Know Their Destiny, Quest - Brooke & Tristan

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Tristan Cohen
view post Posted on 6/4/2008, 16:53




L'anziana signora, aveva appena chiesto ad entrambi di farsi pagare un galeone... Inevitabilmente a Tristan venne da sorridere, ma si trattenne... Poco fa, era stato uno stupido ad abbandonarsi a insensate preoccupazioni... Ma quest'ulteriore ritorno alla realtà, gli confermava ancora una volta, che non c'era assolutamente nulla da temere... Come gli Oracoli dell'antica Grecia, che aveva studiato al corso di Storia della Magia, anche quella misteriosa signora desiderava farsi pagare per le sue profezie... Già si preparava a scrutare nelle vacue profondità della sfera di cristallo che aveva poggiata sul tavolino dinanzi a lei, mentre con l'altra mano, attendeva che io due ragazzi le consegnassero i due galeoni che aveva chiesto... Anche in quel momento, Tristan non mise da parte la sua naturale cavalleria... Lanciò a Brooke uno sguardo come a dire "faccio io", mentre inseriva la mano in una delle tasche della divisa, in cerca dei soldi necessari... Quando le dita toccarono un paio di monete della grandezza e del valore di un galeone, le estrasse poggiandole sulla mano aperta dell'anziana divinatrice... La curiosità si acuiva sempre di più...

 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 6/4/2008, 17:44




Non ci volle molto prima che i due raggiungessero il piccolo e sgangherato tavolo...Il vento manteneva una foza pressochè costante,insinuandosi tra le piccole vie del villaggio e scompigliando i capelli di entrambi...Muoveva distrattamente i loro mantelli,sferzando ad intervalli i loro visi...Quel vento non era certo tra i meno gelidi...L'inverno aveva lasciato un ottima scia dietro di sè...
I passi dei due s'interruppero mentre l'anziana donna poneva le mani sulla sfera,lasciando che i minuti intercorressero senza sprecare una parola in merito a quel suo richiamo verso i due...Li scrutò attentamente,cercando di carpire chissà quale informazione su entrambi...Pochi istanti dopo vide la mano rugosa di lei tendersi verso i due,in una prevedibile richiesta di denaro...Il ragazzo non diede neppure il tempo alla Grifondoro di prendere un galeone che aveva già provveduto...Nonostante ciò la giovane ragazza mise una mano in tasca,prendendo quello che,almeno a primo acchitto,sembrava essere un galeone...Lo estrasse e,avendo appurato che di galeone si trattava,lo inserì nella tasca del ragazzo,mantenendo pur sempre lo sguardo sulla vecchia...La mano di Brooke si sfilò lesta dalla divisa del Corvonero,lasciando quell'aurea moneta all'interno...

Riportò la mano all'altezza della vita,per poi lasciarla ricadere lungo il fianco e andare a prendere nuovamente un lembo della divisa,come aveva prima fatto,nel tentativo di diminuire la sua ansietà nei confronti di quello strano avvenimento...Al contrario del ragazzo,la sua espressione rimaneva imperturbabile,in una maschera di finto relax...E questo suo fingere era dimostrato dallo stesso gesto che aveva per la seconda volta ripetuto...
Qualcosa le suggeriva implicitamente che l'anziana divinatrice era da sottovalutare ben poco...Il suo sguardo era molto più eloquente di quanto in realtà l'apparenza suggerisse a primo acchitto...

 
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view post Posted on 7/4/2008, 17:42
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Il Fato

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Strinse le monete e le sottili noche divennero bianchiccie più che mai, superando il già colorito pallido della pelle dell'anziana donna.
Ritirò la mano, con una lentezza degna di nota, mentre ora, andava a riposare i soldi dentro il borsello che teneva legato alla vita sottile.
Nulla di preoccupante in ciò, se lo suardo avesse seguito i suoi movimenti..
Ma invece stava li, imperterito a studiare prima una e poi l'altro, con una malensa curiosità.

Ora, entrambi i palmi vennero mossi verso di loro. Palmi sporchi, ma NON segnati dalle "linee del destino" Era strano questo...forse l'anziana non aveva futuro?

-bene...stringete le mie mani ora...-

E lo sguardo, si aprì, lasciando sgranare gli occhi scuri, fissi sulla bella boccia trasparente.
Attendeva un loro contatto. Nulla di meno.

