Posts written by Il Gufo Espresso

view post Posted: 2/3/2021, 15:09     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Cariño era tornato, il viaggio in India era stato meraviglioso – sulle iridi d'oro si stagliavano ancora le immagini più belle di tutta la sua vita, dall'imponente Taj Mahal al forte di Agra, lì dove il volo tra guglie, cupole e pilastri vestiti d'antichità non gli era mai parso così spettacolare; dalla Città Rosa di Jaipur al Palazzo del Lago degli imperatori, lì dove perfino il cielo sembrava volgere verso sfumature artistiche, di tinte pastello così intense da credere di vivere in un dipinto; dalla Città d'Oro, le cui casette quasi brillavano come granelli di sabbia di deserto, fino al porto pieno di turisti, sognatori di passaggio, perfino altri gufetti come lui. Da quando era rientrato, in effetti, Cariño era come dormiente – un idillio, quello, che non voleva dimenticare in alcun modo, e che voleva che restasse suo, soltanto suo. La troupe di giornalisti che aveva viaggiato con lui e altri postini continuava a sciorinare memorie infinite con altri colleghi, alla Redazione della Gazzetta del Profeta. Lo stesso accadeva per i pochi altri gufi che erano partiti con lui, ora tutto il giorno a bubolare quanto straordinaria fosse stata quell'esperienza. Lo era, lo era davvero, ma nessuno avrebbe mai potuto comprendere fino in fondo senza esservi stato almeno una volta. Così volava nei cieli londinesi con aria un po' distratta, come sospeso tra ricordi e sensazioni. Se c'era una sola persona alla quale avrebbe voluto raccontare tutto, quella era proprio Jolene White. Arrivò all'abitazione della strega nel tardo pomeriggio, sperò intimamente che potesse essere rientrata, che potesse in qualche modo essere lì dietro una finestra. Ad attenderlo, immaginò, come un viaggiatore che rientrava dall'amore della propria vita. Più romantico di quanto non fosse mai stato, complice le spezie particolarissime che l'avevano accompagnato in terra orientale, sentiva di poter conquistare il mondo ad un colpetto di becco. Quando consegnò la copia del giornale, infatti, lasciò insieme un oggettino coloratissimo, che aveva stretto tra gli artigli durante il volo. Era un souvenir molto caratteristico, una statuetta di elefante con una e più sfumature, dal verde al giallo, dal rosso all'arancio – l'aveva recuperato in fretta e furia dall'ultimo bazar che aveva visitato, in parte era tuttora dispiaciuto di non essere riuscito a scovare una statuetta di un gufo, piuttosto che di un elefante. Ma andava bene, era un piccolo gesto. Perché anche oltreoceano, lei era stata nei suoi pensieri.


GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici. Da oggi si aggiungono curiosi rebus disegnati dalle piume dei nostri migliori illustratori!
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!

Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Febbraio!


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Jolene White




CITAZIONE (*Derek @ 1/3/2021, 14:25) 
Happy Maple
La fattoria maledetta


Happy Maple è tra le più conosciute fattorie del mondo babbano, situata nel Devonshire, sulla penisola di Cornovaglia in Inghilterra. Negli anni ha dimostrato di essere una delle migliori del paese: premi vinti e ottimi prodotti sono stati i biglietti da visita esportati in tutta la nazione. L’ingresso alla fattoria è favorito da una strada ai quali lati sono posti degli alberi di mele uno a circa un metro e mezzo dall'altro, così da dare visione prospettica che immerge gli avventori nella natura ad ogni passo. La strada si estende per circa mezzo miglio e tra gli alberi è possibile ammirare i campi di grano da un lato ed i campi di alberi da frutta dall’altro. Inoltre un campo di olivi secolari, con i quali frutti si dà vita ad uno dei migliori oli dell’Inghilterra, troneggia in prossimità della casa, dotata di ben tre piani ove maestranze e proprietari vivono. Al contorno ci sono fienili e magazzini contenenti il raccolto e gli attrezzi del mestiere, alla destra del comprensorio trova vita l’orto pieno dei colori degli ortaggi di stagione, alla sinistra invece iniziano i recinti per il bestiame che trovano completamento dietro l’imponente casa, con stie ed aie piene di animali che concedono i loro prodotti. Il tutto sotto la stretta sorveglianza di Toby, un pastore del Caucaso, che da dieci anni mette in fuga volpi ed ogni altro genere di animali nocivi alla fattoria, ma che spesso si concede al gioco con i bambini in visita. Di recente, però, molte avversità si sono abbattute sulla fattoria felice - di nome e di fatto. Inizialmente la proprietaria non ha fatto caso agli infausti eventi che si abbattevano sulla fattoria, ma ben presto i piccoli incidenti domestici, come bollitori che saltavano in aria o attrezzi da lavoro che scomparivano, si sono trasformati in vere e proprie catastrofi, come se la fattoria fosse sotto una maledizione. I campi di grano andati a fuoco, gli alberi da frutto spogli nella stagione del raccolto ed animali che si ammalavano di rare malattie ad essi associati in non più di quattro casi in tutto il mondo.


Verity Maple, anziana proprietaria dell’omonima fattoria, ha immediatamente chiamato le autorità babbane che solerti hanno indagato sulla mole di sfortuna abbattutasi sulla fattoria del Devonshire, conosciuta in tutto il paese per la prelibatezza dei suoi prodotti agricoli e delle carni, meta di molte gite scolastiche al fine di avvicinare la giovane popolazione alla natura. Le autorità babbane hanno immediatamente pensato ad un sabotaggio da parte di altre fattorie concorrenti, la quale implicazione, seppur logica, non sembrava aver trovato riscontro nella realtà delle prove rinvenute. Anche i media locali si sono interessati alla situazione con servizi quasi giornalieri. “Non avevamo mai avuto un’annata così sfortunata” sono state le parole di una bracciante. Anche Verity era nell’occhio del ciclone, ma fino a quel momento non aveva voluto rilasciare dichiarazioni. Non avendo altre soluzioni, la proprietaria ha pensato che un malocchio fosse stato posto sulla sua fattoria da qualche fattucchiera. L’anziana donna non aveva idea di quanto vero potesse essere quanto affermasse tra lo sgomento di molti. Infatti Verity Maple non aveva mai creduto a certe cose, forse l’esasperazione l’aveva portata ad immaginare che qualcosa di soprannaturale stesse accadendo nella sua fattoria. Il Ministero della Magia non vede di buon occhio certe pratiche, ed è sempre attento quando determinate situazioni accadono. Lo Statuto per la Segretezza del Mondo Magico prevede infatti l’intervento del Ministero di competenza nel caso vi sia il dubbio che la magia sia stata usata ai danni dei babbani, pratica molto spesso usata per far loro dei dispetti. Per fortuna, non si hanno molte notizie di malocchi che creino ingenti danni ai babbani, ma seppur sporadici il Ministero ha deciso di indagare su quanto stesse accadendo alla fattoria. Infatti l’Ufficio per l’Uso Improprio della Magia si è immediatamente attivato, ma al suo arrivo ha scoperto che nessun malocchio o maledizione fosse stato eseguito ai danni della fattoria ad opera di maghi o streghe, nessuno oggetto dagli strani poteri era presente. Dopo attente, lunghe indagini, le autorità hanno però scoperto la causa di tanta sfortuna; cercando tra i recinti e le stie si sono immediatamente accorti della presenza di un ospite poco desiderato che l’anziana signora aveva di certo scambiato per qualcosa che non era. La presenza di un Nogtail nel recinto dei maiali.


Nogtail, un focus
Queste creature simili a dei piccoli maialini sono tipici delle zone rurali dell’Europa, Russia ed America, sono più facili da trovare in zone di campagna ove l’opportunità di scovare fattorie è maggiore. A differenza del comune maiale, i Nogtail hanno una peluria più folta e rigida, generalmente di colore scuro. La loro peculiarità è quella d’intrufolarsi nelle fattorie, accomodarsi nei recinti tra i maiali e farsi allattare da una scrofa, che di per sé non rappresenterebbe nessun pericolo. Il problema, però, è che queste bizzarre creature magiche portino con sé autentica sfortuna. Ad onor del vero più l’animale riesce a cibarsi indisturbato, più la sua maledizione ai danni della fattoria sarà grande ed inoltre duratura, almeno finché non viene scoperto e cacciato dalla fattoria, cosa che deve essere fatta immediatamente. La povera Verity Maple ha patito sulla sua pelle la prolungata esposizione alle maledizioni della creatura magica. Non è ben chiara l’origine di questa creatura, anche se molti credono sia nativa dell’Olanda, infatti il suo nome potrebbe derivare dalla loro lingua, ma il pensiero predominante è che essi siano stati creati con la magia, a favore di tale ipotesi sappiamo che molto spesso le creature magiche che somigliano in parte a creature babbane lo sono, come i Crup o i Kneazle. Ma solitamente essi sono animali da compagnia e non hanno molti poteri magici, per cui si pensa che qualcosa sia andato male nel processo che li ha resi magici, nulla di strano, tanti incidenti sono capitati negli esperimenti magici. Altra leggenda particolarmente interessante deriva addirittura dall’Antica Roma, dove i maiali neri erano tra i suini più prelibati e venivano allevanti in grande abbondanza, anche ad uso bellico data la nota caratteristica dei maiali di mangiare qualunque cosa sia a portata di fauci. Ancora oggi tra gli Appennini italiani si avvistano questi animali, famosi sono i maiali neri dei Nebrodi in Sicilia, un tempo parte dell’Impero Romano. Si pensa che questi animali siano stati importati in Inghilterra proprio dai Romani. La leggenda narra che, nel 1800, questi suini siano proliferati in Inghilterra senza alcun problema, ma una di essi, una scrofa, trovò infine rifugio nell’impianto fognario londinese di Hampstead. Sola e senza padrone, ma soprattutto gravida, essa fu aiutata indirettamente a portare avanti la sua gravidanza dagli scarti dei macellai ed altri esercenti della zona, era quindi abituata a mangiare la carne ed anche ossa. Infine ebbe modo di partorire dando vita ad una delle colonie di maiali neri più grandi che si trovasse in una città metropolitana. Ben presto questi divennero troppi per vivere nelle fognature e decisero di invadere le strade di Londra, ma essendo abituati a mangiare solo carne, assaltavano gli umani, alcuni vennero portati nelle fogne come riserva di cibo. La macabra leggenda si sparse immediatamente, nel 1859 ci furono i primi interessi giornalistici in materia, si riporta che grugniti intollerabili turbavano le notti dei londinesi. Si ritiene che i Nogtail siano loro discendenti, nati da alcune pozioni gettate nella fogna che li abbiano resi facile dimora di poteri magici. Pertanto, non appena il Ministero della Magia ebbe scoperto l’accaduto iniziò ad incrementare le voci della leggenda rendendola una storia macabra da raccontare, anche a reggerla con incantesimi di memoria su chiunque avesse avuto modo di incontrare uno di questi animali. Altro fatto interessante da sapere è che un Nogtail, per esser certi che non torni più nella fattoria da cui viene cacciato, deve essere respinto con dei cani dal pelo bianco. Per fortuna della nostra contadina, il Ministero della Magia alleva i destrieri dal candido pelo al solo scopo di cacciare queste creature. Per cui l’Ufficio per la Regolazione e Controllo delle Creature Magiche si è recato alla fattoria per cacciare il Nogtail, che dal Ministero viene classificato con XXX. Tutto è stato spiegato alla proprietaria della fattoria, ma dubitiamo che ricorderà qualcosa in quanto una squadra di Obliviatori ha fatto il suo intervento. Probabilmente penserà per molto tempo che sia stato un malocchio vero e proprio. Speriamo che presto Happy Maple possa tornare al suo usuale splendore.

Derek Hide


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view post Posted: 4/2/2021, 19:09     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Era proprio vero, il buon impegno premiava alla grande. Era capitato proprio a lui, al tenero Cariño: stentava a credere ai suoi grandi occhioni gialli, e rimirava in lungo e in largo alla ricerca di qualche dettaglio - anche minimo - che gli dicesse di essersi imbattuto in un cattivo scherzo, un po' come quando il suo buon amichetto Niuke gli aveva portato in becco un topolino così succulento e che ad un pizzicotto si era rivelato soltanto di gomma. Ma era lì, una raccomandata con il suo nome a chiare lettere. C'era perfino quell'ondina deliziosa che concedeva musicalità alla parola, e che sempre sapeva riportarlo a quando viveva in Spagna. Gli mancava molto la sua terra d'origine, non avrebbe potuto negarlo, ma il pensiero di un viaggio oltremanica riusciva ad entusiasmarlo perfino di più. Era stato scelto, quello era il punto vero e proprio. Era stato scelto tra tutti i postini per una consegna piuttosto lunga, dritto dritto alle terre d'Oriente. Da quando gli era stato comunicato di essere in lista per una spedizione in compagnia di tre barbagianni, aveva letteralmente fatto i salti di gioia sul proprio trespolo. Gli era stato detto di recarsi in India, e lì per lì aveva ritenuto si trattasse di un curiosissimo quartiere londinese. Un po' come China Town, senza Cina, e più Town di quanto si pensasse. Invece, quella volta non era una battuta, non c'era alcun errore. Era lui, Cariño, il Gufo Postino per l'India. Si era preparato per bene, sapeva già come gestire tutto nei minimi dettagli. Quando quel mattino arrivò in una zona familiare della Capitale, sapeva già di essere lì ben più che per una semplice posta; la copia del giornale che stringeva tra gli artigli, infatti, scivolò rapidamente sul davanzale di una finestra: quello che vi si trovava tra le pagine, però, era un pensierino di arrivederci che Cariño aveva recuperato dalla scrivania dei giornalisti che stavano organizzando l'itinerario in India. Uno di loro aveva realizzato uno splendido dono, prettamente romantico, forse per la sua fidanzata; quel che Cariño sapeva, ad ogni modo, era che una cartolina in meno non poteva rappresentare la fine del mondo. Una cartolina semplice, che fin dal primo contatto sapeva attorcigliarsi per magia in una coccarda, e da lì nella forma di un cuore rosseggiante. Ora era lì, tra le pagine del giornale. Per lei, solo per lei. Un arrivederci, e un promemoria di un infinito amore. Sharazad poteva attendere, ma Cariño non poteva andare via senza salutare lei, mai.


Per festeggiare Carnevale e San Valentino,
in allegato per tutti gli abbonati del Profeta:

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GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
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Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Dicembre!


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Jolene White



CITAZIONE (Atonement. @ 3/2/2021, 21:14) 
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Il Serraglio Stregato si rinnova
e mostrerà tutte le sue novità con un evento esclusivo

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Il nuovo anno ha spazzato via il precedente ormai da diversi giorni e le novità non hanno tardato a germogliare nel mondo magico. Ed è di animali e creature magiche che ci concentreremo in questo articolo, un tema caro a molti maghi e streghe che, specie di recente, hanno puntato i Lumos su questioni particolarmente rilevanti a fronte della papabile estinzione di alcune specie.
Il Serraglio Stregato, lo storico negozio di animali e creature magiche sito a Diagon Alley, quasi a voler offrire il suo contributo alla causa, si scrolla polvere e piume assortite per beneficiare di una ventata d'aria fresca che porta con sé cospicue novità per i suoi affezionati clienti e coloro che ancora devono metterci piede per la prima volta - con la promessa che non sarà l'ultima.
A partire dall'aspetto, infatti il negozio è riuscito ad ampliarsi al fine di ricevere un maggior numero di ospiti ed offrire così all'affezionata clientela un ventaglio maggiore di creature tra cui scegliere, per tutte le tasche, tutti i gusti e tutte le necessità. Dimenticate quindi il negozietto angusto e impolverato, dove le gabbie parevano stipate con espedienti magici forzati pur di garantire un minimo di scelta. Ridipinto con vernici animate, le pareti raffigurano con discreto realismo volatili che volteggiano in cieli sconfinati, Mooncalf che rimirano la volta celeste rischiarata dal chiarore lunare in attesa di abbandonarsi alle loro danze ipnotiche, Asticelli che scalano alberi infiniti ed altre meraviglie pittoriche che i lettori potranno scoprire con i propri occhi visitando il negozio. Ogni arredo è stato sostituito con pezzi nuovi che richiamano il cuore pulsante del negozio, dalle sgargianti piume di Fwooper usate per rilasciare certificati d'acquisto, alle morbide sedie a forma di aculei di Knarl.

Un'altra novità è rappresentata dall'aggiunta di accessori specifici per ogni razza, mangimi pensati appositamente per la salute ed un nutrimento efficace ed in linea con il fabbisogno nutrizionale di ciascuna creatura ed habitat personalizzati provvisti di tutti i comfort e le cure delle quali i nostri amici ad una/quattro zampe hanno bisogno. Come anticipato, il Serraglio Stregato - tappa fondamentale degli studenti di Hogwarts, oltre che degli amanti della fauna babbana e magica - accoglierà molte più creature di quelle che finora le ridotte dimensioni del negozio hanno permesso. Partendo da coloro che hanno un indice di pericolosità bassissima, e dunque accessibili ad una più vasta clientela, fino ad arrivare a quelle ritenute pericolose dal Ministero della Magia, con una classificazione di XXX, alienabili solo a maghi e streghe capaci e maggiorenni. Per stuzzicare la curiosità dei lettori, segnaliamo qualche esempio tra le novità poco conosciute come i topi ballerini - in grado di ballare, realizzare giochi di prestigio con la coda e comporre semplici e brevi pezzi musicali con strumenti adeguati alla loro misura - ed i conigli trasformanti - che cambiano di tanto in tanto in cilindri per poi tornare al solito aspetto con un sonoro schiocco.

