Una pozione da trovare, Milla ed il Master

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Milla Moonlight
view post Posted on 20/5/2008, 11:27




Era notte fonda ormai, quando la vice-preside, mise piede in biblioteca. Quale momento migliore per andare avanti con le sue ricerche, se non quando tutto il castello dormiva?. Infatti, così come si era aspettata la ragazza, la grande biblioteca era deserta. Tante piccole candelle illuminvano i vari corridoi, facendo luccicare insistentemente le piccole traghettine, dov'erano riportati i nomi dei reparti.
Milla prese a camminare, facendo attenzione a non fare troppo rumore, passi lenti e leggeri, uno dopo l'altro. Alle sue spalle, il piccolo felino tigrato, la seguiva come un'ombra.
Ad un tratto la ragazza lesse una targhetta


"Reparto di Incantesimi" Eccoci qui, inizia la nostra ricerca.

Disse a voce bassa, rivolta a se stessa. Ancora un passo e la professoressa entrò in un corridoio molto più piccolo del precedente, e sicuramente meno illuminato. Prese la bacchetta dalla tasca del mantello e senza proferir parola, la punta di quest'ultima si illuminò emettendo una luce debole, ma sicuramente più liminosa delle candelle presenti. Iniziò a guardare gli scaffali, illuminando i titoli dorati dei libri presenti, uno ad uno, prestando la massima attenzione. Quel che la donna cercava, all'improvviso apparve ai suoi occhi. Un libro molto vecchio, con su scritto un nome in latino.. quel libro le riportò i pensieri ad anni addietro..quando era stata in biblioteca con Cryso, la stessa notte in cui, accompagnata da Manuel e Diabloth, era tornata a scuola.

De abditis tramitibus - Non legenda sed evocanda est...vediamo se questo vecchio libro funziona ancora come dovrebbe.

Milla lo prese tra le mani, appoggiando la bacchetta su una sporgenza della libreria. Poggiò il bibro aperto sul palmo delle mani e parlò.

Adhibe trames abditus


 
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view post Posted on 29/5/2008, 20:41
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Il libro magicamente incantato, si alzò brusco dalle mani della Vice-preside, iniziando a svolazzare in tondo, volteggiando in maniera irregolare, come se si stesse facendo passare un intorpidimento che durava da ormai troppo tempo.
Senza il minimo preavviso si abbassò all'altezza della testa di Milla e prese a volare tra gli scaffali colmi di altri libri;
girò a destra, sorvolando uno scaffale prima di voltare a sinistra, per poi rivoltare nuovamente a destra e alcuni metri dopo sbattere contro un muro di pietra, rovinando a terra rumorosamente, apparentemente privo di vita.

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 30/5/2008, 08:12




Milla guardò il libro sollevarsi leggermente dalle sue mani, come un foglio di pergamnena spinto via dal vento. Immediatamente cominciò a seguirlo lungo il suo percorso, vagando attraverso reparti vuoti della biblioteca. Ad un tratto, così come la donna si aspettava, il libro urtò contro una parete, e ricadde a terra con un tonfo sordo.
La donna estrasse dal taschino del mantello la bacchetta, e dopo averla puntata contro la parete dinnazi a se, pronunciò con parole chiare la formula, che tempo addietro le aveva insegnato Cryso.


aperite abditus nobis

Nel suo cuore, nel profondo del suo cuore, Milla sperava che fosse la volta buona, per dar fine a tutta quella storia, e riuscire a metterci una pietra sopra. Con quello stesso coraggio che l'aveva portata sin li, con lo stesso ardore pronunciò la formula ed attese il volere del fato.

