Per le vie di Hogsmeade

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François Grifonheart
view post Posted on 4/1/2008, 15:39




Quel giorno il sole pareva restio a dare anche la minima traccia della sua presenza,mentre nel cielo le nubi sembravano divertirsi nel scambiarsi di posizioni,permettendo a coloro che le ammiravano di fantasticare sulle strane figure che si andavano a creare.

François,ben infagottato nella divisa nera della scuola e riparato dal lungo mantello nero,era intento a camminare per le vie di Hogwarts in quella fredda giornata di fine autunno.

Si sistemò come meglio poteva la sciarpa che aveva al collo,di quel nero che tanto contrastava con i suoi occhi verdi.

Era scappato dalle preoccupazioni del castello in un impeto di rabbia,non avendo superato tutti gli esami per accedere all'anno successivo.

Ed ora era lì,a congelarsi le mani e nel vano tentativo di trovare qualcosa o qualcuno che potesse distrarlo da tutto ciò gli stava accadendo.
 
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~Nobunaga
view post Posted on 6/1/2008, 16:38




Pomeriggio di uno dei tanti giorni nuvolosi unici dell'Inghilterra. Solo in quella nazione il cielo riusciva a diventare così grigio. In Romania o il cielo era limpido o nevicava....e quando nevicava dava il meglio di se. In Italia...li la temperatura era decisamente più tiepida e piacevole. Non era stupida come posizione quella in mezzo ad un mare chiuso e caldo.
Africa? Era stato anche li. Bè...almeno si può dire che li non si patisce il caldo umido. Poteva dire di tutto degli altri paesi in cui era stato. Ma dell'inghilterra riusciva solo a dire che...era umida...tanto.
Era uscito dal suo buco di appartamento quel giorno. Aveva lasciato Londra. Aveva bisogno di stare in un posto dove la gente non si girava a guardarlo solo perchè indossava un mantello nero. Era il suo mantello. Il mantello che lo aveva protetto nelle notti all'aperto durante uno dei tanti avvistamenti tra i boschi o le montagne.
Hogsmade. Una paese di soli maghi per soli maghi. Ci aveva passato parecchio tempo durante i suoi anni di studi. Quante sbronze ai tre manici....
Camminava per High Street. Guardava le vetrine ben conscio di non avere nemmeno una lira da spendere persino per la cosa meno cara che c'era in vendita.
Svoltò l'angolo, si trovò in una strada traversa. Più piccola ma con un po' di gente. Altri negozi c'erano ai lati. Davanti a lui un ragazzino. Notò la sua presenza solo quando dalla tasca gli caddè un piccolo borsellino.
Con il suo solito passo tranquillo lo raccolse. Lo soppesò nella mano. Caspita. Il signorino si trattava bene.
-Ehi...ragazzino- disse senza convenevoli, raggiungendolo con qualche passo più lungo. -Ti è caduto il borsellino- disse con tono pacato alzando la mano quel poco che bastava per mostrare al ragazzo l'oggetto di sua proprietà.
 
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François Grifonheart
view post Posted on 7/1/2008, 17:55




In un primo momento non si accorse che l'uomo parlasse con lui.

Riflettè credendo che fosse uno stupido scherzo di qualcuno che,a giudiacare dall'usura dei vestiti,non aveva niente da fare dalla mattina alla sera.

Si girò verso il ragazzo,stando ben attento a tenere i suoi pensieri per sè,quando lo vide sventolare tranquillamente il suo borsellino color d'ebano.

Rimase accigliato per un attimo,ancora scettico,andando a tastare la tasca della divisa: la mano affondò nella carne.


Oh,grazie.


Esclamò,sorridendo alquanto imbarazzato per la brutta figura e tendendo la mano andando a riprendere il portamonete,assicurandolo saldamente nella parte interna della divisa scolastica..

Cercò di non lasciar trapelare nulla all'uomo che ora lo stava studiando,cambiando argomento.


Lei è di qui?Vorrei prendere qualcosa ma non so come arrivare ad una qualsiasi locanda.
 
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2 replies since 4/1/2008, 15:39   42 views
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