Le restanti aggiunte saranno visionabili in concomitanza con l'evento inaugurale che si terrà presso il negozio sabato 6 febbraio e durerà l'intera giornata.
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In questa data la porta del celeberrimo negozio si spalancherà al pubblico rivelando la sua nuova veste e tutte le novità che ha da offrire. Ma non solo, perché l'evento si avvarrà di alcuni magizoologi che, stuzzicati dall'ampliamento del Serraglio, hanno dato la loro disponibilità per presenziare durante la giornata per elargire informazioni ai curiosi, oltre che presentare le nuove creature magiche al pubblico, con tanto di spettacolo di inaugurazione.
Un corteo di topi ballerini mapperà il negozio deliziando gli sguardi attraverso pirotecnici giochi di prestigio con la coda, che si allungherà come una corda da funambolo, e delizierà l'udito con composizioni musicali realizzate con strumenti musicali su misura per loro. A seguire, un divertente spettacolo di conigli trasformanti che cambieranno nei cilindri. Un intrattenimento divertente sarà costituito dalla possibilità di venir punti da un esemplare di Celestino per poter raggiungere levitando alcuni esemplari di volatili ed osservare la scena dalla loro stessa angolazione. Si coglie l'occasione per ricordare che troppe punture possono portare a fluttuare in maniera incontrollabile per giorni e che a una reazione allergica può corrispondere un galleggiamento permanente. Disposti vicino al bancone verranno proposti, solo per l'occasione, acquari ospitanti banchi di Shrake e Ramore guizzanti che, a seconda delle luci che li investiranno, offriranno dei bagliori argentei dati dalla riflessione delle squame a contatto con le fonti di luce.
L'evento promuoverà l'avvicinamento di maghi e streghe di tutte le età alle creature magiche sotto la tutela di esperti del settore, con la speranza di annoverarne l'importanza nella società magica e sensibilizzare la popolazione nel comune interesse, umano e delle creature magiche.
Ma le sorprese non finisco qui!
Per rendere ancora più entusiasmante la giornata, una coppia di note magizoologhe di cui non sveliamo (ancora) il nome, si sono dette disponibili a presentare in esclusiva il loro ultimo libro, una raccolta di scatti fotografici di inestimabile pregio in vendita solo in quella data. Le fotografie in movimento sono opera di ricercatori magizoologi e frutto di un'accurata selezione da parte delle autrici; testimoniano scorci di vita di creature magiche che popolano angoli inesplorati e selvaggi del mondo magico, con relative didascalie, ed offrono un'immersione emozionale a beneficio del lettore che viene trasportato in un mondo vasto e caleidoscopico. I ricavati saranno devoluti ad associazioni di tutela e protezione di creature a rischio estinzione ed ambienti minati dal crescente progresso economico.
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Ad impreziosire la sua ultima fatica letteraria, il libro si avvalorerà di illustrazioni in movimento che catapulteranno il lettore con la fantasia negli scenari da sogno dove dimorano le creature protagoniste, fornendo uno spaccato sulle loro abitudini miscelate ad un pizzico di magica fantasia. Saranno diversi i rappresentanti del settore che presenzieranno offrendo la loro disponibilità a rispondere a domande, approfondire argomenti e allietare gli animi con esibizioni straordinarie. Vi saranno anche focus su specifici argomenti come quello tenuto dalla rettilofona islamica Djamila Sharazad, che giungerà nel nostro Paese appositamente per l'evento. I clienti, inoltre, avranno la possibilità di divenire protagonisti della scena in molteplici modi. La curiosità corrode anche chi sta scrivendo l'articolo, che non si lascerà perdere questa imperdibile occasione. I clienti che presenzieranno all'evento non saranno invitati solo a spendere Galeoni per acquistare animali e creature, e relativi corredi, ma anche per portarsi a casa gli unicum ispirati ad animali e creature ideati dal Serraglio, alcuni frutto della fantasia di Estia, la graziosa elfa titolare del Focolare Domestico, negozietto vintage sito a Hogsmeade. Con un programma così accattivante, gli organizzatori auspicano una nutrita affluenza all'evento.

Graffiate la vita, spiccate il volo e non mancate!

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view post Posted: 2/12/2020, 11:23     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Cariño viveva la stessa frenesia d'amore di tanti altri suoi colleghi postini, in quel periodo. Più si concedeva riposo sui trespoli comodi della guferia della Redazione del Profeta, più il suo volto tornava nei suoi sogni. Vestiva una raffinatezza che non ricordava in molti altri abbonati, per di più c'era sempre il discorso di non sapere se stesse tradendo l'amichetto del cuore Niuke, ormai dall'altra parte del mondo, oppure se semplicemente ne stesse seguendo le orme. Perché Niuke si era innamorato per primo di Miss White, e lui... e lui vi era caduto come un fico maturo. C'era chi già sosteneva potesse trattarsi di uno scherzo di uno dei giornalisti più curiosi, forse l'aggiunta di una boccetta per intero di Amortentia proprio nelle ciotole d'acqua e negli abbeveratoi dei gufi postini. Tuttavia Cariño sapeva che non fosse così, non pienamente. L'infatuazione che provava fino agli artigli andava avanti ormai da più tempo, da più settimane. La posta di Jolene White era soltanto per lui, già non permetteva a nessun altro di sostituirlo. Quel giorno, poi, aveva seguito il consiglio di un Gufo Reale molto più saggio, un certo Zorro. "Se vuoi conquistarla, allora devi mostrarle segni d'amore", così gli aveva detto. Non era sicuro di cosa fare per bene, ma ci aveva almeno provato. Con una zampetta di qui e una zampetta di là, aveva spinto un po' di neve fino a concedere la forma di un cuore - grezzo, poco elegante, tuttavia evidente. Era stata una fortuna quella nevicata, perché trasportarla non gli sarebbe stato possibile: sulla balaustra dell'appartamento, allora, aveva lasciato il suo dono natalizio, in aggiunta alla copia del giornale. Di fine settimana, si augurava che la strega fosse in casa. Mentre andava via, già si disperava. Tutto, in Cariño, gridava di tornare subito indietro da lei.


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Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Novembre!

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Jolene White

CITAZIONE (Atena McLinder @ 2/11/2020, 18:02) 
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LA S-NASA: esiste davvero?

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Tra gli argomenti più dibattuti e misconosciuti del Mondo Magico, tanto da essere quasi considerato leggenda metropolitana, vi è sicuramente quello della S-Nasa. Sulla sua possibile esistenza si è detto di tutto e di più: vi sono i sostenitori, che supportano non solo la sua esistenza, ma affermano che si tratti addirittura del progetto più rivoluzionario del Mondo Magico; ci sono gli utopisti sfiduciati, secondo i quali altro non è che un glorioso esperimento fallito – o forse mai iniziato. Ci sono i pro-centauri, che negano ogni forma di conoscenza astronomica al di fuori della sfera mistica e mitologica. E poi ci sono i complottisti, che affermano si tratti di un’associazione segreta di gatti alla conquista del mondo (Sostenitori della Nostra Adorata Scatoletta di Aringhe). Insomma, la verità si mescola alla fantasia e la fantasia alla leggenda. Come tutte le estremizzazioni, nessuna di queste credenze è del tutto veritiera e, complice la scarsa conoscenza astronomica nel continente europeo, sono pochi coloro che nel mondo comune conoscono la realtà dei fatti.
Ma facciamo un po’ di ordine.


◤Che cos’è esattamente la S-Nasa?

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S-Nasa sta per Secret-Nasa e prende il nome dalla più grande agenzia spaziale del mondo babbano – appunto, la Nasa (National Aeronautics and Space Administration) – della quale altro non è che il corrispettivo magico. La S-Nasa ha sede a Washington, negli Stati Uniti, in una struttura adiacente la sede babbana. L’edificio è protetto dall’Incanto Fidelius, ed è pertanto identificabile ed accessibile soltanto da chi sa esattamente cosa cercare e possiede il permesso esplicito di accedere. Essa non fa capo a nessun Dipartimento del Mondo Magico, sebbene non sia raro che collabori con determinati Uffici o personalità di spicco, condividendo le sue preziose conoscenze. Tale decisione, forse discutibile, rende la sua attività poco conosciuta da Maghi e Streghe che non operano nel campo, e contribuisce ad avvolgere la sua esistenza in un alone di mistero.
Coloro che vi fanno parte sono Maghi e Streghe appassionati di Astronomia ed Astromagia, che desiderano studiare da vicino gli effetti dei corpi celesti sulla Magia, oltre che utilizzare le competenze magiche per esplorare lo spazio e ciò che esso racchiude.
Per quanto riguarda l’organizzazione interna, la S-Nasa si suddivide in cinque Sezioni, ognuna delle quali ha compiti e competenze ben precise:

o Sezione I – Flussi e Influenze Magiche etciù
o Sezione II – Creature e Bestie
o Sezione III – Botanica Astronomica
o Sezione IV – Riti e propiziazione
o Sezione V – Volo spaziale
- Sezione 0 – La Materia Oscura
- Osservatorio
- Biblioteca


Alle cinque Sezioni canoniche, si aggiunge un’ulteriore “Sezione Zero”, creata allo scopo di studiare tutto ciò che non è spiegabile dalle attuali leggi magiche. Inoltre, un Osservatorio attrezzato dei più moderni strumenti magici ed astronomici è costantemente a disposizione di tutti i dipendenti: l’osservazione è infatti il comune denominatore di ciascuna Sezione, tra le attività fondamentali per lo studio ed il lavoro ordinario e straordinario.
Per concludere, non si può non citare la celeberrima Biblioteca della S-Nasa, nella quale sono custoditi tutti i volumi mai scritti in materia di Astronomia. La Biblioteca è accessibile anche a studiosi ed appassionati che non fanno parte della Struttura, ma che desiderano approfondire le loro conoscenze. Essi vi possono accedere previo l’ottenimento di un permesso speciale.


◤Quali sono i requisiti per lavorare alla S-Nasa?

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Come ogni Istituzione che si rispetti, anche la S-Nasa ha parametri ben precisi di selezione. Per fare parte della S-Nasa è necessario possedere alcuni importanti requisiti:

• Innanzitutto è fondamentale nutrire una profonda passione e conoscenza del mondo Astronomico e della Magi-astronomia. Beh, piuttosto ovvio, no? Non vanno certo a pescare pesci!
• Secondo requisito è un’alta-specializzazione-specialistica per accedere alla Sezione di proprio interesse: Incantesimi, per chi desidera comprendere le influenze astronomiche sull’esito degli incanti; Erbologia, per chi è interessato a capire la modalità in cui gli astri influiscono su fiori e piante magiche, nonché ricercare e studiare forme di vita vegetali nello spazio; Cura delle Creature Magiche, fondamentale per analoghe motivazioni. O ancora, Divinazione e Rune Antiche per comprendere quali rituali compiere in concomitanza di determinati periodi astronomici; Volo, per contribuire a perfezionare i viaggi spaziali, e via dicendo. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
• Infine, è bene avere una profonda conoscenza del mondo babbano e la capacità di interagire con essi. La sede, come si è detto, si trova adiacente l’affollato edificio babbano, con la conseguente possibilità di incorrere in spiacevoli incidenti magici o di trovarsi in situazioni in cui sia necessario confondersi con loro. In alcune circostanze, può inoltre essere utile una collaborazione in incognito con astronomi ed astronauti babbani, allo scopo di utilizzare le loro conoscenze scientifiche per perfezionare complessi progetti magici.
Proprio per questo, prima di essere assunti, ai futuri dipendenti è richiesto un periodo di tirocinio in cui vivere nel Mondo Babbano, dimostrando di saperne condividere usi, costumi e conoscenze. Sono esonerati dal tirocinio solo coloro che mostrano di possedere già le qualità richieste.

◤Cosa si studia alla S-Nasa?

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Arriviamo alla parte più interessante. Dalle premesse che abbiamo descritto, è facile comprendere quali siano gli ambiti di studio della S-Nasa, nonché la loro complessità e varietà, tali da abbracciare ogni ambito del sapere magico. Fondamentalmente, essi si possono dividere in tre macro-categorie: approfondire la comprensione di fenomeni magici terrestri, ossia comprendere come la Magia, le Creature, il mondo vegetale siano influenzati dal moto celeste; esplorare nuovi orizzonti e forme di vita, vale a dire tutto ciò che riguarda la ricerca di manifestazioni di Magia oltre i confini del nostro Pianeta; e, ultimo ma non per importanza, perfezionare ed usufruire del volo spaziale.

Per approfondire ciascuna di queste aree non basterebbe un intero inserto speciale e, aimè, i caratteri a mia disposizione sono ormai terminati. Se però siete curiosi di saperne di più, restate con noi, a breve altri approfondimenti sul mondo Astronomico!

~ Atena McLinder


Bibliografia
- Nascita e storia della S-Nasa, di Erich Roch
- Maghi alla conquista dello Spazio - e altre disavventure, di Emerald Floss
- Magia ai confini della Galassia, di Susan Rustin
- Il complotto della Scatoletta di Aringhe, di Adamella Smart



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◤LA RUBRICA

Si inaugura con questo articolo la nuova Rubrica della Gazzetta del Profeta tutta dedicata all'Astronomia e all'Astromagia: siete curiosi di sapere in che modo gli Astri influiscono sulla Magia e sul mondo magico? Volete conoscere le modalità in cui la Magia si manifesta al di fuori del nostro pianeta? Vi interessano i voli spaziali e le avventure di Maghi lanciati nello spazio? Allora continuate a seguirci!

◤L'AUTRICE

Atena McLinder - Giovane strega di origine scozzese; ex Corvonero, conclude il percorso ad Hogwarts conseguendo 6 MAGO a pieni voti. Dopo diversi anni passati all'estero, torna in patria nelle vesti di Auror. Attualmente è Docente di Astronomia e Capocasa Tassorosso. Si interessa di forme di Magia non convenzionali.
view post Posted: 1/11/2020, 11:54     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Niuke alla fine aveva accettato un lavoro oltreoceano, una di quelle collaborazioni giornalistiche che la Gazetta del Profeta intrecciava di continuo nel corso degli anni. Il suo migliore amico, la sua zampa più fidata, oramai era partito da circa una settimana e anche gli scontri che spesso avevano insieme mancavano al povero, sfortunato Cariño. Era come se il destino gli fosse sempre più avverso, soltanto quel mattino infatti aveva perso dagli artigli uno dei gadget che avrebbe dovuto consegnare con la posta del giorno, e nell'impatto al suolo il giocattolo de L'Allegro Medimago si era frantumato in mille pezzi - con tanto di strilletti acuti da parte dello scheletro, animatosi all'improvviso. Cariño era stato così costretto a fare marcia indietro, tornare tra le sedi della Redazione del Profeta e recuperare un'altra scatola. Ora che si dirigeva verso i cieli londinesi, stringeva tutto con la massima cura. E la sua unica consolazione, in tutto quel marasma del suo cuore, era la speranza di adocchiare la sua nuova fiammetta. Miss White era davvero incantevole, e lui... lui ne era innamorato. Aveva preso in giro Niuke per quella folle, bizzarra cotta che provava verso gli esseri umani, e avrebbe continuato a farlo se solo Niuke fosse stato ancora in giro con lui. Ma quando aveva visto Jolene per la prima volta, Cariño era andato in brodo di giuggiole. Era lei, era lei la sua meta, lei la sua strada. Raggiunse l'appartamento e lasciò tutto con dedizione, e con un verso acutissimo le gridò quella che difatti era la prima, intensa scintilla di un amore sbocciato.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Gioco L'allegro Medimago (+1 Punto Corpo)
È un gioco che non ha età e che istruisce sulla struttura del corpo umano. La scatola contiene un piccolo scheletro giocattolo, una mini-bacchetta come bisturi e una serie di oggettini – un cuore, una costola di ricambio, un fegato, un cervello, alcuni arti, alcune dita, una lingua. Ad un colpetto sullo scheletro, questi si anima e comincia a strillare il suo male: il gioco consiste nell'interpretare il disagio dello scheletro e tagliare, operare e inserire il pezzo mancante con la mini bacchetta-bisturi. C'è il rischio che lo scheletro impazzisca e scappi in giro.

GIOCHI ENIGMISTICI
Altro appuntamento con i giochi enigmistici.
Attenzione I primi sei che invieranno tutti i giochi risolti alla casella mp del Gufo Espresso vinceranno buoni spesa alla prossima consegna. Aguzzate l'ingegno!

Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di Ottobre!

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Jolene White

CITAZIONE (Jane Read @ 28/10/2020, 12:31) 
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E’ una soleggiata mattina di fine ottobre quella che oggi ci accoglie nella campagna del Somerset, appena fuori dai confini della città di Bath: una folla di maghi e streghe provenienti da tutta la contea si è raccolta intorno alla mongolfiera delle sorelle Harvey, tra fischi di ammirazione e sospiri sognanti, tutti in trepida attesa per la partenza imminente.

Amelia e Liz Harvey sono due volti molto conosciuti nel Mondo Magico: originarie della cittadina di Bath, alle spalle una famiglia di naturalisti noti fin da inizio ‘800, le due sorelle già dai primi anni ad Hogwarts avevano dimostrato di voler seguire le tradizioni familiari fondando il “Club Naturalistico Harvey” sotto la guida della professoressa Bell di Erbologia e del professor Wilson di Cura delle Creature Magiche.
Anni dopo il club ha lasciato le mura del castello, trasformandosi nell’Istituto Harvey per la Ricerca e gli Studi Naturalistici con sede proprio nella cittadina del Somerset: alla guida le due sorelle, che anno dopo anno hanno portato enormi contributi alla ricerca naturalistica magica grazie alla loro spiccata curiosità per la natura e gli studi sul campo anche negli angoli più remoti del globo.

Amelia, esperta mondiale di Flora Magica, e Liz, controparte nel mondo della ricerca sulla Fauna Magica, hanno deciso di andare oltre il semplice lavoro sul campo e con questa esperienza vogliono lasciare un segno nella Storia: nel giro di poche ore infatti prenderanno il volo grazie alla colorata mongolfiera che spicca nell’erba verde della campagna e intraprenderanno un viaggio di ricerca che le terrà occupate per i prossimi otto mesi.

Noi del Profeta abbiamo avuto l’occasione di poter scambiare due parole con le sorelle Harvey proprio prima della rassegna stampa ufficiale e non siamo riusciti a non chiedere come prima domanda il perché della scelta di un mezzo di trasporto così inusuale.
« E’ passato quasi un anno dalla nostra ultima uscita sul campo, » confessa Amelia, lo sguardo che brilla mentre ammira la mongolfiera alle nostre spalle, « e da tempo e io e Liz avevamo iniziato a pianificare il prossimo viaggio, ma volevamo che fosse… speciale. Quest’anno ricorrerà il decennale dalla fondazione del nostro Istituto di Ricerca e volevamo festeggiarlo a modo nostro. »
« In verità l’idea di un viaggio intorno al mondo in mongolfiera è nata ben prima dell’istituto. » interviene Liz, « Ricordo ancora il giorno in biblioteca ad Hogwarts in cui mi è capitato tra le mani il libro di Wallace Thorne, “Vita in Mongolfiera”. Da quel momento è diventato una delle nostre letture preferite e con Amelia abbiamo sempre sognato di poter ricalcare le orme di Thorne e di fare il giro del globo con questo mezzo di trasporto. E’ inusuale, certo, e sicuramente non sarà un viaggio comodo, ma siamo certe che le emozioni che proveremo, i paesaggi che potremo ammirare dall’alto e l’avventura che vivremo sapranno cancellare dai nostri ricordi tutte le difficoltà che potremo incontrare. »

Non sarà semplicemente un’avventura da raccontare alle generazioni future quella delle sorelle Harvey, ma anche una pietra miliare per il mondo scientifico: Amelia e Liz durante il loro viaggio andranno a visitare luoghi remoti e riserve naturali irraggiungibili ai più, concentrandosi su specie magiche ad oggi poco conosciute e poco studiate.
Le due sorelle infatti andranno ad esplorare luoghi misteriosi come la Riserva Magica del Rio Amazzoni, inaccessibile ai non esperti del campo ma anche per i più veterani molto complessa da raggiungere: faranno visita anche alla più conosciuta Riserva dei Draghi Occhiodopali in Nuova Zelanda e al Centro Studi Animali Artici in Siberia.
« Infine, » sussurra sottovoce Amelia, emozionata, « Speriamo di riuscire a raggiungere l’Isola di Walarai, nell’Oceano Pacifico del Nord, per poter finalmente studiare le creature che la abitano e conoscere da vicino le piante e i fiori che crescono tra le sue foreste, uniche al mondo. L’ultimo Mago ad aver avuto accesso ad essa è stato Jacob Whitemore nel 1830, allievo del noto naturalista babbano Charles Darwin, e le informazioni giunte ai giorni nostri sono molto scarse. Ci piacerebbe partire dai suoi appunti per riprendere l’esplorazione dell’isola e farla conoscere al resto del Mondo Magico, ovviamente con le dovute attenzioni per preservarla dal diventare l’ennesima attrazione turistica. »

E’ giunto infine il momento della partenza e mentre osserviamo la mongolfiera prendere quota e sparire tra le nuvole alte nel cielo le nostre menti non possono non desiderare di volare nel blu con le sorelle Harvey, pronte a vivere un’avventura che più che un semplice viaggio di studio ci appare come una vera e propria ricerca di meraviglie del Mondo Magico.