 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 7/4/2008, 21:03




L'espressione di Brooke si contrasse...
Qualcosa nei movimenti della donna le risultava stranamente troppo normale:le movenze erano tipiche di una di quelle veggenti che aveva avuto l'occasione di vedere nella Londra babbana da piccola...Anche quelle,a loro tempo,avevano inserito le monete in una sorta di taschino,mentre le persone attendevano ansiose il loro responso...
Ma nessuna mai aveva chiesto un minimo contatto,non in quel modo...Ricordava di aver visto una ragazza tendere il palmo verso l'alto mentre una donna giovane e piena di riccioli l'aveva delicatamente osservata per qualche istante...I babbani erano proprio strani,questo doveva ammetterlo...Sapevano ben fingere ed erano buffi a volte...Ma interessanti,anche questo era da concedere...

Ma il contatto richiesto dalla donna lì davanti era ben diverso...Era come in quelle sedute spiritiche che Brooke ricordava aver visto in un vecchio ricordo pochi giorni addietro...E ora quel ricordo si stava ripresentando,seppur con lentezza e a tratti...Seppe solo con precisione che quella richiesta non le piacque affatto...
Strinse ancora di più il lembo della divisa che aveva tra le mani,orripilata da quel qualcosa che le fece spalancare leggermente gli occhi,in un misto di disgusto e stupore...Le mani dell'anziana donna erano totalmente lisce,senza nessuna di quelle "linee" che percorrevano si solito le mani di tutti gli individui...

Darle la mano si mostrò ancor più difficoltoso di quanto non avesse creduto a primo impatto...La mano di lei sembrava non volersi staccare da quel lembo che insistentemente torturava...Scosse la testa,voltando lo sguardo altrove e inspirando dell'aria,nel tentativo di prender coraggio...L'aria fresca fu un toccasana e la lucidità tornò un attimo a far da padrona...Doveva approfittarne...In un velocissimo scatto,mise la sua mano su quella della donna,guardando da tutt'altra parte e infine poggiando lo sguardo sullo stemma della sua divisa...

 
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Tristan Cohen
view post Posted on 7/4/2008, 21:14




Tristan rimase spiazzato da quell'insolita richiesta... Non aveva mai assistito ad una pratica divinatoria... Le professoressa Rinduix, nella classe di Divinazione, non era ancora passata alle dimostrazioni pratiche, e la sua scarsa predilezione per quella materia, contribuiva a gettare Tristan nella quasi totale ignoranza... Era evidente che la vecchia signora, era munita di una sfera di cristallo... Ma nello stesso tempo, aveva chiesto ai due un contatto fisico, che doveva essere in qualche modo rilevante, ai fini di ciò che stava per fare... Se c'era una qualità che Tristan riconosceva per certo alle Divinatrici, era la loro capacità di sceneggiare qualsiasi situazione, suggestionando il soggetto di turno... E quest effetto, era stato ampiamente ottenuto dall'anziana donna che Tristan e Brooke avevano di fronte in quel momento... Tristan guardò più attentamente le mani della donna, poggiate sul tavolino, in attesa del contatto... Erano stranamente liscie, come neanche le mani di un neonato lo erano... Di certo non erano attribuibili ad una donna di quell'età... Che la donna avesse altri poteri nascosti, olre al presunto dono dell'occhio interiore? Era certo che la curiosità di Tristan aumentava sempre di più... Poggiò la sua mano sinistra su quella dell'anziana donna, proprio mentre anche Brooke al suo fianco faceva lo stesso...

 
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view post Posted on 9/4/2008, 19:04
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Il Fato

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Avvenne. Strinse le loro mani, cosi' forte da non poter dare loro scampo.
La testa, priva di chioma fluente, ma spelacchiata come un gatto malato, si mosse oscillando da parte a parte.
E quella velocita', ora aumentava.
Era raccapriccante, il suo volgere il capo, era raccapriccante, la vocina gracchiante che blaterava parole a loro sconosciute.
Gli occhi, mostravano ora solo l'orbita bianca, ribaltati all'indietro. La bocca, digrignata.

E poi, si arresto', ansimando, chinando il capo verso il basso, per risollevarsi tutto d'un colpo, davanti gli occhi attoniti di entrambi. E dalla sfera, ora, un forte flash, accecante, comparve.
I due poterono avvertire le mani dell'anziana lasciare la presa, ma non videro nulla, per colpa di quel bagliore, cosi' forte...cosi' potente.

