che ok, va bene, puoi tifare quello che vuoi. Non sei nella posizione di portare in alto la tua squadra, comunque, visto che le Portree stanno disputando partite imbarazzanti da quando hai iniziato a tifare per loro. Forse porti sfiga?

«Oh gargoyle, la zucca!» chiudi gli occhi e quasi riesci a percepirne il sapore sulla lingua. Non è ancora periodo, è vero, ma già non vedi l’ora che arrivi ottobre per farti immergere dal suo sapore. «Potremmo mangiarla insieme una volta, se ti va.» Le dici in riferimento alla pizza. Lo fai quasi sottovoce, quasi come una domanda buttata lì, come se la sua risposta non fosse la ragione per cui potresti essere triste o felice per il resto della giornata. Vedi Regn tornare da Ade ma è troppo lontano da te per tentare di accarezzarlo. Ne hai quasi un po’ timore, a dirla tutta. Molte persone sono così tanto legate ai propri animali domestici che ne valorizzano le gesta. Cosa succederebbe se Regn ti odiasse? Allora ti odierebbe anche Ade? È un rischio che non vuoi correre. «Molto. Penso che delle volte i nostri animali siano l’estensione di noi. Ma ne ho anche un po’ paura.» e dovresti fermarti, lo sai, ma purtroppo con Ade non è possibile. Devi sempre dire di più, devi sempre dirle tutto. «Cosa succede se a Regn non piacessi?» poi non piaccio neanche a te? Scuoti la testa e sorridi facendo passare quella domanda come una battuta. Ti dici che è meglio così, Mary. Forse stai correndo troppo, il tuo cervello sta andando molto più veloce del tempo.

E dovresti smetterla, ma quando lei ti chiede di rivedervi non puoi farne a meno. Non puoi fare a meno di sperare. E speri non per te – ti scopri altruista – ma per lei. Speri di piacerle non per il tuo personalissimo ego ma per la sua felicità. «Mi piacerebbe rivederci.» le dici, il tuo tono sincero, i tuoi occhi a cercare i suoi. «Posso scriverti?» vuoi sapere com’è la sua scrittura, se sottile come la tua o goffa come quella di Kate. Vuoi sapere come si firma, se per te è già Ade o ti becchi ancora il nome completo.

Sai che questo giorno sta per finire perché state per separarvi.


Code • Oliver


Super sorry per questo posticino un po' di me- :c
view post Posted: 30/9/2023, 13:26     +1Cosa stai ascoltando in questo momento? - Angolo Giochini
CITAZIONE (Nontiscordardime @ 30/9/2023, 14:20) 
Marì Marì - Massimo Ranieri

Che ho pure dedicato a quellacessadi Héloïse

Mandami audio in cui la canti poi ne riparliamo :secret:
view post Posted: 26/9/2023, 14:04     +9Manuale del perfetto rincorbellito - Off-Topic
Storiella: martedì scorso vado a pranzo dal messicano con i colleghi (tra cui i miei capi) e mi innamoro della tizia che lavora lì, ma proprio innamorata persa. C'è anche una mia collega che mi dice che ci sono stati degli sguardi, delle intese e cagate così; il mio capo addirittura mi suggerisce tecniche di approccio che devo dire molto innovative e utili ma io so timida, scusate quindi vado via.
Venerdì è arrivato un mio amico a trovarmi, gli ho parlato di questa situa e oggi andiamo di nuovo a pranzo dal messicano T'OH c'è lei inaspettato. E quindi il piano - e vi giuro sudato ogni secondo perché veramente io mi vergogno a fare queste cose - va così: le chiedo l'accendino poi quando glielo devo restituire le lascio anche il mio numero su un foglio e scappo. Scappo raga, questa è la parte rilevante.
Ok, non voglio farlo ma lo faccio. Entro, la vedo che sta servendo una signora che però sta sbloccando il telefono quindi mi guarda, la guardo, mi guarda ok decido di darle il foglio e sono pronta a scappare ma NO lei guarda il foglio, guarda me, guarda il foglio: "oh, thank you."

I want to die really I can't do these shit.


Ah, poi torno a rispondere a tutte le role e gli mp, scusatemi ma che giorni sono stati.
view post Posted: 25/9/2023, 10:51     +4Manuale del perfetto rincorbellito - Off-Topic
Sabato fatto trip ad Amsterdam e sono due giorni che sono in trip.
view post Posted: 20/9/2023, 19:23     +1Cosa stai ascoltando in questo momento? - Angolo Giochini

Honey, I'm good - Andy Grammer



Mi carica tantissimo raga, ascoltatela per strada mentre vi immaginate perfetti :laa:
1943 replies since 29/11/2010