Informiamo in esclusiva i nostri lettori che il prossimo anno le sorelle Harvey pubblicheranno una raccolta degli appunti di viaggio per la Casa Editrice Agrippa, permettendo quindi a tutte le streghe e a tutti i maghi di poter viaggiare nei più remoti luoghi del Mondo Magico comodamente seduti nei salotti delle proprie abitazioni.

view post Posted: 1/10/2020, 11:16     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Cariño aveva un'ultima consegna per quel giorno, e in effetti gli era andata più che bene. Di ritorno dal Castello di Hogwarts, si era preso una lunga pausa prima di sorvolare i mari del Nord, e ne aveva approfittato - su uno degli alberi di passaggio - per stiracchiare le zampe, lucidare gli artigli e tanto per cambiare per ripulirsi le piume. Sapeva chi fosse il prossimo destinatario, e sebbene non avesse mai avuto il privilegio di passare dalle sue parti, il suo amichetto del cuore - un certo barbagianni di nome Niuke, con la -u e non come la statua della Vittoria, ci teneva sempre a sottolinearlo - gli aveva parlato di lei, di Miss White. Più che parlato, ne aveva ricamato le lodi come il più cotto tra gli innamorati, e in Redazione era già sbocciata l'idea di una passione altrettanto folle quanto quella che si era beccato il povero Zorro nei riguardi di una Strega al Ministero della Magia. Un déjà-vu che non avrebbe portato a nulla di buono, era evidente. Niuke era un Gufo Reale, e Jolene White era una Strega. C'era chi sussurrava che nulla potesse essere perduto, e che forse il destino vi avesse messo il suo zampino. In un caso o nell'altro, sperava di vederla a sua volta. I racconti di Niuke rendevano a sufficienza, ma aveva l'importante compito di dargli soccorso. Con un volo in picchiata, raggiunse così l'appartamento della donna e di lì a breve riuscì a lasciarle la posta del giorno; si affacciò forse più del dovuto, aguzzando gli occhietti alla ricerca della figura dell'altra. Poco dopo, comunque, poté andare via. Sapeva cosa dire al suo amichetto, e in effetti... in effetti aveva ragione eccome.


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Jolene White



CITAZIONE (MasterHogwarts @ 5/9/2020, 13:10) 
È il 31 Agosto dello scorso anno, giorno di fine stagione e preludio di inizio scolastico. Il cielo è azzurro terso, non ha cenni di nuvole, e il sole è ridente in un pomeriggio di vacanze. Il Villaggio di Hogsmeade è gremito – viandanti, visitatori, clienti abituali, hanno tutti il passo pacato di un tempo che non ha tempo. Non c'è fretta, è ancora festa: il lavoro attende, le lezioni pure, mentre i negozietti più vivaci accolgono un sogno di estate. Dal profumo zuccherino di Mielandia alle girandole colorate di Zonko, dalle piume tirate a lucido di Scrivenshaft ai tessuti di taffetà pastello di Stratchy&Sons. La piazzetta che si schiude tra la ventiduesima e la ventisettesima della High Street, infatti, diventa teatro di gioie promesse. Spensierati, maghi e streghe, grandi e bambini, vestono il senso di girovaghi. Non c'è fretta, è ancora festa. Di lato, una troupe del Settimanale delle Streghe è in arrivo con tutti gli strumenti del mestiere – tra macchine fotografiche, luci e lampadari d'incanto, riflettori e drappeggi brillanti, è una sfilata vivace che attira l'attenzione. Un servizio di moda è predisposto proprio in un angolo della piazzetta, i fotografi sono tutti pronti, i figuranti rivelano tuniche candide con ali piumate: sono Angeli di un firmamento elegante. C'è perfino un venditore ambulante con il suo carretto di fiori: ibisco, girasoli, bougainvillea in cascata, e via di gerani, giunchiglie, l'antico gladiolo e le gemme di boccioli di rosa vermiglia, lavanda purpurea. I narcisi, punteggiati d'oro desertico, scintillano nella corolla candida, bianca, così atipica, in una stagione cui non appartengono. I fiori passano tra le mani degli acquirenti, omaggi e doni che sposano il connubio romantico di una giornata frizzante. Non c'è fretta, è ancora festa.

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L'incedere della morte è cadenzato, segue un ritmo tutto proprio. Paziente più di una serpe famelica, sguscia nei giorni di gusto, si rende ghiotta di un banchetto al quale non è stata invitata – nella piazzetta del Sobborgo ha il sentore pungente di un pericolo pronto ad abbattersi, è gas e miscela di zolfo. Si fa largo lungo l'acciottolato, sgocciola il timore di un imprevisto lungo i sampietrini, e tra gli stessi si annida come premonizione. È volgare, è indistinta, è un odore che non premia una giornata estiva, è un contrasto con le essenze dei fiori e dei narcisi tra tutti. Ha origine dal palazzo più alto – cinque piani, una ventina di abitazioni al suo interno, è di certo la struttura più imponente lungo la zona. Attira lo sguardo, è amante vulnerabile: il tetto esplode in un colpo, poi un altro, infine un terzo. Spezza l'equilibrio, è l'appello della morte, il passo d'esordio. Ora c'è fretta, non è più festa. L'impatto è avvenuto dall'interno, la minaccia è segreta. Il palazzo rabbrividisce, il quinto piano cede sugli altri: è un crollo che neanche la magia può fermare, perché l'esplosione è innaturale, è l'estremismo di un vero e proprio sortilegio. È la prima serie di scosse ai danni dell'edificio e dei suoi abitanti, presto risulta inagibile – per chi tenta invano di uscirne illeso, per chi invece cerca un ingresso per prestare soccorso. La pietra è fragile, l'impalcatura principale è esposta, e mentre la tromba di aria, detriti e schegge di vernice e calcestruzzo si abbatte fino alle rampe di scale, il dado sembra già tratto: le Materializzazioni non hanno esito, il palazzo comincia a distruggersi, ma le sue barriere restano attive. Nell'amara consapevolezza, gli inquilini sono bloccati. Il grido d'aiuto è unanime, la paura è insidia comune – le porte si abbattono, le mura si schiantano, le finestre si spalancano sulla piazzetta come unica via di fuga più immediata. Non possono sapere che il crollo sia soltanto agli esordi, che altre esplosioni, e colpi battenti, e malefici di fuoco e di pietra vestiranno a fondo l'edificio. Con le ripetute, continue avvisaglie di uno scontro inatteso, il dramma è reale. C'è puzza di bruciato, irrita il respiro dei sopravvissuti. Diverse macerie, in blocchi più o meno grandi, sono precipitate dall'alto – impassibile, la roccia ha incontrato più passanti e sotto il suo peso ne ha reciso ogni vita. Una pattuglia di Antimago e un'altra di Auror – alla severa guida dell'Ispettore Killian Resween – sono intervenute in fretta: barriere protettive lungo la piazza come rete sottostante il palazzo in crollo, il richiamo tempestivo ad una squadra di Medimaghi dal San Mungo, e la necessità di salvare il salvabile. C'è chi si chiede tuttora come mai le forze dell'ordine ministeriale fossero già presenti durante la vicenda, se per un colpo di fortuna oppure per un compito ben predisposto. C'è chi tuttora si interroga sulla causa scatenante di un simile attacco, il terrorismo è voce dominante tra tutte. Se l'assalto all'edificio fosse stato premeditato o già conosciuto, resta il dubbio – abbozzato di rimorso, per gli uni e per gli altri – di non aver impiegato sufficienti risorse. Perché mentre l'esplosione smantellava le abitazioni, portando via con sé padri, madri e bambini, il pericolo attecchiva radice lungo la piazza, proprio fuori. Fertile, come tragedia nascente.

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Il presagio della sciagura è vaticinio dell'Angelo – l'annunciazione tra i dannati, sulla misera terra, è affidata proprio ad uno dei figuranti in costume nella troupe del servizio fotografico. Tra tutti, quello che si rivelerà essere il modello inglese Evander Saunders – trentadue anni, incensurato, con un contratto stagionale per la rivista di moda Il Settimanale delle Streghe – diventa pioniere di un Inferno impossibile. Sospeso in volo, il corpo statuario è bellezza destinata a spegnersi nell'immediato: tra le braccia scoperte scivolano narcisi maturi, privi di steli, recisi nei petali più scintillanti. Sembra un effetto scenografico, una scelta artistica per uno scatto d'eccezione: l'Angelo li affida alla grazia dei cieli, e mentre scendono danzanti fino a toccare l'asfalto, trascinano lo stesso odore pungente che già aleggia sulla piazza. Ad ogni contatto, i fiori consumano quella che dietro successiva indagine verrà identificata come polvere esplosiva – è al loro interno, tra petali e pistillo, è il nettare dei demoni in avanzata. Ombre di fuoco dilagano in più punti, è un reticolo che accoglie le grida disperate di chi colpito; la calce stessa sfrigola all'impeto dell'incendio.
Più civili riporteranno ustioni più o meno gravi, alcuni perderanno la vita – il fuoco è naturale, ma non ha misericordia. I Medimaghi predispongono rapidamente tende per i feriti al limitare della piazzetta, le cure d'urgenza sfumano tra incantesimi, barelle e letti immacolati. Ma le esplosioni non si fermano, è un attacco ben mirato, è predisposto. Sul fronte più estremo, al di sotto del palazzo in crollo, altri narcisi liberano fiamme potenti – è una ragazzina, diranno alcuni testimoni sopravvissuti, è opera di una ragazzina. Di lei non c'è traccia, verrà descritta come una giovane strega, forse una studentessa appena diplomatasi, con fiori incastrati tra i capelli e tante boccette di pozioni legate tra bracciali e collanine. Le ricerche, sul suo conto, ad oggi continuano. In piazza, tuttavia, c'è il venditore ambulante – è limpido il riferimento al suo banchetto di legno, ai suoi fiori, e tra tutti ai suoi narcisi. Viene fermato da alcuni studenti, adulti, ministeriali di passaggio – è un gruppo variegato, il sostegno dei nostri cittadini in un contesto imprevedibile. L'uomo è in fuga, appare così responsabile, il carretto contiene gli ultimi fasci di narcisi: prima di poter Smaterializzarsi, viene colpito da un sortilegio incauto. Nell'impatto, la polvere esplosiva dei fiori sul botteghino ne è condizionata e il fuoco è atteso come conseguenza irreversibile. Il venditore è Colly Gordon, cinquantasei anni, padre di famiglia; ha due adolescenti, è divorziato, e i suoi affetti più cari lo descriveranno come una persona sensibile, gentile, con una passione per il giardinaggio che da sempre aveva rappresentato anche il suo lavoro. Colly Gordon muore nello scontro, porta via con sé il profumo dei fiori bruciati e l'incomprensione di chi lo conosceva – perché nel suo carretto c'erano gli stessi narcisi esplosivi, la Magiquestura ne darà conferma. Lo scacco alla vita non è volontario, non è frutto né del fuoco né del crollo del palazzo. Lo scacco alla vita è l'impavido assalto di un Mago che sarà in prima pagina sulle testate giornalistiche di tutto il paese, per più giorni al seguito della tragedia. Ford Betterson – trentatré anni, sposato con l'Avvomago Halsey Habbott, padre a sua volta di due bambini. Sono tutti presenti, i piccoli e la madre, separati durante il crollo dell'edificio a cinque piani: sotto il peso di un blocco di cemento, l'Avvomago Habbott perde i sensi e viene portata di corsa al San Mungo; in seguito madre e figli saranno di nuovo insieme. Ford Betterson, tuttavia, non è soltanto un padre. Ha la fedina pulitissima, la carriera impeccabile, la spilla d'onore al petto che identifica il suo ruolo: è un Auror, è un Cacciatore di Maghi Oscuri, è l'esempio che in molti vorrebbero seguire. La sua furia è ineguagliabile, uccide a sangue freddo il venditore di fiori, fortifica l'incendio nei dintorni, e inizia un duello con tutti coloro che tentano di arrestarlo. Soltanto la fortuita presenza dei figli, lì feriti e scortati verso le tende dei Medimaghi, riesce a placare Betterson. Nella ricostruzione della vicenda, tra i criminali partecipi all'attacco, Betterson è l'unico che verrà effettivamente catturato: né la difesa di grandi Avvomaghi del nostro panorama né l'intercessione della stessa moglie riusciranno a risparmiargli una condanna ad Azkaban. Le sue mani si macchiano del sangue degli innocenti, a distanza di un anno dalla vicenda la Magiquestura è tuttora impegnata nel lungo, complicato processo che lo vede protagonista. Passa alla stampa come l'Auror traditore, sul suo capo la sentenza del Bacio del Dissennatore è in sospeso.

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È un giorno di festa, così sembrava. Ma la festa non ha fine, manca l'ospite mai gradito, l'invitato rinnegato. Mentre Auror e Antimago limitano i danni, e altri ancora tra loro entrano a proprio rischio e pericolo per salvare gli abitanti bloccati nell'edificio, un'ultima esplosione ne spezza i cardini compromessi. Il quinto piano è già crollato, il tetto è in frantumi, le pareti si sgretolano. Una nube di polvere si sospende come il respiro di un gigante, è il singhiozzo della pietra viva. I pianerottoli restanti si abbattono gli uni sugli altri, è un'onda d'urto contro la quale nulla può la più improvvisa tra le magie. Il pianto comune è un grido che si affievolisce, sospinto dal fragoroso rombo del crollo definitivo. Più di quindici civili moriranno nello schianto – i corpi schiacciati dal peso delle macerie, tra tutti tre concittadini si getteranno dalle finestre delle proprie stanze. La morte non ha giudizio, accoglie indistintamente. Una lunga lista riempirà i paragrafi del necrologio sulle pagine del Profeta, il dolore è vivido a distanza di un anno. La distruzione del palazzo a cinque piani, nella piazzetta della ventisettesima di Hogsmeade, non frena l'eroico soccorso delle autorità ministeriali. Killian Resween, Ispettore Auror, è tra gli ultimi ad uscire dall'edificio – a capofitto, nel vuoto, in una discesa dall'alto. La schiera di incantesimi alla sua mercé gli permette di raggiungere terra, tra le sue braccia stringe il corpo scosso, ma vivo, di un giovane mago. Il suo gesto è memoria indelebile – estremo, impavido, oltreconfine. Altrettanto nobile il salvataggio di più inquilini nell'edificio da parte dell'Auror Lia Trevis, che sacrificherà la sua stessa vita per mettere in salvo alcuni Studenti di Hogwarts. Così come il valoroso impegno dell'Auror Hyungjin Kim, il cui corpo esanime verrà ritrovato al fianco di tre stregoni – altre vittime sfortunate, forse, oppure colpevoli invischiati nell'assalto all'edificio; dalle loro bacchette magiche, due delle tre ritrovate integre, l'analisi del Prior Incantatio ha svelato l'utilizzo di alcuni sortilegi offensivi. Non è chiaro come né cosa sia successo, quale sia stato l'ordine delle esplosioni, dalle ricerche sono emerse vere e proprie statue di cera dalle fattezze umane, distrutte a loro volta dal crollo. Statue che un giovane artigiano di nome Aminia, tuttora senza cognome conosciuto né identità completa, sembra aver costruito e venduto nel corso degli ultimi cinque mesi in cui aveva preso in affitto un abitacolo nel palazzo. Di lui, come delle sue creazioni, non resta altro. Alla fine, l'edificio verrà incendiato a sua volta – un fuoco nuovo, un fuoco di sventura. Insaziabile, tra pietra e carne pone l'ultimo vessillo. Ad oggi è più nitida l'idea di come lo stesso Aminia – ricordato come solitario, taciturno, sulle proprie – sia stato preda delle spire del fuoco, arso fino all'assenza.

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È all'esterno, lungo la piazza, che la tragedia compie il suo atto in epilogo. La morte è avida di tesori che non le spettano, è ingorda come la peggiore tra le affamate – è rivelatrice, in tutta la brama oscura che ha contenuto. Si tende all'estremo, all'inganno maggiore, fino a circuire l'Incantatrice. L'intreccio punìceo dei suoi capelli, l'abito scuro più dell'inchiostro, il seno appena coperto da gioielli d'argento – una collana al petto reca l'intricata simbologia di un pentacolo, la stella a sei punti nella prigionia di un cerchio perfetto. La stessa immagine che si ritrova sull'anello più grande, all'anulare, sulla mano sinistra – è come fede di un matrimonio segreto, la promessa più greve, l'iniziazione ad un culto che abbiamo già conosciuto. Sono i simboli che rimandano ad un volto familiare, tuttora enigmatico. Il volto di Cassandra Reeve, protagonista nel corso degli ultimi due anni delle più atroci vicende della cronaca nera. Dopo l'uccisione di tre sorelle nella Contea di East Lothian, in Scozia, è stata condannata ad Azkaban, dove tuttavia non è mai arrivata. Cassandra Reeve è riuscita a fuggire, si è rintanata in segreto e le sue tracce si sono perse fino a quando non è stata individuata ad Hogsmeade. All'appello delle autorità, infatti, la ricercata è stata scoperta presso un noto locale del Villaggio – al suo fianco, il famoso criminale Raven Shrinretsu, gravemente ferito. In fuga, entrambi, se per l'ex attentatore della Congrega dei Saggi Duellanti di Londra il destino ha seguito un corso ben scandito, per Cassandra Reeve l'epilogo resta incerto. Viene riconosciuta come autrice della tragedia di Hogsmeade, il 31 Agosto dello scorso anno. Mentre il palazzo crollava, mentre le fiamme dei narcisi sfrigolavano lungo la piazza, l'Incantatrice – così definita dalla stampa per la sua impeccabile, pericolosa versatilità nelle arti magiche – si è macchiata della colpa maggiore. La sua evocazione dell'Ardemonio ha sancito la morte di quaranta civili – il fuoco demoniaco, il fuoco oscuro, generato dalla magia più incauta, veste le forme di creature infernali. Si snodano tortuosamente tra la folla restante, non hanno distinzione, allo scoperto di una cittadella già in battaglia, rendono il colpo di un'amara sconfitta. I corpi bruciati, i corpi spenti, i corpi offesi dalla tempestività di un incendio che non può essere così facilmente né prontamente estinto. Nulla possono i sortilegi protettivi, i tentativi di più maghi e streghe, le fughe improvvise. È un fuoco che stana le prede, è un fuoco che si mostra cacciatore, e quando alla fine sarà spento con l'intervento estremo da uno e più punti, sarà già troppo tardi. Cassandra Reeve sarà già sparita, sferzata e ferita dagli Auror, Antimaghi e cittadini, e tuttavia ancora in vita. Di lei, a distanza di un anno, non c'è prosieguo: la condanna diventa sicura, Azkaban è un biglietto di sola andata. Nell'impavida corsa delll'Ardemonio, il numero dei morti è esteso, quello delle vittime è alto. Il San Mungo pullula di pazienti, le tende allestite come primo soccorso in piazzetta non bastano, e nella furia del fuoco demoniaco, tre Medimaghi perdono la vita: il Dottore Robert Pierce, trentasette anni, cardiochirurgo; la Dottoressa Charlotte Moore, ventisei anni, promessa della traumatologia d'urgenza; il Dottor Peter Joyle, quarantacinque anni, una delle migliori garanzie di chirurgia generale. Il loro impegno per curare i feriti è l'ultimo gesto di valore, è il giuramento che continua. Le fiamme spengono, drastiche, anche le vite di alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine: l'Antimago Luis Magalli, trentadue anni appena compiuti; la coppia di Auror Martin McMahon, quarantatré anni, e Edward Collins, di soli ventotto anni. Lo stesso modello inglese Evander Saunders, vestito da Angelo, viene catturato come criminale e poi arso vivo dalle fiamme. Una tragedia che ha altri nomi con sé – quaranta nomi, quaranta caduti. A distanza di un anno, il Profeta ne ripubblica il necrologio, per intero. Una forma di rispetto, un'eterna, incommensurabile memoria.