Se avessero chiuso gli occhi, alla loro riapertura, non ci sarebbe stata piu' la piazzetta, il cielo arossato, non piu', il vento trasportatore di profumi, non piu', l'anziana donna davanti a loro.
Ora, un giallo scuro occupava l'azzurro del cielo, e davanti a loro, si mostrava un entrata, fatta di siepi. Poteva somigliare molto all'entrata di un labirinto, o forse, di un giardino privato.
Ai loro lati, solo mura. non si potevano spostare, l'unica cosa possibile, era a quanto pare muoversi verso quel giardino.

 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 9/4/2008, 22:21




Lo sguardo ancora puntato sullo stemma,le fece scorgere con la coda dell'occhio un movimento da parte del ragazzo che le stava di fianco:aveva probabilmente anche lui dato la mano alla megera,così come questa aveva richiesto,e come la stessa Brooke si era ritrovata a fare...
In pochi istanti una forte presa le strinse la mano,a tal punto da farle quasi male:quelle mani raggrinzite,che a primo impatto sembravano incapaci di far del male,avevano una presa ben salda sulle mani di entrambi,così come Brooke potè appurare qualche istante dopo,avendo alzato lo sguardo,abbastanza sorpresa e infastidita...
Gli occhi della giovane Grifondoro si sbarrarono alla vista dei movimenti della donna:il capo di lei ondeggiava pericolosamente e velocemente da una parte ad un'altra e i suoi occhi erano divenuti bianchi del tutto,rendendo invisibili lei iridi di lei...La scena era raccapricciante,a tal punto da aver immobilizzato Brooke che non ebbe neppure la forza di muovere il braccio nel tentativo - che sarebbe comunque risultato vano - di liberarsi da quella presa...
Un bagliore accecante scaturì improvvisamente dalla sfera di cristallo,posta sullo sgangherato tavolino,impedendo ai due ragazzi di vedere qualsiasi altra cosa e facendo tentennare la ragazza,costretta a chiudere gli occhi e a voltare il viso..Sentì la presa della donna farsi sempre meno forte,fino a non percepire più nessun contatto con la stessa vecchietta...
Il paesaggio che le si presentò dinanzi quando il bagliore si arrestò,era ben diverso dalla piazzola ove i due si erano trovati pochi minuti prima:i due ragazzi erano circondati da mura,impossibilitati a prender altre direzioni se non una,che conduceva verso una sorta di giardino spettrale,che non prometteva nulla di buono...
Quanto odiava aver ragione in certi casi:il suo nervosismo si era dimostrato ben giustificato e in quel momento un sentimento tutt'altro che positivo s'impossessò della ragazza che,dopo aver aperto gli occhi,si era ritrovata stordita come non mai...
Lo sguardo confuso saltava da un muro all'altro,come a considerarne l'altezza e la consistenza,per poi rivolgersi verso il cupo giardino...
Si guardò intorno,cercando con lo sguardo Tristan,ma dei discontinui sprazzi di luce le impedivano di vedere chiaramente,almeno a primo acchitto...Ci mise qualche istante per focalizzare bene l'immagine della figura che aveva accanto,che risultò essere il ragazzo...

Cosa dovevano fare a quel punto?

Lo sguardo di Brooke era confuso,implorante in un certo senso...Odiava non saper gestire le situazioni ed,in quel momento,una strana sensazione di paura le attanagliò lo stomaco,rendendole affannoso il respiro...Compì un passo verso il ragazzo,poggiando una mano sul braccio di lui con leggerezza...


-Tristan,stai bene?-

chiese al ragazzo,impaurita...
Lei sembrava non aver riportato nessun danno,se non una strana debolezza dettata dalla paura che l'aveva subito colta,e un tono abbastanza grave rispetto al normale...Guardò il ragazzo in attesa di risposta...

 
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Tristan Cohen
view post Posted on 10/4/2008, 10:00




Accadde tutto in poco più di qualche istante... Tristan che aveva soltanto appoggiato la sua mano su quella dell'anziana divinatrice, improvvisamente vide stringersi il lieve contatto che si era venuto a creare, rendendo pressocchè impossibile qualsiasi tentativo di liberarsi da quella presa ferrea... Come potevano delle mani che sembravano così gracili, trattenere in questo modo le giovani mani di Tristan e Brooke? Ma la cosa più spaventosa accadde subito dopo... La divinatrice, cominciò ad ondeggiare in modo alquanto grottesco la sua sgradevole testa, ed improvvisamente, gli occhi le divennero bianchi... Un bianco innaturale e profondo... Nello stesso momento in cui mise fine a quell'assurdo movimento, dalla sfera di cristallo che aveva poggiata sul tavolino, scaturì una strana luce abbagliante... Tristan, stupito com'era dal comportamento dell'anziana signora, non ebbe assolutamente il tempo di chiudere gli occhi, proteggendosi da quella luce... Il bagliore si dissolse, così come era scaturito dalla sfera di cristallo, e i due si trovarono di fronte ad uno scenario, che di certo non era quello vivace ed accogliente del villaggio di Hogsmeade... Circondata da una solida serie di mura, c'era una strana entrata, resa selvaggia da alcune siepi selvatiche... Inoltre, l'anziana divinatrice che sicuramente era stata causa di tutto quello che stava succedendo, era scomparsa... Tristan la cercò con lo sguardo, per poi sentire un leggero tocco sul braccio, ed uan voce che gli rivolgeva una domanda... Era Brooke... Si voltò verso di lei, ancora leggermente scosso, riuscendo però a rivolgerle un sorriso, che era stranamente spento... Non quello di sempre, che animava il viso di Tristan... Sfiorò il braccio di Brooke con la sua mano sinistra...