 
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view post Posted on 30/5/2008, 13:50
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Passarono alcuni secondi e non successe nulla, quando un rumore sordo e pesante colpì l'aria come un martello;
dapprima, il muro sembrò crollare sotto gli occhi della Vice-preside, ma osservandolo meglio non era un crollo,
più che altro sembrava che i pesanti blocchi di pietra da cui era formato il muro si stavano ritirando correndosi uno dietro l'altro, rientrando nelle pareti circostanti e ritirandosi nel soffitto del corridoio.
Alcune decine di secondi dopo, che sembrarono interminabili, il rumore cessò, così come il costante movimento delle pietre murali, lasciando alla vista della speranzosa Milla, una serie di larghi gradini in marmo rovinato dal tempo, i quali scendevano verso un profondo antro oscuro;
un corrente di aria fredda, dall'odore inconfondibile di vecchi libri, sferzò il viso della donna, quasi come per sfidarla ad entrare in quel luogo senza luce e senza tempo, dove rare persone si erano avventurate prima di lei.

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 2/6/2008, 09:47




Fù come l’ultima volta. I pesanti mattoni, sapientemente posizionati, iniziarono a ritrarsi non appena la ragazza pronunciò l’incanto. Come aveva fatto a non pensarci prima? Il reparto segreto, il posto dov’erano custoditi arcani manoscritti, celate potenti magie, e raccontati eventi talmente spettacolari da lasciare basito, anche il lettore più saccente.
Lentamente si avvicinò, poggiando entrambe le mani sulle gelide mura e lentamente si affacciò, iniziando a scende il primo gradino, poi il secondo, uno dopo l’altro, mentre un rumore di passi, si diffondeva come un’eco lungo il piccolo e malconcio passaggio.
Era sicura di non trovare nessuno a quell’ora della notte, e comunque non era sicura che a parte il preside, ci fosse qualcun altro che sapesse dell’esistenza di quel reparto segreto.
Dopo qualche istante, giunse finalmente nella stanza, ma era talmente chiusa e mal illuminata che la ragazza dovette fermarsi, per lasciare che gli occhi si abituassero a quella condizione.
Tuttavia, sarebbe stato difficile per chiunque leggere qualcosa in tutta quella oscurità.
Puntò la bacchetta. Ancora stretta in mano, verso l’altro e pronunciò la formula


Lumos Solem

Al destino l’esito di quell’incanto

 
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view post Posted on 3/6/2008, 17:18
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Al pronunciar l'incantesimo, dalla bacchetta della donna uscì una luce abbastanza forte da illuminare a giorno la stanza dove si era recata.
Molto simile al reparto della bibblioteca da cui veniva, ma decisamente più piccola, la stanza appariva molto disordinata, con libri non solo sugli scaffali, ma anche impilati uno sull'altro, fino a formare altissime colonne che quasi toccavano il soffitto, e molti erano sparsi sulla nuda pietra del pavimento e sul polveroso tappeto antico posto nel centro della stanza, quasi a tappezzare l'intero luogo.
La giovane Vice-preside avrebbe avuto parecchio lavoro da svolgere per trovare ciò che le serviva,
nascosti in qui tomi impilati vi si celavano oscuri ed arcani segreti che nessuno aveva mai appreso, nemmeno Lord Voldemort in persona.
I libri potevano non essere l'unico pericolo li dentro;
anche se il luogo appariva privo di qualsivoglia presenza da ormai molto tempo, vi erano entità nel castello che non lasciavano tracce del loro passaggio.

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 3/6/2008, 17:56




Non appena davanti agli occhi le si mostrò quello spettacolo, un pesante sospiro pervase la vice-preside. Con tutti quei libri il lavoro sarebbe risultato a dir poco pesante cercare quella pozione, ma non le importava, non le era mai importato di nulla sin da quando era iniziato tutto. Aveva corso rischi e pericoli di ogni genere, ed era ancora li, viva e vegeta, a cercare di salvare Fyria.
La speranza c’era ancora, viva e nitida nel suo cuore, e Milla era più che certa che mai l’avrebbe abbandonata, ma del resto, aveva solo quella, “Only Hope”, per vivere.
Scese piano l’ultimo gradino per poi ritrovarsi sul pesante tappeto che ricopriva quasi interamente il pavimento della piccola saletta, trovandosi circondata da una marea immensa di libri