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È il 31 Agosto di un anno fa.
Una giornata di fine estate, una giornata di festa. Il crollo di un palazzo di cinque piani, l'esplosione ripetuta lungo la piazza della ventisettesima di High Street, l'evocazione demoniaca dell'Ardemonio – attacchi apparentemente mirati, scanditi, organizzati. Quale sia stata la causa predominante, quale il traguardo dei criminali. L'Auror traditore Ford Betterson continua ad essere interrogato, la ricostruzione dalla sua testimonianza seguita dal Quartier Generale degli Auror ha rivelato di come l'attacco fosse stato effettivamente premeditato: tra gli stessi criminali partecipanti, il nome della pluriomicida Cassandra Reeve è nitido, così come quelli del modello inglese Evander Saunders, l'Angelo caduto, e Colly Gordon, il Venditore di Narcisi – entrambi ne sono coinvolti, entrambi perdono comunque la vita. Si cerca tuttora la ragazzina vista con boccette di pozioni piene di narcisi esplosivi, ma l'incastro è debole, mancano punti per ricostruire tutto per bene. Dal Ministero, c'è chi sostiene possa essere stato un attacco terroristico ai danni del Villaggio, altri invece ne sono meno convinti. Resta infine lontana l'idea dell'intercessione del Signore Oscuro. Ad un anno dalla tragedia di Hogsmeade, quel che resta è il dubbio, il rimorso, il dolore di una sconfitta che ha macchiato l'intera nazione. Quaranta vittime dell'Ardemonio, undici vittime nel crollo, più di trenta feriti. Un numero che fa paura, un numero che non dovrebbe essere contato.

La Magiquestura è tuttora impegnata nei suoi processi, a stretto contatto con il Quartier Generale degli Auror e con il Ministero della Magia. Il lutto cittadino che è stato dichiarato l'anno scorso viene riconfermato quest'anno, il Profeta si stringe interamente alle vittime della tragedia – è un dolore collettivo, è un dolore che non dovrebbe essere vissuto. Un'altra veglia funebre in onore dei caduti si terrà dal 31 Agosto al 5 Settembre – ogni sera alle 8 pm – presso i resti di quello che un tempo era un edificio imponente, di cinque piani, con le memorie di chi vi ha vissuto e di chi vi ha trovato la morte.

Ad un anno dalla tragedia di Hogsmeade, è solo silenzio.


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L'articolo tratta l'evento di narcisi e di fiamme (), ad oggi concluso. La vicenda è ambientata al 31 Agosto dello scorso anno – per ragioni Offgdr, si considera scontato che i più grandi giornali pubblici abbiano già parlato della vicenda a suo tempo, il mondo magico è al corrente di quanto accaduto. L'articolo, pubblicato invece Ongdr in data odierna, riassume tutto quello che sia stato, e i risvolti che siano avvenuti. La tragedia di Hogsmeade è un evento conosciuto, il profilo dei ricercati è pubblico.
view post Posted: 3/9/2020, 23:21     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Duvet
Niente, Duvet si era appisolato di nuovo.
Sul terrazzo di Jolene White, Infermiera di Hogwarts, quel decerebrato del postino si era addormentato con la zampa destra ancora tesa in avanti in procinto di mollare una copia della Gazzetta.
Perché nessuno l'avesse ancora tolto dal servizio se era narcolettico non era sicuro.
Fortuna volle che uno dei passanti sotto la balconata rispose ad una chiamata babbana, spezzando il sonno del Gufo con una chiassosa suoneria dalle note "I love it well you call me Carmelita", o una cosa simile - Duvet non era ferratissimo nella musica babbana e il linguaggio umano.
Sapeva solo di essersi preso un gran bel colpo a svegliarsi di soprassalto, tanto da far cadere (finalmente, andrebbe detto!) una copia della Gazzetta e assieme a questa un incarto rossastro, un allegato per poche menti acute abbonate al Giornale: Jolene White aveva nuovamente vinto un premio per le sue abilità logiche nei giochi e quiz magici del quotidiano.
Duvet ci avrebbe comprato un bel po' di biscotti gufo sotto cui dormire, poco ma sicuro.
Ridotto ad uno straccio, spiccò barcollante il volo, allontanandosi in direzione del suo trespolo.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Box Bentornato ad Hogwarts (+2 Punti Salute)
Contiene un biglietto dorato con la scritta London to Hogwarts – Platform 9 3⁄4. Alle undici in punto, cambierà forma nel racconto Hogwarts Express: Storia e Memoria di Owen Harrington, guidatore del treno ai primi anni del Novecento; in aggiunta ci sarà un modellino giocattolo dell'Espresso di Hogwarts, incantato per sospendersi in volo, fischiare e mostrare in spirali di vapore il profilo della Scuola di Stregoneria e le indimenticabili montagne nei dintorni.



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Jolene White:
Complimenti, hai risolto correttamente i giochi enigmistici di agosto!
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Jolene White:
CITAZIONE (Camomillo @ 14/8/2020, 18:33) 

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CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 17/8/2020, 19:31) 



Cosa sarebbe Londra senza le sue strade? Da Carnaby Street a King’s Road, dalla lussuosa Regent’s Street alla indimenticabile Abbey Road, percorrerle tutte è un must per capire fino in fondo la meravigliosa quotidianità che accompagna le classiche giornate della capitale inglese non magica. Una continua scoperta che dovrebbe rimanere isolata e silenziosa da parte di noi maghi, in maniera tale da evitare la curiosità indiscreta di babbani con atteggiamenti sconsiderati e influenzati dall’uso pratico della magia, un dettaglio importante che sembra sfuggire dall’attenzione di molti individui. Capita sempre più spesso, infatti, di registrare differenti casi riguardanti l’uso improprio delle arti magiche, una situazione di allarme generale che sembra preoccupare e non poco il Ministero della Magia. Dopo la trasfigurazione dei quattro leoni di Trafalgar Square avvenuta in pieno pomeriggio, un’altra e rinomata via londinese è stata protagonista di una sconsiderata azione ad opera di ignoti maghi. Parliamo di King’s Road, la lunga passeggiata che partendo dalle Royal Mews attraversa l’intero quartiere fino ad arrivare a Sloan Square. Con i suoi tanti negozi commerciali, questa strada rappresenta uno dei maggiori punti di afflusso pedonali a qualsiasi orario del giorno. Nella serata di ieri in tale via (intorno alle 22), è stata segnalata da decine di testimoni la presenza di una strana pianta rampicante composta da possenti e spesse radici dall’aspetto piuttosto minaccioso. Incuriositi dalla bizzarra descrizione fisica di questo organismo vegetale, alcuni utenti del Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici sono intervenuti tempestivamente sul posto per effettuare un riscontro accurato della situazione. Pochi secondi sono bastati ai ministeriali per comprendere la reale consistenza di quella particolare immagine rampicante, un’infestazione molto conosciuta nel nostro mondo magico come il Tranello del Diavolo. Pianta viscida e molliccia, dotata di molti tentacoli, che usa per imprigionare e soffocare coloro che per sbaglio la urtano o ci finiscono sopra. I suoi tentacoli sono simili a grossi serpenti; si sviluppano in orizzontale, formando un vasto tappeto scivoloso. Il Tranello del Diavolo ama ambienti molto bui e pieni di umidità; l’unico modo per sconfiggerla è non agitarsi troppo e soggiogarla con la luce o il calore del fuoco da cui si ritrae. Un’immagine molto inquietante che per fortuna ha tenuto a debita distanza le tantissime persone che si sono trovate a passeggiare tranquillamente da quelle parti. Liberata la zona da sguardi indiscreti, i maghi presenti sul posto si sono adoperati nel bruciare l’intera pianta ricorrendo all’uso del fuoco, un’azione corale di incantesimi “Incendio” che nel giro di dieci minuti ha ridotto il Tranello del Diavolo in cenere. Ristabilita la sicurezza, la comunità magica in accordo con le autorità babbane locali hanno deciso di lasciar correre le voci riguardanti questo macabro episodio. Le varie fotografie e "i cosiddetti video - strumenti tecnici babbani -" girati dai testimoni più curiosi, sono stati prontamente eliminati attraverso qualche strano meccanismo utilizzato dai babbani per cancellare ogni sorta di traccia informatica. Scavando tra le motivazioni che hanno spinto i colpevoli a compiere questo gesto così sconsiderato, facciamo fatica a comprenderne le reali ragioni. <<attraverso un riscontro delle telecamere situate lungo la King’s Road abbiamo cercato di risalire alla vera identità di tali nefandezze, una ricerca di metodologia non magica che tuttavia ha portato ad un nulla di fatto.>>, ha dichiarato il ministeriale Jack Callum di fronte alle pressanti domande che gli venivano poste. L’opzione di matrice Oscura sembra prendere sempre più quota, troppi accadimenti negativi e ben congeniati riescono a colpire ad intervalli periodici il cuore pulsante della Londra babbana. Nei prossimi giorni una riunione tra le massime cariche politiche magiche e non, servirà ad organizzare un nuovo modello di sicurezza sinergico in grado di garantire maggiore affidabilità in grado di garantire maggiori sicurezze tra le affollate vie londinesi. Con la forte speranza che la situazione possa procedere verso un miglioramento graduale, noi del Profeta invitiamo l’intera comunità magica ad agire con più giudizio quando decidiamo di muoverci in territorio babbano.

view post Posted: 3/8/2020, 17:38     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
GUFOEvjUAqh


Il Bellissimo Fergus svettava sui cieli di Londra con qualche copia della Gazzetta del Profeta allacciata alla zampa.
Nonostante l'istinto lo istigasse a perdersi in voli acrobatici per farsi bello agli occhi di poteva notarlo, gli era stato insegnato che in zone dove potevano notarlo dei babbani, sarebbe stato meglio mantenere un profilo basso.
E' così che Jolene White si sarebbe ritrovato sul terrazzo un bellissimo Gufo Reale, impegnato a tagliare con il becco lo spago che racchiude le copie del quotidiano.
Bubolò, mentre una singola copia fresca di stampa rotolava sul tavolino, proprio di fianco ad alcuni vasi di piantine verdi.
Rimase a osservare queste ultime per qualche secondo, prima di voltarsi verso l'interno della casa, occhieggiando attraverso il vetro il mobilio della cucina.
Si disse, fra un verso acuto e l'altro, che avrebbe fatto sicuramente una gran bella figura con la proprietaria, se l'avesse visto in mezzo a tutto quel bianco.

Alla faccia dell'egocentrismo.

Qualche secondo dopo, riprese a volare ad alta quota, diretto verso nuovi indirizzi e nuove consegne.


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CITAZIONE (Elizabeth Ashton @ 26/7/2020, 17:29) 

Presagi e promesse: Chudley Cannons VS Montrose Magpies

Una pioggia leggera ma insistente bagna oggi la Foresta di Haldon, dove, in una radura magicamente espansa e celata agli occhi dei Babbani, ha sede lo stadio storico dei Chudley Cannons. Gli incantesimi che lo mantengono e lo proteggono, risalenti al quattordicesimo secolo, sono ancora perfettamente funzionanti, senza bisogno di alcuna manutenzione, e sono per questo oggetto di studio: ad oggi, le opinioni degli esperti sono ancora contrastanti tra chi ricerca le ragioni di questa durevolezza nella potenza magica di chi costruì lo stadio e chi invece ritiene che a fare la differenza sia stata piuttosto una tecnica, poi andata perduta.
Tutta l'area occidentale del Devon, del resto, è particolarmente fertile da un punto di vista magico, tanto che anche tra i Babbani si narrano molte leggende su questa zona: una delle più famose riguarda un grosso cane nero che infesterebbe la brughiera di Dartmoor. Tra i tifosi dei Cannons è diventato frequente, nell'ultimo secolo, vedere in questo cane un Gramo e attribuirgli la cattiva sorte della squadra.
La speranza ad ogni modo non muore mai, si sa, e anche oggi gli spalti di casa pullulano di sciarpe e striscioni inneggianti alla vittoria. Sul lato opposto, i tifosi dei Montrose Magpies non sono da meno e anzi sfoggiano uno stendardo con la frase “You'll need a faster snitch, because this is just too easy”, nota citazione dell'ormai pensionata cercatrice Eunice Murray.
L'ingresso in campo delle squadre è accolto da un boato bilaterale, sebbene non manchi, da parte dei tifosi dei Cannons, qualche fischio all'indirizzo dei loro giocatori meno dotati.
I Chudley Cannons, sordi alle obiezioni, schierano ancora Galvin Gudgeon, cercatore; Dragomir Gorgovitch, Ali Peters e Stephen Harvin, cacciatori; Joey Jenkins e Lilian Arnold, battitori; e Steve Mahoon, portiere.
Squadra che vince non si cambia, invece, dall'altro lato del campo, dove i Montrose Magpies schierano Lennox Campbell, cercatore; Angus Campbell, Alasdair Maddock e Sarah Archibald, cacciatori; Cynthia Shelby e Dale Haslam, battitori; e Brenda Thomson, portiera.
I Magpies partono subito all'attacco con un nuovo schema di gioco caratterizzato da un continuo turnover in area di tiro: nella prima mezz'ora di gioco vanno a segno quattro pluffe, due di Campbell e una a testa di Maddock e Archibald, soprattutto grazie al lavoro dei battitori, che con un affiatato e serratissimo passaggio di bolidi tengono gli avversari a debita distanza. Mahoon, ritrovatosi fondamentalmente solo, fa del suo meglio, ma riesce a parare solo un tiro.
Al quarantaseisimo minuto Harvin riesce finalmente a superare la difesa, raggiunge Archibald, in possesso di pluffa, e lo trattiene per la saggina della scopa. Si tratta di un fallo tra i più inflazionati, il Blogging, ed è talmente palese che l'arbitro fischia il rigore senza nemmeno interrompere la partita. La manovra, tuttavia, ha senza dubbio l'effetto di spezzare il gioco dei Magpies: la posizione che i giocatori devono assumere in campo durante un rigore, infatti, rende impraticabile la ripresa immediata dello schema attuato finora.
A lanciare il rigore è la stessa Archibald, che, nonostante uno spettacolare tentativo di parata con tuffo all'indietro da parte di Mahoon, riesce a segnare, portando la squadra a dominare la partita per 125 a 0.
Harvin si impossessa della pluffa, sottraendola per un pelo alle mani di Campbell. Raggiunge la metà campo e, assediato dai bolidi di Shelby e Haslam, passa a Peters. La cacciatrice finge un passaggio alto a Gorgovitch, designandolo quale nuovo bersaglio, e coglie gli avversari di sorpresa recuperando la pluffa in picchiata e sfruttando la velocità per raggiungere l'area di tiro e segnare: una manovra ben congegnata e perfettamente eseguita, come non se ne vedevano da tempo da parte dei Cannons. Il boato dei tifosi non si è ancora spento quando Harvin, ora libero, recupera la pluffa dall'area dietro gli anelli, fa il giro e segna con un tiro ravvicinato.
La gioia dei Cannons Fans è palpabile (e assordante), ma dura poco: Gudgeon ne fa una delle sue e vedendosi passare accanto la pluffa si sporge per afferrarla, una manovra, oltre che vietata, piuttosto pericolosa in quanto il peso della palla, per quanto lieve, può facilmente far perdere la rotta a un giocatore già sbilanciato. Così è infatti: Gudgeon perde la presa sulla scopa e precipita abbracciato alla pluffa. L'arbitro fischia il time-out e il rigore per i Magpies, mentre l'allenatore dei Cannons, a bordo campo, snocciola una serie di improperi da fare invidia a un troll. Gudgeon viene portato via in barella e la giovane Eileen Garbett si prepara ad entrare al suo posto come cercatrice. Gli altri giocatori rimangono in aria, non senza dare spettacolo: di punto in bianco, a gioco ancora sospeso, Arnold intercetta un bolide di passaggio e lo scaglia con decisione contro Maddock, senza tuttavia colpirlo. Richiamata con decisione dall'arbitro, afferma di aver solo reagito ad un'offesa particolarmente pesante. A confermare questa versione non sono solo i suoi compagni di squadra ma anche gli stessi Magpies, ragion per cui l'arbitro assegna il rigore ma non decreta l'uscita della giocatrice.
Al riprendere della partita i rigori a favore dei Magpies sono quindi due: il primo, di Campbell, va a segno, mentre il secondo, di Maddock, è facilmente parato da Mahoon, che passa la pluffa ad Archibald. Prima che la cacciatrice riesca a passarla a sua volta, la pluffa le viene sottratta da Peters, che protetta da Jenkins e Arnold vola agli anelli e segna, la terza per i Cannons. L'azione torna quindi ai Magpies e in particolare a Archibald, ma quasi subito la new entry Garbett afferra il boccino, decretando l'inattesa vittoria dei Cannons per 225 a 175. Inutile dire che, dopo qualche secondo di attonito silenzio, lo stadio sembra esplodere. I tifosi dei Cannons invadono il campo per portare Eileen Garbett in trionfo, mentre i fans dei Magpies sembrano non essersi ancora riavuti dalla sorpresa.
Un evento davvero al limite dell'incredibile, che lascia nell'aria una sola, nitida domanda: perché Galvin Gudgeon è ancora cercatore titolare dei Cannons, mentre la promettente Garbett langue in panchina? Nessuna risposta giunge per ora dalla direzione della squadra, ma non è da escludere che, durante le prossime partite, Gudgeon dovrà guardarsi dalle bacchette dei suoi stessi tifosi più che dai bolidi degli avversari.



Wimbourne Wasps ↔ Ballycastle Bats
I Bats hanno preso il boccino e vinto per 225 punti a 75.

Caerphilly Catapults ↔ Kenmare Kestrels
I Kestrels hanno preso il boccino e vinto per 400 a 125.

Puddlemere United ↔ Pride of Portree
I Puddlemere hanno preso il boccino e vinto per 225 punti a 50.