-Si, io sto bene... Ma tu, piuttosto?-

L'espressione di Brooke, non era delle migliori... Tristan sperava di sbagliarsi, ma sembrava che esprimesse inquietudine... Che cosa sarebbe capitato ai due?


 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 10/4/2008, 21:34




La situazione era più che surreale...
Quel luogo metteva i brividi:non avevano nessuna scelta,come se qualcuno avesse proprio avuto l'intento di spingerli a giungere in un posto ben preciso,senza dargli possibilità di virare direzione,o di avere doppie chance...La loro unica possibilità era quella di dirigersi verso l'angusto labirinto che era avanti a loro...
Le siepi che erano ai lati dei ragazzi,come a costituire delle mura di cinta,erano alte e di un colore assai scuro,che non prometteva nulla di buono...E l'aria era così densa da poter quasi essere sentita sulla pelle,come se fosse un liquido che opprime,un qualcosa che occlude la respirazione...E la ragazza si sentiva non troppo bene in quella circostanza:quello stesso qualcosa che quel pomeriggio le aveva suggerito di non fidarsi dell'apparente gracilità della vecchia,in quel momento le sussurrava moniti...Sapeva di dover stare attenta,ma come poteva orientarsi in un luogo del quale non sapeva nulla?
Tutto era ignoto ai suoi occhi,non un qualcosa che le desse la possibilità di raccapezzarsi...Nulla in quel luogo aveva un chè di confortante,tutt'altro...
Anche il fatto che la vecchia,dopo quegli assurdi e orripilanti movimenti riprodotti nello scuotere pericolosamente il capo,fosse sparita non sollevava di certo la ragazza...Nonostante non fosse ancora successo nulla,tutto il contorno suggeriva facilmente che nulla di buono li attendeva...E di certo non era rassicurante,anzi!!!

L'unica connotazione positiva era che nessuno dei due sembrava aver subito danni,almeno non a livello fisico:il sorriso del ragazzo aveva una sfumatura apatica,senza la vitalità caratteristica che Brooke era solita riscontrare in lui;d'altro canto l'eloquenza nel volto della ragazza era piuttosto raccapricciante:l'ansietà della giovane Grifondoro traspariva nitidamente,senza lasciar nessuno spazio all'immaginazione...
Fu lieta nel constatare anche dalle parole del ragazzo che questi stava bene:un problema in meno,decisamente...Alla domanda di lui annuì con poca convinzione,cercando di trovare le parole giuste e cercando di adottare un tono che non preoccupasse il ragazzo...


-Anche...-

Un'unica parola fu quella che riuscì a pronunciare in un sussurro,mentre toglieva la mano dal braccio del ragazzo,per evitargli un qualche fastidio,e si avvicinava ad uno dei due muri,poggiandovi sopra una mano...Appurò che non era solo un'illusione ottica creata da quella megera che,a onor del vero,la Grifondoro iniziò a maledire tacitamente,così come imprecò verso la sua stupidità nel non dare ascolto alla voce che non l'aveva mai tradita...Si resse al muro,puntando lo sguardo su una piccolissima crepa,lo sguardo apatico,che trasmetteva la stessa preoccupazione del ragazzo...
A quel punto come avrebbero reagito?Cosa li attendeva?Ma soprattutto,cosa avrebbero escogitato se qualcosa di pericoloso si fosse rivolto contro di loro,due studenti paradossalmente inesperti rispetto ai pericoli del mondo magico e a quelli che il giardino sembrava riservare?
Si voltò a guardare il ragazzo...