Perfetto direi....inizia la ricerca

Disse la ragazza sospirando nuovamente. Girò il viso alla sua destra ed afferrò il primo libro, quello più vicino alla sua mano, e cercò, dopo aver tolto uno strato di polvere di leggerne il titolo


 
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view post Posted on 3/6/2008, 18:15
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Il libro che Milla prese tra le mani, pulendolo sollevò un polverone;
ad un tratto, uno starnuto proveniente dal libro stesso fece riempire di polvere la faccia dell'ignara donna, che gli scivolò dalle mani cadendo a terra con un tonfo attutito dal tappeto.
Quando La vice-preside si chinò per raccoglierlo, sul libro era riportata una scritta lettere verdi, su una copertina gialla:

"Allergie Magiche senza Cura: come curarle senza morire nel tentativo di farlo"

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 4/6/2008, 10:35




Milla prese a starnutire innumerevoli volte, prima di abbassarsi a riprendere il libro, per poi poggiarlo delicatamente sulla pila dinanzi a se. Di certo in quel modo non avrebbe mai concluso nulla. Aveva bisogno di pensare… aveva bisogno almeno di trovare una strada, la direzione corretta da prendere. Ad un tratto un’idea le balenò in testa, e abbassò lo sguardo sulla sua bacchetta.
Una delle amiche più fidate, da sempre, era stata la sua bacchetta magica. Lei non l’aveva mai tradita, anzi, era stata una compagna fedele in tutti quegli anni.
Milla aprì il palmo della mano e vi poggiò il bastoncino di legno di betulla...la sua mente invece andò ad un incantesimo molto particolare, un incantesimo da utilizzare nei casi di emergenza.
“Guidami”.. grazie ad esso, chiunque si fosse trovato in difficoltà, sarebbe riuscito a ritrovare la giusta via. Sui libri, su tutti i libri di magia, la definizione era sempre la stessa..”Incantesimo utilizzato per riuscire a ritrovare il Nord, indicato dalla punta della bacchetta”.
Però, era anche risaputo che, ogni bacchetta magica possiede un’anima, e che è essa a scegliere il suo proprietario, e forse, lo stesso era valso per quella di Milla.
La ragazza chiuse gli occhi, e lasciò che ogni altro pensiero svanisse dalla sua mente, in modo da riuscire a concentrarsi al massimo sul tentativo che stava per effettuare.
Non sperava che la bacchetta avrebbe indicato di li a qualche istante il libro esatto, le bastava soltanto che il piccolo legnetto la indirizzasse verso la strada giusta.. un piccolo aiuto nulla di più.
Chiuse gli occhi e lasciò che il cuore e la mente fossero in contatto, ripensò a Fyria e a tutto ciò che era successo…ripensò alla grotta..alla casa di Renè.. “Io credo di amarti”…
Una lacrima silenziosa le scivolò lungo la guancia, per andare ad infrangersi sulla bacchetta..


Guidami…

Disse a voce alta.."Ti prego bacchetta..esaudiscui questo mio desiderio...ti prego". Ora era tutto nelle mani del fato

 
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view post Posted on 4/6/2008, 12:12
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La bacchetta non si mosse dalla mano di Milla;
passarono circa dieci secondi che sembrarono non finire mai, prima che la bacchetta si alzasse di due centimetri dal palmo della donna, ed iniziò a vorticare velocemente.
Dopo un minuto di "incertezza" della bacchetta, cominciò a rallentare;
rallentò fino a fermarsi, indicando una direzione specifica:
il punto verso cui la bacchetta sembrava voler dirigere la vice-preside, era un vecchio scaffale;
logoro, dal legno d'ebano nero, aveva un'aspetto quasi lugubre, come a voler dissuadere eventuali malintenzionati nell'avvicinarsi.
Eppure era come se avesse vita propria, un fascino tutto suo, il fascino del potere, della verità indiscussa.
Se poco prima Milla non lo avrebbe neanche considerato, adesso riusciva a vedere solo quello scaffale davanti a se, con quei libri dalle copertine monocromatiche.
Ecco un'altra cosa strana;
le copertine, tutte di colori che variavano dal nero al rosso sangue, sembravano prive di polvere, come se qualcosa o qualcuno li avesse puliti pochi instanti prima che la donna li prendesse in considerazione.
Che in uno di quei libri vi fosse contenuto ciò che cercava Milla?