Holyhead Harpies ↔ Appleby Arrows
Le Harpies hanno preso il boccino e vinto per 275 punti a 175.

Tutshill Tornados ↔ Falmouth Falcons
I Falcons hanno preso il boccino e vinto per 375 punti a 100.

Holyhead Harpies 87 punti
Montrose Magpies 77 punti*
Wigtown Wanderers 74 punti*
Kenmare Kestrels 73 punti*
Falmouth Falcons 70 punti*
Caerphilly Catapults 69 punti*
Ballycastle Bats 60 punti*
Chudley Cannons 55 punti*
Appleby Arrows 54 punti
Puddlemere United 54 punti
Wimbourne Wasps 50 punti
Pride of Portree 43 punti*
Tutshill Tornados 42 punti*


CITAZIONE (Kanny @ 6/7/2020, 16:36) 




Un tocco NON vale l'altro.

Per gli auror e gli antimago, ultimamente è davvero un brutto periodo, soprattutto con la comparsa di alcuni furti. In queste ultime settimane, vari negozi magici, specialmente improntati allo sport, sono stati vittime di gravi perdite mentre in altri si è riscontrato un notevole aumento dell'acquisto di uno specifico oggetto: il boccino d'oro. I primi furti sono stati localizzati a Glasgow, spostandosi poi ad ovest, più precisamente ad Edimburgo, scendendo poi a sud a Carlisle. La scia di rapine è arrivata anche a Bradford e poi Manchester, toccando Lincoln. Si pensa che la meta finale sia Londra, compresa di Diagon Alley, visto il sentiero preso, è molto probabile sia la destinazione finale. Quasi sempre l'entità della rapina è di un livello medio, lo scasso è sempre presente, con distruzione volontaria di alcuni oggetti. Diversa è stata la rapina a dei negozi nei pressi di Bradford, dove per quanto visibile lo scasso, non vi era traccia di enorme confusione, come se i rapinatori conoscessero perfettamente l'ubicazione del loro malloppo. Si pensa che la destinazione sia la Gringotts Bank o anche il negozio dello sport di Diagon Alley, proprio perché non i primi ad essere stati derubati. La polizia antimago, chiamata ad investigare in merito a questo evento poco chiaro, non è ancora giunta a scovare con esattezza il possibile colpevole, o colpevoli, se non ipotizzare delle motivazioni che hanno portato a tali gesti. L'oggetto centrale su cui sono intervenuti è per l'appunto il Boccino d'oro e anche per questo motivo, alcuni dipendenti ministeriali del Settimo Livello sono stati aggiunti al caso, come aiutanti per gli antimago. Inizialmente si riteneva fosse poco probabile un collegamento tra le alte vendite dei boccini d'oro e il furto degli stessi in altri negozi, nonostante si potesse pensare ad un losco giro di affari e galeoni. Al che una squadriglia di antimago ha perlustrato i vari negozi dove tali boccini sono stati venduti in gran quantità, senza trovare possibili collegamenti, nonostante il dubbio continui ad essere presente. L'ipotesi di una possibile organizzazione criminale, è subito passata all'attenzione del Ministero, poiché in uno dei negozi rapinati, è stato ritrovato un boccino d'oro aperto, con all'interno una pergamena che recava inciso un messaggio criptico. Esso era stato scritto con inchiostro invisibile, ma reso poi chiaro dagli Spezzaincantesimi, subito accorsi per dare man forte. Quello trovato ad Edimburgo recitava "55 -3=57x1147=7 N. O. Inizio 683, blue X, N. 1". Vari dipendenti ministeriali, aggiunti al caso, sono riusciti a decifrare dei vari numeri e lettere, che se ben messi in ordine sono da considerare come coordinate, quelle di Edimburgo. Si pensa possa essere anche una setta e che i boccini d'oro recano al loro interno dei messaggi che solo gli adepti possono decifrare e quindi radunarsi in vari punti del paese. Non è ancora chiaro lo scopo e l'obiettivo di questo gruppo. Non è chiaro se siano dei terroristi o maghi oscuri, ciò spiegherebbe anche perché gli Auror non siano ancora scesi completamente in campo, proprio perché al momento è abbastanza difficile appurare se essi siano semplici maghi criminali probabilmente, i quali non hanno legami con il mondo oscuro, non si esclude un possibile collegamento con esso e come ultima tesi, tifosi poco pacifici, ma è la più marginale tra le tre. Oltre alle possibili ipotesi, il Ministero si è anche interessato sul come potrebbero essere usati per portare messaggi a dovute persone, dopotutto si tratta dei boccini d'oro. Come ben sapete, cari lettori, i boccini d'oro sono oggetti magici che possiedono una memoria tattile, vengono infatti costruiti indossando i guanti per non essere mai sfiorati: ricordano la prima persona che li ha toccati, si apriranno dunque soltanto allo stesso contatto fisico.. Basandoci su questo, com'è possibile usarli per comunicare? È possibile che essi vengano consegnati ad ogni membro o adepto e usati poi, in futuro, come delle parole d'ordine da consegnare per entrare all'interno del luogo prestabilito per l'appuntamento. Scrivere dunque sulla pergamena una determinata frase che soltanto le guardie potranno leggere e che solo l'adepto e/o membro potrà mostrare. Un'altra promettente tesi è che tali boccini potrebbero essere usati come diversivi per le autorità magiche, non è ben comprensibile come, ma la situazione in merito resta ancora leggermente ignota. Noi della Gazzetta cercheremo di tenervi informati e con il vostro aiuto, potremo riuscire a portare i nodi al pettine.

Da Siri Jensen e tutto!


view post Posted: 1/7/2020, 18:31     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Apatia, quello il suo nome.
Ma tutto era fuorché apatica. Era una barbagianni piuttosto curiosa, in effetti, con una spiccata nostalgia verso le terre da cui proveniva. Le coste norvegesi le mancavano più di qualsiasi altra cosa al mondo, e vestiva il candore dei ghiacciai più lontani come screziature luminose sulle piume, l'unico vessillo di un'identità che aveva dovuto prima abbandonare e poi recidere per sempre. Quando era andata via da Oslo, l'aveva fatto per cercare una nuova vita, una nuova esperienza. Londra, e ancor prima la Redazione del Profeta, lì aveva saputo ritrovare una piccola, importante parte. Il suo esordio, il suo ripristino, l'occasione giusta. Si era candidata come messaggera e aveva ottenuto in fretta quel posto: l'armonia del suo volo, l'eleganza del suo aspetto, tutto aveva rappresentato una garanzia di successo. Con il tempo, si era anche ambientata nella Londra moderna, e non le dispiaceva neanche troppo. Forse era leggermente inquinata, alcuni giorni più degli altri, per il resto poteva pure andare. Quel giorno sorvolava un quartiere frizzante, molto più di quelli che aveva visitato in precedenza, e quando l'appartamento di Miss White apparve al suo sguardo, Apatia planò rapidamente. In picchiata raggiunse l'aggancio perfetto e lasciò il giornale sull'uscio. L'attimo dopo già volava via.


In allegato, per tutti gli abbonati del Profeta:

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Poster di Quidditch
Con l'ufficializzazione della Bisca del Quidditch, il Profeta invita i suoi abbonati a tentare la fortuna con le scommesse sul Campionato! In allegato si ritrova infatti un poster da parete - possibile da rimpicciolire o ingrandire con la magia -, con un facile incantesimo d'adesione incorporato. Passate la bacchetta magica sulla carta e vedrete comparire e animarsi lo stendardo ufficiale della vostra squadra di Quidditch del cuore. [Offgdr – info click]


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Jolene White

CITAZIONE (| Kei @ 9/6/2020, 17:10) 


In memoriam,
la Congrega dei Saggi Duellanti
Riapre la Sala dei Duelli nel Palazzo della Congrega dei Saggi Duellanti: l'inaugurazione verrà svolta attraverso l'evento "La Giornata del Duellante"!

"È passato un anno e mezzo da quando Raven Shinretsu scatenò anatemi dentro la Sala dei Duelli della Congrega dei Saggi Duellanti, seminando il caos e lasciando dietro di sé una cicatrice bruciante nella storia della Londra magica. “Il Rogo della Congrega”, così chiamato da alcuni storici, è ad oggi uno degli episodi cardine riportati dagli esperti di storia magica e politica contemporanea nel sostenere l'immagine di incompetenza e inaffidabilità del Ministero della Magia britannico.
Come non ricordare i soccorsi che hanno raggiunto in estremo ritardo la Londra Ovest e i miseri quattro agenti (due della Squadra Antimago e due del Quartiere Generale Auror) inviati sul luogo, seppur consapevoli dello stato in cui imperversava la Congrega?
Undici persone sono morte fra le fiamme oscure, undici le famiglie di maghi e babbani spezzate dalla smania di potere del terrorista solitario in fuga.
Ventiquattro babbani hanno ricevuto modifica e rimozione dei ricordi di quanto vissuto da vicino, due le squadre di Obliviatori e Spezzaincantesimi che successivamente alla fuga di Raven Shinretsu sono stati richiamati in ritardo dal Ministero per domare le fiamme assieme alla coraggiosa Lovisa “Jenna” Bjerg, Campionessa in visita dal Club dei Duellanti delle Americhe del Nord, prima dell’arrivo dei Medimaghi dal San Mungo e le forze di soccorso babbane chiamate dai testimoni oculari del clamoroso incendio diffusosi per il quartiere.

Il Rogo non è altro che l’ennesima testimonianza di un popolo costantemente messo a dura prova dall’ossessione del potere e l’amore per il caos dei Maghi Oscuri.
Ma come si suole dire “La Forza spesso non giunge dalla vittoria, ma dalla sconfitta”.
Temprato, consapevole della crudeltà che l’uomo può scatenare sui suoi simili, il Popolo inglese impara come migliorarsi per sostenere i colpi già ricevuti e prevenire quelli futuri.
Il Ministero della Magia ha stavolta avuto l’acutezza di selezionare assieme alla Congrega un gruppo di maghi addetti alla sicurezza dell’edificio e presenti durante lo svolgimento regolare dei duelli, così da assicurare che quanto accaduto non possa ripetersi più.

Al Palazzo della Congrega riapre la nuova Sala dei Duelli dove si era svolta la tragedia: là dove i Saggi avevano deciso di ambientare le sfide contro l’élite, i Campioni.

Qui si potranno osservare le effigi e i dipinti alle pareti creati per ricordare chi è caduto durante l’attacco; imponente è fra tutti il ritratto incantato di The Magician, il Campione in Carica che fino alla fine ha tenuto testa alla follia di Raven Shinretsu, rallentando le fiamme e cercando di portarlo alla Giustizia, permettendo a molti dei feriti di avere salva la vita, scappando dall'edificio pericolante.
The Magician, ricordiamo, è perito sotto gli incantesimi di quello che è diventato a tutti gli effetti “il ricercato numero uno”.
Specialmente a The Magician è dedicata la nuova sala, per ricordare ai duellanti come sulla pedana si celebrino i valori con cui il Campione aveva guadagnato il titolo: l’arguzia dei sensi, la scaltrezza della mente e la prontezza del mago.
Proprio per inaugurare la Sala dei Duelli e riportare in auge la competizione contro i Campioni ospiti e locali, la Congrega dei Saggi Duellanti è intenzionata a dedicare un’intera giornata al Duello Magico, aprendo il bando ad iscrizioni per la “La Giornata del Duellante” in cui i partecipanti selezionati potranno scontrarsi in un 1vs1, arbitrati da figure d’eccellenza e con la possibilità di ottenere un posto d’onore nella Sala dei Duelli!

Fra le grandi personalità presenti durante l’evento citiamo Claire Santos attuale Campionessa locale ad interim, Morcant Milligan, Campione del Torneo Duellanti di Hogwarts nel 1996 e Giudice d’eccellenza presso l’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, Lillian Savagan, ex-cronista di Quidditch e presentatrice radiofonica per “Accio Scoop” e Seraphinus Bagley, Direttore della Gazzetta del Profeta.

Noi della Gazzetta del Profeta vi invitiamo a farvi ispirare dal valore e la tenacia di chi ha calcato la pedana della Congrega e accorrere per l’evento!
Fatevi smuovere dal desiderio di migliorarvi, dall'adrenalina della sfida e il dibattere degli incantesimi. Siate la novità in una Generazione di Duellanti che non ha desiderio di piegarsi alla furia di chi un tempo è riuscito a ferire per i propri scopi.

Siate fuoco, ma per riscaldare i vostri animi e tenervi sempre pronti a farlo con chi vi attornia. Tenete le bacchette pronte!

N.B. Durante la giornata la sicurezza sarà rafforzata per tenere sotto controllo l’edificio come meglio possibile!

di Ariel A. Vinstav"


codici by @hime

CITAZIONE (Alice Lastrange @ 30/6/2020, 12:00) 



━━━━━

Scrivere qui sulla Gazzetta del Profeta, devo ammettere, mi emoziona più di quello che pensassi, scrivere per un pubblico così vasto è qualcosa di unico e che un po' mi spaventa. D’altro canto, però, ciò per cui sono qui a scrivere un articolo mi riempe il cuore di gioia ed è per me fonte di grande orgoglio, colgo infatti questa occasione per annunciare che la libreria di Hogsmeade, BiblioMagic, si sposterà al Ballo di Fine anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, facendosi largo tra le varie attrazioni, con un piccolo stand dedicato. Da anni io, Alice Lastrange - studente al III Anno Corvonero - e Mike Minotaus - Prefetto Serpeverde al III Anno - ci occupiamo delle vendite nella sede del villaggio poco distante da Hogwarts, e non abbiamo potuto fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello approfondire e arricchire la serata con la presenza di libri inerenti al contesto proponendo le nostre idee ai gestori della libreria, che si sono trovati subito d’accordo mettendosi alla ricerca di titoli adatti all’occasione.
   Il tema di quest’anno si basa sugli Elementi della Natura, i quattro pilastri della vita, da cui tutto ne discende e grazie ad essi ha modo di nascere, crescere, ed infine morire, un argomento quindi che dall'inizio dei tempi ci accompagna, un qualcosa che ci circonda costantemente, come l’aria che, seppur inconsistente, respiriamo e ci permette di vivere. Proprio per la sua sempiterna esistenza e la sua natura così ignota e allo stesso tempo concreta, che gli Elementi sono da sempre protagonisti di innumerevoli tomi e manoscritti che, nel corso dei secoli, hanno dato ispirazione a moltissimi scrittori che, grazie ad essi, hanno avuto modo di scrivere romanzi, storie, leggende e non solo.
BiblioMagic si immerge in questo tema, denso di significato, per presentare, agli invitati che parteciperanno al gran Ballo di Fine anno, alcuni particolari tomi che saranno disponibili solamente per tale evento, data la loro ricercatezza e il loro valore.
Trovare alcuni di essi non è stato molto semplice, ci siamo impegnati molto per selezionare ciò che abbiamo ritenuto più adatto, e particolare, mettendoci all’opera e confrontandoci con esperti e ricercatori dell’ambito letterario da tutto il mondo, che hanno portato al ritrovamento di alcune preziose copie di libri, in alcuni casi, perduti e di quantità molto limitate.
Un totale di cinque tomi, in diverse copie, di cui quattro inerenti ad uno specifico elemento ed un ultimo che li racchiuderà tutti.
   Il primo è legato all’elemento del Fuoco, il suo titolo è “Lectio Ignis” che significa letteralmente lettura del fuoco, la sua particolarità consiste nel far fuoriuscire le parole, che sono scritte su di esso, sotto forma di fiammelle, che il lettore potrà osservare mentre scorreranno dinanzi ai suoi occhi, per poi ritornare al loro posto una volta lette. Questo tomo narra di storie legate a tale elemento, racconti e leggende di maghi del passato, alcune di fantasia altre realmente accadute, e trova le sue origini nel tardo Medioevo per mano di uno scrivano a seguito di una premonizione. Alcune fonti dicono infatti che quest’uomo, durante la notte, avesse sognato che gran parte della biblioteca, di cui era custode, sarebbe andata perduta a causa di un incendio, e così, preso dal panico, avrebbe iniziato a trascrivere tutto su un unico manoscritto che avrebbe tenuto al sicuro e che avrebbe incantato, rendendolo immune alle fiamme. Purtroppo la veridicità di tale storia non è assoluta, nonostante questo credo che, se così fosse, l’impegno di quell’uomo andrebbe premiato e anche per questa ragione è stato scelto tale testo, acquistandone alcune copie che mi raccomando, diversamente dall’originale, non sono ignifughe.
   Il secondo libro si intitola “Ventus Caelo”: il suo nome è latino, che tradotto significa vento del cielo, anche se realmente deve le sue origini alla cultura orientale che, da secoli, tramandava tali storie, generazione dopo generazione, raccontandole senza mai trascriverle. Secondo la loro cultura e i loro ideali, così come l’elemento a cui si ispira, l’Aria è impalpabile e allo stesso modo essi non potevano rendere terrene tali storie, racchiudendole in parole scritte su carta. L’autore di questo libro, il cui nome è a noi sconosciuto, promise di incantare ogni copia presente, e futura, in cambio del permesso di racchiudere tutte questi antichi racconti in un libro. Ogni tomo, infatti, fa scaturire dal suolo un costante soffio magico di vento che farà levitare il lettore portandolo a circa mezzo metro da terra. Un giusto compromesso che ci ha dato la grande possibilità di conoscere storie di un popolo lontano che altrimenti non avremmo mai avuto modo di leggere e di farlo come se fossimo eterei come l’Aria stessa.
   Se ad un primo sguardo il tomo riguardante l’Elemento della Terra può sembrare un comune libro erboristico, scritto da Jasmin De Larose, in realtà trascrive la descrizione di moltissime piante poco comuni e rare, di natura non magica, presenti al mondo. La donna infatti era una grande appassionata di Erbologia e una provetta pozionista, tanto da spingerla in giro per il mondo alla ricerca di piante sconosciute per studiarne le proprietà. Al termine del suo viaggio racchiuse tutte le sue considerazioni all’interno di questo libro che intitolò “Verborum pullulant” che tradotto significa germoglio di parole, un titolo che racchiude al suo interno l’essenza stessa di questo tomo. Questo libro, infatti, quando la lettura sarà terminata, potrà essere piantato e da esso nascerà una delle piante descritte che è possibile scegliere semplicemente cerchiandone il nome.
   La lettura si tinge di nuovi colori, cambia il suo aspetto, attraverso il “Flumine litterarum” il tomo dedicato all’elemento dell'Acqua, il cui nome, che tradotto significa fiume di lettere, non rende abbastanza giustizia alla proprietà intrinseca che racchiude. Le sue origini sono sconosciute, sulla copertina non vi è autore, ma solo il titolo e un avvertimento, che chiede al lettore di sfogliarne le pagine solo in posti che si ritiene essere sicuri. Aprendo questo libro la psiche verrà risucchiata, portandolo ad uno stato di incoscienza, in un mondo acquatico dove avrà modo di ascoltare storie su creature mistiche, che ancora oggi non sappiamo se fossero realmente esistite o create dalla fantasia di qualche mago, raccontate direttamente da esse, avendo così la possibilità di conoscerle e osservarle da vicino. Più degli altri volumi trovare alcune copie di questo tomo si è rivelato più difficile del previsto, le sue caratteristiche sono molto particolari e lo rendono unico nel suo genere. Grazie all’aiuto di alcuni studiosi di letteratura magica è stato possibile risalire alla posizione di alcuni di essi per recuperarli, dandoci così la possibilità di poter esporre dei pezzi tanto rari quando limitati di questo meraviglioso libro.
   Il quinto ed ultimo libro scelto per l’occasione si intitola “Elige elementum” e racchiude al suo interno tutte le caratteristiche e i vari significati di ciascun elemento, descrivendo tutto quello che più li caratterizza, con i rispettivi punti di forza e debolezze. Un libro diverso da quelli precedenti che non contiene storie o racconti ma vi permetterà di approfondire l’argomento del tema scelto per il Ballo di organizzato quest’anno ad Hogwarts. Su ogni copertina sarà anche disposta una semisfera violacea che, poggiando la propria mano su di essa, cercherà di definire a quale dei quattro elementi si è più affini. Testando personalmente questo tomo vi consiglio di non prendere troppo seriamente tale responso, non è del tutto affidabile e se consultato più volte potrebbe anche dare risultati diversi. Per quanto il risultato possa essere impreciso questa pietra, seppur non preziosa, è il risultato di vari esperimenti magici che avevano come scopo l’unire tutti e quattro gli elementi in un unico e potente oggetto magico. Il risultato finale purtroppo non è mai stato quello sperato, nonostante questo i loro creatori cercarono di arricchirsi, sfruttando proprio l’oggetto da loro creato, truffando chi capitava loro a tiro. Molti anni dopo l’autore di questo libro ne modificò le proprietà ponendone una per ogni copia, con la speranza che potesse attirare l’attenzione sul suo libro, cosa che avvenne ma non nel modo da lui sperato. Per molto tempo l’Elige elementum veniva acquistato solamente perché giravano ancora voci sulle mirabolanti fandonie narrate dai creatori di quella pietra, che veniva puntualmente separata dal proprio libro, inutilmente. Trovare copie che ancora ne avessero una ha richiesto settimane e moltissime ricerche, per fortuna alcune copie si sono salvate da questo triste destino, portandole direttamente tra le nostre, e successivamente le vostre, mani.
Credo di essermi dilungata con le descrizioni, che spero abbiate trovato interessanti tanto quanto lo sono state per me e per tutto lo staff di BiblioMagic tanto da convincerci a selezionarli per questo evento che da sempre è colmo di significato per tutti gli studenti che si apprestano a festeggiare la fine dell’anno scolastico appena trascorso e per salutare il castello e i propri compagni.
Vi aspettiamo quindi numerosi allo stand di BiblioMagic, che troverete nella Zona della Terra del Giardino del Castello di Hogwarts e per tutti coloro che non potranno essere presenti a tale evento sarà possibile effettuare l’acquisto tramite posta via gufo, così da non perdere questa incredibile occasione!