 
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Tristan Cohen
view post Posted on 10/4/2008, 22:03




Brooke stava bene... Ciò rincuorò Tristan, che adesso sembrava preso anche da alcuni sensi di colpa... Si rammaricò di non aver insistito a recarsi da Madama Piediburro... Se così fosse stato, avrebbero di certo evitato il tavolino di quella strana divinatrice, che li aveva trascinati in quel luogo surreale e astratto... Erano apparentemente soli, e Tristan aveva la netta sensazione che ben presto avrebbero affrontato seri pericoli... Si era già trovato in altre situazioni alquanto pericolose, ma non era mai stato accompagnato da qualcuno a cui tenesse in modo particolare... Brooke era insieme a lui quella volta, e sembrava cercare lo sguardo di Tristan con speranza... Il ragazzo sapeva che non avrebbe potuto perdonarsi, se fosse capitato qualcosa a Brooke... Le sarebbe stato vicino, e avrebbe cercato di proteggerla in tutti i modi... Intanto la ragazza si era avvicinata alle mura che circondavano l'angusta entrata, e ne aveva tastato la durezza con le mani... Allora era tutto reale... Le mura erano costruite con solide pietre, e le siepi che circondavano quello strano antro, erano realmente così rigogliose... Tristan si sforzò di pensare che quello che gli stava capitando in quel momento era del tutto normale, e si avvicinò a Brooke, che era ferma vicino alla solida pietra... Dovevano agire, e subito, se volevano sperare di uscire da quella strana realtà... E l'unica cosa possibile da realizzare, sembrava avventurarsi all'interno di quel'oscuro passaggio... Lo guardò per qualche istante, per poi volgere lo sguardo verso gli occhi preoccupati della ragazza...

-Temo proprio che dovremmo entrare lì dentro...-

Disse in tono rassegnato... Prese la mano di Brooke, fredda come al solito, per cercare di infonderle un minimo di calore, ma soprattutto di conforto... E con la mano destra libera, prese la bacchetta magica nella tasca interna della divisa, sperando seriamente di non avere un serio motivo di utilizzarla...

-E' meglio se prendi la tua bacchetta...-

Le consigliò Tristan... Le teneva sempre la mano, e questa volta, le rivolse un altro sorriso...




 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 12/4/2008, 21:50




In quel momento la loro incolumità fisica era paradossalmente banale rispetto all'inquietudine che sembrava aver preso pieno possesso dei due,nonostante entrambi cercassero di mostrare indifferenza e positività:era più che ovvio che la paura dell'ignoto era palpabile...Perfino l'espressione del ragazzo,di solito rassicurante e piena di concretezza,lasciava trasparire una preoccupazione visibile,anche se abbastanza celata...
Le mura che si stagliavano ai lati dei due erano alte,più di quanto Brooke avesse mai avuto l'occasione di vedere in altre situazioni,e,dopo averne tastato la consistenza,sembravano anche più imponenti del dovuto...Ma ciò che vi era di più raccapricciante era l'alone di mistero e foschia che aleggiava attorno a quel labirinto che sembrava essere la loro unica via nel tentativo di fuggir da quella situazione...C'era qualcosa di terribilmente inquietante in quel luogo,qualcosa che provocava un susseguirsi di leggeri ma regolari brividi sulla schiena di lei,fino a dissolversi all'altezza del capo lasciando una sensazione poco gradevole nella stessa...
La mano ancora posta sul muro,come a sorreggersi da quella preoccupazione incombente...Adesso si rendeva conto di quanto fossero vere le varie teorie che aveva studiato nei periodi di solitudine nella sua villa:la paura più grande dell'uomo è quella di non saper cosa affrontare;l'ignoto risulta molto più temibile di un qualcosa di conosciuto,terribile per quanto possa essere...Come il detto di quegli antichi babbani che non erano riusciti a valicare un impervio luogo,quel confine naturale divenuto temuto:"Hic leones sunt"...Quel concetto rendeva perfettamente la paura della ragazza:come se da quel lato vi fossero stati dei leoni metaforici,leoni che rappresentavano un serio pericolo per entrambi...
E la fine di quell'appena iniziata "avventura" sembrava lontana,come il viaggio di Medea dalla Colchide alla Grecia,quel viaggio così lungo che aveva stremato l'eroina mitologica che,eppure,sembrava aver superato il tutto...
Che i due ragazzi avrebbero avuto lo stesso coraggio e fortuna?

