Un fulmine aveva squarciato minuti addietro il cielo,dirigendosi inarrestabile contro il tronco di un albero,dividendolo in due metà e costringendolo ad abbattersi al suolo mentre il fuoco,propagatosi molto velocemente sin dall'inizio,veniva spento da quella lenta ma costante pioggerellina che veniva giù inesorabile dalle cupe e brontolose nubi che oscuravano il cielo...Minuto dopo minuto l’andamento della pioggia cresceva,mentre ad essa si univa un ululante e freddo vento che andava a muovere le fronde ora cespugliose degli alberi,ora i rami secchi di questi ultimi,in un suono che aveva ben poco di rassicurante…Il continuo tuonare cui il cielo e l'intero spazio circostante era soggetto metteva a tacere qualunque altro rumore avesse avuto l'ardire di ricrearsi,impedendo l'arrivo di altro alle orecchie della Grifondoro,se non il frenetico scrosciare della pioggia,che s'abbatteva con violenza sul corpo della ragazzina,ormai zuppa...Il passo di lei,appesantito da quella costante d'acqua che non accennava a liberarla da quel peso ingombrante,mantenava un andatura di costante velocità nella sua avanzata verso la villa,a tal punto che in pochi minuti la vista le fu completamente sgombra da qualsiasi altra cosa mentre l'abitazione prendeva meglio forma rispetto al precedente aspetto,sbiadito dalla lontanaza che aveva avuto...La mastodontica abitazione si stagliava in un paesaggio appena verdeggiante:aspetto malconcio e traballante struttura,lasciavan poco spazio all'immaginazione...Un malandato balconcino retto da due colonne altrettanto meste,primeggiava nella visuale frontale che si aveva della casa...Sembrava una di quelle enormi ville abbandonate e dimenticate nel tempo e tutto sembrava combaciare,se non per un "piccolo" dettaglio:una finestra illuminata al secondo piano...Causa la pioggia,risultava impossibile determinare se all'interno vi fosse qualcuno,mentre anche le urla maschili erano state attenuate dalla ferocia della tempesta in corso,in un moto di quasi sollievo per la ragazza che,con respiro maledettamente spasmodico,rimase qualche istante ferma dinanzi il portone d'entrata,incerta sul daffarsi...Entrare sarebbe probabilmente stato un suicidio ma a quel punto la fanciulla sembrava non avere altre possibilità di scelta se non quella di avanzare verso quella barriera legnosa e solida che costituiva l'entrata verso una situazione altrettanto ignota...Pose la mano sulla fredda e bagnata superficie,cercando di riprendere respiro dopo quella frenetica corsa che le aveva mozzato letteralmente il fiato...I capelli erano completamente bagnati,così come la divisa e il viso della ragazzina,stanca,infreddolita e spaventata come non mai...La bacchetta stretta saldamente in mano mentre si piegava cingendo con un braccio il suo stesso ventre,troppo scossa per poter avanzare o rimanere alzata...La mente farfugliava soluzioni inudibili alle orecchie di lei,china sulle ginocchia nel tentativo di trovare respiro e coraggio...La ferita al polpaccio pulsava con dolorosa frenesìa a causa dell'affaticamento,mentre rivoli di sangue continuavano a scendere per la pelle chiara della Grifondoro,stavolta lavati via dalla pioggia scrosciante,nonostante il dolore non fosse attenuato...Trascorsero alcuni minuti prima che la ragazzina fosse tornata in grado di riproporre una posizione totalmente eretta,nonostante il braccio di lei continuasse a cingere imperturbabile la vita di lei...Decise così di approssimare una fasciatura per evitare che,tra la debolezza della corsa,le palpitazioni accellerate del cuore e l'angoscia costante che era in agguato,altro si aggiungesse al suo stato d'animo...Strappò così una manica della camicia andandola a stringere al polpaccio,nonostante il lembo di vestiario fosse completamente zuppo...Fu così che,approssimata la fasciatura,alzò lo sguardo mentre,togliendo il braccio dalla posizione semi-protettiva che aveva assunto,andava a spingere il portone d'entrata con un movimento lento e appesantito...Movimenti per inerzia erano quelli che caratterizzavano l'andamento della ragazzina,ormai giunta sul ciglio dell'abitacolo...
E a quel punto?
Edited by .:Brooke Davis:. - 6/5/2008, 19:54