view post Posted: 1/6/2020, 19:47     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Era tempo di consegne per Portos. Era contento quando le sue destinazioni non lo costringevano ad allontanarsi da Londra.
L’aria era carica di umidità, ma le sue ali erano abituate alla pioggia; il vento soffiava tra le piume, ogni nuovo battito d’ali gli dava quella spinta per accelerare e poi planava, lasciandosi trasportare dalla corrente in suo favore. La casa era ormai vicina, ripiegò le ali lanciandosi in picchiata per abbassarsi di qualche metro e si fermò sul davanzale di una finestra.
Picchiettò il becco sul vetro, constatando che l’infisso era chiuso. Sarebbe passato per la canna fumaria. La signorina che abitava in quella dimora avrebbe dovuto far pulire il condotto del camino, le piume di Portos si riempirono di fuliggine, per fortuna il suo piumaggio era scuro, nessuno avrebbe fatto caso allo sporco. Lasciò il giornale e volò via.




Giochi enigmistici



Jolene White

CITAZIONE (Kanny @ 10/5/2020, 16:04) 


I Wotan's Son e i Fenrir contro i Giganti.

Una giornata davvero dura è stata quella dei Wotan's Son e dei Fenrir durante la loro prima partita del campionato della Lega Triangolo Nord (raramente chiamata Lega Norvegese-Svedese-Finlandese). Arrivati al loro primo scontro le due squadre norvegesi si sono dati battaglia allo stadio Sinfjötli, su un'isola dell'arcipelago Lofoten, dando prova di resistenza al gran freddo di luoghi simili. I movimenti dei cacciatori dei Wotan, soprattutto del capitano Astrid Jacobsen, hanno portato immediatamente la squadra in netto vantaggio di 50 punti a 0, lasciando i Fenrir nella polvere, o meglio nel ghiaccio, riuscendo a collezionare a malapena un ottimo tiro di bolide sul terzo cacciatore dei Wotan: Mathias Berg. All'ottavo minuto, arriva finalmente il primo punto per i Fenrir, con assist di Thea Gorovich e tiro di Tina Dahl, sbloccando da lì in poi un'ascesa senza pari della squadra del nord dove l'anno scorso grazie ad esse, sono riuscite a portare la squadra dei Wotan's Son al secondo posto del campionato Norvegese, spiccando nella classifica dei migliori cacciatori della Lega Triangolo Nord, che abili e ben coordinate giocatrici! L'azione principale, dopo lo sblocco dei Fenrir, è stata quella da parte del battitore Oliver Hagen che con un colpo poderoso e forte ha assestato uno smacco non indifferente all'azione dei Wotan, impedendo proprio all'ultimo di subire 10 punti dalla squadra avversaria. Le azioni delle due squadre hanno portato un pareggio di 50 e 50, senza riuscire però a sbloccare l'azione, con vari contrasti e bolidi svolazzanti per l'intero campo da quidditch, arrivando ai 10 minuti dove vi è l'infortunio del portiere Kenneth Nilsen, danneggiando la squadra dei Fenrir e portandoli in uno svantaggio numerico che si è fatto sentire immediatamente. L'infortunio, causato da un cattivo posizionamento del portiere durante l'azione avversaria, lo ha portato a subire un grave danno alla testa, facendolo crollare immediatamente al suolo. Con la perdita di un membro importante per la squadra, gli Wotan segnano 2 tiri grazie al capitano Astrid Jacobsen, portandosi velocemente in vantaggio e distaccandosi dai Fenrir che a malapena riescono a reggere il primo confronto, sfuggendo nelle battute finali delle azioni, così da essere surclassati e il punteggio dopo 30 minuti di partita è di 90 a 50 per i Wotan. Cinque minuti più tardi, il cercatore dei Fenrir, Stein Gløs, avvista per primo il boccino d'oro che lo porta ad allontanarsi dal campo in cui si trova, spostandosi di una trentina di metri da esso, inseguendolo per zone ghiacciate e terre congelate dell'arcipelago, seguito a ruota da Julie Cross, la cercatrice dei Wotan. La situazione cambia circa 10 minuti dopo, quando dopo l'allontanamento dei due giocatori, quest'ultimi ritornano spaventati, inseguiti da alcuni Giganti. Creature enormi, estremamente potenti, abitanti di luoghi freddi e inospitali, ma anche pericolosi per babbani e non, per la loro grande forza e "impulsività" che li rende imprevedibili, oltre che difficili da contrastare con la semplice diplomazia. Essi, in pochi attimi, si lanciano sia sui giocatori che sul pubblico stesso, generando del panico non indifferente. Proprio qui, infatti, abbiamo avuto la fortuna della presenza di alcuni auror, inizialmente giunti per evitare problemi tra il pubblico e fare da guardia alla partita, scontrandosi contro queste creature disdicevoli e venendo aiutati dai giocatori stessi che, in quella situazione, hanno abbandonato la rivalità, tenendo a bada i giganti in semplici fastidi e distraendoli dagli spalti. La partita è stata fermata dunque, venendo rinviata a data da destinarsi, ma in compenso non ci sono state vittime in fin di vita, ma semplice panico e paura che è andato poi svanendo quando le creature sono state scacciate. Ancora una volta, il quidditch, sport magico molto famoso, ha dato prova di essere composto da persone che sanno mettere le scope da parte e tendere una mano a chi ne ha bisogno. Questo attacco dei titani è stato considerato da molti, non solo dal Ministero, come un inizio della rivolta dei Giganti, un loro attacco. Non è comprensibile se esso fosse stato preparato prima o meno, ma una cosa chiara, la situazione con quelle creature non è affatto pacifica.

Qui e tutto da Siri Jensen!


CITAZIONE (Rowena Abyss @ 17/5/2020, 22:15) 

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CATAPULTS
VS
PORTREE
Quando a rimetterci non è solo l'arbitro

NBjosPs

Ben lontano dal secondo castello più grande del Regno Unito, sopra la cima del monte Caerphilly, che altro non è una collinetta che dà nome alla città, si trova il grandioso stadio della squadra gallese omonima, Caerphilly Catapults. Eretto nell’oramai lontano 1423, la struttura si presenta decisamente diversa da quella che doveva essere un lavoro fatto inizialmente di solo legno e scarne tribune. Dopo aver ospitato anche i campionati mondiali dell’anno scorso, enormi piloni di ferro reggono gli spalti e i posti a sedere che sono aumentati esponenzialmente di numero anno dopo anno. Un luogo perfetto per un incontro del tutto entusiasmante. Le due squadre, che militano a metà della classifica, sono scese in campo particolarmente agguerrite e desiderose di guadagnare punti almeno stando alle parole che abbiamo rubato ai capitani dei due team mentre uscivano dai loro spogliatoi. Sarah Llevellynm, cercatrice e capitano dei Catapults, nipote del famosissimo “Dinamite Dai”, ha dichiarato quanto segue: “Abbiamo avuto un inizio di campionato un po’ cosí, ma dopo la sconfitta contro i Cannons abbiamo mostrato al nostro pubblico che siamo pronti a dare il meglio di noi. In onore di mio nonno oggi farò il possibile per agguantare il boccino e portare a casa la vittoria!”. Un discorso simile, ma con toni decisamente più coloriti, ci è arrivato invece da Meaghan McCormack: “Possono volare e fare tutte le azioni spettacolari che vogliono ma non arriveranno mai a passare i miei anelli!” anche se dopo aver visto l’andazzo della partita, possiamo dire che le loro ambizioni non sono state rispettate.
Il cielo sgombro, un vento leggero che soffiava da est spazzando via alcune piccole nuvole, ha accolto giocatori e tifosi che compostamente hanno preso posto nello stadio. Non ci sono stati difatti disordini tra le due tifoserie e la partita è iniziata senza alcun trambusto, rivelandosi subito avvincente come ci aspettavamo. Sharon McCormack, figlia della portiera e della capitana dei Portree, è riuscita subito ad ottenere la pluffa nella contesa iniziale ed è sfrecciata con una rapidità sconvolgente verso gli anelli avversari. Tutti i presenti, compresi i giocatori dei Catapults che ancora dovevano capire come posizionarsi, sono rimasti esterrefatti quando la pluffa ha superato l’anello di sinistra decretando i primi punti per la squadra dell’Isola di Skye. Per un momento tutti abbiamo pensato di trovarci davanti ad un record assoluto per il goal più veloce della storia del quidditch, ma una rapida moviola da parte dell’arbitro grazie all’ausilio di un Omniocolo, ha dimostrato che non era così: l’intervento del portiere, decisamente maldestro, ha decretato per i Catapults un autogol pesantissimo che ha gettato nello sconforto non solo i tifosi ma l’intera squadra che è apparsa per una buona parte di gioco alquanto distratta e non solo a causa delle urla che madri e figlie dei Portree si lanciavano tra loro.
Il team composta del tutto al femminile ha avuto campo libero per buona parte della partita, segnando per ben quattro volte del tutto indisturbata. La squadra di casa oramai sembrava destinata al peggio fin tanto che la capitana, dopo l’ennesimo punto subito, non ha chiesto un time out per riorganizzare le idee, pervasi dai fischi dei propri tifosi. L’intervallo chiesto è sembrato durare più del necessario, dovuto al fatto che ci sia stato una sostituzione nel reparto battitori, Craig Bishop ha sostituto David Briley, che era apparso decisamente sottotono e che ha lasciato il campo visibilmente infuriato.
La partita è ripresa con i Catapults in possesso della pluffa e da quell’istante, le cose sono decisamente cambiante. Con una gloriosa Woollongong Shimmy, Thomas Hayes ha segnato il primo punto per la squadra di casa, decretando la fine sulle parole dette da parte della capitana dei Portree, che da quel momento hanno potuto solo subire. Con una Parkin's Pincer, un azione che richiede l’intervento di tutto il reparto cacciatori, i Caerphilly hanno recuperato subito la palla sfrecciando nuovamente contro gli anelli avversari, segnando ancora e avanzando contro quei quattro punti di differenza che li distanziano dagli avversari che in preda alla collera hanno iniziato anche a commettere errori madornali. Aerin Fenlon, battitrice dei Pride, ha rischiato di disarcionare una compagna nel momento cruciale di un passaggio, facendo perdere la pluffa alla propria squadra che è stata rapidamente raccolta da un giocatore avversario che non ha tardato a segnare, portando la partita ad una situazione di parità e sollevando molti malumori da parte dei tifosi scozzesi, visibilmente nervosi come i loro beniamini in campo.
La scarsa prestazione da parte dei Portree che stavano visibilmente arrancando su un risultato di 100 a 200, ha scatenato una rissa in campo tra Seònaid e Jen Kroonstuiver, sorelle ed entrambe cacciatrici, che si sono azzuffate su chi abbia perso l’ennesima pluffa, obbligando l’intervento dell’arbitro e della capitana per sedare gli animi ma non senza un colpo di scena colossale. Durante la rissa infatti, sembra che un pugno volante da parte di Jen abbia colpito in pieno viso l’arbitro spaccandogli il naso, rimediato con un epismendo, ma che ha portato ad un'ammonizione per la giocatrice obbligando la capitana ad una sostituzione per non rischiare di trovarsi con un giocatore in meno. Quindi Vanessa Gauld è scesa in campo sostituendo la compagna e decretando finalmente il suo tanto atteso ingresso nella lega. Per la giovane Gauld infatti si è trattata della prima partita e che partita! La giovane stellina ha dimostrato tutta la sua grinta, ridestando un reparto che sembrava oramai morto e sepolto. Un Reverse Pass che porta la sua firma ha spinto finalmente la squadra scozzese a risollevare la testa e segnare, accorciando le distanze. Nel contempo, un gioco decisamente diverso si è tenuto a pochi metri sopra di loro. L’avvistamento del boccino da parte della Llewellyn ha portato la sua controparte a seguirla in evoluzioni da brivido evitando bolidi, giocatori avversari e torrette dei tifosi, fintanto che non è successo un vero finimondo. Compiendo una Sloth Grip Roll, fatta per evitare un bolide insidioso, la Llewellyn ha perso il controllo della scopa ed è finita contro Dawn Munro, la cercatrice avversaria che era orami lì per lì con le mani sul boccino, facendole perdere per un soffio i centocinquanta punti che avrebbero decretato la fine della partita. L’intervento, giudicato scorretto e volontario da parte dell’arbitro ha sancito un rigore segnato senza troppe difficolta da Seònaid Kroonstuiver, che aveva molto da farsi perdonare.
Tutto questo ha acceso una nuova luce negli animi degli scozzesi che hanno disputato gli ultimi dieci minuti dell'incontro con rinnovato interesse e ardore, soprattuto da parte della sua cercatrice che ha ribattuto spallata su spallata dell’avversaria, per arrivare prima al boccino. Uno scontro che sembrava alla pari si è tenuto nei cieli oramai tinti dalle luci del tramonto, e che ha visto trionfare Dawn Munro per una manciata di centimetri nonostante la voglia di vincere da parte della Llewellyn.
Con un punteggio di 300 a 200 i Portree hanno portato a casa una vittoria particolarmente sudata e ricca di colpi di scena, raggiungendo la metà della classifica, mentre i Catapults, nonostante la sconfitta, raggiungono lo stesso punteggio dei Montrose che però ricordiamo hanno una partita in meno. Il campionato quest’anno si sta rivelando particolarmente avvincente e almeno sei squadre possono contendersi il titolo che li porterà poi a disputare il campionato europeo durante l’estate.




Rowena Abyss




Chudley Cannons ↔ Falmouth Falcons
175 - 250
i Falcons catturano il boccino

Holyhead Harpies ↔ Montrose Magpies
100 - 300
i Magpies catturano il boccino

Puddlemere United ↔ Appleby Arrows
275-125
i Puddlemere catturano il boccino

Wimbourne Wasps ↔ Kenmare Kestrels
75 - 250
i Kestrels catturano il boccino

Wigtown Wanderers ↔ Ballycastle Bats
300 - 100
i Wanderers catturano il boccino




Wigtown Wanderers 43
Falmouth Falcons 42
Holyhead Harpies 39
Kenmare Kestrels 39
Montrose Magpies 34 *
Caerphilly Catapults 34
Pride of Portree 29 *
Wimbourne Wasps 28
Ballycastle Bats 27
Tutshill Tornados 25 *
Appleby Arrows 25
Chudley Cannons 24 *
Puddlemere United 23

view post Posted: 1/5/2020, 10:55     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Era la seconda volta che quel giorno sbagliava strada. Tuttavia era piacevole svolazzare per le strade di Londra, seppur i babbani continuavano ad osservarlo molto spesso in malo modo visto il suo buffo modo di sbattere le ali. Quella mattina avrebbe dovuto svolgere la sua consegna per l'Infermiera di Hogwarts, presso la sua abitazione nel Kennington Methley Street. Cominciando a fluttuare il più veloce possibile, aiutato dalle raffiche di vento che con una certa potenza si abbatteva lungo quelle zone, il Barbagianni cenerino si accingeva a ritrovare la giusta via che l’avrebbe finalmente condotto a destinazione. Passarono minuti, forse ore, difficile affermarlo con esattezza, ma quel pennuto leggermente bizzarro riuscì finalmente a ritrovare la giusta strada per casa White. Le finestre dell’abitazione erano completamente serrate, segno che l’infermiera aveva già cominciato il suo turno di lavoro al Castello. Per colpa del suo precario senso dell’orientamento era arrivato troppo tardi, perdendo così la ghiotta occasione di scroccare un pò d’acqua e qualche mollica di pane alla gentile Jolene. Esausto dello sforzo appena compiuto, cerco di raccogliere le ultime forze per depositare la copia del giornale sopra il muretto adiacente la finestra della cucina –dove solitamente entrava-, si concesse dieci minuti di meritato riposo e poi ripartì, con lo sguardo concentrato per non smarrire nuovamente la strada.


Da oggi il Profeta dedicherà le ultime pagine all'intrattenimento dei suoi lettori: si aggiungono infatti curiosi, frizzanti giochi enigmistici - cruciverba, labirinti, parole crociate - stampati a fine giornale. Provate ad indovinare, esercitate la mente. A fine mese verranno postate tutte le soluzioni.