Udì le parole di Tristan ridestarla da quel rimembrare e supporre:dicevano cose giuste...Non avevano nessun altra possibilità se non quella di dirigersi verso quell'angusto luogo che tanto intimoriva entrambi...A nulla sarebbe valso attendere ancora,nulla avrebbero concluso se non il corgiolarsi nel dubbio di ciò che li attendeva...Sospirò,annuendo sommessamente e tornando a posare lo sguardo sul volto del ragazzo:non le erano piaciute le emozioni lette sul volto del giovane Corvonero...Erano così dannatamente estranee,così indesiderate e così fuori posto da trasmettere ancor più ansietà nella Grifondoro...


-Lo credo anch'io...-

La nota leggibile nel tono della ragazzina era piuttosto apatica,smorzata solo da quella pulsante vena di preoccupazione che continuava a ricevere paura,procurata regolarmente e con sempre maggione intensità...Era un crescendo di brutte sensazioni:sapeva che quel giardino li avrebbe condotti ad un qualcosa che,per quanto ignoto fosse,aveva sfumature fin troppo oscure per essere ignorate...
Sentì un tocco caldo prenderle la mano e il suo sguardo si posò inevitabilmente sulla fonte di quel calore che,con immane coraggio,cercava di trasmettere almeno un minimo di conforto alla mano di lei,impossibilitata quasi del tutto a muoversi vista la temperatura costante che sembrava voler mantenere:era la mano del ragazzo che sembrava aver letto la preoccupazione nello sguardo della Grifondoro,del resto abbastanza palese e giustificata...Strinse leggermente la mano di lui per poi portare la mano destra all'interno di una delle tasche della divisa,a prendere la propria bacchetta,per poi uscirla da quella custodia improvvisata e stringerla in mano...
Il sorriso del ragazzo fece sì che le labbra di lei si piegassero leggermente verso l'alto in un sorriso intriso di mille sensazioni...



 
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Tristan Cohen
view post Posted on 13/4/2008, 18:57




Brooke non strinse la mano di Tristan come era solito fare... Ma era già un netto miglioramento... E non c'era da dimenticare che Brooke, anche in condizioni migliori, era sempre restia ad esprimere cosa stesse provando... Inoltre in quel momento, non doveva proprio essere in pace con il suo animo... Nuovamente, Tristan si rammaricò di aver trascinato Brooke in questa situazione... Ma preferì scacciare velocemente quel brutto pensiero dalla mente... Strinse la mano di Brooke e si voltò verso l'accesso a quel luogo irreale, scrutandolo attentamente... Non riusciva proprio ad immaginare cosa li stesse attendendo, una volta varcata quella soglia misteriosa... Forse l'anziana divinatrice, desiderava mettere alla prova i due giovani... Si, doveva essere proprio così... O forse, era più comodo per Tristan, ritenere che fosse così... Ma d'altronde, perchè la vecchia avrebbe dovuto desiderare di fare del male ai due ragazzi? Il cerchio non quadrava per niente... Erano soltanto all'inizio... Tristan si voltò nuovamente verso Brooke, che intanto aveva preso la sua bacchetta.... La sua espressione era di dura rassegnazione... Non c'era altro modo di andare avanti, se non quello di accedere in quel misterioso ingresso... Tuttavia, cercò di trasmetterle quanto più calore possibile, stringendole di più la mano gelida...

-Non preoccuparti... Non vedo ragioni per cui la vecchia vorrebbe farci del male! Credo che sia una specie di prova...-

*Non permetterò a nessuno di farti del male...*

Tristan sorrise nuovamente... Sperando che Brooke non trovasse snervante il suo sorriso in quella situazione poco simpatica, ma era un modo per Tristan di acquistare sicurezza e fiducia nelle proprie capacità... E poi, doveva assolutamente impedire che venisse fatto del male a Brooke... Si voltò verso l'entrata, e cominciò ad avanzare, con il chiaro intento di varcare quella misteriosa soglia...



 
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view post Posted on 13/4/2008, 20:23
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Il Fato

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//scusate il ritardoooo problemi off


erano soli, sotto quel manto dorato che il cielo aveva richiamato, sfolgoratante ma minaccioso...come se una tempesta fosse li, pronta ad abbattersi sulle loro teste.
Decisi a inoltrarsi nel labirinto, bacchette alla mano e dita intrecciate, la giovane coppia era pronta a cio' contro cui andava...forse.
Mossero i primi passi, ma poterono entrambi avvertire come delle forze magnetiche, dividerli, tra loro, un muro invisibile, impalpabile, andava ora a formarsi, spezzando il legame che avevano intrecciato con le loro mani.
Fu cosi', semplicemente e senza preavvisi, che uno venne allontanato dall'altra. E ora, oltre a perdere il tattile contatto, ne le urla, ne gli occhi potevano scovare il compagno di avventura.