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 4/6/2008, 12:24




Il suo piano era riuscito alla perfezione, la sua bacchetta, la sua cara bacchetta aveva ascoltato quella preghiera, che proveniva direttamente dal suo cuore.
Per un istante Milla dimenticò lo scaffale e spinta dalla gratitudine chiuse gli occhi e portò la bacchetta vicina al cuore.


Grazie

Sussurrò piano, per poi riaprire gli occhi e afferrarla piano per il manico.
Sollevò lo sguardo fino ad incontrare l’antico mobile, dov’erano ordinatamente riposti una serie di volumi, dalla copertine oscure, ma diversamente da tutti gli altri libri, quelli riposti nello scaffale sembravano esser stati da poco utilizzati, infatti su di essi non i era depositato alcun granello di polvere.
Facendosi strada tra i numerosi volumi, Milla raggiunse lo scaffale, ed inizio ad osservare con sguardo attento tutti i volumi. Difficile decidere da dove iniziare, ma sicuramente ora, grazie all’aiuto della bacchetta il lavoro si era fatto più semplice.
Tuttavia la prudenza non era mai troppa, quel reparto conteneva libri molto pericolosi, e non era prudente lasciarsi trasportare dall’entusiasmo.
Con delicatezza Milla estrasse un volume con la copertina nera, da uno degli scaffali posti all’altezza del suo viso. E prese a leggere la copertina.

 
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view post Posted on 4/6/2008, 14:53
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Il libro che Milla estrasse dal mobile in legno nero, era caldo, bollente al tocco;
fece un enorme fatica non scottarsi con quel tomo, e tenendolo a due mani riuscì a scorgerne la copertina e il titolo che vi arrecava sopra.
Era nera la copertina, ma sembrava squamata, come una pelle di serpente molto liscia, piacevole anche al tocco;
due occhi rossi stretti in fessure infuocate la osservavano furenti dalla copertina, mentre a lettere d'oro che sembravano muoversi sinuose come serpentelli vi si poteva leggere:

"Il segreto degli U.S.:
Come piegare al proprio volere, la volontà di un Ungaro Spinato"

Fece appena in tempo a finire di leggere il titolo quando un ruggito terrificante dilaniò l'aria facendo tremare gli scaffali di legno circostante e scivolare il volume dalle mani della donna.
Ora era a terra, e si poteva ben vedere una piccola bocca dentata comparsa sulla copertina, dalla quale a momenti sarebbe uscito un getto di fuoco diretto verso la vice-preside

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 4/6/2008, 16:11




Ennesimo tentativo andato in “fumo” da parte della donna. Ma questa volta il libro non prometteva nulla di buono. Il titolo chiarì alla donna l’argomento trattato.
Difficile fu però per Milla trattenere nelle mani il pesante volume, in quanto, seppur morbido, esso bruciava notevolmente, e per questa ragione, scivolo dalle mani della donna, cadendo rovinosamente a terra.
Ma come Milla ebbe modo di capire subito dopo, contrariamente al volume precedente, questo sembrava esser ancora più animato, e un paio di fauci spalancate le fecero puntare la bacchetta contro il libro, e dopo un elegante movimento del polso, gridare


Congelatus

Un incantesimo non molto semplice, ma se bene effettuato avrebbe bloccato l’azione del libro, congelandolo fino al contro incantesimo.

