Un pò per caso

Il cuore le si bloccò nell'udire quelle parole e la mano scivolò dal collo giù, sul petto, fino a fermarsi in corrispondenza del cuore. Milla abbassò lo sguardo e deglù rumorosamente.
Era come se le mancasse l'aria, come se non riuscisse più a respirare.<i>[color=#FFCCFF]

...lui lo sà...lui sà quello che provo..e sà che lo farò tornare indietro, e quel bacio glielo ruberò io, perchè non gli darò neanche il tempo di farlo

Sentiva le lacrime incombere sui suoi occhi, sentiva un nodo che le stringeva incessantemente la gola ma non poteva dargli quell'altra soddisfazione, non poteva farlo. Rimase con il volto abbassato

Doveva restare calma, doveva farlo, un respiro, un'altro respiro, doveva riprendere lentamente a respirare, doveva calmarsi e non doveva permettere alla rabbia di prendere il sopravvento. Ma soprattutto non doveva fare il suo gioco. Il gioco di un folle, come di un bambino che si diverte a stuzzicare una formichina che passa ingenuamente su di un filo d'erba, divertirsi a schiacciarla, senza curarsi di nulla.
Cerco di allontanarsi, di volare via, almeno con la mente, ripensare ai suoi baci alle sue carezze, e al desiderio che aveva la ragazza di riabbracciarlo, di sfiorare nuovamente le sue labbra, Rimase immobile.

Milla rialzò lo sguardo, incontrando quello di lui.
Fyria si era avvicinato, ulteriormente, pressando il corpo esile della donna contro la fredda parete alle sue spalle, fredda e gelida, ma mai quanto il corpo dell'uomo

Non cerco di allontanarli Fyria, anzi, cerco di ravvivare nella mia mente i ricordi, per prenderne forza e riuscire ad andare avanti. Tu cosa leggi nella mia mente?

Chiese la donna ricambiando lo sguardo e portando entrambe le mani sul petto di lui

Milla si lasciò prendere il viso, e lo alzò lentamente. Quello dell'uomo era così vicino. Le si bloccò il respiro e gli occhi le si riempirono di lacrime calde che erano li, pronte ad uscire pronte a lasciar sfogare la ragazza.

Cosa ci leggi?

Perchè continuava a giocare così con i suoi sentimenti? Lo stava facendo apposta, Milla lo sapeva, ma ci stava soffrendo

Le lacrime uscivano copiose, Milla aveva voglia di scappar via, di andare lontano, lontano da tutta quella sofferenza...ma non poteva farlo, non poteva non ascoltare il suo cuore che la implorava, di persistere, di andare avanti, con coraggio, sempre e comunque. Guardò Fyria negli occhi e gli rispose

Ti sbagli, non è persa in partenza, non lo è, perchè io ho qualcosa che tu non hai e senza di essò sarebbe inutile lottare, saberre solo fatica sprecata. Io ho speranza, è solo quella a mantenermi in vita

Lui poteva leggerle la mente, ma non le importava, era serena, e sicura, sempre e comunque

Quelle labbra, che tanto aveva desiderato, erano li, che sfioravano quasi le sue, le carezzavano, mentre il piato di lui si mischiava con quello dell ragazza e le lacrime, silenziosamente gli rigavano le mani. Non era Fyria, ma forse quelle sensazioni che stava provando arrivavano sino al cuore, dove c'era lui

....Si....

Disse soltanto la ragazza, poi attese, mentre una sensazione di paura mista ad eccitazione la prese

Un solo tocco, leggero, delicato.
Milla chiuse gli occhi, portò le braccia dietro al collo di Fyria e dopo quel primo contatto, ricercato dall'uomo, fu lei a cercare le sue labbra ed a sfiorarle con una delicatezza tale, come se stesse sfiorando qualcosa di prezioso, che si sarebe potutto rompere da un istante all'altro. Gli occhi chiusi, e il cuore che batteva a mille