Jolene White
CITAZIONE (~ Lucas Scott @ 20/4/2020, 00:44) 




Terrore. Mentre le prime manifestazioni di criminalità magica oscura mettevano a soqquadro parte dei paesi Balcanici in Europa, convinti che il terrore (non si sa bene perché) non avrebbe investito anche il mondo magico Londinese, il Ministero della Magia si è ritrovato a dover fronteggiare una vera e propria emergenza oscura, che a macchia d’occhio è dilagata sempre di più nel nostro amato mondo magico. Nelle grandi città o nei piccoli centri urbani del Regno Unito, ci stiamo addentrando giorno dopo giorno in una sceneggiatura da film distopico, come se i ripetuti attacchi a maghi comuni (da parte di ignote forze oscure), rapine ai danni di commercianti magici, e dissennatori liberi di girovagare ovunque, fossero la nuova normalità. Tuttavia, nonostante il clima fortemente caotico e incerto di questi tempi, tutti quanti i reparti minesteriali che collaborano per la sicurezza del nostro paese, sono concordi nel sostenere che nulla di così oscuro e ingestibile stia capitando nel nostro territorio << Ci ritroviamo purtroppo nella stessa condizione di qualche anno fa, riteniamo che qualche gruppetto di persone emulatori dei mangiamorte, si divertano a seminare il panico combinando scherzi di cattivo gusto. >> ha dichiarato Arthur O’Connor dell’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche del Ministero britannico. Ciò nonostante, fatti e testimonianze raccolte un po’ ovunque, tendono a screditare questo atteggiamento così superficiale e minimalista condotto dal Ministero. Disordini di natura catastrofica per ordine di forze ignote, colpiscono ripetutamente il nostro sistema autoritario, oramai in ginocchio da diversi mesi, lasciando Auror e il Ministro stesso a brancolare nel buio più totale. Bisogna agire, e subito. Ogni ora che passa le forze del male sembrano acquisire sempre più potere, a discapito di una quotidianità tranquilla oramai più che remota, secondo l’opinione cittadina magica, visti i molteplici avvenimenti strani che si susseguono. Come se non bastasse, strane sparizioni e tentativi di aggressioni sono stati registrati anche nel mondo non magico, facendo scattare lo stato di massima allerta generale che disciplina il rapporto tra i due Ministri, magico e non. Parole vuote e promesse future ora non basteranno più per gestire la situazione, serviranno provvedimenti drastici e veloci per ripristinare uno stato di pace, la vera domanda è se il Ministero attuale con i suoi vertici più alti sarà in grado di farlo. Questo livello di criminalità organizzata non può che lasciare l’intera comunità sotto shock. «Al momento, sono state fermate 12 persone, ci tengo tuttavia a precisare che nessuna di queste persone è collegata alla figura di “Tu sai chi”, quindi invito tutta la comunità dei maghi a mantenere la massima calma! >> è stato dichiarato dalle più alte cariche del ministero. Per il momento possiamo soltanto ipotizzare che alcuni colpevoli di tali “scherzi di cattivo gusto”, come definiti dal Ministero, siano ancora in libertà, l’auspicio di tutti è che i responsabili di tali nefandezze, verranno assicurati alla giustizia e portati di fronte al Wizengamot per essere giudicati il più presto possibile.


CITAZIONE (Camomillo @ 8/4/2020, 11:30) 

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Edited by Il Gufo Espresso - 4/5/2020, 11:57
view post Posted: 12/4/2020, 19:28     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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Adotta un Drago
Un Gufo Postino consegna uno scrigno dorato con una pergamena arrotolata, stretta da uno spago scuro; ha lo stemma dell'Associazione Draghi Uniti per il Mondo, proviene dalle Coste della Nuova Zelanda.


Adotta un Drago

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Occhiodopale degli Antipodi
Nuova Zelanda
color bianco, iridescente
scaglie perlacee, occhi multicolore
capre, canguri
uovo perlaceo
fiamme scarlatte al VII mese
Jolene White


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Uno scrigno dorato con un uovo di cioccolato simile a quello originale di occhidopale degli antipodi, è di colore perlaceo. La sorpresa che nasconde è una lampada magica come uovo in miniatura: di tanto in tanto, rilascia spirali di fumo e vapore che prendono la forma di un occhidopale degli antipodi.
(+1 Punto Mana)
uovo di cioccolato


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saluti dalla nuova zelanda
La riserva di Occhiodopale degli Antipodi è in due punti tramite Portale, a seconda dell'emigrazione dei Draghi nelle rispettive stagioni: la prima è sul picco del Monte Tarawera, in Nuova Zelanda, al sospiro fumoso del Vulcano sottostante; la seconda è sulle coste marine della baia di Roebuck Bay, in Australia.


Gentile Jolene White,
È un estremo piacere poter scriverle a nome dell'associazione Draghi Uniti per il Mondo; il valore più prezioso di questo incontro si esprime con un riconoscimento ben più versatile: adottare un Uovo di Drago non significa soltanto sostenere le nostre fondazioni e le riserve di paese, ma anche entrare in stretto, profondo contatto con Creature mistiche, detentrici di un potere e di una magia universalmente singolare. Con la presente, Le confermiamo l'adozione di un Uovo di Occhiodopale degli Antipodi - troverà uno scrigno con un classico, tradizionale uovo di cioccolato, a tema pasquale, e una sorpresa altrettanto vivace al suo interno. Il mio nome è Dr. Adelaide Catleen Cooper, ho cinque figli, e mi consiglio figlia d'arte: i miei genitori sono entrambi Dragologi, tuttora collaborano alle attività della riserva di Draghi di cui sono rappresentante da circa un paio di mesi - Dr Kowinksi è qui con me, manda i suoi saluti a nome dell'associazione e di tutti noi: per molti anni sono stata tirocinante, dopo aver portato a termine perfettamente un percorso di studi come Dragologa. Mio marito è un Domatore, ho cinque figli, due dei quali già intenzionati a seguire la carriera di famiglia. Si può dire che la storia dei Draghi sia la nostra storia, mia e dei miei cari, e da oggi sarà anche la tua storia. Via ai convenevoli, che sia l'occasione per instaurare un'amicizia internazionale e oltreoceano, al di là di ogni confine. La scelta di adozione di un Uovo di Occhiodopale degli Antipodi è straordinaria, può essere considerato di gran lunga come un Drago estremamente raro, prezioso e singolare nel suo genere. Dirò di più: a differenza di molti altri esemplari di Draghi, l'Occhiodopale è ad oggi forse il meno studiato, e meno conosciuto, per via della sua vita in solitaria. Originaria della Nuova Zelanda, là dove sorge la nostra Riserva, la nostra comunità di Draghi consta di almeno trenta - quaranta Occhiodopale degli Antipodi tra i picchi, colli e fiumi del Monte Tarawera. Là dove la terra diventa più fertile e luminosa, si ritrovano in danza eterna i nostri Draghi più incantevoli. Come forse saprai, il percorso di un Occhiodopale è piuttosto atipico: a differenza di molti altri Draghi, questa specie non stanzia in un posto e al contrario si sposta - quasi come per emigrazione - dalla Nuova Zelanda fino all'Australia, alla baia di Roebuck Bay. Accade per una ragione semplice: la schiusa avviene sempre nel primo luogo, sul Monte Tarawera, là dove le femmine di Occhiodopale completano e covano maternamente le uova fino al momento opportuno, fino alla fine; a quel punto, dopo i primi mesi, lasciando che il cucciolo di Drago si sia effettivamente ambientato e abbia imparato a sostenersi, volare e cacciare da sé, può raggiungere l'estremità dei territori australiani per avvicinarsi al mare. Se la schiusa avviene principalmente - spesso - nei mesi invernali e primaverili, nei mesi estivi i Draghi saranno già sufficientemente cresciuti per poter spingersi oltre, là dove l'Oceano e i mari d'Australia sono ben più pieni di prede rispetto al periodo più freddo. Una questione di scelta, una questione pratica: l'Occhiodopale alterna un'alimentazione di capre e canguri nel corso dell'anno, soprattutto nelle stagioni di Inverno e Primavera, e poi si diletta con creature acquatiche - di cui va estremamente ghiotto - nelle restanti stagioni, Estate e Autunno. Le prime vissute in Nuova Zelanda, le seconde vissute in Australia, in linea generale, con eccezioni del caso. Come Drago, preferisce infatti vivere di gran lunga nelle valli e in riva al mare, o generalmente in riva a distese d'acqua: l'Occhiodopale, anche da questo punto di vista, è atipico nei comportamenti rispetto alle altre tipologie di Draghi. Le altezze eccessive, come quelle di picchi di montagna, non sono di loro gradimento. In più, la predilezione per creature acquatiche li porta a solcare i cieli dell'una e l'altra nazione, tra di loro collegate da due Passaporte continuamente attive per noi Dragologi - una riserva in Nuova Zelanda sul Monte Tarawera, una riserva secondaria sulle coste della città di Broome, in Australia. Al pari dei Draghi, ci spostiamo anche noi, un po' come una vacanza. Unici anche nella descrizione fisica, gli Occhiodopale degli Antipodi sono generalmente di colore perlaceo, tendente al bianco con striature argentee, più o meno accentuate a seconda di ogni esemplare. Il loro colore è così pallido, così vibrante, così vivido da ricordare la madreperla all'interno di una conchiglia, e non è un caso se tra la comunità magica neozelandese ci siano più artigiani che lavorino i gusci di uova di Occhiodopale - interamente simili e trasparenti come perle - per ricavarne gioielli e mobili da indossare come simboli di buono auspicio. Questi Draghi hanno una corazza liscia, priva di squame profonde, con appena poche scaglie così iridescenti da sembrare attingere alle tempre circostanti. Vengono chiamati Draghi del Vetro per questo motivo, il loro corpo è di per sé chiarissimo, così chiaro da giocare - soprattutto in volo - con i riflessi del sole e dell'acqua, mostrandosi come superficie riflettente in un vorticare continuo di colori caleidoscopici. Esili, eleganti, non hanno un'estensione estrema , raggiungono i sei-sette metri e pesano poco meno di una tonnellata, molto meno rispetto agli altri Draghi al mondo. Sono di pari modo velocissimi, e il loro volo appare come un moto ondeggiante, equilibrato, sinuoso. Perfino i loro occhi sono multicolori, non hanno una pupilla ben distinta, al contrario appaiono come pozze limpide, eterne, là dove un Osservatore potrebbe perdersi e mai più ritrovarsi, dolcemente. Per un carattere curioso, vivace, energico, l'Occhiodopale non è estremamente pericoloso - certo, in termini di un Drago. Si ricorda tuttavia di un episodio bizzarro e altrettanto triste, nel tardo Novecento, quando un Occhiodopale degli Antipodi ha divorato una popolazione intera di canguri e relativi turisti di passaggio. Un episodio singolare, per fortuna, e tuttavia indice della forza di tali Creature. La fiamma degli Occhiodopale degli Antipodi, per giunta, segue questa verve eccezionale: è una fiamma scarlatta molto vivace, coloratissima, al pari di un arcobaleno. Un gioco di contrasti e di luci, di colori e di sfumature accese, a dare prova di una bellezza tanto innata quanto spiccatamente naturale. È proprio questa caratteristica, tanto del fuoco quanto del corpo iridescente, che rende l'Occhiodopale più vicino alla memoria collettiva della comunità anche non magica, più di quanto si possa pensare. Con più di una testimonianza storica a nostro favore, possiamo affermare quasi con assoluta certezza che l'Occhiodopale sia stato avvistato, conosciuto e ammirato perfino dalla comunità non magica fin dai tempi più remoti; non posso fare a meno di ricordare la raccolta dei miti aborigeni: Dreamtime, il Tempo dei Sogni, il Mondo dei Sogni - l'insieme di un'identità collettiva, viva, empaticamente straordinaria, memoria che si esprime come carta e Inchiostro, visioni e forme, pensieri e sentimenti. La figura principale delle nostre leggende è esattamente quella di un Serpente Arcobaleno, chiamato una e più volte con altri nomi, quali Ngalyod oppure Borlung, ma sempre con una descrizione simile, un valore intimamente ben delineato; è una creatura plasmata dai sogni e vivente nei sogni stessi, anello congiunto del mondo terrestre e di quello celeste, creatrice e custode del velo onirico. Nella forma lunga, affusolata, concentrica, e nelle volute ondeggianti e sinuose, ricorda un Serpente con le ali, un paio di ali così candide da carpire i raggi del sole e renderne rete adamantina sulle proprie squame - una corazza vitrea, lucente, riflettente di colori e suoni, armonia del cosmo. Una descrizione tanto simile ad un esemplare di Occhiodopale degli Antipodi da rendere il collegamento ancor più concreto. Che sia stato considerato come un Serpente Arcobaleno, un Drago di Vetro oppure un Custode dei Sogni, tuttora tale esemplare di creatura magica, così mistica, è amata e mai temuta dalla nostra comunità: e se per i Non Maghi diventa collezione di miti e simbologie, per noi sfuma invece in un senso di orgogliosa, viva appartenenza. I nostri migliori artigiani, aborigeni da una vita, lavorano materiali della terra - dalle radici delle piante ai tronchi degli arbusti più grandi, dalle perle all'interno di una conchiglia ai gusci trasparenti delle stesse uova di Occhiodopale, e ne realizzano amuleti, talismani, manufatti incantati per proteggere, preservare la propria spiritualità, consacrare la propria vita al favore degli astri; il Serpente Arcobaleno e di pari modo l'Occhiodopale degli Antipodi sono strettamente collegati agli Elementi del Cosmo: alla terra, dove tutto è rigoglioso e tutto diventa fertile; all'acqua, dove tutto scorre e si rinnova principio e fine; al fuoco, dove tutto brucia e si rigenera; all'aria, dove tutto è limpido e dove tutto sfuma in sogni tempestati di preziosità. Un Drago importante, un Drago simbolico, al pari degli acchiappasogni tessuti in piume e gusci di Occhiodopale, sulle testiere dei letti dei bambini, degli adulti, di maghi e non maghi. Un Drago di Sogni, un Drago di Vetro.
Con piacere, confermo l'adozione ancora una volta: mi parli di lei, del suo compleanno, delle sue aspettative per questa avventura, del suo desiderio - magari - di visitare le nostre terre, là dove i più antichi Aborigeni sapranno accoglierla fin nel profondo.

Nell'attesa di futuri aggiornamenti, fotografie e tanto altro, si spalanchi per Lei la porta onirica e l'Occhiodopale sia guida e custode, ad oggi e per l'eternità.

Con affetto,
Dr. Adelaide Catleen Cooper
Riserva di Occhiodopali degli Antipodi
Monte Tarawera, Nuova Zelanda


view post Posted: 1/4/2020, 23:35     Tra il profumo dei gigli e delle pagine ingiallite - La Capitale del Mondo Magico
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L'ultima consegna della giornata per l'importantissimo Calderotto (importante nel senso che era più tondo di un bolide) era stata destinata all'Infermiera di Castello, presso la sua abitazione nel Kennington.
Methley Street non si era rivelata essere una via caotica e per piacere di Calderotto, questo gli permetteva di prendere un attimo di pausa dal suo continuo avanti ed indietro, accomodandosi su uno dei rami di cipresso vicino alla finestra del numero 9 dove sarebbe rimasto facilmente mimetizzato e lontano dagli occhi dei vicini.
Il povero gufo era stanco. Era troppo grosso per volare così tanto e troppo ingordo per avere il buon senso di smetterla di rubare/scroccare/impietosire colleghi, addetti del servizio postale e destinatari per ottenere spuntini extra.
Gli ci vollero dieci minuti buoni di pausa perché spiccare il volo non gli facesse vedere i sorci verdi (il che era un bene, perché era tanto affamato che se li sarebbe mangiati).
Svolazzando su e giù – sembrava barcollare, pronto a precipitare di pancia da un momento all'altro – si appollaiò alla finestra bassa del soggiorno, socchiusa all'occorrenza all'altezza di uno dei cuscini che soggiornavano contro il fianco del divano incassato nel vano.
Proprio su questo lasciò cadere alcuni fascicoletti, il giornale e un allegato del quotidiano.
Bubolò, segnalando la sua consegna alla padrona di casa e poi, pigramente si spostò nuovamente sul davanzale.
Altri cinque minuti di pausa, magari una scroccatina ad un biscotto e solo dopo sarebbe tornato a volare.


Chubby consegna per Jolene White con plurimi allegati annessi:

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Strillettere
Una strillettera è una lettera contenuta in una busta rossa, spesso inviata per comunicare dispiacere e rabbia. Quando viene aperta, inizia a urlare al destinatario il proprio testo con la voce del mittente amplificata, incendiandosi una volta terminata la lettura. Se non viene aperta subito, esplode e inizia a urlare anche più forte. Il pacchetto ne contiene dieci, tutte da compilare.


1)


2)


"Olivander" è da secoli sinonimo di qualità e prestigio nella fabbricazione di bacchette magiche nel nostro Mondo, ma sarà sempre così?

Quando il primo Olivander decise di lasciare il Mediterraneo nel 382 a.C. alla volta della Gran Bretagna, sapeva già avrebbe riscosso successo fra i maghi inglesi con le sue innovazioni tecnologiche.
Inutile dire ebbe ragione: fin da subito ottenne l'attenzione della comunità magica nelle contee a sud del paese, introducendo nel mercato inglese nuove tecniche di lavorazione e materiali d'eccezione, sbaragliando la concorrenza con bacchette leggere e maneggevoli.
Niente più staffe e catalizzatori druidici antiquati e tradizionali: si aprono le porte alle bacchette flessibili, rigide e i nuclei affini all’anima stessa del Mago!
Fu soltanto durante il ventesimo secolo che con Garrick Olivander alla gestione dell'attività di famiglia, questa cominciò a ottenere fama internazionale.

Inizialmente criticato e additato come un folle visionario, andò contro le osservazioni di colleghi e parenti per aprire una nuova bottega a Diagon Alley (l'attuale sede centrale dei Negozi e Laboratori Olivander) per mettere in vendita i suoi nuovi modelli di bacchetta.
Corda di cuore di drago, crine d'unicorno e piuma di fenice divennero i suoi cavalli di battaglia in pochi anni, attirando l'attenzione di fabbricanti e impresari oltre-oceano.

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"Sede Centrale delle Fabbricazioni Olivander, Diagon Alley, South Side, Londra",
Scatto di Ariel A. Vinstav.


«Sapevo di dover cambiare nuovamente le tradizioni e puntare a raffinare i nuclei: più forte è la componente magica che alimenta la bacchetta, più questa può reagire con precisione alla presenza di un mago e sceglierlo.»

Si spiega così Garrick Olivander durante il nostro breve incontro, mostrandomi nel retrobottega numerose delle splendide creazioni che ancora aspettano l’arrivo del loro fattucchiere predestinato.


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"Retrobottega della Bottega delle Fabbricazioni Olivander, Diagon Alley, South Side, Londra",
Scatto di Ariel A. Vinstav.



«Ai tempi come oggi, Signorina Vinstav, il potere viene considerato il marchio di qualità di una bacchetta: bastò mostrare incantesimi potenti per vedere affermati i miei lavori come opere d’arte.»