 
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view post Posted on 4/6/2008, 18:56
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Fortunatamente per la profesoressa, il libro si bloccò, rimanendo letteralmente a bocca aperta, dalla quale fuoriuscivano piccole fiammelle, quasi avessero acceso dentro ad esso un fuocherello.
Ora l'unica cosa che riusciva a fare era guardarla negli occhi con tanta rabbia da mettere paura anche ad un altro drago.
Ma l'attenzione di Milla fu abilmente catturata da una voce;
chiara e melliflua, sembrava provenire da uno dei libri dalla copertina granato scuro.
Scandiva chiaro alcune parole come a voler attrarre la sua attenzione:


-Vieni da me, sei una donna ambiziosa lo sento, lascia perdere gli altri volumi, sono tutto quello che ti serve per diventare potente-

La voce si faceva sempre più fluente e vellutata, per le orecchie della ragazza era come una musa irresistibile;
voce chiaramente maschile, ma aveva un delicato timbro femminile, qualcosa di inspiegabile alle orecchie della vice-preside, che non smetteva di sentenziare:


-Galeoni a dismisura, fama, gloria, timore, "potere". Con me potrai avere tutto ciò che vuoi, TUTTO! Perché aspettare, quando io sono qui per te! Leggimi, e nessuno ti fermerà; il tuo "potere" andrà oltre ogni mago, oltre il preside, oltre anche il potere del mio Signore Oscuro.
Potere! POTERE! Con me potrai fare qualunque cosa, ciò che stai cercando non ti serve davvero, ciò che devi possedere è la mia conoscenza!-


Era come un balsamo dolce per le orecchie della donna, che cominciava a muovere dei passi, inaspettatamente verso quel libro maledetto, come se una forza traente la stesse portando di nuovo alla libreria nera, appannandole la mente poco a poco.
Se non avesse agito subito, con una mossa saggia, sarebbe stata soggiogata dal libro di fronte a lei.

 
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Milla Moonlight
view post Posted on 5/6/2008, 13:21




Con quel grosso libro Milla aveva corso un bel rischio. Ma per fortuna anche quell'ostacolo era superato. Era come se quella piccola ed arcana stanzetta avesse deciso, con tutta la sua moltitudine di libri, di mettere alla prova la ragazza, ed ora ci stava mettendo tutto l'impegno possibile.
Persa in questi strani pensieri la donna non si accorse da subito della voce, che come un fastidioso ronzio aveva iniziato a vibrarle nell'orecchio. Ma ad un tratto le pupille si dilatarono, come controllate da un Imperius, e nella mente della donna cominciarono, come una monotona cantilena a risuonare diverse parole “Gloria..Fama..POTERE....Gloria....Fama...POTERE”..sempre uguali sempre le stesse, ma sembrava come se la donna non potesse resistere in alcun modi al volere di quel libro.
Mosse alcuni passi verso di esso, ma poi all'improvviso si fermo. Come aveva potuto, anche se solo per qualche istante, dimenticare il motivo per cui si trovava in quella stanza?.. No, non era da lei..ragazzina ancor bambina...il cappello non aveva potuto avere esitazioni

“Io son buono a volte, sai?
e alle mie scelte nessuno si opporrà mai!
Gloria e amicizia troverai,
solo se in Grifondoro andrai! “

Milla ricordava ancora quel momento, come se fossero passati solo pochi giorni. Lei una piccola ragazzina spaventata, una coraggiosa Grifondoro, presto prefetto e membro dell'ordine della fenice.. non le importava di avere gloria, o anche prestigio e fame..e poi Potere...cos'era il potere? Il più grande potere per Milla era la conoscenza, l'apprendere il modo per riportare indietro Fyria. Null'altro.
E poi..cosa poteva essere la vita, basata anche si sul potere, ma senza amore?


No, mi spiace caro libro, ma tu non mi offri la cosa più preziosa, ciò che cerco e che non sento pronunciare dalla tue parole..Tu non mi offri l'amore, senza il quale nulla avrebbe senso....Silencio

Un movimento del polso, elegante, come il precedente, ma ben più sicuro e perfetto.

 
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