SITUAZIONE: un muro invisibile vi ha divisi, non avete piu' contatto e non riuscite a vedervi
 
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.:Brooke Davis:.
view post Posted on 14/4/2008, 19:21




La risposta era no...
I ragazzi non avrebbero mai avuto la stessa fortuna e di lì a breve ne avrebbero avuto anche conferma...Il percorso che li attendeva era da percorrere separatamente,a quanto pareva,e a nulla sarebbero valsi i buoni propositi di entrambi per restare uniti:una forza maggiore,estranea li avrebbe separati di lì a poco,senza dare possibilità all'altro di rendersi nemmeno conto di quell'istantanea separazione...Nessuno dei due aveva idea di ciò che quell'avventura avrebbe riservato ad entrambi,ma la cosa nettamente preoccupante era il fatto che sia la Grifondoro che il giovane Corvonero avevano impressioni negative a riguardo...

L'uno artefice del proprio destino,o forse le scelte prese da uno avrebbero avuto delle conseguenze sull'altro?
Quel dilemma era primario:dal momento in cui i due avrebbero visto il vuoto accanto all'altro e avrebbero toccato una liscia ed invisibile superficie,le loro strade sarebbero state separate...Chissà per quanto tempo e chissà se avrebbero avuto la possibilità di raccapezzarsi in quell'angusto giardino che sembrava attenderli con impazienza,mentre il cielo sui loro capi,sembrava brontolare divertito...
Nubi nere facevano da tetto a quello strano ed angusto paesaggio,senza rincuorare minimamente la ragazzina che camminava ancora al fianco del ragazzo,ignara di ciò che da lì a qualche istante sarebbe accaduto...

Le parole del ragazzo sembravano veritiere,ma forse erano troppo realiste...Il voler fare combaciare gli elementi gli uni con gli altri sembrava piuttosto inutile agli occhi di lei,preoccupata non solo per la propria sorte,ma soprattutto per quella del ragazzo:non era mai stata egocentrica e si era sempre prodigata per il bene altrui...Non in tutte le occasioni con ovvietà:il suo interesse per la salvaguardia dell'altro individuo dipendeva strettamente dal legame che con questi aveva intrapreso,e anche dal momento...Forse non era poi una cosa così nobile fare una selezione,ma era paradossalmente meno ipocrita degli atteggiamenti altrui...
Era sul punto di rispondere al ragazzo quando sentì un qualcosa premere fortemente sulle loro mani,spingendo la sua lontana da quella del ragazzo,senza avere neppure il tempo di comprendere tutto ciò che stava avvenendo intorno ad entrambi...Pochi istanti e il ragazzo scomparve alla sua vista e,nello stesso luogo in cui prima si erano ritrovati insieme,adesso rimaneva l'esile figura della ragazzina,intimorita e confusa...

Panico...
Il sentimento che sentì avvolgerle le membra,senza darle possibilità di riflettere...Che fine aveva fatto il ragazzo?Cosa gli era successo?Stava bene?
Le domande si accavallavano le une alle altre senza lasciare nemmeno una piccola fessura dalla quale far passare le risposte che tanto agognava...Tese la mano,effettivamente titubante,andando cercare un qualcosa,un appiglio alla realtà che le desse un minimo di sollievo emotivo...La risposta fu un vento gelido che andò a scompigliarle i capelli con sadica impetuosità,a sussurrarle all'orecchio una risata soddisfatta che la fece rabbrividire...
La bacchetta stretta in mano,lo sguardo fisso nello stesso punto in cui prima vi era il ragazzo,impossibilitata momentaneamente a muoversi...Comprese a quel punto che aveva avuto ragione sin dall'inizio:nulla era stato fatto per caso e quella faccenda aveva poco di scherzoso...Non si trattava nè di una prova,nè di uno scherzo,nè di un modo per provare le capacità dei ragazzi:il fatto stesso che fossero stati separati ne era una prova...
E a quel punto?Cosa avrebbe fatto,sola e impietrita com'era da quell'inspiegabile situazione e dalla paura che al ragazzo fosse successo qualcosa?Nessun suono uscì dalle labbra di lei,leggermente dischiuse in un espressione di ferma incredulità...Nessuno l'avrebbe accompagnata in quel viaggio,non avrebbe avuto la stessa fortuna di Medea in quel percorso,non ci sarebbe stato al suo fianco nessuno,nè quel Giasone che aveva affiancato Medea,nè Tristan...Il suo viaggio sarebbe stato isolato,così come quello del ragazzo e non avrebbero potuto aiutarsi avvicendevolmente ad affrontare i pericoli che sembravano incombere...L'aspetto positivo - se tale poteva esser definito - era che non avrebbe visto ciò che accadeva al ragazzo:non avrebbe certamente retto nell'impossibilità di far qualcosa,qualora questi si fosse trovato in difficoltà...Ma era molto più porbabile Brooke avrebbe incontrato ostacoli per lei difficili:il ragazzo era più preparato di lei e,per quanto la ragazza fosse sveglia e pronta,in quel caso serviva a ben poco...Del resto nessuno dei due poteva prevedere ciò che li attendeva e,per quanto le qualità positive dei due non fossero una beffa,il labirinto avrebbe riservato "sorprese" ben di maggiore difficoltà,di questo Brooke era certa...