Sostiene così con una latente amarezza, il famoso fabbricante, perdendosi con lo sguardo fra i ricci di alcuni legni di ciliegio. « Ma ciò che voglio che i maghi comprendano è che il futuro di Olivander, il suo marchio di qualità, non sta nel Potere che le mie bacchette potranno dare al mago, ma la certezza che verranno sempre scelti da uno spirito affino. Non dò un’arma, ma un compagno solidale.»

Non può evitare di guardare la bacchetta che tengo alla mano destra durante quella conversazione, osservandola come farebbe un uomo di buon cuore davanti ad un bambino smarrito: accortezza, preoccupazione e una punta di dolcezza a risaltarne le iridi.

È per questo che non posso evitare di chiedergli del suo rapporto con le sue creazioni «Come figli, dice? Penso siano più miei nipoti, ormai: mio figlio e alcuni miei associati stanno apprendendo i segreti del mestiere. Confido un giorno potranno innovare anche loro la tradizione dei Fabbricanti e rendere le mie risorse antiquate. Non si dice mai no al cambiamento.»

Di lasciar bottega in tempi recenti, però, non sembra affatto intenzionato.

«Bisogna imparare a comunicare con i nuclei prima e con i legni dopo: trovargli una casa adatta. Non è solo essere artigiani, ma anche genitori – proprio come ha detto lei, signorina!»
È lunga la strada per la discendenza Olivander, sembra! Suo figlio, però, da dietro il banco di lavoro non ha mai smesso di sorridere alle parole del padre nel corso della nostra breve intervista.

Ho fiducia che se è di un istinto paterno o materno quello di cui c’è bisogno per cogliere i segreti dell’arte degli Olivander, le future generazioni possono sentirsi al sicuro.

Il marchio di qualità esiste ancora e profuma di legno, magia e casa.

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– "Originale Marchio di Qualità dei prodotti Olivander",
Scatto di Ariel A. Vinstav. –



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Adotta un Drago
Se da bambino mi avessero chiesto circa il mio sogno nel cassetto, la risposta sarebbe stata la stessa di oggi: avere un Drago. Il desiderio di ogni mago o strega, prima o poi nella vita, un po' come un progetto inarrivabile, e tuttavia pronto ad attingere ad ogni speranza più intima. Vorrei diventare Ministro della Magia, diceva qualche mio vecchio amico; vorrei diventare Preside di un'Accademia di Stregoneria, poteva aggiungere un altro; tutti sogni preziosi, non c'è dubbio, semplicemente non erano i miei, non mi appartenevano. Vivevo costantemente l'idilliaca rivelazione di avere un Drago per amico: ogni sera, prima di andare a dormire, chiedevo a mia madre di leggere un racconto, di inventarne uno. Storie di Draghi, creature affascinanti, mistiche, fuori dall'ordinario; così si spalancavano le ali, la voce di mia madre annunciava il ringhio profondo della bestia assoluta, e mi bastava socchiudere appena gli occhi per esserne trascinato, vinto più del solito per un bambino della mia età. Come un velo, al di là delle palpebre calate, scorgevo così cieli di cenere e lapilli, la terra che consumava la sua natura all'indomito fuoco dei Draghi: le narici roventi, le fauci spalancate, le creste più a punta, le zanne velenose, la coda come un vero e proprio timone lì a metri e metri dal suolo, sospesi come grandi e grosse libellule. Era una danza di fuoco e di aria, e sentivo di voler parteciparvi, di voler esserne travolto a più non posso; in quell'incontro di Cielo e Terra, io volevo ballare, ballare fino a sentire male alle gambe, ballare allo sfinimento. Quando i miei compagni di scuola convincevano i loro genitori a comprare una Puffola Pigmea per un'occasione importante, io tentavo in ogni modo di convincere i miei, invano, ad avere un uovo di Drago. Uno qualsiasi, mamma. Lo ripetevo dal mattino alla sera, riempivo pagine e pagine di pergamene, mai con successo; ho inviato una lettera perfino al Ministero, qui in Romania, e mi è stata respinta. Per tutta risposta, vi dirò di più, ho ricevuto a suo tempo una di quelle lettere scarlatte, una di quelle pergamene maledette, così fastidiose da gridare ai quattro venti. Strillettere, proprio quelle.
Perfino quando la voce del Ministeriale mi raggiunse con un'imprecazione non troppo velata, perfino quando la pergamena si bruciò da sola, pezzetto dopo pezzetto, perfino allora io non potevo cambiare idea. Mentre la carta veniva avvolta dalle scintille, io immaginavo il respiro di un Drago, il suo fiato rovente sulla mia pelle. Cominciai ad esserne ossessionato, più del solito. Nessuno comprendeva il fascino di Creature simili, era magia mistica in assoluto; i Draghi, quelli in carne ed ossa, erano così antichi, così rari, così intrisi di bellezza da non avere eguali in natura, in nessun caso. Per la fine del mio percorso accademico - voti discreti, sarò sincero, con una tesi tuttavia pluripremiata sulle Origini del Lungocorno Rumeno nei Carpazi -, la mia famiglia mi spedì un regalo: un biglietto per un viaggio, una Passaporta di sola andata per la Nuova Zelanda. Immaginai fosse un viaggio di avventura, uno di quelli di riscoperta tutta piacevole; quando mi ritrovai catapultato dall'altra parte del mondo, una vecchina mi attendeva con le mani piene di uova madreperlacee. Inizia qui, ed ora, il tuo apprendistato. Quelle sono state le sue parole, e le ricordo tuttora come il messaggio più diretto e più importante di tutta una vita. Un tirocinio in una riserva di Occhiodopali degli Antipodi, i draghi neozelandesi e australiani; e mentre io e la vecchina salivamo l'altura, fino alla vetta del Monte Tarawera, ogni dettaglio si stagliava per me come un sogno ad occhi aperti. Alla fine i miei genitori avevano assecondato l'istinto di sempre, e sentivo di essere nato per quel mondo come mai prima di allora. La prima volta che vidi un Drago, uno dal vivo, è stata proprio lì, in Nuova Zelanda, all'Isola del Nord. La corazza iridescente, le creste più scure fino alla coda acuminata, e gli occhi, quegli occhi che non avrebbero potuto avere rivali. Senza pupilla, una pozza profonda: la magia innata, l'antica magia. Con il trascorrere del tempo, ho imparato tanto, e quella vecchina che oggi è scomparsa è stata per me mentore e madre, insieme. Ad oggi il mio nome si forgia del titolo di Dragologo, sono tra i Magizoologi più famosi e ricercati nella comunità magica mondiale: Dr. Patrick Kowinski, ricercatore e osservatore, autore di numerosi saggi sui Draghi.
Se dovessi parlare di me, però, direi sempre di essere quel bambino che sognava un uovo di Drago. Forse è stato il mio passato, più che gli anni di addestramento e di studio prezioso, a spingermi oltre: ho raccolto le lettere di tanti maghi, di tante streghe, e tra queste c'erano quelle di molti bambini. Posso avere un Drago, chiedeva qualcuno. E ho ricordato il diniego di mia madre, le imprecazioni e i sospiri di mio padre; ho ricordato la Strillettera che il Ministero Rumeno mi aveva spedito come un assalto a tutto tondo; ho ricordato il rifiuto, l'insofferenza, l'insoddisfazione. Quello che potevo essere, quello che desideravo essere, e tutti gli ostacoli che la vita, il mondo, il tempo mi hanno posto contro. Così ho recuperato una boccetta di inchiostro, la piuma fremeva tra le mie mani, e quando ho scelto la pergamena più pulita, più chiara e più curata - nessuna Strilettera, non avrei fatto lo stesso errore -, le parole avevano già preso forma, nero su bianco. Sì, bambino mio, puoi avere un Drago. Una frase che suonava folle, perfino per un visionario come me; ma al di fuori della baita sulle cime di Tarawera, ad un palmo dalla scrivania alla finestra, il vulcano neozelandese ruggiva in volute di fumo, nascondeva i Draghi più liberi, dai più piccini a quelli più grandi, e un battito di ali possenti accolse ogni mia aspettativa. Quella frase, lì in inchiostro affrettato, custodiva in sé il peso di una promessa. La stessa che avevo fatto al bambino che un tempo sono stato. Quella lettera ha fatto il giro del mondo magico, ha creato relazioni e poi amicizie che tuttora sento fin nel cuore, e con mesi di organizzazione e di scambi epistolari, con gli incontri più disparati e versatili, finalmente quel sogno nel cassetto prendeva già inizio. L'idea di tessere una rete tra le riserve più famose di Draghi, da un capo all'altro del pianeta, tutto questo non era impossibile. Come un respiro all'unisono, come un soffio, infine come una scintilla dopo l'altra, è stato un lavoro con la lettera maiuscola. Ad oggi, con l'intercessione del Profeta, è con orgoglio, emozione e vivida partecipazione che vi parlo della mia storia per fare luce su un'altra trama, molto più estesa. L'associazione Draghi Uniti Per il Mondo collega circa dieci paesi con un unico filo conduttore: le Creature Magiche, i Draghi. Le riserve in cui vivono sono gestite da Domatori e Dragologi esperti, dai tirocinanti fino agli studiosi più navigati, tutti accomunati da una passione e da una determinazione tanto necessarie per la salvaguardia, il controllo, la preservazione dei Draghi.
Dalla Nuova Zelanda, dove tutto è partito, fino al Perù, passando per l'Oriente in Cina e poi via, ancora più su, verso l'Europa con più siti. Specie di draghi tra di loro diverse, dai Dorsorugosi Norvegesi fino ai Dentedivipera Peruviani, dai Petardi Cinesi fino ai Gallesi Comune Verdi, dai Neri delle Isole Ebridi fino agli Occhiodopali degli Antipodi, dagli Ungari Spinati fino ai Panciasquamato Ucraini, senza dimenticare i Grugnocorto Svedesi e i Lungocorno Rumeni. Draghi di ogni forma, di ogni razza, di ogni prestigio; dalle corazze possenti, a squame o cresta, con corna o spine, di uno e più scintillanti sfumature, è il colore che diventa fuoco, l'energia ancestrale di bestie magiche, di creature irraggiungibili. Interesse dell'associazione è avvicinare la comunità magica ai draghi, realizzare un incontro che possa aiutare a comprendere il mondo di tali creature, il loro universo, le loro caratteristiche. I draghi esistono da secoli e secoli, volano sulle nostre terre da più tempo di quanto si possa immaginare per davvero, e sono nell'immaginario collettivo - tanto del nostro mondo quanto di quello non magico - in modi indissolubili. Spaventano, preoccupano, sono associati al pericolo, e tuttavia anche al fascino, al mistero, all'infinito. C'è una lezione che viene impartita a tutti i Dragologi, fin dall'inizio: i Draghi sono creature estremamente complesse, ma sono nostre creature. Appartengono al nostro mondo, alla nostra vita, alla nostra identità. L'associazione di cui sopra nasce come collaborazione internazionale e si pone come tramite tra maghi e draghi. Permette di fare richiesta, tramite corrispondenza, di adottare un vero e proprio uovo di drago: da lontano, con una serie di aggiornamenti da parte della riserva tramite missive, scatti fotografici, curiosità e così via, ciascuno potrà seguire la nascita, la schiusa, lo sviluppo e la crescita del proprio drago. Un sogno nel cassetto, una risposta concreta: la possibilità vera e propria di adottare un drago, di entrare a far parte di un progetto più grande, di vivere fin nel profondo un'esperienza unica nel suo genere. C'è una mappa che illustra nel mondo le specie principali di draghi e le riserve di riferimento. Lasciatevi travolgere da questa folle, misteriosa, sorprendente idea. Ad ogni adozione, un uovo della razza di drago da voi scelta verrà schedato e indicato con i vostri dati di riferimento, e sarà come avere un amico imponente e volante da una parte del mondo. Un drago lontano, un drago vicino, in un incontro che seguirete insieme con gli esperti che cureranno nel tempo il vostro scambio epistolare. Si prospetta una schiusa di qui al dodici Aprile, per ogni adozione in questo periodo verrà inviato ad ogni mago e ad ogni strega un uovo di cioccolato, proprio della forma dell'uovo di drago scelto, con una sorpresa speciale. Un'occasione che già compie la differenza, con moltissime richieste da ogni angolo del pianeta. E per voi, amici britannici, il Profeta si pone come tramite.
Non lasciate scappare questa preziosa possibilità, coltivate questo messaggio. Alla Redazione i miei ringraziamenti per aver reso pubblica la mia testimonianza e aver illustrato l'iniziativa che sta prendendo vita, ormai da mesi, tra le nostre riserve. A quel bambino che anni addietro chiedeva di voler un uovo di drago, a quel bambino che nel presente esaudisce questo stesso sogno con tutto il cuore, ad entrambi rispondo ancora una volta. Sì, bambino mio. È possibile.


Dr. Patrick Kowinski
Magizoologo, Dragologo
Fondatore dell'Associazione Draghi Uniti per il Mondo
Monte Tarawera, Riserva dei Draghi
Nuova Zelanda



Miei cari lettori,
Siete forse stanchi dei costanti, indecifrabili cambiamenti che stanno scombussolando le gerarchie magiche? Se la risposta è “sì”, allora mi spiace tanto per voi. Alle soglie della fine dell’anno scolastico, nel bel mezzo della finale del nuovo Torneo indetto dalla scuola, il Ministero torna a far parlare di sé, rubando la scena. Pochissime ore fa, come comunicatoci dal Ministero della Magia stesso, è stato infatti nominato il nuovo Direttore del San Mungo. Scommetto che sono molti i nomi che annebbiano la vostra mente in questo preciso momento ma fareste bene a dimenticarvene. Il ruolo è invero piombato sulle spalle di uno sconosciuto, un certo Paul Dwight, la cui esperienza in Medimagia non ci è ancora stata confermata.
Che la struttura necessitasse di una guida era chiaro a tutti. I corridoi dell’Ospedale, carenti di personale adeguato ma colmi di feriti, sono diventati un posto caotico nel quale perdersi nel tentativo di ricevere informazioni sui nostri infermi o nella speranza di non morire per un Mangialumache evocato dalla bacchetta sbagliata. Il disordine e lo scompiglio regnano sovrani e tra infermieri che si improvvisano segretari e dottori in ritardo per interventi mai comunicati, un nuovo Direttore sembra essere il Lumos all’imbocco del Tranello di cui avevamo bisogno. Sarà davvero così? Cosa sappiamo veramente di questo Dwight? Quasi nulla. Figlio di un Magonò, frequenta Hogwarts e ricopre subito le cariche più importanti: Prefetto prima, Caposcuola poi, sotto la guida di Tosca Tassorosso. Al termine del suo percorso scolastico, stravolge le aspettative degli insegnanti e si allontana dal Mondo Magico. Dopo anni di assenza, lo ritroviamo al ballo delle Ceneri, il volto coperto da un’ustione di cui nemmeno lui, apparentemente tanto bravo da ricoprire la più alta carica del San Mungo, ha saputo porre rimedio. Cosa è successo durante gli anni di abbandono? Dove si è rifugiato? Nell’Ombra, sussurrano alcuni mentre la notizia ufficiale lo vuole in viaggio, desideroso di apprendere quanto più possibile circa la Scienza della Medimagia, per fare il suo trionfante eppur silente ritorno. Se è così che stanno le cose – lascio a voi, come sempre, la libertà di scegliere in cosa credere - i suoi obiettivi sono stati raggiunti.

Dal canto nostro, Carissimi miei, non possiamo far altro che sperare, ancora una volta. Sperare che questi cambiamenti siano stati fatti con la Ragione di chi vuole migliorare le cose, di chi si sottrae all’Ordine marcio, corrotto e sbagliato che le Forze del Male vogliono imporci. Sperare che la nostra fiducia nel Sistema venga ricambiata un giorno, che ci sia un Mondo Magico migliore alle porte. La luce non è poi così lontana; e allora armiamoci di animo coraggioso e confidiamo nel fatto che, questo ennesimo salto al potere da parte di un nuovo, sconosciuto volto, sia la cosa migliore. La luce non è poi così lontana, miei cari Lettori, e spero di incontrarvi tutti sotto di essa un giorno; Noi che siamo il popolo, Noi che inspiriamo e rincuoriamo la Voce del Profeta.


Il vostro affezionatissimo

view post Posted: 23/12/2014, 16:50     -Tears at sunset - Giardino

Quel giorno gli si stavano decisamente congelando le ali, l’aria fredda dell’inverno non era mai stata una delle sue migliori amiche, ma doveva sopportare, al massimo avrebbe perso qualche minuto in più a testare tutti i camini degli abbonati alla Gazzetta.
Detto fatto, doveva già essere in sede da due ore, in realtà, doveva ancora effettuare l’ultima consegna, aveva anche pensato di saltarla, buttare via la copia rimasta e tornarsene al calduccio, ma non lo fece, non poteva conoscere il caratterino dello studente di turno, se si fosse rivelato un rompi scatole, rischiava di ritrovarsi senza lavoro.
Era ormai giunto ai confini del castello mentre il sole tramontava e l’aria si faceva ancor più gelida, sbatté le ali con maggior foga, voleva scaldarsi e darsi una mossa, individuò la sua “preda” una fanciulla seduta sotto un albero
*Ma perchè diamine non te ne stai al caldo tu che puoi?*
Non avrebbe perso molto tempo *Plani, sganci il giornale, riprendi quota* ma, ovviamente, una seconda figura si unì a lei, portandola via proprio nel momento in cui stava per iniziare la sua planata.
Si appollaiò su un ramo
*Con comodo è, quando avete finito di rincorrervi* osservando i due pargoli inseguirsi.
Ormai aveva perso le speranze, ma, fortunatamente, si arresero presto anche loro e la fanciulla si sdraiò sull’erba
*Ora* senza perde tempo spiegò le ali, si buttò in picchiata verso la verde-argento e, quando fu sopra di lei, lasciò scivolare la copia del giornale al suo fianco, riprendendo poi quota e virando in direzione casa base sognando un topolino accanto al fuoco.



Consegna per Lucilla Degona Lancaster:
view post Posted: 11/12/2014, 18:27     News dal Profeta - News & comunicazioni

Novità per i neo-Smistati!


Da oggi in poi, anche coloro appena entrati ad Hogwarts, col borsellino alleggerito dalle spese scolastiche, potranno abbonarsi alla Gazzetta del Profeta senza troppi problemi!
Infatti, tutti coloro che si abboneranno entro un mese dalla data di Smistamento, pagheranno il loro abbonamento solo 1 Galeone!*
Che aspettate? Abbonatevi subito! Tante novità sono in procinto di arrivare!



*: Se rinnovabile, a scadenza del rinnovo l'abbonamento verrà aggiornato secondo i costi indicati. E ricordatevi che i giornalisti, pagano sempre meno!

view post Posted: 5/12/2014, 15:48     News dal Profeta - News & comunicazioni

ATTENZIONE!
La redazione della Gazzetta del Profeta vi ricorda di tenere conto del tempo trascorso in ON GDR, a partire dalla data di pubblicazione degli articoli, quando inviate le vostre risposte!
Non ci sono scadenze per inviare un commento, ma sarà opportuno che voi le scriviate (nel caso le inviate tempo dopo la pubblicazione) motivando il perché del vostro "ritardo" in ON.
Sarà dunque nostra premura valutare la coerenza e l'opportunità della risposta prima di pubblicarla.

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