A piedi per Hogsmeade

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Daniel Hedwarts
view post Posted on 2/1/2008, 23:00




Il freddo regnava. Era ormai notte.
Daniel camminava a passi lenti ma sicuri per Hogsmeade, ove caldi "pub" accoglievano la gente infreddolita. Lui non era fra quelli. Si sedette su una panchina, osservando le stelle e la luna che nell'oscurità della notte si notavano perfettamente.
La panchina era gelida.
 
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view post Posted on 3/1/2008, 19:19

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Camminava lentamente per le vie di Hogsmeade. Ormai si era fatto tardi, doveva ritornare a Hogwarts, ma il clima di quella serata lo incitava a rimanere lì. Faceva freddo, ma questo non lo preoccupava. Amava quei luoghi, gli ricordavano la sua cara Stoccolma: era da tanto che non ci ritornava, magari avrebbe chiesto un permesso per poterci tornare.

Ritornò con la mente a quei momenti, non c'era anima viva che camminava, fatta eccezione per i barboni che dormivano sotto alcuni scatoloni. Continuava a camminare, si sarebbe fermato presto?
 
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Daniel Hedwarts
view post Posted on 6/1/2008, 22:28




Sì, non c'era alcun'anima viva in giro.
Tranne che quel ragazzo, uno studente? Probabile. Daniel non fece una piega, anche se in un'orario del genere gli studenti ad Hogsmeade non vedevano mai.


*Da quando in qua girano studenti a quest'ora di notte ad Hogsmeade?*

Non fece alcun sorriso, non si avvicinò e non disse niente.
Non era mai stata una persona solare, fiduciosa e socievole: tutt'altro.


*Aspetterà qualche persona poco raccomandabilea quest'ora*.

Aveva quei dubbi.
Decise così di aspettare e guardare la motivazione di una presenza tanto strana a quell'ora di notte.
 
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view post Posted on 7/1/2008, 15:46

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Hogsmeade, luogo perfetto per il lavoro e per i divertimenti durante il giorno e le serate, ma così buio e desolato nelle prime ore della notte. Non sembrava quasi di essere in quel luogo, in quel villaggio per soli maghi.

Le luci erano quasi tutte spente, fatta eccezione per quelle dei negozi, che continuavano a lampeggiare nonostante la desolazione. Nessuno si trovava in quei luoghi, magari tutti nelle proprie case a dormire o in qualche altro posto che non rappresentasse le vie del paese.

Solo un uomo, seduto a una panchina, spezzava la monotonia di quel paesaggio e sembrava fissarlo. *Cosa avrà da guardare?*. La risposta fu trovata subito: era notte inoltrata e un ragazzo, per di più studente, non si trovava mai in quelle strade a quell'ora. Decise di reggere un po' il gioco e iniziò a camminare più velocemente per raggiungere la panchina. Quella era l'unica che si trovava in quella via e poteva essere un pretesto giusto per sedersi dopo la lunga camminata. La raggiunse e con voce calma chiese all'uomo


- Mi scusi, potrei sedermi? -
 
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Daniel Hedwarts
view post Posted on 8/1/2008, 17:30




- Certamente. -
Rispose osservando il ragazzo. * Sì, è proprio uno studente. * Pensò Daniel quando lo vide in faccia. Uno studente, o meglio, uno studente "avventuriero". Doveva ancora conoscerlo, ma già sentiva qualche fonte di intelligenza in quel ragazzo, intuito. * Di che casata mai sarà?*.
I suoi pensieri sostituivano le parole, che durante quella sera, non ne
sarebbero uscite in molte.
 
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view post Posted on 8/1/2008, 17:55

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Si sedette sulla panchina affianco all'uomo, cercando di scrutarne i particolari. Non sembrava così vecchio come pensava quando lo aveva visto da lontano, doveva avere una ventina di anni. Questo significava che aveva finito i suoi studi da qualche anno appena, magari non a Hogwarts, non lo aveva mai visto in quella scuola.

Sentì qualche passo lontano e si girò per vedere se arrivava qualcuno. Niente, un'impressione sbagliata, forse dovuta allo stress di quei giorni o all'orario piuttosto notturno per uno studente come lui. Si mise a guardare in alto davanti a lui, dove la luna splendeva ormai alta e luminosa nel cielo


- Bella serata stasera a Hogsmeade, no? -
 
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Daniel Hedwarts
view post Posted on 9/1/2008, 16:16




Vide il ragazzo girarsi, in effetti era solo un presentimento, ma anche Daniel lo sentì quel rumore.
Forse era un rumore alquanto somigliante, probabile nelle vie di Hogsmeade ma non a quell'ora.
Udì intanto la domanda del ragazzo anche se era sovrappensiero.


- Sì -

Rispose solamente con gentilezza.
In effetti la serata era bellissima, la luna illuminava il cielo quasi nero e le stelle l'aiutavano in questo straordinario lavoro. Si distinguevano come il bene nel male più profondo, che in quei tempi, girava il più velocemente possibile per il mondo magico, pronto a contagiare qualunque persona incontrasse.
 
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view post Posted on 11/1/2008, 18:28

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Non amava molto le persone silenziose, magari semplice 'sì' gli pareva detto di una persona piuttosto annoiata. Ma forse poteva avere ragione, cosa avrebbe potuto trovare di interessante in uno studente di Hogwarts. Si appoggiò pienamente sulla panchina, alzando il capo e osservando il grande palo che si ergeva affianco a lui, poco distante dalla panchina. Guardandolo così si vedeva chiaramente come quasi separasse il cielo dalla terra, la città buia dall'eterno cielo.
Poche sensazioni offuscavano la mente di Manuel, tutte concentrate a Hogwarts e ai suoi studi lì, ripensando alle lezioni del giorno dopo
 
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7 replies since 2/1/2008, 23:00   44 views
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