-...Tristan...-

Un sussurro fu ciò che fuoriuscì dalle labbra di lei,forse per la consapevolezza che sarebbe valso a ben poco,quella consapevolezza che iniziava a spaziare grandemente in lei,abbattendo qualunque cosa incontrasse sul suo cammino nel tentativo di distruggerla del tutto...Come aveva previso la risposta fu ancora una volta un venticello freddo,residuo di quell'inverno appena trascorso...Sospirò,chiudendo gli occhi e scuotendo la testa...

Un piccolo passo verso il labirinto,orecchie tese ancora nella vana ricerca di un suono proveniente dalle labbra di lui,scomparse alla sua vista...Un suono pronunciato da quella voce familiare che,fino a pochi istanti prima,le aveva sussurrato parole di conforto...Quel suono fuoriuscito da quelle labbra che si erano poi piegate in un rassicurante sorriso,al quale non aveva avuto neppure il tempo di rispondere...
Avrebbe mai più rivisto quel sorriso?
Avrebbe mai più avuto l'occasione di vedere quelle labbra?
Avrebbe mai più udito suono provenire da quella fonte così cara?

 
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Tristan Cohen
view post Posted on 14/4/2008, 21:59




Di certo, Tristan non era a corto di buoni propositi, una volta che ebbe varcato quell'angusta entrata, mano nella mano con la sua Brooke... Erano in una ituazione alquanto strana, questo era più che sicuro... Ma Tristan non riusciva a credere che qualcosa sarebbe andato storto... Non quando la giornata era cominciata così bene... Si stupì, pensando che qualche minuto prima, passeggiava insieme a Brooke per il corso principale di Hogsmeade, scherzando sul locale di Madama Piediburro... Ma il destino, aveva in serbo qualcosa di meno lineare per loro, e molto più inquietante... Ad un tratto, lo strano potere di quel luogo surreale, sembrò voler togliere ai due anche la possibilità di condividere insieme quella disavventura... Il contatto che Tristan aveva stabilito con la mano di Brooke, si stava inevitabilmente affievolendo... Iniaizlmente, Tristan pensò che fosse stata Brooke ad interrompere volontariamente quel contatto, ma una volta che ebbe diretto lo sguardo nella direzione in cui pensava che si trovasse ancora la ragazza, non vide nè la sua mano intrecciata nella sua, e nè i suoi dolci occhi... Brooke era inspiegabilmente sparita... Il suo primo atto istintivo, fu quello di avanzare verso quella direzione, ma una strana forza immateriale ed astratta, gli impediva di compiere qualsiasi movimento verso il punto dove avrebbe dovuto trovarsi Brooke... Una sorta di barriera invisibile, ostinata a mantenere Tristan al di là di essa... Di conseguenza, il ragazzo perse qualsiasi buon proposito, lasciando il posto alla preoccupazione e all'angoscia... Dov'era finita Brooke? Lui, che avrebbe dovuto proteggerla, non aveva avuto neanche il tempo di avanzare in quello strano posto, che proprio quest ultimo gliel'aveva già portata via...

-Brooke! Dove sei? BROOKE!-

Urlò, con le mani che cercavano di tastare l'invisibile barriera che si era venuta a creare fra loro due... Ma era del tutto inutile... Brooke era praticamente scomparsa, ed inoltre pareva non sentirlo nemmeno... Aveva ancora la bacchetta stretta nella sua mano destra, e tentò disperatamente di puntarla contro il vuoto che li separava...

-Finite Incantatem!!-

Ma dubitava che la barriera potesse svanire in quel modo... Ecco l'istinto, che superava inevitabilmente la ragione, in quelle situazioni di panico...

 
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